Introduzione al Corso
Buonasera a tutti! È un grande piacere per Serena e per me avervi qui con noi. Questo è il primo incontro del corso sulla famiglia.
Il fatto stesso che ti trovi qui o che stai ascoltando quanto si sta dicendo vuol significare che capisci che i rapporti con le altre persone sono importanti e, infatti, essi sono estremamente importanti.
Se una persona ha un ottimo lavoro e buona salute, ma i suoi rapporti con le persone intorno a sé vanno male, la sua vita non sarà gioiosa e il suo cuore non sarà soddisfatto.
Al contrario, quando i nostri rapporti sono veramente ricchi, abbiamo dentro una gioia e una soddisfazione così profonda che le cose che le persone desiderano maggiormente non possono mai dare.
Dio ci ha creati come creature sociali, ovvero ci ha creati per avere rapporti, rapporti in cui ci amiamo, ci rispettiamo, ci incoraggiamo, ci aiutiamo e siamo una fonte di gioia gli uni per gli altri. Questo è il piano di Dio per i nostri rapporti.
Eppure, nonostante che Dio ci ha creati per rapporti così fatti, troppo spesso i nostri rapporti, soprattutto con le persone più vicine a noi, sono una fonte di insoddisfazione, di conflitto anziché di pace, un peso anziché una gioia, una delusione anziché una soddisfazione.
Come mai i nostri rapporti sono così e non sono invece la benedizione che dovrebbero essere? E se anche tali rapporti sono buoni, essi possono essere di certo migliori. Ma in che modo?
Per avere rapporti benedetti occorre l'aiuto di Dio, una vita vissuta in comunione con Dio e occorre conoscere e seguire gli insegnamenti che Dio ci dà riguardo ai nostri rapporti.
Questo corso è un dono che vi giunge tramite noi, perché Dio ha trasformato il nostro rapporto e siamo grandemente benedetti. Avendo noi ricevuto tantissimo da Dio, moltissimo aiuto, insegnamento e incoraggiamento dagli altri è nostro desiderio dare a voi qualcosa di quello che abbiamo ricevuto.
È giusto anche che vi spieghi da dove vengono questi insegnamenti, visto che state investendo il vostro tempo nel frequentare il corso.
Chi segue quello che dicono i cosiddetti esperti sulla famiglia e i rapporti interpersonali sa che le teorie cambiano molto spesso. Quello che ieri era considerato il consiglio migliore, oggi è riconosciuto come sbagliato. Mi ricordo di un libro, scritto negli Stati Uniti negli anni '60, su come educare i figli e che era molto venduto e seguito. Oggi si riconosce che il metodo da esso proposto era disastroso. Però, all’epoca, era ritenuto come il migliore dei metodi. La stessa cosa è successa con la maggioranza degli insegnamenti che i cosiddetti “esperti” hanno dato sui rapporti interpersonali. Per un po’ di tempo vanno di moda e, poi, quello che era dichiarato vero viene screditato e un' altra teoria diventa il metodo “giusto”, finché non viene screditata a sua volta.
Non è difficile capire perché ciò avvenga. Tutte le persone sono state create da Dio come esseri spirituali che abitano dentro un corpo. Siamo prima di tutto anime viventi. Perciò, per capire l’uomo, bisogna considerarlo prima di tutto come creatura spirituale. I cosiddetti “esperti” non tengono conto del fatto che l’uomo è spirituale e cercano di capire perché una persona agisce in un dato modo, ignorando questo lato fondamentale. Non solo ignorano il fatto che il nostro Creatore ci ha dato la Sua Legge perfetta da seguire, ma ignorano anche il fatto che solo il nostro Creatore può benedire i nostri rapporti.
Ignorare il nostro Creatore, la fonte di ogni benedizione, e ignorare i Suoi insegnamenti, rende impossibile avere i rapporti benedetti che vorremmo.
Quindi il mio scopo in questo corso è di aiutarvi a conoscere ciò che Dio insegna per quanto riguarda come vivere i nostri rapporti e anche come avere un rapporto personale e vivente con Dio stesso per mezzo di Cristo Gesù.
