Quando pensiamo a Cristo, e alla sua opera, spesso, tendiamo a focalizzare sulla morte di Gesù sulla croce.
E certamente, il sacrificio di Gesù è il punto più importante della storia. Però, la croce è solo metà della medaglia, l’altro lato è la risurrezione. Troviamo che nella Bibbia, ripetutamente quando si parla della croce, si parla anche della risurrezione di Gesù Cristo. Infatti, senza la risurrezione la croce non ci darebbe speranza. È proprio la risurrezione che rende la croce potente ed efficace, perché la risurrezione è la prova che Dio accetta il sacrificio di Gesù. Gesù Cristo è un Salvatore vivente, anziché un Salvatore morto!
Oggi, vogliamo considerare la risurrezione di Gesù Cristo, il nostro Signore e Salvatore. Vogliamo considerare alcuni dei benefici che abbiamo a causa della risurrezione di Gesù Cristo. Tanti brani parlano della risurrezione. Quando Gesù Cristo annunciava in anticipo la sua morte ai suoi discepoli, parlava anche della risurrezione. Anche in profezie come Isaia 53, leggiamo sia della morte di Gesù Cristo che della sua risurrezione.
Oggi, guardiamo insieme 1 Corinzi 15, un brano molto importante per quanto riguarda capire l'importanza della risurrezione. La risurrezione è fondamentale per la nostra salvezza quanto la morte di Gesù sulla croce. Seguite mentre leggo 1 Corinzi 15:1-26.
“1 Ora, fratelli, vi dichiaro l’evangelo che vi ho annunziato, e che voi avete ricevuto e nel quale state saldi, 2 e mediante il quale siete salvati, se ritenete fermamente quella parola che vi ho annunziato, a meno che non abbiate creduto invano. 3 Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch’io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 che fu sepolto e che risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, 5 e che apparve a Cefa e poi ai dodici. 6 In seguito apparve in una sola volta a più di cinquecento fratelli, la maggior parte dei quali è ancora in vita, mentre alcuni dormono già. 7 Poi apparve a Giacomo e poi a tutti gli apostoli insieme. 8 Infine, ultimo di tutti, apparve anche a me come all’aborto. 9 Io infatti sono il minimo degli apostoli e non sono neppure degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. 10 Ma per la grazia di Dio sono quello che sono; e la sua grazia verso di me non è stata vana, anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11 Or dunque, sia io che loro, così predichiamo, e così voi avete creduto. 12 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come mai alcuni di voi dicono che non c’è la risurrezione dei morti? 13 Se dunque non c’è la risurrezione dei morti, neppure Cristo è risuscitato. 14 Ma se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. 15 Inoltre noi ci troveremo ad essere falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato Cristo, mentre non l’avrebbe risuscitato, se veramente i morti non risuscitano. 16 Se infatti i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; 17 ma se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora nei vostri peccati, 18 e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti. 19 Se noi speriamo in Cristo in questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini. 20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. 21 Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. 22 Perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo, 23 ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta. 24 Poi verrà la fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni principato, e ogni potestà e potenza. 25 Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi. 26 L’ultimo nemico che sarà distrutto è la morte.” (1 Corinzi 15:1-26 LND)
Analisi del Brano
La risurrezione è l’argomento centrale qua. Consideriamo questo brano, e come queste verità possono cambiare come viviamo, in attesa del ritorno di Cristo. Leggo di nuovo i versetti 1,2.
“1 Ora, fratelli, vi dichiaro l’evangelo che vi ho annunziato, e che voi avete ricevuto e nel quale state saldi, 2 e mediante il quale siete salvati, se ritenete fermamente quella parola che vi ho annunziato, a meno che non abbiate creduto invano.” (1 Corinzi 15:1,2)
Paolo inizia dicendo che sta per dichiarare l'evangelo, quello che ha salvato gli ascoltatori, e quello che ha salvato anche noi, se crediamo veramente, che è il significato delle parole “se ritenete veramente”.
Con la frase “a meno che non abbiate creduto invano”, Paolo indica che vuol parlare della risurrezione, che sarà il suo discorso principale in questo brano. Ma prima di tutto, inizia elencando le verità principali dell’evangelo. Leggo i versetti 3 a 7.
