È impossibile valutare il valore di una cosa, di una persona o di una situazione quando ce ne allontaniamo.
La nostra memoria non è perfetta. Più lontano siamo, più tempo passa, più i ricordi sono vaghi e non rispecchiano la realtà.
Immagina che una volta, in un viaggio, avevi potuto mangiare un cibo squisito, veramente buonissimo. Però, una volta a casa, non mangi più quel cibo. Riprendi a mangiare i cibi normali.
Visto che non stai mangiando più quel cibo, in realtà è impossibile fare un vero confronto fra quel cibo e il cibo preferito che mangi tutti i giorni. Se è passato molto tempo dal cibo molto speciale, non ti ricordi quanto è speciale. Quello che hai davanti a te sembra meglio.
Un esempio che non è solo un esempio, ma, è una triste realtà, è quando una persona comincia a pensare che vuole uscire dal suo matrimonio. Vi racconto quello che ho visto tante volte, sia con mogli che con mariti. Vi racconto una tipica esperienza, con una moglie.
Una giovane moglie aveva un matrimonio molto bello. Aveva un marito meraviglioso, che la amava moltissimo. Era molto gioiosa. Però, dopo qualche anno, lei ha fatto amicizia con una donna divorziata. Questa donna era fortemente contro il matrimonio. Le due donne si vedevano spesso.
Passando sempre più tempo con l'amica, si impegnava sempre meno nel matrimonio. Dove prima aveva gioia facendo cose in casa per il marito e cucinando buoni pasti, adesso, cominciava a vederlo come pesante e negativo. Cominciava a volere quello che sembrava libertà. Cominciava a voler una vita in cui lei poteva decidere cosa fare e cosa non fare quando voleva lei. Non vedeva più le grandi benedizioni del matrimonio che aveva visto e goduto all’inizio.
Man mano che passavano tempo insieme, la giovane moglie cominciava a vedere sempre più aspetti del matrimonio che le sembravano pesanti e negativi. Cominciava a non sentire più amore per suo marito.
Man mano, la giovane moglie cominciava a non sentire più alcun amore per il marito. Infatti, si è convinta che non lo aveva mai amato. In realtà, questo non era come pensava anni prima. Però sotto l'influenza dell'amica, e passando sempre meno tempo con il marito, e guardando al di fuori a quello che si prometteva di essere libertà, vedeva il matrimonio in un'ottica sempre più negativa.
È arrivata al punto che ha detto al marito che non sentiva più amore per lui, e voleva prendere qualche mese per vivere da sola, per valutare se veramente voleva restare nel matrimonio o no.
Nonostante che egli implorava lei di restare, per cercare di trovare la gioia nel matrimonio, lei ha rifiutato, ed è andata a vivere con la sua amica divorziata.
Come succede quasi ogni volta, non vedendo più il marito, non si ricordava del suo amore per lei. Anzi, cominciava a ricordare il matrimonio in una luce molto negativa, che in realtà era molto lontano dalla verità. Non si ricordava più della gioia che aveva i primi anni. Non riconosceva più le benedizioni che aveva nel suo marito. E perciò, ha chiesto la separazione e poi il divorzio.
Però, in realtà, seguendo la sua vita, non stava meglio. Anzi, non aveva mai più la vera gioia. È diventata una donna dura, negativa e molto stressata.
Vorrei che questa storia fosse solo una storia. Ma, più volte, ho visto questo succedere, con dettagli diversi, ma con lo stesso triste esito.
Quando l’altro coniuge veramente ci tiene al matrimonio, ma il primo vuole un periodo di separazione per poter valutare, quella separazione rende veramente difficile valutare secondo pensieri veri. Anzi, la separazione rende quasi impossibile valutare secondo verità.
La persona che vuole prendere tempo lontano dice che vuole tempo per valutare e per riflettere. Ma è impossibile riflettere in modo saggio quando non stai vivendo il rapporto, per valutarlo secondo verità.
