Può essere benedetto da Dio il rapporto di un genitore e figlio se quel figlio non onora e non ubbidisce al genitore? Cosa dice la Bibbia in Efesini 6:1,2? Ve lo leggo.
“1 Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto. 2 "Onora tuo padre e tua madre," questo è il primo comandamento con promessa,” (Efesini 6:1-2 LND)
Quindi, la risposta è no, se un figlio non onora e ubbidisce ai genitori, quel rapporto non può essere benedetto.
Un figlio ha onore e rispetto per i genitori, che porta ad ubbidire di cuore, quando quel figlio ha un timore giusto di loro. Se i figli non hanno il timore giusto dei genitori, quel rapporto non può essere benedetto da Dio, perché è un rapporto di peccato.
Se qualsiasi rapporto è fondato sul peccato, non sarà benedetto. Per esempio, nel matrimonio, se il marito non ama la moglie come Cristo ama la Chiesa, non perfettamente, ma come impegno, e se la moglie non è sottomessa a suo marito, come impegno di cuore, quel rapporto mancherà le benedizioni di Dio.
Se viviamo lasciando qualsiasi peccato della nostra vita, senza abbandonarlo e confessarlo, possiamo avere le benedizioni di Dio?
Chiaramente, la risposta è no. Ma sapete perché spesso lasciamo peccati nella nostra vita? Sapete quello che manca moltissimo nella chiesa di oggi, nella vita di tanti credenti?
Quello che è molto raro oggi è un giusto timore di Dio. Pochi credenti hanno vero timore di Dio. Eppure, il timore di Dio è fondamentale nella vera vita cristiana.
In Salmo 111:10 leggiamo:
“Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza, hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti; la sua lode dura in eterno.” (Salmo 111:10 LND)
Il timore di Dio è fondamentale! In Proverbi 14:26 leggiamo:
“Nel timore dell’Eterno c’è una grande sicurezza, e i suoi figli avranno un luogo di rifugio.” (Proverbi 14:26 LND)
Timore di Dio provvede grande sicurezza in Cristo, e un grande rifugio. Non è facoltativo, fa parte della vera vita in Cristo. Proverbi 19:23 ci parla dei benefici, che noi sappiamo d’essere eterni.
“Il timore dell’Eterno conduce alla vita; chi lo possiede dimorerà sazio e non sarà colpito da alcun male.” (Proverbi 19:23 LND)
La Bibbia parla moltissimo del timore di Dio, sia nell'Antico Testamento che nel Nuovo. Quando c'è il timore di Dio, c'è la benedizione. Quando manca il timore di Dio, c’è la disciplina di Dio, oppure, si riconosce che la persona non appartiene a Dio. È molto chiaro nella Bibbia, sia dall'insegnamento che dagli esempi, che il timore di Dio è la base della vera vita cristiana.
Il timore di Dio porta alla salvezza, e il timore di Dio è la base della santificazione.
Definizione
Che cos'è il timore di Dio? Effettivamente, abbiamo tutti timore, o di Dio, oppure degli uomini, o di qualcos'altro. Timore non è la stessa cosa di paura. La paura ti fa allontanarti da quello di cui hai paura. Se hai paura di un cane, cerchi di allontanarti da quel cane. Se hai paura dei serpenti, cerchi a tutti i costi di tenerti lontano dai serpenti.
Invece, il timore di qualcosa o di qualcuno ti fa voler avvicinarsi a quella persona, e ti fa voler la loro approvazione.
Cioè, avere timore di qualcuno o di qualcosa che ci spinge a fare quello che quella persona qualcosa richiede, perché tu desideri quello che quella persona può darti. Quando abbiamo timore degli uomini, non vogliamo perdere la loro approvazione. Siamo disposti a fare qualunque cosa per avere la loro approvazione e non essere rigettati da loro. Il timore degli uomini ci spinge a cercarli. Ci spinge a desiderare loro e quello che possono offrirci.
