La vera salvezza non solo cambia la nostra eternità, ma cambia la nostra vita.
Un grande cambiamento riguarda il modo in cui ci vediamo gli uni gli altri. Ripetutamente, nella Bibbia, Dio ci comanda di amarci gli uni gli altri. In 1Pietro 1:22, ci comanda di amarci intensamente. Ve lo leggo.
“Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità mediante lo Spirito, per avere un amore fraterno senza alcuna simulazione, amatevi intensamente gli uni gli altri di puro cuore,” (1Pietro 1:22 LND)
Dobbiamo amare intensamente ogni altro credente. Questo è una parte centrale della vera salvezza.
Però succede che, spesso, c’è una persona, o qualche persona, che ci risulta difficile amare.
C’è qualcuno nella tua vita, o forse più di una persona, che ti è difficile sopportare? Forse, di solito, vai d’accordo con quasi tutti. Però, c’è una certa persona che ti è difficile sopportare. Oppure, ti dà fastidio, o ti irrita, o ti pesa.
Sembra che quella persona tiri fuori il peggio di te. Forse vedi tante buone qualità in lui o in lei, e ringrazi Dio per lui o lei.
Però, è anche vero che quella persona ti è di peso. In qualche modo, ti fa stare male. C’è qualcosa in lui o in lei che ti pesa, che ti fa stare male, che tira fuori il peggio di te.
Magari, vorresti non provare questo nei confronti di quella persona. Vorresti avere solo pensieri positivi nei suoi confronti. Però, lui o lei ti pesa.
Perché? Cosa si può fare per superare questo?
Prima di tutto, è importante tenere a mente che è estremamente importante superare questo. Come abbiamo letto in 1Pietro 1, dobbiamo amarci intensamente. Chiaramente, avere difficoltà a sopportare qualcuno non è amarci intensamente.
Perché ci è difficile sopportare certe persone? Perché certe persone ci sono di peso? Prego che oggi, possiamo capire il motivo per cui certe persone ci risultano difficili da sopportare, e come superare questo. Grazie a Dio, in Cristo c’è la risposta.
Un Paragone
Vi faccio un esempio che spero ci aiuterà a capire meglio i nostri cuori. Mentre racconto questo esempio, considera il cuore delle persone in entrambe le situazioni.
In questo esempio, voglio parlare di qualcosa che è comune a tutti gli uomini, ma di cui non parliamo tanto, per motivi ovvi. Voglio parlare della cacca.
Allora, la prima cosa da dire è che la cacca, in sé, è comune a tutti. Ogni persona nel mondo produce della cacca. Fa parte di noi.
Secondo, possiamo dire che per quanto la cacca sia comune, non è mai una cosa gradevole. Anzi, in sé, è una cosa sgradevole. Non è mai una cosa gradevole sporcarsi di cacca.
Però, il punto che voglio far notare è che possiamo vederla in due modi drasticamente diversi. Vi spiego i due modi.
Immaginate con me di essere in viaggio. Hai disperatamente bisogno di andare in bagno, ma non trovi un posto. Finalmente, ormai disperato, trovi un posto con un solo bagno, che è occupato. Dopo un po’, esce una persona di cattiva apparenza. Entri subito, e scopri che il sedile del water è macchiato della cacca di quella persona.
Come ti fa sentire? Sicuramente, ti risulta estremamente schifoso. È difficile da sopportare. Infatti, ti fa subito venire in mente un forte senso di disgusto per la persona che è appena uscita dal bagno. Vedi quella persona in una bruttissima luce. Se dovessi vederla quando esci, non vorresti salutarla, anzi, ti sarebbe insopportabile anche solo guardarla. La sua cacca ti è insopportabile.
Questo è il primo modo di vedere la cacca degli altri.
Ora, consideriamo un esempio drasticamente diverso. Immagina di essere un giovane marito o moglie. Insieme al tuo coniuge, stai pregando intensamente, chiedendo a Dio di concedervi un figlio. Però, gli anni passano, e questo figlio non arriva. Ogni volta che vedi il bimbo di un’altra coppia, senti il peso di non avere un figlio. Finalmente dopo anni di preghiera, quando state per perdere la speranza, Dio vi dona un meraviglioso figlio. I vostri cuori traboccano di gioia per questo bimbo. Ogni volta che guardi alla piccola vita che Dio vi ha concesso, il tuo cuore è pieno di tenerezza. Ami il privilegio di curare questa piccola, preziosa vita.
