Vivere una Vita Sprecata
Immagina di vivere nell’ultimo secolo, quando non c’erano i mezzi di comunicazione che ci sono oggi. Dopo anni di sogni, di sacrifici e di risparmi, riesci a risparmiare i soldi per un viaggio di un anno in Asia. Ti imbarchi sulla nave, e parti. Arrivi al porto in India, e inizia il tuo anno in cui potrai esplorare tanti posti meravigliosi. Hai il biglietto di ritorno nello zaino, valido solo alla fine del anno. Non puoi tornare prima.
La prima notte in India, chiuso da solo nella tua camera in albergo, tiri fuori il portafoglio che avevi tenuto chiuso e sigillato nello zaino. In quel portafoglio, hai tutti i soldi che servono per vivere e per viaggiare per tutto l’anno.
Ma ti spaventi nel scoprire che avevi preso il portafoglio sbagliato. A casa avevi due portafogli, uno con i soldi per il viaggio, e un altro con un po’ di soldi per riprendere la vita quando saresti tornato. Quello per il viaggio aveva 50 monete di oro, l’altro ne aveva solo 5. Per sbaglio, tu avevi preso quello con 5 monete.
Tu sai che per vivere modestamente, ti servono 50 monete d’oro per l’anno. Hai solo la decima parte di ciò che ti occorre per vivere. Come straniero, sarà impossibile trovare un lavoro.
Per tutto l’anno, vivi una vita di grande povertà. Dormi per strada, spesso hai un terribile freddo. Mangi poco, spesso frugando nei bidoni. Sei sempre in pericolo. Non puoi lavarti. È una vita difficile e dolorosa. Sei miserabile.
Finalmente, quel lungo e doloroso anno finisce. Vai al porto, e tiri fuori dal fondo dello zaino la busta con il biglietto di ritorno. Dentro, trovi una lettera, che tuo padre ti aveva dato poco prima dell’inizio del viaggio. Avevi dimenticato di aprirla. Apri la lettera, e scopri che è una lettera che spiegava che tuo padre aveva versato un somma immensa nella banca della città dove avevi vissuto quell’anno, in un conto a tuo nome. La lettera spiegava che bastava presentarti alla banca, con la lettera, e avresti potuto prelevare tutti i soldi che ti sarebbero serviti.
Hai vissuto malissimo, hai sofferto la fame e il freddo, quando in realtà, avevi a tua disposizione tutto ciò che serviva per vivere molto bene. La tua sofferenza era stata tutta inutile.
Che storia triste! Ma in realtà, spesso chi è salvato in Cristo Gesù vive la vita sulla terra così. Non sto parlando di benedizioni materiali. Sto parlando di mancare le benedizioni spirituali, e soprattutto, sto parlando di vivere mancando la gioia della salvezza.
Spesso, in questo pellegrinaggio verso il cielo, viviamo male, viviamo con poca gioia, anche se Dio ci ha dato tutto ciò che serve per avere una vita di profonda gioia, anche nelle prove e nelle sofferenze.
Spesso, non utilizzando i mezzi che Dio ci ha provveduto, viviamo male, anziché bene.
Dio vuole che abbiamo gioia! Cristo ci spiega come avere la sua gioia, e come avere una gioia completa. Questo è il cuore di Dio per noi!
Eppure, troppo spesso, non abbiamo la vera gioia. Questo è perché il nostro peccato non confessato ci ostacola dall’avere la gioia. Ed è anche quando cerchiamo la gioia nei posti sbagliati che non troviamo la gioia della salvezza.
Consideriamo come avere la gioia della salvezza.
La Gioia è il Piano di Dio
Prima di tutto, è importante capire che Dio intende che ogni vero credente sia pieno di gioia. La gioia dovrebbe far parte della vita di ogni credente. La vita normale per un credente dovrebbe essere una vita piena di gioia.
Per esempio, la gioia, la vera gioia, fa parte del frutto dello Spirito, come troviamo elencato in Galati 5:22.
“Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo.” (Galati 5:22 LND)
La gioia è una parte normale della vita cristiana. Trovate 1Pietro 1, in cui leggiamo che avendo Cristo, esultiamo con gioia in Lui, anche se ci troviamo con grandi prove e afflizioni. Seguite e notate che dovrebbe essere normale per un vero credente avere grande gioia. Leggo 1Pietro 1:3-8.
