Qual è il tuo tesoro? Il tuo vero tesoro?
Ogni persona ha un tesoro, quello che gli è più importante di tutto.
Pensiamo a quello che sono spesso i tesori delle persone del mondo, e a volte, anche di chi è un credente.
Quali sono alcuni dei tesori che le hanno persone?
Per tante persone, soldi o ricchezze sono il loro tesoro. La Bibbia ne parla molto. Per esempio, leggo Matteo 6:19-34
“19 "Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano; 20 anzi fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano. 21 Perché dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. 22 La lampada del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato, 23 ma se il tuo occhio è viziato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso; se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno quelle tenebre! 24 Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona. 25 Perciò io vi dico: non siate in ansietà per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano, non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? 27 E chi di voi, con la sua sollecitudine, può aggiungere alla sua statura un solo cubito? 28 Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli del campo: essi non faticano e non filano; 29 eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. 30 Ora se Dio riveste in questa maniera l’erba del campo, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, o uomini di poca fede? 31 Non siate dunque in ansietà, dicendo: "Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo?" 32 Poiché sono i pagani quelli che cercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. 33 Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. 34 Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno".” (Matteo 6:19-34 LND)
Il mondo è focalizzato su soldi e ricchezze. Sono il tesoro di tante persone, che credono di poter stare bene, avendone abbastanza. Ma i soldi non devono essere mai il nostro tesoro. Vi leggo da 1Timoteo 6.
“6 Or la pietà, assieme all'essere contento, è un grande guadagno. 7 Non abbiamo infatti portato nulla nel mondo, ed è chiaro che neppure possiamo portarne via nulla, 8 ma quando abbiamo di che mangiare e di che coprirci, saremo di questo contenti. 9 Ma coloro che vogliono arricchirsi cadono nella tentazione e nel laccio, e in molte passioni insensate e nocive, che fanno sprofondare gli uomini in distruzione e perdizione. 10 L’avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali e, per averlo grandemente desiderato, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori. 11 Ma tu, o uomo di Dio, fuggi queste cose e procaccia la giustizia, la pietà, la fede, l’amore, la pazienza e la mansuetudine.” (1Timoteo 6:6-11 LND)
Qui vediamo che tanti hanno come tesoro i beni materiali, ma questi non portano alcun bene. Anzi, allontanano molto da Dio. Desiderare denaro porta alla rovina spirituale. È il tesoro di gran parte del mondo, e, anche noi possiamo esserne tentati, ma porta solo male.
Approvazione degli uomini
Un altro tesoro per tanti è l’approvazione degli uomini. Un altro modo per descrivere questo è “gloria dagli uomini”. Vogliamo che gli altri ci vedano bene. Al contrario, NON vogliamo che ci vedano male.
Per tante persone, quello che pensano gli altri è estremamente importante. È un grande tesoro per tante persone. Vediamo questo nel modo in cui si vestono, nei capelli, in come parlano, in mille cose. Al tempo di Gesù, c’erano dei capi dei giudei che avevano capito che Gesù è il Cristo. Ma, visto che il loro tesoro era la gloria degli uomini, non Lo hanno confessato. Leggo di questo in Giovanni 12.
“42 Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui; ma a motivo dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga, 43 perché amavano la gloria degli uomini più della gloria di Dio.” (Giovanni 12:42-43 LND)
Nel mondo, l’approvazione degli uomini è un grande tesoro per tanti. Però, ci ostacola dall'avere Cristo.
piaceri
Un altro tesoro per tanti sono i piaceri. Leggo 1Giovanni 2:
“15 Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui, 16 perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non è dal Padre, ma è dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.” (1Giovanni 2:15-17 LND)
Quanto è facile essere attirati da quello che il mondo offre. Notate che troviamo questi tre tipi di peccati già in Genesi 3, quando la donna ascoltava il serpente. Leggo Genesi 3:1-6.
