Importanza di avere chiari traguardi
Troppo spesso un genitore vive cercando di arrivare alla fine della giornata senza farsi prendere un esaurimento nervoso! Però, vivere così vuol dire dimenticare dove sta andando. Vivere così vuol dire non comportarsi come una vera guida, ma reagire anziché agire. Chi vive così non trasmetterà ai figli quello che serve loro.
Come possiamo scegliere i traguardi giusti?
Chiaramente, non spetta a noi scegliere quello che vogliamo trasmettere ai nostri figli. Dobbiamo capire qual è la volontà di Dio. Ci sono vari brani che ci danno una chiara indicazione di quello che Dio richiede ai genitori. In questo studio non stiamo per vedere tutti questi brani, piuttosto vogliamo concentrarci su qualche verità fondamentale.
Un brano importante è Deuteronomio 6:6-9:
“6 E queste parole che oggi ti comando rimarranno nel tuo cuore; 7 le inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando sei seduto in casa tua, quando cammini per strada, quando sei coricato e quando ti alzi. 8 Le legherai come un segno alla mano, saranno come fasce tra gli occhi, 9 e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.” (Deuteronomio 6:6-9 LND).
Un altro brano importante è Efesini 6:4:
“E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’ammonizione del Signore.” (Efesini 6:4 LND).
La parola greca qui tradotta come "disciplina" è una parola ricca di significato, che è difficile da tradurre in Italiano per renderne appieno il senso. Essa riguarda tutto l'addestramento e l'educazione dei figli, quello che serve per preparare la mente e l'intelligenza, quello che serve per fondare bene il lato morale, quello che serve per guidare il figlio ad essere un adulto virtuoso. Per fare questo, il genitore deve utilizzare sia i comandamenti che l'ammonizione, sia il riprendere che il punire. Essa comprende anche l'addestramento e la cura del corpo.
Invece la parola qui tradotta come "ammonizione" ha grossomodo lo stesso identico significato del termine italiano con il quale è resa.
Quindi, il ruolo del genitore è quello di preparare adulti maturi, con una buona preparazione intellettuale, morale, ricolma di virtù ed anche pratica.
Voi che oggi siete genitori, ma anche voi che lo sarete un domani, tenete bene a mente che la vostra responsabilità agli occhi di Dio è di trasformare un bambino in un adulto maturo in ogni campo della sua vita. Questa è la responsabilità principale di un genitore.
Chiaramente, questo va molto oltre quello che spesso viene vista come responsabilità dei genitori. Purtroppo, nella società in cui viviamo è facile lasciare allo Stato, tramite la scuola, molto di ciò che è relativo all'insegnamento del figlio. Però Dio non chiede conto allo Stato, ma proprio ai genitori per quanto riguarda la crescita e la preparazione dei figli. La chiesa può essere un prezioso appoggio ed un valido aiuto in questo, ma i genitori hanno questa responsabilità personale davanti a Dio.
Spesso si cade con facilità nel grave errore di vedere i figli come se fossero un ostacolo a compiere quello che serve fare nella vita. In realtà, allevare bene i figli è quello che serve fare nella vita per un genitore, oltre alle varie altre responsabilità che abbiamo da Dio. Non c'è mai un vero conflitto fra le varie responsabilità che abbiamo da Dio.
Per portare avanti le responsabilità che abbiamo come genitori, è necessario tenere ben presente nella nostra mente il traguardo per ogni figlio. Crescere bene un figlio non sarà mai un obiettivo che conseguiremo per caso. Bisogna avere bene in mente i traguardi per un figlio e poi, giorno per giorno, valutare come si può far crescere il figlio in ogni campo del suo carattere, avendo sempre chiaro nella mente il traguardo che Dio ci dà.
--- QUELLO che è il traguardo ---
Alla luce di questo, è importante per ogni genitore avere bene in mente quali sono gli attributi di un adulto maturo ed equilibrato, secondo i principi di Dio. Bisogna avere un chiaro traguardo in mente per poter sapere dove mirare in tutto quello che si fa nella vita di un figlio, al fine di farlo diventare sempre più conforme a quel traguardo in ogni campo della vita.
