Possedere qualcosa di estremamente importante e utile, non vale niente, se non lo sai usare e non lo usi.
Per esempio, 'immaginiamo che una persona sia in viaggio. Con sé ha una carta prepagata con una grossa quantità di denaro che però non usa mai. Soffre la fame, dorme all'aperto e si sposta a piedi perché pensa di non avere i soldi per comprare la benzina per l'auto. In un caso come questo, a che serve avere un conto in banca?'
Oppure pensiamo ad un uomo che sta camminando in montagna. Possiede un a cartina molto dettagliata ed una bussola, ma non usa né l'una né l'altra. Così, cercando di capire quale sentiero prendere si perde. A che sono servite la sua cartina e la sua bussola?
Altro esempio. Uno studente deve studiare per un esame molto importante. Il professore molto tempo prima annuncia che l'esame sarà tutto basato su un certo libro, che lui stesso provvede gratuitamente ad ogni studente; lo studente però non studia mai quel libro, ma ne studia altri che parlano di cose molto diverse. Certamente, l'esame gli andrà male e avrà sprecato il beneficio che il professore gli aveva dato.
Non basta avere a disposizione ciò che serve, bisogna utilizzare quello che Dio ci ha provveduto.
Applichiamo questo al discorso della Bibbia.
Conoscere la Bibbia a memoria, ma non saperla applicare alle decisioni della vita, vuol dire vivere con grande stoltezza. Chi non mette in pratica ciò che insegna la Bibbia, è uguale a chi non la conosce.
Quindi, studiare la Bibbia, ma non riuscire ad applicare la Bibbia alle decisioni della vita, serve ben poco.
Quanto è importante non solo conoscere la Bibbia, ma anche saperla applicare alle decisioni della vita.
Quindi, vorrei in questo studio considerare alcuni aspetti su come possiamo applicare la Bibbia alle decisioni della vita. Voglio notare, specificamente, alcune cose che dovremmo tenere in mente quando stiamo prendendo una decisione.
Il Modo Sbagliato
La Bibbia ci insegna quello che NON è il modo di prendere le nostre decisioni.
“In quel tempo non c’era alcun re in Israele; ognuno faceva ciò che sembrava giusto ai suoi occhi.” (Giudici 21:25 LND)
Decidere per conto proprio, con i propri ragionamenti, quello che sembra giusto, è molto sbagliato.
Quindi, quando hai una decisione da prendere, una delle cose peggiori che puoi fare è cercare di ragionare senza capire con i chiari principi biblici se la cosa va bene o no. I Giudei vivevano così al tempo dei Giudici, e la Bibbia ci mostra che questo li portava molto lontano da Dio.
Principi da ricordare
Allora, per non seguire il loro brutto esempio, consideriamo alcuni principi che riguardano specificamente come dobbiamo prendere le nostre decisioni. Noterete che riguardano principalmente il cuore che dobbiamo avere quando prendiamo una decisione, e quale deve essere la nostra motivazione.
Iniziamo, leggendo Romani 12:1,2. Paolo dopo aver spiegato, nei primi 11 capitoli di Romani, la compassione di Dio nell' averci salvato, ora, spiega come dobbiamo vivere alla luce di questa salvezza.
“1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. 2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.” (Romani 12:1-2 LND)
Alla luce della compassione di Dio, come dobbiamo vivere? Come dobbiamo prendere le nostre decisioni? Quale deve essere la base sulla quale prendiamo le nostre decisioni? Dobbiamo decidere in base a quello che piace a noi? A quello che sembra giusto a noi?
O piuttosto dobbiamo, con una mente rinnovata con le verità di Dio, decidere in base ai principi di Dio?
La risposta è molto evidente. Dobbiamo presentarci come sacrifici viventi a Dio. Dobbiamo avere la nostra mente rinnovata.
Per vivere così, dobbiamo capire quale dev'essere la motivazione giusta per ogni decisione.
Scegliere bene
Per capire la motivazione giusta, leggete con me Filippesi 1:9-11.
“9 E per questo prego che il vostro amore abbondi sempre di più in conoscenza e in ogni discernimento, 10 affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo 11 ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, alla gloria e lode di Dio.” (Filippesi 1:9-11 LND)
“discerniate le cose eccellenti.” NON basta evitare le cose “non buone”, facendo cose buone. Dobbiamo andare molto oltre quello, riconoscendo, in ogni situazione, quale sia la cosa eccellente, la cosa che porta ad essere pieni di frutti di giustizia, alla gloria e lode di Dio.
