Lezioni dal Coronavirus
Ci troviamo in una situazione che nessuno di noi ha mai vissuto. Dalla seconda guerra mondiale, non c’è mai stata una situazione come quella in cui ci troviamo. E non è solo qua in Italia.
Il Coronavirus sta mettendo il mondo in ginocchio. Ho letto oggi che circa 2 miliardi di persone sono sotto ordine dai loro stati di restare a casa se non per motivi essenziali. Forse il mondo non ha mai visto un situazione così diffusa e pesante.
Eppure, non è che ci sono più morti di quanto ci sono mai stati. Ci sono stati tanti situazioni con più morti. Però, forse mai il mondo è stato così preso, così preoccupato come adesso.
Le persone hanno timore. Hanno timore della morte, hanno timore del fatto che non non sono in controllo, hanno timore perché non sanno cosa succederà.
Mentre siamo circondati con persone che hanno timore, più che mai dobbiamo avere pace in Dio, e essere luce in questo mondo di tenebre.
Dobbiamo tutti riconoscere che i decreti di non uscire di casa, salvo per motivi essenziali, sta creando una situazione di stress per tutti, compreso per tutti noi. Non è sbagliato avere stress. È sbagliato non presentarlo al Signore. È sbagliato focalizzare su quello che ci porta ad aver stress, anziché focalizzare su Cristo, che di offre la sua pace.
Infatti, questa situazione può essere un grande aiuto spirituale, se la usiamo per riconoscere dove il nostro cuore non è focalizzato su Cristo.
Lezioni da questa situazione
Ci sono tanti buone lezioni che possiamo imparare da questa situazione. Vorrei considerarne alcuni.
1) Questa pandemia mostra che l’uomo non è in controllo. L’uomo non può controllare le circostanze, e la natura. Tantissime persone, pur non essendo veramente credenti, stanno pregando in questo momento, perché capiscono che abbiamo bisogno di Dio. In questi momenti, l’uomo riconosce la sua debolezza, e il suo bisogno di Dio. Tutta la capacità dell’uomo non è sufficiente di controllare ogni situazione. Abbiamo bisogno di Dio. Preghiamo che noi possiamo sempre ricordare questo, e cerchiamo di aiutare altri a capire questo.
A proposito, in Giacomo 4:13-16 leggiamo:
“13 E ora a voi che dite: "Oggi o domani andremo nella tale città, e vi dimoreremo un anno, commerceremo e guadagneremo," 14 mentre non sapete ciò che accadrà l’indomani. Cos’è infatti la vostra vita? In verità essa è un vapore che appare per un po’ di tempo, e poi svanisce. 15 Dovreste invece dire: "Se piace al Signore e se saremo in vita, noi faremo questo o quello". 16 Voi invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è cattivo.” (Giacomo 4:13-16 LND)
Non siamo in controllo delle nostre vite. Oggi, più che mai, con la scienza e la tecnologia che abbiamo, l’uomo crede di essere in controllo del suo destino. Ma, in realtà, siamo deboli. Abbiamo sempre grande bisogno di Dio. Dipendiamo totalmente da Dio. E perciò, dobbiamo camminare umilmente davanti a Dio.
Per quanto l’uomo è debole, Dio è potente. La nostra vita è un vapore, invece Dio non cambia mai. La nostra vita sta nelle sue mani, come Paolo annuncia agli Ateniesi in Atti 17:24,25.
“24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti da mani d’uomo, 25 e non è servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo lui che dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa;” (Atti 17:24-25 LND)
È buono per noi di riconoscere che non siamo mai veramente in controllo delle nostre vita. È buono che ci umiliamo, e riconosciamo che dipendiamo da Dio. Solo così possiamo vivere per dare la gloria a Dio che Egli merita. Quindi, questa pandemia può servire per aiutarci a non dipendere dagli uomini, ma da Dio.
Come finirà questa pandemia? Non sappiamo. Dio non ci dichiara tutto quello che sta facendo. Però, sapiamo che tutto è sotto il pieno controllo di Dio. Ricordate le parole di Gesù Cristo in Matteo 10:29-31.
“29 Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. 30 Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi siete da più di molti passeri.” (Matteo 10:29-31 LND)
Non sappiamo come andrà questa pandemia, ma sappiamo che Dio è in controllo, e che controlla tutto per il nostro bene eterno. Se siamo in Cristo, allora, siamo custoditi per la nostra eredità, come leggiamo in 1Pietro 1:3-5.
“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi.” (1Pietro 1:3-5 LND)
Anche se non abbiamo idea come andrà tutto, possiamo riposarci nel sovrano controllo di Dio nelle nostre vite, sapendo che siamo custoditi per l’eredità che è conservata per noi.
