Aiuto Biblico

Dio è pronto a perdonare

Descrizione: A volte dubitiamo che Dio può perdonarci. Ma la Bibbia ci mostra che Dio è pronto a perdonare chiunque si ravvede e torna a Lui!
sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 23 settembre 2018, – cmd si –
parole chiavi: perdono, peccato, perdonare, il cuore di Dio, ravvedimento, ravvedersi.

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Quando Dio salva una persona, la salva DAL suo peccato. Un vero credente non continua a vivere nel peccato come viveva prima della salvezza. Eppure, ogni vero credente continua a peccare. Non come prima, ma finché siamo in questo corpo, è certo che peccheremo. Infatti, in 1Giovanni 1, che è rivolto a credenti, leggiamo:

6 Se diciamo di avere comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità; 7 ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesti Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. 8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.” (1Giovanni 1:6-8 LND)

Un vero credente camminerà nella luce, però, avrà ancora del peccato nella sua vita da confessare. Quando un credente ha del peccato non confessato nella sua vita, Dio non gli permette di avere la vera pace. Nonostante questo, a volte, per la durezza dei nostri cuori, un credente rimane nel peccato per molto tempo. Chiaramente, in tale condizione, se non c'è ravvedimento, non ci sono nemmeno chiare evidenze della salvezza. Il ravvedimento è fondamentale.

Però a volte, quando siamo nel peccato, ci viene il dubbio che forse non è più possibile essere perdonati, che forse Dio non ci perdonerà più. Può sembrare inutile chiedere perdono. Perdiamo ogni speranza.

Oggi, prego che, con l'aiuto di Dio, possiamo vedere che questo pensiero è falso. Quando siamo nel peccato, per quanto esso sia grave, e il peccato è sempre grave, se ci umiliamo, e confessiamo il nostro peccato, Dio ci perdonerà. Dio è sempre pronto a perdonare, per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo.

Quanto è terribile? (il problema)

La Bibbia rende chiaro che ogni peccato è terribile agli occhi di Dio, così terribile che non c'è perdono senza spargimento di sangue. Ogni peccato merita la separazione da Dio.

Capiamo qualcosa della gravità del peccato considerando la severità della disciplina di Dio sul suo popolo, avvenuta sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento.

Il peccato non confessato ci separa dalla comunione con Dio, e fa sì che Dio non ascolti le nostre preghiere. Vi leggo da Isaia 59, scritto al popolo di Dio.

“1 Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire. 2 Ma le vostre iniquità hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro DIO e i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia da voi, per non darvi ascolto.” (Isaia 59:1-2 LND)

Quando abbiamo un peccato non confessato, anche se esternamente viviamo come se tutto andasse bene, siamo allontanati da Dio! Quando siamo in questa condizione, abbiamo disperatamente bisogno del perdono. Grazie a Dio, per mezzo di Gesù Cristo, quel perdono è disponibile, e perciò, dobbiamo ravvederci e tornare a Dio.

Il cuore di Dio: pronto a perdonare

Il sacrificio di Gesù Cristo era perfetto, e sufficiente da pagare per ogni peccato. Dio ha mandato Gesù alla croce proprio per poter perdonare il peccato. Dio comanda a tutti di ravvedersi. Perciò, se pensiamo che Dio non ci perdonerà se ci ravvediamo, si tratta di un pensiero falso, perché per quanto in basso tu sia caduto, la Bibbia ci insegna che Dio è pronto a perdonarti per mezzo di Cristo se ti ravvedi. Grazie a Dio!

Se uno non si ravvede

Pensate con me a cosa succede se uno NON torna al Signore, cioè, se rifiuta di ravvedersi. Che fine farà?

Ricordate che Dio comanda a tutti gli uomini di ravvedersi. Troviamo questo comandamento in tutta la Bibbia. L’Evangelo ci comanda di ravvederci. Rifiutare di ravvedersi di cuore, perciò, è ribellarsi contro Dio. È non ubbidire all’Evangelo. 2Tessalonicesi 1:7-9 parla di quello che Cristo farà quando tornerà a coloro che non ubbidiscono all’Evangelo, ovvero, a coloro che non si ravvedono. Ve lo leggo.

