Come stai veramente? Come stai nel tuo cammino con Cristo?
La Bibbia ci insegna a esaminarci.
“Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi stessi che Gesù Cristo è in voi? A meno che non siate riprovati.” (2Corinzi 13:5 LND)
E anche in Romani 12 leggiamo una cosa simile:
“Infatti, per la grazia che mi è stata data, dico a ciascuno che si trovi fra voi di non avere alcun concetto più alto di quello che conviene avere, ma di avere un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha distribuito a ciascuno.” (Romani 12:3 LND)
Ognuno di noi deve pensare a se stesso in base a chi è realmente, cioè, non dobbiamo avere un concetto sbagliato, non dobbiamo vederci migliori di quello che siamo. Non dobbiamo credere di camminare bene, se camminiamo male.
Infatti, un punto fondamentale per poter crescere in Cristo è riconoscere in che cosa manchiamo e dove abbiamo bisogno di crescere.
Spesso, ci valutiamo con un metro sbagliato, un metro nostro, che ci fa credere di stare meglio di quanto stiamo realmente.
Né conoscenza né impegno
Qual è il metro giusto con il quale possiamo misurare la nostra condizione spirituale?
Il vero metro non è quello che tu fai per Cristo, neppure è la tua conoscenza della Bibbia. Vi spiego.
Il metro di come stai spiritualmente non è la tua conoscenza della Bibbia.
Satana conosce la Bibbia. Per esempio in Matteo 4:5,6, quando Satana tenta Gesù, Satana cita la Scrittura. Satana conosce la Bibbia.
Tanti falsi dottori conoscono la Bibbia molto bene. Tante persone conoscono la Bibbia, ma non conoscono il Signore della Bibbia, oppure, Lo conoscono molto poco.
Tu puoi avere un grande impegno nel conoscere la Bibbia, anche nello spiegare la Bibbia ad altri, senza avere un vero e profondo amore per Dio, né per il popolo di Dio.
Non è la tua conoscenza la misura della tua condizione davanti a Dio. Per quanto la conoscenza è importante, non è il metro del cuore di un credente.
Non è il tuo impegno per Dio
Un'altra cosa che non è il metro del tuo cuore per Dio è il tuo impegno per Dio.
Tu puoi essere il primo a offrirti per qualsiasi bisogno. Ci sono tante persone, compresi i non credenti, che trovano soddisfazione nel fare. E certamente le buone opere sono una parte importante della vita cristiana. Infatti, un vero credente che cammina bene sarà impegnato nelle buone opere. Dio ci ha creati in Cristo Gesù per le buone opere, che Egli ha precedentemente preparate affinché camminiamo in esse.
Però, è estremamente importante tenere a mente che essere impegnati nelle buone opere in sé, non è il metro che uno sia vicino a Dio. In Matteo 7, leggiamo di persone che erano molto impegnate nelle buone opere, ma non erano nemmeno veramente salvate. Leggo le parole di Gesù Cristo quando descrive il giudizio finale, e quello che Egli, il grande Re, dichiarerà a queste persone. Leggo Matteo 7:21-23.
“21 Non chiunque mi dice: "Signore, Signore" entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?" 23 E allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità".” (Matteo 7:21-23 LND)
Queste persone erano molto impegnate per Cristo, ma non erano veramente salvate. Questo perché non facevano la volontà di Dio. Allora, qual è la volontà di Dio? Gesù stesso ci dà la risposta in Giovanni 6:26-29. Mentre leggo quel brano, notate che queste persone vogliono sapere quello che devono fare per avere il cibo che dura in vita eterna, ovvero, per avere la salvezza. Qual è l'opera che serviva? Gesù dà la risposta in questo brano. Ascoltate mentre leggo.
“26 Gesù rispose loro e disse: "In verità, in verità vi dico che voi mi cercate non perché avete visto segni, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. 27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell’uomo vi darà, perché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il suo sigillo". 28 Gli chiesero allora: "Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?". 29 Gesù rispose e disse loro: "Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato".” (Giovanni 6:26-29 LND)
Avete notato che l'opera che Dio richiede da noi, quella che è la volontà di Dio, è credere veramente in Gesù Cristo? Questa fede non è una fede intellettuale, ma è aggrapparci veramente a Gesù Cristo ogni giorno, in ogni situazione, per tutta la vita. Questo è l'opera che Dio richiede da noi.
Cioè, il vero metro di come stiamo spiritualmente è quanto ci aggrappiamo veramente a Gesù Cristo. Il vero metro è quanto Gesù Cristo è il nostro tesoro, quanto veramente crediamo in Gesù Cristo, Colui che Dio ha mandato.
