Cosa vogliamo? Per cosa ci impegniamo, per cosa a volte litighiamo, cosa cerchiamo? Vogliamo gioia vera, profonda gioia. Ma spesso, non l’abbiamo. Come possiamo trovare la gioia vera e duratura?
Nel mondo, si cerca la gioia in tanti posti sbagliati. E spesso, se non guardiamo a Cristo, anche noi cerchiamo la gioia nei posti sbagliati. Per esempio, c’è chi cerca la gioia nelle ricchezze. C’è chi la cerca nell’approvazione o la stima degli altri, chi nel divertimento, chi cercando di avere il controllo della propria vita, e chi cercando di avere sempre ragione.
Notate che sono tutte cose in cui si cerca di ottenere per se stessi. Ma non portano mai la vera gioia, non soddisfano mai il cuore. Quando viviamo per noi stessi, non troviamo mai la vera gioia.
Allora, come possiamo avere gioia?
Avremo gioia, vera gioia, quando la nostra vita porta frutto che dura. Quando compiamo cose che valgono eternamente. Avremo gioia quando ci spendiamo in quello che promuove il regno di Dio e porta il vero bene spirituale agli altri.
Pensa cosa ti soddisfa di più: passare una giornata facendo qualcosa che serve solo per te, oppure, passare una giornata compiendo qualcosa che porta del vero bene agli altri e gloria a Dio?
Vediamo questo anche nei bambini. Se vivono per loro stessi, non sono veramente contenti. Non hanno gioia. Se invece realizzano qualcosa che vale, hanno grande soddisfazione.
Questo è perché Dio ci ha creati a sua immagine. Dio è un Dio che compie opere che durano. Dio ci ha creati affinché anche noi compiamo opere che durano.
La Bibbia descrive questo come portare frutto, frutto che dura.
Come credenti, il nostro cuore sarà soddisfatto solo quando viviamo portando molto frutto per la gloria di Dio. NULLA soddisferà il nostro cuore, a fondo, se non solo quando portiamo molto frutto. La vera gioia viene da Dio quando portiamo molto frutto, alla gloria di Dio.
Un brano che conosciamo bene, che spiega questo molto chiaramente, è Giovanni 15:1-11. Gesù Cristo ci spiega come vivere per avere la piena gioia ed è portando molto frutto. Seguite mentre lo leggo.
“1 "Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo monda affinché ne porti ancora di più. 3 Voi siete già mondi a motivo della parola che vi ho annunziata. 4 Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me, e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio e si secca; poi questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e sono bruciati. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli. 9 Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa. (Giovanni 15:1-11)
Salto giù al versetto 16.
16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinché qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, egli ve la dia. (Giovanni 15: 16)
Abbiamo già analizzato questo brano a fondo in altri studi. Per ora, notate che lo scopo della vita è quello di portare molto frutto. Portare molto frutto rende chiaro che siamo discepoli, ovvero, salvati. E, portare frutto è il modo di avere la gioia di Cristo in noi, e di avere la piena gioia.
Nella parabola dei talenti, il padrone dà talenti, che corrispondevano ad una grande quantità di denaro, a tre servi. Due servi si sono impegnati a guadagnare per lui, che significa portare frutto, mentre l’altro servo vive per se stesso. Alla fine, arriva il giorno di renderne conto davanti al padrone. Notiamo quello che il padrone dice ad un servo che aveva portato molto frutto:
“E il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore".” (Matteo 25:21)
Quello che era stato fedele a portare frutto, è entrato nella gioia eterna. Fratelli e sorelle, se volete la vera gioia, la gioia che solo Dio può dare, se volete quella gioia ora, e per tutta l’eternità, vivete per portare molto frutto per la gloria di Dio, frutto che dura. Questa è l’unica vita che ci darà la vera gioia, che è quello che il nostro cuore desidera.
Che cos’è frutto spirituale
Grazie a Dio che dimorando in Cristo, possiamo produrre frutto spirituale e così, avere la gioia di Cristo, la piena gioia.
Però, per poter portare frutto spirituale, dobbiamo capire che cos’è frutto spirituale.
Il frutto che possiamo produrre se dimoriamo in Cristo non è da confondere con il frutto dello Spirito. È lo Spirito Santo che produce il frutto dello Spirito in noi. Galati 5:22 descrive questo, che riguarda il nostro carattere.