“…il Signore Gesù Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. 9 Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza...” (2Tessalonicesi 1:7-9 LND)

Se tu sei nel peccato, e NON ti ravvedi di cuore, la Bibbia dichiara che tu sarai punito con la distruzione eterna, lontano dalla faccia del Signore. Questo sarà più terribile di quanto la mente umana riesca a concepire! Perciò, rifiutare di ravvederti non è un'opzione! Dobbiamo tornare a Dio, con tutto il cuore, o siamo persi.

Dio ci perdonerà?

C’è un problema. A volte, arriviamo a credere che Dio non ci perdonerà. Crediamo che abbiamo peccato troppo, o che siamo andati avanti per troppo tempo. Perciò, arriviamo a credere che è inutile confessare i nostri peccati.

È possibile che Dio rifiuterebbe di perdonare chi si ravvede veramente, credendo nel merito del sacrificio di Gesù Cristo? Qual è il cuore di Dio nei confronti di un terribile peccatore che si ravvede?

Dico subito che ci sono alcuni versetti che letti fuori contesto potrebbero far sembrare che non sia possibile tornare a Dio. Come esempio, leggo il Salmo 73:27:

“Poiché ecco, quelli che si allontanano da te periranno; tu distruggi tutti quelli che, fornicando, si allontanano da te.” (Salmo 73:27 LND)

Questo brano parla di chi si allontana e RIFIUTA di tornare, ovvero, di chi resta lontano. Come sappiamo questo? Lo sappiamo in base a tutto il resto della Bibbia, in cui vediamo che Dio ripetutamente chiama il suo popolo al ravvedimento, quando esso si era allontanato da Lui.

Ripeto questa verità, perché è estremamente importante capirla. Volta dopo volta, nella Bibbia, troviamo il popolo di Dio che si allontana da Dio. E volta dopo volta, Dio chiama il Suo popolo a ravvedersi e a tornare a Lui, offrendo loro il perdono. Dio è pronto a perdonare chi ritorna a Lui! Questo è il cuore di Dio.

Vediamo anche che quando coloro che sono veramente il popolo di Dio rifiutano di tornare a Lui, Dio, anziché allontanarli per sempre dalla Sua presenza, manda loro la Sua dura disciplina. Però, lo scopo della disciplina non è di punirli, è di purificarli, affinché essi abbandonino i loro peccati, e tornino a Dio.

Troviamo un esempio di questo in Isaia 27, che spiega chiaramente che lo scopo della disciplina di Dio su Israele era che abbandonasse l'idolatria, non costruendo più gli Ascerim e gli altari per l'incenso.

“7 Ha Dio colpito Israele come ha colpito quelli che colpivano lui? L’ha egli ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui? 8 Tu hai conteso con lui con misura scacciandolo, mandandolo lontano. Egli l’ha portato via col suo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale. 9 In questo modo sarà espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo sarà tutto il frutto della rimozione del suo peccato, quando ridurrà tutte le pietre dell’altare come pietre di calce frantumate; così gli Ascerim e gli altari per l’incenso non risorgeranno più.” (Isaia 27:7-9 LND)

Notiamo alcuni punti principali che troviamo qua. Questi versetti iniziano con la domanda: “Ha Dio colpito Israele come ha colpito quelli che colpivano lui?” Per quanto la disciplina di Dio su Israele fosse dura, quella disciplina non era paragonabile a come Dio punì le nazioni che non Lo conoscevano.

Anche nella disciplina, Dio si è limitato nel modo in cui tratta il Suo popolo. Non si è sfogato senza riserva. La disciplina, per quanto fosse severa, aveva sempre lo scopo di purificare il Suo popolo dall'idolatria, e di farlo tornare a Lui. E infatti, la disciplina ebbe esattamente quel risultato. Questo passo si conclude con la dichiarazione del v.9.

“9 In questo modo sarà espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo sarà tutto il frutto della rimozione del suo peccato, quando ridurrà tutte le pietre dell’altare come pietre di calce frantumate; così gli Ascerim e gli altari per l’incenso non risorgeranno più.” (Isaia 27:9 LND)

La dura disciplina, compreso l'esilio, serviva per rimuovere il loro peccato, e per distruggere i simboli dell'idolatria, gli altari, in modo che gli altari non potessero più risorgere. Infatti, dopo l'esilio, i Giudei non ripresero mai più a praticare l'idolatria come lo avevano fatto prima, per secoli.