Quindi, per ogni decisione, dobbiamo valutare quello che porterà più gloria a Dio. Questo è il modo di prendere le nostre decisioni.
Provare ogni cosa
Non dobbiamo fare qualcosa solo perché non vediamo in essa alcun male, dobbiamo essere certi che ci sia del bene. Leggete 1Tessalonicesi 5:21
“Provate ogni cosa, ritenete il bene.” (1Tessalonicesi 5:21 LND)
---- mettiamo questo insieme agli altri insegnamenti.
Come pregare: Salmo 19
Per vivere come Dio ci insegna, dobbiamo combattere contro la carne. In questo abbiamo bisogno dell'aiuto di Dio. Quindi, una parte fondamentale della vita del credente è pregare. Un brano che ci mostra un esempio di come pregare è il Salmo 19:14.
“Siano gradite davanti a te le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore, o Eterno, mia rocca e mio redentore.” (Salmo 19:14 LND)
In questo Salmo, vediamo in Davide di quel cuore che Dio cerca, perché Davide aveva un cuore gradito a Dio. Davide non cercava quello che era gradito a se stesso. Davide pregava di poter scegliere quello che era gradito a Dio.
Ricordando che noi siamo la Sposa di Cristo, possiamo capire qualcosa di come dovremmo vivere da quello che dovrebbe essere il cuore di una moglie. Una brava moglie vuole piacere a suo marito. Perciò, quando lei pensa cosa cucinare, non pensa a quello che è gradito a lei, pensa a quello che sarebbe gradito a lui.
In ogni decisione, dovremmo vivere così con Cristo. In ogni decisione dovremmo impegnarci a capire quello che sarebbe più gradito a Cristo. In questo Salmo, Davide prega che tutto quello che dice, e tutto quello che pensa, ovvero, le meditazioni del suo cuore, siano graditi a Dio. Chiaramente, dietro ogni nostra azione ci sono i nostri pensieri. Quindi, questa preghiera di Davide comprende tutto quello che lui fa. Ogni nostro pensiero, e quindi ogni nostra azione, dovrebbe essere conforme a ciò che è gradito a Dio.
Chiaro insegnamento
Troviamo tutti questi principi applicati in modo chiaro in Efesini 5. Leggo Efesini 5:8-10, e poi Efesini 5:15-17.
“8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce, 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore.” (Efesini 5:8-10 LND)
In ogni decisione, è importante ricordare che eravamo nelle tenebre, ma ora, per mezzo di Cristo, siamo luce nel Signore.
Se dimentichiamo che siamo luce, allora sarà pesante prendere ogni decisione in base a quello che è gradito a Dio. Invece, se teniamo chiaramente in mente che eravamo tenebre, ma ora siamo luce nel Signore, allora sarà una grande gioia e un privilegio vivere per Dio in ogni decisione.
Essendo diventati luce, il brano continua, e ci comanda di camminare come figli di luce. Cioè, visto che Dio ci ha salvati e ci ha fatto luce, è giusto che camminiamo come luce. Ogni nostra azione, pensiero e parola dovrebbe essere pieno di bontà, giustizia e verità.
Un vero credente non deve lasciare alcun angolo della sua vita che non sia dedicato totalmente a Dio. Non si deve mai lasciare andare, sfogandosi. Deve essere dedicato interamente a Dio.
Il brano continua, e dichiara: “esaminando ciò che sia accettevole al Signore”.
La parola “esaminando” è la stessa parola che troviamo in Filippesi 1:10, dove è tradotta come “discerniate”.
“9 E per questo prego che il vostro amore abbondi sempre di più in conoscenza e in ogni discernimento, 10 affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo” (Filippesi 1:9-10 LND)
Il senso di questa parola è quello di esaminare attentamente per riconoscere la veracità o il valore di qualcosa. Si usava per descrivere l'azione di chi faceva il cambiamonete, il quale esaminava attentamente le monete per riconoscere se erano genuine oppure no, e se avevano il giusto peso.
Quindi, questa parola descrive un un comportamento caratterizzato da un grande impegno e da un'estrema attenzione.
Nel nostro brano di Efesini 5, si tratta di esaminare ciò che sia accettevole al Signore. La parola accettevole è tradotta anche come “gradito”. In altre parole, il traguardo in ogni decisione è scoprire quello che è più gradito al Signore.
Dunque, in ogni decisione che un vero credente prende, quale deve essere il suo impegno, la base sulla quale decide cosa fare?
---- C'entra una preferenza personale?
---- C'entra quello che pensano gli altri?
