Chi sei? Qual è la tua vera identità? Oggi, vorrei continuare lo studio che abbiamo iniziato l’ultima volta, in cui abbiamo considerato qual è la nostra identità e quali sono i nostri ruoli.
In quello studio, abbiamo considerato il fatto che abbiamo tanti ruoli nella vita. Uno può essere allo stesso tempo: figlio, padre, marito, membro di chiesa, dipendente al lavoro, cittadino, ed avere vari altri ruoli. Però, il fatto di avere un ruolo non vuol dire necessariamente che ci identifichiamo in quel ruolo. Ma come ci identifichiamo determina come viviamo. Quando ci identifichiamo pienamente in un ruolo, allora, viviamo quel ruolo pienamente. Quando ci identifichiamo poco in un ruolo, trascuriamo quel ruolo.
Abbiamo considerato l’esempio di una giovane mamma che allatta suo bimbo. Lei si identifica moltissimo come mamma, e perciò, si impegna moltissimo e con costanza in quel ruolo. Come esempio contrario, ci può essere un padre che si è identifica poco in quel ruolo. Quell'uomo trascurerà i suoi figli. Quindi, visto che il modo in cui ci identifichiamo determina il modo in cui viviamo, è estremamente importante che ci identifichiamo pienamente nei ruoli che Dio ci ha dato. Dobbiamo conoscere i ruoli che Dio ci ha dato, e dobbiamo conoscere ciò che Dio ci comanda per quanto riguarda il modo in cui vivere quei ruoli.
Visto che Dio ci dà dei comandamenti su come vivere certi ruoli, quelli sono i ruoli più importanti. Più di ogni altro ruolo, Dio ci comanda il modo in cui vivere nel ruolo di essere un figlio di Dio e membro del corpo di Cristo.
Poi, la Bibbia parla molto di come vivere i rapporti in famiglia, per esempio, il rapporto marito e moglie, e anche genitori e figli. Poi, ci sono vari insegnamenti su come vivere nell'ambito del lavoro, sia per chi è un capo sia per chi è un dipendente. Ci sono insegnamenti su come vivere come cittadini, cioè come bisogna rapportarsi con lo Stato.
Dobbiamo vivere i nostri ruoli in base agli insegnamenti che Dio ci dà al riguardo. Allo stesso tempo, non dobbiamo cercare la nostra identità in cose a cui Dio non ci ha chiamato. Vivere giustamente i ruoli che Dio ci ha dato è un impegno grandissimo.
Ci sono ruoli di cui Dio non parla, per esempio, essere un tifoso di una squadra, o membro di un circolo. Prima di impegnarci in un ruolo che Dio non ci ha dato, dobbiamo valutare attentamente se quel ruolo ci ostacolerà dal vivere pienamente ciò che Dio ci comanda nei ruoli principali.
Per esempio, usando come esempio un padre che ha dei figli piccoli in casa, se lui decidesse di giocare a calcio con gli amici, e trovasse molta della sua identità come membro della squadra, e perciò si dedicasse molto a quel ruolo, è molto probabile che trascurerà il suo ruolo importante e impegnativo di allevare i suoi figli nella disciplina e nell'ammonimento di Dio. In quel caso, il suo ruolo di giocatore di calcio lo ostacola dall’ubbidire a Dio per quanto riguarda il suo ruolo come padre. Quindi, in quel caso, egli peccherebbe impegnandosi così tanto nel calcio. Il problema non è il calcio in sé, il problema è che gli fa trascurare ciò che Dio gli comanda di fare.
Quindi, quando consideriamo dove cercare la nostra identità, e come vivere i vari ruoli della vita, dobbiamo tenere conto che prima di ogni altra cosa dobbiamo vivere pienamente i ruoli che Dio ci dà. Dobbiamo trovare la nostra identità in ciò che Dio ci chiama a fare, e non lasciarci distrarre impegnandoci in ruoli a cui Dio non ci ha chiamato. Dio volendo, avremo più da dire su questo aspetto in un prossimo studio.
Ricordate che per poter vivere i nostri ruoli come Dio ci comanda, dobbiamo prima di tutto riconoscere i ruoli che Dio ci ha dato. Dobbiamo identificarci in quei ruoli. Poi, dobbiamo conoscere bene ciò che Dio ci comanda per quanto riguarda quei ruoli. Solamente così potremo vivere come Dio ci comanda. Solo così potremo essere le persone che Dio ci ha creato in Cristo di essere. Solo così le nostre vite conteranno.
