Oggi è la Pasqua, la festa stabilita da Dio per riconoscere la morte e la risurrezione di Gesù Cristo. Visto che siamo nati e cresciuti sentendo sempre della Pasqua, è facile non riflettere a fondo sul suo vero significato. Però, è importante fermarci, non solo oggi, ma oggi in modo particolare, per riflettere sul fatto che Gesù Cristo, Dio incarnato, è veramente andato alla croce per pagare la nostra condanna. È veramente morto. Ed è veramente risorto, tornato in vita, come aveva detto.
Pensate all’impossibilità, umana, della risurrezione.
Per esempio, immagina che sei presente quando una persona cara a te muore. Viene il dottore che accerta la morte. Vai a casa, molto triste.
Un po’ di tempo dopo, vai nella stanza mortuaria, per vedere il cadavere un’ultima volta. Invece, non è là. Sei confuso. Cominci a chiedere a tutti se sanno chi ha portato via il cadavere.
Poi, ad un tratto, la persona, colui che tu avevi visto morire, appare, e parla con te.
Se dovesse succedere così a te, saresti stupefatto! Sappiamo tutti che quando uno muore, muore. È impossibile che torna in vita. Eppure, è veramente successo nella persona di Gesù Cristo! Questo è quello che celebriamo la Pasqua! E non solo, ma celebriamo perché la risurrezione di Gesù Cristo rende possibile e sicura la nostra salvezza.
Però la meraviglia della Pasqua non è solamente la risurrezione in sé, per quanto è qualcosa di strepitoso, ma il fatto che Gesù Cristo è risorto come Signore e Salvatore, per noi, avendo pagato il prezzo del nostro peccato!
Spero che negli ultimi giorni, abbiate riflettuto molto sulle sofferenze di Gesù mentre era sulla croce, soprattutto il fatto che Egli subì l'ira di Dio per i nostri peccati. È importante pensare spesso che Gesù ha sofferto, là sulla croce, l’ira di Dio per pagare la nostra condanna.
Ricordate che quando Gesù aveva finito di pagare il prezzo del peccato, gridò “è compiuto”. Allora, Dio squarciò la cortina del Tempio! (Luca 23:45), mostrando al mondo che ora, c’è libero accesso a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Cioè, prima del sacrificio di Gesù sulla croce, non c’era libero accesso a Dio. Ora, tramite l’opera completa di Gesù sulla croce, ora c’è libero accesso a Dio! Ogni vero credente ha questo libero accesso a Dio, tutto per merito del sacrificio di Gesù e la sua risurrezione.
Che giorno fu crocifisso Gesù?
Prima di considerare qualcosa della risurrezione, vorrei fare qualche commento per rendere chiaro qualcosa per quanto riguarda in che giorno Gesù fu crocifisso. Ci sono alcuni che dicono che non è possibile che Gesù fu crocifisso venerdì, e poi, risuscitato già domenica mattina, perché non sarebbe tre giorni interi. Dicono che devono essere tre giorni di 24 ore, e quindi, 72 ore. Però, non tengono conto che i Giudei contavano i giorni con un sistema diversa del nostro. Consideriamo questo brevemente.
I Giudei usavano un sistema di tempo diverso dal nostro. Per i Giudei, il giorno finiva al tramonto, e il nuovo giorno iniziava a quel punto. Leggiamo di questo in Genesi 1, parlando della creazione, dove leggiamo che prima c’era la sera, e poi il giorno. Leggo Genesi 1:13 come esempio.
“Così fu sera, poi fu mattina: il terzo giorno.” (Genesi 1:13 LND)
Quindi, per i Giudei, il giorno inizia al tramonto.
Inoltre, è importante capire che per i Giudei, dire “tre giorni”, non vuol dire necessariamente tre giorni interi. Anche solo una parte di un giorno contava come quel giorno. Anche noi parliamo di giorni senza implicare che erano necessariamente 24 ore interi.
