Vuoi essere benedetto?
Certo. Tutti vogliamo che le nostre vite siano piene di benedizioni.
Vogliamo essere benedetti, perché non possiamo benedirci da soli. Tante situazioni della vita sono più grandi di noi, e non riusciamo a controllarle. Di natura, l’uomo sa questo. Perciò, in tutto il mondo, l’uomo crede in qualche divinità, o forza maggiore, e, nella fortuna. Nel suo cuore, l’uomo sa che ha bisogno di aiuto e di benedizioni che non può produrre da sé. Però, tante delle cose in cui crede non possono benedire.
Esiste un solo vero Dio, e solo Dio, il vero Dio, non i tanti dei che gli uomini immaginano, solo il vero Dio può benedire. Infatti, ogni vero bene viene da Dio. Leggo Giacomo 1:16,17.
“16 Non lasciatevi ingannare, fratelli miei carissimi; 17 ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento.” (Giacomo 1:16-17 LND)
OGNI buon dono viene da Dio. Ogni benedizione viene da Dio.
Consideriamo alcune delle benedizioni che Dio ci dà.
Senza alcun dubbio, la più grande benedizione è il perdono dei nostri peccati e la salvezza. Senza questa benedizione, nulla ha importanza, perché senza il perdono, ogni altro dono sarà perso per sempre. Quindi, il perdono è la benedizione più grande.
In questo sermone, voglio parlare specificamente a coloro che hanno ricevuto la salvezza. Quali sono alcune delle benedizioni più grandi per chi è perdonato? Voglio far notare che non tutti i credenti hanno queste benedizioni, anche se sono disponibili per tutti.
Una grandissima benedizione è la sapienza. CON la sapienza, scegliamo bene, evitiamo tanti sbagli e tanti errori inutili. Con la sapienza seminiamo bene, per poi raccogliere bene. Con la sapienza, viviamo bene i nostri rapporti. Con la sapienza, i genitori crescono bene i loro figli. La sapienza porta a tante altre benedizioni.
Invece, SENZA la sapienza, scegliamo male. Senza la sapienza, la nostra vita è piena di scelte non buone, che ci portano tanti mali e sofferenze. Senza la sapienza, si vivono male i rapporti. Quindi, la sapienza è una grandissima benedizione.
Un'altra immensa benedizione è la pace. La vera pace, da Dio, non viene dalle circostanze. Quella pace sparisce. La vera pace è qualcosa di profondo, che permette al cuore di stare bene e calmo, anche nelle prove più profonde. Che immensa benedizione è la pace!
Poi, c’è la gioia. La vera gioia viene solo da Dio. La vera gioia soddisfa il cuore, profondamente. Chi ha gioia e pace, sta bene, veramente bene.
Ci sono tante altre meravigliose benedizioni di Dio, come, il sostegno in ogni prova. C’è la guida di Dio. C’è la consolazione. Ci sono tantissime benedizioni.
Spesso, non abbiamo queste benedizioni
Però, se siamo onesti, in verità, spesso non abbiamo queste benedizioni.
Dio ci offre tutte queste benedizioni.
Però, se siamo onesti, sappiamo che spesso avere tutte queste benedizioni non è la nostra realtà. Allora, Dio è fedele. Se noi non abbiamo queste benedizioni in abbondanza, il problema è dentro di noi, non è con Dio. Che cosa ci ostacola dall'essere riccamente benedetti con le meravigliose benedizione di cui la Bibbia parla?
Quello che ci ostacola è che spesso, non abbiamo vero timore di Dio. Cioè, ripetutamente nella Bibbia, leggiamo quanto è fondamentale avere timore di Dio. Vi leggo alcuni di questi brani. La Bibbia parla moltissimo del timore di Dio. Leggo Deuteronomio 10:12-20, in cui Mosè spiega al popolo di Dio quello che Dio richiede da loro. Notate che temere Dio è fondamentale. Leggo.
