Come dovremmo vivere? Come dovremmo essere se abbiamo Gesù Cristo? Allora, voglio leggere un elenco di attributi che dovremmo avere se abbiamo Cristo. E voglio che notiamo: ho questi attributi? Hai questi attributi?
Zelanti
Prima, vi leggo Tito 2:13-14
“13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo, 14 il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.” (Tito 2:13-14 LND)
Il primo attributo che dovremmo avere se abbiamo Cristo è zelo.
Dovremmo essere zelanti, nelle buone opere. La parola greca vuol dire: “ardere” o “bollire”. Noi dovremmo bollire come una pentola che bolle ad alta temperatura, con un desiderio di compiere buone opere, proprio ardere, avere quella gioia. Sei zelante?
Zelante nel compiere cose per il tuo Signore, pregando “oh Signore, dammi delle porte aperte, fa sì che posso compiere buone opere oggi.”
Aspettando
Il secondo attributo è aspettare.
Abbiamo già letto in Tito 2: “aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria delgrande Dio”. Anche in 2 Pietro 3:11-14 parla del fatto che tutto sarà distrutto e parla di aspettare.
“11 Poiché dunque tutte queste cose devono essere distrutte, come non dovreste voi avere una condotta santa e pia, 12 mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, a motivo del quale i cieli infuocati si dissolveranno e gli elementi consumati dal calore si fonderanno? 13 Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra nei quali abita la giustizia. 14 Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili, in pace.” (2Pietro 3:11-14 LND)
Quindi, in questi due brani c'è questa esortazione di stare in attesa. In attesa, cioè non vedi l’ora che arrivi quel giorno.
Immaginate, una giovane coppia che scoprono di aspettare un bimbo, loro aspettano con gioia che passano i mesi e non vedono l'ora di vedere questo bimbo.
Hai il desiderio di aspettare Cristo?
Pieno di ringraziamento
Poi, un terzo attributo è essere pieno di ringraziamento.
Leggo in 1 Tessalonicesi 5:18
“In ogni cosa rendete grazie,perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.” (1tess 5:18)
Poi, Efesini 5:19-20
“19 parlandovi gli uni gli altri con salmi inni e cantici spirituali, cantando e lodando col vostro cuore il Signore, 20 rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo;” (Ef 5:19-20 LND)
E Filippesi 4:6 conosciamo bene
“Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento.” (Filippesi 4:6 LND)
Colossesi 3:17
“E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.” (Colossesi 3:17 LND)
Vogliamo essere zelanti per opere buone, aspettando Cristo.
Pieno di ringraziamento. Tu sei così? Ti alzi la mattina già ripieno di ringraziamento a Dio? E durante il giorno ringraziando Dio?
Grande gioia
Poi, un altro attributo che dovremmo avere è grande gioia.
Grande gioia soprattutto per il perdono. Grande gioia per le promesse e per l’amore di Dio. Grande gioia per la nostra eredità. Motivi ce ne sono a volontà. Ecco perché i comandamenti di gioire (rallegrare) non sono gravosi.
Leggo alcuni versetti su gioire.
Spesso in 1 Tessalonicesi 5:16 troviamo la parola rallegratevi, che vuol dire gioite. In greco è gioire.
“Siate sempre allegri” (Siate sempre gioiosi) (1 Tessalonicesi 5:16)
Poi Filippesi 3:1. Notate che è una sicurezza essere sempre gioiosi.
“1 Per il resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore; per me certo non è gravoso scrivervi le stesse cose, e per voi è una sicurezza.” (Filippesi 3:1 LND)
Filippesi 4:4. Non gioiamo nelle circostanze ma dove?
“4 Rallegratevi del continuo nel Signore; lo ripeto ancora: Rallegratevi.” (Filippesi 4:4 LND)
Gioiamo nel Signore. Le circostanze non sono sempre belle, ma possiamo sempre rallegrarci nel Signore.
Poi 1 Pietro 4:13
“Ma, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.” (1Pietro 4:13 LND)
Anche quando soffrite, gioite. Gioite per quello che la sofferenza porta.
Allora, la domanda è: Tu hai gioia? Fa parte della tua vita? Ti alzi la mattina con gioia?
Ti alzi la mattina pieno di ringraziamento?
