Forse il versetto più conosciuto della Bibbia è Giovanni 3:16.
Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito figlio affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16 LND)
Dio ci ama, con un amore eterno, un amore più grande di quanto possiamo comprendere. O che possiamo conoscere di più questo amore!
L’amore di Dio è come un fiume di acqua fresca. Per rimanere fresca, l'acqua non solo deve entrare, ma deve anche uscire. L'acqua che rimane ferma diventa puzzolente. È simile all’amore. Per rimanere bello, deve entrare, e deve anche uscire. Chi riceve l’amore, deve anche amare.
E così, il fatto che Dio ci ama di un amore così immenso, ci spinge ad amare, amare Dio, e amare gli uni gli altri. Ascoltate mentre leggo 1Giovanni 4:19-21.
19 Noi lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo. 20 Se uno dice: «Io amo Dio», e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che ha visto, come può amare Dio che non ha visto? 21 E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il proprio fratello. (1Giovanni 4:19-21)
Oggi, vogliamo considerare quanto è importante che amiamo profondamente, gli uni gli altri.
Amare il tuo prossimo come te stesso
Quando a Gesù fu chiesto qual è il più grande comandamento, rispose, dichiarando che è quello di amare Dio, e di amare il prossimo come te stesso. Leggo Marco 12:28-31.
“28 Allora uno degli scribi che aveva udita la loro discussione, riconoscendo che egli aveva loro risposto bene, si accostò e gli domandò: «Qual è il primo comandamento di tutti?». 29 E Gesù gli rispose: «Il primo di tutti i comandamenti è: "Ascolta, Israele: Il Signore Dio nostro è l’unico Signore", 30 e: "ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Questo è il primo comandamento. 31 E il secondo è simile a questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi».” (Marco 12:28-31 LND)
I due comandamenti che riassumono tutta la vita cristiana sono di amare Dio con tutto il nostro cuore, e di amare il nostro prossimo come noi stessi. Consideriamo il comandamento di amare il nostro prossimo come noi stessi.
Dio ci comanda di amare il prossimo. Amare veramente. Questo è quello che Dio ci chiama a fare. Amare. Non solo essere attivi, ma amare veramente di cuore. Il vero amore riguarda il nostro cuore. È più che solo impegnarsi per il bene di qualcuno, che si può fare anche per vedersi bene, è anche avere un vero e profondo amore che risiede nel cuore, e produce un cammino di amore e un grande impegno per il vero bene degli altri.
Quindi, Dio ci chiama ad amare gli altri, così tanto che il nostro amore per loro, e quindi, il nostro impegno per loro, è profondo come il nostro impegno per noi stessi. Questo amore viene dall’amore di Dio per noi in Gesù Cristo.
CHI dobbiamo amare? Solo persone che sono a noi simpatiche? Solo le persone che ci amano? No, dobbiamo amare le persone che Dio mette nella nostra vita, il nostro prossimo, coloro che sono facili da amare, e coloro che sono difficili da apprezzare.
La Bibbia è piena di brani che ci comandano di amare gli uni gli altri. Leggiamo alcuni di questi brani. La mia preghiera è che la verità di questi brani entrerà profondamente nei nostri cuori, e che possiamo crescere nell’amare sempre di più.
In Matteo 7:12, Gesù ci dà un metro di quello che è l’amore per il nostro prossimo. Leggo.
“Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa è la legge ed i profeti.” (Matteo 7:12 LND)
Amare il nostro prossimo vuol dire, semplicemente, fare agli altri quello che vorremmo che gli altri facessero a noi. Se io fossi nella situazione in cui si trova un altro, cosa vorrei? Ecco quello che è l’amore.
In Romani 13:8, Dio ci comanda qual è l’unico debito da avere.
“Non abbiate alcun debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri, perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge.” (Romani 13:8 LND)
Siamo tutti debitori dell’amore di Dio. Cioè, avendo ricevuto l’immenso amore di Dio, abbiamo tutti un debito: il debito di amare gli altri. Leggo due brani da 1Giovanni 4 che ci aiutano a capire questo. Prima, leggo 1Giovanni 4:7-8.
“7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri poiché l’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. 8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.” (1Giovanni 4:7-8 LND)
Poi, 4:20-21.