Vuoi una vita che conta, anziché una vita sprecata? Allora, riconosci quali sono i ruoli a cui Dio ti ha chiamato, impara ciò che Dio ci comanda per quanto riguarda quei ruoli, e poi, vivi quei ruoli per la gloria di Dio!
Siamo “in Cristo”, la nostro vera identità
Nell’ultimo studio, abbiamo parlato dei vari ruoli che Dio ci ha dato nella famiglia. Abbiamo parlato del nostro ruolo nella Chiesa. Abbiamo parlato brevemente dei ruoli che abbiamo come cittadini, e anche di quelli nel mondo del lavoro. Ci sono anche altri ruoli.
In questo studio, vogliamo considerare qual è il nostro ruolo più importante, assolutamente ed eternamente il più importante.
Cioè, abbiamo tanti ruoli, e ognuno ha la sua importanza. Dobbiamo vivere i ruoli che sono comandati da Dio senza trascurarli.
Però, esiste un ruolo, ed è più di un ruolo, che è diverso da tutti gli altri ruoli. Questo ruolo non è solo per un tempo limitato, come tutti gli altri ruoli, che finiranno, o con la morte o anche prima. Questo ruolo dura per sempre. Questo ruolo è infinitamente più importante di qualsiasi altro ruolo. Infatti, questo ruolo è così importante che tutti gli altri ruoli dovrebbero essere sottomessi a questo ruolo.
Questo ruolo è più di un ruolo, questo è la nostra vera identità.
La cosa più importante della vita, quello in cui dovremo trovare la nostra identità, è il ruolo di essere figli di Dio, salvati per grazia, giustificati con la giustizia di Gesù Cristo! Questo è come dobbiamo veramente identificarci. Dobbiamo vederci per quello che siamo, cioè, siamo "in Cristo". Questo non è un ruolo che svolgiamo, questa è la nostra vera identità, è chi siamo.
Essere un marito o una moglie è un ruolo temporaneo, ed è un ruolo, ma non è tutto ciò che siamo. Essere un genitore è un ruolo importante, che però cambia drasticamente quando un figlio si sposa, e può anche finire se il figlio muore. Chiaramente, i nostri ruoli nel mondo del lavoro non determinano chi siamo. Possiamo cambiare lavoro, o andare in pensione. Tutti i nostri ruoli che sono legati ai rapporti della terra hanno un'importanza solo relativa, non assoluta.
Invece, se siamo veramente salvati, il fatto di essere in Cristo è più che solo un ruolo, è la nostra vera identità.
È importante che questo sia chiaro. I ruoli terreni che noi abbiamo sono sempre ruoli temporanei che finiranno. Ma la nostra vera identità, ciò che siamo, il nostro essere è l’essere figli di Dio, in Cristo Gesù.
Troviamo questa verità ripetutamente nella Bibbia. Uno dei versetti più conosciuti che parla di questo è Galati 2:20. Trovatelo con me. Consideriamo la ricchezza della verità che troviamo in questo versetto, che è la verità di ogni vero credente. Paolo non parla come apostolo qui, Paolo parla come credente, come un figlio di Dio. Perciò, ciò che Paolo dichiara qui è la realtà per ogni vero figlio di Dio.
“Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.” (Galati 2:20 LND).
Ciò che dichiara Paolo per sé vale per ogni vero credente. Ogni vero credente è stato crocifisso con Cristo. Perciò, non vive più la persona di prima, ma è Cristo che vive in quella persona. Quanto è importante che ogni vero credente riconosca pienamente che la sua vita non è più sua! Quando Dio ci salva, ci unisce a Cristo nella sua morte, in modo che il vecchio uomo muore con Cristo. Il credente è una nuova creatura. Perciò, un vero credente può dire, e deve dire: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”.
Perciò, da quando Cristo ci salva, la nostra vita non è più la nostra vita. Non dobbiamo più vivere per noi stessi. Non dobbiamo considerare la vita come se fosse la nostra, e che la possiamo vivere come vogliamo. Piuttosto, dobbiamo vivere pienamente per Cristo.
Ricordate le parole di Gesù a proposito in Marco 8:34-36.