“12 E ora, o Israele, che cosa richiede da te l’Eterno, il tuo DIO, se non di temere l’Eterno, il tuo DIO, di camminare in tutte le sue vie, di amarlo e di servire l’Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, 13 e di osservare per il tuo bene i comandamenti dell’Eterno e i suoi statuti che oggi ti comando? 14 Ecco, all’Eterno, il tuo DIO, appartengono cieli, i cieli dei cieli, la terra e tutto quanto essa contiene; 15 ma l’Eterno pose il suo diletto unicamente nei tuoi padri e li amò; e dopo di loro fra tutti i popoli scelse la loro discendenza, cioè voi, com’è oggi. 16 Circonciderete perciò il prepuzio del vostro cuore e non indurite più il vostro collo; 17 poiché l’Eterno, il vostro DIO è il DIO degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e tremendo, che non usa alcuna parzialità e non accetta regali, 18 che fa giustizia all’orfano e alla vedova, che ama lo straniero dandogli pane e vestito. 19 Amate dunque lo straniero, perché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto. 20 Temerai l’Eterno, il tuo DIO, a lui servirai, rimarrai stretto a lui e giurerai nel suo nome.” (Deuteronomio 10:12-20 LND)
Avete visto quanto temere l’Eterno è fondamentale per essere benedetti da Dio?
In Deuteronomio 14, troviamo il comandamento secondo il quale dovevano mettere da parte la decima della raccolta dei loro campi, che poi dovevano mangiare davanti all’Eterno, per ricordare che tutto viene da Dio e per imparare così ad avere sempre timore di Dio.
“Mangerai davanti all’Eterno, il tuo DIO, nel luogo che egli ha scelto per farvi dimorare il suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, e i primogeniti delle tue mandrie e delle tue greggi, affinché tu impari a temere sempre l’Eterno, il tuo DIO.” (Deuteronomio 14:23 LND)-
In Deuteronomio 17, tramite Mosè Dio comanda cosa dovevano fare i re di Israele, per avere sempre il timore di Dio. Leggo Deuteronomio 17:18-20.
“18 Inoltre, quando siederà sul trono del suo regno, scriverà per suo uso in un libro una copia di questa legge, secondo l’esemplare dei sacerdoti levitici. 19 La terrà presso di sé e la leggerà tutti i giorni della sua vita, per imparare a temere l’Eterno, il suo DIO, e a mettere in pratica tutte le parole di questa legge e questi statuti, 20 perché il suo cuore non si innalzi sopra i suoi fratelli ed egli non devii da questo comandamento né a destra né a sinistra, e prolunghi così i suoi giorni nel suo regno, lui e i suoi figli, in mezzo a Israele".” (Deuteronomio 17:18-20 LND)
Prego che stiamo vedendo che Dio sta insegnando al suo popolo quanto è fondamentale avere timore di Dio. Solo così si può avere una vita benedetta da Dio.
In Deuteronomio 31, troviamo il comandamento di come dovevano fare tutte le persone di Israele, per trasmettere ai loro figli il giusto timore dell'Eterno. Seguite mentre leggo da quel capitolo.
“10 Poi Mosè comandò loro, dicendo: "Alla fine di ogni sette anni, al tempo stabilito nell’anno della remissione, alla festa delle Capanne, 11 quando tutto Israele verrà a presentarsi davanti all’Eterno, il tuo DIO, nel luogo che ha scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, nei loro orecchi. 12 Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini e lo straniero che è entro le tue porte, perché possano ascoltare e imparare a temere l’Eterno, il vostro DIO, e abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge, 13 e perché i loro figli, che ancora non la conoscono, ascoltino e imparino a temere l’Eterno, il vostro DIO, tutto il tempo che vivrete nel paese che voi entrate ad occupare, passando il Giordano".” (Deuteronomio 31:10-13 LND).
Così come leggiamo ripetutamente quanto è fondamentale avere timore di Dio, ci sono anche i brani che ci aiutano a capire quanto è grave il peccato di non avere timore di Dio. Per esempio, leggo Deuteronomio 28:58,59.
