Qual' è una delle cose più importanti per un soldato che sta facendo un corso di addestramento prima di entrare in una guerra molto pericolosa? Importa che nella mensa ci siano tutti i suoi cibi preferiti? Importa che il suo letto sia comodo? Importa che ci siano cose interessanti da fare nelle serate libere?
No, quello che è importante è arrivare alla conclusione del corso, avendo imparato tutto quello che gli potrà essere estremamente utile, da quel momento in poi, quando dovrà combattere contro un nemico molto pericoloso.
Qual' è una delle cose più importanti per uno studente che sta studiando la medicina, avendo la meta di stabilirsi, una volta terminati gli studi, in un paese nel terzo mondo, come medico missionario, senza la possibilità di appoggiarsi ad altri medici? Cioè,essendo consapevole che dopo che avrà finito la scuola e il periodo di addestramento, avrà una vita in cui il suo compito sarà quello di curare tante persone, che cosa gli sarà di enorme importanza durante gli anni in cui studia la medicina? È importante quanto tempo libero ha durante l’anno scolastico? È importante che il suo appartamento sia comodo e bello? È importante che lui abbia l’ultimo modello di cellulare? È importante riuscire a divertirsi, e ad avere tempo per veri hobby?
No, quello che è importante è imparare veramente tutto quello che gli potrà servire nei tanti anni in cui sarà medico.
Qual'è la cosa più importante per un genitore, che ha pochi anni a disposizione per preparare suo figlio per la vita?
È importante che la sua vita sia piena di piaceri, e hobby, ed altre attività che gli piacciono? È importante evitare tutto quello che è difficile per poter avere meno stress e meno problemi possibili? È importante che ci siano altri che possono occuparsi del proprio figlio al posto suo, lasciandogli così un po' di tempo per dedicarsi alle cose sue?
No, quello che è di enorme importanza è che quel figlio impari dai genitori dei valori profondi e buoni, che possono essere per lui una bussola per tutti gli anni della sua vita.
Qual' è una delle cose importanti che un credente dovrebbe cercare di ottenere durante i pochi anni che ha su questa terra, anni che servono a prepararsi per il giudizio finale, quando tutte le sue opere saranno giudicate? Importa che la vita sia piena di piaceri? Importa riuscire ad evitare il più possibile la via ardua, cercando sempre quella più facile? Importa avere l’approvazione degli amici e dei parenti?
No, quello che importa è arrivare al giudizio, non avendo di che vergognarsi, e sapendo che così facendo si avrà una bella ricompensa, che durerà per tutta l’eternità, e che la si potrà presentare ai piedi di Gesù Cristo.
Come si ottengono tutti questi risultati
In tutti questi esempi, e in tanti altri, vediamo lo stesso principio, un principio che Dio ci insegna ripetutamente nella Bibbia.
In tutti questi esempi, e in quasi ogni campo della vita, qual'è la differenza fra uno che avrà la benedizione del Signore, e uno che avrà un disastro dopo l' altro nella propria vita? Se due persone sanno quale sia la cosa giusta da fare, ed entrambi vorrebbero ottenere le benedizioni di Dio come risultato, qual'è la chiave che determina chi sarà benedetto e chi avrà tanta sofferenza inutile?
La chiave è molto semplice. La persona che avrà benedizione anziché disastro è la persona che si impegna con costanza e con perseveranza.
Al contrario, la persona che avrà un disastro dopo l’altro nella sua vita è quella persona che è molto incostante, e che non persevera in quello che fa, ma piuttosto vacilla.
La persona costante, che persevera, prende la vita con la serietà giusta, e vive pensando alle conseguenze, non solo a quelle di corta durata, ma soprattutto a quelle di lunga durata, e soprattutto, vive pensando alle conseguenze eterne.
La persona incostante, che vacilla, e che quindi avrà una vita piena di problemi e disastri inutili, è quella persona che pensa ai risultati di corta durata. Pensa a quello che sarà più facile ottenere oggi, non pensando a quello che può portare il miglior frutto domani.
