Che cosa vuoi da Dio? Dentro noi stessi, ognuno sa che ha bisogno di Dio, anche se alcuni vogliono credere nella cosiddetta “fortuna”, per non dare gloria al loro Creatore.
Ogni persona sa di aver bisogno dell'aiuto di qualcuno più grande di noi. E quel qualcuno è Dio.
Per la grazia di Dio, noi sappiamo che è Dio che può aiutarci. Bene. Ma la mia domanda, quella importante, è: che cosa vuoi da Dio? Che cosa preghi a Dio? Se tu valuti le tue preghiere, onestamente, se valuti quello che il tuo cuore desidera, che cos'è che cerchi da Dio?
In realtà, cerchiamo tante cose. Per esempio, di natura, vogliamo l'aiuto di Dio nei momenti di grande pericolo. Se quel pericolo è una malattia grave, che hai tu o che ha una persona a te cara, naturalmente vuoi l'aiuto di Dio per avere la guarigione.
Se ci troviamo in mezzo a prove pesanti, vogliamo l'aiuto di Dio nell'alleggerire o togliere la prova.
Quando abbiamo qualche grande desiderio, che può essere superare un esame per uno studente, ottenere un nuovo lavoro, o mille altre cose, cerchiamo l'aiuto di Dio.
E entro certi limiti, possiamo chiedere queste cose.
Però, quando scopriamo quello che la Bibbia ci insegna, queste non sono le cose più importanti da chiedere a Dio.
Pensate con me. Tanti di noi, solitamente abbiamo una buona salute. Ma quando hai buona salute, il tuo cuore è pienamente soddisfatto? Il fatto di avere buona salute ti basta per avere gioia e pace nel cuore?
Nella mia esperienza, le persone possono essere molto scontente ed aggravate, pur avendo buona salute. Infatti, spesso sono agitate, sono turbate, e non hanno pace. Nonostante hanno buona salute, spesso hanno un cuore turbato, e non riescono a convivere bene con le altre persone nella loro vita.
È la stessa cosa quando si tratta di altre prove. Quando le cose vanno bene, comunque non stiamo bene, se non abbiamo vera pace nel cuore. E la vera pace nel cuore non arriva dalle cose che succedono.
Allora: Che cosa cerchiamo da Dio? O ancora più importante, che cosa dovremmo cercare da Dio?
L'uomo senza Dio, l'uomo che non pensa seriamente all'eternità, prega per benedizioni terrene. Vuole una vita più facile, vuole guarigione dalle malattie, vuole cose che riguardano la vita sulla terra.
Invece Dio ci offre benedizioni infinitamente più grandi di quello che chiediamo. Dio ci offre benedizioni che hanno un valore eterno.
Qual'è la benedizione più grande, così importante che senza questa benedizione, le altre non hanno valore?
La benedizione più grande in assoluto è il perdono. Questo perdono è importante sia per arrivare alla salvezza, ma anche dopo che siamo salvati.
Per esempio, quando Gesù era sulla terra, e le persone venivano a lui per la guarigione, a volte, Egli dava il dono più grande, dava il perdono dei loro peccati. Salvava loro. Per esempio, in Marco 2, leggiamo la storia dell'uomo paralitico che fu portato a Gesù da quattro uomini. Chiaramente, un uomo paralitico avrebbe desiderato la guarigione. Ma Gesù gli diede un dono ancora più grande. Quando vide la fede di quegli uomini, diede a quell'uomo paralitico il dono più grande in assoluto. Leggo Marco 2:3-5.
“3 Allora vennero da lui alcuni a presentargli un paralitico, portato da quattro uomini 4 Ma, non potendo accostarsi a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto sul punto ove era Gesù e, fatta un’apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. 5 Come Gesù vide la loro fede, disse al paralitico: "Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati!".” (Marco 2:3-5 LND)
Sono venuti per la guarigione, ma Gesù diede il dono più grande, il perdono dei peccati. Dopo, per mostrare ai Giudei che aveva l'autorità di perdonare, gli diede anche la guarigione. Ma prima di tutto, perdonò questo uomo.
In Luca 7, leggiamo di un pranzo a casa di un certo Simone. Entra una donna peccatrice, una donna che era molto cosciente dei suoi peccati, e Gesù la perdonò. Leggo una parte di quell'avvenimento, Luca 7:45-48. Gesù sta parlando a quel fariseo, che non riconosceva il proprio peccato, mentre la donna riconosceva quanto aveva bisogno del perdono di Gesù. Lei, sapendo del perdono, amava Gesù tanto. Leggo.
