Questo è un sermone molto difficile per me, perché il mio cuore è afflitto per la sofferenza che c’è in questo momento a causa del virus che sta affliggendo l’Italia e il mondo.
La morte è sempre una cosa brutta, perché quando Dio ha creato il mondo, un mondo tutto buono, non c'era la morte. La morte è un male, e esiste solamente perché il peccato è entrato nel mondo. Questo momento con tanti morti a causa del virus è molto triste.
Ero con mio papà poco prima che morisse di un tumore ai polmoni. Ho visto la sua sofferenza terribile. No, la morte non è uno scherzo, la morte non è solo una statistica, qualcosa che tutti devono affrontare. Piuttosto, la morte è una cosa bruttissima, e spesso è molto difficile per chi muore.
È anche molto doloroso per chi sta vicino alla persona che muore, sia prima che dopo. È brutto vedere uno che ami morire, e poi, la mancanza di chi muore lascia un vuoto e un dolore nel cuore dei suoi cari.
Senza alcun dubbio, la morte è un male, un male terribile, uno dei mali più terribili che c’è. Nessun uomo è forte abbastanza per vincere la morte.
E poi, in realtà, ci sono tanti altri mali nella vita. Cioè, in questo momento, tutti stanno pensando alla sofferenza causata dal coronavirus. Un domani, sarà il male causato da altri motivi. Ma ci sono tantissimi mali nel mondo, c’è tanta sofferenza.
Quando consideriamo quanto la morte è un male terribile, ci viene una domanda importante:
Allora, se Dio è onnipotente, e voglio che sia chiaro che Dio è onnipotente, e se Dio è buono, ed è importante per noi di ricordare che Dio è pieno di bontà, allora, perché Dio permette la morte, e il male in generale? Perché un Dio buono e onnipotente permette la sofferenza, il male, e la morte?
Perché Dio non interviene quando c'è il male?
Per esempio, non potrebbe Dio fermare questo coronavirus?
Tante persone, tantissime persone, stanno pregando, chiedendo a Dio di salvarci da questo virus. Perché non risponde?
Tanti dicono che non è giusto che Dio non intervenga.
Ripetutamente negli anni ho sentito persone chiedere, nei momenti in cui qualche male arrivava nella vita: “Perché Dio non interviene?”. Per esempio, ho visto casi dove una mamma con figli piccoli veniva afflitta da un tumore, e le persone chiedevano perché Dio non la guariva. Ho visto tante persone chiedere perché Dio non interveniva in momenti di sofferenze e mali. Pregavano Dio di togliere il male, ma non lo toglieva. Perché?
Alla mia età, ho visto tanti mali nel mondo intorno a me. Ci sono stati terremoti, ci sono stati tsunami, tante volte negli Stati Uniti ci sono stati tornado che hanno anche ucciso parecchie persone, e fatto terribili danni. Ci sono tanti gravi malattie, come il virus attuale.
Perché Dio non interviene? Perché Dio non ferma queste stragi naturali che fanno soffrire e anche morire tante persone?
La morte a causa del peccato
Però, oltre a questi fenomeni naturali, sono molto colpito quando leggo le statistiche dei mali che in realtà sono causati dagli uomini. Per esempio, mi colpisce quante persone muoiono di fame ogni anno , direttamente o indirettamente.
Il fatto è che nel mondo c’è cibo a sufficienza per tutti. Il mondo è ben capace di cibare tutti in abbondanza. Il problema è il peccato del uomo, che porta a far soffrire e anche morire di fame molte persone.
Sapete circa quante persone muoiono ogni anno di fame? È un problema che non viene menzionato molto nelle notizie, perché sono persone lontane da noi. Ma comunque sono persone create nell'immagine di Dio, persone preziose a Dio. Allora, sapete quante persone muoiono ogni anno di fame, o direttamente o indirettamente?