Ci sono tanti attributi che servono ad un adulto maturo. Per esempio, c'è l'onestà, l'autocontrollo, l'essere diligente, avere una mente capace di valutare con saggezza e prudenza le decisioni, avere l'umiltà di capire l'importanza dei buoni consigli, avere pazienza, avere costanza in quello che si fa. Inoltre, è fondamentale essere una persona integra, mantenere la parola, pensare anche agli altri ed è importante saper comunicare bene con gli altri. Questo è solo un elenco parziale degli attributi che è importante trasmettere ai figli.
Quando il genitore stesso non possiede un attributo che deve insegnare
Però, in questo sorge un problema. Il problema è che, spesso, i genitori stessi mancano in alcuni di questi attributi. Cosa deve fare un genitore quando egli stesso manca nell'avere un attributo che dovrebbe trasmettere al figlio?
Anche in questa circostanza vediamo di nuovo quanto meraviglioso è il piano di Dio. Quello che Dio ci dà da fare serve non solo per quello che possiamo e dobbiamo compiere, ma serve anche per la nostra crescita. Perciò, in quei casi in cui un genitore manca di uno o più attributi che dovrebbe insegnare ai figli, ciò che serve per il genitore è di riconoscere questo suo peccato, confessarlo a Dio e così crescere proprio in quegli aspetti della sua vita. Quindi, se un genitore ha un cuore tenero ed ha timore di Dio, allora la responsabilità di allevare un figlio porterà alla santificazione del genitore stesso.
L'esempio dell'onestà
Pensiamo ora a cosa vuol dire essere un adulto maturo, secondo i principi di Dio. Ho già menzionato alcuni attributi prima ma, in realtà, non c'è tempo in questo studio di toccare ogni aspetto di questo discorso. Vorrei solo menzionare alcune qualità fondamentali che serve avere. Il mio scopo è che ogni genitore possa riconoscere cosa vuol dire avere in mente un chiaro traguardo.
Quindi, come esempio, è fondamentale che un figlio impari l'importanza dell'onestà. Se non c'è l'onestà, non si possono avere buoni rapporti nella vita. È importante per un genitore non solo vietare al figlio di mentire ma, ancora di più, aiutare il figlio a capire perché questo è così importante. È importante aiutarlo a vedere quanto egli stesso ha bisogno di buoni rapporti e come il suo non essere onesto distrugge la possibilità di avere buoni rapporti. Quindi, quando un bambino è molto piccolo, deve essere punito se mentisce o nasconde la verità. Però, man mano che cresce, è più una questione di aiutarlo realmente a capire il motivo per cui questa cosa non è buona, in quanto questa è l'unica via che lo porterà ad avere quei buoni rapporti che egli stesso vorrà nella vita. Per aiutarlo a capire questo, è importante che egli abbia buoni rapporti con entrambi i genitori, rapporti che sono una delle gioie più grandi della vita.
Sottomissione alle autorità
Un'altra qualità fondamentale da trasmettere è la sottomissione alle autorità. Un adulto che non può tranquillamente essere sottomesso alle autorità che Dio ha messo nella sua vita avrà una vita disastrosa. Sarà sempre in conflitto, non avrà vera pace. Perciò è estremamente importante per i genitori trasmettere questa qualità ad un figlio. Questo è uno degli impegni più grandi dei genitori. Infatti, se un figlio cresce con molta intelligenza e con grandi capacità nel lavoro, ma se non sa sottomettersi alle autorità della sua vita, non avrà una vita benedetta e sarà sempre in conflitto con Dio stesso.
Eppure, nonostante quanto ciò è importante, tantissimi genitori sono molto mancanti proprio in questo campo e non insegnano ai figli ad accettare l'autorità con tranquillità. Però, ricordatevi che, anche se tutto il resto va bene, se non c'è questa qualità, in un certo senso i genitori hanno veramente fallito nella loro responsabilità. Invece, quando i genitori agiscono in modo che il figlio si abitua ad essere sottomesso all'autorità, allora tutto il resto che devono insegnargli diventa molto più facile da trasmettere per loro e da essere appreso da parte sua.