Essere costante vuol dire tenere gli occhi fermi sul traguardo, investendo ogni giorno e ogni decisione e ogni impegno in modo da riuscire ad arrivare al traguardo migliore nell’eternità. Vuol dire non girare né a destra né a sinistra anche quando la strada giusta da prendere è quella più difficile. Vuol dire non stancarsi di fare la cosa giusta, anche quando la carne vorrebbe smettere.
Gesù insegna che la persona che è fedele ad adempiere quello che Dio gli dà da fare sarà beata. Vi leggo le Sue parole da Luca 12.
“42 Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fedele e prudente che il padrone costituirà sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la loro porzione di viveri? 43 Beato quel servo che il padrone, al suo arrivo, troverà intento a far così.” (Luca 12:42-43 NRV)
Una persona incostante, una persona che non persevera, è qualcuno che per un po’ di tempo guarda alle cose eterne e cammina bene. Poi però si stanca dell’impegno, si annoia, e vuole cercare un modo per evitare le difficoltà che si sono, e così facendo, comincia a guardarsi a destra e a sinistra, cercando una via più facile. A quel punto, comincia a vacillare, e non segue più la via stretta e ardua. Agendo così attira su di sé gravi problemi, anziché procurarsi le benedizioni che avrebbe potuto avere.
come finisce una persona che vacilla?
Come finisce una persona che vacilla? In una parola, “Male!”
Chi non tiene gli occhi fermamente fissati in avanti finisce molto male, e avrà una vita piena di rimpianti, di rimorsi, e di dolori inutili. Avrà grande vergogna al giorno di Cristo, quando le opere di ogni vero credente saranno provate col fuoco.
Una persona che vacilla è una persona che per un po’ di tempo, guarda a Dio, e crede veramente alle verità di Dio, e poi, comincia a dubitare la Parola di Dio e comincia così ad ascoltare i ragionamenti del mondo. Una persona così è instabile e le sue preghiere non saranno risposte, perché chiede senza avere veramente una forte fede in Dio. Leggiamo Giacomo 1:6,7, che parla di chi chiede a Dio per avere saggezza.
“6 Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore,” (Giacomo 1:6-7 NRV)
Quindi, la persona che vacilla sarà come un’onda del mare, agitata qua e là. La sua vita sarà un disastro terribile. Tristemente, conosco tanti credenti così.
Come riconoscere una persona incostante
A ciascuno chiedo: tu, sei una persona che agisce con costanza e perseveranza, oppure, sei una persona incostante, che non sa perseverare, che vacilla qua e là?
La Bibbia ci chiama ad esaminarci. Dobbiamo riconoscere la nostra vera condizione spirituale, per poter riconoscere in quali aspetti della vita dobbiamo crescere di più, e per riconoscere quali sono i nostri peccati.
Allora, visto che siamo chiamati ad essere un popolo che persevera e che non vacilla, un popolo che prende ogni decisione in base alla saggezza di Dio, e non in base ai ragionamenti della carne, che tiene sempre presente le conseguenze a lunga scadenza, soprattutto quelle eterne, come possiamo riconoscere se siamo così come Dio ci chiama ad essere?
Come possiamo riconoscere se siamo perseveranti, oppure se siamo incostanti e vacilliamo?
Ci sono vari modi con i quali possiamo riconoscere se questo grave peccato è radicato in noi. Vi descrivo alcuni esempi che possono aiutarvi a riconoscere voi stessi.
Una persona che è molto incostante e che non sa perseverare, che vacilla molto e che quindi avrà un disastro dopo l’altro, è quella persona che cambia idea volta dopo volta dopo volta. Una persona così è come un pezzettino di legno che galleggia sul mare. Ogni volta che il vento cambia direzione, questo pezzettino cambia anche lui direzione. Passa la sua vita ripassando la stessa strada volta dopo volta. Non fa mai buon progresso. La sua vita sarà un disastro dopo l’altro.
Una persona così prende una decisione, poi cambia idea, e poi cambia ancora, e poi torna di nuovo alla posizione precedente.