Quando un coniuge prende tempo per valutare se lasciare l’altro, quasi sempre arriva alla separazione. Però, è una decisione non fondata sulla verità. È la storia vera che ho visto più volte. I dettagli cambiano, le circostanze cambiano, ma questa è stata la storia che ho visto più volte. E tristemente, in questi casi, volta dopo volta ho visto il coniuge che lascia il matrimonio andare di male in peggio.
Infatti, seguendo queste persone negli anni, non ho mai visto una persona così che alla fine rimase stava bene. Tutti rimasero male. Quello che il peccato aveva promesso non si è mai realizzato.
Vediamo questo nella Bibbia
Quello che ho visto da vicino nella vita di varie persone, lo trovo anche nella Bibbia. Se ricordate, Dio ha creato un mondo tutto buono. Non c'era nulla di negativo, non c'era nulla di male. Era un mondo meraviglioso. Dio aveva dato all'uomo un mondo meraviglioso, aveva data all'uomo un ruolo estremamente soddisfacente. Avrebbe dato all'uomo un giardino meraviglioso in cui vivere e da custodire. E più grande ancora, Dio aveva creato l'uomo a sua immagine, un essere spirituale come Dio, però l’uomo vive in un corpo materiale, in modo che può godere comunione con Dio stesso. Le cose non potevano essere più meravigliose per l'uomo.
Ma poi, entrò nella scena Satana, nella forma del serpente, per trascinare l'uomo lontano da Dio. Satana non aveva potere sull'uomo. La potenza di Satana sta nella menzogna. Allora, come oggi, Satana poteva mettere pensieri nella testa delle persone. Parlò con Eva tramite un serpente. Quello che voglio notare sono i pensieri che aveva Eva quando ha scelto di peccare. Seguite mentre leggiamo Genesi 3:1-7.
“1 Ora il serpente era il più astuto di tutte le fiere dei campi che l’Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: "Ha DIO veramente detto: "Non mangiate di tutti gli alberi del giardino?". 2 E la donna rispose al serpente: "Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete". 4 Allora il serpente disse alla donna: "voi non morrete affatto; 5 ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male". 6 E la donna vide che l’albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l’albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò. 7 Allora si apersero gli occhi di ambedue e si accorsero di essere nudi; cosi cucirono delle foglie di fico e fecero delle cinture per coprirsi.” (Genesi 3:1-7 LND)
Conosciamo bene questo brano, e perciò, non faccio tanti commenti. Vorrei confrontare i pensieri della donna come i pensieri di un coniuge che lascia il matrimonio.
Adamo ed Eva stavano bene, più bene di quanto possiamo concepire. Avevano una vita che non possiamo neanche concepire. È come la giovane moglie che aveva un bellissimo matrimonio. Poi, ha cominciato a passare il tempo con l'amica divorziata. In questo brano in Genesi, Eva, e forse c'era anche Adamo, cominciava a passare il tempo ascoltando il serpente.
L'amica della donna faceva commenti di come il matrimonio era pesante e difficile. Il serpente faceva commenti per far pensare ad Eva che seguire Dio era pesante.
E poi, il punto che voglio notare soprattutto è che ad un certo punto, Eva, anziché tornare a passare il tempo con Dio per valutare da vicino il suo rapporto con Lui, fissava i suoi occhi, e potremmo dire fissava il suo cuore, non su Dio, ma sulle false promesse del peccato. Leggo di nuovo il versetto 6, e notate come lei fissava i suoi pensieri sull'albero, non su Dio. Notate anche che guardandolo così, l'albero sembrava meraviglioso, sembrava molto meglio che seguire il Signore. Leggo il versetto 6.
“6 E la donna vide che l’albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l’albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò.” (Genesi 3:6).
La donna non pensava più alle grande benedizioni che aveva con Dio. Non pensava più alla gioia profonda che aveva quando Dio passava tempo con loro alla sera. Non pensava più alla profondità dell'amore di Dio per loro. Invece, fissava il suo cuore solo sul peccato. Così, il peccato cominciava a sembrare estremamente attraente.
