Giovedì 25 dicembre, molte persone nel mondo celebreranno il Natale, come la nascita di Gesù Cristo. Però, in realtà, la data del 25 dicembre non è nella Bibbia, infatti, Dio non ci dà alcuna indicazione nella Bibbia della data della nascita di Gesù. Il 25 dicembre fu scelta come data di compleanno di Gesù secoli dopo la sua nascita. Fu scelta per sostituire una festa pagana. Oggi, come allora, tanti che celebrano questa festa, non conoscono Gesù e non sanno nemmeno perché sia venuto al mondo.
Gesù non è venuto per essere adorato come bimbo nella stalla. Gesù non è venuto per essere un piccolo bambino a cui pregare.
Infatti, chi non conosce il motivo per cui Gesù è venuto, e non riceve il dono che Gesù offre, conoscerà Gesù Cristo come Giudice, al giudizio finale, e sarà condannato da Gesù Cristo al tormento eterno.
Quindi, anziché pensare a Gesù come piccolo bimbo, è importante pensare a Gesù per quello che è venuto a compiere.
Perciò, vi domando: Per quale motivo Gesù è venuto nel mondo?
Grazie a Dio, non dobbiamo indovinare. Ripetutamente, la Bibbia ci dichiara chiaramente il motivo per cui Gesù è venuto. Oggi, vogliamo considerare dei brani che, parlando della nascita di Gesù, spiegano lo scopo per cui egli è venuto nel mondo. Vogliamo capire il motivo per cui Gesù è venuto.
Luca 1:26 l'annuncio a Maria
Iniziamo leggendo in Luca 1, dal v.26, che racconta l'annuncio che l'angelo Gabriele fece a Maria. Notate specificamente quello che l'angelo dichiara riguardo al motivo per cui Gesù sarebbe nato. Leggo dal v.26.
“26Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27 ad una vergine fidanzata a un uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. 28 E l’angelo, entrato da lei, disse: "Salve, o grandemente favorita, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne" 29 Ma quando lo vide, ella rimase turbata alle sue parole, e si domandava cosa potesse significare un tale saluto. 30 E l’angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ed ecco, tu concepirai nel grembo e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. 32 Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre; 33 e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine". (Luca 1:26-33 LND)
Notiamo specificamente, nei vv. 31-33, quello che l'angelo dichiara riguardo al motivo per cui Gesù sarebbe nato.
Gli porrai nome Gesù: la parola Gesù vuol dire Salvezza o salvare. Gesù è venuto nel mondo per SALVARE.
Gesù non è venuto per darci una vita più facile. Non è venuto per risolvere i nostri problemi. Non è venuto per proteggerci dai pericoli di questa vita. Gesù è venuto per salvarci dai nostri peccati!
Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo: Questa è una dichiarazione della divinità di Gesù Cristo. Egli è grande, con quella grandezza divina! Egli sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, perché è veramente Figlio dell'Altissimo! Egli è l'eterno Figlio di Dio, pienamente Dio. Solo Dio in forma d'uomo poteva salvarci.
Il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. Questo è un modo per dire che Gesù è il Cristo, il Messia promesso già dall'inizio del mondo. Dio aveva promesso a Davide che avrebbe posto un suo discendente sul suo trono, per tutta l'eternità! Questo sarebbe stato il Messia. Già nell'annuncio della nascita di Gesù, l'angelo dichiarava che sarebbe stato il Cristo a regnare per tutta l'eternità.
Luca 1:67 la profezia di Zaccaria
Passiamo a Luca 1:67, ovvero la profezia fatta da Zaccaria, il padre di Giovanni il Battista, sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, in occasione della nascita di Giovanni.
Notiamo alcune verità che in questa profezia riguardano il motivo per cui Gesù nacque.
Come tante profezie, questa profezia è scritta con i verbi al passato, anche se quando fu data riguardava quello che era ancora futuro. Leggo Luca 1:67,68.