1 Ora il serpente era il più astuto di tutte le bestie della campagna che l’Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: “Ha DIO veramente detto: "Non mangiate di tutti gli alberi del giardino"?”. 2 E la donna rispose al serpente: “Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"”. 4 Allora il serpente disse alla donna: "voi non morrete affatto; 5 ma DIO sa che nel giorno in cui ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male". 6 E la donna vide che l’albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l’albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò. (Genesi 3:1-6 )
Notate nel versetto 6 che dice:
“vide che era buono da mangiare”: concupiscenza della carne.
“Era piacevole agli occhi”: concupiscenza degli occhi
“Era desiderabile per rendere uno intelligente”: superbia della vita.
Nel mondo, è molto facile avere come tesoro piaceri di tanti tipi. Ma chi ha i piaceri come tesoro, non può avere Dio come tesoro.
Cose buone come tesoro
Finora, abbiamo parlato di cose non buone come tesoro. Abbiamo parlato di ricchezze, e abbiamo parlato di piaceri, che soddisfano la carne. Ma anche cose buone, doni da Dio, possono essere dei tesori.
Esempio: negli anni, ho conosciuto tante giovani donne, che avevano come sogno, come tesoro, il matrimonio. Volevano a tutti i costi sposarsi. Per loro, sposarsi era il desiderio più profondo del loro cuore, a dire il vero, più di Cristo.
Ho conosciuto altre donne il cui tesoro era avere figli. Conosco una donna che ha avuto 11 figli. Quando è andata in menopausa, visto che non poteva avere più figli, è andata in crisi. Per lei, il tesoro era di avere figli e di curare i suoi piccoli bimbi. Quindi, per lei è stato un disastro quando non ha potuto più avere figli. I figli piccoli erano il suo tesoro.
Per alcuni adulti, il tesoro sono i nipoti. Per questi nonni, i loro nipoti diventano la gioia più grande della loro vita.
Per certi credenti, il tesoro è il loro ministero. Conosco parecchi uomini che servono il Signore, il cui ministero è il loro tesoro, quello che vale più per loro di qualsiasi altra cosa, in realtà, più di Cristo.
Che cos’è un tesoro?
Stiamo parlando molto di tesori.
Cosa vuol dire che qualcosa è un tesoro? In realtà, se viene detto o no, un tesoro è quello che ti è più prezioso, quello che ha grande valore per te, potrei dire, ha immenso valore, più valore di ogni altra cosa. Il tesoro è dove cerchi la tua gioia. Ripeto: il tuo tesoro è dove cerchi la tua gioia.
Si sacrificano o si trascurano le altre cose per avere di più del tuo tesoro.
Un tesoro può avere vero valore in sé, e un tesoro può avere solo il valore che la persona gli dà.
Un tesoro può avere vero valore in sé, oppure può avere solo il valore che tu gli dai. Se il mio tesoro è di avere una collezione di orologi costosi, per te potrebbe non aver alcun vero valore.
Quindi, quello che fa essere qualcosa un tesoro non è il valore della cosa in sé, ma è il valore che uno gli dà.
Se pensiamo a soldi e ricchezze, potrebbero sembrare di avere grande valore. Nel mondo, con le ricchezze ed i soldi si possono comprare tante cose.
Ma le ricchezze non possono comprare le cose di più grande valore. Non possono comprare la pace del cuore. Tante persone ricche non hanno pace nel cuore. Tutti i soldi nel mondo non possono comprare la pace del cuore.
I soldi non possono comprare la vera gioia. Possono produrre felicità, ma la felicità non è la gioia.
I soldi non possono comprare la vita. Anche le persone più ricche del mondo arrivano ad affrontare la morte, e non esiste una quantità di denaro che possa rimandare quel momento.
Piaceri: danno una certa soddisfazione sul momento. Ma la soddisfazione sparisce appena finisce l’esperienza.
In realtà, per quanto i piaceri possano portare una soddisfazione carnale, in realtà, vivere per i piaceri porta sempre ad altri problemi. Se io vivo per i piaceri, sto vivendo egoisticamente, e questo, per forza, creerà problemi con le persone nella mia vita.
