Come mai succede che, anche se la vita va bene, senza grandi problemi, a volte il nostro cuore è comunque agitato? Succede spesso che, anche quando non ci sono problemi grossi, il nostro cuore è turbato. Figuriamoci quando abbiamo grandi problemi! Ciò che ci serve è riposo per il nostro cuore, anzi, riposo per la nostra anima.
Riposo per l'anima è il contrario di avere un cuore turbato. Notate le parole di Gesù Cristo in Giovanni 14:1:
“"Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.” (Giovanni 14:1 LND)
Gesù ci comanda di non avere un cuore turbato, perché Gesù sa che, naturalmente, il nostro cuore è spesso turbato. Questo è perché la vita è caratterizzata da tantissime situazioni che sono più grandi di noi.
In questo brano, Gesù ci fornisce la cura per non avere un cuore turbato, ovvero, ci indica l'unica via che porta ad avere vera pace nel cuore e ci mostra quello che darà vero riposo all'anima nostra. Ciò che ci dà la pace è l'avere vera fede in Dio, Dio Padre, ed anche nel figlio Suo Gesù Cristo.
Nello stesso capitolo, Giovanni 14:27, Gesù dichiara:
“Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.” (Giovanni 14:27 LND).
Che cosa meravigliosa! Che è stupenda promessa! Gesù Cristo, il sovrano Signore dei signori ci offre la Sua pace, la vera pace, la pace che supera ogni difficoltà ed ogni prova. Quanto ci conviene aggrapparci veramente a Gesù Cristo e porre veramente la nostra fede in Lui.
Per avere la pace di Gesù, dobbiamo andare a Gesù. Cioè, non posso continuare sulla mia via e comunque ricevere la pace di Cristo. L'unico modo per me di avere la pace di Cristo è quando vado veramente a Cristo con tutta la mia vita e tutto il mio cuore.
Voglio leggere quello che Gesù dichiara in Matteo 11:28-30. Trovate questo brano e ascoltate attentamente mentre leggo queste parole importanti di Gesù Cristo:
“28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. 30 Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!".” (Matteo 11:28-30 LND)
Notate che questo non è un invito, ma, addirittura, è un comandamento. Gesù ci comanda di andare a Lui. Ma notate attentamente a chi è rivolto questo comandamento. Non è rivolto a tutti. È rivolto a coloro che sono travagliati e aggravati. Cioè, Gesù offre riposo all'anima, ma solo a chi è molto aggravato e travagliato.
Per capire che cosa Gesù intende con aggravato e travagliato, notiamo il contesto di questo brano. Nei versetti da 20 a 24 Gesù stava parlando del giudizio che ci sarà alla fine del mondo. Egli confronta la condizione delle città contemporanee di Corazin, Betsaida e Capernaum con quella delle città più antiche di Tiro e Sidone e poi di Sodoma. Queste ultime erano città veramente malvagie agli occhi di Dio. Notate che Gesù dichiara che, nel giorno del giudizio, il giudizio di coloro che hanno saputo di Cristo e non si sono ravveduti sarà peggiore di quello delle persone estremamente malvagie.
Leggiamo Matteo 11:20-24:
“20 Allora egli cominciò a rimproverare quelle città, in cui la maggior parte delle sue opere potenti erano state fatte, perché esse non si erano ravvedute, dicendo: 21 "Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti che sono state compiute tra di voi, già da tempo si sarebbero pentite con sacco e cenere. 22 Perciò io vi dico che nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate con più tolleranza di voi. 23 E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata fino al cielo, sarai abbassata fino all’inferno, perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa esisterebbe ancora oggi. 24 Pertanto io vi dico che nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua".” (Matteo 11:20-24 LND).
È importante che comprendiamo quello che Gesù sta dichiarando in questi versi. Egli dice che il giudizio di persone che noi consideriamo buone, ma che però non si saranno ravvedute, sarà peggiore del giudizio di chi era più malvagio, ma non sapeva di Cristo.
Come mai? Il giudizio sarà peggiore per chi sapeva di Gesù Cristo, ma non si è ravveduto. Noi abbiamo tutti sentito di Cristo. Ci siamo veramente ravveduti?