Cos'è credere in Gesù
Che cos'è credere veramente in Gesù Cristo? Cioè, parliamo moltissimo del fatto di avere fede in Gesù. Ma cosa vuol dire avere fede in Cristo? Come si esprime la vera fede in Cristo?
Certo, la vera fede in Cristo è fondata sulle verità di Cristo. Non si può credere in Gesù Cristo senza sapere chi è. Quindi, è essenziale conoscere le verità principale di Gesù Cristo per poter credere in Lui.
Però, credere in Gesù Cristo va molto oltre il semplice conoscere i fatti che riguardano Gesù e credere che siano veri. La vera fede in Gesù Cristo, la fede di cui parla la Bibbia, è confidare in Gesù Cristo. Cioè, vuol dire appoggiarti su Gesù totalmente, per tutta la vita, per tutto nella vita. In altre parole, confidare in Gesù Cristo vuol dire aggrapparti a Lui giorno per giorno, credendo che solo Lui può provvedere per te e benedirti. È cercare in Lui quello che il tuo cuore desidera.
La vera fede in Gesù è legata al fatto di credere veramente in Gesù, credendo che senza di Lui sei perso, e in Lui sei salvato. La vera fede in Gesù vuol dire non appoggiarti sul tuo intendimento, ma piuttosto informarti su quello che insegna Cristo nella Parola di Dio, e appoggiati su di Lui. Una persona che vive per i propri ragionamenti non vive per fede.
Veramente credere in Gesù vuol dire vedere Gesù come la tua giustificazione, e questo porta per forza ad amare Gesù, vedendo il Suo amore per te in quanto tuo Salvatore.
Quindi la vera fede in Gesù non è solo sapere di Gesù. Satana sa tutto di Gesù, e crede intellettualmente tutto di Gesù. I demoni erano i primi a riconoscere che Gesù è il Cristo, lo sapevano benissimo. Ma non avevano fede in Gesù. Credere nei fatti riguardanti Gesù non è la stessa cosa che avere fede in Gesù. E quindi, ripeto che credere veramente in Gesù, ovvero avere fede in Gesù che salva, è una fede quotidiana, una fede in cui uno si appoggia a Gesù giorno per giorno in tutta la vita. Questo porta necessariamente ad amare Gesù, perché non puoi credere in Gesù come in Colui che ti salva dal tormento eterno per farti stare nella presenza di Dio, senza amarlo, amare Colui che è morto e risorto per te!
Quindi, la base per stare saldi nella fede è credere veramente in Gesù Cristo, che vuol dire confidare veramente in Cristo, e amare Cristo, e dimorare in Gesù Cristo.
Il vero metro
Perciò, tornando alla nostra domanda di prima, qual è il vero metro per capire come stiamo spiritualmente? Abbiamo visto che il vero metro non è la nostra conoscenza biblica, e il vero metro non è quanto ci impegniamo per Dio. Piuttosto, il vero metro della nostra condizione spirituale è quanto il nostro cuore arde per Gesù Cristo. Il vero metro è quanto Gesù Cristo è prezioso per noi. Il vero metro è quanto siamo fissati su Gesù Cristo.
Quando il nostro cuore arde veramente per Cristo, non possiamo non condividere questo con altri. Quando una persona veramente ama Cristo, avrà grande gioia nel parlare di Cristo con altri. Sarà una profonda gioia parlare insieme con altri credenti del Signore e Salvatore della vita!
Voglio leggere alcuni brani in cui vediamo esempi di alcune persone che avevano un cuore che ardeva per il Signore. Guardiamo attentamente al loro esempio, e poi, invito ciascuno di voi a valutare la propria vita in base all'esempio di queste persone.
Iniziamo con Luca 10, quando troviamo Gesù e Suoi discepoli che arrivano a casa di Marta e Maria. Vengono ospitati, e perciò, c'erano tante cose da preparare, probabilmente per un grande pasto. Quello che vogliamo notare specificamente è il cuore di Maria, che Gesù stesso innalza come un esempio per noi da seguire. Notiamo quello che Gesù evidenzia come importante. Se tu non hai questa qualità nella tua vita, non importa quanto fai, e non importa quanto sai, non sei messo bene. Leggo Luca 10:38-42.