Invece, il frutto che noi possiamo produrre, ma solo se dimoriamo in Gesù Cristo, è quello di aiutare gli altri a vedere più di Dio, in modo che Dio venga glorificato. Frutto spirituale è compiere opere che fanno crescere il regno di Dio. Portiamo frutto usando i nostri doni spirituali per il bene degli altri.
Facciamo questo aiutando altri a conoscere Dio e ad essere fortificati nella loro fede, così danno gloria e ringraziamenti a Dio. È quando aiutiamo altri a crescere nella santità, o ad avere pace nella prove, guardando più a Cristo. È quando aiutiamo altri a vedere e confessare il loro peccato. È quando li aiutiamo a ringraziare e glorificare Dio.
Paolo voleva frutto fra i Filippesi
È portare frutto negli altri che ci fa avere la vera gioia di Cristo.
L’apostolo Paolo voleva portare frutto negli altri. In Filippesi 1, Paolo parla del fatto che morire per andare con Cristo sarebbe stato molto meglio, però, era pronto a rimanere nel corpo, per portare frutto in loro. Questo frutto sarebbe stato utile per il loro avanzamento e la loro gioia nella fede in Cristo. Seguite attentamente mentre leggo Filippesi 1:21-27.
19 So infatti che questo riuscirà a mia salvezza, mediante la vostra preghiera e l’aiuto dello Spirito di Gesù Cristo, 20 secondo la mia fervida attesa e speranza, che non sarò svergognato in cosa alcuna, ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà magnificato nel mio corpo, o per vita o per morte. 21 Per me infatti il vivere è Cristo, e il morire guadagno. 22 Ma se il vivere nella carne è per me un lavoro fruttuoso, allora non saprei proprio cosa scegliere, 23 perché sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore, 24 ma il rimanere nella carne è più necessario per voi. 25 E questo so sicuramente: che rimarrò e dimorerò presso di voi tutti per il vostro avanzamento e per la gioia della vostra fede, 26 affinché il vostro vanto per me abbondi in Cristo Gesù, per la mia presenza di nuovo tra voi. 27 Soltanto, comportatevi in modo degno dell’evangelo di Cristo, affinché, sia che io venga e vi veda, o che sia assente, oda nei vostri riguardi che state fermi in uno stesso spirito, combattendo insieme con un medesimo animo per la fede dell’evangelo, 28 senza lasciarvi spaventare in alcuna cosa dagli avversari; questo è per loro una prova di perdizione, ma di salvezza per voi, e ciò da parte di Dio. (Filippesi 1:21-28)
Paolo era pronto a spendersi per portare frutto spirituale in loro, per accrescere la loro fede, perché Paolo capiva che solo portando frutto spirituale si ha la vera gioia.
Tutto quello che facciamo che è terreno sarà perso per sempre. Invece, il frutto che portiamo per Cristo durerà per tutta l’eternità. In Giovanni 4, Gesù, parlando con i discepoli di evangelizzare i Samaritani, dichiara che il frutto è per la vita eterna. Leggo Giovani 4:35-37
35 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Alzate i vostri occhi e mirate le campagne, come già sono bianchi per la mietitura. 36 Or il mietitore riceve il premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. (Giovanni 4:35-37)
Il frutto è il premio per la vita eterna, cioè, dura per tutta l’eternità.
Portare frutto è costoso
Dobbiamo capire che portare frutto è costoso. Bisogna sacrificare tante altre cose per avere una vita che porta molto frutto. La tua passione dev’essere il regno di Dio. Bisogna far morire quello che in noi è terreno. Vi leggo Giovanni 12:23-25 che spiega come portare frutto.
23 Ma Gesù rispose loro, dicendo: "L’ora è venuta, in cui il Figlio dell’uomo deve essere glorificato. 24 In verità, in verità vi dico: Se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. (Giovanni 12:23-25)
Se tu ami la tua vita terrena, se vuoi salvare la vita che hai creato sulla terra, non avrai frutto spirituale, e perderai la vita che hai costruito. Se invece perdi quello che cercavi prima, per essere totalmente speso per Cristo, allora, la tua vita avrà tanto frutto spirituale.
