Una domanda molto semplice: se tu sei in viaggio, e hai una cartina, e ti fidi di quella cartina, quando arrivi ad un bivio, come decidi in quale direzione andare? Certamente, se ti fidi della cartina, tu segui quello che dice la cartina, è giusto fare così.
Ma se invece di una cartina ufficiale, avessi una cartina che uno sconosciuto ha buttato giù su un pezzo di carta? E se negli anni, seguendo quella cartina fatta alla buona, più volte essa ti ha portato in posti sbagliati? E se fosse possibile confrontare quella cartina con una cartina ufficiale, ma onestamente non lo hai fatto quasi mai, sarebbe saggio seguire ciecamente quella cartina?
Purtroppo, tante persone navigano nel viaggio della vita usando cartine sbagliate, cartine che raramente o mai confrontano con la vera cartina ufficiale. E perciò, si buttano volta dopo volta in strade sbagliate. Che stoltezza! Quanti danni inutili! Eppure, continuano a vivere così.
Ma non dobbiamo guardare altrove per trovare persone che vivono così. Troppo spesso noi stessi viviamo così. Troppo spesso noi seguiamo una cartina sbagliata, e non confrontiamo la nostra cartina con la cartina valida, vera e ufficiale. Noi, che abbiamo libero accesso alla cartina vera, noi, che abbiamo visto nel passato quanto spesso abbiamo preso la strada sbagliata, continuiamo a sbagliare volta dopo volta. Carissimi amici, quando viviamo così, siamo degli stolti!
Quando parlo di cartina, di cosa sto parlando? Cioè, che cos'è che determina quale direzione prendiamo quando arriviamo ad un bivio? Qual è la cartina di cui sto parlando? La cartina sono i nostri pensieri. Noi prendiamo le nostre decisioni, noi reagiamo, noi scegliamo cosa fare, in base a quelli che sono i nostri pensieri. I nostri pensieri sono quelli che determinano dove andiamo nella vita, e come viviamo giorno per giorno.
Allora, è estremamente importante che i nostri pensieri siano conformati ai pensieri veri di Dio. Se i nostri pensieri non sono conformati ai pensieri di Dio, sono falsi pensieri, e nello stesso modo che una falsa cartina ci porterà nella strada sbagliata, così i falsi pensieri ci porteranno per forza nelle decisioni sbagliate.
Esempi di pensieri falsi
La Bibbia è piena di esempi di persone che avevano pensieri falsi, che li portavano a scegliere male, a prendere la via sbagliata, a peccare. Ci sono tantissimi esempi di questo. Voglio menzionarne solo alcuni.
Vediamo la prima volta in cui uno ha pensieri falsi quando il serpente parla con la donna in Genesi 3. Leggo questo discorso, e notate che i pensieri della donna sono falsi.
“1 Ora il serpente era il più astuto di tutte le fiere dei campi che l’Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: "Ha DIO veramente detto: "Non mangiate di tutti gli alberi del giardino?". 2 E la donna rispose al serpente: "Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete". 4 Allora il serpente disse alla donna: "voi non morrete affatto; 5 ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male". 6 E la donna vide che l’albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l’albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò.” (Genesi 3:1-6 LND).
Notate dove erano i pensieri della donna. Non era fissata sulle verità di Dio. Non stava pensando alla meravigliosa cura che Dio che aveva avuto fino a quel punto. Non stava pensando alle preziose benedizioni che aveva. Non stava pensando all'immenso privilegio di avere comunione con Dio. Piuttosto, era fissata sui benefici del peccato, che in realtà erano falsi benefici. Fissando l'occhio sull'albero, correndo nella sua mente verso pensieri falsi, per forza scelse di peccare contro Dio, come fece anche suo marito, provocando terribili conseguenze per loro, e anche per il mondo.
Se lei si fosse data il tempo di esaminare i suoi pensieri, non avrebbe scelto di peccare. Ma si lasciò guidare da pensieri falsi.
Pensate ai figli di Isacco, Giacobbe e Esaù. Entrambi vivevano in base a falsi pensieri. Per esempio, leggo di quando Esaù vendette la sua primogenitura. Notate che si lasciava guidare da pensieri falsi. Vi leggo Genesi 25:29-34.