Come abbiamo detto, un tesoro può essere qualcosa che in sé è una benedizione da Dio.
Come ho già detto, può essere il matrimonio, o i figli, o i nipoti. Può essere qualche aspetto del servire il Signore, per esempio, evangelizzare.
Il nostro tesoro è quello che per noi è più prezioso, ed è dove cerchiamo la nostra gioia.
Quello che dovrebbe essere il nostro tesoro
Qual è il giusto tesoro da avere?
Chiaramente, ci sono tesori peccaminosi, come le ricchezze ed i piaceri. È peccato avere qualcosa così come tesoro.
Però, è giusto avere qualcosa che è un dono di Dio come tesoro? Per esempio, è giusto avere il matrimonio come tesoro? O il fatto di avere figli? O nipoti? O qualche aspetto del servire il Signore?
Cosa ci insegna Dio nella Bibbia?
Nella Bibbia, Dio ci insegna che il nostro tesoro non dovrebbe essere nulla di questo mondo. Certamente, questo comprende le cose peccaminose, come i piaceri e il desiderio di ricchezze. Ma comprende anche le cose che sono benedizioni da Dio. Quindi, non dovremmo avere le benedizioni terrene come tesori.
Piuttosto, l’unico tesoro giusto da avere è Dio stesso. Solo Dio dovrebbe essere il nostro tesoro. Troviamo questo ripetutamente nella Bibbia.
Consideriamo le parole che Dio ha guidato Asaf a scrivere nel Salmo 73:25,26. Dio vuole che questo sia il nostro cuore. Leggo.
“25 Chi ho io in cielo fuor di te? E sulla terra io non desidero altri che te. 26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma DIO è la rocca del mio cuore e la mia parte in eterno.” (Salmo 73:25-26 LND)
Questo è il cuore che Dio vuole in ogni vero credente. Dio vuole che EGLI stesso sia il nostro tesoro, che il nostro cuore arda solo per Dio. Dio vuole che possiamo dire che non desideriamo altro che Dio stesso.
Troviamo questo pensiero più volte nella Bibbia. Leggo il Salmo 16:11 e poi il Salmo 43:4.
“Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c’è abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.” (Salmo 16:11 LND)
“Allora verrò all’altare di DIO, al Dio, che è la mia gioia e il mio giubilo; e ti celebrerò con la cetra, o DIO, DIO mio.” (Salmo 43:4 LND)
Dio vuole essere il nostro tesoro. Dio stesso vuole essere la nostra gioia, non le benedizioni che Dio ci dà, ma Dio stesso.
Forse il brano più potente che parla di questo è Filippesi 3. Prima della sua conversione a Cristo, l’apostolo Paolo era un uomo di Dio, totalmente impegnato nell’opera di Dio. Il tesoro di Paolo non era nulla delle cose del mondo, Paolo viveva per il regno di Dio, in base a quello che egli capiva dalle Scritture. Si potrebbe dire che Paolo, prima della sua conversione, era estremamente spirituale, ed era molto focalizzato su quello che egli capiva essere il regno di Dio.
Ma poi, Paolo ha conosciuto Gesù Cristo. Ha capito quello che ognuno di noi, che è un vero credente, deve capire. Per noi può esistere solo un tesoro. Non possiamo avere più di un tesoro, perché il tesoro è quello che vuoi più di qualsiasi cosa, è quello che riempie il tuo cuore.
Voglio leggere quello che Paolo scrive in Filippesi 3. Tenete in mente che per Paolo, vivere per Dio come Giudeo era il suo grande tesoro. Viveva per il suo tesoro con tutto il suo cuore. Era la sua passione. Era il suo guadagno. Impegnandosi così tanto, più di altri Giudei, Paolo confidava nella sua carne, nel suo immenso impegno per Dio. Ma è cambiato tutto quando Paolo ha creduto in Gesù Cristo. Ascoltiamo attentamente le parole di Paolo.