Questo modo di pensare e agire è totalmente contrario all’insegnamento di Dio. Egli ci dichiara che il nostro “sì” deve essere “sì”, e il nostro “no” deve essere “no”. Quindi, un credente che veramente segue Dio deve valutare bene le sue decisioni, alla luce della Scrittura, cercando buoni consigli. Quando poi capisce la volontà di Dio, prende la decisione, e non molla più.
Una persona incostante, al contrario, dice “sì” oggi, e “no” dopo una settimana, e poi ancora “sì”, e poi di nuovo “no”. È ovvio che quella persona NON è uno che persevera. NON è qualcuno che tiene gli occhi fissati sulle cose eterne. NON è una persona pronta a negare se stesso per seguire Cristo.
Quindi, una persona che passa da una posizione all’altra è una persona instabile, una persona che vacilla, una persona che avrà terribili problemi e mancherà le benedizioni di Dio. Se tu ti riconosci così, renditi conto che sei nel peccato, e stai rischiando gravissimi problemi nella tua vita.
Un altro modo che ci aiuta a riconoscere se una persona non sa perseverare è quando questa persona è spesso attratta da cose nuove. Queste cose possono essere cose materiali, come vestiti o gioielli o aggeggi vari, possono essere viaggi, possono essere nuove amicizie, possono essere hobby, possono essere nuovi interessi. Non importa tanto quali esse siano, il punto è che una persona che non è perseverante molto spesso è attratta da cose o da esperienze nuove. Possono essere cose di poco valore, anzi, spesso, sono veramente sciocchezze. Infatti, quando non teniamo gli occhi su Cristo Gesù, è facile arrivare al punto di essere attratti da cose che non hanno alcun valore.
Quindi, due modi per riconoscere se una persona è incostante è se cambia idea spesso, o se è spesso attratta da cose nuove, ovvero, vuol sempre qualcosa di nuovo nella sua vita. Chi è così, andrà incontro a tanti disastri e mancherà molte delle benedizioni di Dio.
Al contrario, una persona costante e perseverante è una persona che pondera bene le sue decisioni e, una volta prese, rimane ferma nella sua direzione. Una persona così rimane ferma nella sua direzione non solo mese dopo mese, ma anno dopo anno. Una persona costante tiene gli occhi fissati sul premio che otterrà in avanti, e perciò, non è attratta dalle novità di oggi, che diventano poi lo scarto di domani.
Perché uno è così
La ragione che una persona è incostante è perché non pensa al traguardo, non pensa alle conseguenze delle sue scelte, ma piuttosto, pensa a quello che le porterà soddisfazione immediata, e cerca quello che le farà evitare i problemi per un po’ di tempo. Però facendo così, perde le benedizioni che durano tutta l’eternità, e solitamente, agendo in quella maniera si accumulano terribili problemi che si manifesteranno in avanti.
Un esempio biblico di un uomo che era così, che pensava alla soddisfazione immediata, è Esaù.
“29 Or mentre Giacobbe faceva cuocere una minestra, Esaù sopraggiunse dai campi, tutto stanco. 30 Esaù disse a Giacobbe: «Dammi per favore da mangiare un po’ di questa minestra rossa, perché sono stanco». Perciò fu chiamato Edom. 31 Giacobbe gli rispose: «Vendimi prima di tutto la tua primogenitura». 32 Esaù disse: «Ecco, io sto morendo; a che mi serve la primogenitura?» 33 Giacobbe disse: «Prima, giuramelo». Esaù glielo giurò e vendette la sua primogenitura a Giacobbe. 34 Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Egli mangiò e bevve; poi si alzò, e se ne andò. Fu in questo modo che Esaù disprezzò la primogenitura.” (Genesi 25:29-34 NRV)
La Bibbia ci spiega anche quale fu la situazione di Esau dopo che aveva scelto di agire in quella maniera.