Autocontrollo
Un'altra qualità che è fondamentale per un genitore è quella di avere autocontrollo. Un adulto senza autocontrollo è un disastro, anche se è molto capace a fare tante cose, in fin dei conti, non sempre farà quello che si dovrebbe fare e questo gli porterà tanti problemi e tanta sofferenza. Non c'è il tempo necessario in questo studio per mostrare specificamente come insegnare questi attributi, ma , per quanto riguarda l'autocontrollo, vorrei accennare al fatto che un figlio impara ad avere autocontrollo quando impara ad accettare l'autorità con tranquillità.
Pensate con me: che cos'è l'autocontrollo? Semplicemente l'autocontrollo consiste nel dire no alla propria carne quando essa non vuole fare quello che serve fare. Tutti fanno certe cose con impegno. Basta guardare a quanto un ragazzino può impegnarsi per imparare ad andare in bicicletta, nonostante cadute e ferite, e poi vedere che quello stesso ragazzino non riesce a stare seduto 20 minuti a concentrarsi sui compiti; da questo si capisce che egli non è che non è capace ad avere impegno, piuttosto il problema è che egli non ha autocontrollo. Quando non vuole fare una cosa, lascia che sia la sua carne a dirigerlo nel suo agire.
Chiaramente, quell'adulto che vive facendo solamente quello che ha voglia da fare, avrà una vita disastrosa, sarà un grande egoista e non sarà una benedizione per gli altri, né potrà portare gloria a Dio.
Come si insegna l'autocontrollo?
Come si può insegnare ad un figlio ad avere autocontrollo? Prima di tutto, se lui non impara ad accettare l'autorità tranquillamente, il che vuol dire se non impara ad accettare l'autorità negando quello che vorrebbe fare la sua carne, sarà molto difficile per lui avere autorità su se stesso, sulla propria carne. Quindi, è importante, quando un figlio è ancora molto piccolo, già dal primo anno di vita, che egli impari o, per meglio dire, che i genitori gli insegnino la realtà che non si può sempre fare quello che la carne vuole. Addirittura è importante trasmettere al figlio che non bisogna mai vivere secondo quello che vuole la carne, ma piuttosto fare la cosa giusta, la cosa che serve fare.
Con questa base, poi, man mano che cresce, si può trasmettere al figlio altri buoni valori, in modo che lui impara a seguire quello che sa di essere giusto, anziché seguire la sua carne. Chiaramente, senza Cristo, non può essere padrone sulla propria carne in tutto. Però può avere una buona base che gli sarà di immenso aiuto se viene salvato.
Comunque, ci sarebbero molte altre cose da dire per quanto riguarda ciò che serve insegnare ad un figlio. Il punto che voglio rimarcare adesso è che l'unico modo di fare un buon lavoro come genitore è di avere chiaramente in mente il concetto di quello che serve affinché il figlio diventi un adulto maturo. Poi, avendo questo sempre presente nella mente, il genitore sarà molto più capace di capire come agire nel modo di allevare il figlio giorno per giorno.
---- Importanza della costanza
Vorrei cambiare direzione leggermente e parlare di qualcosa che è di estrema importanza nel crescere bene un figlio. Questo non è un traguardo in sé, ma riguarda il modo con il quale i genitori allevano e disciplinano un figlio.
Il genitore ha la responsabilità, affidatagli da Dio, di allevare e disciplinare un figlio. Però il genitore può svolgere questo suo ruolo secondo i principi di Dio oppure secondo la carne. Se lo fa nel modo sbagliato, anche se fa la cosa giusta, sta seminando il male e non avrà il buon frutto che potrebbe avere.
Allora, il metro secondo il quale un genitore dovrebbe fare con i suoi figli consiste nell'imitare ciò che Dio, come Padre celeste, fa con noi. Fra i vari attributi di Dio, voglio notare in questo studio la costanza di Dio. Quello che Dio fa, lo fa con costanza. Il Suo modo di comportarsi con noi è sempre lo stesso ed è sempre chiaramente in linea con il Suo carattere ed i Suoi attributi.