“38 Ora, mentre essi erano in cammino, avvenne che egli entrò in un villaggio; e una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. 39 Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria, la quale si pose a sedere ai piedi di Gesù, e ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle molte faccende, si avvicinò e disse: "Signore, non t’importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti". 41 Ma Gesù, rispondendo, le disse: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti inquieti per molte cose 42 ma una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta".” (Luca 10:38-42 LND)
Non possiamo sottolineare abbastanza il fatto che Maria si sedeva ai piedi di Gesù, e ascoltava la Sua parola. Infatti, Gesù stesso commenta questo, parlando a Marta, e dichiara che Maria ha scelto la parte migliore, e che non le sarebbe stata tolta. In altre parole, mentre Marta si impegnava a servire il Signore, Maria era tutta presa dal Signore stesso. E secondo il metro di Gesù Cristo, senza alcun dubbio, Maria aveva scelto la parte migliore. Questo insegnamento serve come forte esortazione per ogni vero credente, che quello che Dio desidera da noi non è un grande impegno, è un cuore che è grandemente preso dalla persona di Gesù Cristo!
Non c'è alcun personaggio in tutto il Nuovo Testamento che rende questo chiaro quanto l'apostolo Paolo! Certamente, nessuno faceva più di Paolo, cioè nessuno si affaticava quanto lui, come egli stesso dichiara in 1Corinzi 15:9,10. Ve lo leggo.
“9 Io infatti sono il minimo degli apostoli e non sono neppure degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. 10 Ma per la grazia di Dio sono quello che sono; e la sua grazia verso di me non è stata vana, anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.” (1Corinzi 15:9-10 LND).
Essere trovato in Cristo, Filippesi 3
Quindi, sappiamo che Paolo si affaticava sempre, altrove dice che faticava notte e giorno. Però, quello che distingue Paolo, quello in cui Paolo è un esempio per noi, non è tanto il suo grande impegno, ma quanto il suo cuore era fissato su Gesù Cristo! Questo è quello dobbiamo imitare.
Per capire il cuore di Paolo, che noi dobbiamo imitare, leggo Filippesi 3:7-14, che conosciamo bene. Notate specificamente il cuore di Paolo, e quello su cui era focalizzato. La cosa più importante per Paolo non era il suo grande impegno per Cristo, né la sua immensa conoscenza di Cristo. Quello su cui il cuore di Paolo era fissato era Gesù Cristo stesso! Notate questo mentre leggo quello che Paolo scrive di se stesso in Filippesi 3.
“7 Ma le cose che mi erano guadagno, quelle ho ritenute una perdita a causa di Cristo. 8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, 9 e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: la giustizia che proviene da Dio mediante la fede, 10 per conoscere lui, Cristo, e la sua potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, 11 se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti. 12 Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch’io sono stato afferrato da Cristo Gesù. 13 Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, 14 proseguo il corso verso la méta, verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù.” (Filippesi 3:7-14 LND).
L'unica cosa che importava a Paolo era di conoscere di più Gesù Cristo, per essere trovato in Cristo. Gesù Cristo era il suo tesoro, lui poteva dichiarare che faceva solamente una cosa, e quello era di protendersi sempre in avanti per avere più di Cristo.
Questa era l'unica cosa che importava per Paolo. Questa è la stessa cosa che era importante per Maria, sorella di Marta.
E perciò, per valutare come stai spiritualmente, questo è il metro da usare. Quanto il tuo cuore è legato a Gesù Cristo.
Quindi, la domanda da chiederti è se il tuo cuore arde veramente per Gesù Cristo. Tu sei tutto preso da Cristo? Oppure, tu sei preso da qualcosa di terreno? Forse tu sei preso dalla conoscenza. Forse sei preso dagli impegni, e trovi soddisfazione buttandoti a servire. Forse sei preso dai problemi, o da certi rapporti umani, o da tante altre cose.
Però, l'unico modo per stare veramente bene nei confronti di Dio è di essere tutto preso dalla persona di Gesù Cristo!
In 2Timoteo 4, leggiamo di una descrizione dei veri credenti che può scombussolare, perché è così categorica. Cioè non dice che dovremmo essere così, ma implica che i veri credenti sono così. Leggo 2Timoteo 4:8, e poi, chiedo a ciascuno di voi di valutare se il vostro cuore è così. In questo versetto, l'apostolo Paolo sta descrivendo il fatto che stava per incontrare Cristo.
“Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione.” (2Timoteo 4:8 LND)
Quello che mi colpisce è che Paolo descrive i veri credenti con la frase “quelli che hanno amato la Sua apparizione.” Cioè, un frutto di essere un vero credente è amare l'apparizione di Gesù Cristo. Un vero credente ha il cuore focalizzato su Cristo, in modo che desidera ardentemente Cristo, e il ritorno di Cristo. Paolo non dice che i veri credenti amano la dottrina, non dice che si impegnano per il Signore. Dice che amano il ritorno di Cristo, e il fatto di vedere finalmente Gesù!