“58 Se non hai cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome glorioso e tremendo, l’Eterno, il tuo DIO, 59 allora l’Eterno rovescerà su di te e sui tuoi discendenti indescrivibili calamità, calamità grandi e durature, e malattie maligne e ostinate;” (Deuteronomio 28:58-59 LND).
In questo brano, leggiamo di come l'Eterno rovescerà indescrivibili calamità, grandi e durature calamità, su chi non ha timore di Dio. Quanto è importante capire che non avere timore di Dio ci porta ad essere maledetti da Dio anziché benedetti! Voglio ripetere questo punto: se noi non abbiamo timore di Dio, anziché le benedizioni che vorremmo avere, saremo maledetti da Dio, e saremo puniti per la mancanza di timore di Dio!
Se una persona non ha timore di Dio, secondo il metro di Dio, è un empio. Leggo Salmo 36:1.
“Il peccato dell’empio dice al mio cuore: "Non c’è alcun timore di DIO davanti ai suoi occhi,” (Salmo 36:1 LND).
Secondo il metro di Dio, chi non ha timore di Dio è un empio, è lontano da Dio, non ha le benedizioni di Dio. Avere timore di Dio è fondamentale per un vero credente.
Parlando delle benedizioni di Dio, abbiamo considerato che la sapienza è una grandissima benedizione, perché quando ce l'abbiamo, ci porta grandi benefici. Quando manca la sapienza, ci porta tanto, ma tanto male. Quindi, avere la sapienza è fondamentale per essere veramente benedetti. Come possiamo avere vera sapienza? Leggo Salmo 111:10.
“Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza, hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti; la sua lode dura in eterno.” (Salmo 111:10)
Per avere l'immensa benedizione della vera sapienza, bisogna assolutamente avere timore di Dio. Infatti, il timore dell'Eterno è il principio della sapienza. Chi non ha vero timore di Dio non avrà vera sapienza. Chi non ha vera sapienza, mancherà tante altre benedizioni da Dio. Chi non ha vera sapienza, sbaglierà moltissimo nella propria vita. Quanto è importante avere vero timore di Dio, per avere la vera sapienza.
Proverbi 1:7 ci ricorda di nuovo che il timore dell'Eterno è il principio della conoscenza. Non aver timore di Dio è stoltezza. Lo leggo.
“Il timore dell’Eterno è il principio della conoscenza, ma gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammaestramento.” (Proverbi 1:7 LND)
Non temere l'Eterno vuol dire odiare la vera conoscenza e saggezza. Ora, leggo Proverbi 1:24-31, un brano molto forte, che ci fa capire come Dio agirà con chi non ha timore di Dio.
“24 Poiché ho chiamato e voi avete rifiutato, ho steso la mia mano e nessuno vi ha fatto attenzione, 25 anzi avete respinto ogni mio consiglio e non avete accettato la mia correzione, 26 anch’io riderò della vostra sventura, mi farò beffe quando verrà ciò che temete, 27 quando ciò che temete verrà come una tempesta, e la vostra sventura arriverà come un uragano, quando verranno su di voi l’avversità e l’angoscia. 28 Allora essi grideranno a me, ma io non risponderò, mi cercheranno con premura, ma non mi troveranno. 29 Poiché hanno odiato la conoscenza e non hanno scelto il timore dell’Eterno, 30 non hanno voluto accettare il mio consiglio e hanno disprezzato ogni mia riprensione. 31 Perciò si ciberanno del frutto della loro condotta e si sazieranno dei loro propri consigli.” (Proverbi 1:24-31 LND)
Quanto è importante capire che chi non ha timore di Dio, anziché le benedizioni che vorrebbe avere, avrà grande sofferenza. Dio non ascolterà le preghiere di chi non ha timore di Dio. Un altro brano che ci ricorda questo è Proverbi 10:27.
“Il timore dell’Eterno prolunga i giorni, ma gli anni degli empi saranno accorciati.” (Proverbi 10:27 LND).