Allora, Gesù fu crocifisso il venerdì, e messo nella tomba prima del tramonto. Quindi, era morto e seppellito il venerdì, secondo il calcolo dei Giudei. Quello era un giorno.
Poi, a quello che sono le 18:00 venerdì per noi, per i Giudei, iniziò il sabato. Quindi, Gesù era nella tomba tutto il sabato.
La domenica per loro iniziò a quello che per noi sarebbe il tramonto di sabato. Quindi, Gesù era nella tomba anche la domenica. Fu risuscitato prima dell’alba domenica mattina.
Perciò, per come i Giudei contavano il tempo, Gesù era morto tre giorni, come fu profetizzato. Dobbiamo usare i loro calcoli, e non i nostri, per capire correttamente la Bibbia.
La cosa importante è che Gesù è morto, come annunciato, ed è risorto, e in Lui c’è perdono. Dio mantiene sempre la sua parola.
i Giudei cercano di ostacolare Dio
Consideriamo alcuni dettagli della crocifissione e della risurrezione che possono fortificare la nostra fede nel nostro Signore, Gesù Cristo.
Per esempio, in Matteo 27, leggiamo che i Giudei volevano ostacolare la risurrezione. Però, nessuno può ostacolare l’opera di Dio, né allora, né oggi. Vi spiego questo avvenimento.
Trovate Matteo 27:62. I capi dei Giudei avevano capito che Gesù doveva risuscitare. Volevano ostacolarlo, non capendo che nessun può fermare l’opera di Dio. Seguite mentre leggo Matteo 27:62-66.
“62 E il giorno seguente, che era quello successivo alla Preparazione, i capi dei sacerdoti e i farisei si riunirono presso Pilato, 63 dicendo: "Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, quando era ancora in vita, disse: "Dopo tre giorni io risusciterò". 64 Ordina dunque che il sepolcro sia ben custodito fino al terzo giorno, che talora non vengano i suoi discepoli di notte a rubare il corpo e poi dicano al popolo: "egli è risuscitato dai morti" così l’ultimo inganno sarebbe peggiore del primo". 65 Ma Pilato disse loro: "Voi avete un corpo di guardia; andate, e assicurate il sepolcro, come vi sembra meglio". 66 Essi dunque andarono e assicurarono il sepolcro e, oltre a mettere la guardia, sigillarono la pietra.” (Matteo 27:62-66 LND)
Questo è successo di sabato, perciò, i capi dei sacerdoti, e i farisei, non stavano rispettando la legge di Dio, come l’avevano loro stessi interpretata, che gli vietava di andare da Pilato, un gentile, il sabato. Però, il loro odio per Gesù li spinse ad ignorare la legge. Infatti, nonostante l’apparenza di essere uomini religiosi, questi uomini non avevano alcun vero amore per Dio. C’è da notare anche che nonostante che i sacerdoti e i farisei erano nemici, e si disprezzavano gli uni gli altri, in questa occasione, si unirono per opporsi a Gesù Cristo.
Parlando con Pilato, questi uomini chiamarono Gesù Cristo “quel seduttore”. Che ipocriti! Gesù era assolutamente onesto, anzi, Gesù è la verità stessa! Piuttosto questi uomini erano seduttori, perché dicevano al popolo di portarli a Dio, quando in realtà li portavano lontani da Dio. Quindi, questi uomini erano seduttori, e chiamavano Gesù, il Vero, “quel seduttore”.
Gli uomini malvagi non hanno alcun problema mentire contro gli altri. Ma alla fine, sarà sempre la verità a vincere.