“29 Una volta che Giacobbe si cucinò una zuppa, Esaù giunse dai campi tutto stanco. 30 Ed Esaù disse a Giacobbe: "Per favore, lasciami mangiare un po’ di questa zuppa rossa, perché sono stanco". Per questo fu chiamato Edom. 31 Ma Giacobbe gli rispose: "Vendimi prima la tua primogenitura". 32 Esaù disse: "Ecco io sto per morire; che mi giova la primogenitura?". 33 Allora Giacobbe disse: "Prima, giuramelo". Ed Esaù glielo giurò e vendette la sua primogenitura Giacobbe. 34 Quindi Giacobbe diede a Esaù del pane e della zuppa di lenticchie. Ed egli mangiò e bevve; poi si alzò e se ne andò. Così Esaù disprezzò la sa primogenitura.” (Genesi 25:29-34 LND)
Valutate voi. Esaù era attento a valutare se i suoi pensieri erano veri o falsi? La risposta è chiara. Lui si lasciava trascinare dai pensieri che gli venivano in quel momento, senza valutare se erano veri. Noi sappiamo da Ebrei 12 che dopo, fu molto rattristato dalla sua decisione. Ma era troppo tardi. Leggo Ebrei 12:16,17.
“16 e non vi sia alcun fornicatore o profano, come Esaù, che per una vivanda vendette il suo diritto di primogenitura. 17 Voi infatti sapete che in seguito, quando egli volle ereditare la benedizione, fu respinto, benché la richiedesse con lacrime, perché non trovò luogo a pentimento.” (Ebrei 12:16-17 LND).
Non leggo tutto, ma ricorderete quello che è successo con Giacobbe ed Esaù. Esaù era il preferito del padre Isacco. Il padre aveva promesso a lui la benedizione del primogenito. La mamma, Rebecca, preferiva Giacobbe. Lei pensò ad un modo per ingannare Isacco, che era cieco. Giacobbe aveva timore, ma era d'accordo. Conoscete la storia, di come Giacobbe indossò i vestiti di Esaù. Così ricevette la benedizione da Isacco. Però, a causa di questo, dovette scappare per salvarsi la vita, andando lontanissimo per vivere con il fratello di Rebecca, Labano. Così, Rebecca non ha mai più visto suo figlio. Ha perso suo figlio per sempre. Rebecca aveva valutato bene i suoi pensieri? Certamente no. E la sua scelta le ha creato un dolore profondo, perché effettivamente ha perso suo figlio per sempre.
Pensate alla vita del re Davide. Ad un certo punto, Davide peccò gravemente commettendo adulterio con Batsceba. Per nascondere questo peccato fece sì che il marito Uriah tornasse dalla guerra, e cercò di farlo andare a dormire con sua moglie. Ma Uriah rifiutò. Perciò, Davide mandò un messaggio con Uriah al generale dicendo di mettere Uriah in un punto della battaglia dove sarebbe morto. E così, Uriah morì. Davide si fidò dei suoi pensieri. Ma anziché fargli evitare problemi, essi gli hanno provocato terribili problemi che hanno gravato per tutto il resto della sua vita. Leggo dell'annuncio del profeta Nathan a Davide in 2 Samuele 12:9-12.
“9 Perché dunque hai disprezzato la parola dell’Eterno, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai fatto morire con la spada Uriah lo Hitteo, hai preso per moglie la sua moglie e lo hai ucciso con la spada dei figli di Ammon. 10 Or dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, perché tu mi hai disprezzato e hai preso la moglie di Uriah lo Hitteo per essere tua moglie". 11 Così dice l’Eterno: "Ecco, io farò venire contro di te la sciagura dalla tua stessa casa, e prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle ad un altro, che si unirà con loro in pieno giorno. 12 Poiché tu l’hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele alla luce del sole"".” (2 Samuele 12:9-12 LND)
Davide ha seguito i suoi pensieri, ma visto che non erano allineati con i pensieri di Dio, gli hanno provocato terribili danni e dolore per tutta la vita.
Ci sono tantissimi altri esempi nell'Antico Testamento in cui vediamo che i pensieri sbagliati hanno provocato terribili danni. Vediamo questo anche nel Nuovo Testamento. Per esempio, quando Gesù camminò sull'acqua, Pietro Gli chiese di farlo andare da Gesù. Gesù fece così. Finché Pietro guardava a Gesù, e pensava che Gesù fosse capace di farlo restare sopra l'acqua, Pietro andò bene. Ma nel momento in cui Pietro scelse di non pensare a Gesù ma piuttosto di pensare alle onde e al vento, i suoi pensieri divennero distorti. E perciò, non guardando a Gesù, non pensando a Gesù, non restava più sopra l'acqua. Leggo di questo in Matteo 14:25-31.