Facendo così, diventò pressoché impossibile per lei di non cadere. Cioè, visto che girava le spalle a Dio, per non pensare più alle benedizioni che aveva, ma guardando solo al peccato, per forza
Se torno al nostro esempio della giovane moglie, è la stessa cosa. Lei smette di pensare ai benefici del matrimonio, smette di pensare alla cura e all'amore del marito. Smette di pensare alla gioia che aveva goduto con il marito. Invece, fissa gli occhi sulle false promesse del peccato, e sulla cosiddetta libertà. E così, comincia a non avere più pensieri veri. Comincia a dubitare che aveva mai amato il marito. Infatti, più il tempo passa lontano dal marito, più si ha auto convince che non lo aveva mai amato. Arriva a crederci, anche se non è vero.
Chi si allontana dal coniuge, vorrà lasciare il matrimonio, e perderà le benedizioni del matrimonio. E chi, come Eva, si allontana da Dio per valutare se vuole Dio o no, lascerà Dio, e perderà le meravigliose benedizioni. Però, come la giovane moglie, non sarà una decisione basata sulla verità.
Satana parla a noi
Io prego che noi non seguiremo l'esempio di quella moglie, o meglio dire l'esempio di Eva.
Ma dobbiamo capire che come il serpente parlava con Eva, Satana parla a noi. Dio permette a Satana di metterci i pensieri in testa. A volte, sono pensieri che arrivano come tali. Altre volte, possono essere pensieri che vengono messi nella nostra testa tramite commenti di altre persone, o di quello che osserviamo in altre persone. Cioè, possiamo avere pensieri che arrivano in tanti modi diversi. La cosa importante è da capire che Dio permette a Satana di metterci pensieri falsi nella nostra mente. Possiamo avere ragionamenti falsi.
Ad ogni persona qui, credente o non credente, dico: devi capire che i pensieri che tu hai molto spesso non vengono da te stesso. Piuttosto, molto spesso i tuoi pensieri vengono da Satana. Se non riconosciamo questo, e lasciamo spazio a tutti pensieri che ci entrano nella testa, faremo brutte scelte, perché crederemo tanti pensieri falsi, che possono sembrare veri.
Consideriamo noi stessi
Oggi, il mio scopo non è di parlare del matrimonio, anche se vorrei dire ad ogni persona che è sposata, o che si sposerà, che tu avrai dei pensieri falsi che ti entreranno in testa per quanto riguarda il tuo matrimonio. Non dobbiamo credere a tutti i nostri pensieri. Piuttosto, dobbiamo esaminare attentamente i nostri pensieri, per vedere se corrispondono alla realtà. E nel caso del matrimonio, se tu cominci a non sentire amore per il tuo coniuge, la soluzione non è ritirarti dal coniuge per riflettere e valutare, piuttosto la soluzione sta nel avvicinarsi di più al tuo coniuge, e solamente così si può amare. Non seguire la carne. Ti porta alla rovina.
Quello che vorrei fare oggi è di parlare di come ogni persona qui ha pensieri che riguardano Dio, e il proprio rapporto con Dio, che sono pensieri falsi. Possono sembrare veri, ma sono falsi. Questo è vero per ogni credente e per ogni non credente. Siamo tutti bombardati da Satana, con pensieri che mettono in dubbio il valore di un rapporto con Dio. Il fatto di essere veramente salvato non cambia il fatto di avere tanti falsi pensieri. Fra questi pensieri, ci sono quelli che ci dicono che non vale la pena seguire Cristo. C’è il pensiero che c’è di meglio che seguire Cristo, che in qualche modo il nostro cuore sarà più soddisfatto con qualcosa oltre a Cristo.
Effettivamente, quello che il serpente ha detto ad Eva, Satana lo dice a ciascuno di noi in qualche modo, e questo ripetutamente durante la vita. A ciascuno di noi Satana mette in testa il pensiero che Dio non vuole darci il meglio. Ci mette in testa che la via di Dio ci fa mancare le cose più belle della vita, e ci dà il pensiero che se seguiamo Dio non possiamo avere una vita soddisfacente.
Quanto è importante che non crediamo ciecamente ai pensieri ed ai ragionamenti che ci vengono in mente, anche se sembra che filano. Piuttosto, dobbiamo confrontare i nostri pensieri con la verità, che Dio ci rivela.