Chi ha timore dell'Eterno sarà benedetto, qui dice che i suoi giorni saranno prolungati. Chi invece non teme l'Eterno, e cioè un empio, i suoi anni saranno accorciati. Questo non vuol dire che chiunque ha timore di Dio avrà una vita terrena lunga, né che ognuno che non ha timore di Dio avrà una vita corta sulla terra. Il principio qua è che chi non teme l'Eterno non avrà una vita benedetta.
Proverbi 9:10 ripete che la vera saggezza e l'intelligenza vengono dall'avere vero timore di Dio. Lo leggo.
“Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza, e la conoscenza del Santo è l’intelligenza.” (Proverbi 9:10 LND)
La vera sapienza e l'intelligenza si fondano sul vero timore di Dio. Quando non c'è timore di Dio, una persona è lontana da Dio. Notate come Dio descrive il popolo d'Israele quando esternamente seguivano le vie di Dio, ma in realtà, i loro cuori erano lontani da Dio, perché non avevano un vero timore di Dio. Leggo Isaia 29:13.
“Perciò il Signore dice: "Poiché questo popolo si avvicina a me solo con la bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me, e il loro timore di me è solo un comandamento insegnato da uomini,” (Isaia 29:13 LND)
Questo popolo conosceva i comandamenti di Dio, conosceva il comandamento di avere timore di Dio, ma non aveva vero timore di Dio. E per questo, era lontano da Dio.
In Geremia 2:19, Dio parla della sua dura disciplina sul suo popolo che non aveva timore di Lui. Leggo quel versetto. Parla al suo popolo.
“La tua stessa malvagità ti castigherà e i tuoi sviamenti ti puniranno. Riconosci perciò e vedi quanto cattivo e amaro sia per te l’abbandonare l’Eterno, il tuo DIO, e il non avere in te alcun timore di me," dice il Signore, l’Eterno degli eserciti.” (Geremia 2:19 LND)
Non avere vero timore di Dio porta il male. Avere vero timore di Dio porta benedizioni. Questo è vero per gli individui, ed è anche vero come chiesa. Quando una chiesa ha vero timore di Dio, Dio benedirà grandemente quella chiesa, portando molto frutto tramite essa. Leggo a proposito di questo un esempio in Atti 9:31. Notate che Dio consolava la Chiesa, e portava nuovi credenti.
“Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano.” (Atti 9:31 LND)
Possiamo affaticarci quanto vogliamo, ma se non abbiamo vero timore di Dio, non avremo vero frutto. Questo è vero per ognuno di noi, ed è vero come chiesa. Il timore di Dio è fondamentale per avere una vita benedetta, e questo comprende avere una vita che porta vero frutto.
Riassumiamo
Prima di andare avanti, consideriamo quello che abbiamo visto finora.
Vogliamo essere benedetti. Abbiamo grande bisogno di essere benedetti. Con le benedizioni di Dio, viviamo bene. Abbiamo gioia. Abbiamo pace. La nostra vita vale. La nostra vita porta frutto che dura.
SENZA le benedizioni di Dio, viviamo male, molto male. Non abbiamo la vera pace. Il nostro cuore è spesso turbato. Non siamo pieni di gioia. Ci affatichiamo, ma con poco frutto. È una vita dura.
Quindi, essere benedetti è fondamentale. Ma che cosa serve per essere benedetti? Serve avere vero timore di Dio. Avendo timore di Dio, il vero timore di Dio, saremo benedetti, e avremo vera saggezza.
Quindi, il timore di Dio è fondamentale. Assolutamente fondamentale.
Avere timore di Dio è molto più importante che essere un grande studioso della Bibbia. Una persona può essere un esperto nella Bibbia, ma non avere timore di Dio.
Avere timore di Dio è molto più importante che l'affaticarsi per il regno di Dio. Una persona può affaticarsi più di tutti gli altri, ma se non ha vero timore di Dio, rimarrà lontano da Dio.
Che cos’è il vero timore di Dio?
A questo punto, dobbiamo chiederci: Che cos’è il timore di Dio? E poi, COME possiamo avere vero timore di Dio? Come si può riconoscere il vero timore di Dio?