Ti alzi la mattina aspettando Cristo?
Ti alzi la mattina volendo compiere buone opere per il Signore?
Pace
Poi, un altro attributo: la pace. Quanti versetti parlano della pace.
Giovanni 14:1
“"Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.” (Giovanni 14:1 LND)
oppure 14:27
“Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.” (Giovanni 14:27 LND)
Tu, in mezzo alle difficoltà, le ingiustizie, e le fatiche, hai pace?
Gesù dice di avere la sua pace. Lui ha detto: “vi lascio la mia pace, vi dò la mia pace, il vostro cuore non sia turbato”.
Forte in Cristo
Consideriamo l’attributo: essere forte in Cristo. Questo è un attributo che troviamo in più brani come Efesini 6:10, per esempio.
“Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.” (Efesini 6:10 LND)
Tu dici: “Signore, per conto mio sono debole” o forse ti viene in mente: “non ce la faccio, non ce la faccio.” Ma non sono per conto mio, grazie a Dio. “Io sono forte in Colui che mi fortifica. Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica.”
Allora, questo è un piccolo elenco: zelanti in buone opere, aspettando di vedere Cristo, pieno di ringraziamento, avendo grande gioia, avendo pace che non dipende dalle circostanze, e essendo forte in Cristo.
Come siamo: è sempre così per te?
Allora, tu sei così? Sei sempre zelante per le opere buone? Stai sempre in attesa di Cristo?
Ma veramente? Giorno per giorno? Nella tua vita, è sempre così per te?
Io non sono così sempre. Non tutti i giorni, no.
Possiamo essere così? Sì. Ma perché non siamo sempre così? Dio mi ha dato tutto, perché non sono così?
Guardiamo a noi stessi, alle nostre capacità, oppure, alla nostra debolezza e alle nostre cadute. Guardiamo ai problemi. Guardiamo alle faccende. Guardiamo alle ingiustizie. Guardiamo a quello che ci tenta. Guardiamo a quello che ci da fastidio.
Dove stai guardando?
Di natura guardiamo tutt'altro che a Gesù Cristo.
Quell’elenco di essere zelanti, di aspettare lui, di ringraziare sempre, di gioire, di avere la sua pace, e di essere fortificati nel Signore sono comandamenti. Ma, sono comandamenti gravosi? Sono comandamenti brutti?
O, effettivamente sono comandamenti belli?
Immaginate una giovane coppia che scopre che lei è incinta. Non riescono a capire tutto, però anche se capiscono poco, qualcuno deve forzarli ad avere gioia? Qualcuno deve dire, “dovete avere gioia”?
O la gioia proprio riempie il cuorepensando a quello che Dio ha compiuto?
Ma aspetta.Dov'è questo bimbo? Non è mica visibile? Non lo posso tenere in braccio. Non posso guardarlo in faccia. Esiste, ma “esiste” per la giovane coppia in quel momento. All'inizio è come se non esistesse. La coppia sa che il bimbo esiste a causa delle promesse degli esami, ma non possono né vedere, né toccare il loro bimbo. Allora come possono avere gioia?
Hanno gioia SE scelgono di pensare alla realtà. Non è ancora realtà, è una futura realtà. Ma se dimenticano e non ci pensano per nulla? Quanta gioia dà questo bimbo che è ancora invisibile? Quantagioia dà, se non ci pensano?
Nessuna gioia. La coppia che non ci pensa, non ha gioia, e la coppia che ci pensa tutti i giorni, ha gioia.
Ma entrambe hanno la stessa benedizione, giusto? Esattamente. Due coppie con la stessa benedizione, ma una coppia ha grande gioia e l'altra coppia no. L’altra coppia è piena di tutte le faccende, i problemi, ha un muso lungo, si lamenta, e ci sono scontri e non pensa alla benedizione che ha. Allora, perché una coppia ha gioia el’altrano?
Perché quella coppia sceglie di pensare ad una realtà futura, ad un bimbo che un domani possono vedere etoccare. Hanno una viva speranza.
Torniamo alla domanda di prima: dove stai guardando?
Scusami, se si può gioire per un bimbo nel grembo, non si può gioire per un Salvatore eSignore che sta per arrivare?
Un bimbo nel grembo, Dio volendo, arriverà alla nascita e porterà tanta gioia, e anche tante lacrime. Dipende come va la sua vita, però potrebbe provocare grandi dolori. Ma Cristo stesso, quando Lui arriva, provocherà qualche tristezza, qualche peso, o qualche doloreper chi è in Lui? Potrebbe essere chequel bimbo muore a quattro anni, a otto anni, o 18 anni, però quando Cristo arriva non si può perderLo. Sarà solo gioia. Lui asciugherà ogni lacrima. Allora, perché non guardiamo più a Cristo?
Cosa penseresti se aveste degli amici, due giovani coppie, e tutti e due scoprono diaspettare un bimbo, ma una coppia non pensa minimamentea come sta andando la gravidanza? Dicono, “sai non ci pensiamo. Non lo so. Abbiamo mille pensieri, ma non ci pensiamo” e tu li vedi senza gioia. Mentre tu non devi neanche chiedere all’altra coppia come sta andando, perché loro ci pensano tutti i giorni. “Sai quanto è grande adesso il nostro bimbo?Stiamo preparando la sua stanza e tutto quello che gli serve.”L'altra coppia non ci pensa.
Cosa penseresti di loro? “Ma non capite nulla? Non capite quello che Dio vi ha fatto?”
Ma se tu hai Cristo e non hai gioia, non capisci quello che Cristo ti ha fatto. Dobbiamo guardare a Cristo.
Allora, prima cosa, se io ho peccato non confessato, non posso guardare a Cristo. Se io ho peccato non confessato, mi ostacola tantissimo a guardare a Cristo.
Può un uomo guardare con gioia e gratitudine a Dio, per la benedizione che è sua moglie, se sta vedendo un'altra donna? Può un uomo veramente godere la benedizione che è suamoglie, se sta guardando o desiderando altre donne? La risposta è palese: assolutamente no.
Il peccato ostacola veramente e completamente, di godere la benedizione che avrebbe. Quindi la prima cosa che deve fare in assoluto, è confessare e abbandonare il suo peccato. Il nostro peccato non confessato ci ostacola. Se tu porti avanti peccato, quello che sia: concupiscenza, orgoglio, egoismo, pigrizia, lamentarti, o rabbia, e non confessi, tu non avrai la gioia della vita cristiana. Non avrai la gioia della vita cristiana e avrai una vita pesante.
Quindi, la prima cosa è che devi confessare il peccato.
Poi dobbiamo guardare a Cristo.
Guardare a Cristo
Allora leggo un versetto della Bibbia che ci insegna sempre a guardare a Cristo. Leggo Ebrei 12:1,2 e poi vogliamo considerare come guardare a Cristo.
“1 Anche noi dunque, essendo circondati da una tale nuvola di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, 2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce, disprezzando il vituperio, e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.” (Ebrei 12:1,2)
Effettivamente guardare a Cristo è la chiavedella vita cristiana. Questa è la base. Guardare a Cristo è paragonabile ad avere fede in Dio. La vita cristiana è fondata completamente su avere fede in Gesù Cristo. Ma il problema è che spesso non guardiamo a Cristo. Allora voglio darvi alcuni appoggi, alcuni aiuti, dalla Bibbia, su come guardare a Cristo.
La prima cosa in assoluto, che ho già detto, è riconoscere e confessare il peccato. Se non confessi il tuo peccato, non vedrai Cristo. Perché? Prima di tutto, qual è il ruolo più importante di Gesù Cristo?
Cristo è colui che perdona i nostri peccati.
Ringraziare
Poi, è di vivere ringraziando, non perché te lo senti,ma perché è giusto fare, pregando che poi diventerà dal cuore. Ringraziareper le cose più piccole. Le benedizioni più piccole per cui ringraziare Dio, quali sono?
Le benedizioni materiali sono importanti, ma sono le più piccole benedizioni.
Anche la benedizione di salute. È molto importante ringraziare Dio per la salute, quando ce l’hai. Ma, per quanto il mondo pensi che sia gigantesco, non è gigantesco.
Poi una cosa molto più importante: ringraziare Dio per le persone nella tua vita.
Una domanda, “è possibile avere persone senza avere problemi?” È possibile avere persone senza avere disturbi?
Vi racconto oggi la mia giornata, scendo dal piano superioree Ashley sta in salone facendo uno studio biblico per Skype, c’è Serena sul computer facendo qualcosa, passo in cucina e Lisa sta avendo un discorso importante con Lena al telefono, c'è Leo che lavora, e vado su e Maria sta stirando mentre è in mezzo ad un'ottima conversazione con sua sorella al telefono. C'era movimento e rumore dappertutto in casa, in ogni angolo. Allora avevo una scelta: potevo dire, “non c'è tranquillità” o avrei potuto dire “Signore, grazie per ognuna di queste persone preziose.”
Per la grazia di Dio, ho detto: “Signore, che privilegio avere queste persone preziose qui con noi che vivono in casa.”
Come scegli di vedere le persone? Lepersone prendono spazio, le persone fanno rumore, le persone hanno esigenze, le persone peccano. Quindi non puoi avere le benedizioni delle persone senza avere anche i loro peccati, i loro pesi, e il loro rumore. Non puoi. Ma le persone sono una benedizione immensa. Tu stai ringraziando Dio per le persone tutti i giorni?
Ricordate il mio brutto esempio di anni fa quando Ashley è venuta a vivere con noi? Andavo nella doccia e vedevo il suo shampoo e ho detto: cosa fa il suo shampoo nella mia doccia?
Eil Signore mi ha veramente detto: “ma tu la ami giusto? L'ami, proprio così. È come una figlia, si vede” e mi sono vergognato davanti a Dio. Adesso vado in doccia e ci sono tanti più saponi, perché abbiamo più persone in casa, e ognuno ha il suo, e dico: “Signore, vedo quei saponie mi dà gioia. Grazie per ognuno di loro, anche se non c'è abbastanza spazio per me di fare la doccia, non importa.”
Oppure, Serena sposta il filointerdentale sempre, e lo lascia in un altro posto. Anni fa mi dava fastidio, ma ho detto, “no Signore.” Adesso ogni volta che lo trovo, lo alzo, e dico: “Signore, grazie, che ho ancora Serena. Potrebbe morire prima di me e a quel punto questo filo non sarà mai spostato. Grazie che posso spostarlo ancora.”
Ho la scelta, di ringraziare Dio o di avere fastidio. È una scelta.
Tu ringrazi Dio per le prove? Cosa dice Giacomo 1:2-4?
“2 Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate in prove di vario genere, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.” (Giacomo 1:2-4)
Tu consideri una gioia trovarti nella prova, perché tu sai che il Signore è all’opera in te? Considerare le prove una gioia è un comandamento.
Poi leggo un brano che parla di prove, e come avere gioia nelle prove. 1 Pietro 1:3-9
3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e che non appassisce, conservata nei cieli per voi, 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po’ di tempo, se questo è necessario, dovete essere afflitti da varie prove, 7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo, 8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il fine della vostra fede, la salvezza delle anime. (1Pietro 1:3-9 LND)
SE guardiamo a Dio, e a quello che sta facendo, possiamo avere gioia nelle prove, e possiamo avere grande ringraziamento per quello che Dio sta facendo tramite le prove.
E se io ricordo quello che Dio sta facendo in me nelle prove, io posso avere grande ringraziamento. Non per il dolore, ma per quello che Dio sta facendo.
Serena, un paio di mesi fa, aveva molto dolore in un dente. Siamo andati dal dentista e le hanno fatto la panoramica, e hanno scoperto che c'era un dente infettato, messo male, che creava questo dolore. Ormai sentiva troppo dolore. Non è piacevole far togliere un dente, ma sapendo che avevano scoperto qual'era il problema e solo togliendo il dente si sarebbe risolto completamente il problema, avevo gioia. Ero grato al Signore che hanno capito il problema e così lo hanno tolto.
Dio è all'opera nelle nostre prove. Tu stai ringraziando Dio per le prove?
Le prove che fanno parte di benedizioni
Quando devi rimanere sveglio per più di 10 o 20 notti di fila con un figlio ammalato che non dorme, ricordati della benedizione di avere quel figlio. Ringrazi Dio dicendo, “o Signore, grazie che ho questo figlio.”