E perciò, il timore di Dio vuol dire vedere Dio come la fonte di ogni vera benedizione. Vuol dire riconoscere che la nostra vita è in Dio, e che solo Dio può benedirci. Infatti, è impossibile avere timore di Dio e allo stesso tempo timore degli uomini. O temeremo Dio oppure temeremo gli uomini. Sarà l’uno o l'altro. È simile a quando Gesù dichiara che non si può amare Dio e anche mammona, ovvero le ricchezze. O si ama uno e si odia l'altro o viceversa.
E così, o abbiamo timore degli uomini, o di qualcos'altro, oppure, abbiamo timore di Dio.
Esempi della Bibbia
La Bibbia parla ripetutamente di chi ha e di chi non ha il timore di Dio. Per esempio, in Genesi 20:11 Abrahamo aveva paura di andare in un luogo dove la gente non aveva timore di Dio, perché il timore di Dio frena il peccato. Se non c’è, non ci sono freni al peccato. Ve lo leggo.
“Abrahamo rispose: "L’ho fatto, perché dicevo fra me: "Certo, in questo luogo non c’è timore di DIO; e mi uccideranno a causa di mia moglie".” (Genesi 20:11 LND)
Nello stesso modo che la mancanza di timore di Dio porta a peccare, il timore di Dio porta a camminare in ubbidienza, per fede, anche davanti a grandi ostacoli. In Esodo 1, il Faraone aveva comandato alle levatrici di tutti i maschi degli Ebrei. Però, le levatrici avevano timore di Dio, e non ubbidirono al Faraone. Leggo Esodo 1:17.
“Ma le levatrici ebbero timore di DIO e non fecero come il re d’Egitto aveva loro comandato, e lasciarono in vita i bambini maschi.” (Esodo 1:17 LND)
Nonostante il grande pericolo che c'era, queste donne camminavano in ubbidienza Dio, perché avevano timore di Dio, anziché dell'uomo. Questo portò loro a ricevere grandi benedizioni.
Quando uno non ha timore di Dio, illude se stesso, o come dice in Geremia inganna se stesso, ed è stolto. Leggo Salmo 36:1-3.
“1 Il peccato dell’empio dice al mio cuore: "Non c’è alcun timore di DIO davanti ai suoi occhi, 2 Poiché egli illude se stesso nel ricercare la sua colpa e detestarla. 3 Le parole della sua bocca sono iniquità e inganno; egli ha cessato di essere savio e di fare il bene.” (Salmo 36:1-3 LND)
Se non c'è timore di Dio, l'uomo è stolto, e illude se stesso.
Il punto di tutto questo è che il timore di Dio è fondamentale. In Salmo 86:11,12, leggiamo la preghiera di un uomo di Dio piena di saggezza. Questo è il cuore che dobbiamo avere se vogliamo le benedizioni di Dio. Ve lo leggo.
“11 Insegnami la tua via, o Eterno, e io camminerò nella tua verità; unisci il mio cuore al timore del tuo nome. 12 Io ti loderò, o Signore, DIO mio, con tutto il mio cuore, e glorificherò il tuo nome in eterno.” (Salmo 86:11-12 LND)
Se tu vuoi una vita benedetta, se vuoi una vita che porta frutto a Dio, deve avere timore di Dio. Prega Dio, che tu possa avere un vero e profondo timore di Dio.
Perché dobbiamo avere timore di Dio?
Perché dobbiamo avere timore di Dio? Perché dipendiamo da Dio per tutto, e ancora di più, perché dobbiamo comparire davanti al giudizio dopo questa vita. Leggo 2Corinzi 5:9-11.
