Qual è la nostra condizione davanti a Dio senza l'intervento di Dio e senza l'opera di Dio? Come ci vede Dio, con quali occhi? Chi siamo per Dio, per natura, senza Cristo?
Siamo nemici di Dio.
Chi siamo per Dio? Per natura siamo peccatori, pieni di empietà e ingiustizia. Cosa dice la Bibbia di noi?
Romani 1:18-23
“18 Perché l’ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell’ingiustizia, 19 poiché ciò che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, perché Dio lo ha loro manifestato. 20 Infatti le sue qualità invisibili e la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili. 21 Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato. 22 Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti, 23 e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in un’immagine simile a quella di un uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.” (Romani 1:18-23 LND)
Per natura siamo sotto l'ira di Dio.
Giovanni 3:36
“Chi crede nel Figlio ha vita eterna, ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui".” (Giovanni 3:36 LND)
Cosa dimora sopra chi è senza Cristo? Cosa dimora? Noi dobbiamo spiegare ai nostri figli, che sotto il nostro tetto, sono santificati. Però dal momento che andranno a vivere per conto loro, saranno sotto la nuvola dell'ira di Dio da cui nessuno può scappare. La nuvola dell'ira di Dio è più veloce della luce. Non c'è scampo, non c'è pace con Dio, piuttosto, fra noi e Dio c'è inimicizia.
Romani 8:6-8
La salvezza ha senso solo alla luce di quello che era la nostra condizione prima, e prima noi eravamo nella carne.
“6 Infatti la mente controllata dalla carne è morte, ma la mente controllata dallo Spirito è vita e pace. 7 Per questo la mente controllata dalla carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomessa alla legge di Dio e neppure può esserlo. 8 Quindi quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.” (Romani 8:6-8 LND)
Dobbiamo ricordare la nostra condizione. Non possiamo piacere a Dio nella carne. Possiamo fare buone opere e tante cose ma senza Cristo non possiamo piacere a Dio.
Efesini 2:12-22
Efesini 2 parla della salvezza ma voglio leggere Efesini 2:12-22, la parte che parla della condizione di quelli che sono senza Cristo. È un brano meraviglioso che ci parla di come siamo se abbiamo Cristo. Ma voglio notare come eravamo prima, quando non avevamo Cristo.
“12 eravate in quel tempo senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, non avendo speranza ed essendo senza Dio nel mondo. 13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete stati avvicinati per mezzo del sangue di Cristo. 14 Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due uno e ha demolito il muro di separazione, 15 avendo abolito nella sua carne l’inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace, 16 e per riconciliare ambedue con Dio in un sol corpo per mezzo della croce, avendo ucciso l’inimicizia in se stesso. 17 Ed egli venne per annunziare la pace a voi che eravate lontani e a quelli che erano vicini, 18 poiché per mezzo di lui abbiamo entrambi accesso al Padre in uno stesso Spirito. 19 Voi dunque non siete più forestieri né ospiti, ma concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio, 20 edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare, 21 su cui tutto l’edificio ben collegato insieme cresce per essere un tempio santo nel Signore, 22 in cui anche voi siete insieme edificati per essere una dimora di Dio nello Spirito.” (Efesini 2:12-22 LND)
Eravamo senza Dio, senza le promesse, lontani da Dio, in inimicizia con Dio. Gesù Cristo è venuto ed ha cambiato la nostra condizione perché eravamo senza speranza ed eravamo amici del mondo. Amavamo le cose del mondo ed eravamo nemici di Dio.
Giacomo 4:4
“Adulteri e adultere, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:4 LND)
Eravamo nemici di Dio. Questa era la nostra condizione. Eravamo sotto l'ira di Dio, nemici di Dio, senza Dio, senza speranza, senza le promesse.
Romani 8:1
Chi siamo adesso in Gesù Cristo? Non per i nostri meriti e non perché abbiamo migliorato la vita, ma per merito dell'opera di Cristo, chi siamo adesso? Chi siamo adesso quando camminiamo bene? E chi siamo adesso, quando camminiamo male? Non cambia chi siamo in Cristo, perché non dipende dal nostro cammino.