“3 Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch’io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 che fu sepolto e che risuscitò a il terzo giorno secondo le Scritture, 5 e che apparve a Cefa e poi ai dodici. 6 In seguito apparve in una sola volta a più di cinquecento fratelli, la maggior parte dei quali è ancora in vita, mentre alcuni dormono già. 7 Poi apparve a Giacomo e poi a tutti gli apostoli insieme.” (1 Corinzi 15:3-7)
È da notare che Paolo chiama Gesù “Cristo”, il Cristo che era sempre profetizzato. Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le scritture. Cioè scritture già annunciavano che serviva il sacrificio del Cristo per pagare la condanna per i nostri peccati. E Cristo è morto per i nostri peccati. Ma non finisce là. Fu sepolto e poi risuscitò il terzo giorno, sempre secondo le scritture. Cioè, come la morte di Cristo era annunciata già nelle scritture, anche la risurrezione il terzo giorno era preannunciato nelle scritture. E quindi, Paolo mette la stessa importanza sulla risurrezione di Cristo che sulla morte di Cristo. Entrambi fanno parte dell’evangelo per mezzo del quale siamo salvati.
Poi Paolo elenca varie persone a cui Cristo è apparso dopo la risurrezione. Facendo questo, Paolo sta mettendo molto enfasi sull'attendibilità della risurrezione. Come facevano gli altri apostoli, Paolo sta mostrando senza ombra di dubbio, a causa di tutti testimoni oculari che c'erano, che la risurrezione è una verità sicura. Gesù Cristo è veramente morto sulla croce, e Gesù Cristo è veramente risuscitato il terzo giorno. Questo elenco di testimoni conferma la certezza della risurrezione di Cristo.
Nei versetti 8 a 10, Paolo spiega che Cristo è apparso anche a lui, e che la grazia in lui è stata abbondante. Leggo dal versetto 8 a 10.
“8 Infine, ultimo di tutti, apparve anche a me come all’aborto. 9 Io infatti sono il minimo degli apostoli e non sono neppure degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. 10 Ma per la grazia di Dio sono quello che sono; e la sua grazia verso di me non è stata vana, anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.” (1 Corinzi 15:8-10)
Il fatto che Cristo è apparso anche a Paolo era necessario affinché Paolo potesse essere un apostolo. Un apostolo doveva aver personalmente visto Gesù risorto. In questi versetti, impariamo anche che ogni nostra capacità è solamente e totalmente per grazia. Ed è per questo che non dobbiamo mai vantarci se non solo della croce di Cristo.
Paolo è stato usato più di tutti gli altri apostoli, ma Paolo è il primo a riconoscere ch'era tutto e solamente per la grazia di Dio.
E allora, che sia Paolo o qualunque altro apostolo, l'evangelo era sempre e unicamente quello. È in base a questo che coloro che avevano creduto erano stati salvati. Non c'è altro evangelo. Leggo il versetto 11.
“11 Or dunque, sia io che loro, così predichiamo, e così voi avete creduto.” (1 Corinzi 15:11)
Gesù Cristo è l'unica via per arrivare a Dio. E quella via è per mezzo della fede nella sua morte e risurrezione, quando uno si ravvede e crede veramente in Gesù. Se noi siamo salvati, è per questo evangelo.
Ora, a questo punto Paolo inizia il suo discorso principale di questo capitolo, spiegando è la realtà della risurrezione. Tanti non credenti sono schermitori, e non vogliono credere alla risurrezione, o al massimo a loro sembra poco importante. Invece, Paolo, avendo già dichiarato che la risurrezione è vera perché c'erano tanti testimoni oculari, ora, spiega il motivo per cui la sua risurrezione è così importante.
Paolo inizia spiegando che se non c’è la risurrezione dei morti, neppure Cristo è risuscitato. In altre parole, o la risurrezione è per sia Cristo che per per tutti coloro che Cristo salverà, oppure, se non c'è la risurrezione per le persone salvate, nemmeno Cristo sarebbe risorto. Leggo i versetti 12 a 19.