Per rispecchiare Dio, che è proprio quello che dobbiamo fare, un genitore deve essere costante nel modo di allevare il figlio. C'è più di un motivo per cui un genitore deve essere costante. Come ho appena detto, uno di questi è perché Dio è costante nel Suo modo di agire. Un altro motivo per cui è necessario essere costante è per non provocare un figlio ad ira.
Prima abbiamo letto Efesini 6:4. Ve lo leggo ancora:
“E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’ammonizione del Signore.” (Efesini 6:4 LND).
La parola greca che viene qui tradotta come “disciplina” riguarda, come abbiamo visto, il modo in cui il genitore applica l'autorità sul proprio figlio.
Uno degli errori più grandi che commette la maggioranza dei genitori è quello di non essere costanti con i figli. Una disciplina applicata senza costanza può essere perfino controproducente. Essa crea infatti molte frustrazioni nel figlio, facilmente lo provoca ad ira e gli rende molto difficile imparare davvero quello che il genitore sta cercando di insegnargli. Non essere costante è un grave peccato perché, in realtà, un genitore non costante sta agendo secondo la carne e non secondo Dio.
Dio è costante con noi. Basta pensare alle leggi sulla natura che Dio ha creato. Le leggi della natura, che sono leggi a cui dobbiamo essere sottomessi, sono estremamente costanti, ci si può fidare totalmente come di leggi che non mutano mai e che comportano sempre le stesse conseguenze. Per esempio, l'acqua bolle a 100°C al livello del mare e la gravità attira un corpo posto sulla superficie terrestre con una certa forza che è costante ad una data distanza dal centro della terra.
Nella Bibbia, Dio è costante, quello che è peccato è sempre peccato, le cose che Dio richiede all'uomo sono sempre le stesse.
Purtroppo tanti genitori non sono costanti nel loro modo di allevare i loro figli. Come dicevo, questo è un peccato. Ci sono tanti esempi di quello che sto dicendo e vorrei citarvene alcuni per maggiore chiarezza.
Prima però di darvi qualche esempio riguardante i genitori, vorrei menzionare due esempi che non riguardano i genitori, ma che possono aiutarvi a capire quanto è frustrante se le regole non vengono applicate con costanza.
Nel primo esempio, immaginate una famiglia che permette al cane di stare in cucina durante i pasti e, come se non bastasse, che spesso dà a lui anche dei pezzi di cibo da mangiare durante il pasto. Però, ogni tanto, i padroni si arrabbiano con di lui e gli danno tante botte mandandolo fuori dalla cucina e sgridandolo perché non gli è permesso di stare lì. Quel povero cane non capisce. Non comprende perché in certi momenti viene premiato con del cibo perché sta in cucina, mentre in altre occasioni viene punito per la stessa ragione.
Il fatto che i suoi padroni non sono costanti con lui nell'applicare la regola, crea un cane molto frustrato, molto confuso su ciò che deve fare per piacere ai suoi padroni ed anche molto disubbidiente.
Vi do un altro esempio. Immaginate di essere un impiegato di un' azienda che ha sede in una zona della città dove è molto difficile trovare parcheggio. La strada è sempre piena di macchine parcheggiate ovunque c'è uno spazio che ne possa ospitare una. Quindi anche tu parcheggi ovunque trovi un posto vuoto fra tutte le altre macchine. Come ti sentiresti se, ogni tanto, senza preavviso, arrivasse un vigile, insieme ai carri attrezzi e, non solo ti dà la multa, ma portano via la tua macchina e, quando esci dal lavoro, non la trovi e ci vogliono varie ore perché tu scopra dove devi andare per pagare le spese prima di poterla ritirare? Per avere una idea concreta dello stato d'animo che vi accompagnerebbe in una situazione del genere, ricordate che, solitamente, a livello pratico, non dicono nulla quando le macchine parcheggiano in quella strada, cioè non fanno multe né portano via le auto posteggiate. Però, ogni tanto, succede quello che ho spiegato. Come vi sentireste? Chiaramente, avreste molto frustrazioni e facilmente sareste pervasi da un senso di rabbia verso il vigile che vi ha creato tutti questi inconvenienti.
