È possibile avere qualcosa di meraviglioso, ma non riconoscere quanto è meraviglioso? Certo è possibile. Purtroppo, succede spesso. Quanto facilmente gli uomini tolgono gli occhi da quello che è di immenso valore, per guardare altrove.
Nel giardino dell’Eden, Adamo ed Eva avevano tutto, ma soprattutto, avevano un rapporto diretto e personale con Dio. Quello che avevano era di infinito valore. Eppure, ascoltando il serpente, tolsero gli occhi da Dio, e guardarono altrove. Questo spinse loro a credere la menzogna che ci fossero benedizioni più grandi che conoscere Dio. E così, furono separati da Dio. Tutto perché non guardarono a quello che avevano.
Quanto è importante tenere i nostri occhi sulle benedizioni che abbiamo in Gesù Cristo.
Infatti, in realtà, quello che determina principalmente come stiamo non sono le nostre circostanze, ma è dove guardiamo e a che cosa pensiamo. Che, due persone possono trovarsi nelle stesse circostanze, ma uno guarda con una certa prospettiva, e l'altra con un'altra prospettiva. Il primo potrebbe essere tutto agitato e aggravato, e il secondo potrebbe avere grande pace, e anche gioia. Dipende dove guardano.
Oggi, continuando nel nostro studio dell'epistola di 1 Giovanni, capitolo 3, iniziamo con un'esortazione per noi di riconoscere la grandezza della nostra posizione in Gesù Cristo, e dove ci porterà. Poi, Giovanni ci dà motivi importanti per cui dobbiamo camminare in santità, anziché nel peccato. La vera vita cristiana e qualcosa di immenso, di meraviglioso. Quanto è importante che consideriamo la grandezza di quello che abbiamo in Cristo.
Quindi, trovate con me 1Giovanni 3, iniziando con versetto 1. Questo versetto è un comandamento di fermarci a guardare la grandezza della nostra salvezza in Gesù Cristo. Consideriamo attentamente quello che Dio ci dichiara qua tramite Giovanni. Seguite mentre leggo la prima parte di questo versetto.
1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. (1Giovanni 3:1)
Questo versetto inizia con un imperativo, un comandamento. La parola usata è “vedete”. La parola in greco implica non solo vedere con gli occhi, ma significa prendere nota, notare, registrare nella mente. In altre parole, Dio ci sta dicendo di fermarci a notare veramente e seriamente.
E che cosa dobbiamo notare? Dobbiamo notare quale amore il Padre ha profuso su di noi. L’amore che Dio Padre ci ha dato è così immenso che dobbiamo fermarci per riconoscere e comprendere di più questo immenso, eterno amore.
La parola che è tradotto come “quale”, nella frase: “vedete quale amore” è una parola che vuole dire che tipo, e viene usato per descrivere qualcosa di meraviglioso. In altre parole, questo versetto ci comanda a notare l'immenso, incredibile amore che il Padre ci ha dato.
Le parole tradotte “ha profuso” potrebbero essere tradotti semplicemente “ha dato”. La cosa importante è che dobbiamo notare quanto è meraviglioso e immenso questo amore che Dio ci ha dato. Notate anche che Dio viene descritto come “Padre”, perché quando Dio ci salva, diventiamo i suoi figli, ed Egli diventa il nostro Padre.
In sé, è già incredibile questo. Il sovrano Dio dell'universo, Colui che ha creato tutto, ed è sopra di tutto, ora quel Dio è il nostro Padre. E come dichiara questo versetto, l'amore di Dio è così immenso che Egli ci chiama figli di Dio. E siamo veramente figli di Dio. Noi siamo figli di Dio! Grazie a Dio per questa verità!
Ricordate che prima della salvezza, eravamo figli d'ira. In Efesini 2 leggiamo che seguivamo l'andazzo del mondo, seguivamo Satana, senza renderci conto, ed eravamo per natura come tutti gli altri: figli d'ira. Eravamo sotto l'ira di Dio. Ma ora, in Gesù Cristo, non siamo più figli d'ira, ma siamo figli di Dio, grandemente ed eternamente amati da Dio.
Il mondo non ci conosce
Leggo tutto il versetto 1, e anche versetto 2. Questo parla non solo di quello che siamo adesso, ma anche di quello che saremo quando Gesù Cristo ritornerà. Seguite.
1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. Per questo il mondo non ci conosce, perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. (1Giovanni 3:1-2)
Siamo figli di Dio, veramente figli di Dio, e non più figli di ira. Eppure il mondo, cioè le persone intorno a noi che non sono figli di Dio, il mondo non ci conosce come figli di Dio. Le persone intorno a noi senza Cristo non riescano a capire che siamo figli di Dio. Non comprendono veramente che siamo figli di Dio.
Il mondo non conosce che noi siamo figli di Dio, perché il mondo non conosce veramente Dio. Le persone del mondo possono sapere di Dio, possono credere in Dio intellettualmente, ma non conoscono Dio personalmente. Visto che non conoscono Dio personalmente, non riescono a veramente capire che noi siamo figli di Dio.
