Come vivi la tua vita? Dove guardi?
Dove guardiamo determina come viviamo, determina il nostro cammino con Dio più di qualsiasi altra cosa; determina se la nostra vita abbonda dei frutti della giustizia o no.
Effettivamente ci sono tre modi secondo cui possiamo vivere le nostre vite. Ognuno vive più o meno in uno di questi tre modi. Grazie a Dio, possiamo cambiare come viviamo però, prima di tutto, dobbiamo riconoscere come viviamo.
Primo modo: essere presi dalle faccende di tutti i giorni. La vita e la mente di questa persona sono piene delle faccende quotidiane.
Secondomodo: vivere non solo per le faccende quotidiane ma anche per sogni o traguardi più grandi; traguardi e sogni che, però, servono a soddisfare la carne e sono legati alla vita sulla terra.
Terzomodo: vivere non solo per le faccende quotidiane ma anche per traguardi più grandi, che, a differenza del secondo modo, sono traguardi che riguardano la gloria di Dio e il Suo regno. Ovvero, questo modo di vivere è un modo di vivere per cose che hanno un valore eterno.
Primo modo: vivere presi dalle faccende di tutti i giorni
Questa persona è presa dalle faccende di tutti i giorni. Il suo mondo è un piccolo mondo. Il suo desiderio è semplice, vorrebbe un po' meno problemi, un po' di tranquillità. I suo pensieri sono presi dalle faccende di tutti i giorni.
Un esempio di questo è Marta, la sorella di Maria, in Luca 10:38-42.
“38 Ora, mentre essi erano in cammino, avvenne che egli entrò in un villaggio; e una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. 39 Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria, la quale si pose a sedere ai piedi di Gesù, e ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle molte faccende, si avvicinò e disse: "Signore, non t’importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti". 41 Ma Gesù, rispondendo, le disse: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti inquieti per molte cose 42 ma una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta".” (Luca 10:38-42 LND)
Consideriamo il cuore di Marta. Lei aveva un cuore per Gesù ma i suoi pensieri erano così presi dalle faccende al punto di non riuscire a pensare alle cose spirituali.
Una persona così è spesso piena di ansie per i problemi quotidiani, proprio quello che Gesù dice di non essere in Matteo 6:34.
“Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno".” (Matteo 6:34 LND)
Una vita così è una vita con poco cuore per le cose di Dio. La persona è troppo presa dai suoi problemi da non mettere molto pensiero alle cose di Dio. Non vive la verità di Colossesi 3:1,2
“1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra,” (Colossesi 3:1-2 LND)
Una vita passata pensando alle cose sulla terra è una vita sprecata.
Una persona che vive così, effettivamente, ha un tesoro terreno. Mentre altre persone sognano grandi cose, questo tipo di persona desidera poco, gli basta un po' di sollievo, un po' meno problemi, piccoli piaceri terreni per accontentarsi.
Fratelli, vivere pensando ai problemi quotidiani, alle faccende significa vivere una vita sprecata, perdere la ricchezza della salvezza, mancare delle benedizioni riservate a chi è in Cristo.
Secondo modo: chi vive per un tesoro terreno
Consideriamo di più chi vive per un tesoro terreno.
Spesso questo tesoro è gloria dagli uomini. Questa persona desidera quello che il mondo offre e una delle cose principali che il mondo offre è la gloria. Notate attentamente le parole di Gesù in Giovanni 5:44.
“Come potete voi credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo?” (Giovanni 5:44 LND)
Questo tipo di persona più che desiderare una vita con meno problemi, e, più che superare semplicemente le faccende del giorno, desidera grandi cose, cose legate alla terra. Spesso, in qualche forma, vuole gloria. Si cerca gloria in tanti modi: tramite il fatto di essere visti come brave persone; attraverso qualcosa in cui gli altri possono vederti bene; tramite qualcosa in cui la persona stessa si vede bene o brava.
La cosa triste è che vivere per un tesoro terreno vuol dire non cercare la gloria che viene da Dio solo.
Leggo Romani 8:16,17.
“16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. 17 E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati.” (Romani 8:16-17 LND)
Soffrire con Cristo; avere a cuore le cose di Dio.
Gesù parlandoci di una persona che cerca un tesoro nelle cose del mondo, in Marco 8:36, dichiara che:
“Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua?” (Marco 8:36 LND)
In questo versetto Gesù parla specificamente a coloro che cercano di vivere per un tesoro costituito dalle cose che appartengono alla terra. Gesù sta dicendo che, per quanto quel tesoro possa essere grande, esso non vale nulla se, nel cercarlo, la persona perde l'anima eternamente.