“45 Tu non mi hai dato neppure un bacio, ma lei da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai unto il capo di olio ma lei, ha unto i miei piedi di olio profumato. 47 Perciò ti dico che i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui al quale poco è perdonato, poco ama". 48 Poi disse a lei: "I tuoi peccati ti sono perdonati".” (Luca 7:45-48 LND)
Il dono meraviglioso che Gesù offre tuttora è il perdono dei peccati. Quando Gesù mandò gli apostoli, li mandò a offrire il perdono. In Giovanni 20, Gesù appare agli apostoli dopo la risurrezione. Dichiara loro che avrebbero ricevuto lo Spirito Santo, che Egli avrebbe mandato il giorno di Pentecoste. E poi, dichiara quello che sarebbe la loro missione. Leggo Giovanni 20:23.
“A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti".” (Giovanni 20:23 LND)
Chiaramente, gli apostoli in se stessi non avevano alcun potere di perdonare peccati. Però, in quanto annunciavano l'evangelo, potevano dichiarare il perdono a coloro che accoglievano l'evangelo.
Questo è quello che Dio offre all'uomo, perché è il bisogno più grande per l'uomo.
Senza il perdono, null'altro importa. Senza il perdono, si perde l’anima, eternamente. Ovvero, senza il perdono ci sarà solo il tormento eterno, per tutta l’eternità.
In Marco 8:36,37, Gesù dichiara che nulla vale se si perde l’anima.
“36 Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua? 37 O che cosa potrebbe dare l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Marco 8:36-37 LND)
Il perdono vale più di tutto. Se non abbiamo il perdono, se dovessimo avere tutto, la salute, una vita senza problemi, tutto quello che vogliamo di natura, senza il perdono, non ci giova a nulla. Tutto qua passerà, e senza il perdono, siamo separati da Dio, ora e per l’eternità.
Negli Atti
Quando gli apostoli predicavano negli Atti, è importante notare che predicavano il perdono dei peccati. Il messaggio dell'evangelo è l’offerta del perdono. Vi leggo qualche esempio. Pietro, il giorno di Pentecoste a Gerusalemme, in Atti 2:38.
“Allora Pietro disse loro: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.” (Atti 2:38 LND)
In Atti 5, in un’altra occasione della loro predicazione, spiega che Dio ha rivelato che Gesù è il Cristo, e quello che avrebbe fatto.
“Dio lo ha esaltato con la sua destra e lo ha fatto principe e salvatore per dare ad Israele ravvedimento e perdono dei peccati.” (Atti 5:31 LND)
Il dono che Dio offre è il perdono dei peccati. In Atti 10, troviamo Pietro a casa di Cornelio, il primo gentile che Dio salva. Notate quello che Pietro dichiara nella sua predicazione. Atti 10:43.
“A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome".” (Atti 10:43 LND)
Il perdono dei peccati è il dono più grande!
In Atti 13, troviamo l’apostolo Paolo che predica in una sinagoga in Antiochia. Dimostra che Gesù è il Cristo, e poi dichiara quello che vi è per mezzo di Gesù Cristo:
“Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui vi è annunziato il perdono dei peccati,” (Atti 13:38 LND)
Quando si predica l’evangelo, si annuncia il perdono dei peccati. Questo è quello di cui abbiamo bisogno.
Però, il perdono serve sempre, non solo prima della salvezza. Questo è il beneficio fondamentale per chiunque è veramente salvato.
Epistole
Anche nelle Epistole, volta dopo volta leggiamo del perdono. Questo è il grande beneficio della salvezza.
Leggo qualche brano. Efesini 1:3-8.
3 Benedetto sia Dio, e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo, 4 allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore, 5 avendoci predestinati all’adozione dei figli per mezzo di Gesù Cristo a se stesso, secondo il beneplacito della sua volontà, 6 a lode della gloria della sua grazia, mediante la quale egli ci ha grandemente favoriti nell’amato suo Figlio, 7 in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, (Efesini 1:3-8)
Anche Efesini 2:11-18. parla di come siamo stati riconciliati con Dio per mezzo di Cristo, quindi, per mezzo del perdono in Cristo, per entrare in uno stato di pace con Dio. Che dono immenso. Leggo.