Quando lavoro è pieno di stress e ingiustizie, “o Signore, grazie. Certamente lavoro è pieno di stress e ingiustizie, perché tu dichiari in Genesi 3 che a causa del nostro peccato, il mondo è sotto maledizione, e si l’uomo mangerà dal proprio sudore. La terra produrrà spine e triboli, e queste sono le mie spine. Le accetto, Signore, perché anch'io sono nato, e cresciuto peccatore.” Con quale cuore accetti le tue prove al lavoro? Ringrazia Dio per il privilegio di avere un lavoro che provvede i tuoi bisogni.
Riconosci che Dio ti sta benedicendo e completando la sua opera in te anche tramite le prove? Stai ringraziando per vedere Cristo?
Glorificare Dio, riconoscere Dio
È molto importante vedere Dio tutti i giorni, e glorificarLo, in ogni cosa.
Dio è dappertutto. In Romani 1 dice che Dio è visibile. La sua eterna potenza e divinità è visibile, dove?
Nella creazione. Tu stai glorificando Dio per la creazione?
Io apro li scuri la mattina e, in questa stagione, vedo l'alba. Qualche mese fa era troppo presto, ma adesso apro e c’è l'alba meravigliosa, e io cerco di impegnarmi di non solo vedere e godere, ma dire, “Signore, questo sei tu. Sei tu che hai creato questa scena così meravigliosa. Ti lodo!” Tu stai lodando Dio?
Tu stai lodando Dio per la bellezza della natura, le piante, una piccola pianta in casa, le piante esterne, gli uccelli, gli insetti, unsorriso, e il cibo? Ti fermi mai ai pasti,dicendo “guarda questo cibo. Guarda questa mela come è fatta. Si vede appena appena la venatura, e sulla superficie quei piccoli punti, dove le piccole vene o arterie arrivano per portare nutrimento a tutta la frutta. Che Creatore che sei!” Ti fermi a glorificare Dio? Un buon pasto èun ottimo momento di tornare a guardare ogni cibo separatamente, e pensare un attimo che Creatore che sei.
Tu stai vedendo Dionelle persone? Se hai occhi aperti c'è da vedere, e questo ti darà gioia e tu puoi dare gloria a Dio. Tu stai vedendo Cristo all’opera nelle persone?Glorifichi Dio per la sua opera nelle persone?
Questo è grande ed è anche eterno. Dobbiamo notare e ringraziare Dio per questo.
Per il perdono
Per vedere più di Cristo, dobbiamo vedere i nostri peccati. Ma non ci dobbiamo fermare là. Dobbiamo vedere anche il perdono in Gesù Cristo.
Tu stai vedendo Gesù Cristo nel perdono? Quando vedi peccato in te stesso come reagisci? Sei scoraggiato? Sei abbattuto? O dici: “speriamo che possa andare meglio”? Quando tu pensi così, a chi stai guardando?
A te stesso. “Speriamo che possa andare bene. Speriamo che io possa mantenere questo cammino. Speriamo.” È malvagio parlare così, perché non hai fede e guardi solo a te stesso.
Oppure, tu vedi un peccato e dici: “o Signore grazie, grazie che mi mostri questo. Questo vuol dire che mi stai santificando. Tu mi stai purificando. Com’è che Dio ci purifica?
Ci purifica mostrandoci i nostri peccati, affinché li possiamo confessare ed essere perdonati. Poi cosa fa?
Ci mostra altri peccati. Mostrarci il peccato è come Dio ci purifica. Quindi, quando ti mostra il peccato, stai ringraziando Dio?
“O Signore, grazie per questo. È brutto, ma grazie, perché questo vuol dire che lo Spirito Santo è all'opera in me. Grazie che mi mostri i miei peccati. E grazie che ho un Signore in Gesù Cristo, in cui c'è il perdono.”
Quando Gesù ha parlato con i discepoli dicendo che dovevano perdonare chi peccava contro loro, Pietro ha detto, “ma se il mio fratello pecca, fino a quante volte devo perdonarlo? Fino a sette volte Signore?”
No, Pietro. Non sette volte, ma sette volte 70, che vuol dire “senza contare”. Perché è così il cuore di Dio. Quindi, quando tu pecchi, tu stai guardando a Gesù, o stai guardando a te stesso?