Chi siamo in Cristo? Noi che eravamo sotto l’ira di Dio e sotto la condanna?
“Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito,” (Romani 8:1 LND)
Noi cadiamo e cadiamo spesso. Non stiamo parlando di vivere nel peccato. Quello è diverso.Il nostro è un cammino nello Spirito e durante il cammino ci sono le cadute.
“Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.” (1Giovanni 1:8 LND)
Se invece confessiamo i peccati, Gesù ci perdona. Ma quante volte? Quando a Gesù viene chiesto quante volte bisogna perdonare il proprio fratello, Egli risponde: “settanta volte sette”. Non vuol dire che possiamo solo chiedere perdono 490 volte al giorno e poi, basta. “Settanta volte sette” rappresenta un numero infinito. Sette è il numero perfetto nella Bibbia. Quindi, Dio è pronto a perdonare migliaia di volte al giorno. Questo è il valore del sacrificio di Gesù Cristo.
Romani 5:1
E quando confessiamo i nostri peccati e Gesù ci perdona abbiamo pacecon Dio.
“Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,” (Romani 5:1 LND)
È importante capire questa pace. Questa non è la pace nel cuore. Questa pace non si sente. Questa pace non riguarda quello che tu senti, tu puoi non sentire niente. Questa pace è una pace legale. Prima tu eri nemico di Dio ma adesso Cristo ha preso il tuo peccato e tu hai pace con Dio. Tu puoi sentire il nemico di Dio ma non è vero. Tu puoi non sentire pace nel cuore ma tu hai pace con Dio. Questa pace è la pace di posizione con Dio.
È importante capire la distinzione tra una pace che si sente e la pace con Dio. La pace che si sente è desiderabile ed è disponibile, ma non è sempre presente. La pace con Dio invece non cambia in base a come camminiamo, a come cadiamo, a come siamo confusi, o a quello che sentiamo. Questa pace è una pace di rapporto, perché il debito è stato pagato. È una realtà, indipendentemente da quello che sentiamo. Infatti, il versetto dice “pace con Dio”, non dice pace nel cuore.
Su che cosa è fondata questa pace?
Ebrei 13:20-21
Abbiamo detto già che siamo giustificati dunque per fede. Quindi, abbiamo pace perché siamo giustificati per l’opera di Gesù Cristo. Ebrei 13:20-21 dichiara:
“Ora il Dio della pace, che in virtù del sangue del patto eterno ha fatto risalire dai morti il Signor nostro Gesù Cristo, il grande Pastore delle pecore, vi perfezioni in ogni buona opera, per fare la sua volontà, operando in voi ciò che è gradito davanti a lui per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.” (Ebrei 13:20-21 LND)
Questa pace è fondata sulla morte e la risurrezione di Gesù Cristo.
il Dio della pace, che in virtù del sangue del patto eterno ha fatto risalire dai morti il Signor nostro Gesù Cristo
Dio ha risuscitato Cristo. Consideriamo la potenza di Dio nel risuscitare Gesù Cristo dalla morte.
Quando un nostro caro muore, non torna più, ma Dio ha letteralmente risuscitato Cristo dalla morte. Pensate a questo. Non è una storia. È la realtà. Neanche i discepoli ci credevano quando le donne sono andate da loro per annunziare che Gesù Cristo era risorto, perché non si torna dalla morte.
Alla luce di questo, dove guardiamo con i nostri pensieri? Guardiamo a noi stessi, al nostro cammino, alle nostre cadute, ai nostri dubbi, ai nostri peccati? Se io guardo a me stesso e a quanto cado, sto male. Non solo sto male, ma come mi sento nei confronti di Dio se io focalizzo i miei occhi sui miei peccati? Se io guardo seriamente alla santità di Dio e guardo seriamente a quanto cado, come mi sento nei confronti di Dio? Se non riconosciamo e pensiamo al fatto che siamo coperti con la giustizia di Cristo, allora, ci sentiremo nudi davanti a Dio, e ci nasconderemo da Lui, ma grazie a Dio noi siamo coperti con la giustizia di Cristo.