Come sappiamo tutti, una parte della cura di questo prezioso figlio è di cambiare il suo pannolino più volte al giorno. Quando cambi il suo pannolino, spesso è pieno di cacca. Spesso, ti sporchi di cacca quando lo stai pulendo.
Fermati a pensare: quella cacca ti dà fastidio quanto la cacca nel bagno pubblico del primo esempio? Ti provoca lo stesso profondo senso di schifo? Ti pesa ugualmente? Ti dà quel forte senso di disgusto? Ti fa vedere tuo figlio in una bruttissima luce, come quella cacca ti faceva vedere quella persona in una brutta luce?
Certamente, la risposta a tutte queste domande è assolutamente no. Non ti dà alcun fastidio, infatti, mentre lo pulisci, anziché di fastidio, il tuo cuore è pieno di tenerezza e gioia verso tuo figlio.
Fermiamoci qua per valutare il motivo per cui accade questo. A che cosa è dovuta questa differenza drastica? In realtà, ti sporchi di più con il bimbo che nel bagno, in quanto hai pulito bene il sedile prima di usarlo. Allora, qual è la differenza per cui nel primo caso avevi un forte senso di disgusto, e nel secondo caso, avevi un senso di profondo tenerezza?
Qual è la differenza?
La differenza è l’amore. Nel primo caso, non avevi alcun amore per quella persona. E perciò, la sua cacca ti pesava moltissimo. Nel secondo caso, avevi un profondo amore per tuo figlio, e perciò, la sua cacca non ti pesava per niente. Volevi pulirlo, ma non ti era pesante.
La cacca non è mai piacevole in sé. Però, l’amore, o la mancanza di vero amore, cambia drasticamente come la vediamo.
Visto che non c’è amore per la persona che esce dal bagno pubblico, la sua cacca ti dà immenso fastidio, ti è insopportabile. Invece, visto che hai profondo amore per tuo figlio, la sua cacca non ti pesa. Certo, vuoi pulirlo, ma la cacca in sé non ti pesa. È tutta questione di amare o non amare la persona.
Pensate a questo. È l’amore che cambia il modo in cui vediamo una cosa sgradevole, come la cacca. Quando l’amore abbonda, le cose sgradevoli non pesano. Quando l’amore manca, le cose sgradevoli diventano estremamente pesanti da sopportare.
Chiaramente, il mio scopo con questo sermone non è di farci pensare a come reagiamo quando abbiamo a che fare con la cacca. Piuttosto, voglio che pensiamo a come reagiamo davanti ai peccati degli altri.
Come la cacca, in sé, il peccato non è mai gradevole. Anzi, in sé, il peccato è sempre sgradevole. Però, come nell’esempio della cacca, il modo in cui reagiamo quando abbiamo a che fare con il peccato rivela il nostro cuore. Rivela se abbiamo vero amore o no verso una persona.
Comandamenti da Dio
Consideriamo alcuni dei comandamenti che Dio ci dà, che parlano di come reagire con persone che di natura potrebbero pesarci tanto, e potrebbero essere difficili da amare. Leggo per primo Colossesi 3:12-14.
“12 Rivestitevi dunque come eletti di Dio santi e diletti, di viscere di misericordia, di benignità, di umiltà, di mansuetudine e di pazienza, 13 sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi, se uno ha qualche lamentela contro un altro, e come Cristo vi ha perdonato, così fate pure voi. 14 E sopra tutte queste cose, rivestitevi dell’amore, che è il vincolo della perfezione.” (Colossesi 3:12-14 LND)
Considerate ciò che questo brano ci comanda. Questo brano indica come dovrebbe essere il rapporto fra tutti i credenti.
Prima di tutto, inizia dichiarando chi siamo, se siamo veramente salvati. Siamo gli eletti di Dio, siamo santi, e siamo diletti.
Il fatto che siamo eletti è un'immensa e profonda benedizione, più grande di qualsiasi benedizione terrena. Pensare a questo dovrebbe trasformare il modo in cui vediamo la vita.