“16 che nessuno sia fornicatore, o profano, come Esaù che per una sola pietanza vendette la sua primogenitura. 17 Infatti sapete che anche più tardi, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, sebbene la richiedesse con lacrime, perché non ci fu ravvedimento.” (Ebrei 12:16-17 NRV)
Una volta che Esau scelse di intraprendere la via più facile al momento, anziché prendere la via giusta, dopo aver preferito una ricompensa immediata e di poco valore, anziché preferire la ricompensa certa, che aveva infinitamente più valore ma che doveva aspettare con pazienza, non potè tornare indietro. Aveva perso la benedizione, ed era impossibile per lui di averla ancora.
Amici, uno degli sbagli più gravi che una persona possa fare, che però è difficile da notare subito, è quello di non tenere gli occhi fermamente fissati sul traguardo giusto. Quando una persona si lascia distrarre da tante piccole cose, quando viene tutto preso, prima da una cosa, poi da un' altra cosa, vuol dire che quella persona, come Esaù, avrà un terribile rimpianto. Però, quando si arriva al punto di rimpiangere qualcosa, ormai sarà troppo tardi.
Amici, questo tipo di peccato rovina tantissimi credenti. Purtroppo ci sono tanti esempi di questo modo di comportarsi nel mondo in cui viviamo. Uno dei campi in cui vediamo più spesso questo peccato è quello di come i genitori allevano i loro figli.
Allevare un figlio secondo i principi della Bibbia è estremamente difficile, anzi, senza l’aiuto di Dio, è impossibile. Però, nessun credente è senza l’aiuto di Dio. Quindi è possibile, per chi cammina umilmente e con fede, allevare i propri figli come Dio comanda.
Allevare un figlio secondo i principi di Dio vuol dire avere molta, molta perseveranza. Vuol dire non accettare i ragionamenti dei non credenti. Vuol dire riconoscere che Dio dà alla FAMIGLIA, e non all’asilo o alla scuola, la responsabilità di istruire il figlio.
Visto che è stancante essere un buon genitore, tanti genitori cercano una via più facile. Per questo, tante persone vogliono mandare i figli all' asilo. Vogliono lasciare allo Stato il compito che Dio ha incaricato loro di adempire. Tante genitori usano la televisore come Baby-sitter. Così si liberano per qualche ora al giorno delle difficoltà di fare il genitore.
Vediamo anche che tanti genitori mancano di perseveranza nella disciplina. Disciplinano con costanza per un po’ di tempo, e poi si stancano, e cominciano a chiudere gli occhi per non vedere la disubbidienza, o meglio dire, la ribellione del figlio. Cominciano a giustificare il comportamento del figlio, scusandolo dicendo che è stanco, o che non lo fa di solito, o che non è una cosa seria. Facendo così, dimostrano che anziché veramente amare il figlio, amano se stessi. Anziché voler il meglio per il figlio, vogliono la via più facile per loro stessi.
Quanto amaro sarà il rimpianto che quei genitori avranno un domani, però purtroppo sarà troppo tardi per loro tornare indietro e riprendere la via, a volte molto stancante, della costanza nella disciplina.
Ho dato l’esempio di genitori, ma troviamo questo peccato in ogni campo della vita. Chi è così, cioè chi vacilla anziché perseverare nel seguire Dio, avrà delle conseguenze molto tristi.
Troviamo esempi di chi vacilla anche in come uno studente studia. Il modo di mangiare, e di spendere i nostri soldi, e di studiare la Bibbia, sono tutti campi in cui si vede chiaramente se uno è costante e perseverante, oppure, se è incostante e vacilla.
Che cosa terribile essere una persona che vacilla, che cambia spesso idea, che si lascia distrarre da tante cose di poco valore, trascurando così quelle di grande valore.
Come Diventare perseverante
Se ci esaminiamo seriamente probabilmente tutti noi abbiamo qualche campo in cui vacilliamo. Tristemente, ci sono certe persone che vacillano in quasi ogni aspetto della vita. Questo modo di vivere produce terribili conseguenze.