Perciò tutto il contenuto di questo corso sarà basato sulla Parola di Dio. Cercherò di rendere pratici i principi che vedremo e di non dire nulla di mio. Infatti, ogni settimana, avrò Bibbie disponibili affinché possiate leggere per contro vostro i brani che mostrano i principi che insegnerò.
Ora iniziamo la prima lezione considerando qualcosa di molto importante in ogni nostro rapporto: la comunicazione.
Perché migliorare la comunicazione?
In questo corso, Dio volendo, parleremo di tanti aspetti dei nostri rapporti. Stasera vorrei iniziare parlandovi di un aspetto molto importante, anzi fondamentale, di tutti i nostri rapporti: la comunicazione.
Quanto è importante la comunicazione nei nostri rapporti? Sai che con le nostre parole possiamo fare del bene o possiamo fare del male? Pensa a quante volte una comunicazione sbagliata ha causato un litigio o ha ferito una persona che non volevi ferire. Quante volte hai detto qualcosa di cui dopo ti sei pentito? Le nostre parole taglienti o cattive, in quei momenti di rabbia, possono danneggiare e distruggere sia la comunicazione che il rapporto stesso, che sia il matrimonio o qualsiasi altro rapporto. Quante persone vivono nella stessa casa o lavorano l’una accanto all’altra ma, anziché avere gioia nel vedersi, l'incontro crea tensione e stress a causa delle parole negative che sono state dette in passato. Quanto danno possiamo fare con le nostre parole!
Ascoltiamo quello che Dio ci dichiara nella Bibbia riguardo alle parole che diciamo senza riflettere:
C’è chi, parlando senza riflettere, trafigge come spada, ma la lingua dei saggi procura guarigione. (Proverbi 12:18).
L’uomo cattivo va scavando il male ad altri; sulle sue labbra c’è come un fuoco consumante. (Proverbi 16:27).
Così anche la lingua è un piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose. Osservate: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell’iniquità. Posta com’è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e, infiammata dalla geenna, dà fuoco al ciclo della vita. Ogni specie di bestie, uccelli, rettili e animali marini si può domare, ed è stata domata dalla razza umana; ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale. (Giacomo 3:5-8).
Quanto danno possono fare le nostre parole!
Esempi di rapporti rovinati
Ci sono tanti esempi di parole sbagliate che possono danneggiare un rapporto. Per esempio, se un marito spesso fa' commenti negativi sulla propria moglie, se spesso l’accusa di sbagliare, se trova sempre qualcosa da criticare, diventa quasi impossibile per la moglie averi sentimenti d’amore per lui. Le critiche del marito distruggono la vera comunicazione e creano una barriera nel rapporto che è insuperabile senza l’aiuto di Dio. Sarà impossibile per il marito stesso trovare gioia nel suo matrimonio.
Nel rapporto fra genitori e figli, se il genitore critica il figlio continuamente e lo imbarazza davanti agli altri, sarà estremamente difficile per quel figlio avere un buon rapporto con il genitore.
Qual è la soluzione? Come possiamo usare le nostre parole per edificare anziché per distruggere? Dio, il Creatore dei rapporti, ci insegna nella Sua Parola a rendere la comunicazione uno strumento per edificare anziché distruggere. Però non possiamo cambiarci da soli. In Giovanni 8:31-36 Gesù ci spiega cosa deve succedere prima di poter seguire veramente i principi di Dio:
Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Essi gli risposero: «Noi siamo discendenti d’Abraamo, e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: “Voi diverrete liberi”?» Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi. (Giovanni 8:31-36 ).
Il nostro problema fondamentale è che il nostro cuore è marcio, siamo schiavi del peccato che dimora in noi. Abbiamo bisogno della libertà che solo Cristo può darci, la libertà dal nostro peccato. Abbiamo bisogno della potenza di Dio per vivere una vita trasformata. Dio ci dà i principi necessari che stiamo per considerare in questo corso. Però dobbiamo rivolgerci a Lui di tutto cuore per essere cambiati e poter mettere in pratica questi principi.