Ci sono tanti brani che parlano di questo profondo desiderio di vedere Gesù Cristo. Per esempio, vi leggo Romani 8:23, che descrive i veri credenti.
“E non solo esso, ma anche noi stessi, che abbiamo le primizie dello Spirito; noi stessi, dico, soffriamo in noi stessi, aspettando l’adozione, la redenzione del nostro corpo.” (Romani 8:23 LND).
In questo brano, leggiamo che aspettano l'adozione, ovvero quel momento in cui Cristo ritornerà! Aspettano, è un profondo desiderio, proprio come Paolo descriveva in Filippesi 3.
In Tito 2, leggiamo una descrizione dei veri credenti. Notate che anche qui, sono descritti come coloro che aspettano l'apparizione di Gesù Cristo. Il loro cuore è fissato su Gesù, e perciò lo aspettano. Vi leggo Tito 2:12,13.
“12 e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nel mondo presente sobriamente, giustamente e piamente, 13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo,” (Tito 2:12-13 LND)
La Bibbia chiude con Apocalisse 22:20, in cui vediamo il cuore di un vero credente che desidera ardentemente il ritorno di Cristo, per stare finalmente nella presenza del suo Signore! Leggo questo versetto, e chiedo ciascuno di valutare se questo rispecchia il suo cuore.
“Colui che testimonia queste cose, dice: "Sì, vengo presto. Amen". Sì, vieni, Signore Gesù.” (Apocalisse 22:20 LND)
Notate la fervente preghiera: “Sì, vieni Signore Gesù!”. Prego che sia molto chiaro che l'unico cuore giusto per un vero credente è un cuore che arde per il Signore Gesù! È un cuore che desidera tanto l'arrivo di Gesù Cristo, e vive per questo tutti i giorni. Non vive per gli impegni cristiani, non è innamorato della dottrina in sé. Piuttosto, vive con un profondo desiderio di essere sempre più vicino a Cristo, e perciò con un forte desiderio di vedere Cristo arrivare!
Voglio leggere alcuni altri versetti dai Salmi che rispecchiano questo stesso cuore. Questo è sempre stato il cuore dei veri credenti. Questo è l'unico cuore che va bene davanti a Dio. Leggo cinque versetti da vari Salmi, iniziando con Salmo 16:11, poi 37:4, poi 63:1, poi 73:25, e infine 84:2. Ascoltate questi Salmi, notando il cuore degli autori. Questo è il cuore che serve a noi.
“Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c’è abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.” (Salmo 16:11 LND)
“Prendi il tuo diletto nell’Eterno ed egli ti darà i desideri del tuo cuore.” (Salmo 37:4 LND)
“O DIO tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l’anima mia è assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz’acqua.” (Salmo 63:1 LND)
“Chi ho io in cielo fuor di te? E sulla terra io non desidero altri che te.” (Salmo 73:25 LND)
“L’anima mia anela e si strugge per i cortili dell’Eterno; il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia al DIO vivente.” (Salmo 84:2 LND).
Se notate, in tutti questi Salmi, come in tantissimi altri, vediamo un cuore che arde per il Signore. Vediamo un cuore che desidera Dio profondamente! Questo è il frutto della vera salvezza. Se questo frutto manca nella tua vita, devi capire che qualcosa non va, e devi cambiare delle cose nella vita per poter desiderare di più Cristo Gesù!
Come desiderare di più Gesù Cristo
Se tu ti esamini, e riconosci che non hai questo tipo di cuore per Gesù Cristo, cosa puoi fare per desiderarlo di più?
Prima di tutto, il primo passo, il passo fondamentale è riconoscere la tua condizione. Finché non riconosciamo che siamo messi male, non possiamo mai presentarci a Dio per l'aiuto che ci serve. Quindi, la prima cosa è riconoscere la gravità della propria condizione.
Secondo, dobbiamo esaminarci onestamente per riconoscere quali sono i peccati della nostra vita che non stiamo confessando davanti a Dio. Sicuramente, se il nostro cuore non arde per Gesù Cristo arde per qualcos'altro. Dio ci ha creati in modo tale che il nostro cuore arda sempre per qualcosa. Può essere per cose banali, può essere per qualcosa che sarebbe un tesoro terreno. Può essere per una cosa che dura tutta la vita, come può essere per cose che cambiano di giorno in giorno. Però, il nostro cuore è sempre focalizzato su qualcosa. Se quel qualcosa non è Gesù Cristo, allora dobbiamo confessare il nostro peccato.