Noi siamo come le persone di queste città. Siamo religiosi, crediamo di conoscere Dio, abbiamo una vita relativamente morale. Però, se non ci ravvediamo di cuore, il giorno del giudizio sarà molto più terribile per noi che per le persone che hanno vissuto una vita estremamente malvagia, senza però sentire di Gesù quanto noi abbiamo sentito di Lui.
Capire del giudizio che abbiamo davanti a noi dovrebbe farci essere aggravarti e travagliati. Gesù comanda a tutti coloro che sono aggravati e travagliati di andare da Lui e di prendere il Suo giogo.
Chi va da Lui e prende il Suo giogo riceverà il perdono e potrà avere un cuore tranquillo, ovvero, riposo nell'anima.
Notate che non basta chiedere perdono a Gesù, bisogna prendere il Suo giogo. Ovvero, bisogna dare a Lui il pieno controllo della nostra vita.
Quando facciamo questo, quando andiamo veramente a Gesù Cristo e prendiamo il Suo giogo, dando a Lui il pieno controllo della nostra vita, avremo il vero riposo dell'anima nostra.
Invece, se noi andiamo a Dio chiedendo soltanto aiuto, ma vogliamo continuare a vivere come vogliamo noi, non avremo mai il perdono e non avremo il riposo per le nostre anime di cui abbiamo così tanto bisogno. L'unico modo di essere accolti da Gesù è di prendere il Suo giogo. Gesù è il Signore e solamente coloro che Lo accolgono come il loro Signore, oltre a riceverlo come il loro Salvatore, saranno accolti da Gesù Cristo.
Però, chi si rivolge a Gesù Cristo con tutto il Suo cuore e Lo accoglie come Signore della propria vita, riceverà il perdono e potrà vivere con vera pace nel cuore, avendo riposo all'anima sua.
Ascoltami bene: “Tu puoi avere tutto il successo che vuoi, puoi avere le giuste soluzioni per tutti i tuoi problemi, ma se tu non ricevi il perdono da Dio, non puoi avere vero riposo per la tua anima, perché tu sei sotto condanna e ti attende un giudizio terribile.
Quanto è meraviglioso, invece, quando riceviamo il vero perdono! Quanto è stupendo avere riposo nell'anima e, perciò, avere un cuore che non è turbato. Quanto è bello avere la pace di Gesù, una pace che supera l'intelligenza perché non dipende dalle circostanze.
Ostacoli al Riposo di Cristo
Per quanto il riposo dell'anima è meraviglioso, non è automatico avere quel riposo. Anche chi va a Gesù può iniziare ad avere grande pace, ma poi, man mano, può perdere quella pace e perdere il cuore tranquillo che aveva. Infatti, per poter continuare a godere la pace nel cuore ed avere un cuore non turbato ed il riposo in Cristo, bisogna continuare a guardare a Cristo. Questo è dovuto al fatto che ci sono varie cose che possono ostacolarci dal godere il vero riposo dell'anima, il riposo di Cristo. Vorrei menzionare alcune delle cose che possono ostacolarci dal godere il riposo di Cristo. Ci possono essere altre cose, ma queste sono molto comuni nella vita di tanti credenti. Voglio sottolineare che, se uno non è andato a Cristo per la salvezza, ravvedendosi dal proprio peccato, è ancora separato da Dio. Questi che menzionerò sono ostacoli per chi ha già iniziato un vero rapporto con Dio per mezzo di Gesù Cristo.
Cercare l'approvazione degli Uomini
Una cosa che ci ostacola dall'avere il meraviglioso riposo di Cristo è quando cerchiamo l'approvazione degli uomini. È normalissimo per noi cercare l'approvazione degli altri, ma questo ci ostacola dall'avere riposo in Cristo.