Una persona così non ha a cuore la gloria di Dio, non ha a cuore il regno di Dio. Anche se questi dovesse arrivare a guadagnare o raggiungere ogni traguardo che si era prefisso, tutto quello che avrà ottenuto non conterà nulla se avrà perso l'anima sua.
Un brano che parla a questo tipo di persona è Luca 12:13-21.
“13 Or qualcuno della folla gli disse: "Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità". 14 Ma egli gli disse: "O uomo, chi mi ha costituito giudice e arbitro su di voi?". 15 Poi disse loro: "Fate attenzione e guardatevi dall’avarizia, perché la vita di uno non consiste nell’abbondanza delle cose che possiede". 16 Ed egli disse loro una parabola: "La tenuta di un uomo ricco diede un abbondante raccolto; 17 ed egli ragionava fra sé dicendo: Che farò, perché non ho posto dove riporre i miei raccolti? 18 E disse: "Questo farò, demolirò i miei granai e ne costruirò di più grandi, dove riporrò tutti i miei raccolti e i miei beni, 19 poi dirò all’anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi e godi 20 Ma Dio gli disse: "Stolto, questa stessa notte l’anima tua ti sarà ridomandata e di chi saranno le cose che tu hai preparato?" 21 Così avviene a chi accumula tesori per sé e non è ricco verso Dio".” (Luca 12:13-21 LND)
Questo è un esempio di uno che vive al fine di ottenere un tesoro terreno, in questo caso, ricchezze. Il tesoro può essere tante altre cose: può essere gloria dagli uomini; può essere belle esperienze; può essere tante cose. Il punto di Gesù è sempre lo stesso: non importa quale sia, qualsiasi tesoro terreno sarà lasciato e, chi non è ricco nei confronti di Dio, avrà un'eternità terribile.
Un altro esempio di questo è il ricco nella storia del ricco e Lazzaro che troviamo in Luca 16:19-31.
“19 "Or vi era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e bisso, e ogni giorno se la godeva splendidamente. 20 Vi era anche un mendicante chiamato Lazzaro, che giaceva alla sua porta tutto coperto di piaghe ulcerose 21 e desiderava saziarsi delle briciole che cadevano dalla tavola del ricco, e perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. 22 Or avvenne che il mendicante morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abrahamo; morì anche il ricco e fu sepolto. 23 E, essendo tra i tormenti nell’inferno, alzò gli occhi e vide da lontano Abrahamo e Lazzaro nel suo seno. 24 Allora, gridando, disse: "Padre Abrahamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito per rinfrescarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma 25 Ma Abrahamo disse: "Figlio, ricordati che tu hai ricevuto i tuoi beni durante la tua vita e Lazzaro similmente i mali; ora invece egli è consolato e tu soffri. 26 Oltre a tutto ciò, fra noi e voi è posto un grande baratro, in modo tale che coloro che vorrebbero da qui passare a voi non possono; così pure nessuno può passare di là a noi. 27 Ma quello disse: "Ti prego dunque, o padre, di mandarlo a casa di mio padre, 28 perché io ho cinque fratelli, affinché li avverta severamente, e così non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. 29 Abrahamo rispose: "hanno Mosé e i profeti, ascoltino quelli". 30 Quello disse: "No, padre Abrahamo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno". 31 Allora egli gli disse: "se non ascoltano Mosé e i profeti, non crederanno neppure se uno risuscitasse dai morti"".” (Luca 16:19-31 LND)
Che stoltezza vivere per tesori terreni. Che stoltezza impegnarsi per soddisfare i sogni riguardanti tesori sulla terra.
Una persona che vive così potrebbe credere di avere una vita che vale molto di più di quella persona che si impegna solo per le faccende quotidiane. Anche se questa persona guadagna il mondo intero, non valerà nulla, se alla fine perde l'anima eternamente.
Una vita vissuta per tesori terreni è una vita totalmente sprecata.
Terzo modo: chi si impegna per il regno di Dio
Vorrei parlare ora di chi si impegna per il regno di Dio.
Questo è un adempimento al comandamento di Gesù in Matteo 6:33.
“Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.” (Matteo 6:33 LND)
Gesù sta dicendo che non dobbiamo vivere per le faccende quotidiane perché sarà Dio stesso a pensare a noi. Leggiamo tutto questo brano, Matteo 6:19-34.