La verità non viene dai nostri ragionamenti, o meglio dire, la verità esiste per conto suo, se la crediamo o se non la crediamo. Il fatto che io credo la verità non la rende vera, perché è vera anche se io non ci credo. Io posso dubitare la verità, posso negare la verità, posso credere fermamente alla verità, ma nulla cambia che la verità è la verità.
Considerare il valore di Dio
Voglio dichiarare alcune delle verità più importanti.
Prima di tutto: Dio esiste, ed è il Creatore e il Signore di tutto e di tutti. Non serve provare questo, perché se uno è minimamente onesto con sé stesso, è già chiaro dalla creazione. Cioè, qualunque volta che noi vediamo qualunque attrezzo o macchina, riconosciamo subito che dietro quell'attrezzo o macchina c'è dell'intelligenza. Qualcuno ha disegnato quella macchina per un uso specifico. Qualcuno, o meglio dire, tantissimi ingegneri, hanno disegnato i tanti componenti di quella macchina, che alla fine qualcuno, un gruppo di uomini, hanno assemblato affinché funzioni. Quindi, qualunque volta che vediamo un attrezzo che funziona, riconosciamo che dietro c'è qualcuno con intelligenza.
Allora, se questo è vero vedendo qualche attrezzo o qualche macchinari, quanto di più vediamo l’esistenza di Dio, vedendo il mondo in cui viviamo! Per esempio, la più semplice cellula, un batterio unicellulare, ha una complessità incredibile, che rivela un'intelligenza immensa. Quando poi arriviamo all'immensa varietà di vita, disegnata in modo incredibile, l'intelligenza che vediamo è infinitamente al di sopra della intelligenza umana. Inoltre, quando consideriamo la natura, vediamo una potenza che gli uomini tutti insieme non hanno.
Quindi, la realtà di Dio è evidente a tutti nella natura. Non serve provare la realtà di Dio. Ogni uomo sa, dentro di sé, che Dio esiste, e che è divino, e che dovremmo glorificarLo e ringraziarLo. Ascoltate quello che dichiara Romani 1:18-22.
“18 Perché l’ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell’ingiustizia, 19 poiché ciò che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, perché Dio lo ha loro manifestato. 20 Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili. 21 Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato. 22 Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti,” (Romani 1:18-22 LND).
Tutti sanno che c’è un Dio, e vediamo la sua intelligenza e la sua potenza nella natura. Il fatto che gli uomini non glorificano Dio li rende colpevoli davanti a Dio.
Un aspetto centrale dell’intelligenza è il fatto di comunicare. L’uomo ha intelligenza, e comunica, sia parlando che tramite libri. Visto che Dio ha un’intelligenza imperscrutabile, è chiaro che anche Dio comunica. Ha comunicato con gli uomini che ha creato tramite la Bibbia. Ha dato chiare prove che la Bibbia viene da Dio, dando tantissime profezie che poi ha adempiuto, e anche tramite i miracoli. Nessun altro libro religioso ha queste prove.
Nel cuore, ogni uomo sa che Dio esiste. Poi, nel cuore, l’uomo sa che c’è qualcosa dopo la morte. In Ecclesiaste 3:11 leggiamo:
“Egli ha fatto ogni cosa bella nel suo tempo; ha persino messo l’eternità nei loro cuori, senza che alcun uomo possa scoprire l’opera che DIO ha fatto dal principio alla fine.” (Ecclesiaste 3:11 LND)
Dio ha messo l’eternità nel cuore dell’uomo. Dentro di sé, l’uomo sa che non tutto finisce qua. È nella Bibbia che Dio ci dichiara quello che succede dopo la morte.
La Bibbia dichiara, ripetutamente, che dopo la morte c'è il giudizio. Gesù parlava spesso del giudizio finale. Quando consideriamo chi è Gesù, e che con la sua vita dimostrava la sua divinità, compiendo miracolo dopo miracolo, mostrando di essere onnisciente, sarebbe stoltezza non credere quello che Gesù dichiara. Nessuno ha mai avuto il potere di Gesù Cristo, né la sapienza di Gesù Cristo. E soprattutto, nessuno ha mai dichiarato di morire e poi di tornare in vita, e non solo dirlo, ma di averlo fatto. Perciò, è giusto credere a Gesù Cristo.