Capivano della risurrezione
È da notare che questi giudei avevano capito le dichiarazioni di Gesù che Egli sarebbe risuscitato dopo tre giorni, mentre i discepoli di Gesù non l’avevano capito, nonostante Gesù avesse parlato apertamente con loro. Leggo le parole di Gesù ai suoi discepoli in Marco 8 e 9, quando annuncia a loro che sarebbe morto, e poi, risuscitato:
“Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell’uomo soffrisse molte cose, fosse riprovato dagli anziani dai capi dei sacerdoti e dagli scribi e fosse ucciso, e dopo tre giorni risuscitasse.” (Marco 8:31 LND)
“31 Egli infatti ammaestrava i suoi discepoli e diceva loro: "Il Figlio dell’uomo sarà presto dato nelle mani degli uomini ed essi lo uccideranno; ma dopo essere stato ucciso, risusciterà il terzo giorno" 32 Essi però non comprendevano questo parlare e avevano timore di interrogarlo.” (Marco 9:31-32 LND)
Gesù aveva parlato chiaramente con i discepoli, però non lo avevano capito. Invece Gesù non aveva parlato in modo diretto con i farisei e i sacerdoti, eppure, avevano capito, come leggiamo in Matteo 16.
“Una generazione malvagia ed adultera richiede un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno del profeta Giona," E, lasciatili, se ne andò.” (Matteo 16:4 LND)
Questo non era chiaro come Gesù aveva parlato con i suoi discepoli. Eppure, questi Giudei capivano quello che Gesù stava dicendo. Capivano che Gesù sta dichiarando di risuscitare il terzo giorno.
Questi capi religiosi avevano visto i miracoli di Gesù, avevano sentito il suo insegnamento, e capivano che egli aveva dichiarato di risuscitare dopo tre giorni. È stata la poca fede dei discepoli ad ostacolarli da capire le chiare parole di Gesù Cristo. Delle volte, anche noi abbiamo poca fede, che ci ostacola dal riconoscere le chiare promesse di Dio, quando Egli promette di curarci perfettamente. Quindi, preghiamo a Dio di darci sempre più fede. Dio farà tutto quello che ha promesso di fare, anche se a noi sembra impossibile. Oh che possiamo credere a quello che Dio dichiara.
Comunque, questi capi e i farisei volevano a tutti i costi ostacolare la risurrezione di Gesù, o almeno, evitare che i discepoli rubassero il suo corpo dicendo che era risuscitato. Perciò, chiesero al governatore Pilato che il sepolcro fosse sicuramente custodito.
Pilato accettò la loro richiesta, e li diede un corpo di guardia, composto da soldati romani. La tomba era chiusa con una grossa pietra. Inoltre, misero un sigillo sulla grossa pietra che chiudeva il sepolcro.
Quindi, umanamente, non si poteva aprire la tomba. C’era la grande pietra, c’era il sigillo, e poi, c’erano i soldati romani, con l’ordine di tenere sempre chiusa la tomba. I capi e i farisei credevano che facendo così, Gesù non potesse risuscitare.
Che cosa stavano facendo questi uomini? Stavano cercando di opporsi a Dio! Sapevano che Gesù aveva promesso di risuscitare, e cercavano di ostacolarlo. Si stavano opponendo a Dio.
Come risponde Dio quando gli uomini cercano di opporsi a Lui? Troviamo la risposta in Salmo 2:1-6. Ve lo leggo.
“1 Perché tumultuano le nazioni, e i popoli tramano cose vane? 2 I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano insieme contro l’Eterno e contro il suo Unto, 3 dicendo: "Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi". 4 Colui che siede nei cieli riderà, il Signore si farà beffe di loro. 5 Allora parlerà loro nella sua ira, e nel suo grande sdegno li spaventerà, 6 e dirà: "Ho insediato il mio re sopra Sion, il mio santo monte.” (Salmo 2:1-6 LND)
Quando uomini peccatori cercano di ostacolare l’opera di Dio, Dio si fa beffe di loro, e poi, si rivolge a loro con ira.
Questi uomini malvagi congiuravano insieme per cercare di ostacolare la risurrezione di Gesù Cristo. Che assurdità! Che stoltezza! Il Signore non permette a nessuno di ostacolare la sua opera. Gli uomini non potranno mai fermare la mano di Dio. Cercare di opporsi a Dio fa cadere in un giudizio molto severo. Non potevano fermare la risurrezione, e non possono fermare quello che Dio sta facendo nella tua vita.