Principi fondamentali per una buona comunicazione
Con questa base voglio iniziare a considerare i principi fondamentali che occorre seguire per comunicare in modo da produrre del bene e non del male. Per comunicare così dobbiamo conoscere e seguire i principi di Dio che riguardano la comunicazione. Questi principi possono migliorare molto la nostra comunicazione e quindi i nostri rapporti. Ti suggerisco di valutare te stesso alla luce di ognuno di questi principi. Userò maggiormente il matrimonio per gli esempi che farò, ma questi principi sono validi per qualunque altro rapporto.
1. Essere onesto
l’essere onesto l’uno con l’altro è fondamentale per avere una buona comunicazione e buoni rapporti. (Efesini 4:25; Proverbi 12:22).
Il primo principio per avere una buona comunicazione è essere completamente onesti nei nostri rapporti. Non è possibile che un rapporto sia veramente buono se non parliamo sempre con verità.
Ascoltate quello che la Parola di Dio dichiara in Proverbi 12:
“Le labbra bugiarde sono un abominio per l’Eterno, ma quelli che agiscono lealmente gli sono graditi.” (Proverbi 12:22 LND).
Le menzogne, piccole o grandi, sono un'abominazione per Dio.
In Matteo 5:34-37, Gesù ci comanda di parlare in modo totalmente onesto, al punto che non serve mai giurare per convincere l'altra persona. Leggo le Sue parole:
Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Non giurare neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi far diventare un solo capello bianco o nero. Ma il vostro parlare sia: “Sì, sì; no, no”; poiché il di più viene dal maligno.(Matteo 5:34-37)
Il nostro modo di parlare dovrebbe essere costantemente e completamente onesto, al punto che le persone sappiano che il nostro “sì” vuol dire “sì” e il nostro “no” vuol dire “no”. A quel punto non serve giurare perché ci crederanno. Non parlare sempre con verità viene dal Maligno, cioè viene da Satana.
Chiaramente tanti non vivono così nella nostra società. La menzogna è considerata normale agli occhi degli uomini, ma agli occhi di Dio anche la più piccola bugia è un grande peccato ed è una cosa abominevole.
Pensate a cosa fa la menzogna nei nostri rapporti.
Nei tuoi rapporti, se non sei totalmente onesto, l’altra persona non può avere vera fiducia in te e questo rovina il vostro rapporto. Infatti è impossibile avere un rapporto veramente buono e benedetto se non è fondato sulla onestà.
Se un marito mente alla moglie, lei non potrà mai avere piena fiducia in lui. Sapendo che egli a volte mente, lei avrà sempre qualche dubbio su tutto ciò che le viene detto da lui.
Come altro esempio pensa al bambino il cui genitore minaccia la disciplina che il più delle volte non arriva. Oppure il genitore promette qualcosa, magari un regalo se il bambino starà buono, e poi non mantiene la parola. Tristemente ma a giusta ragione, quel figlio sarà convinto che non può credere al genitore perché il genitore non dice la verità, ovvero perché il genitore è un bugiardo.
Se un datore di lavoro mente ai suoi dipendenti, essi non riescono mai a credere pienamente a quello che egli dice. Perciò non possono mai avere un buon rapporto con lui.
È impossibile avere un rapporto ricco e benedetto se in quel rapporto non c'è vera onestà da entrambe le parti.
Se vuoi buoni rapporti devi sempre parlare onestamente.
Aprirti
Un aspetto importante dell’essere onesto è quello di aprirti con l'altra persona, cioè condividere quello che hai nel cuore. Infatti si potrebbe dire che un rapporto non può essere più profondo di quanto la comunicazione sia profonda. Per avere un rapporto veramente buono bisogna conoscere la persona, ma questo richiede trasparenza da entrambe le parti. Quando il cuore di qualcuno è chiuso, non si può avere un rapporto ricco e soddisfacente.
