Vuoi sapere una bella notizia, una notizia meravigliosa e incoraggiante? Dio vuole benedirci. Dio vuole benedirci grandemente.
Però, per avere le benedizioni d Dio, dobbiamo camminare nella santità. Ripetutamente in tutta la Bibbia, Dio ci insegna che le sue benedizioni sono riservate a chi cammina in santità.
Se non camminiamo in santità, non possiamo avere comunione con Dio, e non avremo le benedizioni di Dio. Dio è santo, e non possiamo solo vivere la vita cristiana come vogliamo noi. Dobbiamo camminare in santità, perché Dio è santo. Solo così possiamo essere ripieni dello Spirito Santo ed avere il frutto dello Spirito.
Come buon Padre, Dio fa di tutto per aiutarci a camminare in santità, affinché possiamo godere le sue benedizioni. Prima di ogni altra cosa, ci dà la sua parola, la Bibbia. La Bibbia è la lampada che ci illumina la via per farci camminare in santità. In Salmo 119:105, leggiamo:
“La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero.” (Salmo 119:105 LND).
La parola di Dio ci insegna tutto quello che serve per camminare in santità in ogni campo della vita. Infatti, è importante capire che avere anche un singolo campo in cui non camminiamo in santità vuol dire che non camminiamo in santità. Cioè, non importa se camminiamo in nove campi su 10, ma nel decimo, non camminiamo in santità. Per un Dio santo, quello è un ostacolo. Quindi, abbiamo la parola di Dio per aiutarci a camminare in santità. Però, non è il fatto in sé di avere la Bibbia che ci fa camminare in santità. E non basta nemmeno leggere la Bibbia. Dobbiamo custodire la parola nel nostro cuore, in modo che sia sempre presente con noi per guidarci. Troviamo questa verità in Salmo 119:9-11. Ascoltate mentre ve lo leggo.
“9 Come può un giovane rendere la sua via pura? Custodendola con la tua parola. 10 Ti ho cercato con tutto il mio cuore; non lasciarmi deviare dai tuoi comandamenti. 11 Ho conservato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te.” (Salmo 119:9-11)
È proprio quando nascondiamo o conserviamo la parola di Dio nel nostro cuore, in modo che non è solo una conoscenza intellettuale, ma è proprio nel nostro cuore, che camminiamo secondo la parola, e perciò camminiamo in santità che ci porta ad essere in comunione con Dio per godere le benedizioni di Dio.
Oltre alla Parola di Dio, Dio ci ha dato lo Spirito Santo. E anche la Chiesa, e quanto è importante il ruolo che abbiamo gli uni per gli altri! Per esempio, in Romani 15:14, l'apostolo Paolo dichiara ai credenti:
“Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ripieni d’ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi gli uni gli altri.” (Romani 15:14 LND)
Nel piano di Dio, dobbiamo aiutare gli uni gli altri a crescere. Possiamo ammonire gli uni gli altri, ovvero, stimolare e esortare nella verità. È fondamentale essere pieno di bontà, avendo vero amore gli uni per gli altri. Perciò, un grande aiuto per camminare in santità è che ogni credente può ricevere da altri credenti parole di edificazione e di esortazioni per aiutarsi a camminare nella retta via.
Notate che Paolo ha detto pieni di bontà. Se uno non ha lo spirito giusto, se non ha la bontà del cuore, non è in grado di ammonire l’altro, anche se conosce perfettamente la Bibbia. Serve sia la verità che il cuore giusto.
Poi notate ancora che Paolo dice che sono ripieni di ogni conoscenza. Non solo hanno il cuore giusto, ma conoscono bene la Bibbia, sono ripieni di ogni conoscenza, e perciò, tutto quello che dicono è conforme alla verità di Dio. Questi sono le due qualifiche che servano per potersi ammonire gli uni gli altri: il cuore giusto e una buona conoscenza della parola di Dio.
Oltre alla parola, allo Spirito Santo, e agli altri credenti, Dio ci ha dato un altro dono prezioso per aiutarci a camminare in santità, ed è la nostra coscienza.
In 1Timoteo 1:5 leggiamo:
“Ora il fine del comandamento è l’amore, che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede non finta.” (1Timoteo 1:5 LND).
Il fine, l'adempimento del comandamento di Dio è l'amore, che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede non finta. Quindi, affinché la parola di Dio produce frutti in noi, dobbiamo avere una buona coscienza.
Paolo parla dell'importanza di una buona coscienza anche in 1 Timoteo 1:18, 19
“18 Ti affido questo incarico, o figlio Timoteo, in accordo con le profezie fatte in precedenza a tuo riguardo, perché tu conduca in virtù di esse un buon combattimento, 19 avendo fede e buona coscienza, poiché alcuni, avendola rigettata hanno fatto naufragio nella fede.”(1Timoteo 1:18,19 LND).
Per poter combattere un buon combattimento, che vuol dire vivere una vita cristiana che conta, bisogna avere la fede e una buona coscienza. La buona coscienza è fondamentale per camminare in santità e quindi in comunione con Dio.