“67 E Zaccaria, suo padre, fu ripieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo: 68 "Benedetto sia il Signore Dio d’Israele, perché ha visitato e compiuto la redenzione per il suo popolo” (Luca 1:68 LND)
Benedetto sia il Signore Dio, perché ha visitato. Dal cielo, Dio è venuto nel mondo come uomo. Era impossibile per noi uomini andare a Lui, perciò, Dio è venuto a noi. Gesù Cristo è Dio, venuto dal cielo.
Ma non è solo venuto a vedere gli uomini, è venuto per compiere la redenzione per il suo popolo, quell'atto in cui il potente paga il debito del debole, liberandolo dalla sua condizione che lo teneva prigioniero. Noi eravamo tutti schiavi dei nostri peccati, e perciò, sotto condanna eterna. Gesù, il Redentore, ha lasciato il cielo per venire nel mondo a compiere la nostra redenzione.
Zaccaria continua nel v.69:
“e ci ha suscitato una potente salvezza nella casa di Davide suo servo” (Luca 1:69 LND)
Il Signore ha suscitato una potente salvezza! La salvezza è un atto più grande di quanto non fu la creazione dell'universo. Nella creazione, Dio creò tutto dal nulla. Invece, nella salvezza, Dio doveva soddisfare la sua santa giustizia, e la nostra giusta condanna, per poterci salvare. Gesù è venuto per compiere questa potente salvezza.
Notiamo delle verità nei vv.70-75.
“70 come egli aveva dichiarato per bocca dei suoi santi profeti fin dai tempi antichi, perché fossimo salvati 71 dai nostri nemici e dalle mani di tutti coloro che ci odiano, 72 per usare misericordia verso i nostri padri e ricordarsi del suo santo patto, 73 il giuramento fatto ad Abrahamo nostro padre, 74 per concederci che, liberati dalle mani dei nostri nemici, lo potessimo servire senza paura, 75 in santità e giustizia davanti a lui tutti i giorni della nostra vita..” (Luca 1:70-75 LND)
Questi versetti parlano in termini terreni, ma come spesso accade, si applicano anche in senso spirituale ed eterno. Egli ci libera dai nostri nemici. I due nemici peggiori sono il nostro peccato e la legge che ci condannava. In Cristo Gesù, Dio ci ha liberato dal nostro peccato, e dalla condanna delle legge.
In Cristo, Dio ha usato misericordia nei nostri riguardi! Anziché darci quello che meritavamo, e punirci eternamente, ha avuto pietà di noi, e ci ha benedetto. Ogni benedizione che abbiamo è per mezzo di Gesù Cristo.
Essendo stati liberati dai nostri nemici, in Cristo, possiamo servire Dio senza paura. Infatti, la Bibbia ci insegna che chi è in Cristo, può chiamare Dio Abbà, che vuol dire Papà. La profezia di Zaccaria dichiara che possiamo servire Dio in santità e giustizia davanti a Lui tutti i giorni della nostra vita.
O che possiamo comprendere la grandezza di questo privilegio. Se non fosse per Cristo Gesù, sarebbe impossibile per l'uomo di stare nella presenza di Dio. Non potremmo mai servirlo in santità e giustizia. Piuttosto, saremmo eternamente esclusi dalla sua presenza, perché Egli è santo, e noi siamo peccatori.
Ora però, per mezzo del sacrificio di Cristo, e per la sua opera di mediazione, possiamo stare liberamente nella presenza di Dio. Che immenso privilegio.
Leggiamo i vv. 76-79 per completare questa profezia. Zaccaria sta parlando di suo figlio, Giovanni Battista.
“76 E tu, o piccolo bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché tu andrai davanti alla faccia del Signore a preparare le sue vie, 77 per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza, nel perdono dei loro peccati; 78 grazie alle viscere di misericordia del nostro Dio, per cui l’aurora dall’alto ci visiterà, 79 per illuminare quelli che giacevano nelle tenebre e nell’ombra della morte, per guidare i nostri passi nella via della pace". (Luca 1:76-79 LND)
Qui, la profezia parla del ruolo che Giovanni il Battista avrebbe avuto nel preparare Israele per la venuta di Cristo Gesù. Notiamo che il v.78 parla delle viscere di misericordia del nostro Dio. Dio è santo, e pronto a punire ogni peccato. Però, Dio ha anche “viscere di misericordia”, e questa grande misericordia Lo ha spinto a mandare Gesù Cristo per salvarci!