1 Per il resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore; per me certo non è gravoso scrivervi le stesse cose, e per voi è una sicurezza. 2 Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare. 3 I veri circoncisi infatti siamo noi che serviamo Dio nello Spirito e ci gloriamo in Cristo Gesù e non ci confidiamo nella carne, 4 benché io avessi di che confidare anche nella carne; se qualcun altro pensa di poter confidare nella carne, io ancor di più: 5 sono stato circonciso l’ottavo giorno, sono della nazione d’Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo di Ebrei; quanto alla legge, fariseo, 6 quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile. 7 Ma le cose che mi erano guadagno, quelle ho ritenute una perdita a causa di Cristo. 8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, 9 e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: la giustizia che proviene da Dio mediante la fede, 10 per conoscere lui, Cristo, la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, 11 se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti. 12 Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch’io sono stato afferrato da Cristo Gesù. 13 Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, 14 proseguo il corso verso la méta, verso il premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù. 15 Quanti siamo perfetti, abbiamo dunque questi pensieri; e se voi pensate altrimenti in qualche cosa, Dio vi rivelerà anche questo. 16 Ma al punto in cui siamo arrivati, camminiamo secondo la stessa regola, conducendoci in pieno accordo. (Filippesi 3:1-16)
Fratelli e sorelle, questa è la vita che Dio ha stabilito per ogni vero credente. Infatti, nel versetto 16, Paolo dichiara:
16 Ma al punto in cui siamo arrivati, camminiamo secondo la stessa regola, conducendoci in pieno accordo. (Filippesi 3:16)
In altre parole, Paolo sta dicendo che vivere così è l’unico modo di vivere. Ogni vero credente dovrebbe considerare tutto come spazzatura, in confronto all’eccellenza di conoscere sempre di più Gesù Cristo. Non dovremmo avere alcun tesoro, tranne Gesù Cristo.
Notate che Paolo parla di conoscere Cristo. Parla di guadagnare Cristo. Parla dell’eccellenza della conoscenza di Cristo.
Paolo parla di voler conoscere, per esperienza, la potenza della risurrezione di Cristo, e la comunione delle sue sofferenze.
Un punto fondamentale da notare è che Paolo non ha più alcun tesoro. Conoscere Cristo di più è l’unica cosa che cerca. Perciò, dichiara, nei versetti 13 e 14:
13 Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, 14 proseguo il corso verso la méta, verso il premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù. (Filippesi 3:13,14)
Nel versetto 17, guidato da Dio, Paolo dichiara:
Siate miei imitatori, fratelli, e considerate coloro che camminano così, secondo l’esempio che avete in noi. (Filippesi 3:17)
Dobbiamo imitare Paolo, e coloro che camminano come lui. E qual è l’esempio in Paolo da imitare? Paolo faceva una cosa sola. Paolo aveva un unico tesoro, un’unica passione. Paolo considerava tutto quello che era un guadagno, un tesoro, come spazzatura. Dimenticava tutto. Si spingeva in avanti, verso la metà di vedere sempre più di Cristo.
In realtà, questo è quello che avevamo già letto nel Salmo 73:25,26.
“25 Chi ho io in cielo fuor di te? E sulla terra io non desidero altri che te. 26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma DIO è la rocca del mio cuore e la mia parte in eterno.” (Salmo 73:25-26 LND)
La vera vita cristiana, l’unica vita che è benedetta, è quando Gesù Cristo è il nostro unico tesoro. Possiamo apprezzare le benedizioni terrene che Dio ci dà, come le persone, servire il Signore, e la famiglia. Ma nulla deve essere il nostro tesoro, se non solo Cristo.
Tesori sbagliati sono idoli
Fratelli e sorelle, se siamo onesti, dobbiamo riconoscere che molto facilmente, ognuno di noi ha come tesoro qualcosa che non è Cristo stesso.
Come ho detto, può essere qualcosa di carnale, come le ricchezze o i piaceri, o l’approvazione degli uomini.