Quanto è importante la costanza! Infatti, quando non c'è costanza, la legge viene vista come ingiusta. E infatti, quando non c'è costanza, anche se la legge in sé è giusta, l'applicazione della legge è ingiusta!
O genitori, vorrei fare appello al vostro cuore! Quanto spesso la vostra incostanza provoca frustrazione o addirittura ira nel cuore dei vostri figli. Spesso la regola viene applicata in base all'umore del genitore in quel particolare momento. Se il genitore è tranquillo o ha altre cose per la testa, spesso la regola non viene applicata. Invece, se il genitore è stanco o frustrato, può capitare che applica la regola con severità, punendo il figlio in quell'occasione per la sua disubbidienza, mentre in altre occasioni non lo aveva punito per la stessa disubbidienza. Il povero figlio non capisce perché, altre volte, facendo la stessa cosa non c'è stata nessuna punizione per lui mentre, questa volta, viene punito severamente.
In realtà, forse egli capisce il motivo. Il figlio riesce a capire che il genitore lo punisce soprattutto quando è stanco o frustrato. Quindi la punizione non è veramente causata dalla disubbidienza, perché, se fosse per la disubbidienza, tale figlio sarebbe punito ogni volta che disubbidisce. No, non è quello il motivo per cui viene punito. Il figlio capisce benissimo che viene punito come uno sfogo per la frustrazione del genitore.
O genitori, vi esorto a riconoscere che non essere costanti nella disciplina è un grave peccato e che esso provoca grande frustrazione ed anche ira nel cuore di vostro figlio. Un figlio che cresce in una famiglia così ha grandi difficoltà ad avere un cuore veramente tranquillo.
Allora, pensate con me: quale messaggio viene trasmesso allevando il figlio in modo non costante?
Per capire questo fatto, torniamo all'esempio del vigile urbano. Se, giorno dopo giorno, egli dovesse ignorare le macchine parcheggiate male in una strada ma poi, quando è di brutto umore, passa e dà multe a tutte le auto, cosa si pensa di lui? Giustamente, si riconosce che lui non dà le multe perché le macchine sono parcheggiate male, ma dà le multe per sfogare la sua frustrazione. Se sei pure tu fra quelli che riceve la multa, anche se sai di aver parcheggiato in un posto vietato, il modo in cui quel vigile si comporta ti porta ad essere frustrato, a sentirti trattato in modo ingiusto. E infatti il vigile è stato realmente ingiusto nel suo comportamento.
Similmente, che cosa pensa un figlio quando capisce che il suo genitore lo punisce manifestandogli la sua frustrazione? Questo modo di fare provoca quell'ira nel figlio che la Bibbia comanda specificamente di non provocare.
Quindi, non posso non parlare, con l'enfasi che gli è dovuta, dell'importanza di essere costanti nel modo di allevare i figli perché essa è fondamentale!
Chiaramente, essere costanti richiede impegno, richiede sacrificio, richiede autocontrollo e, soprattutto, richiede un cuore umile che sa rivolgersi a Dio per trovare la forza in Lui che non abbiamo in noi stessi.
Un esempio da considerare
Delle volte, le cose sono il contrario di quel che potrebbero sembrare.
Per esempio si potrebbe pensare che insistere su una educazione incentrata sulla piena obbedienza senza eccezione alcuna sia un modo troppo rigido di fare, un modo che non farebbe bene al figlio. Secondo questo modo di pensare, essere un po' elastico con le regole creerebbe un'atmosfera più tranquilla in casa.
In realtà, questo modo di pensare è il contrario della verità. È quando le regole vengono applicate con fermezza e costanza che l'atmosfera in casa diventa più tranquilla e più pacifica, perché il figlio sa esattamente cose si deve aspettare in conseguenza del suo comportamento. Invece, quando le regole non vengono applicate fino in fondo e non con costanza, allora l'atmosfera in casa diventa molto tesa.