E Gesù Cristo dichiara che ci sarà il giudizio. Per esempio, leggo la solenne dichiarazione di Gesù Cristo al mondo in Matteo 25:31-34.
“31 "Ora, quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria. 32 E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. 33 E metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo.” (Matteo 25:31-34 LND)
“Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: "Andate via da me maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli.” (Matteo 25:41)
“E questi andranno nelle pene eterne e i giusti nella vita eterna,"” (Matteo 25:46 LND)
Visto che questo brano è così chiaro, ed è uno dei tanti brani che parlano del giudizio, non serve fare tanti commenti. Come leggiamo in Ebrei 9:27.
Come è stabilito che gli uomini muoiono una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio ... (Ebrei 9:27).
Dio esiste, ed è il nostro Creatore e Signore. Tutto viene da lui, compresa la nostra stessa vita, e noi saremo giudicati dopo la morte per dichiarare la nostra eternità. Esiste l'eternità in tormento, ed esiste l'eternità nella presenza di Dio in una gioia infinita ed eterna.
Alla luce di questo, la cosa più importante in assoluto è di avere il perdono e la salvezza. Senza la salvezza, senza il perdono, nulla qui importa. Se davanti a me ho il tormento eterno, nessun beneficio terreno ha importanza. In Marco 8:36,37, Gesù dichiara questo:
“36 Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua? 37 O che cosa potrebbe dare l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Marco 8:36-37).
Quindi, vorrei stabilire come base il fatto che noi abbiamo la nostra vita da Dio, e ogni benedizione viene da Dio, ed è Dio che ci sostiene. Dio, essendo Santo, ci ha dato la sua legge per guidarci a come vivere in santità. Noi siamo peccatori, e per conto nostro, siamo perduti. Ma Dio ha mandato Gesù Cristo a morire sulla croce, un atto di immenso amore, per provvedere per noi la via per essere perdonati e riconciliati con Dio.
Abbiamo Dubbi
Se siamo onesti, riconosceremo che molto spesso, come credenti, abbiamo pensieri che ci fanno dubitare di Dio, ci fanno dubitare che vale la pena seguire Gesù Cristo, ci fanno dubitare il valore della salvezza, ci fanno dubitare la Bibbia. Questi pensieri arrivano nella testa di ogni credente. Ricordate che Dio permette a Satana di mettere pensieri nella nostra testa. Dobbiamo noi valutare e confrontare i pensieri che ci arrivano con la verità di Dio.
Se noi cerchiamo di confrontare i pensieri che abbiamo con i nostri ragionamenti, e non con la verità di Dio, non vedremo che sono falsi. Non vedremo il loro inganno. È solo se confrontiamo i nostri ragionamenti e pensieri con la verità di Dio che vedremo quanto i nostri pensieri sono falsi.
Se torno all'esempio di Genesi 3, la donna nel giardino, per capire le menzogne del serpente, non doveva guardare all'albero. Doveva riavvicinarsi a Dio, e pensare alle verità che già sapeva di Dio, ricordando la cura di Dio, l'amore di Dio, la gloria di Dio, e la gioia che lei stessa aveva avuto nella presenza di Dio. Ma lei non ha confrontato i suoi pensieri con la verità. Ha solo valutato dentro di sé, guardando a i presunti benefici del peccato. Facendo così, era inevitabile che avrebbe scelto il peccato. Conosciamo le terribili conseguenze che il suo peccato e quello di Adamo hanno provocato non solo nella loro vita, ma su tutta la razza umana.
Il peccato promette di darci quello che Dio non ci dà, ma è tutta una menzogna. In realtà, il peccato non ci dà nulla di veramente buono. In realtà, solo Gesù Cristo può darci quello che il nostro cuore desidera. Ascoltate le parole di Gesù Cristo in Giovanni 10:9,10. Questa è la verità da afferrare.
“9 Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me sarà salvato; entrerà, uscirà e troverà pascolo. 10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto affinché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.” (Giovanni 10:9-10 LND).