Secondo le stime migliori che ci sono, circa 9 milioni di persone muoiono ogni anno di fame. 9 milioni. Nello stesso periodo in cui circa 30.000 persone sono morte di corona virus nel mondo, circa 3 milioni di persone sono morte di fame. Più di 100 volte più persone sono morte in questo periodo per la fame, eppure, non se ne parla.
Quindi, assolutamente, è terribile quante persone stanno morendo di corona virus. Però, per ogni persona morta di corona virus, più di 100 persone muoiono di fame. Perché i giornali non sono pieni di queste notizie? Perché non stiamo pregando per questo?
Se vogliamo parlare di morti causati direttamente dal peccato degli uomini, forse la tragedia peggiore sono i tantissimi bambini innocenti e indifesi che vengono massacrati, vengono uccisi da adulti malvagi ogni anno. Che terribile, che malvagio, uccidere un bambino innocente perché non è voluto.
L'organizzazione mondiale della sanità stima che ci sono più di 50 milioni di bambini indifesi che vengono uccisi ogni anno da adulti malvagi, sotto la falsa bandiera dei diritti della donna. Ma non si parla dei diritti di questi bambini.
Questa è una tragedia terribile, ma allora perché il mondo non è tutto allarmato per questa strage? Perché così pochi pregano per questo?
Solo per avere un po' di proporzioni, se parliamo degli ultimi tre mesi, nel mondo, sono morte circa 30.000 persone di corona virus. Nello stesso tempo, sono stati uccisi circa 12 milioni e mezzo di bambini indifesi. In altre parole, per ogni persona morta di corona virus, sono stati uccisi più di 400 bambini.
Quindi, sì, mi spezza il cuore sentire di tutte le persone che stanno morendo di corona virus. Ma molto, molto peggio sono i tantissimi bambini che vengono uccisi. I numeri non sono paragonabili. Perché non siamo aggravati da questo? Ed è dovuto solo al peccato dell’uomo.
Perché Dio non interviene?
In tutti questi casi, la domanda che ci arriva è: “Perché Dio non interviene? Perché Dio permette questo? Perché Dio non fa qualcosa?”
In realtà, tutti sanno che Dio esiste. E tutti sanno che Dio è potente. Ecco perché le persone pregano. Allora, perché Dio non ferma il male? Perché Dio permette tutto questo male, tutta questa sofferenza, tutta questa morte, tutta questa malvagità?
Perché Dio non ferma il male e la morte?
Il fatto di fare questa domanda vuol dire che in realtà, non comprendiamo chi è Dio, e non riconosciamo veramente chi siamo noi. Fermatevi a pensare con me. Questa domanda, come quasi ogni domanda, nasconde dei presupposti, che spesso non vengono nemmeno considerati o riconosciuti. Però, è importantissimo riconoscere i nostri presupposti. Quali sono i preconcetti che abbiamo che ci fanno arrivare alla conclusione che Dio dovrebbe intervenire per fermare il male? E qual è la verità?
Capire chi è Dio, e chi siamo noi
È importante capire la verità della vita, per saper perché c’è il male, e come dovremmo pregare. Voglio guardare insieme alcune verità fondamentali.
Prima di tutto, dobbiamo capire che Dio è il sovrano creatore di tutto. Ogni cosa è stata creata da Dio, ogni creatura dipende da Dio per la sua esistenza. Dio è al di sopra di tutto e di tutti, e perciò, ogni persona deve rendere conto a Dio.
Quando l'apostolo Paolo predicava ad Atene, annunciava la realtà che Dio è il nostro Creatore, che dipendiamo da lui, e che lui non ha bisogno di noi. Leggo Atti 17:24-27.
“24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti da mani d’uomo, 25 e non è servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo lui che dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa; 26 or egli ha tratto da un medesimo sangue tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero sopra tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche prestabilite e i confini della loro abitazione, 27 affinché cercassero il Signore, se mai riuscissero a trovarlo come a tastoni, benché egli non sia lontano da ognuno di noi.” (Atti 17:24-27 LND)
In questo brano, come in tutta la Bibbia, impariamo che Dio è il nostro Creatore, e perciò, dobbiamo cercarlo, dobbiamo riconoscere che dipendiamo da lui, e che perciò siamo debitori nei suoi confronti, con il dovere di adorare il nostro grande Dio, di confidare in Lui, che fa parte di cercarlo, come anche ubbidire ai suoi comandamenti, e anche di ringraziarlo, perché tutto viene da lui.