Ti scoraggi, speri che andrà meglio, o tu dici “Signore, grazie, grazie, perché voglio più di Cristo e il mio peccato mi ostacola. Mi stai mostrando il mio peccato. Grazie.”
Voglio guardare a Gesù Cristo, e al perdono in Cristo, perché Egli è morto sulla croce per questi peccati. I miei peccati sono terribili, ma il sacrificio di Gesù Cristo è ancora più grande.
Stai ringraziando Dio per le promesse quando pecchi?
“OPadre, grazie. Che brutto è il mio peccato, ma grazie che tu sei fedele e giusto, e quando confesso tu mi perdoni, mi purifichi.”
Certamente se vuoi vedere più di Cristo, questi sono tutti i modi di vedere più di Cristo.
Il ruolo della Preghiera
Tu stai ringraziando Dio per il libero accesso al trono della grazia, per mezzo del nostro Sommo Sacerdote?
Per vedere più di Cristo, dobbiamo ricordare l’importanza della preghiera. Dobbiamo crescere come popolo di preghiera. Ci sono tanti brani che parlano della preghiera. In Efesini 6:18 dice
“18 pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi, “ (Efesini 6:18 LND)
“pregando in ogni tempo” Uno mi ha chiesto, ma è possibile pregare in ogni istante?
Ho risposto “no”. Per esempio, se io sto cercando di fare un calcolo matematico nella mia testa, non posso pregare. Io non riesco, perché devo fare più cose alla volta. Se io sto cercando di concentrarmi su qualcosa, io non riesco a concentrarmi e anche pregare. Ma “in ogni tempo” non vuol dire letteralmente ogni secondo. “In ogni tempo” vuol dire in ogni situazione, bello, brutto, speciale, o solito.
Quando è più facile cadere? Nelle prove o quando tutto va liscio? Nelle prove è un pochettino più facile, dire “ho bisogno di te, Signore,”. Ma, quando tutto va liscio, non vediamo il bisogno di Dio. Pregando in ognitempo, bello e brutto. Dobbiamo pregare in ogni tipo di situazione.
Poi dice:
“18 … con ogni sorta di preghiera e di supplica…” (Efesini 6:18 LND)
Tendiamo di riempire le nostre preghiere con molte, anche troppe, suppliche e richieste. Suppliche maggiormente per noi stessi e la nostra famiglia. Grazie a Dio possiamo chiedere per noi stessi e per la nostra famiglia, e anche per altri, ma dobbiamo pregare con ogni sorta, cioè ogni tipo di preghiera.
Una sorta di preghiera è ringraziamento. Abbondiamo nel ringraziamento in ogni situazione. Preghiamo ringraziando Dio per le benedizioni materiali e spirituali, le persone, le prove, l’opera di Dio, le promesse, liberazione spirituale, un Signore che mi dà libero accesso al trono di grazia, un avvocato, la Parola, la Chiesa, altri credenti nella mia vita, e l’eredità riservata per me. Preghiamo con ringraziamento e con lode, glorificando Dio.
Ricordate in Atti 5 quando Pietro e Giovanni furono arrestati, e poi liberati con la minaccia di non predicare più in quel nome. Tornano dai credenti e raccontando a loro dicono “o Signore, tu che hai creato tutto. Tu che sei sovrano su tutto.” Cioè, hanno lodato Dio invece di pregare “o, Signore aiutaci.” La maggioranza della loro preghiera è lodare Dio per il suo sovrano controllo.
Grazie a Dio possiamo mettere davanti a Lui il nostro problema, però quando hai un problema e tu preghi, a livello di cuore, tu vedi più grande Dio o tu vedi più grande il tuo problema? Cosa vedi più grande?
Tendi a pregare, “O Signore, non so come fare. Signore, io non ce la faccio. Signore, ti prego aiutami.”? Se preghi così non stai guardando a Dio. Sei focalizzato sul tuo problema e in effetti stai dicendo, “questa prova è troppo pesante, troppo lunga. Signore, ti prego toglimela.” Non stai vedendo Dio quando dici, “o Signore, continuo a cadere e continuo a cadere.” Stai vedendo il tuo problema, il tuo peccato, e la tua situazione.