“25 Alla quarta vigilia, della notte, Gesù andò verso di loro, camminando sul mare. 26 I discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: "è un fantasma!". E si misero a gridare dalla paura; 27 ma subito Gesù parlò loro, dicendo: "Rassicuratevi; sono io, non temete!". 28 E Pietro, rispondendogli disse: "Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque". 29 Egli disse: "Vieni!" E Pietro, sceso dalla barca, camminò sulle acque, per venire da Gesù. 30 Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò dicendo: "Signore, salvami!". 31 E subito Gesù stese la mano, lo prese e gli disse: "O uomo di poca fede, perché hai dubitato?".” (Matteo 14:25-31 LND)
Notate che Gesù riprende Pietro perché aveva dubitato. Che cosa stiamo facendo quando dubitiamo? Non è avere pensieri sbagliati? Certo. Dubitare è avere pensieri falsi, non credendo alle cose giuste. Dubitare è escludere Dio dai nostri pensieri. Se dubitiamo di Dio, di quello che Lui dichiara, i nostri pensieri sono falsi. Non serve mai dubitare di Dio. Dio mantiene sempre la Sua parola. Certamente, io posso immaginare qualcosa che Dio non ha mai promesso. Dio non farà quella cosa, perché non ha mai promesso quella cosa. Ma Dio manterrà tutto quello che ha promesso. Quindi, se io so quello che Dio ha dichiarato, e questo lo prendo dalla Parola di Dio, leggendola attentamente nel suo contesto, posso fidarmi completamente di tutto quello che Dio dichiara. Non serve mai dubitare di Dio. I nostri dubbi sono pensieri falsi. E nel caso di Pietro, i suoi pensieri falsi fecero sì che mancasse la cura di Cristo in quei momenti quando non guardava a Cristo. Quando a noi manca la cura di Cristo, non è perché Cristo non sta proprio là, ma perché noi dubitiamo.
Potrei andare avanti nel menzionare esempio dopo esempio in cui falsi pensieri portavano a grossi problemi. Ma credo che abbiamo già visto che falsi pensieri ci portano a dubitare di Dio, ci portano ad essere ingannati dal peccato, ci portano a disprezzare le cose di vero valore, effettivamente, i pensieri falsi ci portano a prendere decisioni sempre sbagliate. Ci fanno tanto, tanto male.
L'importanza dei pensieri veri
La Bibbia parla moltissimo dell'importanza di veri pensieri veri. Dichiara questo in tanti modi diversi. Per esempio, in Salmo 1 leggiamo chi è l'uomo beato. Notate che è l'uomo che pensa costantemente alle verità di Dio, questo è il senso dell'espressione “meditare giorno e notte sulla legge dell'Eterno”. Leggo Salmo 1:1,2.
“1 Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori, 2 ma il cui diletto è nella legge dell’Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte.” (Salmo 1:1-2 LND).
Meditare giorno e notte sulla legge dell'Eterno vuol dire avere pensieri sempre allineati alle verità di Dio. Questo vuol dire avere pensieri veri. Questo vuol dire non avere pensieri distorti, che portano sempre ad un disastro spirituale. Questo è essere un uomo o una donna beati.
In Salmo 19, leggiamo dell'immenso valore della Parola di Dio, ovvero delle verità di Dio. Quando siamo attaccati a quelle verità, quando controlliamo i nostri pensieri, allora saremo benedetti, e eviteremo le vie sbagliate. Leggo Salmo 19:9-11.
“9 Il timore dell’Eterno è puro, rimane in eterno; i giudizi dell’Eterno sono verità, tutti quanti sono giusti; 10 essi sono più desiderabili dell’oro, sì, più di molto oro finissimo; sono più dolci del miele, di quello che stilla dai favi. 11 Anche il tuo servo è da essi istruito vi è grande ricompensa ad osservarli.” (Salmo 19:9-11 LND).