Infatti, andando avanti in questo brano Paolo dichiara che Dio comanda a tutti gli uomini, in ogni luogo, che si ravvedano. Dio comanda a tutta la razza umana di ravvedersi, perché ogni persona nasce e vive come peccatore.
Allora, il primo presupposto da avere è che Dio è il sovrano Creatore, che ci ha creato, che ci dà la vita e tutto quel che serve per vivere, e che chi comanda di cercarlo, che vuol dire ascoltarlo e ubbidire a quello che egli ci comanda. E questo è giusto, visto che noi siamo le creature e Dio è il nostro Creatore.
Riconosciamo anche che siamo tutti colpevoli, e questo è il motivo per cui Dio ci comanda di ravvederci. Ravvederci vuol dire riconoscere che siamo colpevoli, riconoscere che siamo colpevoli nei confronti di Dio, che meritiamo la punizione, e perciò, vuol dire desiderare il perdono di cui abbiamo bisogno.
Attenzione! Visto che sono colpevole davanti a Dio, visto che anziché adorare Dio ho vissuto cercando di innalzare me stesso e cercando gloria per me stesso, visto che anziché ubbidire a Dio in ogni cosa, ho vissuto facendo quello che voleva la mia carne, visto che anziché ringraziare Dio per tutto credevo di meritare le cose e credevo di averle ottenute con le mie forze, allora, alla luce di questo, che tristemente è la realtà, alla luce di questo che cosa merito da Dio?
Abbiamo tutti vissuto così. Perciò, in realtà, che cosa meritiamo da Dio? Che cosa meritano tutti da Dio?
Quanto è importante che consideriamo questo. Che cosa meritiamo veramente da Dio? Cioè, abbiamo peccato contro Dio tutta la nostra vita. Non abbiamo glorificato Dio, non abbiamo ringraziato Dio, non abbiamo ubbidito a Dio. Allora, che cosa meritiamo da Dio?
Siamo peccatori, e quello che meritiamo è la morte, la separazione eterna da Dio. Meritiamo il male, solo il male.
Abbiamo seminato per la carne, abbiamo seminato peccato, e perciò, non meritiamo alcun bene da Dio.
Invece, abbiamo ricevuto tantissimo bene da Dio. Dio benedice tutti gli uomini con i suoi beni materiali, anche se non meritano alcunbene da Dio. Questo dovrebbe farci umiliare e tornare a Dio.
In Atti 14, Paolo e Barnaba stanno evangelizzando nella città di Listra. Compiono una guarigione miracolosa, e la folla crede che siano divinità. Vogliono offrire loro un sacrificio. Quando Paolo e Barnaba capiscono cosa sta facendo la folla, subito spiegano che loro sono semplici uomini. Notate quello che dicono di Dio, a questi pagani che non seguivano Dio. Notate che Dio aveva fatto del bene a loro come lo ha fatto a tutti gli uomini, nonostante che gli uomini meritano solo il male. Leggo Atti 14:14-18.
“14 Ma gli apostoli Barnaba e Paolo, udito ciò, si stracciarono le vesti e si precipitarono in mezzo alla folla, gridando e dicendo: 15 "Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo uomini sottoposti a medesime passioni come voi, e vi annunziamo la buona novella, affinché da queste cose vane vi convertiate al Dio vivente che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi. 16 Nelle generazioni passate egli ha lasciato che tutte le nazioni camminassero nelle loro vie; 17 ma non ha lasciato se stesso senza testimonianza, facendo del bene, dandoci dal cielo piogge e stagioni fruttifere e riempiendo i nostri cuori di cibo e di gioia". 18 Dicendo queste cose, riuscirono a stento a trattenere le folle dall’offrire loro un sacrificio.” (Atti 14:14-18 LND)
Qualche commento qui. Prima di tutto, anche qui, Paolo dichiara che Dio è colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare, e tutte le cose in essi. Quindi, sta dichiarando che Dio è il nostro Creatore, che vuol dire che dobbiamo rispondere a lui. In più, Paolo dichiara che stanno annunciando la buona novella, perché tutti devono convertirsi a Dio dalla loro religione falsa. E poi, Paolo mostra che tutto il bene che avevano ricevuto, il cibo e tutto il resto, veniva da Dio. Perciò, erano debitori a Dio, perché avevano ricevuto tutto da lui, ma avevano vissuto lontani da lui.