Di natura, vogliamo l'approvazione degli altri. Basta guardare un piccolo bambino che vuole che lo guardi mentre fa qualcosa. La nostra natura umana ama l'approvazione degli altri. Questo è legato al nostro orgoglio ed è un modo in cui vogliamo trarre gloria gli uni dagli altri. Gesù parla di questo e ci spiega che desiderare di trarre gloria gli uni dagli altri ci ostacola dal ricercare la gloria di Dio. Ricordando che otteniamo il vero riposo dell'anima quando poniamo la nostra fede in Cristo, notate le parole di Gesù in Giovanni 5:44:
“Come potete voi credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo?” (Giovanni 5:44 LND).
Cioè, questi individui cercavano di prendere gloria gli uni dagli altri, anzichè ricercare la gloria che viene da Dio solo. E, perciò, Gesù dichiara che non potevano credere. Cercare gloria dagli uomini, che è un altro modo di dire di cercare l'approvazione degli uomini, ci ostacola dal credere in Dio e, perciò, ci ostacola dal riposo per la nostra anima. Tieni quanto sto dicendo bene in mente, perché, se tu cerchi, coscientemente o incoscientemente,l'approvazione degli altri, non puoi avere il riposo di Dio in Cristo.
In Giovanni 12, leggiamo di alcuni capi dei Giudei che avevano creduto in Gesù, in quanto avevano compreso che Egli era il Cristo, il Messia, ma, visto che volevano l'approvazione degli uomini, non si sono affidati a Lui pubblicamente. Perciò, non sono entrati nel riposo di Cristo. Leggo questi versetti:
“42 Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui; ma a motivo dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga, 43 perché amavano la gloria degli uomini più della gloria di Dio.” (Giovanni 12:42-43 LND).
A volte, anche noi cerchiamo l'approvazione degli uomini, cercando quello che è stimato da loro. Ma notate quello che Gesù dichiara per quanto riguarda ciò che è stimato dagli uomini. Leggo le parole di Gesù in Luca 16:15:
“Ed egli disse loro: "Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori; poiché ciò che è grandemente stimato tra gli uomini è cosa abominevole davanti a Dio.” (Luca 16:15 LND).
Notate quello che Gesù diceva: ciò che è grandemente stimato tra gli uomini è cosa abominevole davanti a Dio. In realtà, molto di quello che l'uomo innalza è abominevole a Dio. Cioè, molto spesso, quello che l'uomo considera di grande valore, quello che il mondo stima, è abominevole davanti a Dio. In altre parole, molto spesso, quello che il mondo ci stimola a cercare, è abominevole a Dio.
E, perciò, cercare l'approvazione degli uomini ci ostacola dall'avere il riposo di Dio in Cristo.
Ci sono tanti altri brani che dicono la stessa cosa e poi, fra l'altro, è un qualcosa che conosciamo anche per esperienza. Di natura, l'uomo desidera l'approvazione degli altri. Di natura, ci preoccupiamo di quello che pensano gli altri. Di natura, abbiamo sempre in mente quello che gli altri pensano di noi. Infatti, di natura, molto di quel che noi facciamo è fatto per influenzare il modo in cui gli altri ci vedono.
Di esempi di questo tipo ce ne sono tantissimi. Per esempio, per non essere visti male o essere dichiarati fanatici dagli uomini, facilmente ci vergogniamo di parlare troppo di Cristo. Questo è un modo di cercare l'approvazione degli uomini. Eppure, vergognarci di Cristo ci ostacola dall'avere il Suo riposo e dall'andare a Lui con tutto il nostro cuore.
Spesso ci impegniamo in qualche campo della vita non per fare il nostro meglio per Dio, ma affinché gli altri possano vederci bene, affinché possiamo avere di che vantarci davanti a loro. Anche questo è cercare l'approvazione degli uomini, anche questo è cercare gloria dagli uomini. In tal caso, il problema spesso non è l'impegno che abbiamo, ma piuttosto le errate motivazioni del nostro cuore che ci spingono ad impegnarci. Un cuore che desidera l'approvazione degli altri ci ostacola dal godere il riposo di Cristo.