No, un vero credente, in ogni decisione, deve impegnarsi a scoprire, tramite gli insegnamenti della Bibbia, quale fra le possibilità davanti a sé sia quella più gradita a Dio.
Andiamo avanti, leggendo Efesini 5:15-17.
“15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Efesini 5:15-17 LND)
Questo brano, continuando con lo stesso discorso, ci insegna come vivere, e quindi come prendere le nostre decisioni.
Ci esorta a non essere stolti, ma piuttosto saggi. Il modo per essere saggi è quello di riscattare il tempo, ovvero, di usare nel modo migliore ogni situazione della vita. Il modo di fare questo è intendere quale sia la volontà del Signore. In altre parole, in ogni decisione, ciò che importa, sopra ogni altra cosa, è di capire, intendere, quale sia la volontà del Signore.
Carissimi: questo è l'unico modo per camminare da saggi. Non impegnarsi a comprender quale sia la volontà del Signore, per poi fare quella volontà, è da stolti. La via delle benedizioni è impegnarsi a comprendere quale sia la volontà del Signore in ogni decisione, e poi camminare in quella via.
Non cercare l'approvazione degli altri
Per vivere così, è importante capire una cosa che è il contrario di questo modo di vita.
Chi vive come Dio ci insegna in ogni decisione, cerca l'approvazione di Dio.
Torniamo all'esempio della moglie che cerca di capire cosa sia gradito a suo marito per ogni pasto.
Senza dubbio, a lei importa che suo marito sia contento dei pasti.
Viceversa, non le importa NULLA che i pasti siano ciò che gli altri preferiscono. Chiaramente, in questo esempio, tralasciamo l'ipotesi di avere degli ospiti.
Cioè, supponiamo che questa moglie stia preparando un sugo per cena per suo maritoe che un'amica sia lì presente. L'amica la vede tagliare tanto aglio da mettere nel sugo E siccome a lei non piace le dice che il sugo non va bene così.
Se la moglie volesse l'approvazione dell'amica, dovrebbe ridurre la quantità d'aglio. Però, a suo marito piace tantissimo aglio.
Che cosa deve fare?
----- è una domanda importante. Lei deve ricordare che non deve cercare l'approvazione degli altri, ma solo quella del marito.
Similmente, noi, che siamo la sposa di Cristo, dobbiamo vivere in modo da piacere a Dio, e per avere la sua approvazione. L'approvazione degli altri non importa.
Anzi, è estremamente importante capire che è impossibile cercare l'approvazione sia di Dio sia degli altri. O si cerca l'approvazione di Dio, ignorando quello che pensano gli altri, oppure, si cerca l'approvazione degli altri, ignorando quello che pensa Dio.
L'Apostolo Paolo capiva questo principio importante, come leggiamo in Galati 1:10.
“Infatti, cerco io ora di cattivarmi l’approvazione degli uomini o quella di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Infatti, se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo.” (Galati 1:10 LND)
E' estremamente importante capire, e poi vivere questo brano.
È impossibile cercare l'approvazione degli uomini e quella di Dio allo stesso tempo. O la cerchiamo da uno o dall'altro. O da Dio, o dagli uomini.
Non si può cercare di piacere agli uomini, di tener conto di quello che pensano gli altri, e piacere anche a Dio. Paolo va oltre, e dichiara che non si può piacere agli uomini e rimanere un servo di Cristo.
Fermatevi a riflettere su questa forte dichiarazione.
Se ci pesa minimamente quello che pensano gli altri, non stiamo guardando a Cristo.
Come una moglie non deve pensare minimamente a cosa pensano gli altri su come prepara i pasti per suo marito, così un credente deve sempre ricordare che è stato comprato a caro prezzo, e non appartiene più a se stesso.
“19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? 20 Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio.” (1Corinzi 6:19-20 LND)
Noi non apparteniamo più a noi stessi, perciò è molto sbagliato prendere le nostre decisioni in base a quello che noi preferiamo.
Ancora peggio è prendere una decisione in base a quello che pensano gli altri. Quello che importa è quello che pensa Dio.
Se stiamo cercando di piacere a Dio, che è esattamente quello che la Bibbia ci comanda di fare in ogni decisione, non terremo conto minimamente di quello che pensano gli altri.
Non essere ostacolo
A questo punto, uno potrebbe chiedere: allora, non è da egoisti agire in questo modo?
È una domanda valida. La risposta è no. Chi si impegna per piacere a Dio in ogni cosa non è minimamente un egoista. Non vive più per se stesso. Non cerca più di piacere a se stesso. Egli si impegna a piacere a Dio.