Quello che possiamo capire da questo è che siamo tutti peccatori, che vuol dire che non meritiamo alcun bene da Dio. Eppure, Dio ci ha dato tanto bene. Eppure, anziché vivere ringraziando Dio e glorificando Dio, Lo abbiamo trascurato, e abbiamo peccato contro di Lui.
Se siamo minimamente onesti, dobbiamo riconoscere che siamo colpevoli davanti a Dio. Noi siamo colpevoli, e tutto il mondo è colpevole. E perciò, non meritiamo alcun bene da Dio. Il fatto che Dio manda così tanto bene al mondo è già una grazia immensa.
Quando Dio ha salvato il popolo d'Israele dall'Egitto, per farlo diventare il suo popolo, per stabilire un patto con loro, e dare loro la terra promessa, Dio ha spiegato che aveva tante benedizioni per loro, tutto per grazia. Ma Dio non ha solo spiegato le benedizioni che aveva per loro. Dio ha anche spiegato le maledizioni che erano riservate per loro se avessero scelto di camminare in disubbidienza a Dio. E infatti, il popolo di Dio scelse di camminare in disubbidienza, e per questo tutte queste cose terribili sono successe loro.
La disciplina che Dio ha mandato sul suo popolo, su Israele, era terribile. Ha mandato malattia, ha mandato stragi, ha mandato la fame, ha mandato guerre e nemici terribili. Questo è perché il peccato è così grave che merita tutto questo male, e molto di peggio.
Perché il peccato è così grave
Consideriamo questo.
Perché il nostro peccato è così grave?
Per noi è difficile capire quanto il nostro peccato è grave, perché spesso, non consideriamo e assolutamente non comprendiamo quanto Dio è glorioso.
Non c'è nulla che sia minimamente paragonabile alla gloria di Dio. È la gloria di Dio che rende il nostro peccato, e ogni peccato, così grave e terribile.
Per aiutarci a capire un po’ di più questo, racconto una piccola storia, riconoscendo però che non è minimamente paragonabile a quello che è la gloria di Dio. Però, forse ci aiuta a capire meglio perché il nostro peccato è così grave.
Immaginate un regno nei tempi antichi, in cui il re aveva potere di vita e di morte. In quel regno, c'erano i nobili, c'erano gli uomini liberi, e c'erano gli schiavi. Lasciando stare la realtà che siamo tutti creati nell'immagine di Dio, e nessun uomo è superiore ad un altro, in quel regno, si consideravano, in ordine di importanza, gli schiavi (di basso valore), poi gli uomini liberi, poi i nobili, e poi il re.
Se uno schiavo avesse schiaffeggiato un altro schiavo, ciò era considerato un reato molto leggero. Se invece uno schiavo avesse schiaffeggiato un uomo libero, per esempio, il suo padrone, ciò era considerato grave, e avrebbe ricevuto delle botte.
Se uno schiavo avesse schiaffeggiato un uomo nobile, ciò era considerato molto più grave, e come punizione avrebbe ricevuto tante botte, e sarebbe anche stato messo in prigione.
Ma se uno schiavo fosse arrivato in qualche modo in presenza del re, e avesse dato uno schiaffo al re, sarebbe stato punito con la pena di morte.