Quanto è importante che ricordiamo questo. Noi possiamo trovarci in situazioni difficili, con uomini malvagi, che cercano di farci del male. È facile, in questi momenti, aver timore. Ma non dobbiamo temere. Come gli uomini non potevano ostacolare Dio nel risuscitare Cristo, non possono ostacolare Dio nel suo piano perfetto per noi. Dio è pienamente in controllo, e nessuno, né gli uomini, né Satana, può ostacolare Dio. Grazie a Dio!!
La tomba vuota
Andiamo avanti, e leggiamo ora Matteo 28:1-10. L’avvenimento descritto in questi versetti è così incredibile e potente che dovrebbe colpirci tantissimo.
Purtroppo, spesso il fatto che conosciamo questo avvenimento così bene ci ostacola da essere colpiti. Oh che possiamo capire l’immensità della risurrezione di Gesù.
Ricordate: Gesù era morto venerdì pomeriggio. Era veramente morto. Non era solo svenuto, era morto. Peggio ancora, mentre era sulla croce, aveva subito l’ira di Dio.
Leggiamo quello che è successo domenica. Cerchiamo di immaginare come sarebbe stato per noi, se fossimo stati là, sapendo che il nostro Gesù era morto, che Colui in cui avevamo sperato era morto.
Immaginandoci là, ci sembra che i malvagi avessero vinto, uccidendo Gesù. Avevamo visto Gesù morto, lo abbiamo visto tolto giù dalla croce e messo nella tomba. Il nostro cuore era pieno di grande dolore, pensando alla morte di Gesù. Leggiamo da questo punto di vista.
Ricordate che le donne avevano visto Giuseppe di Arimatea mettere Gesù nella tomba poco prima del tramonto venerdì. Le donne volevano tornare dopo il sabato per ungere il corpo di Gesù con spezie, che era la tradizione. Perciò, la domenica mattina presto, passato il sabato, volevano compiere quest’opera, dando a Gesù un sepoltura giusta. Queste donne stavano andando per rendere l'ultimo atto di amore ed onore a Colui in cui avevano creduto, ma che ora era morto!
Ora, leggo quello che è successo, leggendo dal Matteo 28:1.
“1 Ora, alla fine del sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l’altra Maria andarono a vedere il sepolcro. 2 Ed ecco, si fece un gran terremoto, perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne e rotolò la pietra dall’apertura del sepolcro e si pose a sedere su di essa. 3 E il suo aspetto era come di folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4 E, per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono e rimasero come morte; 5 ma l’angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: "Voi, non temete, perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l’ho detto". 8 Esse dunque si allontanarono in fretta dal sepolcro con spavento e con grande gioia; e corsero a darne la notizia ai suoi discepoli. 9 E mentre andavano a dirlo ai discepoli, ecco Gesù venne loro incontro e disse: "Salve!". Allora esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono. 10 Quindi Gesù disse loro: "Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e che là mi vedranno".” (Matteo 28:1-10 LND)
Non è possibile! Gesù era morto, eppure, ora era VIVO. Impossibile ma vero. Il loro timore era misto con immensa gioia. Gesù era vivo! Ed è vivo tuttora, per sempre.
Un commento sugli angeli
Vorrei fare qualche commento sugli angeli. Dio aveva mandato un angelo per spostare la pietra per loro. In Matteo abbiamo letto che Dio mandò un gran terremoto, e un angelo del cielo, che rotolò la pietra e vi sedette sopra.
Spesso, gli angeli vengono rappresentati come se fossero quasi identici agli uomini, o peggio ancora, come se fossero simili a dei bambini paffuti con delle alette. Entrambi questi concetti sono sbagliati.