Eravamo noi nelle tenebre, e nell'ombra della morte, e Dio ha illuminato i nostri cuori, per guidare i nostri passi nella via della pace, cioè, la pace che abbiamo con Dio, per mezzo di Gesù Cristo. Egli è la nostra pace, avendoci riconciliati con Dio.
Quando lo Spirito Santo guidò Zaccaria a profetizzare la nascita di Gesù, lo guidò anche a spiegare il motivo per cui Cristo veniva nel mondo. Gesù è venuto per salvare i peccatori.
I pastori vicino a Betlemme
Passiamo ora a considerare quello che gli angeli dichiararono ai pastori che erano nei campi vicino a Betlemme, la notte che Gesù nacque.
Troviamo questo brano in Luca 2:8-15.
“8 Ora in quella stessa regione c’erano dei pastori che dimoravano all’aperto nei campi, e di notte facevano la guardia al loro gregge. 9 Ed ecco, un angelo del Signore si presentò loro e la gloria del Signore risplendette intorno a loro, ed essi furono presi da grande paura. 10 Ma l’angelo disse loro: "Non temete, perché vi annunzio una grande gioia che tutto il popolo avrà; 11 poiché oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore 12 E questo vi servirà di segno: Voi troverete un bambino fasciato, coricato in una mangiatoia". 13 E ad un tratto si unì all’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio, dicendo: 14 "Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini, su cui si posa il suo favore". 15 E avvenne che, quando gli angeli si allontanarono da loro per ritornare in cielo, i pastori dissero tra loro: "Andiamo fino a Betlemme, per vedere ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto conoscere". (Luca 2:8-15 LND)
Notiamo specificamente quello che gli angeli dissero ai pastori riguardo al motivo per cui Gesù era venuto al mondo.
Prima di tutto, il fatto che degli angeli dal cielo si manifestassero agli uomini fu già di per sé un grande avvenimento, che dimostrò l'eterna importanza di quello che stavano per annunciare.
Nel v.10, gli angeli dichiarano che tutto il popolo avrebbe avuto una grande gioia. La frase “tutto il popolo” indica non solo i Giudei, ma anche persone da tutto il mondo, tutti coloro che avrebbero accolto Gesù come Signore e Salvatore. Per tutto questo popolo, la venuta di Gesù è una grande gioia.
Notiamo come gli angeli descrivano Gesù nel v.11.
“poiché oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore” (Luca 2:11 LND)
Gesù è il Salvatore, Colui che Salva. Ogni persona ha bisogno della salvezza, e Gesù è l'unico Salvatore!
Questo Salvatore è il Cristo, promesso già dal tempo di Adamo. Il Cristo è il Sacerdote, il Profeta e il Re. Egli è il Sacerdote perché ha provveduto al Padre un sacrificio al posto della nostra morte, ed il sacrificio fu Egli stesso.
Egli è il Profeta perché Egli ci rivela Dio. Mentre i profeti umani hanno rivelato qualche verità da parte di Dio, Gesù, come il Cristo-Profeta, ci rivela Dio stesso. È in Cristo che conosciamo Dio.
Come Cristo, Gesù è anche il RE dei re, il Signore dei signori, il sovrano Giudice del mondo. Egli ci guida e ci cura, e possiamo restare tranquilli, perché Egli è il Sovrano Re dell'universo.
Notiamo anche quello che la moltitudine degli angeli dichiara nel v.14.
“Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini, su cui si posa il suo favore.” (Luca 2:14 LND)
La salvezza compiuta da Gesù porta gloria a Dio in cielo, perché dimostra la sua santità, la sua giustizia e anche la sua misericordia, nonché la sua sapienza e la sua potenza.