Poi, dice che siamo santi. Eravamo peccatori, e ora, essendo stati giustificati per mezzo di Gesù Cristo, siamo santi. Dio ci chiama a camminare nella santità, in ogni campo della vita, compreso nei nostri rapporti con gli altri, come questo brano insegna.
Poi, troviamo la parola “diletti”. La parola greca è “amati”. Noi, nati e cresciuti peccatori, ribelli e nemici di Dio, ora, per l’immenso amore e per la misericordia di Dio, siamo figli di Dio, grandemente amati da Dio. Il fatto che ora siamo perdonati e amati da Dio è la base dei comandamenti che riguardano il modo in cui amare e rapportarsi con gli altri.
Cari fratelli e sorelle, quando ti è difficile amare qualcuno, bisogna pensare all’amore di Dio per te. L’unico modo in cui possiamo amare le persone per noi difficili è riconoscere di più l’amore di Dio per noi. Nella storia in Matteo 18, il servo non riconosceva l’immensità del perdono, e per questo, non voleva perdonare il suo conservo. Ci serve vedere l’immensità dell'amore di Dio per noi per poter amare gli altri.
Passando poi ai comandamenti di Colossesi 3:12-14, leggiamo che dobbiamo rivestirci di viscere di misericordia, che vuol dire un amore profondo per gli altri, che ci fa gioire quando stanno bene, e soffrire quando stanno male. È un amore così profondo che le tue viscere sono commosse per quella persona. È l’amore che hanno quei genitori che aspettano da anni per un figlio, e finalmente ricevono quel meraviglioso dono da Dio. Le loro viscere sono molto commosse per loro figlio. Quando ami qualcuno così, come Dio ci comanda, quella persona non può pesarti. Non può darti fastidio. L’amore non lo permette.
Infatti, il brano continua e ci descrive di cosa dobbiamo rivestirci. Oltre a viscere di misericordia, dice di rivestirci:
di benignità, di umiltà, di mansuetudine e di pazienza, (Colossesi 3:12)
Benignità è una predisposizione a desiderare il bene per gli altri e ad impegnarci per quel bene. Fa parte dell'amare teneramente una persona. Quando hai un cuore di benignità, non puoi provare fastidio per la persona, perché il tuo cuore desidera profondamente il suo bene.
Poi, dice di rivestirci di umiltà. Quando siamo veramente umili, siamo pronti a vedere i nostri peccati più che a focalizzare sui peccati degli altri. Quando poi riconosciamo i peccati negli altri, comunque il nostro cuore è tenero nei loro confronti, riconoscendo che anche noi abbiamo peccato davanti a Dio, e questo ci permette di non essere infastiditi o aggravati dal loro peccato.
Poi, dobbiamo rivestirci di mansuetudine. Questa parola descrive una forza che viene da Dio, che ci permette di sopportare con tenerezza le debolezze degli altri. Quindi, la mansuetudine esclude totalmente il fastidio per il peccato di un altro, o il carattere di un altro. Esclude che il carattere di un altro ti dia fastidio.
Poi, dobbiamo rivestirci di pazienza, che vuol dire avere una tranquillità di cuore in circostanze pesanti o negative. In altre parole, la pazienza che dovrebbe far parte della vita di ogni vero credente, è un cuore che rimane tranquillo quando le circostanze sono difficili, per esempio, quando qualcuno ha un carattere difficile o che normalmente sarebbe fastidioso. Quando c'è vero amore, quando amiamo perché pensiamo all'amore di Dio per noi, allora, avremo vera pazienza gli uni per gli altri. Il carattere e i peccati degli altri non ci peseranno. Non ci daranno fastidio, non ci saranno difficili da sopportare.
Il versetto 13 continua con un altro comandamento. Ve lo leggo.
13 sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi, se uno ha qualche lamentela contro un altro, e come Cristo vi ha perdonato, così fate pure voi. (Colossesi 3:13)
La parola sopportare vuol dire sopportare le difficoltà che uno ci crea con pazienza e cuore tranquillo. Non è solo non reagire, è avere un cuore tranquillo nel non reagire. Quindi, essere turbati o aggravati a causa di qualche lato negativo di qualcuno è il contrario di sopportare quella persona. Dio ci comanda di sopportarci gli uni gli altri, questo presume che gli altri ci faranno del male, che saranno difficili da sopportare. Però, la grande verità da ricordare è che Dio sopporta noi. Nonostante i nostri tanti gravi peccati contro Dio, Dio sopporta noi con grande pazienza e tenerezza e amore. E così, Dio ci comanda di sopportarci gli uni gli altri.