Quindi, alla domanda: “Il Signore è disposto a perdonare chi si allontana da Lui?” la risposta è: “Assolutamente, se quella persona si umilia e si ravvede”. Anzi, Dio non è solo disposto a perdonare, Dio ci esorta a ravvederci, perché Dio ama perdonare. Dio ama riaccogliere uno che si era allontanato.

Come dicevo, nella Bibbia, volta dopo volta troviamo Dio che manda una dura disciplina sul Suo popolo se rimane nel peccato. Però, vediamo ripetutamente che la disciplina di Dio non è punizione, ma serve per farci tornare a Lui.

Il nostro Dio non si stanca di perdonare coloro che si sono allontanati, se si ravvedono umilmente e di cuore e tornano a Lui!

Per esempio, in Nehemia 9, in una preghiere di Nehemia, leggiamo del popolo di Dio che si era allontanato da Dio e che era tornato nel peccato. Notate il cuore di Dio nei loro confronti. Notate che Dio era pronto ad accoglierli ancora. Mentre vi leggo Nehemia 9:17-31, notate il cuore di Dio, e quanto Egli sia pronto a perdonare.

“17 Si rifiutarono di ubbidire e non si ricordarono delle tue meraviglie che tu avevi compiuto in mezzo a loro; indurirono invece la loro collo e nella loro ribellione si scelsero un capo per tornare alla loro schiavitù.
Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità. Tu non li hai abbandonati, 18 neppure quando si fecero un vitello di metallo fuso e dissero:
"Questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dall’Egitto!," fecero così cose blasfeme. 19 Tuttavia nella tua grande misericordia non li hai abbandonati nel deserto, la colonna di nuvola non si allontanò da loro durante il giorno per guidarli nel cammino,
e la colonna di fuoco durante la notte per illuminare loro la via su cui camminare. 20 Hai dato il tuo buono Spirito per istruirli; non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche e hai dato loro acqua per la loro sete.
21 Per quarant’anni li hai nutriti nel deserto, e non mancò loro nulla; le loro vesti non si logorarono e i loro piedi non si gonfiarono. 22 Hai inoltre dato loro regni e popoli, assegnando loro le regioni più lontane, cosi essi entrarono in possesso del paese di Sihon,
del paese del re di Heshbon e del paese di Og, re di Bashan. 23 Hai moltiplicato i loro figli come le stelle del cielo e li hai introdotti nel paese in cui avevi detto ai padri loro di entrare per possederlo.
24 Così i loro figli entrarono e presero possesso del paese; tu hai umiliato davanti a loro gli abitanti del paese, i Cananei, e li hai dati nelle loro mani con i loro re e con i popoli del paese, perché ne facessero quel che a loro piaceva.
25 Essi si impadronirono di città fortificate e di una terra fertile ed entrarono in possesso di case piene di ogni bene, di cisterne già scavate, di vigne, di uliveti e d’alberi fruttiferi in abbondanza; mangiarono, si saziarono, ingrassarono e vissero nelle delizie per la tua grande bontà.
26 Ciò nonostante essi furono disubbidienti, si ribellarono contro di te, gettarono la tua legge dietro le spalle, uccisero i tuoi profeti che li esortavano a ritornare a te e commisero cose blasfeme.
27 Perciò tu li desti nelle mani dei loro nemici, che li oppressero; ma al tempo della loro sventura essi gridarono a te, e tu li ascoltasti dal cielo e, nella tua grande misericordia, tu desti loro dei liberatori, che li salvarono dalle mani dei loro nemici.
28 Quando però avevano riposo, essi ricominciavano a compiere il male davanti a te; perciò tu li abbandonavi nelle mani dei loro nemici, che li dominavano; tuttavia, quando tornavano a gridare a te, tu li ascoltavi dal cielo;
così nella tua misericordia molte volte li hai liberati. 29 Tu li esortavi per farli tornare alla tua legge, ma essi si inorgoglivano e non ubbidivano ai tuoi comandamenti, e peccavano contro i tuoi decreti per mezzo dei quali, se uno li mette in pratica, vivrà;
ritraevano le loro spalle dal giogo, indurivano il loro collo e rifiutavano di ubbidire. 30 Tuttavia tu pazientasti con loro per molti anni, esortandoli mediante il tuo Spirito e per bocca dei tuoi profeti, ma essi non vollero prestare orecchio;
allora tu li desti nelle mani dei popoli dei vari paesi. 31 Però nella tua grande compassione non li hai interamente distrutti e non li hai abbandonati, perché sei un Dio clemente e misericordioso.” (Nehemia 9:17-31 LND)

In questo brano, vediamo che nonostante il popolo avesse peccato gravemente contro Dio, Dio era pronto a perdonarli.