Per capire il timore di Dio, pensiamo alle cose che temiamo.
Per esempio, ognuno di noi sa cosa vuol dire avere timore di quello che gli altri penseranno di noi. Molto spesso, siamo molto presi da quello che penseranno gli altri. Vogliamo essere visti bene da loro, vogliamo evitare di essere visti male. Questo timore di quello che pensano gli altri determina molte delle nostre scelte e delle nostre decisioni, e del come ci comportiamo. Questo è il timore degli altri. Non è paura, è desiderare la loro approvazione.
Pensiamo ai soldi. Conosciamo tutti, chi ogni tanto, chi molto spesso, conosciamo tutti cosa vuol dire avere pesi per quanto riguarda i soldi. Abbiamo una certa preoccupazione che i soldi non ci basteranno. Questo peso influisce molto sulle nostre decisioni e sulle nostre scelte. Per alcuni, può manifestarsi nello spendere tanto. Per altri, può manifestarsi nell'avere timore di spendere. Ma, per tanti, il problema dei soldi influisce molto sul modo di vivere. Questo è il timore dei soldi, cioè, vedere i soldi come qualcosa di molto importante, come una sicurezza per la vita, e quindi, questo determina il modo in cui viviamo.
Ci sono persone che hanno grande fiducia nelle loro capacità. Se c’è il rischio di perdere qualche loro capacità, questo le spaventa. Questo è timore delle capacità.
Avere timore di qualcosa vuol dire avere timore di andare avanti senza quella cosa. Quindi, tanti hanno timore di quello che pensano gli altri. Non vogliono perdere l’approvazione degli altri. Prendono le loro decisioni in modo da non perdere quell’approvazione. Tanti hanno timore dei soldi, non vogliono rimanere senza soldi, e così, fanno di tutto per avere tanti soldi. Tanti hanno timore della salute, fanno di tutto per non perdere la salute.
E così, similmente, avere timore di Dio vuol dire che, più di qualsiasi altra cosa, ci si tiene a non allontanarsi da Dio. Più di qualsiasi cosa, si desidera uno stretto rapporto con Dio, e perciò, si fa di tutto per non danneggiare il rapporto con Dio. Visto che è il nostro peccato che ci allontana da Dio, timore di Dio vuol dire, soprattutto, odiare il proprio peccato, e vederlo come vero nemico.
Proverbi 8:12-14 ci aiuta a capire meglio cos’è il timore di Dio. In questo brano, è la Sapienza che parla. In Colossesi 2:2,3, leggiamo che in Gesù Cristo sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. Leggo per primo questo brano.
“2 affinché i loro cuori siano consolati, essendo essi uniti insieme nell’amore, ed ottengano tutte le ricchezze della piena certezza d’intelligenza per la conoscenza del mistero di Dio e Padre e di Cristo, 3 in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza.” (Colossesi 2:2-3 LND)
Visto che tutti i tesori della sapienza sono nascosti in Cristo, tanti riconoscono che nei Proverbi, la Sapienza rappresenta Cristo, il Figlio di Dio. Mentre leggo Proverbi 8:12-14, notate quello che la Sapienza, probabilmente Cristo, dichiara per quanto riguarda il timore di Dio.
“12 Io, la sapienza, sto con la prudenza e trovo la conoscenza della riflessione. 13 Il timore dell’Eterno è odiare il male; io odio la superbia, l’arroganza, la via malvagia e la bocca perversa. 14 A me appartiene il consiglio e la vera sapienza; io sono l’intelligenza, a me appartiene la forza.” (Proverbi 8:12-14 LND)
Avete visto la definizione del timore di Dio nel versetto 13? Lo leggo ancora.
Il timore dell’Eterno è odiare il male; io odio la superbia, l’arroganza, la via malvagia e la bocca perversa. (Proverbi 8:13)
Il fondamento del timore di Dio è odiare il male, ovvero, odiare il peccato. Chi ha timore di Dio odia il peccato. Ma quale male, quale peccato?