Gesù Cristo è venuto per offrirci la vera vita, la vita in abbondanza. Solo in Gesù Cristo possiamo avere la vita abbondante che soddisferà il nostro cuore. Solo in Gesù Cristo possono avere la vera gioia, e anche la vera pace. Senza la gioia e senza la pace non importa quello che uno ha. Non starà bene. Invece, con la vera gioia e la vera pace uno starà veramente bene qualunque siano le sue circostanze.
Voglio leggere le parole di Gesù Giovanni 14:27.
“Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.” (Giovanni 14:27 LND).
Quello che il tuo cuore desidera viene solo da Dio. Il peccato ci dice diversamente, ma il peccato mentisce. Non dare retta a qualsiasi ragionamento che ti entra in testa. Ascolta quello che dice Dio, il nostro Creatore.
Se ascoltiamo i ragionamenti che ci arrivano in testa, sembrano di quadrare. Sembrano giuste, sembrano molto convincenti. Quella giovane moglie che è amica con la donna divorziata comincia a veramente essere convinta dei suoi ragionamenti che il matrimonio è quasi una prigione e che sarebbe molto meglio senza suo marito. I suoi ragionamenti filano perfettamente nella sua mente. Eppure, in realtà sono falsi. I suoi ragionamenti le convincono che senza il matrimonio le starebbe molto bene. Ma invece, abbandonando il matrimonio cadrebbe profondamente nel peccato, e questo vuol dire che in realtà, starebbe molto male, per la vita e per l'eternità.
Proverbi 16:25 ci insegni una verità che vediamo ripetutamente nella Bibbia, che riguarda i nostri ragionamenti. Ve lo leggo.
“C’è una via che all’uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte.” (Proverbi 16:25 LND)
La via del peccato sembra diritta, sembra di portarci dove vogliamo andare, sembra di essere giusta. Però, in realtà, la sua fine sfocia in vie di morte. Non porta i veri benefici, al contrario, porta alla morte, porta al giudizio, porta a perdere le vere benedizioni che troviamo solamente in Gesù Cristo.
Quindi, di nuovo, voglio esortare ciascuno di noi, iniziando con me stesso, a non credere i nostri ragionamenti, per quanto possono sembrare veri.
Il Cuore di Dio
Purtroppo, e tristemente, a volte ascoltiamo i nostri ragionamenti falsi. A volte, ascoltiamo i pensieri che ci entrano in testa. In questi casi, pecchiamo contro Dio e ci allontaniamo da Dio. Camminiamo nella via sbagliata.
Nella Bibbia, volta dopo volta vediamo Israele, il popolo di Dio, che ascoltava i ragionamenti falsi. Volta dopo volta si sono allontanati da Dio, scegliendo piuttosto la via del peccato. Quello che mi colpisce è il cuore di Dio. Ripetutamente Dio chiamava loro a ravvedersi e a tornare a Lui.
Cioè, Dio aveva ogni diritto di cacciare loro per sempre dalla sua presenza, e mandarli nel tormento eterno. Se avesse fatto così, sarebbe stato giustissimo. Ma Dio non è solo un Dio giusto, Dio è anche un Dio misericordioso. E perciò, quando ci allontaniamo da Dio, Egli ci esorta a tornare a Lui.
Voglio leggere qualche brano in cui Dio parla al suo popolo che era in ribellione, e come Dio lo esorta a tornare a lui. In ognuno di questi brani, il popolo di Dio stava vivendo nel peccato, lontano da Dio. Ascoltate mentre leggo prima di tutto 1 Samuele 7:3.
“Allora Samuele parlò a tutta la casa d’Israele, dicendo: "Se tornate all’Eterno con tutto il vostro cuore, togliete da mezzo a voi gli dèi stranieri e le Ashtaroth e tenete il vostro cuore fermo nell’Eterno e servite a lui solo, allora egli vi libererà dalle mani dei Filistei".” (1Samuele 7:3 LND).
Dio ama perdonare e benedire. Ripetutamente, Dio chiamava il su popolo al ravvedimento, perché questo era il cuore di Dio. E Dio chiama NOI al ravvedimento, quando ci allontaniamo da Lui.