L’apostolo Paolo era pronto a spendersi completamente per portare frutto spirituale, sapendo che questo gli avrebbe dato gioia per tutta l’eternità. Egli descrive questo in Filippesi 2:14-18. Notate che parla di come avrebbe potuto gloriarsi di loro nel giorno di Cristo, cioè, al ritorno di Cristo.
14 Fate ogni cosa senza mormorare e senza dispute, 15 affinché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, 16 tenendo alta la parola della vita, affinché nel giorno di Cristo abbia di che gloriarmi, per non aver corso invano né invano faticato. 17 Ma anche se sono versato in sacrificio e servizio della vostra fede, ne gioisco e me ne rallegro con tutti voi. 18 Similmente gioite anche voi e rallegratevi con me. (Filippesi 2:14-18)
Paolo viveva per portare frutto, sapendo che così, avrebbe avuto gioia al ritorno di Cristo, una gioia eterna. Per portare frutto, dobbiamo vivere con gli occhi sul ritorno di Cristo. Dobbiamo essere pronti a sacrificarci ed a soffrire in questa vita, per portare frutto che dura.
Anche in Colossesi 1:24,25, notiamo come Paolo era pronto a soffrire, per portare frutto spirituale in loro.
24 Ora mi rallegro nelle mie sofferenze per voi, e compio nella mia carne ciò che manca alle afflizioni di Cristo per il suo corpo, che è la chiesa, 25 di cui sono stato fatto ministro, secondo l’incarico che Dio mi ha dato per voi, per presentare pienamente la parola di Dio, (Colossesi 1:24,25)
Proseguo anche con Colossesi 2:1-3.
1 Voglio infatti che sappiate quanto grande sia il combattimento che sostengo per voi, per quelli che sono a Laodicea e per tutti quelli che non hanno visto la mia faccia di persona, 2 affinché i loro cuori siano consolati, essendo essi uniti insieme nell’amore, ed ottengano tutte le ricchezze della piena certezza d’intelligenza per la conoscenza del mistero di Dio e Padre, e di Cristo, 3 in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. (Colossesi 2:1-3)
Paolo era pronto a soffrire, affinché i loro cuori fossero consolati, che è un grande frutto spirituale. In Colossesi 4:12 leggiamo di come Epafra combatteva nella preghiera per la loro crescita.
12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo, vi saluta; egli combatte sempre per voi nelle preghiere, affinché stiate fermi, perfetti e compiuti in tutta la volontà di Dio. (Colossesi 4:12)
Epafra pregava che fossero fermi, perfetti e compiuti nella volontà di Dio. Quindi, le sue preghiere producevano frutto spirituale. La preghiera è un potente mezzo di portare frutto spirituale, quando preghiamo secondo la volontà di Dio. Quanto è importante che impariamo a pregare sempre di più secondo gli esempi di preghiere che troviamo nella Bibbia. Pregare così produce frutto che dura.
La vera sapienza è vivere per portare frutto
La vera sapienza è di vivere per portare frutto. In Giacomo 3:17 leggiamo che la sapienza che viene dall’alto, ovvero, la sapienza di Dio, è piena di frutti buoni. Leggo Giacomo 3:17.
Ma la sapienza che viene dall’alto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia. (Giacomo 3:17) (Giacomo 3:17)
Se vuoi vera sapienza, impegnati, più di ogni altra cosa, a portare frutto spirituale. Questa è la vera sapienza. Questa è l’unica vita che vale veramente. Solo così avrai la vera gioia.
Paolo desidera la gioia dei credenti
Se ami qualcuno veramente, vuoi la gioia di quella persona. L’apostolo Paolo amava i credenti, e perciò, voleva la loro gioia. Tu vuoi che possa portare vero frutto.
I Filippesi avevano mandato un’offerta a Paolo, che gli permetteva di continuare a predicare. Perciò, quel dono portava frutto spirituale.
Quando Paolo lo ha saputo, vedendo questo frutto in loro, aveva gioia, in quanto sapeva che, questo frutto, avrebbe portato gioia a loro.
Leggiamo di questo in Filippesi 4:10-17.