“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e che non appassisce, conservata nei cieli per voi, 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un podi tempo, se questo è necessario, dovete essere afflitti da varie prove, 7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo, 8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa,” (1Pietro 1:3-8 LND)
Avete visto? Nel versetto 6 dice che noi che siamo credenti gioiamo, a causa della nostra eredità eterna. Poi, nel versetto 8, dichiara che esultiamo di una gioia ineffabile e gloriosa, ovvero, una gioia così grande che non la si può descrivere.
In Romani 14:17, impariamo che il regno di Dio, e sta parlando del regno qua in questa vita, per chi è salvato, comprende la gioia. Ve lo leggo.
“poiché il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.” (Romani 14:17 LND)
Essere in Cristo dovrebbe produrre una vita di santità e di giustizia, dovrebbe darci pace, e dovrebbe farci abbondare di gioia nello Spirito Santo. Quindi, se la tua vita NON abbonda di gioia, c’è un problema.
Se uno è un vero credente, e non ha una profonda gioia, c’è un problema nella sua vita. Dio ha messo la gioia nel nostro conto. Qualcosa ci ostacola dall’avere la gioia che Dio ci dà.
Cercare Gioia in Cristo
Uno dei motivi per cui tanti credenti non hanno la gioia che potrebbero avere è perché cercano la gioia nei posti sbagliati. Di natura, una persona senza Cristo cerca la sua gioia nelle sue circostanze. Quando le cose vanno bene, egli sta bene. Quando le cose vanno male e ci sono tanti problemi, egli sta male.
Non deve essere così per chi è un vero credente! Se siamo in Cristo, la nostra gioia non deve essere nelle nostre circostanze, ma nel fatto stesso di essere in Cristo, e nella nostra eredità in Cristo. Abbiamo già letto in 1Pietro che esultiamo di gioia in Cristo, sapendo della nostra eredità.
In Filippesi 3:1, abbiamo il comandamento di gioire sempre nel Signore, in Cristo. In italiano troviamo la parola “rallegratevi”, ma in greco è proprio la parola “gioire”. Leggo questo versetto.
“Per il resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore; per me certo non è gravoso scrivervi le stesse cose, e per voi è una salvaguardia.” (Filippesi 3:1 LND).
Troviamo un comandamento simile in Filippesi 4:4. Di nuovo, una traduzione letterale sarebbe “gioite”. Ve lo leggo.
“Rallegratevi del continuo nel Signore lo ripeto ancora: Rallegratevi.” (Filippesi 4:4 LND).
Sarebbe meglio tradotto: Gioite del continuo nel Signore.
Troviamo un simile comandamento in 1Tessalonicesi 5:16. Anche qui, la parola tradotta come “siate allegri” sarebbe meglio tradurla con “siate gioiosi”. Ve lo leggo.
“Siate sempre allegri.” (1Tessalonicesi 5:16 LND).
Ovvero, siate sempre gioiosi.
Dio ci comanda di gioire, ma non nelle circostanze. Ci comanda di gioire costantemente nel Signore. La fonte della gioia della vita cristiana è il perdono che abbiamo in Gesù Cristo, e il fatto di essere in Lui e così avere accesso al Padre e all’eredità eterna.
Quindi, il primo motivo per cui i credenti non hanno gioia è perché cercano la gioia nei posti sbagliati, nelle circostanze. A questo punto, vorrei invitare ognuno di voi a valutare la propria vita. Dove cerchi la tua gioia? Se noi cerchiamo la gioia dove Dio non ci offre la gioia, non avremo mai la vera gioia. Potremmo avere momenti di felicità, e una certa contentezza, ma non una vera gioia. La vera gioia è un frutto dello Spirito Santo, e viene quando cerchiamo la gioia in Gesù Cristo, il nostro Signore. La vera gioia viene quando guardiamo alla meravigliosa verità che siamo perdonati in Cristo. Ecco da dove viene la vera gioia.
Il problema è che quando noi cerchiamo la gioia nelle circostanze, stiamo disprezzando il valore del perdono e delle benedizioni che abbiamo in Gesù Cristo.
Consideriamo più a fondo alcuni dei modi in cui cerchiamo la gioia al di fuori di Cristo. Se tu riconosci che cerchi la gioia in qualcosa al di fuori di Cristo, riconosci questo modo di fare come peccato. Confessalo, e così, puoi tornare a cercare la tua gioia in Cristo solo.