Quando preghiamo vogliamo pregare con ogni sorta di preghiera. Il ringraziamento e la lode fanno parte.
Un’altra sorta di preghiera è di riconoscere a Chi stiamo pregando. Come inizia il Padre nostro dove Gesù ci insegna i vari componenti della preghiera? “Padre nostro, che sei nei cieli” Si inizia così, riconoscendo Dio come sovrano e potente soprattutto.
Pregando “venga il tuo regno” in modo specifico. Che cosa hanno chiesto i credenti a Gerusalemme, quando Pietro e Giovanni furono rilasciati dal sinedrio? “concedi ai tuoi servi di annunziare la tua parola con ogni franchezza” (Atti 4:29 LND) Non hanno chiesto protezione, hanno chiesto franchezza.
Un’altra sorta di preghiera è di pregare per saggezza. “Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data.” (Giacomo 1:5 LND).
Poi, altre sorte di preghiere sono preghiere di conoscere la volontà di Dio, preghiere per poter discernere le cose eccellenti, e certamente preghiere confessando i peccati.
Quindi, quando preghi, stai attento di pregare
“18 … con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito...” (Efesini 6:18 LND)
Cosa vuol dire “nello Spirito”?
“...nello Spirito” vuol dire non solo pregare quello che ci viene in mente, ma secondo la guida dello Spirito. Vuol dire pregare secondo le verità che lo Spirito Santo ci dà. Come ci dà queste verità?
Non ce le dà misticamente. Ci dà la Parola di Dio, la Bibbia. La Bibbia è piena di preghiere da pregare. Dio le ha messe lì per noi in Neemia 9, Esdra 9, e Daniele 9. Tanti Salmi sono preghiere di Davide e di Salomone. Poi il Nuovo Testamento è pieno di preghiere, e sono tutte ispirate dallo Spirito Santo. Pregare nello Spirito non è una cosa mistica dove non so neanche quello che sto pregando. No, io sto pregando quello che lo Spirito Santo mi insegna, e io so con certezza, “questo è da Dio”.
Poi dice:
“18….. vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera… ”(Efesini 6:18 LND)
Nel giardino di Getsemane, Gesù ha detto a Pietro, Giacomo, e Giovanni:
“38..."L’anima mia è profondamente triste, fino alla morte; restate qui e vegliate con me"… 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: "Così non avete potuto vegliare neppure un’ora con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione, poiché lo spirito è pronto ma la carne è debole".” (Matteo 26:38-41 LND)
Grazie a Dio, possiamo dormire con pace quando abbiamo problemi. Quando abbiamo problemi possiamo pregare prima di addormentarci, “Signore, lasciamo tutto questo a te. Io non posso fare nulla e ho bisogno di sonno. Grazie che possiamo lasciare tutto ai tuoi piedi.” Poi, dormiamo tranquilli, perché stare svegli non aiuta a nulla e ci fa deboli spiritualmente.
Però dobbiamo vegliare. Dobbiamo combattere contro la carne. “vegliando a questo scopo…” Forse vuol dire combattere un programma troppo pieno, un programma così pieno che rende difficile pregare, meditare e guardare a Cristo. Forse ci sono le scelte, anche costose e drastiche, che potresti prendere per cambiare il tuo programma. Spesso non vogliamo queste cose, perché sono troppo costose e non sono sempre comprese. Vegliando, combattendo contro la pigrizia o l'orgoglio.
E poi:
“… con ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi” (Efesini 6:18)
Non solo per il nostro piccolo cerchio e per quelli che mi portano qualche beneficio personalmente. “… per tutti i santi” Quanto è importante che le nostre preghiere non siano solo per noi e le nostre famiglie, ma per tutti i santi e per il regno di Dio.
Vedere Cristo
Poi, per guardare a Cristo dobbiamo riempirci con la Parola. Conosciamo vari brani, ma leggo Colossesi 3:16-17
“16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. 17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.” (Colossesi 3:16-17 LND)
Questo parla di avere la parola di Cristo in noi copiosamente. Vuol dire che non leggo la mattina, chiudo la Bibbia, e poi penso a tutt'altro. No, lascio che dimori in me la Parola. Può essere che porto con me in tasca qualche versetto che sto memorizzando. Lo tiro fuori 20 volte durante il giorno e in quel minuto mi fermo e dico, “Signore è vero”, prima di metterlo via. Poi, vado avanti col mio lavoro o con le mie faccende, e dopo lo tiro fuori fra una cosa e l'altra o prima che mi metto in macchina, e lo leggo, perché voglio tenere le verità di Cristo in mente e voglio che abitino in me copiosamente.