Il mondo pone moltissima enfasi sull'apparenza. Soprattutto alle donne viene fortemente inculcato dalla società che molto del loro valore sta nell'avvenenza del corpo. Allora, se uno guarda in Internet, o in TV, o sui giornali, quasi tutte le donne hanno lo stesso tipo di corpo. Sono belle e snelle, modellate in un certo modo, un modo che non rispecchia assolutamente quella che sarebbe la media. Perciò, una donna tipica, vedendo migliaia e migliaia di esempi di quel corpo e inconsciamente reputandolo come normale o, comunque, di successo, spesso è aggravata dal proprio di corpo, non per motivi di salute, ma perché pensa di avere un po' troppo grasso o di non essere attraente. Sia chiaro che sto parlando non di cura per la salute, ma di cura per l'apparenza. Certamente, è importantissimo curarci fisicamente per quanto riguarda la nostra salute. Ma, molto spesso, quando una donna cura il proprio corpo, non lo fa per la propria salute, ma, seppur a volte sub-coscientemente, quel desiderio viene da lei nutrito per ottenere l'approvazione degli altri. Una donna non vuole essere vista male e per questo motivo si impegna molto per non esserlo. La stessa cosa è vera per quanto riguarda il modo di vestirsi e di adornarsi. La società inculca alle donne che il valore di una donna dipende moltissimo dalla sua apparenza e, perciò, facilmente una donna si preoccupa dell'apparenza, che è un modo di cercare l'approvazione degli altri. Questo ostacola la donna dal riposare in Cristo.
Certamente, anche gli uomini cercano l'approvazione degli altri in tanti modi. Spesso, siamo molto attenti a quello che diciamo, perché non vogliamo essere visti male dagli altri. Molto spesso, esitiamo a parlare perché non vogliamo essere visti male dagli altri. Infatti, spesso, molto del nostro comportamento è determinato da quello che gli altri penseranno di noi. Possiamo cercare di essere visti bene in tanti modi. Questo, in ogni caso, è cercare l'approvazione degli uomini.
In tutti questi esempi, e in tanti altri in cui possiamo cercare l'approvazione degli uomini, il fatto di preoccuparsi di quello che pensano gli altri ci porta a mancare di avere il riposo di Cristo. Questo è perché, finché stiamo pensando a come gli altri ci vedranno, non possiamo riposarci pienamente in Cristo. E, perciò, non avremo il Suo riposo.
C'è un'altra cosa da dire per quanto riguarda il cercare l'approvazione dagli altri. È impossibile riuscire a raggiungere pienamente il metro degli altri per essere da loro approvati. Cioè, anche se io dovessi riuscire a fare tutto quello che gli altri dicono, ci sarà sempre qualcos'altro da fare. Chi cerca l'approvazione degli altri non avrà mai pace. Per quanto tu possa arrivare al metro stabilito, domani il metro sarà cambiato. Oppure, forse oggi sarai capace, entro certi limiti, di arrivare ad un certo metro, ma domani non ne sarai più capace. E perciò, chi cerca l'approvazione degli uomini non avrà mai la vera pace nel cuore. È una via tortuosa, che ci promette tanto ma, in realtà, ci fa stare molto male. Non c'è vero riposo per l'anima e non c'è pace per chi cerca l'approvazione degli uomini.
Cercare di Meritare da Dio
C'è un altro modo che ci ostacola dal trovare riposo in Cristo. È quando cerchiamo di avere dei meriti agli occhi di Dio. Cioè, di natura, vogliamo vederci bene, vogliamo vederci come se avessimo dei meriti nei confronti di Dio. Il nostro orgoglio non vuole vivere per grazia. E, perciò, spesso ci troviamo credendo che, impegnandoci abbastanza, possiamo meritare qualcosa da Dio. In modo subdolo, crediamo che dobbiamo guadagnare il favore di Dio. Crediamo che Dio ci ama in base al nostro comportamento e, quindi, che abbiamo un certo merito nei Suoi confronti.
Questo è contrario alla verità biblica. Noi siamo salvati per grazia, non per opere. Questo è il messaggio centrale che vediamo in tutta la Bibbia. Abrahamo fu accettato da Dio non per il suo impegno, ma per la sua fede. Come dichiara Romani 4:3, “Abrahamo credette in Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia.”