Poi, questo brano ci comanda di perdonarci a vicenda, quando qualcuno ci ha fatto del male o qualche torto. Infatti, la frase “se uno ha qualche lamentela contro l'altro” vuol dire che quell'altra persona ti ha fatto un vero male.
Pensate a quello che questo brano implica. In questo brano si presume che qualcuno abbia un carattere difficile, si presume che quella persona ti abbia fatto del male. E ci comanda in questo contesto di amare intensamente quella persona, di avere grande pazienza nei suoi confronti, di essere mansueti, e pazienti, e pieni di misericordia, e umili, perché Dio ci tratta così.
E per ricordarci il motivo per cui dobbiamo agire così, perdonando agli altri i loro peccati contro di noi, ci ricorda come noi siamo stati perdonati da Cristo. Infatti, usa il perdono che abbiamo ricevuto da Cristo come metro per come dobbiamo perdonarci gli uni gli altri.
Come ci ha perdonato Cristo? Cristo ci ha perdonato pienamente, Cristo ci ha perdonato e non tiene più conto dei nostri peccati. Quando ci ha perdonato, ha cancellato completamente il male che avevamo fatto contro di Lui. Questo è l'unico vero perdono, ed è così che dobbiamo perdonarci gli uni gli altri.
Poi, il versetto 14 continua con un comandamento sul modo in cui dobbiamo vivere gli uni con gli altri, comprese le persone che ci risultano più difficili. Seguite mentre leggo Colossesi 3:14.
14 E sopra tutte queste cose, rivestitevi dell’amore, che è il vincolo della perfezione.” (Colossesi 3:14 LND)
Sopra ogni altra cosa, dobbiamo rivestirci dell'amore. L'amore è quell'amore profondo che ha spinto Dio Padre a mandare Gesù Cristo a morire per i nostri peccati. L’amore di Dio è così grande che nulla ci separerà dall'amore di Dio per noi in Gesù Cristo. L'amore di Dio che dobbiamo imitare è così immenso e profondo che richiede un'opera divina per conoscerlo. E noi dobbiamo rivestirci dell'amore. Deve essere questo a determinare il modo in cui ci vediamo gli uni gli altri, deve essere questo a determinare il cuore che avremo nei confronti degli altri, compresi coloro che ci portano problemi o difficoltà.
L'amore è il vincolo della perfezione. Quando amiamo, allora, riflettiamo Gesù Cristo, e cresciamo verso la perfezione, la pienezza della vita cristiana in Cristo.
Non è la conoscenza intellettuale che ci fa crescere per essere come Cristo. Non è quanto ci impegniamo nell'opera di Dio. Quello che ci fa crescere sopra ogni altra cosa è quanto veramente ci amiamo gli uni gli altri, comprese le persone che ci risultano difficili.
Con questo brano, diventa chiaro che quando veramente amiamo gli altri, non li vedremo come un peso, o come difficili da sopportare. Se qualcuno ci è difficile da sopportare, il problema non è con quella persona, il problema è che noi manchiamo nell’amore. Il problema è con il nostro cuore.
L’amore copre una moltitudine di peccati
Passiamo ad un altro brano che ci aiuta a capire come stare bene quando uno ha un carattere difficile, o ci tratta in modo ingiusto.
Seguite mentre leggo 1Pietro 4:7,8. Questo brano ci comanda come vivere con gli altri, e ci spiega anche uno dei motivi per cui dovremmo farlo.
“7 Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere, 8 avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perché "l’amore coprirà una moltitudine di peccati".” (1Pietro 4:7-8 LND)
Questo brano inizia con la verità che la fine di tutte le cose è vicina. In altre parole, siamo vicini ad incontrare Gesù Cristo, per rendere conto della nostra vita. E perciò, è importantissimo che viviamo ogni giorno, o ogni nostro rapporto e situazione alla luce del nostro incontro con Gesù Cristo.