Soprattutto e prima di tutto, il timore di Dio è odiare il proprio male. Il timore di Dio è odiare il proprio peccato. Vuole essere liberato dal peccato.
Perciò, chi ha il timore di Dio ama l’ammonizione e la riprensione, perché vuole riconoscere il proprio peccato, per poterlo confessare. Vi leggo alcuni versetti da Proverbi che parlano di chi ama la riprensione, e chi odia la riprensione. Notate che amare la riprensione è un'evidenza di avere vero timore di Dio. Quella persona è benedetta, mentre chi odia la riprensione è uno stupido, e riceverà il male, anziché il bene. Inizio con Proverbi 12.1.
“Chi ama la correzione ama la conoscenza, ma chi odia la riprensione è uno stupido.” (Proverbi 12:1 LND)
Parole dure, che ci aiutano a capire che il vero timore di Dio è amare la correzione. Poi, leggo Proverbi 13:18, che parla di quello che avrà chi ascolta, di cuore, la riprensione, e quello che avrà chi rifiuta la correzione. Leggo.
“Miseria e vergogna verranno su chi rifiuta la correzione, ma chi dà ascolto alla riprensione sarà onorato.” (Proverbi 13:18 LND)
Stiamo parlando di come essere beati da Dio. È il timore di Dio che porta ad avere una vita benedetta. E timore di Dio vuol dire ascoltare di cuore la correzione. Questo versetto ci aiuta a capire qual è quel timore, e come determina quanto siamo benedetti.
Leggo un altro brano forte, Proverbi 15:10, che parla di chi odia la riprensione.
“Una dura correzione attende chi lascia la diritta via; chi odia la riprensione morirà.” (Proverbi 15:10 LND)
Parole forti, contro chi odia la riprensione. Un altro brano che parla di questo è Proverbi 15:31,32.
“31 L’orecchio che ascolta la riprensione di vita, dimorerà fra i saggi. 32 Chi rifiuta la correzione disprezza la sua stessa anima, ma chi dà ascolto alla riprensione acquista senno.” (Proverbi 15:31-32 LND)
Anche questo brano è molto chiaro, e molto forte. Il vero timore di Dio è odiare il male, che vuol dire, odiare il proprio peccato. Chi odia il proprio peccato, ama la riprensione, ascolta, di cuore, la riprensione, e avrà vera saggezza. Invece, chi rifiuta la riprensione disprezza la sua stessa anima.
Abbiamo letto prima che chi ha timore di Dio odia il male, quindi, odia il proprio peccato. Vuole, a tutti i costi, la vittoria sul suo peccato. Quindi, a tutti i costi, vuole vedere il proprio peccato. Questo è avere timore di Dio. Per questo, ama la riprensione e la correzione.
Tu hai timore di Dio, vero timore di Dio? Ami la riprensione e la correzione?
Un altro modo per riconoscere se hai vero timore di Dio è se tu sei più aggravato e afflitto per i tuoi peccati di quanto sei aggravato per i peccati che altri commettono contro di te. Cioè, quando qualcuno pecca contro di te, ti ferisce tanto? Tu passi e ripassi nella tua mente quello che quella persona ha fatto contro di te? Oppure, lo lasci a Dio, per concentrarti sul tuo cammino con Dio?
Avere vero timore di Dio vuol dire che i peccati che gli altri commettono contro di te non ti peseranno tanto, perché sei tutto preso daituoi peccati contro Dio.
Se abbiamo vero timore di Dio, quello che gli altri fanno contro di noi non sarà mai un peso quanto lo sarà il nostro peccato. Se abbiamo vero timore di Dio, sappiamo che quello che gli altri fanno contro di noi non può mai allontanarci da Dio. Non può mai ostacolarci dall'essere benedetti da Dio. E perciò, non sarà un grande peso per noi.
Invece, quando abbiamo vero timore di Dio, sappiamo che è il nostro peccato quello che ci allontana da Dio e ci fa mancare le benedizioni di Dio. Perciò, quello che ci peserà, non saranno i peccati degli altri, ma sarà il nostro peccato.
