Parliamo di qualcosa di meraviglioso, qualcosa che ci fa stare molto, molto bene. Parliamo della Gioia.
La Bibbia parla molto della gioia! La gioia è qualcosa di meraviglioso, che vale più di tutti i tesori del mondo.
Dio vuole che abbondiamo nella gioia, e ci ha provveduto tutto quello che serve per avere grande, profonda, e durevole gioia. In Giovanni 15, Gesù ci insegna come vivere, e poi dichiara, in Giovanni 15:11.
“Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena.” (Giovanni 15:11 LND)
Gioia è un frutto dello Spirito Santo. Troviamo la parola “gioia” 68 volte nel Nuovo Testamento. Gioia è un concetto estremamente importante.
Che Cos'è la Gioia?
È chiaro dalla Bibbia che la gioia è importante. Ma che cos’è la gioia?
La gioia è lo stato d’animo più bello possibile. La vera gioia è sempre qualcosa di molto profondo. Origina nel cuore dell'uomo, cioè, non viene dalle circostanze, e non dipende dalle circostanze. Viene dall’opera dello Spirito Santo nel cuore dell’uomo.
Visto che la gioia non dipende dalle circostanze, si può avere grande gioia anche in mezzo a profonde sofferenze. Leggiamo un esempio di questo in Colossesi 1:24. Ricordate che in Italiano, la parola “rallegrare” è una traduzione del greco per gioire.
“Ora mi rallegro nelle mie sofferenze per voi, e a mia volta compio nella mia carne ciò che manca ancora alle afflizioni di Cristo per il suo corpo, che è la chiesa,” (Colossesi 1:24 LND)
Paolo trovava gioia nelle sue sofferenze per i credenti a Colosse e altrove. La sofferenza non ostacola la vera gioia.
Gesù aveva gioia in mezzo alla sua sofferenza. Cioè che permetteva Cristo ad avere gioia nelle sofferenze era il fatto che Egli teneva gli occhi in avanti, guardando a quello che Lo aspettava dopo le sofferenze. Leggiamo di questo in Ebrei 12:1,2
“1 Anche noi dunque, essendo circondati da un così gran numero di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, 2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.” (Ebrei 12:1-2 LND)
Gesù guardava a quello che gli era posto davanti, e in quello, trovava gioia, in mezzo alle sofferenze più terribili.
Quindi, teniamo in mente che la vera gioia ti permette di stare profondamente bene anche in mezzo alle sofferenze, o in qualsiasi circostanza o situazione.
Avere gioia è la vera ricchezza!
Gioia e Felicità
Per capire la differenza fra la gioia e la felicità, pensate ad un bimbo piccolo. Per voi che conoscete i bambini, quanto tempo ci vuole per un bambino di passare da ridere a piangere?
Ci vuole niente. Un bambino è capace di stare bene un momento, ridendo tanto, e nell’arco di pochi secondi, se un altro bambino prende il suo giocatolo, può scoppiare a piangere.
Questo è perché il suo stare bene non era la gioia, e quindi, non era qualcosa di profondo. Era molto superficiale, e quindi, potava svanire subito.
Invece, quando Paolo e Sila si trovavano nel carcere a Filippi, con le loro schiene tutte piene di sangue dalle frustate che avevano ricevuto, continuavano ad avere gioia. Leggo Atti 16:22-25, che racconta questo avvenimento.
“22 Allora la folla insorse tutta insieme contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero frustati. 23 E, dopo averli battuti con molti colpi, li gettarono in prigione, comandando al carceriere di tenerli al sicuro. 24 Questi, ricevuto un tale ordine, li gettò nella parte più interna della prigione e fissò i loro piedi ai ceppi. 25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila pregavano e cantavano inni a Dio; e i prigionieri li udivano.” (Atti 16:22-25 LND)
Nonostante le loro circostanze terribili, Paolo e Sila potevano pregare e cantare inni. I loro cuori erano tranquilli, perché avevano la gioia di Dio nei loro cuori.