“9 Perciò ci studiamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che partiamo da esso. 10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte nel corpo in base a ciò che ha fatto, sia in bene che in male. 11 Conoscendo dunque il timore del Signore, persuadiamo gli uomini, e siamo conosciuti da Dio, or io spero di essere conosciuto anche dalle vostre coscienze.” (2Corinzi 5:9-11 LND)
Il motivo per cui dobbiamo temere Dio, anziché gli uomini, è che noi dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo. Noi, come credenti, saremo giudicati da Gesù Cristo per come abbiamo vissuto la nostra vita da salvati. Dobbiamo rendere conto per ogni nostra decisione, per ogni nostro atto, per ogni nostra parola. Quanto è importante che riconosciamo che dobbiamo avere timore del Signore, perché dobbiamo renderci conto al grande Giudice di tutti. Che importa quello che pensano gli uomini di noi? Che importa una prova che poi passerà? Ciò che importa è l’esito del giudizio davanti a Cristo in quel giorno.
Ricordare sempre questo ci spinge a camminare in santità in ogni decisione. Per esempio, in 2Corinzi 7:1 leggiamo:
“Avendo dunque queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito. compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio.” (2Corinzi 7:1 LND)
Il timore di Dio ci spinge a impegnarci alla nostra santificazione. Questa è la vera vita cristiana. Uno che non si impegna alla propria santificazione non ha nemmeno frutto di essere un vero credente.
Quando abbiamo timore di Dio, questo ci spingerà ad essere molto aggravati quando pecchiamo. L’apostolo Paolo aveva scritto ai Corinzi, riprendendo loro severamente per il loro peccato. Poi, mandò Tito a vedere come hanno preso la lettera. Avendo sentito del loro ravvedimento, Paolo scrive 2Corinzi 7:10,11, parlando del timore di Dio che ora era presente in loro. Vediamo che sono stati estremamente aggravati a causa del loro peccato, cioè, il fatto di aver peccato contro Dio. Leggo 2Corinzi 7:10,11. Questo è il frutto nella vita di ogni vero credente che ha vero timore di Dio.
“10 La tristezza secondo Dio infatti produce ravvedimento a salvezza, che non ha rimpianto; ma la tristezza del mondo produce la morte. 11 Infatti, ecco quanta premura ha prodotto in voi l’essere stati rattristati secondo Dio, anzi quale scuse, quale sdegno, quale timore, quale grande affezione quale zelo, quale soddisfazione! In ogni maniera voi avete dimostrato che siete puri in quest’affare.” (2Corinzi 7:10-11 LND)
Quando abbiamo vero timore di Dio, il nostro peccato ci aggraverà moltissimo. Ci porterà ad avere la tristezza di Dio, che ci porta al ravvedimento. Il timore di Dio crea un profondo desiderio di essere perdonati e purificati dal nostro peccato. Come leggiamo in Salmo 51, il nostro peccato sarà sempre davanti a noi.
Più avanti in quello stesso capitolo in 2Corinzi, Paolo menziona il fatto che i credenti avevano avuto timore e tremore quando c'era Tito. Vi leggo 2Corinzi 7:15,16. Quando abbiamo timore di Dio, vivremo con timore e tremore, ubbidiremo con timore e tremore. Saremo persone sobri e rispettosi. Leggo quello che Paolo ha scritto ai Corinzi, parlando di Tito.
“15 Ed egli ha un grande affetto per voi, ricordandosi dell’ubbidienza di voi tutti e del come l’avete ricevuto con timore e tremore. 16 Io mi rallegro dunque che in ogni cosa mi posso confidare in voi.” (2Corinzi 7:15-16 LND)
In Efesini 5, Paolo sta dando istruzioni a come vivere la vita cristiana. Ascoltate quello che comanda in Efesini 5:21.
“sottomettetevi gli uni agli altri nel timore di Cristo.” (Efesini 5:21 LND)
Avere timore di Dio cambia come viviamo ogni aspetto della vita. Ci porta ad essere umili, e mansueti, e a sottometterci gli uni agli altri. Il timore di Dio non lascia spazio per l’orgoglio o la superbia.
Troviamo una cosa simile in Efesini 6:5, in cui Paolo da’ un comandamento per i servi, che si applicherebbe oggi anche ai dipendenti. Notate che anche qui, vivere con timore e tremore fa parte basilare della vita cristiana. Leggo Efesini 6:5.