Cè un altro insegnamento, che è tutto un altro discorso. Lo troviamo in 1Corinzi 9.
“19 Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero. 20 Mi sono così fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; mi sono fatto come uno che è sotto la legge con coloro che sono sotto la legge, per guadagnare quelli che sono sotto la legge; 21 tra quanti sono senza legge, mi sono fatto come se fossi senza la legge (benché non sia senza la legge di Dio, anzi sotto la legge di Cristo), per guadagnare quanti sono senza la legge. 22 Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per poterne salvare in qualche modo alcuni. 23 Or io faccio questo per l’evangelo, affinché ne sia partecipe anch’io.” (1Corinzi 9:19-23 LND)
Per capire correttamente questo brano, è fondamentale notare che Paolo non sta assolutamente cercando di avere l'approvazione degli altri. Egli dichiara qual è la sua motivazione nel v.19 e poi nel v.22.
Quello che Paolo faceva, abbandonando certi suoi diritti, era per guadagnare alcuni alla salvezza. Questa era la motivazione di Paolo. NON era quella di essere approvato dagli altri.
Inoltre, quello che Paolo faceva non aveva a che fare con le cose che uno farebbe per piacere a se stesso o agli altri.
Coi Giudei, viveva come un Giudeo. In altre parole, come esempio, non mangiava i cibi che i Giudei non mangiavano, come per esempio i maiali, pur sapendo che aveva il diritto di mangiare ogni cosa.
Con coloro che erano senza la legge, ovvero, che non avevano la legge di Mosè, egli viveva come uno che non è sotto la legge. Mangiava cose che un Giudeo non avrebbe potuto mangiare. Questo per non creare ostacoli alla predicazione del Vangelo, sia agli uni che agli altri.
Quindi, tenete ben in mente che questo brano in nessun modo contraddice l'insegnamento che Paolo stesso fa in Galati, e cioè che non cercava l'approvazione degli uomini, ma piuttosto quella di Dio.
non tener conto di quello che pensano gli altri
Allora, quando abbiamo una decisione da prendere, come la prendiamo?
Chiaramente, è fondamentale avere ben chiaro in mente che NON dobbiamo far conto di cosa pensano gli altri. Non dobbiamo minimamente sentirci a disagio davanti alla loro disapprovazione delle nostre scelte.
È inevitabile che le altre persone trovino strane le nostre scelte, quando stiamo vivendo per piacere a Dio.
Per un non credente, è quasi impossibile concepire il fatto che le decisioni vadano prese in base a quello che è gradito a Dio. Quindi, troveranno molto strano il nostro modo di vivere.
Inoltre, quando una nostra scelta è per loro qualcosa che non farebbero mai, allora, possono vederci molto male, e arrivare anche a criticarci o a disprezzarci.
Infatti, un vero credente che non viene visto male per le sue scelte, molto probabilmente non sta cercando di piacere a Dio con tutto il suo cuore.
Non confrontarsi con gli altri, o con altre cose
Mentre stiamo parlando di come dobbiamo prendere le nostre decisioni, è importante dire che quando dobbiamo decidere se fare o non fare una certa cosa, NON dobbiamo confrontarci con gli altri o con altre decisioni che potrebbero sembrare simili. Piuttosto, dobbiamo confrontarci con gli insegnamenti della Parola di Dio.
Se devo decidere se è giusto comprare una certa macchina, il modo di decidere non è quello di considerare che altri credenti che conosco abbiano speso una cifra simile a quella che dovrei spendere per l'auto che vorrei. Non è detto che abbiano cercato di ben capire quale sia la volontà del Signore. Quindi, forse hanno fatto una scelta che non è detto sia stata una buona scelta.
Similmente, se una coppia sta decidendo se permettere a loro figlio di fare o non fare una certa attività, il fatto che conoscano altri credenti che permettono ai loro figli di farla non significa che la cosa vada bene, e sia gradita a Dio. È molto probabile che quella delle altre famiglie sia stata una brutta scelta, e che loro non abbiano valutato bene.
Se una donna o una ragazza deve valutare come vestirsi, e come farsi bella, non deve credere che qualcosa vada bene solo perché conosce altre donne credenti che si vestono così. Non è detto che quelle donne abbiano esaminato attentamente la cosa per vedere se questa piaccia a Dio.
Da poco, Dio ci sta mostrando quanto siamo stati mancati nel nostro impegno di evangelizzare. Sono convinto che abbiamo solamente iniziato a capire quanto abbiamo peccato con il nostro poco impegno nell'evangelizzare.