Quindi, la gioia è qualcosa di meraviglioso, che porta grande bene al nostro cuore. Supera le circostanze.
La Gioia è legata alla Pace
La gioia è strettamente legata alla pace. Quello che produce la gioia, produce anche la pace. La pace descrive un cuore tranquillo, che non è turbato o agitato. Quindi, quando c’è la gioia, ci sarà anche la pace nel cuore.
Brani che Parlano della Gioia
La Bibbia è piena di brani che parlano della gioia. Vorrei leggere solo alcuni dei tanti, per aiutarci a comprendere che Dio intende che la nostra vita sia ripiena di gioia, se siamo figli di Dio.
Mentre leggiamo questi brani, notiamo che quasi sempre, la gioia viene legata al fatto di ___________
Tenete anche in mente che in Italiano, la parola “rallegrare” è un altro modo di tradurre la parola che spesso viene tradotto come “gioire”.
Quindi, leggiamo alcuni brani che parlano della gioia, iniziando nei Salmi, in Salmo 5.
“Ma si rallegrino tutti quelli che si rifugiano in te, mandino grida di gioia per sempre, perché tu li proteggi; esultino in te quelli che amano il tuo nome.” (Salmo 5:11 LND)
Leggo alcuni altri brani che parlano della gioia.
“Gioirò e mi rallegrerò in te; canterò le lodi al tuo nome, o Altissimo.” (Salmo 9:2 LND)
“Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c’è abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.” (Salmo 16:11 LND)
“O Eterno, il re si rallegrerà nella tua forza, e quanto esulterà per la tua salvezza!” (Salmo 21:1 LND)
“11 Rallegratevi nell’Eterno ed esultate, o giusti; mandate grida di gioia voi tutti, retti di cuore. 33:1 Esultate, o giusti, nell’Eterno; la lode si addice agli uomini retti.” (Salmo 32:11-33:1 LND)
“Cantino e si rallegrino quelli che hanno a cuore la mia giusta causa e dicano del continuo: "Magnificato sia l’Eterno, che vuole la pace del suo servo".” (Salmo 35:27 LND)
“Esulterò e mi rallegrerò per la tua benignità, perché tu hai visto la mia afflizione e hai compreso le angosce della mia anima,” (Salmo 31:7 LND)
“Si rallegrino e gioiscano in te tutti quelli che ti cercano; quelli che amano la tua salvezza dicano sempre: "Magnificato sia l’Eterno,"” (Salmo 40:16 LND)
In Salmo 51, ascoltiamo una parte della preghiera di Davide, dopo che aveva peccato. Quando abbiamo peccato, finché non confessiamo di cuore il nostro peccato, non possiamo avere la gioia della salvezza. Leggo Salmo 51:8-12.
“8 Fammi sentire gioia e allegrezza, fa’ che le ossa che hai spezzato festeggino. 9 Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. 10 O DIO crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. 11 Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo Santo Spirito. 12 Rendimi la gioia della tua salvezza, e sostienimi con uno spirito volenteroso.” (Salmo 51:8-12 LND)
Salmo 63:7 parla della gioia nella presenza di Dio.
“Poiché tu sei stato il mio aiuto, io canto di gioia all’ombra delle tue ali.” (Salmo 63:7 LND)
Anche Salmo 68:3 parla della gioia nella presenza di Dio.
“Ma i giusti si rallegreranno, giubileranno davanti a DIO ed esulteranno con canti di gioia.” (Salmo 68:3 LND)
Salmo 126 parla della gioia che arriva dopo la stagione di lacrime. Questa è indirizzato a coloro che hanno fede in Dio.
“Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia.” (Salmo 126:5 LND)
In Salmo 118:24, troviamo un comandamento di gioire, perché l’Eterno ha fatto questo giorno. Egli è pienamente sovrano sui nostri avvenimenti e le circostanze della nostra vita. Ve lo leggo.
“Questo è il giorno che l’Eterno ha fatto; rallegriamoci ed esultiamo in esso.” (Salmo 118:24 LND)
In Salmo 119, ripetutamente troviamo che la gioia è legata alla Parola di Dio. Leggo Salmo 119:162.