Li ha dati in mano a popoli stranieri, come disciplina. Però, non li ha mai abbandonati interamente. Dio era sempre pronto a perdonarli, aspettando solo che fossero veramente ravveduti. Voglio rileggere parte dei versetti 17, 19, 26-28, e 31.

“17 ... Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità.
19 Tuttavia nella tua grande misericordia non li hai abbandonati nel deserto…
26 Ciò nonostante essi furono disubbidienti, si ribellarono contro di te, gettarono la tua legge dietro le spalle, uccisero i tuoi profeti che li esortavano a ritornare a te e commisero cose blasfeme.
27 Perciò tu li desti nelle mani dei loro nemici, che li oppressero; ma al tempo della loro sventura essi gridarono a te, e tu li ascoltasti dal cielo e, nella tua grande misericordia, tu desti loro dei liberatori, che li salvarono dalle mani dei loro nemici.
28 Quando però avevano riposo, essi ricominciavano a compiere il male davanti a te; perciò tu li abbandonavi nelle mani dei loro nemici, che li dominavano; tuttavia, quando tornavano a gridare a te, tu li ascoltavi dal cielo;
così nella tua misericordia molte volte li hai liberati.
31 Però nella tua grande compassione non li hai interamente distrutti e non li hai abbandonati, perché sei un Dio clemente e misericordioso.” (Nehemia 9:17,19,26-28,31 LND)

Dio è pronto a perdonare chi ritorna a Lui!! Dio è pronto a perdonare te, qualsiasi sia il tuo peccato, se tu ti ravvedi di cuore!

Salmo 86

Vi leggo ora Salmo 86:5, che ci mostra molto del cuore di Dio.

“Poiché tu, o Signore, sei buono e pronto a perdonare, e usi grande benignità verso tutti quelli che t’invocano.” (Salmo 86:5 LND)

Il nostro Dio è pronto a perdonare. Egli usa grande benignità verso tutti coloro che Lo invocano.

L'essere pronto a perdonare descrive un cuore che desidera perdonare. Dio ama perdonare, è il Suo cuore e il Suo desiderio! Spesso, per noi è difficile perdonare. Anzi, spesso, non riusciamo a veramente a perdonare di cuore, finché non abbiamo pregato, chiedendo a Dio di cambiare il nostro cuore. Se Dio fosse così, non avremmo speranza.

Però, grazie a Dio, Dio NON è come noi! Non è difficile per Dio perdonare, perché quello è il Suo cuore, verso tutti coloro che si ravvedono. Inoltre, Dio usa grande benignità, verso tutti quelli che Lo invocano. Chiunque si ravvede e invoca il Signore, conoscerà il perdono e la benignità di Dio. Questa offerta vale per te, qualsiasi sia la tua situazione.

Gioele 2

La Bibbia è piena di brani che ci mostrano che il cuore di Dio è pronto a perdonare chiunque si ravvede e torna a Lui. Consideriamo Gioele 2:13, che ci mostra chiaramente il cuore di Dio. Il popolo di Dio stava peccando gravemente da anni. Se veramente ci fosse qualche caso in cui Dio non avrebbe voluto perdonare, allora questo sarebbe stato uno di essi. Invece, anche in quella situazione, il cuore di Dio è tale che Egli esorta il Suo popolo a ravvedersi veramente per tornare a Lui. Mentre leggo Gioele 2:13, notate il cuore di Dio, e quanto Egli sia pronto a perdonare.

“Stracciate il vostro cuore e non le vostre vesti e tornate all’Eterno, il vostro DIO, perché egli è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità, e si pente del male mandato.” (Gioele 2:13 LND)

Anche quando Dio manda una durissima disciplina, Egli è misericordioso e pieno di compassione. Questo è il cuore di Dio, per chiunque si ravvede e torna a Lui! Dio è lento all'ira. È vero che Dio si adira verso il peccato, però, Dio è lento all'ira, e non ama usare la Sua ira. Non desidera versare la Sua ira, piuttosto, spesso rimanda la Sua ira! Anziché essere pieno di ira, Dio è pieno di grande benignità, questo è il Suo cuore: Dio ama mostrare benignità e bontà. Dio ama perdonare, e lo fa con chiunque si ravvede.