Noi arriviamo alla salvezza per grazia e continuiamo nella salvezza per grazia. Questo è il messaggio di Paolo ai Galati. La salvezza, dall'inizio alla fine, è per grazia. Eppure, pur sapendo questo intellettualmente, il cuore umano tende sempre a cercare di meritare qualcosa da Dio. E quindi, nonostante che abbiamo creduto in Gesù per grazia e che siamo salvati così, spesso a noi sembra che Dio ci accetti perché siamo bravi e questo rende molto pesante la vita cristiana.
Sia, comunque, ben chiaro che è importante come camminiamo nei confronti di Dio. Certamente, se scegliamo di peccare, ci saranno delle conseguenze e non possiamo godere della comunione con Dio. Però, sia quando camminiamo male, sia quando camminiamo bene, l'unico modo per noi di essere accettati da Dio è per grazia, è per merito di Gesù Cristo. Non possiamo mai meritare qualcosa da Dio.
Infatti, l'insegnamento di Ebrei 3 e 4 è che possiamo entrare nel riposo di Cristo, che ci dà libero accesso a Dio. Questo riposo vuol dire che smettiamo di operare per tentare di raggiungere da noi stessi quello che sarebbe impossibile per noi da conseguire. Certamente dobbiamo impegnarci, ma dobbiamo guardare a Cristo come la nostra giustizia e come il nostro unico accesso a Dio.
Vorrei leggere insieme Ebrei 3 ed anche Ebrei 4. Questo brano parla di come entrare nel riposo di Dio. Notate che l'unico modo di entrare è per fede ed è per la fede in Cristo che possiamo avere questo riposo. Il riposo, come si vede alla fine del capitolo 4, è di avere libero accesso a Dio.
Prima di leggere, faccio qualche commento su questo brano. Anzitutto, il brano sta descrivendo come si può entrare nel riposo di Dio e poi quali sono gli ostacoli a tale accesso. Notate che si entra nel suddetto riposo per mezzo di Gesù Cristo e che Egli è presentato come il Sommo Sacerdote.
Tale brano fa riferimento al popolo d'Israele nel deserto, popolo che doveva entrare nella terra promessa, la quale era simbolo del riposo di Dio. Gli israeliti entrarono nella terra promessa sotto la guida di Giosuè, ma tanti morirono nel deserto senza potervi entrare e questo per incredulità. Quindi, notate che si entra nel vero riposo per fede.
Notate anche che il brano menziona il fatto che, nonostante il fatto che costoro sono entrati nella terra promessa, questo non rappresentava il vero riposo. Il vero riposo è ancora disponibile e questo si ottiene per mezzo di Gesù Cristo. Però, come allora, l'unico modo di entrarvi è per fede in Gesù Cristo. Detto questo, leggiamo ora questo brano:
“1 Perciò, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate l’apostolo e il sommo sacerdote della nostra confessione di fede, Gesù Cristo, 2 che è fedele a colui che lo ha costituito, come lo fu anche Mosé in tutta la sua casa. 3 Infatti Gesù è stato ritenuto degno di una gloria tanto più grande di quella di Mosé, quanto maggior gloria ha colui che ha fabbricato una casa della casa stessa. 4 Ora ogni casa è costruita da qualcuno, ma colui che ha fatto tutte le cose è Dio 5 E Mosé fu veramente fedele nella casa di Dio come servo, per testimoniare delle cose che dovevano essere dette, 6 ma Cristo, come Figlio, lo è sopra la propria casa e la sua casa siamo noi, se riteniamo ferma fino alla fine la franchezza e il vanto della speranza. 7 Perciò, come dice lo Spirito Santo: "Oggi, se udite la sua voce, 8 non indurite i vostri cuori come nella provocazione, nel giorno della tentazione nel deserto, 9 dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarant’anni le mie opere. 10 Perciò mi sdegnai con quella generazione e dissi: Errano sempre col cuore e non hanno conosciuto le mie vie; 11 così giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo". 12 State attenti, fratelli, che talora non vi sia in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che si allontani dal Dio vivente, 13 ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si dice: Oggi perché nessuno di voi sia indurito per l’inganno del peccato. 