Ci sono tantissimi brani che parlano del valore del pensare e meditare sulle verità di Dio. Il punto è chiaro. Se abbiamo pensieri che non sono conformati alla Parola di Dio, essi ci guidano nelle vie sbagliate, e faremo naufragio nella nostra vita. Infatti, chi è onesto, e conosce la Parola di Dio, può riconoscere che i problemi della vita sono causati da situazioni in cui abbiamo scelto di non lasciarci guidare dalla Parola di Dio, ma piuttosto abbiamo seguito i nostri pensieri sbagliati.
Il cuore giusto è il cuore che pensa alle verità di Dio. Per esempio, vi leggo Salmo 27:4. Questo riguarda dove stanno i nostri pensieri.
“Una cosa ho chiesto all’Eterno e quella cerco: di dimorare nella casa dell’Eterno tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza dell’Eterno e ammirare il suo tempio.” (Salmo 27:4 LND)
Volta dopo volta nel Nuovo Testamento leggiamo dell'importanza di pensare alle cose giuste. Per esempio, vi leggo Efesini 5:6-19. Notate quanto questo brano riguarda quelli che sono i nostri pensieri, e quanto è importante pensare alle cose giuste. Seguite mentre leggo.
“6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza. 7 Non siate dunque loro compagni. 8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce. 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore. 11 E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, 12 perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. 13 Ma tutte le cose che sono riprovate dalla luce divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce. 14 Perciò dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà in te". 15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore. 18 E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito, 19 parlando a voi stessi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando nel vostro cuore il Signore,” (Efesini 5:6-19 LND)
Controllando i pensieri
Avete notato quanto questo brano è centrato su quelli che sono i nostri pensieri? Dobbiamo esaminare non solo tutto quello che facciamo, ma anche tutti i nostri pensieri, per riconoscere se sono accettevoli al Signore o no. Facciamo questo solamente esaminando i nostri pensieri alla luce delle verità di Dio.
Dobbiamo stare attenti a camminare con diligenza, non da stolti ma come saggi. Anche questo riguarda i nostri pensieri. Un uomo saggio cammina secondo verità, in quello che porta il vero bene. Dobbiamo intendere quale sia la volontà del Signore. Anche questo descrive una vita in cui usiamo pensieri giusti per scegliere quello che è conforme alle verità di Dio. E poi, ci comanda di essere ripieni di Spirito, e di parlare gli uni gli altri con verità. Tutto questo brano riguarda i nostri pensieri.
Immagino che conosciate tutti il comandamento in Filippesi 4:8. Ve lo leggo.
“Quanto al rimanente, fratelli, tutte le cose che sono veraci, tutte le cose che sono oneste, tutte le cose che sono giuste, tutte le cose che sono pure, tutte le cose che sono amabili, tutte le cose che sono di buona fama, se vi è qualche virtù e se vi è qualche lode, pensate a queste cose.” (Filippesi 4:8 LND)
Questo brano ci comanda a che cosa dobbiamo pensare. In altre parole ci comanda quello che deve essere l'oggetto dei nostri pensieri. Alla luce di questo comandamento, vorrei chiedere a ciascuno di voi: tu, valuti attentamente i tuoi pensieri? Sei molto attento ad essere sicuro che i tuoi pensieri siano veramente conformati alle verità di Dio? Tieni sotto controllo tutti i pensieri che lasci girare nella tua mente?
Oppure, hai pensieri che non ti prendi il tempo di controllare? Se entrano, li lasci girare, senza sapere veramente se sono veri o no? Vivere così è terribile. Ci porta ad allontanarci da Dio. Se noi non controlliamo i nostri pensieri, questo ci porta sicuramente a peccare, ci porta a pensare a cose false, ci porta a fare accuse false, ci porta ad essere scontenti, ci porta ad avere pensieri cattivi. Quanto è importante che controlliamo i nostri pensieri!
Credo che conosciate tutti Romani 12:1,2. Leggo questo brano. Notate quanto è importante avere pensieri giusti.
“1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. 2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.” (Romani 12:1-2 LND)
Avete visto qual è la chiave per essere trasformati? Prima di tutto, riconoscere che essere trasformati è lo scopo della vita cristiana. Il vero scopo della vita cristiana non è avere una vita più facile sulla terra. Non è avere meno problemi. Non è essere stimati dagli altri. Piuttosto, lo scopo della vita cristiana è di essere trasformati, in modo che passiamo dall'essere peccatori, ad essere conformati all'immagine di Gesù Cristo. Questa trasformazione non può avvenire senza la nuova nascita. Ma poi, la crescita arriva mediante il rinnovamento della nostra mente. In altre parole, la trasformazione dipende dall'avere un nuovo modo di pensare, un modo di pensare che è conforme alle verità di Dio.