Cosa serve per avere una buona coscienza? Prima di tutto, una buona coscienza vuol dire ascoltare la coscienza. Noi abbiamo una buona coscienza quando ascoltiamo la nostra coscienza, ovvero, quando ubbidiamo alla nostra coscienza.
Cioè, quando la nostra coscienza ci parla, dicendoci che dovremmo fare qualcosa, o non farne un'altra, se noi la diamo ascolto, allora, abbiamo una buona coscienza. Se invece ignoriamo la coscienza, o come diceva Paolo, rigettiamo la coscienza, allora non abbiamo una buona coscienza. Una buona coscienza è una coscienza che ci indica la via giusta, perché noi possiamo camminare in essa.
Perciò, per avere una buona coscienza che ci aiuta a camminare in santità, occorre una coscienza che rispecchia l'insegnamento di Dio. Cioè, la coscienza in sé non è sempre giusta. Possiamo far addormentare la nostra coscienza.
La nostra coscienza può essere contaminata, e in quel caso non ci guida più bene. Un brano che parla di come possiamo essere contaminati, che ci porta ad avere una coscienza contaminata, è 1Corinzi 15:33.
“Non vi ingannate; le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.” (1Corinzi 15:33 LND).
Un altro modo di descrivere buoni costumi è avere una coscienza che ci guida bene, e noi seguiamo quella coscienza. Ma se abbiamo la compagnia sbagliata, la nostra coscienza comincerà ad addormentarsi, e non ci guiderà più nella buona via. A quel punto, i nostri buoni costumi, buoni abitudini e modi di vivere, buoni in quanto rispecchiano la santità di Dio, verranno corrotti, e allora cammineremo nel peccato.
Prego che possiamo capire che se noi abbiamo una compagnia sbagliata, questa ci porterà in una brutta via. Attenzione, non vuol dire tuttavia brutta agli occhi del mondo. Non vuol dire necessariamente una vita che per il mondo sarebbe brutta. Una brutta via è una via che non è vicina a Dio. Una persona potrà essere una persona morale, onesta, che lavora bene ed è fedele alla propria famiglia. Ma se non tiene gli occhi su Dio, e non cammina secondo la santità di Dio, non ha buoni costumi secondo il metro di Dio. È corrotto. Quindi, quando leggiamo di buoni costumi che vengono corrotti, non vuol dire che uno necessariamente cade in profondi peccati. Può cadere in peccati che sono poco visibili, tipo l'orgoglio, o non camminare per fede, o serbare rancore nel cuore. Il punto principale di questo versetto è che dobbiamo stare molto in guardia a non avere la compagnia sbagliata. Una compagnia sbagliata fa addormentare la nostra coscienza.
Per ogni credente, sarebbe importante valutare qual è la propria compagnia?
Compagnia è l’insieme di quelle persone con la quale io scelgo di passare il tempo. Ormai, compagnia può essere persone in carne ed ossa, tipo le persone con cui passo il mio tempo libero, ma può essere anche inteso come persone con cui ho un contatto solo virtuale, o addirittura, persone che io solo ascolto o guardo. Per esempio, la musica che ascolto è una grande parte della mia compagnia. Se navigo in Internet, i siti che visito è una grande parte della mia compagnia. Le persone con cui ho contatto virtuale, che sia con SMS, o la posta, o Facebook, o qualche altro mezzo, è sempre una mia compagnia.
E la Bibbia ci dichiara che se abbiamo una cattiva compagnia, ovvero una compagnia che non ha vero timore di Dio, ci influenzerà in modo molto negativo. Danneggerà la nostra coscienza finché non ci darà più una buona guida.
Non Essere Sedotti
Più volte, la Bibbia ci avverte di non farci sedurre. Gesù ci avverte di questo in Matteo 24:4.
“E Gesù, rispondendo, disse loro: "Guardate che nessuno vi seduca!” (Matteo 24:4 LND).
Ci sono tanti che vorrebbero sedurci, e farci credere cose false, e a quel punto, la nostra coscienza ci porta nella direzione sbagliata. Cioè, se io credo qualcosa di falso, la mia coscienza mi spinge ad essere fedele a quello che credo, non riconoscendo che è sbagliato. A quel punto, la mia coscienza mi guida male. Dobbiamo stare in guardia dal credere le cose false.
Efesini 5
Un brano che ci insegna come vivere per camminare secondo una buona coscienza è Efesini 5. Voglio leggere e notare qualche punto in Efesini 5:3-21.