“34 Poi chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: "Chiunque vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua
35 perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà. 36 Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua?” (Marco 8:34-36 )
Uno degli inganni di Satana più terribile, un inganno che ci fa molto male, è quando noi crediamo che la nostra vita appartiene a noi, che che possiamo noi scegliere quanto e cosa vogliamo dare a Dio.
Quando crediamo a questa menzogna, quando crediamo di poter decidere noi ciò che vogliamo dare a Dio, anziché riconoscere che siamo stati crocifissi con Cristo e non siamo più noi a vivere, ma è Cristo che vive in noi, quando crediamo a questa menzogna, ci rovina la vita! Ci porta a sprecare la vita, e a soffrire tanti danni inutilmente. Ci fa perdere tante delle benedizioni della salvezza. Ci fa avere una vita vuota e lontana da Dio. Quindi, dobbiamo ricordare che siamo morti con Cristo e la nostra vita è nascosta in Cristo.
Romani 6
Anche Romani 6:3-11 ci aiuta a capire che siamo morti con Cristo. Quanto è importante che comprendiamo la realtà di questa verità! Seguite mentre leggo questo brano, e notate che siamo stati crocifissi con Cristo. Il nostro vecchio uomo è morto. Quindi, dobbiamo e possiamo vivere in novità di vita, in Cristo Gesù, che è la nostra vita. Leggo Romani 6:3-11.
“3 Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? 4 Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita. 5 Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione,
6 sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo più al peccato. 7 Infatti colui che è morto è libero dal peccato. 8 Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più alcun potere su di lui. 10 Perché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio. 11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesù Cristo, nostro Signore.” (Romani 6:3-11)
In questo brano, Dio ci dichiara ripetutamente che siamo stati battezzati nella morte di Cristo, siamo stati crocifissi con Cristo, siamo morti con Cristo. E perciò, siamo una nuova creatura. La nostra vecchia vita è passata. Siamo in Cristo. Cristo è la nostra vita. Ora, la nostra vita non è nostra, non apparteniamo più a noi stessi. Cristo Gesù è la nostra vita. La nostra identità è in Cristo. Chi sei? Sei in Cristo.
Colossesi 3:1-4.
Trovate con me Colossesi 3 e seguite mentre leggo dal versetto 1 a 4. Notate che anche questo brano dichiara che la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio, e dichiara anche che Cristo è la nostra vita. Leggo questi versetti:
“1Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, 3 perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria.” (Colossesi 3:1-4 LND).
Avete visto che la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio? Cioè Gesù Cristo è la nostra vita. Lo dice chiaramente il versetto 4, dove leggiamo le parole:
“quando Cristo, che è la nostra vita, apparirà.” (Colossesi 3:4 LND)
Cristo è la nostra vita. Cioè, per ogni vero credente, Gesù è la vita. Essere un credente non è solo un altro ruolo che dobbiamo vivere pienamente. Non è solo il ruolo più importante. La vera vita cristiana è che Cristo Gesù è la nostra vita. Essere in Cristo è la vita per chi è salvato. Non è solo una parte della vita. Essere padre o madre è una parte della vita. Essere marito e moglie è una parte della vita. Ma essere in Cristo è la vita per ogni vero credente. È la nostra vera identità.
Filippesi 3:3-14
Consideriamo un altro brano molto conosciuto che ci aiuta a capire questa verità meglio. Trovate con me Filippesi 3:7-14. In questo brano, l'apostolo Paolo descrive quella che era la sua vita, e quella che è la sua vita adesso che è salvato. Questa è l’unica vita valida per ogni vero credente. Meno di questo vuol dire non capire che cos'è la vita in Cristo.