“Servi, ubbidite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo,” (Efesini 6:5 LND)
Paolo sta parlando di come i servi dovrebbero ubbidire ai loro padroni secondo la carne, ovvero, i loro capi umani. Certamente, spesso i capi agiscono con ingiustizia nei confronti dei servi. Però, quello che Dio comanda è che i servi ubbidiscono ai loro capi, non con spirito agitato o lamentandosi, ma con timore e tremore, nella semplicità del cuore, come a Cristo.
In altre parole, tutto quello che facciamo, dovremo farlo per Cristo, ricordando che dobbiamo rispondere a lui per tutto quello che facciamo, diciamo, pensiamo. E così, facciamo tutto con timore e tremore.
La vera vita cristiana, essere veramente salvata, porta a impegnarci alla santificazione, che è il compimento della nostra salvezza. Seguite mentre leggo Filippesi 2:12. Notate il cuore che dobbiamo avere.
“Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore,” (Filippesi 2:12 LND)
Una vita vissuta impegnandoci con timore e tremore alla nostra salvezza, ovvero, la nostra santificazione, non lascia spazio di agitarci a causa delle ingiustizie che gli altri compiono contro di noi. Una vita vissuta con timore e tremore esclude totalmente il lamentarci.
Secondo questo versetto, e onestamente tanti altri, la vita cristiana è una vita in cui siamo totalmente presi con la nostra salvezza, e perciò, non ci turba tutto il male che gli altri fanno contro di noi. Non ci turbano le difficoltà della vita. Quello che ci pesa è il nostro peccato.
Questa è la vera vita cristiana. Tu, hai timore e tremore?
Esempi di chi ha timore, chi non ce l'ha
Vorrei guardare insieme alcuni esempi di persone che avevano timore di Dio, e poi alcuni che non avevano timore di Dio. La Bibbia è piena di esempi di chi aveva timore di Dio e di chi non aveva timore di Dio.
Non c'è tempo di leggere, ma in Numeri 16, leggiamo la storia di Kore, e 250 uomini con lui, che dicevano che non era giusto che solo Mosé ed Aaronne potevano rappresentare il popolo davanti al Dio. Dio aveva stabilito così, ma questi uomini non avevano timore di Dio, e così criticavano Mosé ed Aaronne per questo. Fu stabilito una specie di confronto, in cui loro avrebbero presentato l'incenso davanti a Dio.
Dio era pieno d'ira contro questi uomini che mancavano timore di Dio, e perciò, aprì la terra sotto di loro e le loro famiglie, e furono inghiottiti insieme a tutti coloro che parteggiavano per loro.
Quanto poi l'assemblea di Israele mormorò contro Mosè ed Aaronne, non avendo timore di Dio, Dio mandò una piaga su di loro, e 14.700 persone morirono.
Questo è un forte ricordo dell'importanza di avere timore di Dio.
In 2Samuele 6, Davide stava portando l'arca a Gerusalemme. Però, non era attento ad informarsi a come Dio aveva comandato di trasportare l'arca. Perciò, nonostante che Davide cercava di fare tutto con grande onore, in realtà, mancò timore di Dio, non informandosi bene. E perciò, durante il trasporto, quando Uzzah, che aveva la responsabilità di custodire l'arca, stese la mano per proteggere l'altro, fu immediatamente colpito a morte da Dio. Questo serve per farci capire quanto Dio richiede un cuore che ha timore di Dio.
Nel Nuovo Testamento, in Atti 5, fra i credenti c'era una coppia, Anania e Safira, che mentirono. Dio rivelò questo a Pietro, che rimproverò prima Anania, e quando arrivò, sua moglie Safira. Entrambi caddero e morirono all'istante. E così una grande paura venne su tutti coloro che udirono queste cose.
In Atti 2, i giudei di Gerusalemme ebbero timore, e questo fu usato da Dio per portare altri alla salvezza. Leggo Atti 2:43.
“Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli.” (Atti 2:43 LND)
In realtà, uno deve avere timore di Dio prima della salvezza. Cioè, quando lo Spirito Santo inizia a lavorare in qualcuno, quella persona comincia ad avere vero timore di Dio, e questo la spinge a cercare la salvezza in Gesù Cristo. Quindi, là a Gerusalemme Dio era all'opera, e così gli abitanti erano presi da timore.
Quando Dio opera, e i non credenti hanno timore di Dio, Gesù viene magnificato. In Atti 19, c'è un avvenimento in cui un spirito maligno fa del male a sette uomini che cercavano di schiacciare demoni nel nome di Gesù, ma che non erano credenti. Quando fu saputo dai Giudei e i greci quello che era successo, ebbero timore, e il nome di Cristo fu magnificato. Leggo Atti 19:16,17.
“16 Quindi l’uomo che aveva lo spirito maligno si avventò su di loro e, sopraffattili, fece loro tal violenza che fuggirono da quella casa, nudi e feriti. 17 Or questo fu risaputo da tutti i Giudei e Greci che abitavano ad Efeso, e furono tutti presi da paura, e il nome del Signore Gesù era magnificato.” (Atti 19:16-17 LND)
Avere timore di Dio glorifica il nome di Gesù Cristo.
Inoltre, quando noi credenti camminiamo nel timore di Dio, avremo la consolazione dello Spirito Santo, e Dio opererà tramite noi per crescere la Chiesa. Leggo Atti 9:31.
“Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano.” (Atti 9:31 LND)
Per avere una vita che produce vero frutto spirituale, frutto che dura, dobbiamo avere timore di Dio. Non dobbiamo temere gli uomini, non dobbiamo temere le prove, dobbiamo temere Dio. E allora, Dio opererà tramite noi.
Esaminiamoci
Alla luce di tutto questo, è estremamente importante per ciascuno di noi di valutare la propria vita.
Tu, hai vero timore di Dio? Se non hai timore di Dio, c’è da dubitare la salvezza stessa, perché timore di Dio è una parte essenziale della vera salvezza. Se non c'è timore di Dio, non c'è la salvezza.
Come possiamo sapere se abbiamo timore di Dio? Consideriamo alcuni delle cose che saranno presente in ogni credente che ha vero timore di Dio. Certo, c’è sempre da crescere, ma questi aspetti sono frutti dell’avere timore di Dio.
Non vivremo più per....
Se abbiamo timore di Dio, ci impegneremo alla nostra santificazione, anziché per traguardi terreni. Se uno ha vero timore di Dio, si impegnerà profondamente di cuore per santificarsi. Se uno ha timore di Dio vive pensando alla realtà che apparirà davanti a Cristo per essere giudicato. Se ha timore di Dio desidererà la gloria di Dio, e perciò, odierà il proprio peccato, e si impegnerà alla santificazione.
In Ebrei 12:14, leggiamo:
“Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore,” (Ebrei 12:14 LND)
Quando uno ha timore di Dio, sa che la santificazione è necessaria. Perciò, si impegnerà a accrescere nella santificazione. Come abbiamo letto in Filippesi 2:12, si impegnerà con timore e tremore a compiere la salvezza, ovvero, progredire nella salvezza è la vera santificazione. Questo sarà un chiaro frutto in chi ha timore di Dio.
Quindi, se tu vedi con leggerezza il tuo peccato, se non ti aggrava più di tanto, tu non hai timore di Dio. Vi esorto a ravvederti davanti a Dio per questo.
Chi ha timore di Dio non vive per l'approvazione degli uomini. Se abbiamo timore di Dio, non ci importerà quello che gli uomini dicono di noi. Se dicono che siamo esagerati, o fanatici, o legalisti che, non ci importerà, perché non stiamo cercando la loro approvazione, piuttosto quella di Dio. Se abbiamo timore di Dio, sappiamo che gli uomini non possono benedirci, e noi vivremo per la benedizione di Dio.