14 Noi infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che riteniamo ferma fino alla fine la fiducia che avevamo al principio, 15 mentre ci è detto: "Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nella provocazione". 16 Chi furono infatti quelli che, avendola udita, lo provocarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dall’Egitto per mezzo di Mosé? 17 Ora chi furono coloro coi quali si sdegnò per quarant’anni? Non furono coloro che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto? 18 E a chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che furono disubbidienti? 19 Or noi vediamo che non vi poterono entrare per l’incredulità.” (Ebrei 3:1-19 LND)
“1 Perciò, poiché rimane ancora una promessa di entrare nel suo riposo, abbiamo timore perché qualcuno di voi non ne resti escluso. 2 Infatti a noi come pure a loro è stata annunziata la buona novella, ma la parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo stata congiunta alla fede in coloro che l’avevano udita. 3 Noi infatti, che abbiamo creduto, entriamo nel riposo come egli disse: "Così giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo". E così disse, sebbene le sue opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo. 4 In qualche luogo infatti, a proposito del settimo giorno, egli disse così: "E Dio si riposò nel settimo giorno da tutte le sue opere"; 5 e ancora in questo passo: "Non entreranno nel mio riposo". 6 Poiché dunque rimane per alcuni di entrarvi, mentre quelli a cui prima fu annunziata la buona novella non vi entrarono a motivo della loro incredulità, 7 egli determina di nuovo un giorno: Oggi dicendo dopo tanto tempo, come è stato detto prima per mezzo di Davide: "Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori". 8 Perché, se Giosuè avesse dato loro riposo, Dio non avrebbe in seguito parlato di un altro giorno. 9 Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio. 10 Chi infatti è entrato nel suo riposo, si è riposato anch’egli dalle proprie opere, come Dio dalle sue. 11 Diamoci da fare dunque per entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza, 12 La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore. 13 E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto. 14 Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. 15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno.” (Ebrei 4:1-16 LND)
Quello che voglio farvi notare da questa lunga lettura è una chiave per capire bene in cosa consiste il riposo in Cristo, cioè, che cos'è questo riposo che dà pace anche in mezzo alle tempeste. Leggo di nuovo Ebrei 4:14-16:
14 Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. 15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno.” (Ebrei 4:14-16 LND)
Il riposo è il privilegio di entrare liberalmente proprio alla presenza del trono di Dio per mezzo di Gesù Cristo. Avere e usare questo privilegio ci dà vero riposo all'anima, qualsiasi sia la nostra situazione.
Quindi, se cerchiamo di ottenere aiuto da Dio per mezzo di qualche merito nostro, non avremo mai il riposo di Cristo nel cuore. Quando invece sappiamo di non meritare e dipendiamo totalmente da Cristo, allora possiamo godere la pace di Dio che sorpassa l'intelligenza.
Cercare di Risolvere i Problemi da Soli
Vorrei menzionare un altro modo in cui manchiamo di godere del riposo in Cristo. Manchiamo il riposo di Cristo quando noi cerchiamo di risolvere i nostri problemi da soli, magari chiedendo un aiuto da parte di Dio, ma, in realtà, cercando noi, decidendo noi qual è la soluzione giusta e, quindi, limitandoci a chiedere a Dio di benedire la nostra scelta. Questo non è la stessa cosa che fidarci di Dio!
Cioè, se io ho un problema e decido io qual è la soluzione ad esso, ovvero mi impegno ad ottenere quell'esito prefissatomi e prego Dio chiedendoGli di aiutarmi per ottenere l'esito che voglio io, non sto camminando per fede. Non ho fede in Dio, ho fede nel mio ragionamento e voglio che Dio benedica quello che io ho deciso. Questo non è riposarmi in Cristo e, vivendo così, non sto camminando per fede, ragion per cui non avrò la pace di Cristo nel mio cuore.