Il contesto di ciò che stiamo per leggere è che Paolo aveva parlato di quelle cose che gli erano importanti prima della salvezza. Erano le cose in cui Paolo trovava la sua identità. Erano i ruoli a cui Paolo si dedicava. Però quando Paolo ha conosciuto Gesù Cristo, quando ha capito che era stato crocifisso con Cristo, tutto è cambiato. Da quel punto, solo una cosa importava a Paolo: quella di essere trovato in Cristo Gesù. Leggo Filippesi 3:7-14. Notate che essere in Cristo non era solo una parte della vita di Paolo, era tutta la sua vita. Seguite mentre leggo:
7Ma le cose che mi erano guadagno, quelle ho ritenute una perdita per Cristo. 8Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo,
9e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: la giustizia che proviene da Dio mediante la fede, 10per conoscere lui, Cristo la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, 11se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti. 12Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch’io sono stato afferrato da Cristo Gesù. 13Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, 14proseguo il corso verso la méta verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù. (Filippesi 3:7-14)
Se avete notato, Paolo parlava di perdere tutto e di considerare tutto come spazzatura, per potere essere trovato in Cristo, avendo la giustizia di Cristo. La vera identità di un credente è di essere in Cristo Gesù. Tutto il resto è secondario. Tutto il resto passerà. Ciò che importa sopra di ogni altra cosa è di essere trovato in Cristo. Solo quando riconosciamo questo ruolo come la nostra vera identità possiamo vivere gli altri vari ruoli che Dio ci ha dato in modo giusto, per glorificare Dio.
Tito 2:11-14
Un altro brano che ci aiuta a capire che essere in Cristo non è solo un ruolo ma è la nostra vera identità, è Tito 2:11-14. In questo brano, impariamo che siamo stati acquistati da Cristo, al punto che noi apparteniamo a Lui. Cioè, apparteniamo a Cristo, siamo il suo possesso, comprati da Lui. La nostra vita non è più nostra. Apparteniamo pienamente a Gesù Cristo. Seguite mentre leggo Tito 2:11-14.
“11Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, 12 e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età saggiamente, giustamente e piamente, 13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo, 14 il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.” (Tito 2:11-14 LND).
È importante riconoscere che noi siamo il popolo che Cristo ha riscattato per sé. In altre parole, apparteniamo pienamente a Cristo. La nostra vita non è più nostra, apparteniamo a Cristo. Siamo un popolo speciale. Quindi, la nostra vera identità è quella di appartenere a Cristo Gesù. La nostra vita è in Cristo. Essere in Cristo non è un ruolo che svolgiamo, è la nostra vita. È chi siamo.
Tu riconosci che la tua vita non è tua, ma che appartieni pienamente a Cristo? Tu vivi, riconoscendo che Gesù Cristo è il tuo Padrone, perché ti ha comprato per Se stesso? La vera vita cristiana è capire e vivere questo.
Esodo 19:5,6
Passiamo ora a considerare qualche brano nell'Antico Testamento. Per primo, leggo Esodo 19:5,6. In questo brano, l'Eterno spiega a Mosé quello che deve dire al popolo d'Israele. Notate che Dio considera il popolo d'Israele il suo tesoro particolare. Essi appartengono a Dio. Coloro che Dio salva appartengono a Dio. Leggo Esodo 19:5,6.
“5 Or dunque, se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia. 6 E sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste sono le parole che dirai ai figli d’Israele"".” (Esodo 19:5-6 LND).
Se tu sei salvato in Gesù Cristo, tu appartieni a Dio. Non appartieni a te stesso, ma sei parte del tesoro particolare di Dio. Questo non è solo un ruolo che hai, questo è chi sei. La nostra vera identità è quella di essere in Cristo, e di appartenere totalmente a Dio. Prego che ogni vero credente riconoscerà questa meravigliosa realtà.
Deuteronomio 7:6
Troviamo la stessa verità in Deuteronomio 7:6. La mia preghiera è che possiamo riconoscere chi siamo veramente. Ascoltate attentamente mentre leggo ciò che Dio dichiara al suo popolo. Se tu sei in Cristo, tu fai parte del popolo di Dio.
“Poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, il tuo DIO; l’Eterno, il tuo DIO ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.” (Deuteronomio 7:6 LND)
Spero che sia chiaro a ciascuno che è salvato che noi apparteniamo a Dio. Siamo il suo tesoro. Questa è la nostra vita. Dio ci ha scelto per questo. Questa è la nostra identità.
Salmo 135:4
Il salmo 135:4 dichiara la stessa cosa. Ve lo leggo:
“Poiché l’Eterno ha scelto per sé Giacobbe, e Israele per suo particolare tesoro.” (Salmo 135:4 LND)
Volta dopo volte nella Bibbia leggiamo dal fatto che chi è salvato è il particolare tesoro di Dio, ovvero, appartiene pienamente a Dio. La nostra vita non è nostra, la tua vita non è tua. Se tu sei salvato, tu appartieni a Dio. Questa è la tua vera identità. Tu sei in Gesù Cristo. La tua vita non è da vivere come vuoi tu. Dio ti ha acquistato a qualcosa di più grande e più meraviglioso.