Troppo spesso, per esempio, il marito non sa veramente cosa c’è nel cuore della moglie e la moglie non sa quello che c’è nel cuore del marito.
Sarà impossibile avere un rapporto ricco e soddisfacente finché non c'è una comunicazione aperta e onesta. Questo vale nel matrimonio, vale fra genitori e figli e vale anche nell'amicizia.
Nella Parola di Dio, leggiamo in Proverbi 23:7:
“come pensa nel suo cuore, così egli è.” (Proverbi 23:7 LND).
Solamente con una comunicazione onesta e aperta si può conoscere il cuore della persona con la quale ci si rapporta e solamente così si possono avere buoni rapporti.
Ostacoli all’onestà e alla trasparenza
Però sappiamo tutti che, delle volte, non ci sentiamo di essere trasparenti o onesti con l’altra persona. Perché? Troppo spesso abbiamo timore di aprirci, forse perché siamo stati feriti da quella persona o da altre persone nel passato. Forse abbiamo paura di rischiare troppo o forse ancora desideriamo manipolare il rapporto per ottenere quello che vogliamo noi.
Però, finché non siamo onesti e trasparenti, non avremo mai un rapporto ricco con quella persona.
Se ti trovi in un rapporto in cui non c'è onestà e trasparenza, non aspettare che sia l'altra persona ad agire per cambiare le cose ma prendi tu l'iniziativa!
Chiaramente ci saranno dei rischi. Molto probabilmente qualche volta potrai essere ferito, però ne vale la pena.
Purtroppo un’altra ragione per cui non vogliamo aprirci e non vogliamo essere onesti è perché siamo egoisti, cioè vogliamo ottenere qualcosa per noi. È impossibile avere rapporti veramente benedetti essendo al tempo stesso egoisti. Infatti questo è il problema principale di ogni rapporto. Solo chi si arrende totalmente a Dio sarà trasformato da Dio per poter avere rapporti più ricchi.
Ricordate quindi che, per avere rapporti buoni, è fondamentale essere onesti e trasparenti.
2. Non serbare irritazione, rancore o rabbia
Avendo considerato quanto è fondamentale essere onesti per avere una buona Comunicazione, e quanto ciò serva per avere buoni rapporti, passiamo ora ad un'altra qualità altrettanto fondamentale per poter avere una buona comunicazione: non serbare irritazione, rancore o rabbia.
Poche cose possono ostacolare una buona comunicazione e, quindi, buoni rapporti, quanto tenere dentro sentimenti negativi.
Succede a tutti che, per un qualche motivo, un' altra persona ci fa del male e ci irrita.
In questi casi, quando qualcuno ci fa del male, possiamo reagire in uno dei quattro modi che vi elenco di seguito, ma solo due di essi sono permessi da Dio:
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possiamo arrabbiarci con la persona, ovvero sfogarci per qualche minuto e puoi calmarci.
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possiamo tenere l’irritazione dentro e non dire niente.
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possiamo risolvere la situazione con la persona senza arrabbiarci.
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possiamo perdonare e dimenticare senza dire nulla all’altra persona.
Di queste quattro possibilità, solo due sono permesse da Dio e solo queste due ci permetteranno di avere buoni rapporti. Gli altri due modi di reagire sono peccato, ci rendono colpevoli davanti a Dio e ci ostacolano nell'avere un buon rapporto.
Le due reazioni che vanno bene sono o di parlare con la persona per cercare di risolvere la situazione oppure di perdonare senza dire nulla.
Invece, sia tenere l’irritazione dentro di noi che sfogarci sono peccati e danneggiano il rapporto.
Vi leggo due brani dalla Parola di Dio che parlano di come arrabbiarsi o irritarsi è una cosa sbagliata:
Non ti affrettare a irritarti nello spirito tuo, perché l’irritazione riposa in seno agli stolti. (Ecclesiaste 7:9)
(Gesù dichiara:) “ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: “Raca” sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: “Pazzo!” sarà condannato alla geenna del fuoco.” (Matteo 5:22 LND).