Il punto in questa piccola storia è che la gravità dello stesso reato dipendeva da contro di chi era stato commesso il reato. Parlando in termini umani, più gloriosa era la persona contro la quale veniva commesso il reato, più grave era il reato.
Allora, ci è impossibile comprendere quanto Dio è glorioso. Solo Dio è glorioso in se stesso, tutta la gloria della natura viene da Dio. Gli uomini non hanno alcuna gloria in loro stessi. E perciò, è importante che capiamo che Dio è infinitamente ed eternamente glorioso. Noi siamo semplici creature, che dipendiamo da Dio per tutto. E perciò, qualsiasi peccato, per quanto potrebbe sembrare piccolo a noi, che siamo nati e cresciuti nel peccato, qualsiasi peccato è contro Dio, e perciò, è un'offesa contro la gloria di Dio.
E perciò, ogni peccato è gravissimo, infinitamente più grave di quanto possiamo concepire.
Ed è per questo che la punizione del peccato è una punizione che dura tutta l'eternità. La punizione del peccato è di essere spinti lontano dalla presenza di Dio per sempre. In 2Tessalonicesi 1 leggiamo di come saranno puniti coloro che non ricevono la salvezza in Gesù Cristo. Seguite mentre leggo 2Tessalonicesi 1:6-10.
“6 poiché è cosa giusta, da parte di Dio, rendere afflizione a coloro che vi affliggono, 7 e a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. 9 Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, 10 quando egli verrà, in quel giorno, per essere glorificato nei suoi santi, e per essere ammirato in mezzo a quelli che hanno creduto, poiché la nostra testimonianza presso di voi è stata creduta.” (2Tessalonicesi 1:6-10 LND)
Gesù Cristo verrà per fare vendetta, e sarà terribile. Coloro che non avranno ricevuto il perdono saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore. In altre parole, come leggiamo in Apocalisse, come Gesù descrive negli evangeli, saranno mandati nel lago di fuoco, per essere tormentati giorno e notte nei secoli dei secoli. Sarà una punizione terribile, perché è terribile peccare contro Dio che è pieno di gloria.
Se mettiamo tutto questo insieme, dobbiamo capire che l'uomo non merita alcun bene da Dio. Quando Dio permette il male, la domanda non è perché Dio non toglie il male, non è perché Dio non interviene per aiutare l'uomo. La vera domanda è perché permette così tanto bene all'uomo. Perché Dio è così paziente con uomini peccatori? Perché Dio manda così tanto bene a uomini che si ribellano così tanto contro di lui?
È importantissimo che comprendiamo che non meritiamo il bene da Dio. E in realtà, meritiamo infinitamente più male di quello che arriva in questa vita. Meritiamo, per conto nostro, un’eternità di male. Tutti coloro che non si ravvedono e non si aggrappano a Gesù Cristo per la salvezza saranno puniti eternamente.
Dio ama benedire
Eppure, nonostante che tutti gli uomini meritano il male, Dio ama benedire. Dio ama perdonare, Dio ama togliere il male e mandare il bene. Questo è il cuore di Dio. Però, gli uomini devono ravvedersi, devono umiliarsi davanti a Dio, e devono abbandonare il loro peccato.
Nell'Antico Testamento, leggiamo della disciplina che Dio mandava sul suo popolo Israele. Era una disciplina terribile, dolorosa, che portava loro a soffrire moltissimo. Eppure, non era terribile quanto meritavano. Per capire il cuore di Dio, e quanto lui ama perdonare, trovate con me 2Cronache 7:14. Questa è un versetto molto importante, che ci mostra il cuore di Dio, sia allora che oggi.
Per capire correttamente questo versetto, dobbiamo riconoscere che è scritto ad Israele, il popolo di Dio. Leggo dal versetto 12. In questo brano, l'Eterno Dio sta parlando a Salomone, il re. Sta spiegando che il popolo peccherà contro Dio, e che per questo Dio manderà una terribile punizione su di loro. Però, Dio spiega il cuore che avrà, e come loro potranno tornare a lui. Seguite mentre leggo 2 Cronache 7:12-14.