Leggo ora 2Cronache 30:6-9. Notate il cuore di Dio.
“6 I corrieri andarono dunque in tutto Israele e Giuda con le lettere da parte del re e dei suoi capi, proclamando secondo l’ordine del re: "Figli d’Israele, tornate all’Eterno, il DIO di Abrahamo, d’Isacco e d’Israele, affinché egli ritorni al residuo di voi che è scampato dalle mani dei re di Assiria. 7 Non siate come i vostri padri e come i vostri fratelli, che hanno peccato contro l’Eterno, il DIO dei loro padri, che perciò li ha abbandonati in preda alla desolazione, come voi vedete. 8 Ora non indurite la vostra cervice come i vostri padri, ma date la mano all’Eterno, venite al suo santuario che egli ha santificato per sempre e servite l’Eterno, il vostro DIO, affinché l’ardore della sua ira si allontani da voi. 9 Poiché, se tornate all’Eterno, i vostri fratelli e i vostri figli saranno trattati con compassione da quelli che li hanno deportati e ritorneranno in questo paese, perché l’Eterno, il vostro DIO, è clemente e misericordioso e non ritirerà la sua faccia da voi, se ritornerete a lui".” (2Cronache 30:6-9 LND).
Quello che mi colpisce più di tutto è il cuore di Dio. Egli è clemente e misericordioso. Dio è pronto a perdonare chi si ravvede e torna a Lui.
Il desiderio di Dio non è quello di vedere morire il peccatore, bensì che il peccatore si ravvede per ricevere il perdono per essere riconciliato con Dio.
Anche in Gioele 2:12,13 vediamo qualcosa del cuore di Dio.
“12 "Perciò ora," dice l’Eterno, "tornate a me con tutto il vostro cuore, con digiuni, con pianti e con lamenti". 13 Stracciate il vostro cuore e non le vostre vesti e tornate all’Eterno, il vostro DIO, perché egli è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità, e si pente del male mandato.” (Gioele 2:12-13 LND)
Anche qua, leggiamo che Dio è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità, e si pente del male mandato. Dio ama perdonare. Perciò, ci chiama a tornare a Lui quando ci allontaniamo da Lui, avendo ascoltato i nostri falsi pensieri.
Nonostante il nostro peccato, Dio è pronto a tornare a noi, se noi ci ravvediamo e torniamo a Lui.
Allora, cosa facciamo
Allora, io prego che ognuno di noi riconoscerà che abbiamo tanti pensieri falsi. Il fatto che tu pensi in un certo modo, e secondo i tuoi ragionamenti tutto quadra, non vuol dire che è vero. Satana ci mette falsi pensieri nella mente, e l’unico modo di riconoscerli è di confrontarli con le verità che Dio ci dà. Non cadere nella trappola di Satana. Confronta i tuoi pensieri con le verità di Dio. E stai in guardia da chi è la tua compagnia.
Possiamo allontanarci di Dio man mano, fissando gli occhi su lavoro, sui problemi, sui piaceri. Oppure, possiamo allontanarci da Dio in modo più drastico. Ma in ogni caso, è perché stiamo credendo alle menzogne. Quindi non valutare i tuoi pensieri da solo, confronta i tuoi pensieri con la Parola di Dio. Solo allora puoi riconoscere i pensieri falsi, per camminare nella luce.
Voglio chiudere con delle parole importanti.
Ogni volta che uno sceglie il peccato anziché Dio, sta credendo pensieri falsi. Il peccato ci promette quello che non può darci.
Il peccato non può benedirci.
Satana ci promette molto, ma non può darci nulla di vero valore. Invece, ci fa perdere tutto quello che è di valore. Satana mette falsi pensieri nella nostra testa, perché Satana è il padre della menzogna.
A ciascuno dico:
Scegli la verità, non la menzogna.
Scegli la luce, e non le tenebre.
Scegli la vita, e non la morte.
Scegli Gesù Cristo, il Signore e Salvatore.
Grazie a Dio che in Cristo, c’è perdono per chi si ravvede. Proclamiamo questo meraviglioso Salvatore.