10 Or mi sono grandemente rallegrato nel Signore, perché finalmente le vostre cure per me si sono ravvivate; in realtà già ci pensavate, ma vi mancava l’opportunità. 11 Non lo dico perché sia nel bisogno, poiché ho imparato ad essere contento nello stato in cui mi trovo. 12 So essere abbassato, e so vivere nell’abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato ad essere sazio e ad aver fame, ad abbondare e a soffrire penuria. 13 Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica. 14 Tuttavia avete fatto bene a prendere parte alla mia afflizione. 15 Or sapete anche voi, Filippesi, che all’inizio della predicazione dell’evangelo, quando partii dalla Macedonia, nessuna chiesa mi fece parte di alcuna cosa, per quanto al dare e al ricevere, se non voi soli 16 poiché anche a Tessalonica mi avete mandato, non solo una volta ma due, di che provvedere al mio bisogno. 17 Non già che io ricerchi il dono, ricerco invece il frutto che abbondi a vostro favore. (Filippesi 4:10-17)
Paolo amava questi credenti, voleva la loro gioia. Perciò, Paolo aveva gioia, sapendo del frutto spirituale che avevano prodotto con il loro dono. A Paolo non importava ricevere soldi, per Paolo era importante che loro portassero frutto spirituale. Egli vedeva questo nella loro offerta, e nel fatto che avevano uno stesso spirito, combattendo insieme per la fede dell’evangelo.
Oh che possiamo noi incoraggiare gli uni gli altri ad avere una vita piena di frutto spirituale, affinché possiamo avere la gioia di Cristo! Oh che ogni genitore possa desiderare questo, più di ogni altra cosa, per i suoi figli! Se vuoi la più grande benedizione per qualcuno, prega per la sua salvezza, e poi, che possa avere una vita piena di frutti spirituali.
1Pietro 4 ogni credente ha doni da usare
Grazie a Dio, se tu sei un vero credente, tu puoi avere una vita piena di frutto spirituale, perché ogni vero credente ha ricevuto da Dio uno o più doni spirituali, che sono quelli che usiamo per portare frutto. Leggiamo di questo in 1Pietro 4:10,11.
Ci sono doni di parola, e poi, ci sono doni di servizio. Avremo frutto quando quello che diciamo o che facciamo porta altri a vedere più di Dio e a glorificare Dio. Leggo 1Pietro 4:10-11.
10 Ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta al servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. 11 Se uno parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; se uno fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen. (1Pietro 4:10,11)
Se tu sei un credente, TU hai doni spirituali. Tu puoi impegnarti ad usare i tuoi doni, in modo da avere una vita piena di frutto spirituale, quando questo è il tuo desiderio e la tua passione, quello per cui preghi, e quello per cui ti impegni con tutto il tuo cuore.
Consideriamo i doni di parola.
Quanto è importante che usiamo le nostre parole per aiutare altri a vedere più di Dio. Evangelizzare aiuta i non credenti a vedere più di Dio. Poi, con altri credenti, ci sono parole di incoraggiamento, parole di conforto, parole che aiutano a ricordare le promesse di Dio, parole che aiutano a riconoscere il peccato, parole che aiutano a capire meglio la Bibbia, parole che danno saggezza. Questo è un esempio di parole che edificano, e producono frutto spirituale.
Possiamo portare frutto spirituale anche con i nostri servizi, quando aiutano altri a vedere più di Dio. Per esempio, c’è il dono spirituale di servire, o aiutare, in modo che una persona veda più della cura di Dio. C’è il dono di aiutare chi è nel bisogno, di curare un ammalato, di fare i lavori pratici utili per facilitare l’evangelizzazione o l’insegnamento. Per esempio, c’è l’aiuto che serve per mettere i sermoni in Internet, o per stampare libri cristiani.
Anche dare soldi per promuovere l’opera di Dio produce frutto spirituale, come abbiamo visto con i Filippesi, che sostenevano Paolo. Aiutare i credenti nel bisogno porta loro a ringraziare Dio, e anche questo è un frutto spirituale. Vediamo un esempio di questo in quello che Paolo dichiara in 2 Corinzi 9, dove esorta i credenti a dare soldi per aiutare i credenti in Giudea, parlando poi del frutto che produce.
Seguite mentre leggo di questo in 2 Corinzi 9:7-15. Notate il frutto che la loro offerta avrebbe prodotto nei credenti della Giudea.