La rabbia è un peccato, sia quando ci sfoghiamo per poi stare calmi, che quando rimaniamo calmi ma teniamo la rabbia dentro. Entrambi i modi di agire danneggiano il rapporto.
Ricordate che tenere dentro rabbia crea un muro che rovina davvero il rapporto. Chi scoppia e poi si tranquillizza si sente meglio ma ferisce l’altra persona ed anche questo rovina un vero rapporto benedetto.
Vi descrivo un po' più chiaramente i due modi giusti di rispondere quando qualcuno ti fa qualcosa che a te sembra ingiusta o offensiva.
a. Perdonare senza dire niente
Spesso la cosa migliore è semplicemente quella di perdonare nel tuo cuore, senza dire nulla alla persona.
Ascoltiamo due versetti che ci danno questo insegnamento.
Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l’amore copre una gran quantità di peccati. (1 Pietro 4:8 LND).
(l’amore) non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, …soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. (1 Corinzi 13:5)
Se consideriamo quanta pazienza il Signore ha con noi, ci renderemo spesso conto di quanto è giusto perdonare senza dire niente. Il Signore è molto paziente con noi e ci comanda di essere pazienti gli uni con gli altri.
Inoltre, se il nostro scopo nel parlare con l'altra persona è quello di avere ragione, allora il nostro cuore non è ancora giusto e il nostro discorso non porterà buon frutto.
In Matteo 7, Gesù dice:
“3 Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 4 Ovvero, come puoi dire a tuo fratello: "Lascia che ti tolga dall’occhio la pagliuzza," mentre c’è una trave nel tuo occhio? 5 Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello.” (Matteo 7:3-5)
Delle volte, quando qualcuno fa' qualcosa contro di noi, in realtà, anche noi abbiamo fatto qualcosa contro quella persona e, perciò, non siamo in condizione di poter parlare con tale persona del suo sbaglio. Dobbiamo prima di tutto mettere a posto il nostro cuore e, se serve, chiedere perdono; solo allora saremo in grado di aiutare l'altra persona a vedere il suo peccato.
Quindi, se tu vuoi buoni rapporti e la buona comunicazione che serve per avere buoni rapporti, è importante riconoscere quando la reazione migliore all'offesa o ferita è quella di non dire niente e perdonare nel tuo cuore l'altra persona per lo sbaglio che ha commesso verso di te.
b. quando far vedere a qualcuno il suo sbaglio
Comunque, ci sono dei casi in cui è giusto anche far notare a qualcuno il suo sbaglio nei tuoi confronti.
Però, per fortificare il rapporto, è importante che la tua motivazione sia giusta prima che parli con l'altra persona.
Voglio ripetere questo perché è veramente molto importante:
se vuoi una buona comunicazione perché vuoi buoni rapporti, rapporti benedetti, allora, prima di parlare con l'altra persona del suo sbaglio, è importante che la tua motivazione sia giusta.
Una motivazione sbagliata consiste nel voler parlare per avere ragione e per far vedere all'altra persona quanto male ti ha fatto. Questa è una forma di vendetta, di orgoglio e porterà sempre del male al rapporto.
Invece la motivazione giusta è quando hai già perdonato la persona nel tuo cuore e puoi andare da quella persona con amore, desideroso di aiutarla a crescere e a stare meglio e desideroso pure di migliorare il rapporto.
In questi casi, chiaramente, è importante agire con amore e con gentilezza per discutere il problema.
Se senti ancora la tentazione di sfogarti, allora TU non sei pronto a parlare con l'altra persona.
Hai bisogno di calmarti, di riconoscere che tu pecchi spesso e che, se anche in questo caso è stata veramente colpa dell'altra persona soltanto, ci sono altri casi in cui tu sei il colpevole.
Se poi tieni conto della tua colpa davanti a Dio e della grande misericordia che Egli ha per te, se tieni conto della Sua pazienza e di quanto Egli ricolma la tua vita con la Sua bontà che non meriti, allora sarai in grado di parlare con amore e gentilezza all'altra persona.