Lasciatemi fare un esempio molto realistico, per aiutarvi a capire quanto è negativo quando non si usa la dovuta costanza.
Vi do un esempio di quello che accade quando i genitori non richiedono un'ubbidienza vera. A tavola un bambino inizia ad alzarsi dalla sua sedia durante il pasto ed i genitori gli dicono di sedersi. Anziché ubbidire veramente ai genitori, il figlio si mette sull'orlo della sedia con i piedi per terra. A quel punto, i genitori non gli dicono più niente e, pur notando il suo comportamento, lo lasciano fare. Agendo in questo modo, i genitori stanno facendo capire al proprio figlio che non deve ubbidire a loro veramente e che la sua disubbidienza non viene punita.
Chiaramente, non passeranno molti minuti che lui, di nuovo, inizierà ad allontanarsi dalla sedia e a comportarsi come a lui pare buono. E così i genitori dovranno ancora riprenderlo e ordinargli di ritornare al suo posto. Spesso questa scena sì può ripetere più volte durante un pasto. Di solito il figlio inizierà a fare anche altre cose che sa di non dover fare. Questo è perché trova un certo piacere nel poter disubbidire senza subirne le dovute conseguenze. Di solito, visto che i genitori hanno già chiuso gli occhi alla disubbidienza per quanto riguarda il sedersi, chiudono un occhio anche per varie altre cose che invece dovrebbero proibirgli con autorità. O, per meglio dire, i genitori continueranno a dire al figlio di non fare questo e poi di non fare quello, ma senza conseguenze per lui quando disubbidirà al loro comando. Quindi, così facendo, il pasto diventa un momento della giornata molto frustrante per i genitori. Solitamente, ad un certo punto, la loro frustrazione diventa così forte che hanno uno scatto d'ira e, in questi casi, spesso disciplinano il figlio con eccessivo vigore.
Pensateci e poi ditemi: che atmosfera c'è in casa quando i genitori si comportano così? È un'atmosfera di tranquillità e di pace? Non è piuttosto un'atmosfera di tensione e che crea stress fra genitori e figlio?
È fin troppo evidente che comportarsi così con il figlio produce un'atmosfera molto negativa e crea stress fra genitori e figlio che si potrebbero tranquillamente evitare.
Allora, pensiamo ora alla stessa situazione vissuta in modo diametralmente contrario. Per esempio, se i genitori dicono al figlio di sedersi e lui non ubbidisce realmente, essi subito si fermano da tutto quello che stanno facendo e insistono con lui per condurlo alla vera e piena obbedienza, non lasciando andare la cosa nemmeno in minima parte. E così essi fanno per qualunque altra cosa vietata che il figlio tenta di fare. Però, allo stesso tempo, i genitori prendono il giusto tempo per parlare con il figlio e per interessarsi anche a lui, in modo che non si senta escluso, ma partecipe. Se per esempio ci sono degli ospiti e non è possibile dedicargli molto tempo, loro gli provvedono qualche semplice gioco che non crea confusione e con il quale lui può impegnarsi. Il punto importante della questione è che i genitori non permettono alla situazione di degenerare in momenti di tensione, il che dipende molto da loro. Questo è perché sono e devono essere costanti nell'applicare le regole che danno al proprio figlio.
Conclusione
Allora, due punti di quello che abbiamo detto sono fondamentali e voglio ricordarveli in conclusione di quanto ho fin qui detto. Uno riguarda l'importanza di avere chiari traguardi in mente quando si educa un figlio.
L'altro concerne l'importanza di essere costante, il che porta a disciplinare molto meno, crea un'atmosfera di pace in casa, permette al figlio di capire le regole e quindi di crescere bene. Invece, quando un genitore NON è costante, ciò causa grande turbamento nel cuore del figlio.
Grazie a Dio che Egli è costante con noi. Prego che ogni genitore imiterà Dio in questo aspetto importante che riguarda il come svolgere al meglio questo delicato compito che l'Eterno gli ha affidato.