Però, può anche essere qualcosa di buono, in sé, come per esempio, servire il Signore, o persone preziose, come il coniuge, i figli, i nipoti.
Pur essendo queste cose buone in sé, succede qualcosa di brutto se qualcosa oltre a Cristo è il nostro tesoro.
Se qualcosa oltre a Cristo è il nostro tesoro, che cosa succede?
Se qualcosa oltre a Cristo è il nostro tesoro, quella cosa diventa un idolo per noi. Allora, non è più una benedizione, diventa un ostacolo per avere più di Cristo.
Se il nostro tesoro è un ministero, qualcosa che facciamo per Dio, allora, quello che facciamo diventa un idolo per noi. Non è più una benedizione. In realtà, non lo stiamo facendo più per Cristo. Pur facendolo nel nome di Cristo, lo stiamo facendo per noi stessi. Dio guarda ai nostri cuori, non solo l’esterno. Anche se ci affatichiamo per Cristo, se quel ministero è il nostro tesoro, non porta più gloria a Dio. Non mi avvicina a Dio, ma in realtà, mi allontana da Dio.
Quanto so questo. Io sono un pastore, predico, curo le persone, ho i miei sermoni su Internet. Se il ministero che Dio mi ha dato è il mio tesoro, allora, Cristo non è il mio tesoro, e tutta la mia fatica non è più per Cristo.
In Filippesi 1, Paolo era in catene a Roma. Parla di coloro che evangelizzavano per invidia e contesa. Cristo non era il tesoro di quelle persone, e vivendo così, pur facendo il bene, non avrebbero avuto ricompensa per le loro fatiche. Peggio ancora, predicando per invidia voleva dire che Gesù Cristo non era il loro tesoro. E perciò, non avevano la gioia in Cristo, non avevano la pace di Cristo, e non godevano la vera comunione con Cristo.
Se uno evangelizza perché vuole farsi vedere come bravo, se evangelizzare più degli altri è il suo tesoro, allora, Cristo non è il suo tesoro, e perde le immense benedizioni della salvezza. Forse Dio userà la sua evangelizzazione, ma egli stesso non avrà la ricompensa, perché non lo fa veramente per la gloria di Dio, ma piuttosto per vedersi bene.
Se io curo le persone perché fare il pastore è il mio tesoro, allora, Cristo non è più il mio tesoro, e il mio impegno per Cristo non è veramente per la sua gloria, ma è per soddisfare la mia carne. Certo, è una cosa buona, in sé, però, il mio cuore è sbagliato. Mi ostacola dall'avere più di Cristo.
Però, succede qualcosa di molto peggio. Succede una cosa terribile.
Se io mi impegno moltissimo a curare le persone spiritualmente, ed a predicare, ma in realtà, se Cristo non è il MIO tesoro, per quanto possa predicare ed insegnare in modo fedele alla Bibbia, non potrò aiutare le persone a vedere più di Cristo come il loro tesoro.
In realtà, sarò una brutta influenza per le persone.
Questo è molto importante. Se Gesù Cristo non è il mio tesoro, il mio grande e unico tesoro, io posso predicare bene, ma non posso veramente trasmettere Cristo. Anzi, in realtà, la mia influenza sarà quella di allontanare altri dall'avere Cristo come tesoro. Il mio ministero, pur essendo fedele alla Bibbia, porterà gli altri a non avere Cristo come tesoro. Porterò del male, non del bene.
Parlando in termini umani, come paragone, è simile ad un marito credente, che non ha vero amore per sua moglie. Se egli insegna ad altri uomini come essere dei buoni mariti, in realtà, anche se dice tutte le cose giuste, non può trasmettere veramente cosa vuol dire veramente amare la propria moglie.
Similmente, se Gesù Cristo non è il mio o il tuo tesoro, per quanto possiamo impegnarci nell’opera di Dio, in realtà, non possiamo spingere veramente le persone a Cristo. Anzi, in realtà, visto che parliamo di Cristo, pur correttamente, non avendo Cristo come tesoro, non solo non spingiamo le persone a Cristo, ma spingiamo le persone a NON avere Cristo come tesoro, visto che questo è l’esempio che vedono in noi.