“12 Poi l’Eterno apparve di notte a Salomone e gli disse: "Ho esaudito la tua preghiera e ho scelto questo luogo per me come casa di sacrifici. 13 Quando chiuderò il cielo e non ci sarà più pioggia, quando ordinerò alle locuste di divorare il paese o quando manderò la peste al mio popolo, 14 se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal cielo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo paese.” (2Cronache 7:12-14 LND)
Consideriamo questo brano molto importante, che ci spiega il modo in cui dobbiamo pregare in momenti di grande bisogno, come adesso. Il versetto 13 parla di un tempo in cui Dio manderà grande sofferenza sul popolo. Come esempi parla di una grande carestia, oppure la peste. Quindi, si tratta di situazioni drastiche, in un certo senso molto peggio di quello che abbiamo adesso. Notate quello che Dio comanda loro di fare. Questa è l'unico modo di tornare veramente a Dio. Questo è il modo di pregare quando la mano di Dio è pesante su di noi.
Notate che la prima cosa che Dio comanda è che devono umiliarsi. Questo non è un'azione esterna, non è una cosa formale, questo vuol dire veramente umiliarsi di cuore, profondamente, e sinceramente. L'unico modo in cui un uomo può avvicinarsi e Dio è se si umilia profondamente di cuore.
Poi, devono pregare, pregare con umiltà, pregare con fede, pregare tenendo conto che non meritano quello che chiedono.
Poi, devono cercare la faccia di Dio. È sbagliato cercare solo l'aiuto di Dio, bisogna piuttosto cercare prima di tutto di essere in comunione con Dio. Quante volte si prega volendo l'aiuto di Dio, ma non veramente volendo Dio. Dio non risponde a quelle preghiere. Dio non è un servo celeste, che sta in servizio per darci quello che vogliamo. Dio ci comanda di cercare lui, di voler un rapporto personale e intimo con lui. Per poter essere riconciliati con Dio, abbiamo bisogno del perdono. Questo è il nostro bisogno più grande. Secondariamente abbiamo bisogno del suo aiuto per i problemi della vita. E perciò, una parte di essere perdonati per avere le benedizioni di Dio è di volere un stretto rapporto con Dio, più che voler aiuto con i problemi. Questo è il senso di cercare la sua faccia.
E poi, è necessario tornare indietro dalle vie malvagie. Cioè, abbiamo peccato contro Dio. Noi, come società, e anche come individui, abbiamo peccato contro Dio. Se chiediamo l'aiuto di Dio, senza però abbandonare i nostri peccati, è un'offesa terribile a Dio. Cioè, chiedere a Dio di liberarci dai nostri problemi, ma non abbandonare i nostri peccati, è un gravissimo peccato contro la santità di Dio. Guai a chi chiede l’aiuto di Dio ma rimane nel suo peccato.
Quando invece una persona, o una famiglia, o una nazione, segue quello che Dio dichiara in questo brano, si umilia di cuore, prega umilmente, e con fede, cerca la faccia di Dio, e abbandona di cuore i suoi peccati, allora, Dio ascolterà dal cielo. In più, Dio perdonerà il suo peccato, e poi, guarirà dal male che aveva mandato.
Allora, perché Dio non ferma il male?
Voglio tornare al discorso che ho fatto all'inizio. Perché Dio non ferma il male?
Prima di tutto, dobbiamo capire che molto del male nel mondo è causato dal peccato dell'uomo. Dio non ha creato l'uomo come un robot. Dio lascia l'uomo peccare. Se Dio dovesse fermare l'uomo dal peccare, dovrebbe fermare ognuno di noi ogni giorno. Ma non saremo più capaci ad amare, perché la nostra ubbidienza non verrebbe dal cuore.
Possiamo peccare, e quando pecchiamo, non solo pecchiamo contro Dio, ma il nostro peccato fa sempre male agli altri in qualche modo.
Dio lascia che l'uomo pecchi, ma tiene conto di tutti i peccati, e Dio punirà l'uomo per i suoi peccati nel giorno del giudizio.