Pensando a quanto detto, se una famiglia fra noi, qualche mese fa si fosse resa conto che non stava evangelizzando abbastanza e successivamente si fosse confrontata con le altre famiglie per capire se era davvero così, avrebbe potuto pensare che tutto sommato stavano facendo bene.
Quando per decidere se una cosa è giusta, ci paragoniamo agli altri, senza impegnarci a comprendere meglio quello che insegna la Bibbia, anziché edificarci gli uni gli altri, ci influenzeremo negativamente, frenando la crescita spirituale. Anziché aiutarci a vicenda a camminare sempre più vicini alla volontà di Dio, ci allontaneremo da Dio reciprocamente.
Quindi, il modo per decidere quello che è giusto, quello che piace a Dio, NON è considerare quello che fanno gli altri, ma impegnarci a comprendere l'insegnamento di Dio.
Se viviamo così, allora, diventeremo un aiuto gli uni per gli altri. Io vedrò cose che tu non avevi visto, tu vedrai qualcosa che io non avrei visto, e un altro vedrà qualcosa che né io né tu avevamo visto.
Prima di tutto, quando stai valutando qualcosa per decidere se è giusto farla o meno, e un tuo pensiero è: “non ci vedo niente di sbagliato”, allora chiediti: “dove sto guardando? A chi sto cercando di piacere?”.
Se questo fa parte del tuo modo di pensare, allora non stai cercando di piacere a Dio. Stai cercando di piacere a te stesso. Stai cercando di giustificare quello che vuoi fare.
Quando invece stai cercando di piacere a Dio, non dirai mai “non vedo niente di male in questo”.
Piuttosto, vedrai la cosa sotto un'ottica tutta diversa. Ti chiederai: è questo il modo migliore, in questo caso, in cui posso glorificare Dio? Questo sarà il modo migliore per far conoscere altri il Vangelo di Cristo? Questo è il modo migliore con il quale posso dare piacere a Dio?
Esempio Pratico
Voglio darvi un esempio di come si può scegliere male, quando si cerca di prendere in considerazione altre cose , piuttosto che impegnarsi a capire quello che è gradito a Dio.
Ho conosciuto una famiglia di credenti nella quale uno dei figli ha cominciato a leggere un libro di stregoneria della serie di Harry Potter. Chiaramente, secondo la Bibbia, la stregoneria è assolutamente e totalmente vietata per un credente, essendo qualcosa di estremamente abominevole a Dio.
Il padre non era tanto contento della scelta di questo libro da parte del figlio, ma non si sentiva di insistere. Come mai?
Anziché valutare i principi biblici che riguardano quel tipo di libro, egli considerava il fatto che tanti in chiesa, anche persone ritenute buoni credenti, erano andati a vedere “Il Signore degli Anelli”,un film che contiene anch'esso molta stregoneria, e siccome pareva che nessuno fra i suoi conoscenti nella chiesa avesse avuto problemi nel guardarlo, a lui sembrava sbagliato insistere nel dire al figlio che quel libro fosse malvagio.
Questo è un esempio molto chiaro di utilizzo di quel metodo sbagliato per prendere una decisione.
Quell'uomo non ha valutato quel libro alla luce degli insegnamenti biblici, per capire se fosse gradito al Signore. Piuttosto, egli confrontava il libro, con un film che in qualche aspetto era simile al libro. Visto che tanti credenti non avevano avuto problemi a guardare quel film, nel suo ragionamento stolto, con questo fatto giustificava il libro.
Quindi, il suo metro non è stata la Parola di Dio. Il suo metro era stato il parere degli altri, ed era anche quello che sembrava giusto ai suoi occhi.
Fratelli, ogni volta che viviamo così, stiamo peccando, e prenderemo decisioni che ci porteranno più lontani da Dio.
Ubbidiamo al comandamento di esaminare ogni cosa, per capire quello che è gradito a Dio.
Non viviamo più per soddisfare noi stessi. Non apparteniamo più a noi stessi, siamo stati comprati a caro prezzo. Viviamo totalmente per la gloria di Dio.
Conclusione
La mia preghiera è che questo studio possa esservi d'aiuto ad investire bene il tempo che c'è rimasto in questo breve soggiorno, prima di apparire davanti a Cristo Gesù, per essere giudicati per come abbiamo vissuto su questa terra.
Viviamo in modo da portare gloria a Dio, ed essere strumenti per portare il più gran numero possibile di persone alla salvezza.
Che immenso privilegio, il non essere più schiavi del peccato. Che gioia, poter vivere nel modo che piace a Dio. O che possiamo godere questo privilegio, e usarlo pienamente.