Già in sé, questo tuo atteggiamento, insieme al fatto che è chiaro che non vuoi avere ragione, ma piuttosto vuoi migliorare il rapporto con l'altra persona, che ti è preziosa, diventa un immenso aiuto nell' aiutare quest'ultima a capire l'importanza del rapporto.
Inoltre, pensa con me:
se qualcuno viene da te, dopo che tu hai sbagliato e, con rabbia, vuole farti vedere il tuo sbaglio ma tu capisci che sta facendo questo con orgoglio, chiaramente, è molto difficile per te riconoscere la cosa davanti a quella persona anche se comprendi dentro di te di avere torto.
Invece, se qualcuno viene da te con gentilezza e ti spiega che desidera profondamente il tuo bene e che il rapporto sia risanato, questo atteggiamento rende molto, ma molto più facile per te umiliarti, riconoscere il tuo sbaglio e chiedere perdono. Se ci pensi, ognuno di noi sa che è così.
Perciò, se tu vuoi buoni rapporti perché vuoi godere la gioia e le benedizioni che Dio ci offre in essi, prima di parlare con la persona mettiti a posto nel tuo cuore in modo che puoi parlare con amore e gentilezza. Agire in questo modo sarà un immenso aiuto per i tuoi rapporti e il tuo cuore avrà molta più gioia.
Se anche dovesse accadere che tu vai dall'altra persona con amore e quella persona rifiuta di risolvere il problema, comunque tu puoi avere pace con Dio e stare bene.
Infatti, nella parola di Dio leggiamo:
“Se è possibile e per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.” (Romani 12:18 LND).
c. Cose da non dire mai
Nel comunicare, una regola d'oro, una regola fondamentale, una regola da seguire, costi quello che costi, è di non dire mai parole cattive o malvagie.
Quando siamo stati feriti o quando siamo arrabbiati, è naturale dire qualcosa per ferire l'altra persona. Questa è la nostra natura.
Però, dire parole che feriscono è un modo di fare male non solo all'altra persona, ma anche al rapporto e, in fin dei conti, anche a noi stessi.
Vi leggo quello che Dio dichiara per quanto riguarda le nostre parole:
“Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l’edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano.” (Efesini 4:29 LND)
Dio ci comanda di non usare parole malvagie, ovvero parole cattive. Questo riguarda sia le parole stesse che il modo in cui parliamo.
Perciò, quando parli con altri, non dovresti mai parlare con cattiveria, né con le tue parole, né con il tuo atteggiamento.
Piuttosto dovresti solamente dire parole che possono edificare, che possono aiutare l'altra persona.
Chi si umilia davanti a Dio e con l'aiuto di Dio vive così, avrà rapporti molto più benedetti, avrà gioia nei suoi rapporti e non tensione.
Quando invece ti lasci andare sfogandoti, fai del male all'altro e fai male anche a te stesso.
Immaginate uno che si trovi su di una nave in un lungo viaggio con un'altra persona. Il primo si arrabbia con il secondo e, perciò, per sfogarsi, per cattiveria, getta nell'acqua tutto lo zucchero e l'olio che si trovano in cucina.
Certamente questo fa del male all'altra persona, però il cibo era il cibo di entrambi e perciò colui che si è sfogato fa male anche a se stesso.
Similmente, quando tu parli con cattiveria, non solo fai male all'altra persona, ma danneggi il rapporto di cui anche tu fai parte. Perciò la tua cattiveria porta male, sia all'altra persona, sia a te, e danneggia il rapporto. Stai facendo soffrire l'altra persona, il che è un peccato davanti a Dio, e stai anche provocando sofferenze a te stesso.
Quando noi usiamo parole cattive o malvagie, stiamo ubbidendo al nostro peccato e questo porta solo del male.
Alla luce di questo, l’abitudine che hanno alcuni di lasciarsi andare alla collera per sfogarsi al fine poi di diventare calmi, è un grave peccato e danneggia tantissimo il rapporto.