Tipici pensieri falsi
Allora, abbiamo visto quanto è importante che abbiamo pensieri veri, pensieri che siano conformi alla verità di Dio. Invece, molto spesso abbiamo pensieri che non sono veri, che non sono conformati alla verità di Dio, e seguendo questi pensieri sbagliati, sbagliamo, pecchiamo, scegliamo la via sbagliata, allontanandoci da Dio, e portando il male nella nostra vita anziché ricevere il bene che Dio dà a chi cammina nella Sua verità.
Ci sono tantissimi pensieri falsi che possono riempire le nostre menti, vorrei menzionarne solo alcuni, come esempio. Tenete a mente che questo non è un elenco in alcun modo completo, è solo un elenco che ci è d'esempio di pensieri falsi.
Preoccupazione per problemi potenziali
Per esempio, quante volte hai avuto preoccupazioni non per veri problemi, ma per problemi potenziali? Cioè, quante volte hai avuto preoccupazioni non per una situazione reale, ma per quello che potrebbe succedere. Questo è un tipico esempio di come ci lasciamo guidare male da pensieri falsi. Ci vengono in mente cose che potrebbero accadere, e così cominciamo ad essere agitati per quelle cose, anche se il più delle volte quello che pensiamo non si avvera.
È peccato pensare così, per vari motivi. Prima di tutto, visto che questi pensieri non sono realtà, non sono veri. E perciò, correndo con i pensieri a quello che potrebbe succedere, non è ubbidire al comandamento di pensare alle cose vere, e degne di lode. Inoltre, stare lì pensando alle cose che potrebbero succedere non è avere fede in Dio. È essere agitati, dubitando della cura di Dio, che ci promette che non ci abbandonerà, e che tutte le cose cooperano per il nostro vero bene.
Quindi, se tu tendi a preoccuparti per cose che potrebbero succedere, hai bisogno di riconoscere questo come peccato, e anche di grande stoltezza. Confessa questo peccato a Dio, e scegli di pensare alle cose vere. È importante riconoscere che questo è un peccato. Non basta cercare soltanto di migliorare, hai bisogno di confessare questo peccato.
La rabbia
Nella grandissima maggioranza dei casi quando abbiamo rabbia, i nostri pensieri sono falsi. Se tu hai rabbia, dovresti presumere che i tuoi pensieri siano falsi, e che stai imprecando contro Dio con i tuoi pensieri, oltre che con la tua rabbia.
Per esempio, quando abbiamo rabbia, quasi sempre è perché crediamo di meritare di meglio di quello che stiamo ricevendo. Questo è credere in una menzogna, perché tutto il bene che riceviamo è per grazia. Non meritiamo alcun bene. Qualunque bene riceviamo, e questo comprende come le altre persone ci trattano, è una grazia da Dio, non è quello che meritiamo per conto nostro. E se Dio, nella Sua saggezza, sceglie di permetterci situazioni che sono umanamente ingiuste, ma sotto il controllo di Dio. La risposta giusta è la mansuetudine, anziché la rabbia.
Se tu senti rabbia dentro di te verso qualcuno, è importante riconoscere che quella è una bandiera rossa, che dimostra che tu stai avendo pensieri falsi. A prescindere da quello che quella persona ha fatto, hai bisogno di riconoscere il tuo peccato di rabbia, e di confessarlo davanti a Dio. Se no, il tuo peccato ti contamina.
Pensieri negativi verso qualcuno
Un altro pensiero simile ma un po' diverso è quando tu hai pensieri negativi verso qualcuno. Se tu sei focalizzato su come qualcuno ti ha trattato, e secondo te, non è il modo giusto, e questi pensieri passano per la tua testa, quasi sicuramente tu stai avendo pensieri che non dovresti avere. Se tu sai pensando e ripensando nella testa che questo o non quello non va, che non è giusto che quella persona ti tratti così, oppure che è mancante nei tuoi confronti, tu non stai riempiendo i tuoi pensieri con le cose vere e le cose oneste e le cose giuste e le cose pure e le cose in cui c'è virtù. Tu stai scegliendo di pensare alle cose negative. Questo non ti porta alcuni bene, anzi, ti porta ad allontanarti da Dio, anche se quello che stai pensando è vero.