Il nostro Padre celeste ci ha lasciato molti insegnamenti per spronarci ad abbandonare questo terribile peccato di vacillare, in modo che possiamo essere costanti e perseveranti.
Volta dopo volta, nella Sua Parola, Dio ci esorta a perseverare. Egli ci ricorda ripetutamente le verità che abbiamo già imparato, perché Egli sa che abbiamo bisogno di ricordarele stesse cose volta, dopo volta, dopo volta.
Voglio leggere vari brani, non tanto per andare a fondo in ogni brano, ma piuttosto per vedere quanto spesso ci sono insegnamenti che ci fanno capire quanto abbiamo bisogno di sentire le stesse cose volta dopo volta, e che ci esortano ad essere sobri, attenti, in guardia.
Leggiamo un brano che ci ricorda quanto abbiamo bisogno di sentire le stesse cose. In questo brano, in 2Pietro 1:5, Pietro ci ricorda che è necessario ricordare continuamente quelle stesse cose, nonostante che le conosciamo già. Ve lo leggo.
“5 Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; 6 alla conoscenza l’autocontrollo; all’autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; 7 alla pietà l’affetto fraterno; e all’affetto fraterno l’amore. 8 Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo.” (2Piet 1:5-8 NRV)
“9 Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati. 10 Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai. 11 In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. 12 Perciò avrò cura di ricordarvi continuamente queste cose, benché le conosciate e siate saldi nella verità che è presso di voi. 13 E ritengo che sia giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti con le mie esortazioni. 14 So che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come il Signore nostro Gesù Cristo mi ha fatto sapere. 15 Ma mi impegnerò affinché dopo la mia partenza abbiate sempre modo di ricordarvi di queste cose.” (2Piet 1:9-15 NRV)
Pietro sa che abbiamo bisogno costantemente di ricordarele verità eterne, perché sa che i nostri cuori sono molto propensi a peccare. Quindi, dobbiamo noi cercare di ricordare costantemente le verità di Dio, per non vacillare..
Vari brani nella Bibbia ci esortano a non dormire, ma piuttosto ad essere sobri. Il concetto qua è che dobbiamo tenere gli occhi aperti, per riconoscere le conseguenze spirituali che ogni nostra azione e decisione può provocare. Anche questo principio è fondamentale per non vacillare.
“1 Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 2 perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. 3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno. 4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro; 5 perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. 6 Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri; 7 poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte. 8 Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore e preso per elmo la speranza della salvezza.” (1Tess 5:1-8 NRV)
“13 Perciò, dopo aver predisposto la vostra mente all’azione, state sobri, e abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata al momento della rivelazione di Gesù Cristo. 14 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza; 15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, 16 poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo». 17 E se invocate come Padre colui che giudica senza favoritismi, secondo l’opera di ciascuno, comportatevi con timore durante il tempo del vostro soggiorno terreno;” (1Piet 1:13-17 NRV)
“7 La fine di tutte le cose è vicina; siate dunque moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera.” (1Piet 4:7 NRV)
“8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, gira come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.” (1Piet 5:8-9 NRV)
Quindi, per essere persone perseveranti e costanti dobbiamo essere sobri e spiritualmente attenti, e dobbiamo ricordare sempre le conseguenze eterne di ogni nostra decisione.
Brani che ci insegnano come vivere
Come possiamo vivere così?
Prima di tutto dobbiamo avere un concetto onesto, ovvero sobrio, di noi stessi. È inutile per una persona con un tumore di insistere che è in ottima salute. Similmente solo quando riconosciamo la nostra condizione, e smettiamo di scusarci, possiamo crescere e diventare più perseveranti, per godere di più le benedizioni di Dio.
Dobbiamo capire che ogni volta che vacilliamo stiamo dubitando Dio. Stiamo dubitando la verità che Cristo vale più di tutto ciò che il mondo ci può offrire. Questo dubitare ci fa perdere le benedizioni di Dio.
Quindi, dobbiamo riconoscere il peccato di vacillare e di non essere costanti, per poterli poi superare. Questo è il primo passo.