Genesi 3:7-10
Leggo Genesi 3:7-10, dove Adamo ed Eva avevano appena peccato. Un non credente dovrebbe sentirsi nudo davanti a Dio, ma un credente si sente così solo se guarda a se stesso.
“7 Allora si apersero gli occhi di ambedue e si accorsero di essere nudi; così cucirono delle foglie di fico e fecero delle cinture per coprirsi. 8 Poi udirono la voce dell’Eterno DIO che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno; e l’uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell’Eterno DIO fra gli alberi del giardino. 9 Allora l’Eterno DIO chiamò l’uomo e gli disse: "Dove sei?". 10 Egli rispose: "Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura perché ero nudo, e mi sono nascosto".” (Genesi 3:7-10 LND)
Quando guardiamo a noi stessi, sentiremo di allontanarci da Dio. Avremo timore di Dio, paura di Dio, non il giusto timore, perché stiamo guardando a noi stessi. Quando guardo a me stesso resterò lontano da Dio, non perché è necessario, ma perché vedo che non ho merito. Ma nessuno può avvicinarsi a Dio per merito. Dobbiamo guardare all'opera di Cristo, alla sua morte e alla sua risurrezione, allora, possiamo avere gioia e pace di avvicinarci a Dio col nostro peccato, perché sappiamo che presso Dio troveremo il perdono.
Quando invece guardiamo a Cristo, e pensiamo profondamente e frequentemente alla croce, dove non c'è più Gesù, e poi guardiamo alla tomba vuota e al Cristo risorto, vediamo la prova che Dio ha accettato la morte di Gesù. La risurrezione è la prova che quella morte era sufficiente. Quando Gesù gridò: “è compiuto!”, Egli ha pagato, e poi Dio lo ha risuscitato dai morti. Guardando alla tomba vuota di Cristo, vediamo Dio come il Dio della pace.
“Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,” (Romani 5:1 LND)
Allora vediamo che Dio ci guarda con occhi di pace, ci guarda con occhi di amore e ci guarda con occhi di bontà. Tutto questo capiamo vedendo la croce e la tomba vuota. Dio ci ha riconciliati con sé per mezzo di quella morte e risurrezione di Cristo.
Romani 8:32
Cosa dice Romani 8:32 parlando del cuore di Dio nei nostri confronti? Visto che ha mandato Gesù su quella croce e poi ha accettato quella offerta, com’è che Dio ci guarda? Cosa farà Dio in noi e per noi?
“Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui?” (Romani 8:32 LND)
Romani 8:35-39
E poi, andando avanti nel brano, Romani 8:35-39
“35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà l’afflizione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada? 36 Come sta scritto: "Per amor tuo siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati reputati come pecore da macello". 37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti io sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né potenze, né cose presenti, né cose future, 39 né altezze, né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.” (Romani 8:35-39 LND)
Come ci guarda Dio?
Non come ci guardiamo noi. Ci sono due pericoli o due estremi nel modo in cui noi ci guardiamo, tutti e due sbagliati. Uno è vederci come se noi avessimo qualche merito per quello che facciamo per Dio. L'altro è di ritenerci un fallimento. Entrambi sono falsi, perché Dio non ci guarda per quello che siamo noi. Ci guarda per l'opera completa e perfetta di Cristo. Abbiamo accesso a Dio per il merito di Gesù.
Dio è il Dio della pace per mezzo di Cristo
Dio è il Dio della pace per noi (Ebrei 13:20) perché Cristo è il Salvatore risorto.
La nostra fede sarà forte in proporzione a quanto pensiamo e ci focalizziamo su Cristo risorto. La nostra fede sarà forte o debole in proporzione a quanto riempiamo i nostri pensieri con Cristo risorto. La nostra fede sarà forte in proporzione a quanto meditiamo su Cristo e lo consideriamo. Più guardiamo a Cristo come Salvatore risorto, cioè più pensiamo al fatto che il nostro Gesù Cristo è risorto dai morti, è vivo e sta alla destra di Dio per noi, più la nostra fede sarà stabile e ci porterà a superare ogni tempesta, ogni prova della vita, ogni dubbio, ogni attacco e ogni difficoltà.
Più guardiamo a Gesù Cristo come il Salvatore risorto, Colui che è stato accettato da Dio come sacrificio per noi, più sentiremo la pace di Dio nel nostro cuore, più conosceremo la potenza del Cristo risorto nella nostra anima, più riconosceremo che il nostro peccato è perdonato. Più guardiamo a Gesù Cristo risorto, più riconosceremo che siamo veramente e completamente giustificati in lui e più vedremo la nostra viva speranza della gloria eterna che ci aspetta in Cristo.
Quando consideriamo che la nostra salvezza è fondata completamente sul fatto che Gesù Cristo è morto per noi ed è risorto per noi, vedremo che Gesù Cristo ci salva appieno, come salva tutti coloro che vanno a Dio per mezzo di lui. Allora avremo pace. Questo è perché egli è il Salvatore risuscitato e vivente, e vive sempre per intercedere per coloro che cercano la salvezza in lui. Questa è la verità meravigliosa che noi troviamo in Ebrei 7:24-25.
“24 ma costui, perché dimora in eterno, ha un sacerdozio che non passa ad alcun altro, 25 per cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro.” (Ebrei 7:24-25 LND)
Quanto è importante per noi scegliere di pensare tutti i giorni coscientemente e specificamente al fatto che Gesù Cristo è la nostra giustizia. È bello pensare a questo prima di alzarsi dal letto perché abbiamo accesso al Padre per mezzo di Gesù Cristo che ci salva appieno. Non basta sapere questo, bisogna ricordarlo. Questa è una verità a cui aggrapparci.
Quando consideriamo la risurrezione, dobbiamo considerare la potenza di Dio che è stata manifestata nella risurrezione di Gesù Cristo. Umanamente, quanta potenza serve all'uomo di vincere la morte quando arriva il suo momento? Non è mai esistito un uomo che abbia sfidato la morte ed abbia vinto. Infatti se non è morto, è perché non era il suo momento. Nessuno vince. Quanta potenza c'è in Dio da vincere la morte? Gesù ha vinto la morte. Lui aveva il potere di deporre la sua vita e riprenderla. Gesù ha quel potere.
Efesini 1:16-23
Leggiamo un brano in Efesini 1:16-23. Quanti di voi vi sentite deboli? Quanti di voi, guardando i comandamenti di Dio e guardando il vostro cuore, riconoscete di essere deboli? È facile vivere la vita cristiana e non agitarsi o turbarsi o reagire nella carne? No, umanamente è impossibile. Umanamente non abbiamo la capacità.
Allora, Paolo, sapendo che noi siamo deboli e le prove sono dure, prega che Dio opererà in noi credenti affinché possiamo conoscere la potenza di Dio all'opera in noi, riconoscendo che è la stessa potenza che ha risuscitato Cristo dalla morte.
“16 non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, 17 affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, 18 e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi, 19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza, 20 che egli ha messo in atto in Cristo, risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti, 21 al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questo mondo ma anche in quello a venire; 22 ed egli ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa, 23 che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.” (Efesini 1:16-23 LND)
Prego che Dio farà questo in noi, cioè ci farà conoscere la sua immensa potenza che è all'opera in noi, la sua immensa potenza che ha usato per risuscitare Cristo dai morti. Possiamo pensare giorno per giorno, che la stessa potenza di Dio che ha risuscitato Gesù Cristo dai morti, è all'opera in noi. Quanto soffriamo inutilmente perché non guardiamo a Cristo ma guardiamo a noi stessi. Non guardiamo alla potenza di Dio ma guardiamo alla nostra debolezza e soffriamo. Siamo abbattuti e cadiamo ancora. Piangiamo, ci lamentiamo, ci agitiamo e non abbiamo pace perché guardiamo a noi stessi.
Ogni volta che Dio salva una persona, opera in quella persona la stessa potenza che ha usato per risuscitare Cristo dalla morte, e continua ad operare così in quella persona. Lui vivifica quella persona e la porta avanti ad una vita che durerà per tutta l'eternità.
Efesini 2:1-6 parla di quella potenza che vivifica. Eravamo morti nei nostri peccati e Dio ci ha vivificato, che vuol dire prendere una persona morta e renderla viva. Non vuol dire iniziare una nuova vita ma prendere un morto e renderlo vivo.
“1 Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, 2 nei quali un tempo camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell’aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza, 3 fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente, ed eravamo per natura figli d’ira, come anche gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il suo grande amore con il quale ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù,” (Efesini 2:1-6 LND)
Quanto è potente l'opera di Dio in noi? Leggiamo Filippesi 1:6.
“essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un’opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Gesù Cristo.” (Filippesi 1:6 LND)
Quanto è potente l'opera di Dio in noi? Così potente che la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Dio sa quanto noi siamo deboli, ma Lui è potente.
Quanto grande è la potenza di Dio? Che cosa può fare?
La potenza di Dio è potente da vivificare il più malvagio peccatore. Pensate all'apostolo Paolo, che era un terribile nemico della Chiesa di Gesù Cristo, morto nel suo peccato e completamente accecato. Gesù condannava di più gli uomini religiosi. Ma la potenza di Dio lo ha salvato, vivificato e lo ha trasformato. La potenza di Dio ha salvato uomini religiosi come Nicodemo, ha salvato la donna Samaritana e può salvare chiunque, perché la potenza di Dio non ha limiti.
Dio continua a salvare persone dalla morte. Dio ha salvato ciascuno di noi e per la potenza di Cristo risorto, Dio porterà a compimento ciò che ha iniziato, Lui lo porterà a compimento, quindi non dobbiamo guardare a noi stessi o ai nostri problemi ma alla potenza di Dio manifestata in Gesù Cristo. Dobbiamo ricordare che ogni volta che Dio salva una persona, è sempre per merito di Gesù Cristo che è il Salvatore risuscitato!
Alla luce di quanto è immensa e infinita la potenza di Dio, non dobbiamo mai credere che sia impossibile per Dio salvare una certa persona. Nessuno è troppo duro per Dio. Nessuno è troppo lontano da Dio da non essere raggiunto, se Dio sceglie di salvare quella persona. Dio è potente da salvare. Questa verità dovrebbe stimolarci a non smettere a pregare per gli altri e ad evangelizzare.
Conoscere la potenza della sua risurrezione
Se sei in Cristo, tu hai pace con Dio, ma non vuol dire che hai pace nel cuore. Se vuoi stare bene spiritualmente e se vuoi pace nel cuore, se vuoi più gioia della tua salvezza e se vuoi essere più forte contro gli attacchi, se vuoi conoscere di più la potenza di Dio all'opera in te, allora, prega e impegnati a conoscere più la potenza della risurrezione di Gesù Cristo. Bisogna pregare per conoscere la potenza della risurrezione di Cristo.
Questo era il cuore, la preghiera e l'impegno dell'apostolo Paolo per conoscere la potenza della risurrezione di Cristo. Filippesi 3:7-11.
“7 Ma le cose che mi erano guadagno, quelle ho ritenute una perdita a causa di Cristo. 8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, 9 e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: la giustizia che proviene da Dio mediante la fede, 10 per conoscere lui, Cristo, e la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, 11 se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti.” (Filippesi 3:7-11 LND)
Paolo descrive come vivere una vita cristiana vittoriosa e gioiosa. Tristemente, troppo spesso abbiamo la tendenza a focalizzare i nostri pensieri e anche i nostri desideri sulle cose della terra, i nostri problemi, la nostra debolezza e le cose di questa vita. Questa è la nostra tendenza. Tante persone non vogliono Gesù Cristo, ma da Dio vogliono meno problemi a casa o al lavoro e dicono: “Signore, non ti chiedo di più.” Ma questo per Dio non va bene. Lui vuole che chiediamo di più, infinitamente di più, che chiediamo di vedere di più di Cristo.
Dio ha risposto all'apostolo Paolo, dopo che ha pregato per tre volte: “io non ti tolgo la spina, perché la mia grazia ti basta”. Se noi rifiutiamo la grazia, perché vogliamo meno problemi, staremo male. Che possiamo imparare da Paolo a pregare per conoscere la potenza della risurrezione di Cristo, perché quando sono debole allora sono forte, perché sono forte nella potenza di Cristo e della sua risurrezione, al punto da sopportare con gioia la spina nella carne. Abbiamo bisogno di un'influenza nella vita che ci aiuta a guardare in su, anziché in giù.
Dove troveremo questa influenza vera e buona? La risposta sta nella potenza della risurrezione di Gesù Cristo. Quando noi meditiamo molto sulla risurrezione di Gesù Cristo e la potenza divina manifestata in quella risurrezione, la nostra anima sarà cambiata. Allora, possiamo vivere la verità che leggiamo nel comandamento in Colossesi 3:1-4.
“1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, 3 perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria.” (Colossesi 3:1-4 LND)
Dobbiamo pensare, desiderare e sperare le cose di lassù. Questo è possibile se pensiamo alla potenza di Dio nel risuscitare Cristo e che quella potenza è all'opera in noi.
Qual è la condizione di Cristo adesso? Gesù Cristo è vivente. Egli vive, pieno di gloria, autorità, potenza, misericordia, compassione, amore e sapienza. In Lui è nascosta tutta la sapienza e la scienza. Lui sa esattamente come curare la tua vita e ha ogni autorità in cielo e sulla terra. Quindi non solo sa cosa deve fare, ma lo fa. Tutte le persone nella tua vita, i non credenti, sono gestiti da Gesù Cristo in base a quello che serve per il tuo bene. Nessuno può peccare contro di te, se non è Gesù che guida questo per il tuo bene. Gesù regna in gloria, pieno di autorità, potere, compassione e amore perché i nostri nomi sono scritti nelle sue mani e nel suo cuore.
Dov'è Gesù Cristo? Gesù Cristo è in cielo, alla destra di Dio, come il nostro avvocato che intercede per noi. Adesso, tu non sai pregare, Gesù prega per te. Tutto quello di cui hai bisogno, Gesù Cristo ti provvede, e non solo di cose materiali. Tutto questo è possibile ed è vero perché Gesù Cristo è risorto.
Allora, alla luce di questo, voglio innalzarmi al di sopra dei pensieri legati ai problemi e alle difficoltà di questo mondo. Innalziamoci dai problemi che saranno dimenticati. Innalziamoci a pensare alle cose celesti. Desideriamo le cose di lassù.
Voglio che il mio cuore sia insieme al suo vero tesoro, che è Gesù Cristo. Voglio porre la mia mente sulle cose celesti dove il mio Cristo è seduto alla destra di Dio, anziché sulle cose di questa terra. Voglio seguire Gesù Cristo per fede, nello Spirito e in amore, finché non mi chiama pienamente a sé con lui.
Che senso ha focalizzare sulle cose sulla terra, quando il mio Signore e Salvatore è risuscitato dalla terra, è salito in cielo e lui mi chiama a seguirlo per fede, nello Spirito e in amore, fino a quel giorno meraviglioso in cui mi chiamerà a lasciare la terra totalmente per essere pienamente nella sua presenza?
Là, nella sua presenza, in quello che mi aspetta, vedrò Gesù Cristo nella sua gloria!
Come Dovremo Vivere
Essendo stati risuscitati con Cristo, avendo la potenza di Dio all'opera in noi, la stessa potenza che ha risuscitato Gesù, come dovremo vivere?
Quanto è importante pensare sempre di più alle cose di Dio. Quanto è importante che Gesù Cristo sia la nostra vita, il nostro desiderio, il nostro tutto. Visto che siamo stati risuscitati con Cristo, non dovremo più vivere seppelliti sotto una montagna di pensieri terreni.
Non dovremo mai permettere che qualcosa sulla terra, che sia un oggetto, che sia un rapporto, che sia un'esperienza, non dovremo permettere a nulla di avere primo posto nel nostro cuore. Non dovremo permettere a nulla di essere più bello per noi di quanto è Cristo. Non dovremo permettere a nulla di attirare la nostra anima più di quanto Cristo attira la nostra anima.
Però, se siamo onesti sappiamo tutti quanto è facile avere il cuore focalizzato su cose di questa terra. Quindi, per aiutarci faccio qualche domanda.
Sulla terra, esiste qualcuno che ti ama più di quanto Gesù Cristo ti ama? Esiste qualcuno che ha fatto per te quello che Gesù ha fatto per te? C'è qualcuno che sta facendo adesso per te quello che Gesù sta facendo adesso per te? Esiste qualcuno che è fratello per te più di quanto lo è Gesù? Che è l'amico più di Gesù o che è il consigliere più di quanto lo è Gesù? C'è qualcuno che mi presenta a Dio come Gesù e prende la mia colpa e dice al Padre che ha pagato per me?
La risposta a tutte queste domande è: “assolutamente no. Non c'è nessuno. Io sono prezioso a Gesù, ma non perché cammino bene. Io sono prezioso a Gesù anche quando sono nella mia condizione peggiore .”
Alla luce di questo, quanto è giusto e saggio focalizzare i miei pensieri su Gesù Cristo stesso, il mio Salvatore e Signore risorto? I Salmi contengono tante esortazioni a lodare il Signore, pensare al Signore e celebrare il Signore, perché il salmista sapeva quanto facilmente il nostro cuore si raffredda.
Certamente, conosciamo tutti quanti quanto la nostra mente tende a focalizzare sulle cose della terra. Conosciamo tutti quanto facilmente il nostro cuore è raffreddato nei confronti di Gesù Cristo. Sappiamo tutti quanto facilmente dimentichiamo le verità di Dio e pensiamo alle cose della terra.
Quanto è importante, perciò, per noi pregare, chiedendo di vedere più di Gesù Cristo come nostro Salvatore e Signore risorto! Dobbiamo pregare di conoscere di più la potenza della sua risurrezione. Quando vediamo che il nostro cuore comincia ad attaccarsi a qualche cosa della terra, un oggetto, un rapporto, una situazione, la stima degli altri o qualunque altra cosa, dobbiamo vedere quella cosa come un nemico e dobbiamo pregare a Dio di strappare il nostro cuore da quello che ci fa cadere. Dobbiamo guardare di nuovo con forza a Gesù Cristo.
Ma io sono debole. Come posso combattere?
Caro fratello, cara sorella, ricordate che dobbiamo fortificarci nella forza del Signore e nella sua potenza. Quella stessa potenza che ha risuscitato Gesù dalla morte, è all'opera in noi. Quindi, dobbiamo e possiamo pregare, per mezzo di Gesù Cristo, chiedendo a Dio di usare la sua grande potenza in noi per innalzarci al di sopra dei pensieri quotidiani, affinché possiamo godere comunione con Gesù Cristo. Siamo stati sepolti in Cristo. Adesso, possiamo camminare in novità di vita con lui.
Viviamo così, e conosceremo la gioia della salvezza.
Signore, ti lodo per queste verità. Ti lodo per la potenza che ha risuscitato Cristo dalla morte, una potenza che nessun uomo ha mai avuto e mai avrà per merito proprio. Quella potenza tua è all'opera in noi e in Efesini 1 Paolo prega, non che avremo la potenza di Dio in noi, ma che conosceremo la grandezza, la straordinaria immensità della potenza di Dio in noi.
Oh, Padre ti prego che possiamo combattere a guardare in sù, a pensare a Cristo, a meditare su chi è Cristo, e chi siamo noi per Cristo. Questo è importante. Guardiamo a Cristo affinché possiamo gioire nella nostra salvezza, affinché quando siamo deboli possiamo gioire che Cristo è forte, affinché quando siamo confusi possiamo gioire che Cristo sa tutto perfettamente e affinché quando vacilliamo ricordiamo che Cristo non vacilla mai.
Padre, grazie per Gesù Cristo, il nostro Signore e Salvatore, il nostro amico, fratello, consigliere, avvocato, sommo sacerdote, mediatore, e molto ancora.
Ti ringraziamo in Cristo Gesù il nostro Signore vivente, nel suo nome ti preghiamo.