Ma in realtà, molto spesso non è vero. Cioè, molto spesso quando abbiamo pensieri negativi in realtà non sono pensieri veri. Piuttosto, in realtà, quando noi abbiamo pensieri negativi, il più delle volte i nostri pensieri, anche se qualche aspetto è vero, solitamente non sono la verità. Questo è perché la nostra carne tende a focalizzarsi sulle cose negative. Questa è una forma di orgoglio, perché crediamo di meritare più di quello che riceviamo. E perciò, vediamo male una persona, perché così il nostro orgoglio è soddisfatto.
Per esempio, spesso vediamo questo nel matrimonio. Magari il marito comincia a pensare che la moglie non lo curi come dovrebbe. Comincia a pensare che lei non lo rispetti come dovrebbe, o non lo appoggi come dovrebbe, o la vede in modo negativo in qualche altra cosa. Questo diventa il suo pensiero principale su di lei. Più pensa a lei, più è turbato. Arriva ad essere molto turbato e molto agitato pensando a lei. Comincia a non vedere tutti i tanti motivi che ha per cui può ringraziare Dio per lei. Con questi pensieri, sarà impossibile che il loro rapporto sia benedetto. Sarà impossibile per loro sentirsi legati l'uno all'altra.
In seguito, se la moglie comincia a focalizzarsi su come si sente trascurata dal marito, comincia riempire i suoi pensieri con il fatto che lui non la sta curando come dovrebbe, secondo il suo metro, e quindi si sente una povera vittima che si impegna tanto per lui, ma lui non si impegna per lei. A quel punto, lei non vedrà più i tanti motivi per cui ringraziare Dio per lui. Non avrà più pensieri onesti, e giusti, non penserà più alle cose di buona fama in cui c'è qualche virtù. E perciò, si sentirà sempre più lontana da suo marito. I suoi pensieri distorti creeranno una barriera fra lei e lui. Lei riconoscerà questa barriera, ma anziché riconoscere che è dovuto ai suoi pensieri sbagliati, nella sua mente darà la colpa a suo marito. Il matrimonio non può andare bene finché lei non impara a controllare i suoi pensieri.
Potremmo parlare di paura, e di tanti altri tipi di pensieri falsi. Abbiamo tantissimi pensieri falsi. Potremmo parlare di tentazione, e come certi peccati ci attirano, come la donna fu attirata dalle false promesse dal serpente. Ma quello che è importante riconoscere e che molto spesso, abbiamo pensieri falsi. Se non riconosciamo e abbandoniamo questi pensieri, essi ci porteranno terribili mali.
Possiamo cambiare
Il punto importantissimo che voglio dichiararvi è che possiamo cambiare. Non siamo schiavi dei nostri peccati se siamo in Cristo Gesù. In Cristo, possiamo esaminare i nostri pensieri, riconoscere i pensieri falsi, e scegliere di pensare alle cose vere. Vorrei elencare alcuni passi che sono fondamentali per poter fare questo passo.
Prima di tutto, dobbiamo conoscere la verità di Dio. È impossibile riconoscere che un pensiero è falso se non conosco la verità. Senza un confronto con la verità, non posso riconoscere che un pensiero è falso. Perciò, dobbiamo impegnarci a conoscere sempre di più la Parola di Dio.
Secondo, non dobbiamo fidarci dei nostri pensieri, soprattutto se non li abbiamo confrontati attentamente con la Parola di Dio. In proverbi 3:5-7, leggiamo:
“5 Confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento; 6 riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri. 7 Non ritenerti savio ai tuoi occhi, temi l’Eterno e ritirati dal male;” (Proverbi 3:5-7 LND).
Non dobbiamo appoggiarsi sul nostro intendimento. Dobbiamo esaminare ogni cosa per riconoscere se essa è secondo la volontà di Dio. Quindi, non dobbiamo credere a tutti i pensieri che ci entrano in testa. Piuttosto, dobbiamo riconoscere che spesso entrano pensieri falsi. L'unico modo di difenderci dai pensieri falsi è non credere ciecamente ai pensieri che abbiamo, per quanto sembrino filare.