“12 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come mai alcuni di voi dicono che non c’è la risurrezione dei morti? 13 Se dunque non c’è la risurrezione dei morti, neppure Cristo è risuscitato. 14 Ma se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. 15 Inoltre noi ci troveremo ad essere falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato Cristo, mentre non l’avrebbe risuscitato, se veramente i morti non risuscitano. 16 Se infatti i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; 17 ma se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora nei vostri peccati, 18 e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti. 19 Se noi speriamo in Cristo in questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini.” (1 Corinzi 15:12-19)
Questo discorso è fondamentale. Se non ci fosse la risurrezione di Gesù Cristo, allora, la predicazione sarebbe vana, come anche la fede. Cioè, se non c'è la risurrezione di Cristo Gesù, non c'è il perdono. Senza la risurrezione saremo ancora nei nostri peccati. La morte di Gesù non bastava per la nostra salvezza, serviva anche la risurrezione.
E quindi, Paolo chiude dichiarando nel versetto 19:
“Se noi speriamo in Cristo in questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini.” (1 Corinzi 15:19)
Negare la risurrezione è negare l'opera di Gesù Cristo. Non c'è salvezza in Gesù Cristo senza sia la morte che la risurrezione. Il perdono dei nostri peccati dipende dalla risurrezione di Cristo quanto dalla sua morte. Se non c’è la risurrezione, siamo miserabili, credendo una menzogna.
Però, Cristo è stato risuscitato. Non è una favola, è apparso a tanti testimoni oculari. È assolutamente vera e attendibile. Ed è anche essenziale e fondamentale. Ora, dal versetto 20 in poi Paolo spiega l'importanza della risurrezione di Gesù Cristo, e quello che ci ha ottenuto.
Leggo dal versetto 20. Notate che Cristo è la primizia di coloro che risusciteranno. Nel periodo dell'Antico Testamento, all'inizio della raccolta del frumento si raccoglieva una piccola parte del frumento, che si portava a Dio come sacrificio. Quella prima parte era la primizia. Poi, in seguito, si tornava nei campi per completare la raccolta, prendendo tutto il resto.
Quindi, dicendo che Cristo è la primizia indica che la risurrezione di Gesù Cristo avvenne per primo, e poi, tutto in una volta ci sarà la risurrezione di tutti coloro che credono. La risurrezione di Cristo garantisce la risurrezione di tutti i credenti.
Inoltre, Paolo fa paragoni fra Adamo e Cristo, un paragone che è stabilito da Dio. Per mezzo di un uomo, Adamo, la morte è arrivata a tutti gli uomini, così per mezzo di un uomo, Gesù Cristo, tutti i salvati saranno risuscitati in Cristo. Leggo dal versetto 20.
“20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. 21 Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. 22 Perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo, 23 ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta.” (1 Corinzi 15:20-23)
Prego che possiamo comprendere questa verità. Se tu sei in Gesù Cristo, allora, la tua risurrezione è garantita, in base alla risurrezione di Gesù Cristo. Cioè, il fatto che Gesù Cristo è risuscitato, come aveva annunciato, ci dà la certezza che anche noi saremmo risuscitati, come la Bibbia dichiara volta dopo volta.
A causa del peccato di Adamo, ogni uomo nasce nel peccato. In base alla risurrezione di Gesù Cristo, ogni uomo che nasce di nuovo per mezzo di Gesù Cristo sarà risuscitato per vivere per sempre con Dio in cielo.
La Bibbia usa il termine “una viva speranza” per la speranza sicura che noi abbiamo di risuscitare, e quella viva speranza è fondata sicuramente sulla risurrezione di Gesù Cristo. Vi leggo 1Pietro 1:3.
“Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti,” (1Pietro 1:3 LND).
Nessun uomo nella storia del mondo è riuscito a risuscitare con la propria potenza. Gesù Cristo è risuscitato, proprio come ha dichiarato, e per questo, anche la nostra risurrezione è sicura!
Quando consideri la tua vita, le circostanze che deve affrontare, le difficoltà, i problemi e le prove, ricorda che le tutte queste cose passeranno. Se siamo in Cristo abbiamo la certezza che tutto quello passerà, e noi saremo con Dio per sempre, con un corpo nuovo, un corpo spirituale, come il corpo di Gesù Cristo risuscitato.
Nella Bibbia incoraggia ognuno di noi che è un vero credente a tenere questa verità sempre presente nella mente. Non è solamente una dottrina da credere, è una verità che può darci grande gioia, anche nelle prove, sapendo quello che ci sta davanti!
Quindi, voglio incoraggiare ciascuno di voi che è in Cristo a tenere ben presente nella mente il privilegio di avere Gesù come garanzia della tua risurrezione eterna!
Ogni male che esiste nel mondo oggi sarà sconfitto da Gesù Cristo, perché ogni male sarà giudicato e sconfitto. Nella risurrezione dei santi, saremo circondati di bene nella presenza di Dio. Leggo i versetti 24 a 26.
24 Poi verrà la fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni principato, e ogni potestà e potenza. 25 Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi. 26 L’ultimo nemico che sarà distrutto è la morte.” (1 Corinzi 15:1-26 LND)
Ogni nostro nemico in questa vita sarà distrutto. Se noi siamo in Cristo, davanti noi che la risurrezione ad una vita di gioia eterna nella presenza di Dio! Questo è motivo di gioire, anche nelle prove più profonde!
Altri Benefici
Questo è un beneficio immenso eterno che noi abbiamo per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo. Vorrei prendere alcuni minuti per solo menzionare alcuni degli altri benefici che abbiamo per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo. Questo non è un elenco completo, ma ci aiuta a capire quanta gioia possiamo avere pensando alla risurrezione di Cristo, e quello che ci ha procurato.
Abbiamo Cristo come Sommo Sacerdote
Il fatto che Gesù Cristo è risuscitato vuol dire che Egli vive ora. Se fosse solo morto per i peccati, non avremo più Cristo. Ma Gesù Cristo è vivente. E come Cristo vivente, Gesù esercita tanti ruoli per il nostro bene.
Per esempio, Gesù Cristo è il nostro Sommo Sacerdote. Avendo offerto se stesso, Gesù rimane alla destra del Padre come Sommo Sacerdote per noi, in base al suo sacrificio. Questo suo ruolo per noi ci permette ad avere libero accesso a Dio stesso, nella preghiera, per ottenere aiuto e grazia in ogni situazione. Leggo di questo accesso che abbiamo per mezzo di Cristo risorto in Ebrei 4:14-16.
“14 Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. 15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno.” (Ebrei 4:14-16 LND)
In Cristo Gesù, essendo il nostro Sommo Sacerdote, abbiamo libero accesso al trono della grazia di Dio. Rallegriamoci per questo immenso privilegio, che abbiamo perché Cristo Gesù è risuscitato.
Abbiamo Cristo come Avvocato
Quando consideriamo la assoluta santità di Dio, e quanto ogni nostro peccato è gravissimo, per merito nostro, basterebbe solo un peccato dopo la salvezza e saremo scacciati dalla presenza di Dio. Sarebbe impossibile ottenere il perdono.
Però, visto che Gesù Cristo è risuscitato, avendo pagato per i nostri peccati, Gesù è anche il nostro Avvocato presso il Padre. Per mezzo suo possiamo ottenere perdono. Egli è la propiziazione per i nostri peccati che ci provvede quel perdono di cui abbiamo bisogno. Leggiamo di questo suo ruolo in 1 Giovanni 2:1,2. Ve lo leggo.
“1 Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo il giusto. 2 Egli è la propiziazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.” (1 Giovanni 2:1-2 LND)
Anche questa immensa benedizione è dovuto al fatto che Gesù Cristo è andato alla croce, ma poi è risuscitato.
Cristo intercede per noi
Un altro meraviglioso beneficio che abbiamo dovuto al fatto che Gesù Cristo è risuscitato e sta alla destra di Dio è che Gesù stesso intercede per noi. Gesù Cristo, come il nostro Signore risorto, prega per noi. Mentre era sulla terra, Gesù pregava per i suoi discepoli, e anche per noi. Un esempio di questo è Luca 22:31,32.
“31 Il Signore disse ancora: "Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano. 32 Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli".” (Luca 22:31-32 LND)
Anche in Giovanni 17, nella preghiera di Gesù prima di andare alla croce, pregava moltissimo per i discepoli, e non solo per loro, ma per tutti coloro che avrebbero creduto in Lui nei secoli. Leggo solo una parte di quella preghiera. Leggo Giovanni 17:15-20.