“19 "Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano, 20 anzi fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano. 21 Perché dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. 22 La lampada del corpo è l’occhio; se dunque l’occhio tuo è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato 23 ma se l’occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso, se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno quelle tenebre! 24 Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona. 25 Perciò io vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? 27 E chi di voi, con la sua sollecitudine, può aggiungere alla sua statura un solo cubito? 28 Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; 29 eppure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. 30 Ora se Dio riveste in questa maniera l’erba dei campi, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi o uomini di poca fede? 31 Non siate dunque in ansietà, dicendo: "Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo? 32 Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose, il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. 33 Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. 34 Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno".” (Matteo 6:19-34 LND)
In questo brano, Gesù parla alle persone che si preoccupano per le cose quotidiane. Gesù insegna che non serve, Dio cura i suoi, Dio cura coloro che hanno a cuore il regno di Dio.
Pensate alla preghiera del Padre Nostro, pensate alle prime richieste, quello che è più sul cuore di chi prega.
Matteo 6:9,10.
“9 Voi dunque pregate in questa maniera: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. 10 Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo.” (Matteo 6:9-10 LND)
Questa è la vita a cui siamo chiamati, il cuore che dobbiamo avere.
Ho letto di Maria e Marta. Leggo di nuovo quel brano. Questa volta, concentriamo su Maria.
“38 Ora, mentre essi erano in cammino, avvenne che egli entrò in un villaggio; e una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. 39 Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria, la quale si pose a sedere ai piedi di Gesù, e ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle molte faccende, si avvicinò e disse: "Signore, non t’importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti". 41 Ma Gesù, rispondendo, le disse: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti inquieti per molte cose 42 ma una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta".” (Luca 10:38-42 LND)
Maria aveva un cuore fissato su Cristo. Gesù spiega che questa è l'unica cosa che veramente importa.
Come è possibile vivere così?
Come è possibile vivere in questo modo se la tua vita è piena di impegni?
Prima di tutto, in realtà, sia le persone del primo gruppo -che sono prese dagli impegni quotidiani- sia le persone del secondo e del terzo gruppo -che vivono per traguardi più grandi-, tutti quanti hanno molto da fare, tutti quanti hanno impegni quotidiani simili.
Spesso, chi è tutto preso dalle faccende quotidiane pensa che ha più cose da fare rispetto a coloro che riescono a compiere molto di più vivendo per traguardi più grandi. Ma non è così. Tutti abbiamo cose quotidiane da compiere.
Quanto compiamo non è determinato da quanto abbiamo da fare ma da quanta visione abbiamo e da quanto grande sia il traguardo da raggiungere.
Quando abbiamo una passione per la gloria di Dio, sarà Dio a guidarci in modo che possiamo compiere cose che portino frutto per l'eternità.
Per esempio, in Giacomo 4:1-3 impariamo che non abbiamo perché non chiediamo.
“1 Da dove vengono le guerre e le contese fra voi? Non provengono forse dalle passioni che guerreggiano nelle vostre membra? 2 Voi desiderate e non avete, voi uccidete e portate invidia, e non riuscite ad ottenere; voi litigate e combattete, e non avete, perché non domandate. 3 Voi domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.” (Giacomo 4:1-3 LND)
O quanto è importante chiedere a Dio di servirsi di noi per compiere cose per la Sua gloria. Se non chiediamo non succede perché non è il desiderio del nostro cuore.
Infatti, uno dei motivi più grandi per cui compiamo poco per Dio è perché preghiamo per poche cose che diano gloria di Dio. Vi leggo alcuni esempi di preghiere in cui una delle richieste più grandi è quella di poter portare frutto.
“9 Perciò anche noi, dal giorno in cui abbiamo sentito questo, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che siate ripieni della conoscenza della sua volontà, in ogni sapienza ed intelligenza spirituale, 10 perché camminiate in modo degno del Signore, per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio, 11 fortificati con ogni forza, secondo la sua gloriosa potenza, per ogni perseveranza e pazienza, con gioia,” (Colossesi 1:9-11 LND)
Un altro brano, con la stessa richiesta di portare frutto parla, in particolare, dei frutti di giustizia.
“9 E per questo prego che il vostro amore abbondi sempre di più in conoscenza e in ogni discernimento, 10 affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo 11 ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, alla gloria e lode di Dio.” (Filippesi 1:9-11 LND)
In Giovanni 15, Gesù ci parla del fatto che portare frutto è fondamentale e poi ci dichiara che possiamo chiedere al Padre nel Suo nome, che il Padre risponderà e questo affinché possiamo portare molto frutto. Leggo Giovanni 15:1-11.
“1 "Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo pota affinché ne porti ancora di più. 3 Voi siete già mondi a motivo della parola che vi ho annunziata. 4 Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me è gettato via come il tralcio e si secca; poi questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e sono bruciati. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto, 8 In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli, 9 Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena.” (Giovanni 15:1-11 LND)
Se avete notato, dobbiamo dimorare in Cristo per portare frutto e lo scopo della vita cristiana è di portare frutto.