Invece, un cammino di fede è un cammino in cui presento la mia situazione a Dio, ma poi confido in Dio per come Egli vuole risolverla. Se Dio decide di lasciarmi la prova, ciò non mi agita, perché confido in Lui. Questa è la vita di vera fede. Fidarci veramente di Dio ci porterà ad avere il riposo di Cristo.
Perciò, a ciascuno di voi faccio la seguente domanda: “Tu stai veramente confidando in Dio? Ti fidi di Dio, qualunque modo di adoperare Egli decida per la tua vita? Ti fidi di Dio quando le cose vanno bene e pure quando vanno male?” Ricordatevi che, anche quando le cose vanno male, è Dio che sta operando per portare avanti la Sua volontà in noi. La Sua opera e le Sue vie non sono le nostre vie: Egli sta facendo le cose in grande e molto spesso non ci rivela oggi quello che sta preparando per domani.
Conclusione
Allora, vorrei semplicemente riassumere quello che abbiamo detto. Abbiamo visto che, più di qualsiasi cosa, abbiamo bisogno di pace nel cuore per poter avere un'anima tranquilla e non turbata. Abbiamo, quindi, bisogno di riposarci in Gesù Cristo.
Ma questo non è qualcosa che possiamo solo chiedere a Dio vivendo come vogliamo noi. Per avere la pace di Dio, dobbiamo, prima di tutto, essere perdonati da Dio. Per ricevere il perdono in Gesù Cristo, dobbiamo riconoscere che siamo separati da Dio a causa del nostro peccato. Dobbiamo riconoscere che non siamo delle brave persone, ma siamo, piuttosto, dei peccatori. Gesù non è venuto a salvare brave persone, ma dei peccatori. Quindi, per ottenere la salvezza, dobbiamo riconoscere quanto siamo peccatori.
Per ricevere il perdono in Gesù Cristo, dobbiamo ravvederci, riconoscendo la gravità del nostro peccato, e credere nel sacrificio di Gesù Cristo come unico modo per poter essere perdonati e salvati. Dio salva per mezzo del ravvedimento e della fede.
Però, dobbiamo anche continuare a fidarci di Cristo. Ho menzionato alcuni modi di vivere che ci ostacolano dall'avere il riposo di Cristo. Uno che è molto comune è quello di cercare l'approvazione degli uomini. Quando noi ci misuriamo pensando a come gli altri potrebbero vederci, oppure solo con il come vorremo vedere noi stessi, questo ci ostacola dal riposarci in Cristo. Dobbiamo desiderare solamente l'approvazione di Dio. Non dobbiamo vivere per piacere a noi stessi e non dobbiamo vivere per piacere agli altri. Per avere il riposo di Cristo dobbiamo vivere per piacere a Dio.
Poi, ho menzionato che, spesso, crediamo che dobbiamo meritare qualcosa da Dio e questo ci ostacola dal confidare veramente in Cristo Gesù. Certamente è importante vivere una vita consacrata a Dio. Però, pur agendo al nostro meglio, non possiamo mai meritare qualcosa da Dio. Piuttosto, dobbiamo dipendere solamente dalla grazia di Dio ed è solo così che possiamo riposarci in Cristo.
Alcuni di voi non avete il perdono in Gesù Cristo. Magari siete religiosi, forse conoscete bene la Bibbia ed agli occhi del mondo siete delle brave persone. Però, davanti ad un Dio santissimo, siamo tutti peccatori. Bisogna allora che riconosciate la gravità della vostra colpa e che vi ravvediate, credendo veramente in Gesù Cristo come l'unico che può salvare.
Solo così si può entrare nel riposo di Gesù Cristo!
E poi, per voi che avete Gesù Cristo, è importante che esaminiate la vostra vita per riconoscere se state veramente camminando per fede in Cristo. State davvero appoggiandovi sulla grazia? State cercando di piacere a Dio oppure state cercando l'approvazione degli uomini? Cercare l'approvazione degli uomini ci ostacola dal godere del riposo di Cristo. Quindi, invito ciascuno ad esaminarsi per vivere veramente guardando a Cristo in ogni cosa.
Grazie a Dio per il riposo che possiamo avere in Gesù Cristo, un riposo che dura per tutta l'eternità!