11 Perciò ricordatevi che un tempo voi gentili di nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono stati fatti nella carne per mano d’uomo, 12 eravate in quel tempo senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, non avendo speranza ed essendo senza Dio nel mondo. 13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete stati avvicinati per mezzo del sangue di Cristo.14 Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due uno e ha demolito il muro di separazione, 15 avendo abolito nella sua carne l’inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace, 16 e per riconciliare ambedue con Dio in un sol corpo per mezzo della croce, avendo ucciso l’inimicizia in se stesso. 17 Ed egli venne per annunziare la pace a voi che eravate lontani e a quelli che erano vicini, (Efesini 2:11-18)
Il perdono ci ha riconciliato con Dio. Ci ha tolto da una condizione di inimicizia con Dio, l’essere nemici di Dio, portandoci ad un rapporto di pace con Dio, figli amati. Tutto per mezzo del perdono. Grazie a Dio!.
Anche Colossesi 1:13,14 parla del perdono come beneficio, che ci porta ad essere riconciliati con Dio stesso.
13 Poiché egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio, 14 in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati. (Colossesi 1:18-20)
Abbiamo grandemente bisogno di rivolgerci a Dio per ricevere aiuto. Ma, il nostro peccato ci ostacola, perché Dio è santo. Ebrei 10 ci dichiara che il nostro libero accesso al trono di Dio è per mezzo di Gesù Cristo, il nostro Sommo Sacerdote. Questo è possibile perché in Cristo abbiamo il perdono. Leggo Ebrei 10:19-22.
“19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, 20 che è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, 21 e avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, 22 accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.” (Ebrei 10:19-22 LND)
Grazie a Dio per Gesù Cristo, in cui abbiamo il perdono, che ci permette di andare a Dio. Leggo qualche versetto anche da 1Pietro, che parla di come in Cristo siamo perdonati, siamo riconciliati con Dio. Tutto per mezzo di Gesù Cristo. Leggo 1Pietro 1:3-5, poi i vv 8,9; e poi 18,19. La salvezza delle anime è il risultato di essere perdonati e riconciliati.
3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e che non appassisce, conservata nei cieli per voi, 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. (1Pietro 1:3-5 LND)
“8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il fine della vostra fede, la salvezza delle anime.” (1Pietro 1:8-9 LND)
“18 sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, 19 ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia,” (1Pietro 1:18-19 LND)
Prego che vedremmo sempre di più l’immenso valore del perdono, e che desidereremo il perdono, ogni volta che pecchiamo.
Perché ci serve il perdono
Chiaramente ci serve il perdono per essere salvati. Però, una volta salvati, comunque ci serve il perdono. Quando noi pecchiamo, se non confessiamo quei peccati per essere perdonati, i nostri peccati creano un muro fra noi e Dio. Leggo Isaia 59:1,2.
“1 Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire. 2 Ma le vostre iniquità hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro DIO e i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia da voi, per non darvi ascolto.” (Isaia 59:1-2 LND)
Cari fratelli e sorelle, quando pecchiamo, se non confessiamo quei peccati, questo crea un muro con Dio. Interrompe la nostra comunione con Dio, ci toglie la pace, diventa un grave peso, che non possiamo togliere. Che stoltezza non umiliarci e confessare i nostri peccati.
Quando abbiamo peccato non confessato, da cui non siamo ancora perdonati, non possiamo avere la vera pace. Il nostro cuore sarà afflitto, per quanto possiamo cercare di stare bene.
Salmo 32 descrive questo:
3 Mentre tacevo, le mie ossa si consumavano tra i gemiti che facevo tutto il giorno. 4 Poiché giorno e notte la tua mano pesava su di me, il mio vigore era diventato simile all’arsura d’estate. (Sela) (Salmo 32:3,4)
Per quanto possiamo negare o ignorare il peccato, quando abbiamo peccato non confessato, il nostro cuore sarà appesantito.
L’invito di Gesù
L’invito di Gesù è di andare a Lui per il perdono. Il nostro peccato dovrebbe aggravarci più di qualsiasi altro problema.
Notiamo quello che Gesù ci offre quando la nostra anima è aggravata dal peso dei nostri peccati. Questo è quello che ci pesa, anche se non sempre ce ne rendiamo conto. Leggo Matteo 11:28.30.
8 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. 30 Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!". (Matteo 11:28-30 LND)
Riposo per l’anima è quel riposo che ci arriva quando abbiamo il perdono, e siamo in pace presso Dio.
Molto spesso, non abbiamo pace, perché abbiamo del peccato non confessato.
Eppure, in Gesù Cristo, il perdono è disponibile.
Nel Salmo 32:4,5, il Salmista continua, e parla di quel perdono, e come ottenerlo. Leggo i vv.4,5.