Perciò, di nuovo, a ciascuno faccio la domanda: tu hai vero timore di Dio? Sono i tuoi peccati quello che ti pesa, anziché quelli degli altri? Tu ami la riprensione, perché vuoi riconoscere il tuo peccato? Oppure, a dire il vero, ti è difficile accettare la riprensione? Se ti è difficile accettare la riprensione, tu non hai vero timore di Dio. Tu non odi abbastanza il tuo peccato. Umiliati davanti a Dio, e implora Dio di cambiare il tuo cuore, per dimostrarti la gravità del tuo peccato.
In realtà, quando abbiamo timore di Dio, vero timore di Dio, il nostro cuore non sarà afflitto per i peccati che gli altri commettono contro di noi. Piuttosto, il nostro cuore sarà afflitto, sarà rotto, per il nostro peccato.
In questo sermone, stiamo parlando di come essere veramente benedetti da Dio. Un altro modo per descrivere l'essere benedetti è di dire che Dio è vicino a te. A chi è vicino Dio? Salmo 34:18 ci dichiara questo. Lo leggo.
“L’Eterno è vicino a quelli che hanno il cuore rotto e salva quelli che hanno lo spirito affranto.” (Salmo 34:18 LND).
Dio è vicino a quelli che hanno il cuore rotto, e lo spirito affranto. Questo descrivechi è afflitto per il proprio peccato. Questo è avere vero timore di Dio. Anche Salmo 51, il Salmo che parla di confessare veramente il peccato, dichiara questo. Leggo Salmo 51:17.
“I sacrifici di DIO sono lo spirito rotto; o DIO tu non disprezzi il cuore rotto e contrito.” (Salmo 51:17 LND)
Quello che Dio desidera da noi, non sono le fatiche nel servire Dio, è lo spirito rotto, contrito per il proprio peccato. Chi ha quel cuore, quindi, chi ha vero timore di Dio, sarà benedetto da Dio.
Parlando di benedizioni da Dio, il Salmo 147:3 parla della cura di Dio per quella persona che ha il cuore rotto per il proprio peccato. Lo leggo.
“Egli guarisce quelli che hanno il cuore rotto e fascia le loro ferite.” (Salmo 147:3 LND)
Dio cura, teneramente, chi è afflitto per il proprio peccato.
Applichiamo questo a noi
Perciò, torniamo alla domanda che ho fatto all’inizio. Tu vuoi essere benedetto da Dio?
Come credenti, quello che determina se siamo benedetti o no, quello che determina se avremo la pace di Dio, e la gioia della salvezza, e una vita che porta frutto e vera saggezza, è se abbiamo vero timore di Dio.
Questo è quello che determina come vivremo.
Come sapiamo se abbiamo timore di Dio? Lo sappiamo da quanto odiamo il nostro peccato, da quanto desideriamo la riprensione, da quanto desideriamo la correzione, perché odiamo il nostro peccato e vogliamo vederlo, confessarlo e ricevere il perdono.
Avere vero timore di Dio vuol dire che non sono i peccati degli altri che ci pesano. Sono i nostri peccati. Avere timore di Dio vuol dire che il cuore è afflitto, non per come gli altri hanno peccato contro di noi, non per i problemi, ma per i veri problemi.
Io immagino che ognuno qui riconosca che manca del vero timore di Dio.
Cosa dobbiamo fare? Capire la gravità della nostra condizione, e correre a Dio, in Gesù Cristo, confessando questo peccato di cuore. Guardiamo alla santità di Dio. Chiediamo a Dio di cambiare i nostri cuori.
La cosa incredibile è che, per quanto è un gravissimo peccato non avere timore di Dio, se ci ravvediamo di cuore, in Gesù Cristo c’è perdono, vero perdono. Possiamo iniziare a camminare con timore di Dio, e così, godere le meravigliose benedizioni che Dio ha comprato per noi in Cristo.
Preghiamo.