Matrimonio
Voglio parlare di tre altri tipi di tesori che spesso i credenti hanno, che possono sembrare una cosa buona, ma in realtà, ci ostacolano da Cristo. Ho già parlato di servire Cristo.
Un altro tesoro sbagliato, che in realtà è un idolo, è il matrimonio. Per certi credenti, il matrimonio è un tesoro.
Avere il matrimonio come tesoro ci ostacola dall'avere Gesù Cristo come tesoro.
Quindi, è un idolo, che ostacola la crescita.
Ma non solo: in realtà, se io vedo il mio coniuge, nel mio caso mia moglie, come il mio tesoro, questo non solo ostacola ME da Cristo, ma io divento un ostacolo per LEI dall'avere Cristo come tesoro. Il mio esempio diventa un brutto esempio. Io ostacolo mia moglie dall'avere Gesù Cristo come tesoro.
Il fatto che il matrimonio è un idolo per me, perché è il mio tesoro, anziché Cristo, vuol dire che io sono un grande ostacolo per mia moglie dall'avere Cristo come il suo tesoro.
Genitori – Figli
È molto simile se un genitore ha i figli come il suo tesoro. Se un figlio è il tesoro di un genitore, quel figlio è un idolo. Avere quell'idolo vuol dire che Cristo non può essere il tesoro di quel genitore.
Peggio ancora, se mio figlio è il mio tesoro, per quanto posso dire di amare mio figlio, in realtà, divento io un brutto esempio per lui. La mia vita gli comunica che Gesù Cristo NON è il vero tesoro. Con il mio esempio, spingo mio figlio, colui che dico di amare, lontano da Cristo. È così, anche se in casa mia si legge la Bibbia e parliamo di Dio. È la mia vita che parla più di tutto. È come essere pastore ma non avere Cristo come tesoro: non posso aiutare altri ad avere Gesù Cristo come tesoro, se Gesù Cristo non è il mio tesoro. Piuttosto, divento un ostacolo per gli altri. Ed è la stessa cosa per quanto riguarda genitori e figli.
Nonni con nipoti
Lo stesso principio è vero per i nonni. Al momento, abbiamo pochi nonni in chiesa. Dio volendo, nei prossimi anni, avremo sempre più nonni. Nel mondo, per tanti nonni, i nipoti diventano i loro tesori. Ma che cosa succede se un nipote è il mio tesoro, quello che mi dà più gioia nella vita?
Se Cristo non è il mio tesoro, come nonno, io spingerò i miei nipoti lontani da Cristo. Anche se parlo con loro di Cristo, visto che ho un idolo, che in questo caso sono i nipoti, la mia vita avrà una brutta influenza su di loro. Da me impareranno che Gesù Cristo NON è il vero tesoro, NON conviene avere Cristo come tesoro.
Voglio riassumere questo ultimo punto.
Se servire il Signore è il mio tesoro, allora, pur parlando con altri delle verità di Dio, divento un’influenza negativa, mostrando a loro, con il mio esempio, un Cristo che NON merita essere il loro tesoro.
Se il mio matrimonio è il mio tesoro, allora, avrà una brutta influenza sul mio coniuge.
Se i miei figli sono il mio tesoro, anziché Cristo, allora, avrò una brutta influenza sui miei figli.
Se i miei nipoti sono il mio tesoro, anziché Cristo, allora, ho una brutta influenza sui miei nipoti.
Esempio
O che possiamo vedere che esiste solamente UN vero tesoro, ed è Gesù Cristo. O che possiamo riconoscere l’inganno del peccato. O che possiamo godere i doni di Dio, ma non vedere MAI un dono di Dio come più prezioso di quanto vediamo Gesù Cristo.
O che possiamo vedere Gesù Cristo come il nostro unico tesoro, e così, trasmettere Cristo agli altri.
Ringraziamo Dio che possiamo avere il vero tesoro.