“20 Se uno dice: "Io amo Dio," e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede? 21 E questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche il proprio fratello.” (1Giovanni 4:20-21 LND)
Noi abbiamo un grande debito di amore, perché Dio ci ama, e ci ha amati per primo. Perciò, l’unica risposta giusta da parte nostra è amare gli altri, veramente e profondamente.
Amare veramente il nostro prossimo è un frutto della vera salvezza. È assurdo dire di essere salvati, ma non amare il nostro prossimo. Il vero amore non è un semplice sentimento, è un impegno per fare del vero bene. Seguite mentre leggo 1Giovanni 3:14-19.
“14 Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli; chi non ama il proprio fratello rimane nella morte. 15 Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in sé. 16 Da questo abbiamo conosciuto l’amore: egli ha dato la sua vita per noi anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli.” “17 Ora, se uno ha dei beni di questo mondo e vede il proprio fratello che è nel bisogno e gli chiude le sue viscere, come dimora in lui l’amore di Dio? 18 Figlioletti miei, non amiamo a parole né con la lingua, ma a fatti e in verità. 19 E da questo noi sappiamo di essere nella verità e tranquillizzeremo i nostri cuori davanti a lui;” (1Giovanni 3:14-19 LND)
Il vero amore non solo pensa al bene da fare, il vero amore si dà da fare. Si sacrifica. Il vero amore nota i bisogni, e si impegna per provvedere a quei bisogni.
Potrebbe un genitore che ama suo figlio, se il figlio avesse fame, o un altro bisogno, potrebbe quel genitore spendere i soldi per divertirsi, lasciando il figlio nel bisogno? Certamente no, non sarebbe amore. Nel vero amore, il genitore, che ama suo figlio, non spenderebbe nulla per i propri piaceri, finché il figlio ha qualsiasi bisogno.
Dio ci comanda di amare, non solo i nostri figli, ma anche il nostro prossimo. E quindi, ci comanda di notare e provvedere per i loro bisogni.
Vorrei fare qua un commento: se un credente si trova nel bisogno perché spende male i suoi soldi, e non li usa bene, l’amore non è di solo continuare a dargli soldi. Sarebbe vero amore insegnargli come gestire i suoi soldi. Nel suo caso, Dio ha provveduto per lui i soldi, che però ha speso male. Il suo bisogno più grande è di imparare a dire “No!” alla sua carne, ed avere autodisciplina.
Però, ci sono casi di vero bisogno, non causati dal peccato della persona, ma dalla provvidenza di Dio. Allora, tocca a chi ha, condividere con chi non ha. Questo è l’amore cristiano. Questo è frutto della vera salvezza. Noi siamo amati da Dio, cresciamo nel vero amore.
Certamente, questo principio va molto oltre il solo aiuto economico. Si realizza anche nell'investire spiritualmente gli uni negli altri. Anzi, il bisogno più grande che hanno gli altri è un appoggio spirituale. Abbiamo tutti bisogno di stimoli spirituali, giorno per giorno. Questo fa parte dell’amore.
Amare chi ha bisogno
Chi dobbiamo amare? Solo chi ci è simpatico? Solo le persone con cui ci troviamo bene? Solo coloro che sono di incoraggiamento per noi?
L’amore non è solo per chi ci è simpatico. È per chi Dio mette nella nostra vita. Leggo Giacomo 2:8-13.
“8 Se veramente adempite la legge regale secondo la Scrittura: "Ama il tuo prossimo come te stesso," fate bene; 9 ma se usate favoritismi personali, commettete peccato e siete condannati dalla legge come trasgressori. 10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti. 11 Difatti, colui che ha detto: "Non commettere adulterio," ha anche detto: "Non uccidere". Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. 12 Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della libertà, 13 perché il giudizio sarà senza misericordia contro chi non ha usato misericordia; e la misericordia trionfa sul giudizio.” (Giacomo 2:8-13 LND)
Il vero amore non ha favoritismi. Non si ama chi ti è simpatico, o chi può fare qualcosa per te. L’amore agisce per dare, non per ricevere, come l’amore di Dio per noi.
Amare intensamente
L’amore che Dio ci comanda di avere non è solo un impegno pratico, è un amore profondo nel nostro cuore, che produce un impegno pratico. Dio ci comanda di avere un amore intenso. Leggo il comandamento in 1Pietro 1:22.
“Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità mediante lo Spirito, per avere un amore fraterno senza alcuna simulazione, amatevi intensamente gli uni gli altri di puro cuore,” (1Pietro 1:22 LND)
Avete sentito? Dobbiamo amarci intensamente di puro cuore. Dobbiamo amare intensamente. Non solo quando troviamo il tempo, non pensando prima a noi e poi agli altri, ma intensamente.
Cosa vuol dire amare intensamente? Pensate alla parola. Non è un amore semplice, è un amore profondo, potente, forte. Un odore intenso riempie tutta la stanza. Dio ci chiama ad amare gli uni gli altri così. L’unico modo per amare così è di considerare l’amore di Dio per noi, e quanto gli altri credenti sono preziosi per Dio.
Andando avanti in 1Pietro, troviamo altri comandamenti di amare. Leggo 1Pietro 2:17.
“Onorate tutti, amate la fratellanza, temete Dio, rendete onore al re.” (1Pietro 2:17 LND)
Anche qua, Dio ci comanda di amare gli uni gli altri, di amare la fratellanza. Troviamo una cosa simile in 1Pietro 3:8. Lo leggo.
“Infine siate tutti di una sola mente, compassionevoli, pieni di amor fraterno, misericordiosi e benevoli,” (1Pietro 3:8 LND)
Questo versetto ci comanda ad essere di una sola mente. Se io vivo per me stesso, e per la mia famiglia, non posso essere di una sola mente. Possiamo essere di una sola mente solamente se siamo tutti focalizzati sul nostro Signore, e non viviamo per noi stessi. Solo se desideriamo la gloria di Dio, e abbiamo un grande amore gli uni per gli altri, possiamo essere di una sola mente. Poi, ci comanda di essere compassionevoli. Ovvero, ci comanda ad avere un grande cuore gli uni per gli altri. Essere compassionevoli vuol dire vedere una persona nel bisogno, qualsiasi tipo di bisogno, e avere un profondo desiderio di aiutarla. La compassione vera fa parte del vero amore. Poi, ci comanda, ancora, di essere pieni di amore fraterno. Non solo di amarci un po’, ma di essere pieni di vero amore gli uni per gli altri. O che possiamo essere pieni di amore fraterno, per rispecchiare il cuore che Dio ha verso di noi.
Andando avanti a 1Pietro 4, troviamo un altro comandamento che riguarda l’amore gli uni per gli altri. Leggo 1Pietro 4:8.
“avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perché "l’amore coprirà una moltitudine di peccati".” (1Pietro 4:8 LND)
Che versetto potente! Dio ci comanda di avere un intenso amore. Intenso, potente!! Il nostro amore gli uni per gli altri dev’essere intenso, profondo, potente. In realtà, poche cose nella vita sono intense. Dobbiamo amare in modo intenso. Dobbiamo aver un intenso amore, perché l’amore di Dio per noi è intenso.
Quando amiamo così, tanti peccati che gli altri commettono contro di noi non ci peseranno. Cioè, avendo un grande cuore per una persona, volendo aiutarla a crescere in Cristo, il fatto che ha peccato contro di noi non sarà un peso per noi. Un amore intenso copre una moltitudine di peccati. O che possiamo crescere in questo tipo di amore, perché è così che Dio ama noi.
Passando a Romani 12:9-10, sentiamo altri aspetti di com’è l’amore che dobbiamo avere gli uni per gli altri. Leggo.
“9 L’amore sia senza ipocrisia; detestate il male e attenetevi fermamente al bene. 10 Nell’amore fraterno, amatevi teneramente gli uni gli altri; quanto all’onore fate a gara nel renderlo gli uni agli altri.” (Romani 12:9-10 LND)
Il vero amore è senza ipocrisia. Non è fare del bene per ricevere qualcosa in cambio. Non è sperare di ricevere qualcosa. Il vero amore ama per amare, per dare, per fare del vero bene, non per ricevere.
Inoltre, Dio ci comanda ad amarci teneramente. Il nostro amore non è solo un profondo impegno, ma è anche pieno di tenerezza. L’amore di Dio per noi, e l’amore che Dio ci comanda di avere, è un amore pieno di affetto fraterno, un amore pieno di tenerezza.