Nella Bibbia, ci sono volte in cui gli angeli si presentano in forma di uomini, e in quei casi, assomigliano agli uomini. Però in altri casi, come questo, si presentano nella loro grandezza e potenza. Per esempio, quando gli angeli apparsero ai pastori, la notte che Gesù nacque, erano pieni della gloria di Dio, e i pastori avevano grande timore.
Quando gli angeli appaiano nella loro potenza, gli uomini reagiscono con grande timore, come qua alla tomba vuota. Nonostante che questi soldati romani erano uomini forti e duri, erano pieni di timore, al punto che erano come se fossero morti. Non dobbiamo mai immaginare gli angeli come se fossero come noi.
Per quanto riguarda il ruolo degli angeli, sappiamo da tanti brani biblici che essi servono e adorano Dio. Inoltre, in Ebrei 1:14, dove si parla degli angeli, leggiamo che Dio li manda per servire per il bene dei credenti. Non servono i credenti, servono per il loro bene. Leggo:
“Non sono essi tutti spiriti servitori, mandati a servire per il bene di coloro che hanno da ereditare la salvezza?” (Ebrei 1:14 LND)
Gli angeli sono totalmente ubbidienti a Dio, e vengono mandati da Dio per servire in favore dei figli di Dio. È importante notare che nella Bibbia, non sono mai i credenti che chiamano gli angeli, ma è Dio che li manda. Quindi, ci sono angeli, sono all’opera, ma non abbiamo noi modo di parlare o contattare loro. Sono mandati da Dio.
la tomba vuota
Torniamo agli avvenimenti al sepolcro. Ricordate che il sepolcro era stata chiusa con una grandissima pietra, e poi, era sigillato, e infine, era custodito dalle le guardie romane. Ora, le donne trovavano il sigillo rotto, la pietra rotolata via, e le guardie erano così spaventate da essere come morte! In un attimo, senza intervento umano, tutte le misure che gli uomini avevano preso per ostacolare Dio furono tolte di mezzo. Quando Dio decide di agire, è impossibile ostacolarLo!
È importante notare che l’angelo non aprì la tomba per permettere a Gesù di uscire, ma piuttosto per permettere alle donne e poi più tardi ai discepoli di entrare, affinché potessero vedere che Gesù non era più sepolto, perché era già risuscitato. Dio ci dà tutto il necessario per fortificare la nostra fede.
Quando l’angelo parla con le donne, le riprende, pur con molta dolcezza, perché cercavano Gesù fra i morti. Poi fortifica la loro fede, annunciando la strepitosa notizia che Gesù era risuscitato, e mostrando il luogo dove Egli giaceva prima. Leggiamo Matteo 28:5-7.
“5 ma l’angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: "Voi, non temete, perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l’ho detto".” (Matteo 28:5-7 LND)
L’angelo disse loro: “voi cercate Gesù, ma non è qui, perché è risorto come aveva detto.” In altre parole, le donne, come anche i discepoli, avrebbero dovuto sapere che Gesù sarebbe risuscitato, perché Egli lo aveva annunciato loro più volte! L’angelo ricordò alle donne questo fatto, ma poi annunciò la buona notizia: Gesù è risorto! Venite a vedere il sepolcro vuoto! E poi, andate presto ad annunciare questa incredibile e meravigliosa notizia ai suoi discepoli!
La buona notizia di Gesù non è da tenere per noi stessi, è da annunciare agli altri. Noi siamo la luce del mondo, con l’incarico di proclamare Gesù Cristo a tutti. Non manchiamo in questo impegno. Nessun può credere per la salvezza se non sentire parlare di Gesù.
Una parola speciale per Pietro
Nell’Evangelo di Marco, troviamo un dettaglio che non troviamo in Matteo. La tradizione ci dice che Marco era l’assistente di Pietro, e il suo Evangelo viene principalmente da Pietro. Allora, notiamo un dettaglio in quello che l’angelo dichiarò dalle donne, e che Marco aggiunge per noi. Leggo da Marco 16:6,7, in cui sono citate le parole dell’angelo alle donne.
“6 Ed egli disse loro: "Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; è risuscitato, non è qui, ecco il luogo dove l’avevano posto. 7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete come vi ha detto".” (Marco 16:6-7 LND)
Marco aggiunge il dettaglio che l’angelo disse: “andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro”. Pietro avrebbe potuto pensare di non poter essere più un discepolo, perché aveva negato di conoscere Gesù. Però qua, vediamo che fu ristabilito come discepolo. Quanto grande è il perdono di Dio, quando uno si ravvede veramente!
Io prego che ognuno di noi possa capire quanto è terribile il peccato, ma poi, che capirà che il perdono è ancora più grande. Sulla croce, Gesù ha pagato la condanna per il peccato. Perciò ora, in Gesù Cristo, c’è pieno perdono quando ci ravvediamo e confessiamo il nostro peccato.
Il peccato di Pietro era grande, ma il perdono di Gesù era ancora più grande. Dove il peccato abbonda, la meravigliosa grazia di Dio, in Gesù Cristo, sovra-abbonda.
E quindi, questo angelo manda un messaggio specifico a Pietro da parte di Gesù, per fargli capire che era perdonato.
E tramite la Bibbia, Dio manda lo stesso messaggio a noi. C’è perdono anche per noi. Leggo 1Giovanni 1:9.
“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.” (1Giovanni 1:9 LND)
Che questa verità sia un incoraggiamento a ciascuno a non rimanere nel peccato, ma a confessare il peccato, per poi godere il vero perdono di Dio, e ritornare ad avere il privilegio di portare frutto alla gloria di Dio.
L'annuncio che Gesù incontrerebbe i discepoli
Le donne dovevano annunciare ai discepoli che Gesù li avrebbe preceduti in Galilea. Gesù stesso aveva pure annunciato questo ai discepoli poco prima della sua crocifissione, come leggiamo in Matteo 26:32. Leggo dal v.30 per avere un po' di contesto.
“30 E, dopo aver cantato l’inno, se ne uscirono verso il monte degli Ulivi. 31 Allora Gesù disse loro: "Voi tutti questa notte sarete scandalizzati per causa mia, perché sta scritto: "Percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". 32 Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea,"” (Matteo 26:30-32 LND)
Qui vediamo la tenera cura di Gesù, e come tutto andava secondo il suo piano perfetto. Egli aveva annunciato ai discepoli la sua morte, e il fatto che tutti loro sarebbero scappati, ma aveva anche annunciato la sua resurrezione, e che si sarebbero ritrovati insieme a Lui in Galilea! In altre parole, Gesù aveva annunciato loro che ci sarebbe la notte delle difficoltà, quando Egli sarebbe crocifisso, ma annunciò anche che dopo, ci sarebbe stata la luce brillante di stare di nuovo con Lui.
E anche a noi Dio annuncia che in questa vita, ci saranno prove e difficoltà, ma che poi dopo c’è la luce, perché è riservato per noi un’eredità con Cristo per sempre. Leggo le parole di Gesù in Giovanni 14:1-3:
“1 "Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me. 2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. 3 E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.” (Giovanni 14:1-3 LND)
Gesù aveva dichiarato che avrebbe preceduto i discepoli in Galilea, e a noi, promette di andare avanti per prepararci un posto in cielo. Possiamo avere pace, anche nelle prove più pesanti, sapendo che tutto qua finirà, e che poi, Cristo ci porterà con sé per sempre.
Gesù mantiene sempre la sua parola, anche quando a noi sembra impossibile. Vedendo Gesù morire sulla croce, sembrava impossibile vederlo ancora in vita. Eppure, esattamente come aveva dichiarato, Gesù è risuscitato e ha visto loro ancora.
E, similmente, Gesù ha dato a noi la parola che non ci lascerà e non ci abbandonerà. Egli ha promesso di stare sempre con noi. Egli dichiara che ha ogni potere in cielo e sulla terra.