“provo grande gioia nella tua parola, come chi trova un gran bottino.” (Salmo 119:162 LND)
In tutto, troviamo la parola “gioia” più di 160 volte nell’Antico Testamento. È chiaro che la gioia è una cosa estremamente importante nella vita di un credente. Dio ha provveduto per ogni credente di abbondare nella gioia.
Nuovo Testamento
Passando al Nuovo Testamento, troviamo che anche qua, la gioia è una parte importante della vita di un credente. Anche qua, vediamo che la gioia non è legata minimamente alle nostre circostanze, che dipende dal fatto di essere in Cristo e di avere la vita eterna nella presenza di Dio. Iniziamo con Matteo 5:10-12.
“10 Beati coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. 11 Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. 12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché così hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi".” (Matteo 5:10-12 LND)
In questo brano, notate che le circostanze sono molto difficili. Gesù parla di persecuzioni, e di persone ci insultano e mentiscono contro di noi. Certamente, sono circostanze molto difficili e pesanti. Eppure, Gesù dichiara che in quelle circostanze, possiamo gioire, che è il senso della parola “rallegrare”. Notate il motivo che possiamo gioire. È perché sapiamo che la persecuzione porta ad un grande premio nei cieli.
Passiamo a Luca 10. Gesù aveva mandato i settanta discepoli in missione, e sono tornati, tutti gioiosi perché avevano potuto compiere miracoli. Si potrebbe dire che avevano gioia per la circostanza di aver avuto successo nel ministero. Gesù avverte loro che quello non era il motivo giusto per gioire. Il motivo di gioire è qualcosa che abbiamo anche noi, se siamo in Cristo. Leggo Luca 10:20.
“Tuttavia non vi rallegrate del fatto che gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli".” (Luca 10:20 LND)
Chi è in Cristo ha la vita eterna, il suo nome è scritto nei cieli. Questo è un motivo di gioire, indipendentemente dalle circostanze.
Un altro brano che ci insegna il motivo giusto per gioire, scritto come rallegrarci, è Filippesi 3:1. Di nuovo, vediamo questo questo motivo non è legato alle circostanze. Grazie a Dio per questo, perché vuol dire che possiamo gioire profondamente in qualunque circostanze. Leggo Filippesi 3:1.
“Per il resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore; per me certo non è gravoso scrivervi le stesse cose, e per voi è una salvaguardia.” (Filippesi 3:1 LND)
Questo è un comandamento, ma molto di più, è un immenso privilegio. Possiamo gioire nel Signore. Questo vuol dire che possiamo avere vera, profonda gioia in qualsiasi circostanza. Possiamo gioire continuamente, anzi, dovremmo gioire del continuo, indipendentemente dalle nostre circostanze, come leggiamo in Filippesi 4:4.
“Rallegratevi del continuo nel Signore lo ripeto ancora: Rallegratevi.” (Filippesi 4:4 LND)
In 1Pietro 1:3-9, troviamo un brano che spiega molto chiaramente la base per cui possiamo avere gioia in ogni circostanza. È importantissimo che cerchiamo la gioia nel posto giusto. Leggo 1Pietro 1:3-9.
“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e che non appassisce, conservata nei cieli per voi, 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un podi tempo, se questo è necessario, dovete essere afflitti da varie prove, 7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo, 8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il compimento della vostra fede, la salvezza delle anime.” (1Pietro 1:3-9 LND)
Leggendo questo brano, vediamo che il modo di avere la vera gioia è di guardare in avanti, alla nostra eredità con Cristo Gesù. Questa eredità è sicura, ed è conservata i cielo per noi. Quindi, nessuna forza o nessuna circostanza può danneggiare minimamente la nostra eredità. E non solo, ma noi che siamo salvati, siamo custoditi dalla potenza di Dio. Quindi, la nostra eredità è sicura, ed è sicura che ci arriveremo.
Come leggiamo nel versetto 6, questo è il motivo che gioiamo, anche se al presente è necessario che siamo afflitti di varie prove.
Tu, che sei un credente in Gesù Cristo, hai questa gioia? Stai guardando alla tua eredità? Stai cercando la gioia nell’unico posto dove troviamo la vera gioia?
Questa vera gioia sarà pienamente realizzata quando Gesù Cristo ritorno e saremo riuniti con Lui. Allora, tutte le prove e le afflizioni passeranno, allora la nostra gioia sarà basata sulla visione, e non più sulla fede. Leggiamo di questa gioia in Apocalisse 19:7. Parla della gioia che avremmo quel giorno, da quel giorno per tutta l’eternità.
“Rallegriamoci, giubiliamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata.” (Apocalisse 19:7 LND)
Che gioia immensa ci sarà quando vedremo Cristo. Sarà una gioia perfetta, che non finirà mai. Quella gioia è già nostra, solo che dobbiamo aspettarla.
Ostacoli alla Gioia
Allora, è chiaro la gioia è un dono di immenso valore, più di quasi qualsiasi altra cosa. Riempia il cuore.
È Chiaro che Dio vuole che abbiamo la gioia. È un frutto dello Spirito. Ogni credente può essere o dovrebbe essere pieno dei frutti dello Spirito. Ogni credente dovrebbe abbondare in gioia, ogni giorno.
Però, la realtà è spesso ben diversa. Se siamo onesti, spesso non abbiamo gioia. Spesso, siamo frustrati, irritati, delusi, scoraggiati, arrabbiati, o timorati. Spesso siamo scontenti. In tutti questi casi, non abbiamo la gioia.
Visto che la gioia ci è disponibile, che cosa ci ostacola da avere la gioia? È importante capire, perché mancare la gioia è mancare quello che il nostro cuore desidera. Perché spesso non abbiamo la gioia? Dio ci dà tutto quello che serve per abbondare con una gioia profonda. Allora, perché non abbiamo la gioia? Cosa ci ostacola da avere la gioia?
Le circostanze NON ci ostacolano dalla gioia.
Prima di tutto, dobbiamo capire che le circostanze, per quanto possono essere negative e pesanti, non ci ostacolano dalla gioia.
Ricordate che la gioia non deriva dalle circostanze, e perciò, le circostanze non possono togliere la vera gioia.
Le tue circostanze, per quanto possono essere difficili, non possono ostacolarti da avere la gioia.
Un Grande Ostacolo: la Scontentezza
Ci sono vari ostacoli alla nostra gioia, e in realtà, sono tutti peccati.
Uno degli ostacoli più grandi da avere la gioia è la scontentezza. La scontentezza rende impossibile avere la gioia. Se sono scontento, non posso avere gioia.
Pensate alla scontentezza. È quella negativismo di cuore dovuto ad un insufficiente appagamento di qualcosa in cui speravamo.
Per dirlo in un altro modo: siamo scontenti quando desideriamo troppo qualcosa, o, meglio dire, quando cerchiamo la nostra gioia in qualcosa diverso da Cristo.
Solo il fatto di avere una preferenza non mi porta ad essere scontento, se non cerco la mia gioia in quella preferenza.
Cioè, pensiamo ad un esempio. Se vado ad un concerto, ed io preferisco sedermi davanti, e tutti i posti davanti sono presi, se quello non è dove cerco la mia gioia, non mi sarà un peso. Non sarà scontento.
Invece, se sono scontento, rivela che io ci tenevo moltissimo quella cosa. Questo è importante capire. Pensate con me. Quando siamo scontenti, ci rivela qualcosa di molto importante dei nostri cuori.
La scontentezza è un peccato che è molto comune. La scontentezza dimostra che stiamo cercando la nostra gioia in qualcosa oltre a Cristo. Dimostra che Cristo non è il nostro tesoro. Qualcos'altro è il nostro tesoro. Non ottenendo quello che è il nostro tesoro, ci rende scontenti.