Possiamo e dobbiamo pregare per questo.
Quindi se c'è una cosa che voglio incoraggiarvi a fare è di pregare molto di più in modo specifico e di cuore, di portare frutto alla gloria di Dio. Chiediamo a Dio di servirsi di noi per glorificare il Suo nome.
Dio può fare tutto
Dio può fare tutto. Dio può sfamare migliaia di persone con pochi pani e pesci. Dio può darci molto più di quanto immaginiamo. Dobbiamo chiedere.
È lo Spirito Santo che ci permette di portare frutto. Se vogliamo che Egli operi in noi dobbiamo chiedere di portare frutto. Dio risponderà. Leggo Luca 11:5-13.
“5 Poi disse loro: "Chi è fra voi colui che ha un amico, che va da lui a mezzanotte, dicendogli: "Amico, prestami tre pani, 6 perché un mio amico in viaggio è arrivato da me, e io non ho cosa mettergli davanti" 7 e quello di dentro, rispondendo, gli dice: "Non darmi fastidio, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me; non posso alzarmi per darteli"? 8 Io vi dico che anche se non si alzasse a darglieli perché gli è amico, nondimeno per la sua insistenza si alzerà e gli darà tutti i pani di cui ha bisogno. 9 Perciò vi dico: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. 10 Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. 11 E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? 12 O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione? 13 Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono".” (Luca 11:5-13 LND)
Se noi vogliamo che lo Spirito Santo operi in noi, in modo che possiamo portare molto frutto alla gloria di Dio, se noi chiediamo questo, se noi bussiamo, se noi cerchiamo questo, se questo è il desiderio del nostro cuore, allora Dio opererà. Dio ama rispondere a questa preghiera. Dio prenderà la nostra vita, piena di impegni, e ci darà il modo di poter portare gloria a Lui. Solitamente non sarà il modo che il mondo riconosce e, spesso, non sarà tanto visibile agli altri ma per chiunque desidera vivere per la gloria di Dio, Dio opererà portando buon frutto per mezzo di quella persona.
Quindi
Quindi, come stai vivendo?
Ti lasci prendere dalle faccende di tutti i giorni? Nella maggior parte delle volte i tuoi pensieri sono pieni delle cose di tutti i giorni e dei problemi o delle difficoltà normali? Se tu sei un figlio di Dio sei stato salvato per qualcosa di molto più grande. Sei stato salvato per essere investito a portare frutto che dura per tutta l'eternità. Non sprecare la tua vita riempiendo i tuoi pensieri con i problemi quotidiani.
Forse tu stai andando oltre i problemi quotidiani e sogni cose più grandi. Forse ti impegni per cose più grandi di coloro che sono tutti presi dalle faccende quotidiane però, se sogni cose terrene, se i tuoi pensieri sono rivolti a cose che saranno perse per sempre, se ti impegni per avere cose che il mondo considera tesori, che però non hanno valore eterno, nonostante tu abbia una vita che per il mondo ha molto più valore, in realtà, anche tu stai sprecando la tua vita.
L'unica vita che vale, l'unica vita che porta gloria a Dio e può soddisfare il nostro cuore è una vita in cui ci si impegna per la gloria di Dio alzando gli occhi dalle faccende quotidiane, e dai problemi di tutti i giorni e guardando, invece, a come investire la propria vita per Dio. L'unica vita che vale è una vita in cui ci si impegna a portare frutto che dura per l'eternità. Non c'è nulla di più meraviglioso o soddisfacente che far parte dell'opera di Dio: salvarsi un popolo ed edificare la Chiesa di Gesù Cristo.
Ricordate che non è una questione di avere più tempo, è una questione di avere a cuore la gloria di Dio e il Suo regno, è una questione di pregare, pregare con diligenza, pregare con cuore, pregare di poter portare frutto.
Quando noi desideriamo la gloria di Dio e questo è ciò per cui preghiamo, sarà Dio a provvedere il tempo e a operare tramite noi. Come Gesù usava i pochi pesci e pani che i discepoli avevano da offrirgli per compiere un'opera immensa così Dio può moltiplicare quello che noi abbiamo da offrire.
La mia preghiera è che ciascuno di noi valuterà come sta vivendo e diventerà parte di un popolo che desidera, profondamente, la gloria di Dio e l'avanzamento del Suo regno. Quando questo è il nostro cuore, quando cerchiamo per primo, come cosa più importante, il Suo regno, quando questa è la nostra preghiera, allora, Dio opererà e la nostra vita avrà un valore eterno!
Grazie a Dio!