Poi, abbiamo bisogno gli uni degli altri. Abbiamo bisogno dei consigli, degli ammonimenti, delle esortazioni, e dell' incoraggiamento gli uni degli altri. Nessuno riesce a crescere da solo, trascurando il corpo in cui Dio lo ha messo. Vi leggo alcuni brani che parlano di come dobbiamo essere coinvolti nella vita gli uni degli altri.
“23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci all’amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.” (Ebrei 10:23-25 NRV)
“Ora, fratelli miei, io pure sono persuaso, a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ricolmi di ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi a vicenda.” (Rom 15:14 NRV)
“Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d’altronde già fate.” (1Tess 5:11 NRV)
“ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si può dire: «Oggi», perché nessuno di voi s’indurisca per la seduzione del peccato.” (Ebrei 3:13 NRV)
“Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità per giungere a un sincero amor fraterno, amatevi intensamente a vicenda di vero cuore,” (1Piet 1:22 NRV)
Voglio leggere insieme Efesini 5:3-21. Non abbiamo tempo di considerare attentamente questo brano ricchissimo, però voglio solo notare quello che dice dal v.14 in avanti.
“3 Come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi; 4 né oscenità, né parole sciocche o volgari, che sono cose sconvenienti; ma piuttosto abbondi il ringraziamento. 5 Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro (che è un idolatra) ha eredità nel regno di Cristo e di Dio. 6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l’ira di Dio viene sugli uomini ribelli. 7 Non siate dunque loro compagni; 8 perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce 9 -poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità- 10 esaminando che cosa sia gradito al Signore. 11 Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele; 12 perché è vergognoso perfino il parlare delle cose che costoro fanno di nascosto. 13 Ma tutte le cose, quando sono denunciate dalla luce, diventano manifeste; 14 poiché tutto ciò che è manifesto, è luce. Per questo è detto: «Risvégliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce». 15 Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; 16 ricuperando il tempo perché i giorni sono malvagi. 17 Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la volontà del Signore. 18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; 20 ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo; 21 sottomettendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo.” (Efe 5:3-21 NRV)
Non prendo tempo di commentare tutto questo brano. Basta che notiamo che il modo migliore di prendere ogni nostra decisione è quello di cercare di ben capire quale sia la volontà del Signore. Dobbiamo considerare con diligenza come ci comportiamo, non da stolti, ma da saggi.
Applicazione, come vivere così giorno per giorno
Allora, in base ai principi che vediamo ripetutamente in tutti questi brani, come in tanti altri nella Bibbia, come dovrebbe essere impostata la vita di un credente?
1) abbiamo bisogno di contatto con altri credenti
La Bibbia ci esorta ripetutamente di avere moltissimo contatto con altri credenti, per insegnare, esortare ed incoraggiare gli uni gli altri. Questo perché Dio ha scelto di curarci ed edificarci così. Perciò, quando un credente o una famiglia si isola, ed ha poco contatto con gli altri, riceverà poco stimolo e si raffredderà. Perderà zelo, comincerà a sbagliare direzione, comincerà a prendere decisioni sbagliate. Non sarà perseverante nella via giusta.
2) abbiamo bisogno di ricordare, non qualche volta, ma costantemente, le verità che già conosciamo. Quindi, ci serve contatto gli uni con gli altri.
3) abbiamo bisogno di umiltà, per riconoscere la gravità del peccato di vacillare. Se tu sei così, è inutile cercare di giustificarti. La cura sta nel riconoscere e confessare il tuo comportamento come peccato, che solitamente è legato all’orgoglio e all'egoismo, e sta nel cambiare strada. Certamente è difficile cambiare strada. Però è molto più difficile subire le conseguenze di aver percorso una strada sbagliata.
Termino questo sermone con un versetto e che Dio ci aiuti ad essere un popolo umile, un popolo che cammina per fede, che non prende le proprie decisioni con leggerezza, ma che cerca di ben capire quale sia la volontà del Signore.
Galati 6:9 Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo.