Come vanno le cose nella tua vita? Vanno bene? Vanno male?
Stai bene?
In realtà, lo stare bene non dipende dalle tue circostanze. Lo stare bene dipende dal fatto se tu stai riconoscendo la bontà di Dio nella tua vita, e se sei riconoscente.
Voglio ripetere ciò che ho appena detto. Il tuo star bene dipende dal fatto se tu sei o no veramente riconoscente. Se tu stai ringraziando Dio di cuore, allora tu starai bene in qualunque situazione in cui ti troverai. Se tu non stai ringraziando Dio di cuore, allora non starai bene.
È importantissimo essere un popolo che abbonda nel ringraziamento.
Essere riconoscente è un comandamento
Perché è importante? Per prima cosa è importante perché nella Bibbia, Dio ci insegna a ringraziare continuamente Lui per ogni cosa. Vi leggo solo alcuni fra i tanti brani che parlano di ringraziare.
“rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e padre nel nome del signor nostro Gesù Cristo;” (Ef 5:20 LND)
“non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento.” (Filippesi 4:6 LND)
“E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del signore Gesù, rendendo grazie a Dio padre per mezzo di lui.” (Colossesi 3:17)
“in ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.” (1Tessalonice 5:18)
Da questi versetti, e da tanti altri, tantissimi, è chiaro che Dio vuole che siamo un popolo che abbonda nel ringraziamento.
È un peccato NON essere veramente riconoscente
Visto che Dio ci comanda di ringraziare continuamente, NON ringraziare per tutto è un grave peccato. Quando pensiamo al peccato, pensiamo principalmente a comportamenti cattivi verso altre persone. Chiaramente, questi sono peccati. Però, è un grave peccato anche il mancare di abbondare nel ringraziamento.
Un brano che ci aiuta a capire questa verità è Romani 1:
“16 infatti io non mi vergogno dell’evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del giudeo prima e poi del greco. 17 perché la giustizia di Dio è rivelata in esso di fede in fede, come sta scritto: "il giusto vivrà per fede". 18 perché l’ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell’ingiustizia, 19 poiché ciò che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, perché Dio lo ha loro manifestato. 20 infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili. 21 poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato. 22 Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti, 23 e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in un’immagine simile a quella di un uomo corruttibile, di uccelli, di bestie quadrupedi e di rettili.” (Ro 1:16-23 LND)
Notiamo che è un peccato non essere riconoscente. Infatti, i due peccati menzionati in questo brano, a causa dei quali arriverà l'ira di Dio sugli uomini, sono questi: gli uomini non ringraziano veramente Dio, e non Lo glorificano.
Pensate: ciò che provoca l'ira di Dio più di altre cose è il fatto di non ringraziarLo e di non glorificarLo come Dio. Anche se una persona fosse una buona persona, e non facesse male agli altri, il fatto che non vive veramente ringraziando Dio è un peccato grave, che porterà quella persona a subire la terribile ira di Dio.
Nella seconda Epistola a Timoteo, c'è un elenco di peccati terribili, che riempiranno il mondo negli ultimi giorni, poco prima che Gesù Cristo ritornerà a giudicare il mondo. Lo leggo. Notate che anche il fatto di essere ingrati è uno dei peccati elencati.
“1 Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, 2 perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati,” 2Timoteo 3:1-2 LND
Per cosa si ringrazia?
Per la bontà che non meritiamo
Prima di andare avanti, fermiamoci a considerare: perché è giusto ringraziare? Perché dovremmo ringraziare?
È molto importante rispondere a queste domande. Noi dobbiamo ringraziare quando riceviamo un bene che non meritiamo. Dovremmo essere riconoscenti quando riceviamo il bene che non meritiamo.
Cioè, il vero ringraziamento è per ciò che non meritiamo.
Quando riceviamo qualcosa che meritiamo, non dobbiamo ringraziare.
Esempio: io compro qualcosa, e pago il suo prezzo interamente. In questo caso non devo ringraziare, perché ho pagato per quella cosa che il negoziante mi ha venduto.
Se invece non ho soldi, e qualcuno mi dà qualcosa di cui avevo grande bisogno, allora, non meritando ciò che mi hanno dato, è giusto ringraziare per quel dono. È giusto essere riconoscente.
Che cosa merita Dio da noi?
Per capire meglio questo discorso, cambiamo leggermente direzione, e consideriamo ciò che meritiamo da Dio. Però, per poter capire ciò che meritiamo da Dio, dobbiamo iniziare considerando ciò che Dio merita da noi.
Dio ci comanda di ringraziarLo sempre, di abbondare nel ringraziamento. Ma perché? Cosa merita Dio da noi?
Iniziamo con le alcune domande. Chi è Dio? E che cosa ha fatto e fa tuttora per noi, e poi, che cosa merita Dio da noi?
----- Dio è il nostro Creatore, ogni cosa viene da Lui. Ogni cosa appartiene a Lui.
Tutto ciò che abbiamo viene da Dio.
La nostra vita viene da Dio. L'aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, la nostra forza, tutti i materiali che usiamo, tutto viene da Dio.
Ma non solo, anche tutta la nostra intelligenza, tutte le nostre capacità, tutta la nostra forza viene da Dio.
Allora, visto che abbiamo ricevuto così tanto da Dio, vi faccio una domanda importante:
che cosa abbiamo fatto per meritare tutto questo da Dio?
Assolutamente niente.
Perciò, essendo Dio il nostro Creatore, essendo questo il suo mondo, visto che TUTTO ciò che abbiamo e utilizziamo appartiene a Dio, e poi, considerando che Dio e Dio solo è glorioso, Dio merita tutto da noi.
Dio merita la nostra lode. Dovremmo lodare Dio tutti i giorni, tutto il giorno. Dovremmo fare tutto ciò che facciamo per la sua gloria. Questo è anche un comandamento.
“sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.” (1Corinzi 10:31 LND)
Dio merita adorazione da noi, non solo ogni tanto, ma ogni giorno, in tutto ciò che facciamo.
Dio merita ringraziamento da noi, perché tutto ciò che abbiamo è un dono suo.
Dio merita ubbidienza totale da noi. Egli è il nostro Creatore, tutto l'universo appartiene a Lui. Perciò è giusto che noi Gli ubbidiamo in tutto, in ogni campo della vita.
Che cosa abbiamo dato a Dio?
Dio merita adorazione da noi, Egli merita ubbidienza totale, e merita ringraziamento da noi.
Alla luce di queste cose, consideriamo ciò che abbiamo dato a Dio.
Non abbiamo glorificato Dio come avremmo dovuto fare. Infatti, ogni volta che noi accettiamo onore dagli altri senza attribuirlo a Dio per ciò che abbiamo potuto fare, stiamo rubando gloria che appartiene a Dio. La Bibbia ci insegna che ogni nostra capacità, tutta la nostra intelligenza, tutto ciò che possediamo, tutto viene da Dio. Perciò, non dovremmo mai vantarci come se avessimo qualche merito nostro.
Conosciamo un brano che dichiara questa verità in 1Corinzi 4:7
“che cosa infatti ti rende diverso? Che cosa hai tu che non l’abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché ti glori come se non l’avessi ricevuto?” (1Corinzi 4:7 LND)
Il punto qui è chiaro. Visto che tutto ciò che abbiamo, l'abbiamo ricevuto da Dio, e non viene da noi stessi, allora non dovremmo mai gloriarci, non dovremmo mai credere di avere qualche merito nostro, riguardo a ciò che siamo capaci a fare, a ciò che sappiamo, o riguardo a quello che abbiamo. Se siamo bravi, se siamo intelligenti, è dovuto al fatto che Dio ci ha creati con quelle capacità, e ci ha dato la possibilità di svilupparle. Perciò, dovremmo glorificare Dio per ciò che abbiamo, anziché innalzare noi stessi, che è peccato.
Perciò, alla domanda “Abbiamo glorificato Dio come avremmo dovuto fare?” la chiara risposta è “Assolutamente no!”. E per questo, siamo colpevoli davanti a Dio.
Alla domanda “Abbiamo ubbidito a Dio come Egli merita da noi?”. Anche qua, la chiara risposta è “Assolutamente no!”. Abbiamo tutti peccato, in 1000 cose, giorno dopo giorno. Dio è assolutamente santo, e richiede un'ubbidienza totale, richiede una vita di santità in ogni campo della vita: nel modo di pensare, nel modo di agire, nel modo di rispondere agli altri, nel modo di sopportare le difficoltà, e nel modo di parlare. Più impariamo della santità di Dio e dei suoi comandamenti che rispettano quella sua santità, più riconosciamo che anziché ubbidire sempre, siamo gravemente colpevoli nei confronti di Dio. Perciò no, non abbiamo ubbidito a Dio come Egli merita da noi.
Poi, per quanto riguarda la domanda se abbiamo ringraziato Dio come Egli si merita, anche qua, la risposta è assolutamente no. Visto che tutto ciò che abbiamo e siamo viene da Dio, dovremmo ringraziare Dio tutti i giorni per ogni cosa. Dovremmo ringraziare Dio per la vita stessa che abbiamo, perché noi non abbiamo fatto nulla per meritarla da Dio. Dovremmo ringraziare Dio per ogni bene di ogni tipo che abbiamo. Invece, quante volte negli anni abbiamo mancato di ringraziare Dio! Magari ringraziamo Dio per qualche grande bontà che ci dà. Se una coppia non riesce ad avere figli, e poi finalmente la moglie rimane incinta e partorisce un figlio sano, magari in un caso così quella coppia sarebbe ben pronta a ringraziare Dio. Oppure se uno ha una persona cara che sta molto male, e Dio la guarisce, anche in questo caso è molto possibile che quelle persone ringrazino Dio.
Ma per quanto riguarda le benedizioni quotidiane, il più delle volte, non ringraziamo Dio come Egli merita da noi. Allora, siamo colpevoli anche in questo.
Allora, che cosa meritiamo da Dio?
Alla luce di tutto questo, che cosa meritiamo da Dio? Cioè visto che Dio è la fonte di ogni bene, e di tutte le nostre capacità, e di tutto ciò che ci serve tutti i giorni, e visto che noi abbiamo mancato nel glorificare Dio, abbiamo mancato nell'ubbidire a Dio, e abbiamo mancato nel ringraziare Dio, che cosa meritiamo da Dio?
Questa è una domanda estremamente importante.
Infatti, questa è una domanda che solitamente la gente ignora totalmente. Quando tu senti di qualche tragedia, di qualcosa di brutto che succede a qualcuno, e poi tu senti le persone parlare e dire che non è giusto che Dio abbia permesso questo o quell'altro male, renditi conto che in realtà, come presupposto, chi dichiara quelle cose sta implicando che l'uomo merita il bene da Dio. Cioè, se non è giusto che un male arrivi ad una persona, è perché quella persona merita di meglio.
Perciò, tornando di nuovo alla domanda di prima. Che cosa meritiamo realmente da Dio? Che cosa abbiamo fatto per meritare il bene da Dio? Abbiamo appena visto che non abbiamo glorificato Dio come Egli merita da noi. Non abbiamo ubbidito a Dio come Egli merita da noi. E non abbiamo ringraziato Dio minimamente come Egli merita da noi!
Perciò, nei confronti di Dio, noi siamo colpevoli! Noi non meritiamo alcun bene da Dio. Essendo colpevoli, noi meritiamo solamente punizione da Dio. Meritiamo solamente il male. Siamo colpevoli davanti a Lui.
Infatti, la vera domanda non è perché Dio permette il male, la vera domanda è perché Dio ci manda così tanto bene, quando in realtà meriteremmo solo il male, e non meritiamo alcun bene!
Pensate a quanto bene riceviamo tutti i giorni. Il fatto di essere in vita, il fatto di poter vedere, di poter camminare, di poter amare, tutte le belle cose che possiamo godere di tutti i giorni, tutto questo è un dono da Dio che noi non meritiamo. Meriteremmo il contrario. Meriteremmo solamente le cose brutte da Dio, perché siamo colpevoli nei confronti di Dio. Quanto è importante che ricordiamo che noi non meritiamo alcun bene da Dio!
Ringraziamo per ciò che non meritiamo
Allora, per che cosa si ringrazia?
Alcuni minuti fa, ho spiegato che si ringrazia per un bene che non si merita. Ho detto che se tu paghi l'intero prezzo per qualcosa, non serve ringraziare per ciò che hai comprato. Magari se il negoziante è stato estremamente gentile, potresti ringraziarlo per la sua gentilezza. Ma non serve ringraziarlo per il prodotto se tu lo hai pagato interamente. Tu hai “meritato” quel prodotto con i soldi che hai pagato.
Piuttosto, si ringrazia quando si riceve un bene che non si è meritato. Se tu ricevi un bene che non hai pagato, dovresti essere riconoscente, e perciò dovresti ringraziare.
Se poi era un bene che ti serviva, e che non riuscivi a comprarlo con alcun mezzo tuo, allora dovresti ringraziare profondamente. Il tuo cuore dovrebbe abbondare di ringraziamento in un caso così.
Perciò consideriamo tutto questo alla luce di ciò che riceviamo da Dio. Noi siamo peccatori, siamo estremamente colpevoli nei confronti di Dio perché noi non abbiamo glorificato Dio, non abbiamo ubbidito a Dio e non abbiamo ringraziato Dio. A causa di questi peccati, meritiamo solo il male da Dio. Se Dio ci dovesse trattare con giustizia, non ci donerebbe alcuna cosa. Non ci lascerebbe in vita. Non ci avrebbe dato le benedizioni materiali, la benedizione di una famiglia, la benedizione di una buona salute, e tutte le altre benedizioni che abbiamo ricevuto. Se Dio ci trattasse come noi meritiamo, se ci trattasse in modo giusto, non avremmo alcuna di queste cose.
Invece, ognuno di noi ha ricevuto tantissimo da Dio, tante benedizioni, senza meritarne alcuna.
Perciò, il nostro cuore dovrebbe sovrabbondare in ringraziamento verso Dio. Chiaramente, quando il cuore sovrabbonda, la bocca non può tacere. Una persona che riconosce quanto è benedetta da Dio, traboccherà di ringraziamenti verso Dio.
Dovremmo ringraziare Dio dal profondo del nostro cuore, ricordando tutti i giorni che tutti i beni che abbiamo, materiali, spirituali, di rapporti, di capacità, e di ogni altro tipo, tutte queste cose sono tutti doni da Dio, che noi non meritiamo. Ci mostrano il cuore di Dio nei nostri confronti, e questo dovrebbe spingerci a ringraziare Dio giorno per giorno.
Quando le cose vanno male
Tutto ciò è giusto e vero, ma cosa dobbiamo fare quando le cose vanno male? Cioè, spesso la vita va abbastanza bene. Ci possono essere dei piccoli problemi, ma in linea generale possiamo riconoscere quanto siamo benedetti.
Però a volte, arriva una stagione di vita in cui ci arriva un problema dopo l'altro, una difficoltà dopo l'altra. Può darsi che una persona cara a noi abbia una brutta malattia, o almeno notevoli problemi di salute che le cagiona sofferenza. Può darsi il nostro lavoro diventi molto difficile e stressante. Forse ci sono grandi difficoltà in casa, con i nostri rapporti, che sono difficili da sopportare. Potremmo avere problemi economici. Ci sono tante situazioni che potrebbero arrivare nella vita che producono difficoltà.
Come dobbiamo agire quando stiamo attraversando un momento molto difficile?
Dovremmo avere il muso lungo, dovremmo smettere di ringraziare visto che in questo momento abbiamo tanti pesi e problemi?
Assolutamente no! Non dobbiamo assolutamente smettere di abbondare nel ringraziamento, perché anche nei momenti più pesanti c'è molto per cui ringraziare Dio.
Prima di tutto, nei momenti difficili, dobbiamo ricordare che per quanto quei problemi possano essere pesanti, per quanto ci possano essere delle grandi difficoltà, quelle cose non sono assolutamente il male che meriteremmo se Dio dovesse trattarci veramente in base al nostro merito.
Infatti, quando noi siamo scoraggiati, o con il muso lungo, e peggio ancora, se ci stiamo lamentando anche solo nei nostri cuori a causa dei problemi, questo significa che non ci rendiamo conto che per quanto la situazione che stiamo vivendo sia pesante, non è assolutamente paragonabile al male che avremmo se Dio dovesse trattarci in base a ciò che veramente meritiamo a causa dei nostri peccati.
Non solo, ma anche nei momenti più pesanti abbiamo molto per cui ringraziare Dio. Se tu hai Gesù Cristo nella tua vita, allora tu puoi sapere con grande gioia che tutto il male che ti arriva non può minimamente ostacolare il buon piano di Dio per te. Anzi, per chi ha ricevuto Gesù Cristo come il suo Signore e Salvatore personale, è vera la promessa che leggiamo in Romani 8:28.
“or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.” (Romani 8:28 LND)
Se tu hai Gesù Cristo, Dio gestisce tutto, compreso il male che ti arriva, in modo che tutte le cose cooperino al tuo bene. Se tu hai Gesù Cristo, Dio gestisce ogni cosa in modo che solo ciò che serve per il tuo bene arrivi nella tua vita. Perciò, tu puoi sapere con certezza che le difficoltà e le prove che tu stai passando in questo momento sono scelte da Dio per te, perché ti servono. Sono per il tuo bene. Quindi, tu puoi ringraziare Dio profondamente anche nelle difficoltà perché Egli sta controllando gli avvenimenti della tua vita per il tuo bene.
Un altro brano che ci ricorda che anche le difficoltà e le prove producono il bene è Giacomo 1:2.4
“2 considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.” (Giacomo 1:2-4 LND)
Anche questo brano è rivolto solamente a coloro che hanno Gesù Cristo come il loro Signore e Salvatore. È per questo che vengono chiamati fratelli. Quando tu hai Gesù Cristo, allora tu puoi trovare una grande gioia anche di fronte a prove di vario genere, anche prove pesanti, sapendo che queste prove sono usate da Dio per produrre costanza in te, che compie interamente la sua opera perfetta, portandoti ad essere perfetto, che significa maturo, completo, in nulla mancante.