2) La pandemia del coronavirus ci ricorda di una pandemia molto, molto più terribile, e molto più diffusa: il peccato. Il peccato è stato trasmesso ad ogni persona nel mondo. TUTTI sono contaminati. Senza cura, porta sempre alla morte, la morte eterna, la perdizione.
Esiste una cura, una cura sola: il perdono per mezzo di Gesù Cristo. Senza Gesù, siamo schiavi del nostro peccato. Quindi, rovina questa vita, e poi, porta alla perdizione eterna. Quindi, un coronavirus non è niente in confronto con la vera pandemia che affligge il mondo. E noi abbiamo la cura da proclamare.
È importante ricordare in questo momento che mentre tutto intorno a noi le persone hanno tanto timore, se abbiamo Gesù Cristo, non dobbiamo avere timore.
Ricordate le parole di Gesù Cristo, prima in Giovanni 14:1, e poi, in Giovanni 14:27.
“"Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.” (Giovanni 14:1 LND)
“Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.” (Giovanni 14:27 LND)
Il nostro Dio è pienamente in controllo di tutto, anche di questo. Quindi, non dobbiamo avere timore, non dobbiamo avere il cuore agitato. Possiamo riposarci in Cristo, qualsiasi sia la situazione. Il nostro Dio è su trono. Abbiamo un rifugio sicuro in Cristo Gesù. Non solo per quanto riguarda il coronavirus, ma ogni tipo di problema. Questo è un problema per tutta la società, ma possiamo essere afflitti anche da problemi che riguardano solo noi, o la nostra famiglia.
Ci sono tante malattie. Ci sono problemi economici. Ci sono problemi.
Possiamo fidarci di Dio in ogni situazione.
3) In questa situazione, non possiamo vederci a persona. Non possiamo abbracciarci. Non possiamo aiutarci in modi pratici. Dobbiamo per forza restare distanti gli uni dagli altri.
Che meraviglioso ricordare che Gesù Cristo resta con noi. Nulla può separarci da Cristo. Usiamo questo tempo per avvicinarci ancora di più a Gesù Cristo.
E usiamo questo tempo, per noi che siamo in famiglia, per crescere come famiglia.
E, nonostante che non possiamo vederci, impegniamoci a curarci più che mai, con telefonate, per incoraggiarci in Cristo. Colossesi 3:16 rimane valida.
16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. 17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio e Padre per mezzo di lui.
Usiamo questo tempo per investire, più che mai, gli uni negli altri. Aiutiamoci a vicenda a vedere più di Cristo, e a camminare in santità, e a desiderare l’eternità con Cristo.
Parlando dell’eternità, mentre tanti nella società sono pieni di timore della morte, noi dovremmo usare questo tempo per pensare più all’eternità. La morte, per un credente, non è terribile, anzi, è quello che ci fa entrare nella gioia eterna.
Notate come Paolo parlava della morte in Filippesi 1.
21 Per me infatti il vivere è Cristo, e il morire guadagno. 22 Ma se il vivere nella carne è per me un lavoro fruttuoso, allora non saprei proprio cosa scegliere, 23 perché sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore, 24 ma il rimanere nella carne è più necessario per voi. (Filippesi 1:21-24)
In 2Corinzi 5, leggiamo:
“1 Sappiamo infatti che se questa tenda, che è la nostra abitazione terrena, viene disfatta, noi abbiamo da parte di Dio un edificio, un’abitazione non fatta da mano d’uomo, eterna nei cieli. 2 Poiché in questa tenda noi gemiamo, desiderando di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, 3 se pure saremo trovati vestiti e non nudi. 4 Noi infatti che siamo in questa tenda gemiamo, essendo aggravati, e perciò non desideriamo di essere spogliati ma rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. (2Corinzi 5:1-4 LND)
Carissimi, non dobbiamo temere la morte.
Guardiamo a Cristo, in questa situazione, e per tutta la vita, fino a quel giorno meraviglioso quando vedremo Cristo nella sua gloria, o quando Egli ritornerà, oppure, quando noi lasceremo i nostri corpi umani per andare da Lui.
Voglio incoraggiare ciascuno a usare questo tempo per imparare più le promesse di Dio, che possiamo nascondere nei nostri cuori, e che possiamo anche usare gli uni con gli altri.
Usiamo questo tempo per riconoscere peccati nei nostri cuori. Spesso, i nostri peccati diventano più visibili in momenti difficili. Grazie a Dio per questo tempo con le sue difficoltà.
Se riconosci peccato, confessalo, a Dio e anche agli altri nella tua vita.
Tenete i vostri occhi aperti per riconoscere chi potrebbe essere solo o spiritualmente isolato. Impegniamoci a incoraggiare e ad amare gli uni gli altri, e altre persone che Dio ha messo nella nostra vita. Preghiamo e impegniamoci ad essere luce in questo momento con tanto buio.
Valuta come puoi pensare più all’eternità, non solo adesso, durante questa pandemia, ma per tutti i giorni della tua vita.