Cercare Gioia nell’avere meno problemi
Un modo in cui cerchiamo la gioia al di fuori di Cristo è quando speriamo di avere meno problemi. Magari abbiamo una situazione molto difficile, una prova pesante, e cominciamo a credere che se dovessimo solo essere liberati da quella prova, potremmo stare bene. Consideriamo quella prova come ciò che ci ostacola dall’avere la gioia.
Quando pensiamo così, il desiderio di essere liberato da quella prova diventa un idolo per noi. In questo caso, in modo subdolo, Cristo non è più il nostro tesoro, la liberazione da quella prova dolorosa è il nostro tesoro. Questa è una forma di idolatria, e perciò è un grave peccato. Facendo così, implichiamo che Cristo vale meno di quanto vale l’essere liberati da quella prova.
A ciascuno dico: esamina te stesso onestamente. Se tu sei aggravato a causa di una prova nella tua vita, certamente è giusto chiedere a Dio la grazia di sopportare la prova. E non è sbagliato chiedere a Dio di togliere la prova quando sarà il momento giusto. Ma se tu cominci a focalizzare sull’essere liberato da quella prova, anziché focalizzarti su Cristo, stai peccando contro Cristo. Riconosci questo come peccato, confessalo, e così puoi tornare ad avere la gioia della tua salvezza in Gesù Cristo.
Cercare Gioia in Qualcosa di apparente valore
Un altro modo in cui cerchiamo la gioia al di fuori di Cristo è quando cerchiamo gioia in qualcosa che il mondo dichiara di avere valore. Questo può essere qualcosa di materiale, può essere l'approvazione degli uomini, può essere un’esperienza o un successo.
Per esempio, è facile cercare la nostra gioia nell'approvazione degli uomini. Questo è legato alla superbia della vita, cioè il voler gloria per noi stessi, anche se spesso lo facciamo in modo subdolo. Vogliamo essere notati dagli altri. Moltissimo della società è fondato proprio su questa vanagloria. La grandissima parte dei vestiti che vengono venduti sono venduti non solo per coprirci, ma per metterci in mostra, con il desiderio di essere visti bene dagli altri. Notate che l’enfasi è su se stessi.
Se pensiamo a tutto ciò che serve per curare e abbellire i capelli, e se pensiamo poi al mercato della cosiddetta bellezza, un mercato di miliardi, è tutto mirato proprio a cercare attenzione per sé. Moltissime altre cose sono fatte per attirare l'attenzione su di sé. Questo è tutta una forma di superbia, e ci ostacola da vedere Cristo come il vero tesoro, e perciò, è un peccato. Anche in questo caso, dobbiamo confessare questo peccato. Solo così possiamo tornare ad avere la gioia della salvezza.
Parlando di come possiamo cercare la gloria dagli uomini, molto della media sociale è fatta per promuovere se stessi. Moltissimo di ciò che l'uomo fa, lo fa per essere visto dagli altri. Vogliamo essere notati, vogliamo essere approvati, vogliamo essere visti come bravi e buoni e intelligenti e belli. Questo è il nostro orgoglio, che focalizza su noi stessi, anziché su Cristo e sugli altri.
Come credenti, anche noi siamo tentati in questo. Infatti, è estremamente importante che valutiamo attentamente il nostro cuore per riconoscere se stiamo cercando gloria per noi stessi. In qualunque momento che cerchiamo la gloria per noi stessi, in qualunque modo, non stiamo cercando la gloria di Dio. Questo è un grave peccato, e finché non lo riconosciamo, lo confessiamo, e lo abbandoniamo, non possiamo avere la vera gioia della salvezza.
Possiamo cercare la gioia in tanti altri modi al di fuori di Cristo. Per esempio, ho menzionato le cose materiali. Viviamo in un mondo che ci offre una vasta scelta di cose materiali che promettono di soddisfare il nostro cuore. Possono essere cose piccole che costano poco, possono essere vestiti, possono essere aggeggi elettronici, possono essere 1000 cose. Il punto non è il costo o il valore, il punto è che spesso, cerchiamo la gioia nelle cose materiali. La Bibbia parla della concupiscenza degli occhi, del vedere e desiderare.
Chiedo a ciascuno di valutare se in qualunque modo stai cercando la soddisfazione, e quindi la gioia, in qualcosa di materiale. Se sì, riconosci questo peccato, confessalo, e guarda di nuovo a Gesù Cristo. Solamente così si può avere la vera gioia della salvezza.