In realtà ci sono tanti altri brani che ci aiutano a capire che le prove e le difficoltà sono strumenti nelle mani di Dio per il nostro bene.
E per questo possiamo ringraziare Dio anche in mezzo alle difficoltà. Però, c'è un altro motivo per cui possiamo ringraziare Dio anche in mezzo alle difficoltà e alle prove più profonde. Possiamo ringraziare Dio, se siamo in Cristo, anche nelle prove più profonde perché Dio è con noi. La sua bontà e la sua cura continua anche in mezzo alle prove, anzi spesso si manifesta in modo maggiore in mezzo alle prove.
Quando ci troviamo nelle difficoltà, nelle sofferenze, abbiamo le preziose promesse di Dio. Per esempio abbiamo la promessa che Dio non ci lascerà e non ci abbandonerà, che troviamo in Ebrei 13:5. In 1Corinzi 10:13, abbiamo questa promessa:
“nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana, or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere.” (1Corinzi 10:13 LND)
Dio è fedele con noi, Dio gestisce tutto per il nostro bene. Dio è con noi, Dio ci cura, continua ad amarci, non viene minimamente meno quando ci troviamo in mezzo a prove e difficoltà.
Perciò, quando ci troviamo in momenti difficili, e forse tu ti trovi in un momento difficile proprio adesso, abbiamo tanti motivi per continuare ad abbondare nel ringraziamento.
Se tu hai ricevuto Gesù Cristo come il tuo Salvatore e Signore, qual è la prova o la difficoltà che può togliere il fatto che Gesù Cristo è alla destra di Dio come avvocato per difenderti? Quale prova o difficoltà può togliere Gesù dall'intercedere per noi? Quale prova può separarci dall'amore di Dio per noi in Gesù Cristo? Quale prova può ostacolare Dio dal portare a compimento l'opera che ha iniziato in noi? Quale prova può ostacolare Gesù Cristo dal preparare il posto che sta preparando in cielo per noi, e che difficoltà può ostacolare Gesù dal ritornare per salvare coloro che Lo aspettano?
In realtà, le nostre prove e le nostre difficoltà non possono toglierci nessuna delle benedizioni più grandi che abbiamo. Non possono cambiare il fatto che noi, che siamo in Cristo Gesù, abbiamo ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo Gesù.
Se tu ti trovi in un momento difficile, e se non stai abbondando nel ringraziamento, voglio incoraggiarti a riconoscere che questa tua mancanza è peccato, questo è non riconoscere la realtà della tua situazione, questo è non fissare il tuo sguardo sulla grandezza dell'amore di Dio per te, e sulla sua cura perfetta per te.
Perciò, se non stai abbondando nel ringraziamento, ti invito e ti esorto a riconoscere che questo tuo modo di fare è peccato, e ti esorto a confessare questo peccato a Dio, e a riprendere a veramente ringraziare Dio per la sua bontà e per la sua grazia della tua vita.
Conclusione
Allora, mettiamo tutto questo insieme.
Dio ci ricolma di bene. Noi meritiamo il male. Perciò, è giusto che abbondiamo nel ringraziamento, soprattutto verso Dio, e poi, anche verso gli uni gli altri.
Ad ognuno chiedo: stai riconoscendo ciò che meritiamo da Dio, e ciò che non meritiamo, in modo da abbondare nel ringraziamento? Stai godendo la grazia e la bontà di Dio, riconoscendo che sei molto benedetto, nonostante quanto tu abbia peccato nella tua vita?
Stai ringraziando Dio anche nelle difficoltà?
Stai confessando il tuo peccato, quando non ringrazi come avresti dovuto fare?
Poi, dico una parola a chi non ha Gesù Cristo personalmente.
Tu meriti solo il male, ma finora Dio è stato molto, molto paziente con te. Non disprezzare la bontà e la pazienza di Dio! Riconosci il tuo peccato! Non hai glorificato Dio come Egli merita da te, non hai ubbidito perfettamente come Dio si merita, e non hai ringraziato Dio come si merita.
Per questo, hai davanti a te il giudizio, e l'ira di Dio.
Oggi, Dio ti offre il perdono, Dio ti offre di perdonare i tuoi peccati, per mezzo di Gesù Cristo.
Ti esorto: corri a Gesù Cristo, a Lui solo, per ricevere il perdono dei tuoi peccati, per iniziare una nuova vita in Lui.