5 Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: "Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno," e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato.” (Salmo 32:4-5 LND)
Dobbiamo confessare i nostri peccati. Confessare vuol dire dichiarare la stessa cosa. Dobbiamo parlare dei nostri peccati come Dio parla dei nostri peccati. Dobbiamo assumerne la piena responsabilità.
Come confessare i nostri peccati
Spesso, il nostro modo di confessare il peccato non è veramente il modo giusto di confessarlo.
Supponiamo che qualcuno ci parla di un peccato. Tendiamo a rispondere in vari modi.
---- puoi negare il peccato. Non è così, hai capito male, ecc.
---- attaccare chi ti parla del peccato: TU sei questo o quello.
C’è un modo sbagliato di rispondere, che è meno ovvio, ma non meno pericoloso.
--- puoi ammettere il peccato, ma parlare di quello che TU devi fare.
Esempi: Devo stare più attento, devo pensare prima di parlare, devo avere più autocontrollo, ecc.
Se la nostra reazione quando riconosciamo un peccato è:
“IO devo fare questo o quello”
oppure
“IO non devo fare quello, o piuttosto devo fare quest’altro”
allora, non stiamo veramente confessando il nostro peccato.
Stiamo parlando di quello che NOI dobbiamo fare.
Non stiamo guardando a Cristo per il perdono. Stiamo guardando a NOI STESSI ed il modo in cui NOI dobbiamo smettere di peccare.
Attenzione: Quando qualcuno ci mostra un nostro peccato, e la nostra reazione è di parlare o pensare come dobbiamo migliorare, NON stiamo vedendo il nostro bisogno del PERDONO.
Quando pecchiamo, dobbiamo guardare a DIO. Dobbiamo vedere il NOSTRO PECCATO. Dobbiamo vedere quanto il nostro peccato è grave davanti al nostro Dio santissimo, e quanto abbiamo bisogno del perdono, per liberarci dalla nostra colpa.
SOLO così possiamo vedere il valore del sacrificio di Gesù Cristo.
Solo se concentriamo la nostra attenzione su quanto il nostro peccato è grave, possiamo vedere il nostro bisogno di Gesù Cristo, per ricevere il PERDONO che ci serve.
Salmo 51 ci aiuta a capire come vedere ogni nostro peccato. Notiamo che Davide non parla di quello che deve FARE lui. Parla solo del suo peccato, e chiede sempre il perdono e di essere purificato.
Leggiamo Salmo 51:1-19
1 «Al maestro del coro. Salmo di Davide, quando il profeta Nathan venne a lui, dopo che egli aveva peccato con Bathsceba.» Abbi pietà di me, o DIO, secondo la tua benignità; secondo la tua grande compassione cancella i miei misfatti. 2 Lavami completamente dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato. 3 Poiché riconosco i miei misfatti, e il mio peccato mi sta sempre davanti. 4 Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e puro quando giudichi. 5 Ecco, io sono stato formato nell’iniquità e mia madre mi ha concepito nel peccato. 6 Ecco, a te piace la verità che risiede nell’intimo, e m’insegni la sapienza nel segreto del cuore. 7 Purificami con issopo, e sarò mondo; lavami, e sarò più bianco della neve. 8 Fammi sentire gioia e allegrezza; fa’ che le ossa che hai spezzato festeggino. 9 Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. 10 O DIO, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. 11 Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito. 12 Rendimi la gioia della tua salvezza e sostienimi con uno spirito volenteroso. 13 Allora insegnerò le tue vie ai trasgressori, e i peccatori si convertiranno a te. 14 Liberami dal sangue versato, o DIO, DIO della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà con giubilo la tua giustizia. 15 O Signore, apri le mie labbra, e la mia bocca proclamerà la tua lode. 16 Tu infatti non prendi piacere nel sacrificio, altrimenti te l’offrirei, né gradisci l’olocausto. 17 I sacrifici di DIO sono lo spirito rotto; o DIO, tu non disprezzi il cuore rotto e contrito. 18 Fa’ del bene a Sion, per la tua benevolenza, edifica le mura di Gerusalemme. 19 Allora prenderai piacere nei sacrifici di giustizia, negli olocausti e nelle offerte da ardere interamente, allora si offriranno torelli sul tuo altare. (Salmo 51:1-19)
Questo è il cuore che bisogna avere quando pecchiamo. Non dobbiamo correre a pensare a quello che dobbiamo fare noi. Quello esclude Cristo. Esclude il vero perdono.
Anche se dovessimo fare tutto bene da ora in poi, non toglierebbe la colpa di quel peccato. Abbiamo bisogno del PERDONO.