Voglio ringraziare, lodare, e pregare. Voglio vedere le benedizioni che ho, quelle materiali e fisiche, ma molto più quelle spirituali. Voglio vedere Cristo. Voglio vedere Cristo in me e voglio vedere Cristo negli altri. Voglio ringraziare Dio per quello che vedo.
Conclusione e ripasso
Ricordiamo la domanda all’inizio: come dovremmo essere se abbiamo Gesù Cristo? Quali attributi dovremmo avere?
Sapete che è bello essere zelanti nelle buone opere? Non c'è nulla minimamente paragonabile a vedere Dio all’opera nella vita di altre persone. È la cosa più grande che esiste.
Poi, aspettiamo con gioia il ritorno di Cristo.
Aspettiamo il ritorno di Cristo essendo ripieni di ringraziamento. È una scelta. Posso vedere una casa piena di persone come un fastidio, oppure posso scegliere di vederla per quello che è: una grande benedizione. Anni fa c’era sempre un bagno libero, ma adesso devo aspettare il mio turno. È una “sofferenza” che vale la pena.
Vogliamo avere gioia in quello per cui c'è motivo di avere gioia. “Rallegratevi nel Signore, del continuo.” Cioè, se tu hai il Signore, hai da gioire. Se tu hai le promesse, hai da gioire.
Abbiamo la pace in Cristo che arriva quando mi fido di quello che sta facendo? Non è che Dio è in controllo di ogni cosa? Non è che Dio non permette che io sia tentato oltre le mie forze? Non è che Dio gestisce tutto in modo che tutte le cose cooperano al vero bene per quelli che amano Dio, quelli che sono in Cristo? Io posso avere pace quando riconosco che il Signore è in controllo. Arriva questoproblema che non aspettavi e dopolo shock iniziale, puoi dire, “Signore, tu sei in controllo. Tu sei un controllo.”.
Ricordatequella famiglia in America alcuni anni fa, che erano in autostrada nel loro furgonecon 6 figli, dove c’era un grave incidente?Un pezzo di metallo è cadutoda un camion, è rimbalzato sotto il furgone, ha preso il serbatoio inpieno, è esploso facendo esplodere il furgone. Mentre era in fiamme, l'uomo è appena riuscito ad accostarsi sul latodella strada. Lui e sua moglie davantihanno tolto le cinture e sono caduti fuori. Hanno guardato indietro e i figli stavano bruciando vivi. Non c'era niente da fare. Sono morti tutti, e certamente era uno shock. Lei piangeva e lui consolava la moglie dicendo: “è triste, ma Dio è in controllo, e questo è il suo piano perfetto” e lo era.
Poi, tuti stai fortificando in Cristo, o ti stai lamentando perché sei troppo debole? “Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica.”
Io ringrazio Dio per i benefici che abbiamo, se e quando guardiamo a Cristo.
Dove stai guardando? Qual è il primo ostacolo da guardare a Cristo?
Il nostro peccato. Come si risolve?
Bisogna confessare il peccato, e poi, cominciarea ringraziare, non perché lo senti, ma perché è giusto. Cominci a lodare Dio, non perché lo senti, ma perché è giusto. Man mano cominceraia vedere le verità che stai dichiarando, e cominceranno a riempire il tuo cuore.
Aiutiamoci gli uni gli altri a vedere Cristo. Dovremmo tutti far sì che la parola di Cristo abiti in noi copiosamente. Ma ogni tanto siamo deboli, e allora aiutiamoci gli uni gli altri. Cerca le persone che stanno vedendo Cristo e mettiti accanto a loro, e poi prega di essere luce per altri.
Io ringrazio Dio che abbiamo Cristo da guardare, e io ringrazio Dio che abbiamo Cristo in cui trovare pace, in cui le promesse sono sicure, in cui c'è da gioire, e in cui c'è da aspettare. Ringrazio Dio per questo.