Esempio: Supponiamo che Serena ed io siamo in un incidente stradale molto grave mentre siamo in viaggio. Io rompo la gamba, e anche un braccio. Invece Serena è in messa molto male, ed è in ospedale, e deve rimanerci anche qualche mese. Non posso guidare, quindi, ho bisogno di chi mi porta in ospedale per vederla.
Visto che sono anche limitato, non riesco tanto a curarmi. Non posso stare in piede, posso usare solamente una mano. Quindi, ho bisogno di molta cura. Devo mangiare quello che gli altri mi preparano. Devo avere chi mi porta in ospedale.
Allora, se io preferisco la pasta anziché il riso, ma qualcuno mi dice che può venire a prendermi per ospitarmi a cena, e poi, può portare in ospedale per vedere Serena, ma a cena mi offre il riso, sarà scontento? Sarò scontento che devo mangiare il riso anziché la pasta?
Certamente non sarò scontento! Sì, è vero che ho una preferenza, ma non è una cosa importante. Quello che mi importa è vedere Serena. Perciò, non sarò minimamente scontento per il fatto che mi danno da mangiare riso anziché pasta.
Invece, quando siamo scontenti, rivela che stiamo cercando la nostra gioia in quello che non riusciamo ad avere, e questo ci rende scontenti.
La nostra scontentezza rivela che Gesù Cristo non è il nostro tesoro. La scontentezza rivela che cerchiamo la gioia in qualcosa diverso da Cristo. Rivela che qualcos'altro è il nostro tesoro.
Se stiamo cercando la nostra gioia in qualunque cosa oltre a Cristo, allora, quella cosa per noi un idolo.
Cioè, in 1Timoteo 6:17 leggiamo:
“Ordina ai ricchi di questo mondo di non essere orgogliosi, di non riporre la loro speranza nell’incertezza delle ricchezze, ma nel Dio vivente, il quale ci offre abbondantemente ogni cosa per goderne” (1Timoteo 6:17 LND)
Non è un peccato godere le cose, Dio ha creato il mondo con tante cose da godere. Però, è un peccato cercare la nostra gioia nelle cose.
Cercare la mia gioia in qualcosa vuol dire che se non riesco ad ottenere quello in cui cerco la mia gioia, sarò scontento. Non avrò la gioia. E questo è una forma di idolatria, perché sto cercando la mia gioia in quella cosa o quella situazione, anziché in Gesù Cristo. Questo peccato crea una barriera fra me e Dio, e finché ho questo peccato nella mia vita, mi ostacola da avere la vera gioia.
Invece, se Cristo è la mia gioia, posso godere i tanti doni che Dio ci dà, ma se i doni mancano, non sarò scontento, perché comunque ho Cristo, la mia gioia.
Infatti, se Gesù Cristo è la mia gioia, posso avere grande gioia in qualsiasi circostanza.
Pensate con me: se cerco la mia gioia in qualsiasi cosa oltre a Cristo, posso essere ostacolato da ottenere quella cosa. E così, sarò scontento.
Ci sono tanti esempi di questo. Possiamo cercare la gioia in tante cose, anche cose buone. Ma in quei casi, quelle cose diventano idoli per noi.
Magari voglio qualcosa che richiede buona salute. Però, facilmente posso avere problemi di salute.
Posso desiderare qualcosa che costa soldi. O situazioni o persone possono ostacolarmi da avere i soldi necessari da comprare quello in cui cerco la mia gioia. In questo caso, sarò scontento se non riesco ad ottenere quello che volevo. Questa scontentezza è un peccato, e rivela un cuore che non sta guardando a Cristo.
Forse io non voglio cose materiali, ma il mio tesoro è una vita con pochi problemi. Voglio che i miei figli mi ubbidiscono, e non mi creano problemi. Voglio che il mio lavoro sia meno pesante. Cerco la mia gioia nell’avere una vita con meno problemi. Anche questo è un idolo del cuore, perché vuol dire che Cristo non è il mio tesoro.