Ci sono altri modo in cui possiamo cercare la gioia. Per esempio, tanti cercano la gioia nel successo: successo a scuola, successo nel lavoro, successo nello sport, e in altri campi. Non è peccato avere successo, il peccato è quando cerchiamo la nostra gioia nel successo. In quei casi, ci impegniamo tanto per avere il successo, trascurando altre cose, solitamente trascurando un impegno per la gloria di Dio. Cercare la nostra gioia nel successo, anche in qualcosa che è buono, è un peccato di idolatria. Dobbiamo riconoscere e confessare questo peccato. Solo così possiamo vivere per la gloria di Dio, e così avere la gioia della salvezza.
Quindi, abbiamo visto che un motivo per cui non abbiamo la gioia è che stiamo cercando la gioia nei posti sbagliati. Prego che ognuno di noi esaminerà la propria vita, per riconoscere e confessare qualsiasi peccato in questo campo.
Il Peccato non Confessato
Passiamo a considerare un altro motivo per cui tanti credenti non hanno la vera e piena gioia della salvezza: ed è perché hanno peccati nella loro vita che non sono stati confessati.
Certamente, cadiamo tutti, ma c’è una grande differenza fra cadere nel peccato e camminare nel peccato.
Quanto è importante ricordare che Dio è santo! L'attributo più menzionato di Dio è la Sua Santità. Dio è assolutamente santo, e perciò odia ogni peccato. A causa di questo, ogni nostro peccato è un'abominazione a Dio. Se noi abbiamo peccato dentro di noi che non abbiamo confessato, e perciò di cui non siamo perdonati e purificati, non avremo il frutto dello Spirito. E quindi, non avremo la gioia della salvezza. È impossibile essere riempiti con la gioia della salvezza se abbiamo del peccato non confessato.
In Giovanni 15, Gesù parla di dimorare in Lui, e nel suo amore. Lui dichiara che il modo di dimorare nel suo amore è di osservare i suoi comandamenti. Se noi abbiamo del peccato non confessato, non stiamo osservando i suoi comandamenti. E perciò, non stiamo dimorando nel suo amore. Questo vuol dire che non avremo la gioia di Cristo, ovvero, non avremo la gioia della salvezza. Vi leggo Giovanni 15:9-11.
“9 come il Padre ha amato me, così io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena.” (Giovanni 15:9-11 LND).
Se non osserviamo i comandamenti di Dio, non avremo la gioia della salvezza. Prego che possiamo veramente capire questo.
Nel Salmo 51, Davide parla del suo peccato. Converrebbe leggere tutto il Salmo, ma per ragione di tempo voglio leggere solo alcuni versetti, per aiutarci a capire che quando confessiamo i nostri peccati e riceviamo il perdono di Dio, allora, avremo di nuovo la gioia della salvezza. Ascoltate mentre leggo il Salmo 51:7-12.
“7 Purificami con issopo, e sarò mondo; lavami, e sarò più bianco della neve. 8 Fammi sentire gioia e allegrezza, fa’ che le ossa che hai spezzato festeggino. 9 Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. 10 O DIO crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. 11 Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito. 12 Rendimi la gioia della tua salvezza, e sostienimi con uno spirito volenteroso.” (Salmo 51:7-12 LND)
È solo quando riconosciamo e confessiamo i nostri peccati, abbandonandoli, che Dio ci dà di nuovo la gioia della salvezza!
Questa verità viene ripetuta in tutta la Bibbia. Se noi abbiamo del peccato non confessato, non possiamo avere la vera gioia della salvezza. La gioia viene da Dio, e quando abbiamo del peccato non confessato, esso crea una separazione fra noi e Dio. Quindi, per quanto possiamo cercare la gioia in altre cose, se non confessiamo veramente i nostri peccati la vera gioia non ci arriverà. È impossibile per noi riuscire a creare la gioia, la gioia viene solo da Dio. E perciò, è assolutamente fondamentale che confessiamo i nostri peccati.
Salmo 32
Per quanto riguarda il confessare i peccati, un altro brano che ci ricorda quanto è impossibile avere la gioia fino a quando non confessiamo veramente il peccato è il Salmo 32. In questo Salmo, Davide parla di quanto era aggravato dalla mano di Dio finché non ha confessato il suo peccato. Non c'è vera pace, e non c'è vera gioia, finché non confessiamo il nostro peccato.