Solitamente, quando il nostro cuore non arde per Cristo è anche perché abbiamo dei peccati nella nostra vita che non stiamo confessando. Può essere un peccato palese, qualcosa a cui siamo abituati e non ci pensiamo più. Può essere un atteggiamento, può essere una forma di orgoglio, anche subdolo. Comunque sia, solitamente quando noi non abbiamo un cuore focalizzato su Cristo è perché abbiamo un peccato non confessato nella nostra vita. Molto spesso, quando abbiamo un peccato che ci trasciniamo dietro da tanto tempo, può essere che nemmeno lo riconosciamo più quel peccato. Addirittura, può darsi che qualcuno ci parli del nostro peccato e a noi non sembra che sia vero. E quindi, serve l'umiltà, l'umiltà di invitare altre persone a conoscere i nostri cuori, per aiutarci a riconoscere veramente la nostra vera condizione. Quindi, se il tuo cuore non arde per Cristo, hai grande bisogno di riconoscere i tuoi peccati per confessarli umilmente davanti a Dio.
Un terzo punto, che è anche fondamentale, è che per poter avere un cuore che arde per Gesù Cristo, tu devi guardare a Gesù Cristo. Cioè, per essere meravigliato da un bellissimo tramonto, tu devi guardare quel tramonto. Per essere colpito dalla bontà di un piatto di cibo squisito, tu devi mangiare quel piatto. E similmente, per essere preso da Gesù Cristo, tu devi guardare Gesù Cristo, e fissare i tuoi occhi su di Lui.
Gesù Cristo è meraviglioso, Gesù Cristo è glorioso, Gesù Cristo è tutto quello che il nostro cuore potrebbe mai desiderare, ed è infinitamente di più! Però, se tu non stai guardando a Gesù Cristo, non vedrai questo, e il tuo cuore non sarà ardente per Lui.
Quindi, cos'è che ti ostacola dal guardare a Gesù Cristo? Forse è pigrizia. Forse è una vita troppo presa da qualcos'altro, forse cose del mondo, o forse cose buone. Non importa quello che sia, ma tu devi trovare il modo di riempire i tuoi pensieri di Gesù Cristo. Questo non vuol dire andare a vivere in un convento, ma vuol dire cibarti delle verità di Dio ogni giorno, e poi, scegliere di meditare su quella verità. Però, serve anche qualcos'altro.
È importantissimo capire anche che vuol dire passare del tempo con altri credenti con cui puoi parlare di Cristo e delle cose di Dio. La Bibbia è estremamente chiara sul fatto che Dio ha stabilito che la crescita dei credenti arriva quando i credenti sono ben legati insieme e si aiutano gli uni gli altri. Quindi, è estremamente importante che nella tua vita ci siano altri credenti con cui hai stretti rapporti con cui parli insieme a fondo delle cose di Dio. Servono rapporti profondi, rapporti trasparenti, rapporti in cui ognuno si apre di cuore, in modo che potete aiutarvi a vicenda a riconoscere peccato, per poter avere più di Cristo! Abbiamo bisogno di sentire dagli altri quello che loro vedono di Cristo, e condividere quello che noi stiamo vedendo. Questo è fondamentale per poter tenere gli occhi e il cuore focalizzati su Cristo.
Perciò, chiudo tornando a quello che ho chiesto all'inizio. Come stai nel tuo cammino con Cristo? La risposta dipende da se Gesù Cristo è veramente il tuo tesoro o no. Quello che determina la tua e la mia condizione spirituale è chi è veramente per noi Gesù Cristo. Solamente se Gesù è il tuo tesoro, solamente se tu hai un profondo desiderio di avere più di Cristo, solamente così tu starai bene. Se questo non è il tuo cuore, allora non stai bene, e non ti serve essere più impegnato, non ti serve più dottrina, in quanto non ti faranno stare bene. Tu camminerai bene quando tu desidererai di più Cristo.
Quindi, vi lascio con un'esortazione, che viene da Dio. A ciascuno dico: cerca Dio, in Cristo Gesù. Cercalo con tutto il tuo cuore. Non lasciare che qualsiasi cosa sia un ostacolo fra te e Cristo. Costi quel che costi, fissa il tuo cuore e i tuoi occhi su Gesù Cristo, e non toglierli mai. Fa' che Gesù Cristo sia il tuo tesoro. Solamente così tu starai bene spiritualmente. Solamente così la tua vita avrà senso. Impegniamoci ad aiutarci gli uni gli altri a vedere più di Cristo per poter desiderare più di Cristo. Dimoriamo in Cristo, ripieni dello Spirito Santo, affinché la luce di Cristo possa brillare in noi.