La venuta di Gesù sulla terra per compiere la salvezza, ha reso possibile la pace con Dio. Noi uomini peccatori, nemici di Dio, per mezzo di Cristo Gesù, possiamo avere pace con Dio.
In Cristo Gesù, Dio pone il suo favore su noi uomini. Ogni benedizione che abbiamo arriva per merito di Gesù Cristo. Dio ha mostrato il suo favore mandandoci Cristo. Quindi, l'arrivo di Cristo sulla terra fu l'arrivo della nostra salvezza e delle benedizioni spirituali.
Luca 2:21 Simeone nel Tempio a Gerusalemme
Passiamo ora a vedere quello che è stato dichiarato di Gesù da Simeone, un vecchio uomo pio che viveva a Gerusalemme aspettando il Cristo. Leggo da Luca 2:21
“21 E quando furono trascorsi gli otto giorni dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu posto nome Gesù, il nome dato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo. 22 Quando poi furono compiuti i giorni della purificazione di lei secondo la legge di Mosé, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore 23 come è scritto nella legge del Signore: "Ogni maschio primogenito sarà chiamato santo al Signore," 24 e per offrire in sacrificio, come è detto nella legge del Signore, un paio di tortore o due giovani colombi. 25 Or ecco, vi era a Gerusalemme un uomo chiamato Simeone; quest’uomo era giusto e pio e aspettava la consolazione d’Israele; e lo Spirito Santo era su di lui. (Luca 2:21-25 LND)
Faccio un commento a questo punto. Questo Simeone aspettava, in base alle Scritture, la consolazione d'Israele. Questo era un titolo che i Giudei usavano per il Cristo, il Messia. Quest'uomo pio aspettava l'adempimento della promessa di Dio di mandare il Cristo per salvare il suo popolo. Riprendiamo il brano.
26 E gli era stato divinamente rivelato dallo Spirito Santo, che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. (Luca 2:26 LND)
Egli aspettava l'adempimento della promessa di Dio di mandare il Cristo, e Dio gli aveva rivelato, tramite lo Spirito Santo, che non sarebbe morto senza prima aver visto il Cristo. Quindi, egli aspettava di vedere il Cristo, per fede. Proseguiamo nel brano.
“27 Egli dunque, mosso dallo Spirito, venne nel tempio, e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù, per fare a suo riguardo quanto prescriveva la legge, 28 egli lo prese tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: 29 "Ora, Signore, lascia che il tuo servo muoia in pace secondo la tua parola, 30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31 che tu hai preparato davanti a tutti i popoli; 32 luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele". (Luca 2:27-32 LND)
Notiamo il titolo che Simeone usa per descrivere Gesù nella sua preghiera a Dio: i miei occhi hanno visto “la tua salvezza”. Gesù è la salvezza che Dio aveva promesso, il Salvatore del mondo.
Notiamo che questa salvezza non era solo per i Giudei, ma è per tutti i popoli, cioè, per persone di ogni tribù lingua e nazione. Simeone dichiara: la salvezza che tu hai preparato davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele.
Amici, noi, che non eravamo Giudei, eravamo totalmente nelle tenebre. Dio ci ha aperto gli occhi, ha fatto brillare la luce di Cristo nei nostri cuori. Se tu hai riconosciuto Gesù come Signore e Salvatore, è per l'opera di Dio.
Leggo ancora da questo brano, riprendendolo dal v.33.
“33 E Giuseppe e la madre del bambino si meravigliavano delle cose che si dicevano di lui. 34 Poi Simeone li benedisse e disse a Maria sua madre: "Ecco, costui è posto per la caduta e per l’innalzamento di molti in Israele e per essere segno di contraddizione, 35 e a te stessa una spada trafiggerà l’anima, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori". ” (Luca 2:21-35 LND)
Gesù era posto per la caduta e per l'innalzamento di molti in Israele. Probabilmente, questo è un riferimento a Isaia 8:14,15.