7 Ciascuno faccia come ha deliberato nel suo cuore, non di malavoglia né per forza, perché Dio ama un donatore allegro. 8 Ora Dio è potente di fare abbondare in voi ogni grazia affinché, avendo sempre il sufficiente in ogni cosa, voi abbondiate per ogni buona opera, 9 come sta scritto: "Egli ha sparso, egli ha dato ai poveri, la sua giustizia dura in eterno". 10 Or colui che fornisce la semente al seminatore e il pane da mangiare, provveda e moltiplichi pure la vostra semente, ed accresca i frutti della vostra giustizia; 11 allora sarete arricchiti per ogni liberalità, che per nostro mezzo produrrà rendimento di grazie a Dio. 12 Poiché l’adempimento di questo servizio non solo supplisce alle necessità dei santi, ma produce anche abbondanza di ringraziamenti verso Dio, 13 perché, a causa della prova di questa sovvenzione, essi glorificano Dio per l’ubbidienza con cui professate l’evangelo di Cristo e per la liberalità con cui ne fate parte a loro e a tutti. (2Corinzi 9:7-14)
Avete visto? Nel versetto 10, Paolo pregava affinché Dio provvedesse per la loro semente, per accrescerei frutti della loro giustizia.
Nel versetto 11, Paolo dichiara che la loro liberalità produrrà abbondanza di ringraziamenti verso Dio, che è un chiaro frutto spirituale. Quindi, la loro offerta di soldi si trasformava in ringraziamenti verso Dio. Questa è una buona notizia per noi.
Poi, nei versetti 12 e 13, Paolo dichiara che il loro dono produce ringraziamento a Dio e anche spinge le persone a glorificare Dio.
Questo è molto incoraggiante. Noi possiamo usare i soldi che Dio ci ha dato, qualcosa che alla fine sarà persa per sempre, per produrre frutto spirituale che durerà per tutta l’eternità. In Luca 16, dopo la parabola del fattore infedele, Gesù ci comanda ad usare i nostri soldi per portare frutto spirituale che dura nell’eternità. Leggo le parole di Gesù in Luca 16:9.
“Or io vi dico: Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste perché, quando esse verranno a mancare, vi ricevano nelle dimore eterne.” (Luca 16:9 LND)
Quando Gesù dice “ricchezze ingiuste”, sta parlando dei soldi di questo mondo. Non sono ingiuste in sé, però, sono alla radice di tanti peccati. Gesù sta dicendo di usare i nostri soldi per fare delle amicizie eterne, ovvero, per aiutare le persone ad essere salvate. Così, ci riceveranno nelle dimore eterne, in altre parole, quando arriviamo in cielo, queste persone saranno frutto spirituale che avremo prodotto.
Grazie a Dio per questo. Possiamo produrre frutto spirituale non solo con le nostre parole, ma anche con i nostri soldi, investendoli in quello che promuove il regno di Dio, e anche con i nostri servizi.
Quindi, noi portiamo frutto spirituale quando usiamo i nostri doni spirituali. I nostri doni servono sempre per il bene degli altri, come leggiamo in 1Corinzi 12:7.
“Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utilità comune.” (1Corinzi 12:7 LND)
Quindi, noi portiamo frutto spirituale quando usiamo i nostri doni spirituali per edificare gli altri. Questo è come avere la vera gioia.
Come avere una vita piena di frutto spirituale
Spero che abbiate capito che per avere la gioia, dobbiamo impegnarci a compiere buone opere, che facciamo quando usiamo i nostri doni spirituali per edificare gli altri. Se vuoi una vita con vera gioia, l’unico modo è vivere in modo da portare frutto spirituale. SOLO così, avrai la gioia della salvezza.
Questo ci porta alla domanda: in che modo possiamo avere una vita piena di frutto spirituale, che ci porterà ad avere la gioia vera e piena della salvezza?
È chiaro che non è automatico.
Prima di tutto, dobbiamo VOLERE una vita piena di frutto spirituale. Dobbiamo voler usare i nostri doni per edificare gli altri. Questo deve essere il desiderio del nostro cuore. Deve essere quello a cui pensiamo giorno per giorno. Non succederà mai per caso.