“15 Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Santificali nella tua verità, la tua parola è verità, 18 Come tu hai mandato me nel mondo, così ho mandato loro nel mondo. 19 E per loro santifico me stesso, affinché essi pure siano santificati in verità. 20 Or io non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me per mezzo della loro parola” (Giovanni 17:15-20 LND)
Gesù pregava per noi mentre era sulla terra, è ora che è in cielo, continua a pregare per noi, ad intercedere per noi. Leggiamo di questo per esempio in Romani 8:34
“Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi,” (Romani 8:34 LND).
Questo è meraviglioso, ed è possibile solamente perché Gesù Cristo non è solo morto per noi, ma è anche risorto. La risurrezione è fondamentale per tutti questi benefici.
Cristo ha ogni potere in cielo e in terra
Essendo risorto, a Cristo è stato dato ogni potestà in cielo e sulla terra, e perciò, è pienamente sovrano in ogni situazione che potremmo mai affrontare. Questo vuol dire che siamo pienamente sicuri nelle sue mani. Non c'è nulla in tutta la nostra vita che può mai andare contro quello che Gesù Cristo stabilisce per noi, perché egli ha ogni potestà. Ora che è risorto, Cristo regna. Leggo la sua dichiarazione dopo che era risuscitato in Matteo 28:19,20.
“18 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: "Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen".” (Matteo 28:18-20 LND)
Quindi, siamo pienamente sicuri, perché ogni costa è sotto il suo controllo. Il nostro Signore, risorto e vivente, ha ogni potestà. Siamo sicuri in Lui. SE tu sei un vero credente in Cristo, TU sei sicuro in Cristo, che è risorto, e che regna su tutto.
Cristo ritorna per noi
Essendo risorto, abbiamo in Gesù Cristo la promessa che egli ritornerà per prenderci. Gesù è tornata in cielo dopo la risurrezione, e ha dato la parola che ritornerà per noi. Leggo le sue parole in Giovanni 14:1-3.
“1 "Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me. 2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. 3 E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.” (Giovanni 14:1-3 LND)
È proprio il fatto che Gesù Cristo è risorto che rende questa meravigliosa promessa sicura.
Quindi, a ciascuno dico: ricordati che tutto quello che tu devi affrontare in questa vita dura poco, e davanti a noi c'è il riposo eterno nella presenza di Cristo per sempre. Gesù Cristo ritornerà per noi, e ci porterà con sé nel posto che sta preparando ora per noi.
Siamo giustificati in Lui
Visto che Cristo è vivente, abbiamo l'adempimento di ogni promessa di Dio in Cristo Gesù. Perciò, tutte le meravigliose promesse di Dio sono sicure, perché Cristo è risorto. Parlando di Gesù Cristo, leggiamo, in 2 Corinzi 1:20,
“Poiché tutte le promesse di Dio hanno in lui il "sì" e "l’amen," alla gloria di Dio per mezzo di noi.” (2 Corinzi 1:20 LND).
Cristo risorto è l’adempimento di ogni promessa di Dio. Inoltre, la nostra giustificazione è un risultato della risurrezione di Gesù Cristo. Che ha comprato il perdono con il suo sacrificio, e per mezzo della sua risurrezione siamo giustificati. Leggo di questo in Romani 4:25.
“il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.” (Romani 4:25 LND)
Conclusione
Non c’è il tempo di parlare di altri benefici che abbiamo grazie alla risurrezione di Gesù Cristo. Vi esorto tutti a pensare spesso alla verità che Gesù Cristo è risorto. In Cristo, siamo sicuri, in ogni situazione di questa vita, e anche per l’eternità. La sua risurrezione è la garanzia della nostra risurrezione. La sua vittoria è la nostra vittoria. La sua risurrezione vuol dire che noi serviamo un Signore vivo, che ci ama e ci cura con saggezza e con potenza.
Quindi, mentre è giusto pensare sempre della morte di Gesù Cristo sulla croce, pensiamo anche della risurrezione di Gesù Cristo. Quanta gioia possiamo avere se teniamo in mente che serviamo un Signore vivente, e che la nostra eternità è sicura, perché Cristo è risorto! Gioite in Cristo!