Riconoscendo che siamo vicini ad incontrare Gesù, dobbiamo vivere sobri e vigilanti. In altre parole, dobbiamo stare in guardia per non cadere nel peccato. Per quanto riguarda il nostro discorso di oggi, dobbiamo stare in guardia per non cadere nel peccato di mancare in amore verso qualcuno che nella carne ci risulta difficile da sopportare. E dobbiamo dedicarci alle preghiere. Da soli, non riusciamo a seguire i comandamenti di Dio. E perciò, è giusto e anche necessario che ci dedichiamo alle preghiere, compresa la preghiera di poter amare gli altri come Dio ci comanda. Dobbiamo anche pregare di riconoscere l'amore di Dio per noi. Vivere come Dio ci comanda è fondamentale. Pregare per chiedere l'aiuto di Dio è altrettanto fondamentale.
E poi, questo brano ci comanda che prima di ogni altra cosa dobbiamo avere un intenso amore gli uni per gli altri. Cioè, prima del nostro impegno nel servire il Signore, prima di crescere intellettualmente nel conoscere le dottrine di Dio, prima di usare i nostri doni spirituali, dobbiamo impegnarci ad avere un intenso amore gli uni per gli altri.
Questo intenso amore non è solo verso coloro che ci piacciono. Questo intenso amore deve essere verso tutti gli altri credenti, compresi coloro che ci fanno del male, e che sono pesanti da sopportare.
Voglio sottolineare che questo brano non solo ci comanda di amare gli altri, ma ci comanda di avere un intenso amore per loro, un amore fortissimo e duraturo. Dio ci comanda di amare gli altri così, compresi coloro che per natura ci sarebbero difficili da sopportare. Dobbiamo avere un intenso amore per ogni altro credente.
Poi, questo brano ci dichiara che l'amore coprirà una moltitudine di peccati. In altre parole, quando amiamo veramente gli altri, il nostro amore farà sì che i loro peccati contro di noi vengano coperti. Non li vediamo più. Non ci pesano, non ci aggravano, perché il nostro amore per loro li copre.
Quando tu ami come Dio ti comanda di amare, gli altri non ti saranno più difficili da sopportare. Non ti peseranno più. Piuttosto, avrai un grande affetto per loro.
L’amore non tiene conto del male
Consideriamo un ultimo brano, 1Corinzi 13:4,5. Questa è una descrizione di quello che è il vero amore, quell'amore che Dio ci comanda di avere gli uni per gli altri. Seguite attentamente mentre ve lo leggo.
“4 L’amore è paziente, è benigno; l’amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, 5 non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non tiene conto del male;” (1Corinzi 13:4-5 LND).
Ripetutamente, Dio ci comanda di amarci gli uni gli altri, come abbiamo già visto. In questo brano, ci viene descritto l'amore.
Abbiamo già considerato il fatto che l'amore è paziente e benigno. Poi, vediamo che l'amore non invidia. Non si mette in mostra, non si gonfia. Questo rispecchia quello che abbiamo già letto a proposito dell'umiltà.
Poi, leggiamo che l'amore non si comporta in modo indecoroso, ovvero, con un comportamento inappropriato, un comportamento che non rispecchia quello che è un figlio di Dio. L'amore non si comporta così.
Poi, dichiara che l'amore non cerca le proprie cose. Quando ci amiamo gli uni gli altri, non viviamo per i nostri interessi. Ci impegniamo anche per il bene degli altri. Questo comprende anche coloro che ci trattano male.
E poi, per quanto riguarda il nostro discorso di oggi: l'amore non tiene conto dal male. Questa definizione presume che gli altri ci fanno del male. Infatti, questa è la stessa cosa che abbiamo visto in Colossesi 3. Siamo salvati, e Dio ci sta santificando, ma comunque cadiamo, e questo vuol dire che pecchiamo gli uni contro gli altri. E perciò, è da presumere che altri credenti peccheranno contro di noi. Nel piano di Dio, ci saranno persone che ci creeranno problemi, che ci saranno difficili da sopportare. Volta dopo volta ci faranno male. Ma il vero amore non tiene conto dal male. Non tiene conto di tutto il male che uno fa, ma ogni volta, perdona, come Cristo ha perdonato noi, e poi, cancella quel male dalla mente.
Se tu hai difficoltà a sopportare qualcuno, tu non stai veramente amando quella persona. Infatti, molto probabilmente, anche se non ci pensi spesso, tu tieni conto dal male che ti ha fatto. Tu tieni conto degli aspetti del suo carattere che ti pesano. Il fatto che tieni conto del male rende difficile, più o meno impossibile, amare veramente quella persona come Dio ci comanda.