Forse potresti dirmi che questo non è il tuo carattere. Forse non sei abituato ad amare così. Io rispondo che spesso, tanti aspetti del nostro carattere non sono quelli che Dio comanda. Però, abbiamo lo Spirito Santo, e perciò, grazie a Dio, possiamo e dobbiamo cambiare carattere. Dio ci sta conformando all’immagine di Cristo. Grazie a Dio per questo.
Infatti, non dobbiamo disperarci, dicendo che non è nel nostro carattere amare così. Ricordiamo che Dio è all’opera in noi, per farci assomigliare sempre di più a Gesù Cristo. Questo comprende anche farci crescere e abbondare nell’amore. Leggo 1 Tessalonicesi 3:12,13.
“12 E il Signore vi faccia crescere e abbondare nell’amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi, 13 per rendere fermi i vostri cuori, affinché siano irreprensibili nella santità davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signor nostro Gesù Cristo con tutti i suoi santi. Amen.” (1Tessalonicesi 3:12-13 LND)
Il nostro Signore è all’opera in noi, facendo crescere e anche abbondare nell’amore gli uni verso gli altri. Grazie a Dio. Che buona notizia. Quindi, possiamo riposarci nell’opera di Dio. Allo stesso tempo, come leggiamo in 1Tessalonicesi 4, dobbiamo anche noi impegnarci a continuare a crescere nell’amore, a sovrabbondare nell’amore. Leggo 1Tessalonicesi 4:9,10.
“9 Ora, quanto all’amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva, perché voi stessi siete stati ammaestrati da Dio ad amarvi gli uni gli altri, 10 Voi infatti fate questo verso tutti i fratelli che sono in tutta la Macedonia ma noi vi esortiamo, fratelli, a sovrabbondare in questo ancora di più,” (1Tessalonicesi 4:9-10 LND)
Quindi, da un lato, possiamo avere pace, sapendo che Dio è all’opera in noi. Dall’altro lato, dobbiamo impegnarci con tutto il nostro cuore.
In Ebrei 13, leggiamo dell’amore fraterno, e poi, alcune descrizioni di di come si può dimostrare l’amore fraterno, secondo il bisogno. Leggo Ebrei 13:1-3.
“1 Continuate nell’amore fraterno. 2 Non dimenticate l’ospitalità, perché alcuni, praticandola, hanno ospitato senza saperlo degli angeli. 3 Ricordatevi dei carcerati come se foste loro compagni e di quelli che sono maltrattati, sapendo che anche voi siete nel corpo.” (Ebrei 13:1-3 LND)
In questo brano, vediamo che l’amore non è solo un sentimento, è un impegno, soprattutto per chi si trova in qualche bisogno. Può essere un bisogno materiale, o pratico, e anche un bisogno spirituale. Qua, parla di ospitalità, che vuol dire tenere in casa chi è nel bisogno, leggiamo di coloro che sono in carcere, soprattutto a causa della fede, e leggiamo dei maltrattati. Il vero amore si impegna ad aiutare chi è nel bisogno. Come dicevo, questo comprende anche bisogni di tanti tipi, non solo materiali, ma anche spirituali.
O che possiamo avere sempre di più questo cuore, questo amore, questo impegno!
In 2Pietro, impariamo che l’amore comprende anche l’affetto. Cioè, l’amore non è solo un impegno che prendiamo meccanicamente, è avere un vero e grande affetto, che la Bibbia chiama “affetto fraterno”.
Notate che l’affetto fraterno è distinto dall’amore. Leggo 2Pietro 1:5-7
“5 Anche voi per questa stessa ragione usando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, 6 alla conoscenza l’auto-controllo, all’auto-controllo la perseveranza, alla perseveranza la pietà 7 alla pietà l’affetto fraterno e all’affetto fraterno l’amore.” (2Pietro 1:5-7 LND)
Considerando il grande affetto che Dio ha per noi, dobbiamo avere un affetto fraterno gli uni per gli altri.
In tutti questi comandamenti, la cosa importante da ricordare, prima di tutto, è che non è un dovere, come se fosse gravoso amare così. Piuttosto, ricordiamo sempre l’amore di Dio per noi. Questa è la chiave.
L’amore considera sempre l’altra persona
Il vero amore considera sempre l’altra persona. Non siamo sotto la legge dell’Antico Testamento. Siamo sotto la legge di Cristo. E tutti i comandamenti che riguardano il modo in cui ci comportiamo con gli altri, si riassumano nel comandamento di amare il nostro prossimo come noi stessi. Leggo Galati 5:13,14.
“Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà; soltanto non usate questa libertà per dare un’occasione alla carne ma servite gli uni gli altri per mezzo dell’amore. Tutta la legge infatti si adempie in questa unica parola: "Ama il tuo prossimo come te stesso".” (Galati 5:13,14 LND)
Le religioni stabilite dagli uomini hanno tanti comandamenti, difficili da ricordare e da seguire. La legge di Dio per noi è molto semplice: amare Dio, e amare il nostro prossimo come noi stessi.
Descrizione
Certamente, se stiamo parlando dell’amore, è importante ricordare la descrizione dell’amore che troviamo in 1Corinzi 13:4-7. Potremmo dedicare più sermoni su questo. Oggi, mi limito solo a leggere questa descrizione da Dio di quello che è il vero amore per gli altri. Leggo.
“4 L’amore è paziente, è benigno; l’amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, 5 non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; 6 non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità, 7 tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (1Corinzi 13:4-7 LND)
Grazie a Dio, questo brano descrive l’amore di Dio per noi. O che possiamo noi crescere sempre di più ad avere questo tipo di amore per gli altri.
L’amore rivela che siamo di Cristo
Quando amiamo gli uni gli altri di cuore, diventa una chiara testimonianza che siamo veramente figli di Dio, discepoli di Cristo. Leggo le parole di Gesù Cristo in Giovanni 13:34,35.
“34 Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri. 35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri".” (Giovanni 13:34-35 LND)
Questa è una verità meravigliosa. Quando noi cresciamo nell’amore, e amiamo gli uni gli altri sempre di più come Dio ci comanda, questo sarà una potente testimonianza per le persone intorno a noi, del fatto che siamo veramente discepoli di Gesù Cristo, ovvero, figli di Dio per mezzo di Gesù Cristo.
Filippesi 2: preferire gli altri
Fermiamoci a pensare alle persone nella nostra vita, le persone in casa con voi, e le persone della chiesa. Consideriamo in senso pratico come amare gli uni gli altri, come amare il nostro prossimo come noi stessi. Filippesi 2:1-5 ci aiuta a capire come dobbiamo amare le persone che Dio ha messo nella nostra vita. Ve lo leggo.
“1 Se dunque vi è qualche consolazione in Cristo, se qualche conforto d’amore, se qualche comunione di Spirito, se qualche tenerezza e compassione, 2 rendete perfetta la mia gioia, avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente, 3 non facendo nulla per rivalità o vanagloria, ma con umiltà, ciascuno di voi stimando gli altri più di se stesso. 4 Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri. 5 Perciò, abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù,” (Filippesi 2:1-5 LND)
Notiamo alcuni aspetti pratici del vero amore gli uni per gli altri.
Come abbiamo visto prima, il vero amore ci porta ad avere uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente. Questo succede solo quando camminiamo in umiltà, desiderando la gloria di Dio.
Poi, il brano ci insegna a non fare nulla per rivalità o per vanagloria, ma piuttosto di avere umiltà. Qualsiasi forma di orgoglio ci ostacola dall'avere vero amore. Solo se siamo umili possiamo avere vero amore per gli altri.
Bisogna stimare gli altri più di noi stessi. Considerare gli altri più importanti di noi. L’unico modo di vivere veramente così è di riconoscere il nostro grande valore per Dio in Cristo. Allora, non ho bisogno di innalzare me stesso, perché riconosco quanto sono prezioso per Dio. Allora, posso stimare gli altri più di me stesso.
Poi notiamo che il vero amore non si impegna solo per il proprio interesse, ma anche per quello degli altri. Quindi, non è che cerco di fare tutto quello che ho da fare per me stesso e la mia famiglia prima di impegnarmi per gli altri. Tengo conto anche dei loro bisogni, e non solo dei miei. Posso vivere così solo per mezzo della fede in Dio.
Prego che possiamo considerare cosa vuol in pratica dire questo, nei nostri rapporti. Pensa a quello che vuol dire con ogni membro della tua famiglia. Pensa a come vedi ogni persona nella chiesa.
Onorare le membra più deboli
Prego che ognuno di noi penserà, in modo specifico, come può crescere nell’amare le persone della sua vita. Ricordiamo che facciamo tutti parte dello stesso corpo, e bisogna amare, non solo le membra forti del corpo, ma anche le membra deboli.
Leggo dal 1Corinzi 12. Nella prima parte di questo capitolo, spiega che siamo tutti parte dello stesso corpo, il corpo di Cristo. Le membra sono diverse, chi è una mano, chi un piede, chi un orecchio, chi un occhio. Ruoli diversi, ma ognuno ugualmente parte del corpo. Per poter amare come Dio ci comanda di amare, dobbiamo ricordare questo.
Leggo il brano da 1Corinzi 12:18.
“18 Ma ora Dio ha posto ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19 Ma se tutte le membra fossero un solo membro, dove sarebbe il corpo? 20 Ma ora, ci sono molte membra, ma vi è un solo corpo. 21 E l’occhio non può dire alla mano: "Io non ho bisogno di te"; né parimenti il capo può dire ai piedi: "Io non ho bisogno di voi". 22 Anzi, le membra del corpo che sembrano essere più deboli, sono invece necessarie; 23 e quelle che stimiamo essere le meno onorevoli del corpo, le circondiamo di maggior onore; e le nostre parti indecorose sono circondate di maggior decoro; 24 ma le nostre parti decorose non ne hanno bisogno. Perciò Dio ha composto il corpo, dando maggiore onore alla parte che ne mancava, 25 affinché non vi fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero tutte una medesima cura le une per le altre. 26 E se un membro soffre, tutte le membra soffrono; mentre se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono insieme. 27 Or voi siete il corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per parte sua.” (1Corinzi 12:12-27 LND)
Ci sarebbe molto da dire qua, ma la parte importante da notare è: siamo tutti diversi. Ma ogni membro del corpo è importante. Non dobbiamo amare solamente coloro che ci sono simpatici, e chi ci viene facile apprezzare. Dobbiamo amare ogni membro del corpo. Dobbiamo onorare e impegnarci di più per le membra più deboli, che ci danno meno.
Come stai andando spiritualmente? Un metro molto importante è se tu stai amando veramente ogni membro del corpo, chi ti è facile amare, e chi ti è più difficile amare. Questo è il vero amore. Questo mostra molto della tua condizione spirituale.
Grazie a Dio che ci ama nonostante spesso siamo un peso, non una gioia. Dio vede tutti i nostri peccati. Ma Dio ama ciascuno di noi. Oh che possiamo noi crescere nell'amare veramente, ognuno, soprattutto coloro che ci sono vicini e che non sono facili da amare. Così, avremo più di Cristo in noi.
Mettiamo questo in pratica
Quando consideriamo tutto questo, diventa molto chiaro che è fondamentale amare veramente gli uni gli altri. È il cuore della vita cristiana. È quello che ci fa assomigliare a Cristo.
Voglio chiedere a ciascuno di voi di pensare alle persone della vostra vita.
Pensa alle persone in casa tua. Tu ami ciascuno di loro con l’amore di cui abbiamo letto oggi? Tu hai questo tipo di impegno verso di loro?
Oppure, tendi a cercare rapporti che sono piacevoli per te?
E considera gli altri credenti nella chiesa. Tu cerchi di amare tutti, o, tu cerchi soprattutto coloro che ti sono simpatici, coloro che ti fanno stare bene?
O che possiamo avere sempre più dell’amore di Dio gli uni verso gli altri. O che possiamo avere sempre più del cuore di Dio.
O che possiamo amarci gli uni gli altri, tutte le membra del corpo, in modo che l’amore sarà sempre più visibile, ed altri sapranno che siamo veramente discepoli di Cristo.
Se non ami così?
Cosa devi fare se riconosci che NON stai amando abbastanza? Che stai trascurando certe persone, che non sono per te facili da amare?
Non devi focalizzare su te stesso, e quanto il tuo cuore è marcio.
Piuttosto, riconosci veramente il tuo peccato, poi, confessa il tuo peccato a Dio, accogli il perdono, e poi, nella forza di Dio, pensando all’amore di Dio per te, datti da fare per amare gli altri, soprattutto coloro che ci sono più difficili da amare.
Grazie a Dio per il suo immenso amore per noi. O che possiamo essere una chiesa dove l’amore di Dio abbonda in noi sempre di più.