“14 Egli sarà un santuario, ma anche una pietra d’intoppo, una roccia d’inciampo per le due case d’Israele, un laccio una trappola per gli abitanti di Gerusalemme. 15 Tra di loro molti inciamperanno, cadranno, saranno infranti rimarranno nel laccio e saranno presi.” (Isaia 8:14-15 LND)
Chi si umilia, e crede di cuore in Gesù, viene innalzato nella salvezza. Invece, chi rifiuta di credere in Lui cadrà eternamente.
Il punto che vogliamo notare anche qui, è che Gesù è venuto al mondo per una missione ben precisa. È venuto in terra per compiere la salvezza.
Per poter pensare alla nascita di Gesù in modo biblico, dobbiamo sempre ricordare il motivo per cui è nato.
L'annuncio a Giuseppe
Leggiamo un ulteriore brano, Matteo 1:18-25, che è l'annuncio dell'angelo a Giuseppe, il quale stava per diventare marito di Maria.
“18 Or la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa in matrimonio a Giuseppe, ma prima che iniziassero a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Allora Giuseppe, suo sposo, che era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, deliberò di lasciarla segretamente. 20 Ma, mentre rifletteva su queste cose, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello Spirito Santo. 21 Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati". 22 Or tutto ciò avvenne affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore, per mezzo del profeta che dice: 23 "Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: "Dio con noi". 24 E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; 25 ma egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesù.” (Matteo 1:18-25 LND)
Voglio considerare specificamente il v.21.
“Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati". (Matteo 1:21 LND)
L'annuncio della nascita di Gesù a Giuseppe comprendeva già l'annuncio della sua opera di salvezza.
A Giuseppe fu comandato di porre il nome Gesù al bimbo quando sarebbe nato, nome che vuol dire “la salvezza”.
Notiamo specificamente il motivo per cui è stato dato il nome Gesù: “perché Egli salverà il suo popolo dai loro peccati.”
Dio ha mandato Gesù per salvarci, perché eravamo perduti, perduti nei nostri peccati, sotto condanna, ed era impossibile per noi salvare noi stessi.
L'angelo dichiara: “egli salverà il suo popolo.” Chi è suo popolo?Chiunque crede in Gesù, Giudeo o gentile, fa parte del suo popolo. Dei due, Gesù ha fatto un solo popolo nuovo, il popolo di Dio.
Era necessario che Gesù venisse sulla terra e diventasse uomo per morire e risuscitare così da poterci salvare dai nostri peccati. Eravamo schiavi dei nostri peccati. I nostri peccati ci tenevano separati da Dio, sotto eterna condanna. Eravamo totalmente incapaci di salvare noi stessi. Ci serviva un Salvatore, e Gesù Cristo è quel Salvatore.
Andando avanti nel brano, leggiamo nel v.22:
"Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: "Dio con noi". (Matteo 1:23 LND)
Fermatevi a pensare alle parole “Dio con noi”, che sono più che parole, sono la realtà. Pensate alla distanza infinita fra Dio, tre volte santo, e noi, uomini peccatori. Pensate ora alla misericordia e all'amore di Dio: Egli ha trovato un modo per soddisfare la sua giustizia e allo stesso tempo offrirci il perdono, per poterci salvare. Tutti coloro che ricevono questa salvezza possono dire: Dio è con noi. Tutto per mezzo di Gesù Cristo.
Eravamo totalmente separati da Dio. Ora, chi è in Cristo, non sarà mai più separato da Dio. O grazie a Dio per questo dono ineffabile!
Conclusione
Allora, alla luce di queste verità, quando pensiamo alla nascita di Gesù, a che cosa dovremmo pensare?
È giusto focalizzare i nostri pensieri su un piccolo bimbo, oppure, dobbiamo pensare a Cristo Gesù come Salvatore e Signore?
Gesù è venuto al mondo come Salvatore. Tu, l'hai accolto così?
Sei hai accolto Gesù come Salvatore, allora, è venuto per te, e in lui, tu hai il perdono e la vita eterna con Dio in cielo.
Se NON hai accolto Gesù come Signore e Salvatore, tu sei ancora nel tuo peccato, sotto condanna. Senza Cristo, hai davanti a te l'ira di Dio per tutta l'eternità.
Leggiamo Giovanni 3:16-21, che descrive i due modi in cui si può rispondere alla venuta di Gesù. In questo brano, Gesù è la luce.
“16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate; 21 ma chi pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio.” (Giovanni 3:16-21 LND)
Notiamo alcune parole chiave:
v.17. Dio ha mandato il proprio Figlio nel mondo. Un bambino normale inizia la sua esistenza al momento del concepimento, e poi nasce circa nove mesi più tardi.
Invece Gesù Cristo esisteva già dall'eternità passata, insieme al Padre in cielo. Al momento stabilito nell'eternità, il Padre mandò il Figlio nel mondo, per prendere la forma di uomo, pur rimanendo pienamente Dio, per compiere la salvezza.
Il brano dichiara che lo SCOPO per cui Dio Padre mandò il Figlio era affinché il mondo sia salvato per mezzo di Lui.
Però, non tutti saranno salvati. Alcuni saranno salvati, altri condannati. Notiamo quello che dichiara il v.18.
“Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.” (Giovanni 3:18 LND)
Gesù Cristo è stato mandato nel mondo per salvare coloro che si ravvedono e pongono la loro fede in Lui. Invece, coloro che non credono in Lui sono condannati, perché non credono nel suo nome.
Il senso di credere nel suo nome va molto oltre il credere nella sua esistenza, perché anche i demoni credono pienamente nell'esistenza di Gesù Cristo, ma non sono salvati. Credere nel suo nome comprende il riconoscere il proprio peccato e l'aggrapparsi a Lui come Salvatore e Signore.
I vv.19-21 ci parlano delle due risposte che le persone hanno alla venuta di Gesù. Leggo.
“19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate; 21 ma chi pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio.” (Giovanni 3:19-21 LND)
Questo brano ci insegna che chi non viene a Gesù per la salvezza, in realtà, odia Gesù. Questo perché Gesù è la luce, e la sua luce rivela la malvagità del peccato. Perciò, coloro che non vogliono la salvezza dai loro peccati, in realtà, odiano Gesù, e restano lontani dalla luce. Possono avvicinarsi alla religione, possono celebrare esteriormente la nascita di un bel bambino in una stalla, ma non vogliono Gesù Cristo stesso nella loro vita come il loro Signore.
Al contrario, chi è nato di nuovo ha un cuore trasformato da Dio, e desidera stare nella luce, il più vicino possibile a Cristo Gesù.
Che senso ha per chi rifiuta Gesù celebrare la sua nascita? Che senso ha celebrare la nascita di Colui che ti condannerà al tormento eterno?
Solo chi è nato di nuovo ha veramente motivo di celebrare la venuta di Gesù nel mondo. Però, non celebra un piccolo bimbo, celebra un potente Salvatore.
Perciò
Alla luce di tutto questo, mentre il mondo celebra la nascita di un Gesù che non conosce, chi conosce Gesù può gioire per il fatto che Gesù è venuto, non per restare un bambino, ma per essere il Salvatore. Quando pensiamo a Gesù Cristo, pensiamo al fatto che Egli è il Salvatore.
E se tu non hai Gesù Cristo come tuo Salvatore, OGGI è il giorno. Ravvediti oggi, ricevi Gesù come Salvatore e Signore, e così, anche tu avrai tanti motivi per celebrare, non solo oggi, ma tutti i giorni, per tutta l'eternità, Gesù Cristo come tuo Signore e Salvatore.
Ringraziamo Dio. Gesù Cristo è venuto per salvarci! Egli ritornerà per portare i suoi con Sé, e per giudicare e condannare il mondo.
Celebriamo, non solo la nascita di Gesù, ma tanto di più, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo, il Signore e Salvatore! Viviamo in attesa del suo ritorno.