Quindi, torniamo alla domanda di prima: se uno si allontana da Dio, può tornare a Dio? Dio lo perdonerà? Lo accoglierà?

Grazie a Dio, sì! Per mezzo di Gesù Cristo, assolutamente sì! Se uno si ravvede, anche se fosse caduto lontano, può ritornare a Dio. Anzi, Dio ci comanda di tornare a Lui, e promette di perdonare chi ritorna.

In tutta la Bibbia troviamo che questo è il cuore di Dio. Per esempio, nel libro di Isaia, Dio condanna severamente il Suo popolo per il loro peccato. Eppure, volta dopo volta, comanda loro di tornare a Lui, spiegando che Egli è pronto a perdonare, che è pieno di compassione.

Come esempio di questo, leggo Isaia 55:7, che descrive l'uomo iniquo. Se tu sei nel peccato, tu sei una persona iniqua, e questo brano vale per te. Ascolta quello che Dio ti dice, tramite la sua Parola:

“Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all’Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro DIO che perdona largamente.” (Isaia 55:7 LND)

Se ti ravvedi, Dio avrà compassione di te, e ti perdonerà largamente.

Quanto è immenso il perdono di Dio, un perdono che non potremmo mai meritare! Quando consideriamo la santità assoluta di Dio, e quanto il nostro peccato sia un'offesa a Dio, Dio sarebbe nel giusto se scegliesse di non perdonarci mai. Invece, Dio è pronto a perdonare, anche il peggiore dei peccatori, se quel peccatore si ravvede e ritorna a Lui.

Dio è pronto a perdonare te, quando tu cadi, SE ti ravvedi di cuore e torni a lui. Non restare lontano da Dio. Torna, torna, perché Dio è pieno di compassione e pronto a perdonare!

Il costo del perdono

Quando consideriamo la santità assoluta di Dio, e poi la gravità del nostro peccato, è giusto chiederci: com'è possibile che Dio perdoni? Come può non punirci, visto che il nostro peccato merita la punizione eterna?

Dio può perdonare, pur mantenendo la Sua giustizia, perché perdona sulla base del sacrificio di Gesù Cristo. Solo in Gesù Cristo c'è perdono, perdono per chiunque si umilia, si ravvede, e viene a Dio. Questa è la buona notizia dell’Evangelo.

Questo perdono non è solo per diventare un credente, è quello che ci serve giorno per giorno finché siamo in questa terra. 1Giovanni 1:8-10 è scritto a credenti. Ve lo leggo:

8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo e la sua parola non è in noi.” (1Giovanni 1:8-10 LND)

Oh tu che sei nel peccato, Dio è pronto a perdonarti, se confessi i tuoi peccati! Dio è fedele e giusto, e se confessi di cuore i tuoi peccati, Egli ti perdonerà e ti purificherà, che non è altro che l'opera della santificazione. Questo è possibile solo perché abbiamo un Avvocato, Gesù Cristo, presso il Padre. Leggo i seguenti versetti in 1Giovanni.

“1 Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo il giusto. 2 Egli è la propiziazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.” (1Giovanni 2:1-2 LND)

Dio è pronto a perdonare, perché Gesù Cristo ha pagato il prezzo del peccato! Il perdono è un dono prezioso. Il perdono è un dono per noi, che a Dio è costato caro, visto che ha dovuto punire Gesù Cristo sulla croce per poterci offrire il perdono. Ma per noi, è un dono che Dio ci offre per grazia.

Quanto il perdono è meraviglioso

Oh quanto è meraviglioso il perdono! Il perdono ci fa ritornare in stretta comunione con Dio stesso. Ricordiamoci che solo Dio può soddisfare il nostro cuore. Il perdono ci permette di avere di nuovo il frutto dello Spirito nella nostra vita: amore, gioia, pace, benignità, pazienza e le altre qualità meravigliose. Il perdono toglie il peso che abbiamo quando teniamo un peccato non confessato.

Leggo alcuni versetti dal Salmo 32 che ci parlano di quanto il perdono sia meraviglioso.