Forse il mio idolo è che voglio essere visto bene dagli altri. Finché gli altri mi vedono bene, sono contento. Ma se gli altri non mi vedono bene, sarò scontento. Anche qua, ho il peccato di avere come idolo il desiderio di essere visto bene dagli uomini. Questo è un grave peccato, e vuol dire che Cristo non è il mio tesoro. Finché ho questo peccato, non posso avere la vera gioia, perché la gioia mi arriva quando Gesù Cristo è la mia gioia.
Applicando questo a noi
Spero che il mio punto in questo studio sia chiaro.
Dio vuole che abbiamo la gioia, profonda gioia, gioia duratura, gioia che supera ogni prova e ogni difficoltà.
In Cristo, abbiamo tutto quello che serve per avere una gioia profonda tutti i giorni nella vita.
Il motivo che non abbiamo gioia è perché stiamo cercando la nostra gioia nei posti sbagliati. Anziché cercare la gioia in Cristo, la cerchiamo in qualcos'altro. E quella cosa, che sia un oggetto, che sia una situazione, che sia un'esperienza, che sia una persona, che sia come vanno le cose, che sia una vacanza, che sia l’acquisto di qualcosa di nuovo, che sia avere meno problemi, che sia l’essere visto bene dagli altri, qualsiasi cosa che sia in cui cerchiamo la nostra gioia, che non è Gesù Cristo, quella cosa è un idolo per noi.
Quindi, voglio invitare ciascuno ad esaminare la propria vita.
Tu hai gioia? Potresti dire che solitamente, il tuo cuore è pieno di gioia giorno per giorno?
Avrai gioia se Gesù Cristo è il tuo tesoro, e se pensi alla tua salvezza in Cristo, e alla tua eredità eterna in Lui.
Se invece NON ha tanta gioia, è una buona indicazione che Gesù Cristo non è il tuo tesoro. È un’indicazione che stai cercando la tua gioia in qualcos'altro, e non in Cristo. In questo caso, quello in cui cerchi la tua gioia è un idolo per te. Forse in sé è una cosa buona, un dono da Dio. Però, se cerchi la tua gioia in esso, è un idolo.
Qual è la soluzione se riconosci che hai poca gioia, perché Cristo non è il tuo tesoro? Come puoi avere la gioia?
Prima di tutto, hai bisogno di riconoscere il tuo peccato di idolatria. Qualcosa ti è più importante di Cristo. Non puoi solo cercare di migliorare. Hai bisogno di riconoscere e di confessare il tuo peccato. Hai bisogno di abbandonare questo idolo.
Ricordati: se tu sei scontento, è molto probabile che hai un idolo nel tuo cuore.
Hai bisogno di confessare quell'idolatria.
Poi, devi impegnarti a guardare di nuovo a Cristo. Hai bisogno di riflettere di nuovo sull’immensità del perdono in Cristo. Hai bisogno di guardare a Cristo. Hai bisogno di riflettere sulla gravità del peccato, su quanto è terribile la punizione eterna, e su quanto è immenso il perdono in Gesù Cristo.
Hai bisogno di vedere più di Cristo.
Carissimo, io desidero profondamente che ciascuno di voi abbia una vita piena di vera, profonda gioia. E grazie a Dio, Dio ha provveduto tutto quello che serve per noi di poter avere questa gioia.
Chi cerca il suo tesoro in Gesù Cristo, e vede sempre di più l'immensità delle benedizioni in Cristo, avrà gioia, grande gioia!
Quindi, se a volte tu sei scontento, ringrazia Dio che tramite questo studio, puoi riconoscere la gravità di questo peccato, perché dimostra che non hai Gesù Cristo come il tuo tesoro. Riconosci e confessa l'idolatria del tuo cuore.
Poi, impegnati a vedere il valore di Gesù Cristo. Riempia il tuo cuore e i tuoi pensieri con le verità di Cristo. E allora, comincerai ad avere di nuovo la gioia di cui la Bibbia parla così tanto. Il tuo cuore sarà soddisfatto.
Confessiamo i nostri peccati, e guardiamo a Cristo.