Nella prima parte di questo Salmo, Davide parla della benedizione che c'è per chi ha confessato il peccato. Poi parla di quanto stava male prima di confessare il suo peccato, e infine parla di quanto è stato curato da Dio dopo che aveva confessato il suo peccato. Poi, nel versetto 8, Dio parla della cura che avrà per lui. E poi, Davide conclude con un'esortazione per tutti a non essere degli stolti, ma piuttosto di confessare i peccati per poter confidare nell'Eterno. Leggo Salmo 32.
“1 Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto! 2 Beato l’uomo a cui l’Eterno non imputa l’iniquità, e nel cui spirito non c’è inganno. 3 Mentre tacevo, le mie ossa si consumavano tra i gemiti che facevo tutto il giorno. 4 Poiché giorno e notte la tua mano pesava su di me, il mio vigore era diventato simile all’arsura d’estate. (Sela) 5 Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: "Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno," e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato. (Sela) 6 Perciò ogni uomo pio t’invocherà nel tempo che puoi essere trovato, anche se le grandi acque dovessero straripare, esse non giungeranno fino a lui. 7Tu sei il mio luogo di rifugio, tu mi preserverai dall’avversità, tu mi circonderai di canti di liberazione. (Sela) 8 ti ammaestrerò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò il mio occhio su di te. 9 Non siate come il cavallo e come il mulo che non hanno intelletto, e la cui bocca bisogna frenare con morso e con briglia, altrimenti non ti si avvicinano. 10 Molti sono i dolori dell’empio, ma chi confida nell’Eterno sarà circondato dalla sua benignità. 11 Rallegratevi nell’Eterno ed esultate, o giusti; mandate grida di gioia voi tutti, retti di cuore.” (Salmo 32:1-11 LND)
Quanto spesso anche noi abbiamo peccati che non vogliamo riconoscere. Ci giustifichiamo con i nostri ragionamenti, rifiutiamo di veramente valutare la cosa davanti a Dio.
Spesso, per non valutare quando qualcuno ci parla del peccato, accusiamo chi ci parla di un peccato di essere esagerato o legalista. Questo è un modo comodo ma anche molto carnale per rifiutare di valutare se abbiamo un peccato. Se uno ti parla di un peccato, come reagisci? Nella tua mente, o anche a voce, lo accusi di essere esagerato, così rifiutando di valutare ciò che ti ha detto?
Mi rattrista moltissimo quando vedo credenti che rifiutano di valutare onestamente quando altri parlano loro dei loro peccati. Si scusano in tanti modi. Dicono cose come: lui pensa così, ma io non sono d'accordo. Chi fa così rifiuta di veramente valutare seriamente il comportamento alla luce della Bibbia. E molto spesso, è perché nella carne la persona non vuole cambiare modo di fare, e così si giustifica in quel modo per non riconoscere che sta nel peccato davanti a Dio.
Qualunque volta che rifiutiamo di riconoscere un nostro peccato, pecchiamo, per il semplice fatto che non ci esaminiamo, e spesso, perché quello che rifiutiamo di esaminare è peccato.
Quando facciamo così, rimane un muro fra noi e Dio, e così, siamo senza la gioia della salvezza.
A volte, pecchiamo nel modo di reagire contro chi ha peccato contro di noi. Spesso, in quei casi, guardiamo al loro peccato, non al nostro. Ma non importa: è solo il nostro peccato che ci ostacola da Dio e ci fa non avere la gioia della salvezza. È solo quando sono aggravato del mio peccato, e confesso il mio peccato, che ricevo il perdono, e vengo purificato da Dio, per poter di nuovo godere la gioia della salvezza!
Non importa il motivo, se noi rifiutiamo di riconoscere e confessare un nostro peccato, non avremo il perdono di Dio, e perciò, non avremo la gioia della salvezza.
Gioire in Cristo
Quindi, il chiaro messaggio in tutta la Bibbia è che la vita in Cristo dovrebbe essere una vita di gioia. Dio ci ha provveduto tutto ciò che serve, in Cristo Gesù, per poter gioire profondamente, in questo pellegrinaggio.
Invece, in realtà, spesso non abbiamo la gioia della salvezza. Spesso, la nostra fede è fiacca, non gioiosa. Questo è perché non stiamo guardando a Cristo, e alla grazia che abbiamo in Lui.
Forse stiamo guardando ai problemi e alle difficoltà, alle prove, e così non vediamo Cristo. Non possiamo mai avere la gioia della salvezza se stiamo guardando alle difficoltà e alle prove anziché a Cristo! Tu, stai focalizzando sui dolori e sui pesi e sulle prove della vita? Guarda a Cristo! Egli vale infinitamente di più di tutti i dolori.