Il vero amore non tiene conto dal male. Perdona, e lascia tutto a Dio.
Allora, come dobbiamo fare?
Alla luce di tutto questo, cosa possiamo dire? Prima di tutto, è fondamentale comprendere che quando qualcuno ci è difficile da sopportare, quando qualcuno ci suscita una reazione negativa, quando qualcuno ci dà fastidio, la soluzione non sta in quella persona, sta nel nostro cuore. I brani che abbiamo letto, e tanti altri, ci mostrano che la vera soluzione non è che le persone non ci facciano più del male, ma piuttosto, la soluzione è che noi impariamo ad amare di più, soprattutto quelle persone che ci sono più difficili da sopportare.
Quando abbiamo difficoltà a sopportare qualcuno, dobbiamo riconoscere che siamo noi che manchiamo in amore, e la soluzione sta nel riconoscere il nostro peccato, confessarlo, e con l'aiuto di Dio iniziare ad amare di più.
Ma a questo punto, sorge la domanda se dobbiamo solo lasciare che gli altri pecchino contro di noi. Torniamo all'esempio della coppia che desiderava tanto un figlio, e finalmente Dio ha dato loro un bimbo. Abbiamo detto che quando devono cambiare il pannolino, la cacca di quel bimbo non dà loro fastidio. Non è pesante per loro di cambiare il pannolino, perché amano il figlio così tanto. Però, vogliono pulire il figlio, vogliono togliere la cacca da lui, affinché possa essere pulito e profumato.
Similmente, quando amiamo qualcuno, il suo peccato non ci peserà, ma avremo il desiderio di aiutarlo ad uscire dal suo peccato, non per togliere un peso da noi, ma per il suo bene. Questo è lo scopo per cui uno va dal fratello che ha peccato contro di lui in Matteo 18:15. Ve lo leggo.
“"Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello;” (Matteo 18:15 LND)
Notate attentamente che lo scopo per cui si va dal fratello che ha peccato non è per avere ragione, ma è per guadagnarlo. Cioè, si va da lui spinti dall'amore, perché si desidera che il rapporto che il peccato ha danneggiato sia ristabilito. Si va perché c'è un forte desiderio di avere buona comunione di nuovo. Non si va per avere ragione.
E perciò, se torniamo all’esempio che ho fatto all'inizio, la cacca rappresenta il peccato. In sé, il peccato non è mai gradevole. E sempre sgradevole. Però, quando c'è un forte amore per qualcuno, il peccato non è più fastidioso. L'amore per quella persona copre il peccato, e si continua ad amarla intensamente, con mansuetudine e benignità e tanta pazienza, perdonando ogni suo peccato.
Quindi
Quindi, vorrei invitare ciascuno di noi a valutare la propria vita. C'è qualcuno nella tua vita che ti è difficile sopportare? Hai difficoltà ad andare d'accordo con quella persona, ti pesa, ti toglie la pace?
Forse finora, nel tuo ragionamento, vedevi quella persona come il problema. Pensavi che se si potesse solo aiutare la persona a cambiare, il problema si risolverebbe. Però, con i brani di oggi, e tanti altri, vediamo che la soluzione non sta nell'altra persona. La soluzione sta in noi. Noi dobbiamo riconoscere il nostro peccato di non amare abbastanza.
E perciò, la soluzione, l'unica soluzione, è riconoscere il nostro peccato, confessarlo, per essere perdonati e purificati da Dio. Solo allora, potremo iniziare ad amare veramente tutti, anche coloro che ci creano problemi e peccano contro di noi.
Oh, che possiamo essere un popolo che ama veramente! Grazie a Dio, Dio ci ama come noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Imitiamo l'amore che Dio ha per noi. Allora, saremo una luce in un mondo di tenebre, e staremo bene con tutti i nostri fratelli e sorelle.
Se tu riconosci che nella tua vita c'è qualcuno che ti è difficile sopportare, riconosci e confessa a Dio il tuo peccato di mancare in amore. Allora, conoscerai la potenza di Diodi cambiare il tuo cuore.
Ringrazio Dio per il Suo amore per noi. Amiamoci gli uni gli altri.