Allora, visto che Gesù Cristo era potente da risuscitare dalla morte, Gesù è potente da fare TUTTO quello che ha promesso a noi. Per quanto potrebbe SEMBRARE impossibile qualche promessa di Gesù, Gesù ha ogni potestà in cielo e in terra, e adempierà ogni sua promessa. Possiamo confidare pienamente in tutto quello che Gesù promette.
Applicazioni
Pensando a tutto,era umanamente impossibile per Gesù di risuscitare. Gesù era morto. Però, in Giovanni 10, Gesù aveva dichiarato di avere il potere di riprendere la sua vita, dopo averla deposta per noi. Leggo Giovanni 10:17,18.
“17 Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia vita per prenderla di nuovo. 18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e il potere di prenderla di nuovo; questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio".” (Giovanni 10:17-18 LND)
Gesù aveva il potere di superare quel nemico che nessun uomo ha mai potuto superare, la morte. Gesù ha vinto la morte.
E perciò, Gesù è potente di superare ogni nemico, ogni ostacolo, e ogni problema. Chi confida in Gesù Cristo, non sarà mai deluso.
Pensate ai seguaci di Gesù: Venerdì, vedono Gesù morire. Sabato facevano lutto, il loro Signore era morto. Ogni speranza era persa. Era la notte buia della prova. Non vedevano alcuna luce, nessuna speranza.
Eppure, Gesù aveva promesso di tornare, di risuscitare. E, nonostante che umanamente non si può vincere la morte, Gesù è risuscitato. Dopo la notte di buio, è arrivata la luce della mattina, una mattina che non finirà mai, perché Gesù ha vinto la morte e il peccato, una volta per sempre.
Considerate la potenza di Gesù, le promesse di Gesù, e il cuore di Gesù. E così, possiamo confidare in tutto quello che Gesù dichiara. Colui che ha sconfitto la morte, può sconfiggere ogni nemico. In Gesù Cristo, noi abbiamo vittoria sulla morte. Infatti, in Giovanni troviamo scritto:
“25 Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà. 26 E chiunque vive e crede in me, non morrà mai in eterno. Credi tu questo?".” (Giovanni 11:25-26 LND)
Gesù permette le prove, per farci crescere, ma poi, ci libererà da ogni prova, e ci libererà anche dalla morte, e ci porterà con sé in cielo. Siamo sicuri in Gesù Cristo.
Il nemico più potente dell'uomo, la morte, è stato sconfitto da Gesù Cristo. In Cristo, abbiamo vittoria sulla morte, sul peccato, e siamo stati liberati dalla condanna eterna. La Risurrezione di Gesù Cristo è la conferma che abbiamo la vittoria in Lui.
Ricordate che nessuno può ostacolare l'opera di Dio in noi. Gli uomini più potente di allora, le autorità religiose, e la forza militare del Impero Romano, hanno cercato di ostacolare la risurrezione, ma era del tutto inutile.
Nessuno può ostacolare Dio da portare a compimento ogni dettaglio del suo piano nella tua vita. Gli uomini non possono ostacolare quello che Dio sta compiendo in noi. Dio è sovranamente in controllo di tutto. La sua volontà sarà fatta. Possiamo risposarci in Lui. Possiamo avere fede in Dio Padre, e in Gesù Cristo il Signore. Chi cammina per fede in Cristo non sarà deluso.
Perciò, se tu hai veramente creduto in Gesù Cristo, allora, hai un Signore vivente, un Signore che regna, un Salvatore sufficiente per ogni pericolo! Perciò, in Cristo, sei sicuro, sicuro nelle mani di Cristo! Cristo è risorto, Egli vive, Egli regna, ed Egli ritornerà per noi, proprio come ha promesso!
Quindi, oggi, celebriamo il nostro Signore e Salvatore, risorto, che regna, e che ritornerà.
Celebriamo la vittoria di Gesù, vittoria che ci provvede il perdono, e la vita eterna! Questa è la Buona Pasqua!