Invece, forse il tuo problema è che stai guardando a qualcosa che il mondo offre. Forse sei pieno di superbia, ricordando come gli altri ti vedono. Forse sta mirando al successo, focalizzando su qualcosa che il mondo offre, anche se è qualcosa che in sé è lecito. Però, se il tuo cuore è fissato su qualcosa che non è Gesù Cristo, questo è idolatria, e finché rimani in questo peccato non puoi avere il perdono che ti serve per poter di nuovo avere la gioia della salvezza.
Oh che possiamo vedere di più Gesù Cristo, e tutti i benefici che abbiamo in Cristo.
In Cristo, abbiamo un Sommo Sacerdote che può comprenderci in ogni prova, e abbiamo un grande libero accesso al trono della Grazia, dove possiamo trovare l’aiuto giusto in ogni prova. Vi leggo Ebrei 4:14-16.
“14 Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione. 15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno.” (Ebrei 4:14-16 LND)
Che dono immenso: libero accesso al trono di Dio tramite Cristo! In Cristo, abbiamo l’Avvocato che ci procura il perdono, il pieno perdono, quando pecchiamo, se confessiamo i nostri peccati. Senza Cristo, sarebbe impossibile ottenere il perdono. Con Cristo, per mezzo del suo sacrificio compiuto una volta per sempre, essendo Egli la propiziazione per pagare la condanna del nostro peccato, possiamo essere perdonati. Leggo 1 Giovanni 2:1,2.
“1 Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo il giusto. 2 Egli è la propiziazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.” (1Giovanni 2:1-2 LND)
In Cristo, abbiamo il “sì” per tutte le promesse di Dio. Gesù Cristo ha ogni potestà in cielo e sulla terra, ed è con noi fino alla fine dell’età presente.
Gesù è il nostro Buon Pastore. Gesù ritornerà per portarci con Sé alla casa che ha preparato nella presenza del Padre. Come nostro Signore, Gesù Cristo non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze. Avendo Gesù Cristo come la nostra giustizia, la nostra eredità è sicura.
C’è molto, molto di più che potrei dire dei benefici e delle benedizioni che abbiamo in Gesù Cristo. Ma quando consideriamo ciò che abbiamo in Cristo, e ciò che ci aspetta, quando saremo glorificati con Lui, allora, le afflizioni di questa vita non sono per nulla paragonabili a quello che ci aspetta. Vi leggo 2 Corinzi 4:16-18.
“16 Perciò noi non ci perdiamo d’animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria; 18 mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.” (2 Corinzi 4:16-18 LND)
Se tu hai la salvezza, se tu sei in Gesù Cristo, tu ho motivo di gioire profondamente, in qualunque prova.
Conclusione
A questo punto, vorrei tornare al mio discorso iniziale. Quanto spesso viviamo una vita in cui siamo dei poveri di gioia, quando invece potremmo avere una gioia immensa.
Manchiamo la gioia perché cerchiamo la gioia al di fuori di Cristo. Oppure, manchiamo la gioia perché abbiamo il peccato che non vogliamo riconoscere. Non vogliamo umiliarci, non vogliamo essere visti male dagli uomini. Compromettiamo, perché è più facile, ma facendo così, manchiamo la gioia della salvezza.
Cari fratelli e sorelle, Dio vuole che abbiamo gioia, una profonda gioia. Accettiamo questo dono, camminando umilmente per fede in ubbidienza a Dio! Solo così possiamo avere la gioia.
Perciò, voglio invitare ciascuno di voi ad esaminare la propria vita. Tu, stai cercando la gioia al di fuori di Cristo? Se sì, confessa questo peccato, e focalizza di nuovo su Cristo.
Prego che ognuno di noi sceglierà di confessare qualunque peccato che Dio gli mostra, e che ci impegneremo a vedere sempre di più l’immensità della nostra salvezza. Vedendo più di Cristo, avremo la gioia della salvezza.
Grazie a Dio, per mezzo di Gesù Cristo c'è perdono, vero perdono, perdono completo ogni volta che ci umiliamo e confessiamo i nostri peccati senza scuse a Dio.
Fratelli, non sprechiamo questa preziosa vita che Dio ci ha dato in Cristo. Viviamo godendo la gioia della nostra salvezza, osservando i comandamenti di Dio, in modo da dimorare nell'amore di Cristo e avere la sua gioia completa in noi.