Pensate: se la tua reazione, quando qualcuno ti mostra un tuo peccato, è di pensare subito a cosa TU dovresti fare e quello che NON dovresti fare più, e come TU devi stare più attento, in altre parole, se la tua tendenza quando uno Ti mostra un peccato è di pensare cose come:
“allora, devo stare più attento”
“devo pensare più agli altri”
“non devo essere così egoista”
“devo essere più umile”
“devo avere più fede”
“devo essere più pronto ad ascoltare”
o mille altre cose, in cui in realtà, stai pensando a quello che TU devi fare diversamente. Se tu pensi così o se questa è la tua reazione, allora, in realtà, NON STAI VERAMENTE CONFESSANDO i tuoi peccati.
Pensate: se qualcuno mi parla del peccato, e riconosco che è vero, ma subito penso a come IO dovrei fare diversamente, in realtà, Gesù Cristo non c’entra. Sto escludendo Cristo. Non sto vedendo il valore di Cristo, perché non sto vedendo la gravità del mio peccato, e il motivo per cui ho peccato è perché il peccato è dentro il mio cuore. Non riconosco che ho bisogno del perdono.
Cioè, quando la mia o la tua reazione, sentendo di un peccato, è di pensare subito a come dovremmo fare diversamente, non stiamo capendo che non è solo una questione di comportarci in modo diverso. Abbiamo peccato, perché il peccato è nel nostro cuore. Non basta cambiare comportamento.
Molto di più, ci serve il PERDONO. E per avere il perdono, dobbiamo vedere veramente il nostro peccato come offesa a Dio.
Dobbiamo vedere il peccato, e riflettere sul perché veniva dal nostro cuore. Dobbiamo vedere quanto è un’offesa contro Dio.
Solo così possiamo veramente confessarlo, per ricevere il dono meraviglioso del perdono.
Cambiare il nostro comportamento non toglie la nostra colpa. Ci serve Gesù Cristo.
Conclusione
Quando pecchiamo, e riconosciamo il peccato, se la nostra tendenza è di pensare a come NOI dobbiamo migliorare, non stiamo vedendo la nostra colpa, e non stiamo vedendo Gesù Cristo.
In questo caso, NON SIAMO PERDONATI, perché in realtà, non abbiamo veramente confessato il peccato di cuore.
Inoltre, è impossibile per noi migliore con le nostre forze. Ricordate le parole in 1Giovanni 1:9.
“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.” (1Giovanni 1:9 LND)
Quando confessiamo, quando veramente confessiamo i nostri peccati, in Gesù Cristo, Dio non solo ci perdona completamente, ma, ci purifica. Così, possiamo avere vittoria su questo peccato nel futuro.
Dio NON ci purifica se non confessiamo di cuore i nostri peccati.
Quindi, se la tua reazione, quando riconosci un peccato, è pensare a quello che TU dovresti fare in modo diverso, NON stai veramente confessando il tuo peccato, NON stai ricevendo il perdono, e TU NON sarai capace a migliorare, come vorresti.
Invece, quando riconosci un tuo peccato, se consideri la tua colpa davanti a Dio, e se desideri esserne liberato, e vedi in Gesù Cristo il Salvatore, che può togliere quella colpa, allora, confessi a Dio la tua colpa e Dio ti perdonerà, e ti purificherà, per il merito di Gesù Cristo. E tu vedrai Gesù Cristo come il tuo potente e compassionevole Signore e Salvatore.
Prima ho fatto un esempio di quello che in realtà NON è confessare il peccato. Adesso faccio un esempio di quello che è confessare il peccato.
Hai ragione, sono stato brusco. Questo è un peccato, contro te, e contro Dio. E riflettendo, riconosco un cuore pieno di orgoglio, che mi ha spinto ad agire così. Vedo che non stavo cercando la gloria di Dio, perché volevo la mia. Il mio orgoglio mi ha spinto anche a non amarti. Stavo agendo con egoismo. È terribile!
Ho peccato gravemente. Chiedo perdono a Dio per questi brutti peccati. Mi aggrappo a Gesù Cristo e al suo sacrificio, perché questi miei peccati meritano la separazione dal Dio santissimo.
Cari fratelli e sorelle, il perdono è il dono più grande, che apre la porta agli altri. Non manchiamo questo dono. Quando pecchiamo, confessiamo, ma veramente confessiamo, i nostri peccati.
Allora, saremo perdonati, allora saremo purificati e allora, vedremo quanto è prezioso il nostro Signore, Gesù Cristo.
La nostra vita sarà trasformata. Grazie a Dio.