“1 Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto! 2 Beato l’uomo a cui l’Eterno non imputa l’iniquità, e nel cui spirito non c’è inganno. 3 Mentre tacevo, le mie ossa si consumavano tra i gemiti che facevo tutto il giorno. 4 Poiché giorno e notte la tua mano pesava su di me, il mio vigore era diventato simile all’arsura d’estate. (Sela) 5 Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: "Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno," e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato.” (Salmo 32:1-5 LND)

O cari, BEATA quella persona che è perdonata! Se tu hai del peccato non confessato, finché taci e non confessi il tuo peccato, le tue ossa si consumeranno, perché la mano di Dio peserà su di te. La soluzione è semplice: quella che leggiamo nel versetto 5.

“5 Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: "Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno," e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato.” (Salmo 32:5 LND)

Quando confessiamo i nostri peccati di cuore, riceviamo di nuovo i meravigliosi benefici del perdono. Dio perdona, e torniamo a godere le benedizioni del perdono!

Voglio anche notare alcune delle parole di Davide nel Salmo 51. Egli descrive la vita di un credente che non ha confessato il peccato, e poi quello che succede quando confessa quel peccato. Leggo dal v.7 a 12.

“7 Purificami con issopo, e sarò mondo; lavami, e sarò più bianco della neve. 8 Fammi sentire gioia e allegrezza; fa’ che le ossa che hai spezzato festeggino. 9 Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. 10 O DIO crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. 11 Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito. 12 Rendimi la gioia della tua salvezza, e sostienimi con uno spirito volenteroso.” (Salmo 51:7-12 LND)

Quando Dio ci perdona, troviamo di nuovo la gioia della salvezza, Dio rinnova il nostro spirito, godiamo di nuovo la comunione nella presenza di Dio stesso. Quando confessiamo di cuore i nostri peccati, Dio ci perdona e ci purifica.

Cosa ne farai?

Alla luce di una verità così stupenda, la verità che possiamo essere perdonati da Dio, e rientrare in stretta comunione con Lui, godendo di nuovo del frutto dello Spirito, alla luce di tutto questo vi chiedo: che senso ha rimanere nel nostro peccato, quando Cristo ci ha comprato il perdono, che possiamo avere gratuitamente, se ci ravvediamo di cuore?

Non ha senso! Eppure, spesso, a causa del nostro orgoglio, andiamo avanti senza confessare il peccato, non volendoci ravvedere. Quando viviamo così, siamo stolti!

Non vivere così! Quando hai peccato, non continuare a dare spazio alla tua carne, rifiutando di riconoscere e di confessare il tuo peccato. Non ignorare il peccato, perché diventa solamente peggio. Quando dai spazio alla tua carne, hai tutto da perdere e nulla da guadagnare.

Piuttosto, ogni volta che ti trovi con il peccato nella tua vita: umiliati davanti a Dio, confessa il tuo peccato, senza scuse. Riconosci la tua colpa. So che non è facile fare così, e la carne combatte contro di noi. Però, se agirai così, conoscerai i meravigliosi benefici del perdono. Se tu confessi veramente il tuo peccato, puoi essere certo che Dio ti perdonerà, e ti purificherà! Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto!

Vorrei chiudere con un brano che ci aiuta a capire il cuore di Dio, quando abbiamo peccato tanto e per tanto tempo, ma poi ritorniamo di cuore a Dio. Leggo Luca 15:11-24, la parabola del figlio prodigo. Egli aveva peccato tantissimo contro suo padre. Notate il cuore del padre, che rappresenta Dio, quando il figlio si ravvede.

“11 Disse ancora: "Un uomo aveva due figli. 12 E il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". E il padre divise fra loro i beni. 13 E pochi giorni dopo il figlio più giovane, raccolta ogni cosa, se ne andò in viaggio in un paese lontano e là dissipò le sue sostanze vivendo dissolutamente. 14 Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia ed egli cominciò ad essere nel bisogno. 15 Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16 Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te; 19 e non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati. 20 Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma, mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. 23 E portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare grande festa.” (Luca 15:11-24 LND)

Se tu sei ancora nel peccato, umiliati, torna a Dio, ed Egli ti accoglierà con amore! Ci sarà grande festa.

Grazie, o Padre, per il dono del perdono che offri a noi in Gesù Cristo.