“3 Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi; 4 lo stesso si dica della disonestà, del parlare sciocco e della buffoneria, le quali cose sono sconvenienti, ma piuttosto abbondi il rendimento di grazie. 5 Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio. 6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza. 7 Non siate dunque loro compagni. 8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce. 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore. 11 E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, 12 perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. 13 Ma tutte le cose, quando sono esposte alla luce, divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce. 14 Perciò la Scrittura dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te". 15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore. 18 E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito, 19 parlandovi gli uni gli altri con salmi inni e cantici spirituali, cantando e lodando col vostro cuore il Signore, 20 rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo; 21 sottomettetevi gli uni agli altri nel timore di Cristo.” (Efesini 5:3-21 LND)
Il mio scopo non è di considerare ogni aspetto di questo brano meraviglioso. Ma voglio notare qualche punto. Prima di tutto, il versetto 6 ci avverte contro il pericolo di essere sedotti da falsi ragionamenti, che ci farebbero credere che certi peccati non sono tanto gravi. Leggo ancora quel versetto.
“6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza.”(Efesini 5.6).
Nel mondo in cui viviamo, molti credenti dicono che tanti comportamenti non sono veramente un problema. Ma quando consideriamo quello che Dio dichiara, ci accorgiamo invece che sono un grave problema. Non dobbiamo credere a chi dice che certi comportamenti non sono un problema se non ti fanno problemi. Di solito, chi parla così non tiene conto minimamente della santità di Dio.
Il versetto 7 comanda di non avere come compagnia coloro che ci dicono di fare le cose che per Dio sono peccati. Questo comprende non solo le persone con cui passiamo tempo, ma anche la musica che ascoltiamo, i siti che visitiamo, e qualunque altro tipo di contatto. Non dobbiamo avere come compagnia quello che va contro la santità di Dio. Certamente, possiamo evangelizzare i non credenti, ma non dobbiamo averli come nostra compagnia.
Dobbiamo camminare nella luce, dobbiamo esaminare ogni cosa in modo da vivere in modo che tutto quello che facciamo è accettevole a Dio. Cioè, non dobbiamo avere alcun campo della vita dove il nostro comportamento non è conforme alla santità di Dio.
Certamente, questo vuol dire vivere, parlare, pensare, e comportarci molto diversamente da come vivono le persone intorno a noi, a scuola, al lavoro, per altri. E purtroppo, a volte vuol dire vivere molto diversamente da come vivono tanti che si dichiarano credenti. Il nostro metro non è quello che fanno altri credenti, ma quello che è accettevole a Dio.
Poi, nei versetti 15 a 17 leggiamo:
“Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te". 15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Efesini 5:15-17)
Dobbiamo camminare con saggezza, capendo che viviamo in un mondo di malvagità, e perciò addestrando la nostra coscienza con le verità di Dio in modo da riscattare il tempo.
Per avere una vita benedetta, dobbiamo camminare in santità per essere in comunione con Dio. E per camminare in santità, dobbiamo avere una buona coscienza; ma per avere una buona coscienza, dobbiamo addestrare la nostra coscienza, evitando la cattiva compagnia, e imparando ad esaminare ogni cosa per fare quello che è accettevole a Dio.
Quindi, vorrei incoraggiare ciascuno di noi a valutare se stiamo usando i mezzi che Dio ci ha dato per poter camminare in santità, per avere la vita benedetta che Dio offre a chi cammina con Lui.
Ti riempi con la Parola di Dio, non solo intellettualmente, ma lasci che veramente dimori nel tuo cuore, e guidi i tuoi pensieri e le tue decisioni?
Ti impegni ad avere come compagnia altri credenti, e non solo per stare insieme per parlare di lavoro, o di problemi, ma per aiutarvi a vicenda a vedere più di Dio? Parlate delle verità di Dio, e delle promesse di Dio, e della santità di Dio?
E ancora: cammini in modo di avere una buona coscienza? Questo vuol dire avere una coscienza ben addestrata dalla parola di Dio. Se la nostra compagnia è sbagliata, se passiamo tempo divertendoci con quello che il mondo offre, o se passiamo tempo insieme con quelli che non parlano delle cose di Dio, la nostra coscienza sarà debole, non sarà in grado di guidarci bene. E allora, non possiamo avere una buona coscienza. Dobbiamo invece avere una coscienza ben addestrata dalla verità di Dio. Poi, dobbiamo ascoltare la nostra coscienza. Dobbiamo avere cuore molto teneri a non rigettare quello che la nostra coscienza ci dice. A volte, questo diventa molto costoso, perché ci fa essere visti come esagerati dagli altri. A volte, o per meglio dire spesso, vuol dire rinnegare noi stessi, perché la nostra carne vorrà qualcosa che la coscienza ci ricorderà non essere giusto per noi. Avere una buona coscienza vuol dire rinnegare noi stessi, e non cercare l'approvazione degli uomini.
Però, avere una buona coscienza, una coscienza ben addestrata dalla parola di Dio, una coscienza che ascoltiamo, ci porta a camminare in stretta comunione con Dio, e questo ci fa avere la gioia di Dio!
Il mio profondo desiderio per ciascuno di voi è che ognuno possa godere la ricchezza della vita cristiana che noi troviamo solo in Gesù Cristo. Per avere questo, dobbiamo camminare in santità. Grazie Dio, per la parola, per altri credenti zelanti che possono stimolarci ad andare avanti, e per la nostra coscienza. Usiamo questi mezzi per vivere a gloria di Dio e così godere la vita cristiana.