Nella carne, siamo attirati da tante cose. Dobbiamo ricordarci che sono tutte un inganno. Dobbiamo ricordare la verità che SOLO una vita piena di frutto spirituale vale. Per tenere questo in mente, abbiamo bisogno gli uni degli altri. Abbiamo bisogno di togliere quello che ci è di distrazione. Abbiamo bisogno di togliere la brutta compagnia, e cercare altri credenti che vogliono anche loro una vita piena di frutto spirituale.
Dimorare in Cristo
Secondo, per portare frutto, è assolutamente essenziale che dimoriamo in Cristo. SOLO se dimoriamo in Cristo possiamo portare frutto spirituale, come Gesù dichiara in Giovanni 15.
COME possiamo dimorare in Cristo? La CHIAVE per dimorare in Cristo è di riconoscere e confessare di cuore i nostri peccati. Se uno è un grande studioso della Bibbia, se uno si impegna moltissimo a servire Dio, se uno si sacrifica per Dio, ma non confessa i suoi peccati, non dimorerà in Cristo e non avrà frutto spirituale nella sua vita. È quando camminiamo in santità, che vuol dire, quando confessiamo di cuore i nostri peccati ogni volta che cadiamo, che dimoriamo in Cristo. Ed è quando dimoriamo in Cristo che possiamo portare frutto.
Dobbiamo pregare
Terzo, dobbiamo pregare, per noi stessi, e gli uni per gli altri, di poter portare frutto. Notate che Paolo pregava così per i credenti, in Colossesi 1:9-11 e anche in Filippesi 1:9-11. Leggo questi brani.
9 Perciò anche noi, dal giorno in cui abbiamo sentito questo, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che siate ripieni della conoscenza della sua volontà, in ogni sapienza ed intelligenza spirituale, 10 perché camminiate in modo degno del Signore, per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio, 11 fortificati con ogni forza, secondo la sua gloriosa potenza, per ogni perseveranza e pazienza, con gioia, (Colossesi 1:9-11)
Paolo pregava proprio affinché potessero portare frutto in ogni opera buona. Leggo anche Filippesi 1:9-11.
9 E per questo prego che il vostro amore abbondi sempre di più in conoscenza e in ogni discernimento, 10 affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo, 11 ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, alla gloria e lode di Dio. (Filippesi 1:9-11)
Qua, Paolo prega che possano essere pieni di frutti di giustizia. Dobbiamo pregare così gli uni per gli altri. TU, stai pregando così per le persone nella tua vita? Stai pregando che possano essere ripiene di frutti di giustizia? Preghi così per te stesso? Questo è fondamentale.
Usare la Parola di Dio
Quarto, per portare frutto, dobbiamo vivere in modo che la Parola di Dio dimori abbondantemente in noi, in modo che avremo le verità di Dio da condividere gli uni con gli altri. Leggo Colossesi 3:16,17, che parla di questo.
16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. 17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio e Padre per mezzo di lui. (Colossesi 3:16,17).
È fondamentale essere ripieni della Parola di Cristo, la Bibbia, per poter portare frutto spirituale.
Prendere tempo
Infine, per avere una vita che porti frutto spirituale, giorno per giorno, dobbiamo prendere tempo per usare i nostri doni e impegnarci per il regno. Tutto il resto ci prepara per portare frutti. Poi, serve impegnarci, e questo richiede tempo.
Dobbiamo gestire le nostre scelte in modo da avere tempo da investire per il regno. Il tempo è poco, dobbiamo riscattare il tempo. Seguite mentre leggo Efesini 5:15-17.
15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore. (Efesini 5:15-17)
Per avere una vita piena di frutto spirituale, dobbiamo riscattare il tempo, dobbiamo prendere decisioni, giorno dopo giorno, per avere il tempo da poter dedicare per usare i nostri doni spirituali, in modo da portare frutto. Non succede per caso.
Allora
Allora, alla luce di tutto questo, come vuoi vivere? Quello che il tuo cuore desidera, in realtà, è la gioia. Troverai la vera gioia SOLO portando frutto spirituale, dedicandoti ad usare i tuoi doni spirituali, giorno per giorno.
Viviamo per la gloria di Dio e il bene degli altri, per avere la gioia che il nostro cuore desidera.