Se abbiamo timore di Dio, avremo grande cura a non giudicare gli altri in modo sbagliato. Mi rattrista molto vedere giovani credenti, che non hanno una profonda conoscenza biblica, mettere in Facebook o altrove una forte condanna di altri, quando in realtà non hanno la conoscenza biblica di sapere con certezza che quello che credono sia giusto. Quindi, timore di Dio ti frena da criticare altri.
Se abbiamo vero timore di Dio, non vivremo per i piaceri del mondo. Se noi temiamo Dio, non vivremo per quello che il mondo può offrirci. Non vivremo per quello che potrebbe soddisfare la nostra carne. Non vivremo né per la concupiscenza degli occhi né per la concupiscenza della carne, e nemmeno per la superbia della vita. Questo è perché non ci importerà soddisfare la carne, piuttosto vorremo più di Cristo. Questo è un chiaro frutto in chi ha timore di Dio.
Se abbiamo vero timore di Dio, non temeremo i dolori della vita e come gli altri possono peccare contro di noi, piuttosto temeremo di peccare contro Dio. Questo è molto importante. Se invece uno non ha timore di Dio, si impegnerà a non essere ferito dagli altri. Vivrà la sua vita per non essere offeso o maltrattato o ferito. Penserà molto ai peccati degli altri contro di lui.
Invece, se uno teme Dio, non sarà preoccupato di quanto gli altri peccano contro di lui, sarà piuttosto preoccupato di quanto lui pecca contro Dio. Non sarà fissato sui peccati che gli altri commettano nei suoi confronti, sarà fissato sul proprio peccato, e vorrà il perdono in Gesù Cristo. Quindi, un altro metro per capire se abbiamo timore di Dio è se siamo aggravati da come gli altri hanno peccato contro di noi, oppure se siamo aggravati per come noi abbiamo peccato contro di Dio.
E perciò, se noi temiamo Dio, vedremo ogni nostro peccato come gravissimo, e il nostro peccato ci affliggerà grandemente, e ci porterà a confessare i nostri peccati con cuore umile a Dio.
Se noi temiamo Dio, non scherzeremo mai del peccato. Non parleremo mai con leggerezza di Dio. Non faremo battute di qualunque cosa legato a Dio né al peccato. Piuttosto, parleremo con serietà e santità come stile di vita, riconoscendo che tutto quello che diciamo, diciamo davanti al Dio.
Se temiamo Dio, non guarderemo il film o programmi pieni di peccato. Avremo sempre presente il fatto che Dio odia il peccato, e che il nostro Signore Gesù Cristo è morto per il peccato. Il vero timore di Dio crea un cuore che non vuole stare vicino al peccato, e fa del tutto per restarci lontano.
Se tu hai timore di Dio, avrai fede, perché avere timore di Dio vuol dire riconoscere sempre di più la grandezza di Dio, e questo ci dà pace e consolazione in mezzo alle difficoltà.
Se abbiamo timore di Dio, avremo sempre nella mente il fatto che compariremo davanti a Gesù Cristo, e perciò, ci impegneremo a portare frutto alla sua gloria. Avere timore di Dio vuol dire desiderare di sentire le parole da nostro Signore: “ben fatto, servo fedele. Entra nella gioia del tuo Signore”. Quindi, timore di Dio ci spinge a vivere per la gloria di Dio, non per quello che il mondo ci offre.
Conclusione
Quanto è importante, anzi, essenziale, avere vero timore di Dio. Timore di Dio è un frutto della vera salvezza, e ci tiene legati a Dio.
Se tu riconosci che non hai vero timore di Dio, grida a Dio, umiliati davanti a Dio e chiedilo a cambiare il tuo cuore. Se tu HAI timore di Dio, chiedi a Dio di darti sempre più timore di Dio. Solo così possiamo essere in stretto rapporto con il santissimo e glorioso Dio.