Se tu fai questo, forse ti senti meglio al momento, però il tuo rapporto con quella persona viene danneggiato e questo fatto costituirà un peso per te e non certo una benedizione.
Perciò, se è il caso di parlare con qualcuno, è tanto ma tanto importante aspettare finché non sei abbastanza calmo per parlare senza alcuna cattiveria.
Chiaramente non è facile fare così. Di natura, quando qualcuno ci ferisce e, soprattutto, se ferisce il nostro orgoglio, la nostra tendenza è di sentirci offesi.
Però, quello che serve fare in questi casi è capire quanto NOI abbiamo offeso Dio, il nostro Creatore.
Ogni bene che abbiamo viene da Dio. Quando abbiamo buona salute, questo dono viene da Dio e senza alcun merito da parte nostra.
Quando abbiamo un lavoro che ci permette di avere da mangiare, è perché Dio ci ha dato la capacità e la possibilità di avere quel lavoro.
Il fatto che c'è cibo da mangiare è perché Dio ha mandato la pioggia e il sole e ha fatto crescere i semi.
La bellezza della natura è un dono di Dio.
Ogni bene, di ogni tipo, è un dono di Dio.
Però, che cosa abbiamo fatto noi o, parlando a ciascuno singolarmente, che cosa hai fatto TU per Dio, per meritare tutto questo?
In realtà, nessuno di noi ha fatto cose che ci fanno meritare benedizioni da Dio.
Piuttosto abbiamo tutti peccato nei confronti di Dio. Non abbiamo ringraziato Dio tutti i giorni, non abbiamo dato a Lui la gloria che Egli merita.
Invece abbiamo peccato contro la Sua santa legge volta dopo volta, ma, poi, con orgoglio, crediamo di essere migliori di tanti altri.
Nonostante tutto questo, per ora, Dio è stato tanto paziente con noi e la Sua pazienza dovrebbe spingerci a umiliarci davanti a Lui e chiedere perdono. La Sua pazienza dovrebbe spingerci a essere ben pronti a perdonare gli altri, alla luce di quanto noi abbiamo bisogno del perdono di Dio.
Infatti, quando Gesù ci ha insegnato a pregare, con il Padre Nostro, ci dice di dire, fra l'altro:
“E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori.” (Matteo 6:12 LND).
Il nostro problema più grande per quanto riguarda i nostri rapporti è il nostro rapporto con Dio.
Quando noi siamo in buoni rapporti con Dio, quando riconosciamo il nostro bisogno del Suo perdono e sappiamo che quel perdono viene solamente tramite Gesù Cristo, quando teniamo ben presente nella nostra mente che meritiamo il male e viviamo per grazia, allora non ci sentiremo offesi quando gli altri peccano contro di noi. Saremo ben capaci di perdonare senza problemi e di impegnarci senza rancore o amarezza. Saremo capaci di amare anche quando l'altra persona agisce senza amore. Questo non verrà da noi ma verrà da Dio.
Questa è la chiave per avere una buona comunicazione e la chiave per avere buoni rapporti.
Prego che ciascuno di voi possa rendersi conto che la chiave per avere buoni rapporti è di avere un vero rapporto con Dio per mezzo di Gesù Cristo.
Riassunto
Ho ancora molto da dire su come avere una comunicazione migliore ed evitare scontri e litigi. Dio volendo, lo farò la prossima settimana. Quindi siete tutti invitati a ritornare ed anche a portare altri perché questo può aiutarci tutti.
Dio volendo, la prossima settimana voglio anche dare a ciascuno una dispensa che conterrà i vari punti dei primi due incontri, in modo che ciascuno di voi possa ripassare a casa gli insegnamenti e valutare la propria comunicazione. Quindi non mancate la prossima settimana e così potrete avere pure la dispensa.
Ora, per concludere, vorrei riassumere i punti principali che abbiamo considerato in questo incontro:
---- essere onesto
---- essere trasparente
---- non scoppiare e non serbare ira o rancore.
---- non parlare per avere ragione ma parlare solo per fortificare il rapporto.