Per me, è facile non credere a tutti pensieri che ho, per il semplice fatto che cerco di ricordare quante volte i miei pensieri mi hanno ingannato dal passato. Io non ho fede nei miei pensieri. So che spesso i pensieri che mi arrivano sono falsi. E perciò, ho scelto di stare molto in guardia all'entrata della mia mente, in modo che non accetto i pensieri falsi che mi arrivano. Dobbiamo fare questo.
Per poterci non fidare ciecamente dei nostri pensieri, dobbiamo avere timore di Dio. Dobbiamo avere timore di offendere Dio con pensieri falsi. Il timore di Dio è la base per poter avere vera intelligenza e saggezza. In Salmo 111:10, leggiamo:
“Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza, hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti; la sua lode dura in eterno.” (Salmo 111:10 LND).
Cosa vuol dire in pratica avere timore di Dio? Può voler dire che quando pecchiamo contro Dio, questo ci aggrava moltissimo. Per esempio, se tu riconosci che stavi avendo pensieri falsi, questo dovrebbe aggravarti moltissimo. Cioè, non è qualcosa per cui chiedere semplicemente perdono, con leggerezza e poi passare a qualcos'altro. Piuttosto, se hai vero timore di Dio, sarai molto aggravato dal fatto che hai serbato nel tuo cuore pensieri falsi, che vanno contro la verità di Dio. Per esempio, se hai avuto pensieri falsi nei confronti di qualcuno, questo ti peserà moltissimo, perché riconosci che quella persona è stata fatta a immagine di Dio. Se quella persona è un credente, è ancora più grave, perché hai avuto pensieri falsi contro un figlio prezioso a Dio. L'unico modo di superare il peccato di avere pensieri falsi è di essere molto aggravati quando cadiamo nel peccato di avere pensieri falsi.
Un'altra cosa che serve per liberarci dai pensieri falsi è prendere l'abitudine di confrontare i nostri pensieri con quelli degli altri. Cioè, i nostri pensieri quasi sempre filano per noi. Se io ho pensieri, quei pensieri sono ragionevoli per me, anche se sono regolarmente falsi. Dobbiamo capire questo. Il nostro cuore è ingannevole, e possiamo avere pensieri verbalmente falsi che comunque per noi sembrano veri. Quindi, è molto utile e anche importante non credere ciecamente ai nostri pensieri, che per noi sembrano veri. Piuttosto, se abbiamo timore di Dio, dobbiamo capire che spesso abbiamo pensieri falsi, e perciò, è buono confrontare i nostri pensieri con altri credenti maturi, che possano aiutarci a capire se sono sbagliati.
Quindi, anziché presumere che i nostri pensieri siano veri, dovremmo prima di tutto avere timore di Dio, e perciò, avere timore di avere pensieri falsi, è già non credere ciecamente in essi. Poi, dovremmo cercare di valutare i nostri pensieri alla luce dei principi biblici. Troppo spesso abbiamo pensieri che giriamo e rigiriamo nella nostra mente senza mai confrontarli veramente. Ma dobbiamo stare attenti a non confrontarli con un'interpretazione nostra. Per esempio, la Bibbia comanda alla moglie di essere sottomessa al marito. Un marito potrebbe prendere quello e fargli dire qualcosa lontano dal senso che Dio intende. Poi, in base alla sua interpretazione, può vedere sua moglie in una brutta luce. Poi, una moglie può aggrapparsi all'insegnamento che il marito deve onorare la moglie. Nella sua mente, può interpretare questo in un senso che Dio non intendeva. E così, in base alla sua interpretazione sbagliata, nella sua mente vede in una brutta luce suo marito, e si sente trascurata. I figli possono avere un concetto sbagliato di come i genitori dovrebbero crescerli, possiamo tutti dare interpretazioni sbagliate della Scrittura, e fondare i nostri pensieri su queste interpretazioni sbagliate.
Quindi
Quindi, vi esorto: non credete ai pensieri che vi arrivano. Piuttosto, esaminate i vostri pensieri, e buttate giù tutti i pensieri che non sono secondo la verità di Dio. Se impariamo a non fidarci dei nostri pensieri, ma piuttosto impariamo quello che dichiara Dio, e sottomettiamo i nostri pensieri alla verità, questo trasformerà, in bene, come viviamo.
Impegniamoci in questo. Grazie a Dio che abbiamo la Parola di Dio. Grazie a Dio per lo Spirito Santo. Grazie a Dio per la Chiesa, per altri credenti che possono aiutarci. Cresciamo nell’avere pensieri veri.