1Pietro 2:9
In 1Pietro 2:9, leggiamo qual è il nostro incarico, ora che apparteniamo a Dio. Dio ci ha salvato per essere il suo popolo, e ci lascia qua sulla terra per il momento, per uno scopo principale. Seguite mentre leggo 1Pietro 2:9.
“Ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce;” (1Pietro 2:9 LND)
Anche qua leggiamo che siamo stati acquistati per Dio. Ovvero, Dio ci ha comprati dalle tenebre, con la redenzione tramite il sacrificio di Gesù Cristo, per essere il suo popolo, con l'incarico di proclamare le meraviglie del nostro Dio. La nostra vita non è nostra! La nostra vita appartiene pienamente a Dio! Siamo stati comprati a caro prezzo. Lo scopo della vita è di portare gloria a Dio. Questa è la nostra vera identità ora che siamo in Cristo.
Matteo 6:33
Concludo questo elenco di versetti con le parole di Gesù in Matteo 6:33, che conosciamo a memoria. Il contesto è che Gesù sta parlando del fatto che abbiamo bisogno di cibo e di vestiti, cioè di quelle cose che servono per portare avanti la vita fisica. Dio conosce queste nostre necessità, perché è stato Dio a crearci con un corpo. Però, Gesù ci comanda di non preoccuparci per quelle cose, ma come prima priorità di cercare per primo il regno di Dio e la sua giustizia. Vi leggo ciò che Cristo ci dichiara:
“Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.” (Matteo 6:33 LND)
Il motivo per cui dobbiamo cercare per primo il regno di Dio e la sua giustizia è perché noi siamo in Cristo Gesù. Essere in Cristo non è un semplice ruolo, come gli altri ruoli che Dio ci ha dato. È chi siamo. Essere in Cristo è la nostra vera identità.
Ruoli verso Identità
Il punto di tutto questo è di capire che certamente, Dio ci ha dato vari ruoli, come abbiamo visto nell'ultimo sermone, e ci comanda come vivere quei ruoli. È giusto identificarci nei ruoli che Dio ci ha dato. Se tu sei un marito, è importante considerarti come marito, e perciò, vivere pienamente tutto ciò che Dio ti comanda come marito. Se tu sei un padre, è importante considerarti come padre, e impegnarti di cuore a svolgere fedelmente quel ruolo importante. Dobbiamo impegnarci a vivere ogni ruolo che Dio ci ha dato pienamente, secondo gli insegnamenti di Dio.
Però, un discorso è identificarci in un certo ruolo che Dio ci ha dato, un altro discorso è dove troviamo la nostra vera identità.
La nostra vera identità è quella di essere in Cristo. Essere in Cristo non è un semplice ruolo, è chi siamo. E quindi, tutta la nostra vita dovrebbe essere indirizzata a vivere pienamente in Cristo. Perciò dobbiamo cercare per primo il regno di Dio e la sua giustizia. Dovremmo trovare la nostra gioia in Cristo. Dovremmo riconoscere chi siamo, cioè che siamo in Cristo, in ogni decisione e scelta che facciamo, ogni giorno.
Essendo in Cristo, non apparteniamo a noi stessi. La nostra vita non è più nostra, siamo stati comprati a caro prezzo. L’unico modo di vivere la vera vita, la vita per cui siamo stati salvati, è di perdere la nostra vita, la vita di prima, rinnegare noi stessi, prendere la nostra croce, e seguire Gesù, in ogni decisione, ogni giorno. Allora, perdendo la nostra vecchia vita, troveremo la vera vita, e avremo la vita abbondante che Gesù ci offre.
Se tu NON hai Cristo, forse credi di essere padrone della tua vita, e che puoi vivere come vuoi. No, non è così! Chi è senza Cristo è schiavo del proprio peccato. Senza Cristo, siamo schiavi.
Invece in Cristo, siamo liberi dai nostri peccati. Siamo nuove creature. Allora, se tu sei in Cristo, riconosci che questa è la tua vita. Non è solo qualcosa che devi fare. Metti Dio per primo in ogni tua decisione! Vivi ogni ruolo in modo da dare gloria a Dio! Rinnega te stesso! Segui Cristo! Allora, perdendo la tua vita, tu troverai la vera vita!