Ma per quanto riguarda i mali naturali, come i terremoti, come la malattia, come gli tsunami, per altri disastri naturali, se osserviamo come pregano le persone , anche in questi giorni, vedremo che in linea generale, non stanno assolutamente pregando come Dio ci comanda di pregare. Non si stanno umiliando veramente, non stanno cercando di cuore la faccia di Dio. E assolutamente non stanno tornando indietro dalle loro vie malvagie. Vogliono solo l'aiuto di Dio, ma non vogliono Dio. Vogliono l'aiuto di Dio, ma non vogliono riconoscere, confessare e abbandonare i loro peccati.
Perciò, invece di chiedere perché Dio non interviene, dovremmo chiedere perché non ci umiliamo e perché non ci ravvediamo come Dio comanda.
Ci troviamo in mezzo ad un pandemia mondiale. È grave, ma in realtà, ci sono altri mali ancora più gravi. Ma tutti sono fissati su questa pandemia.
E perciò, tanti stanno pregando. Vogliamo sapere perché Dio non aiuta.
Cosa dobbiamo fare noi? Come possiamo pregare? Come possiamo parlare con gli altri?
Prima di tutto, ognuno di noi deve riconoscere di più della santità di Dio. Dobbiamo capire più che mai che Dio merita la nostra adorazione, merita la nostra ubbidienza, merita il nostro ringraziamento. Dio merita tutto da noi, perché noi riceviamo tutto da Dio.
E poi, dobbiamo impegnarci ad aiutare altri a capire che non bisogna chiedere aiuto da Dio, senza avvicinarsi a Dio.
Cioè, dovremmo aiutare le persone intorno a noi, le persone con cui abbiamo contato, a capire di più la gloria di Dio, la santità di Dio, e la gravità dei nostri peccati. Dovremmo impegnarci ad aiutare le persone a capire che non bisogna solamente chiedere aiuto a Dio, bisogna piuttosto umiliarsi davanti a Dio, pregare con fede, cercare la faccia di Dio, e abbandonare il peccato.
Effettivamente, questo è il messaggio dell'evangelo. Il messaggio dell'evangelo è di ravvedersi, e credere in Gesù Cristo, che vuol dire cercare la pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo.
Per quanto riguarda il male terreno, grazie a Dio, non esiste il male terreno che può separarci da Dio. Se arriva la malattia, o la carestia, o un terremoto, o la guerra, o qualunque altro male, nulla può separarci dall'amore di Dio per noi in Gesù Cristo. Se tu hai Gesù Cristo, tu sei al sicuro. E non devi temere. Piuttosto, puoi avere fede in Dio, e gioire che la tua eternità e conservata per te in cielo, e che tu sei custodito dalla potenza di Dio.
Quindi, quando le persone chiedono perché Dio permette il male, dobbiamo proclamare la verità che il male che c'è al momento non è assolutamente il male che meritiamo. Dobbiamo proclamare il giudizio, e dobbiamo spiegare che Dio ha un cuore che ama perdonare e salvare, ma che noi dobbiamo riconoscere il nostro peccato.
Perciò, usiamo questi momenti di grande timore per proclamare che il nostro grande Dio è capace a salvare, ed è prontissimo a salvare, dalla condanna eterna. Dio ama salvare, e ama dare la sua pace. Ma per ricevere questa salvezza, e la pace con Dio, le persone devono riconoscere il proprio peccato, umiliarsi, cercare la pace di Dio per mezzo di Gesù Cristo, e abbandonare il peccato.
In Cristo, c’è il perdono, c’è aiuto in ogni prova. In Cristo, possiamo stare al sicuro, qualsiasi cosa succeda. Possiamo avere pace, anche quando arriverà la morte fisica. In Cristo, abbiamo tutto.
Grazie a Dio, Dio interviene. Ma solo quando Lo cerchiamo come Egli comanda.
Usiamo questo tempo per proclamare la salvezza in Gesù Cristo!