Cioè, magari per le persone intorno a noi siamo molto religiosi. Possono capire che siamo diversi di prima. Ma lo attribuiscano a qualcosa in noi, non al fatto che Dio ci ha fatto veramente diventare figli di Dio. Non riescano a veramente capire questo. Non possono capire che siamo figli di Dio, perché non conoscono Dio. Per loro, Dio è lontano, è impossibile veramente conoscere Dio. Non conoscendo Dio, non riescono a riconoscere che noi siamo figli di Dio.
È estremamente importante per noi di capire questo. Se io non capisco che le persone intorno a me che non hanno Dio non possono veramente capire la realtà della mia salvezza, sarò deluso, sarò scoraggiato e mi perderò d'animo. Invece, capendo che non hanno la capacità di veramente capire che siamo figli di Dio, questo mi permette di avere pace. E perciò, è importante tenere in mente questa verità, che Dio ci dichiara in questo versetto.
Ciò che Saremo
Il versetto 2 è molto importante. Dichiara che siamo figli di Dio, ma che non è ancora stato manifestato ciò che saremo. Cioè, parlando a noi che siamo salvati per mezzo di Gesù Cristo, siamo già figli di Dio. Ma quando Gesù Cristo ritornerà, saremo trasformati. Dio ci farà diventare come Cristo.
Il versetto usa la frase: “quando egli sarà manifestato” per descrivere quando Gesù Cristo ritornerà per giudicare il mondo. In quel momento, Egli sarà manifestato al mondo intero. In Apocalisse 1:7, leggiamo di come Cristo ritornerà. Ve lo leggo:
“Ecco egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo hanno trafitto; e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Sì, amen.” (Apocalisse 1:7 LND)
Gesù Cristo sarà visto da tutti. Ogni occhio lo vedrà. Per questo, il nostro brano dichiara: “quando egli sarà manifestato”.
La Bibbia ci spiega quello che succederà quando Gesù Cristo sarà manifestato al mondo. Sappiamo questo dalla Bibbia, perché Dio ci ha rivelato quello che succederà quando Gesù Cristo ritornerà. Infatti, rileggo il versetto 2.
2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. (1Giovanni 3:2)
Quando Cristo sarà manifestato, allora noi saremo simili a lui. In altre parole, quando Gesù Cristo ritorna per giudicare il mondo, noi saremo trasformati. Cioè, siamo figli di Dio, ma non è visibile alle persone intorno a noi. Invece, quando Gesù ritorna, saremo fatti simili a Lui.
Troviamo questa verità ripetutamente nel Nuovo Testamento. Per esempio, rileggo 1Corinzi 15:49,51-53.
“Qual è il terrestre tali sono anche i terrestri; e qual è il celeste, tali saranno anche i celesti.” (1Corinzi 15:48 LND)
“51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati in un momento, 52 in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; la tromba infatti suonerà, i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo mutati, 53 poiché bisogna che questo corruttibile rivesta l’incorruttibilità e questo mortale rivesta l’immortalità.” (1Corinzi 15:51-53 LND)
In quel brano, leggiamo che quando Cristo tornerà, saremo trasformati, il nostro corpo mortale prenderà l'incorruttibilità. Il fatto che siamo figli di Dio non è visibile ora, ma sarà pienamente visibile a tutti quando i nostri corpi si rivestiranno con l’incorruttibilità.
Leggo anche 2Corinzi 3:17, 18.
17 Or il Signore è lo Spirito, e dov’è lo Spirito del Signore, lì vi è libertà. 18 E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore. (2Corinzi 3:17,18)
Anche in quel brano, leggiamo che siamo trasformati nell'immagine del Signore. Questo è l'opera di Dio in noi, e sarà completato nel momento stesso che Gesù Cristo ritorna. Saremo trasformati nell’immagine del Signore Gesù Cristo. Grazie a Dio.
Anche Romani 8:28-30 dichiara che saremo conformati all'immagine di Cristo e saremo glorificarti. Ve lo leggo.
28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati. (Romani 8:28-30)
Quando Dio completa la sua opera in noi, che sarà quando Cristo ritornerà, saremo conformati all'immagine di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Saremo glorificarti. Questo sarà quando Gesù Cristo sarà manifestato al mondo al suo ritorno.
Leggo anche Filippesi 3:20,21, che ci dichiara che quando Gesù Cristo ritornerà, Egli trasformerà il nostro umile corpo in un corpo glorioso come il suo. Che incredibile speranza. Leggo questi versetti.
20 La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo, 21 il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose. (Filippesi 3:20,21)
In tutti questi versetti, vediamo la stessa verità che vediamo nel nostro brano. Quando Gesù Cristo sarà manifestato, saremo simili a lui. Dio opererà miracolosamente e potentemente e noi saremo come Gesù Cristo. Il nostro corpo sarà trasformato per essere glorioso, come il suo corpo. Avremo la piena vittoria sul peccato. Grazie a Dio.
Oggi, siamo figli di Dio ma il mondo non riconosce quel che siamo. Quando Gesù ritornerà, saremo trasformati, e allora sarà visibile a tutti chi siamo. Grazie Dio per questa viva e sicura speranza. Vedremo Gesù Cristo come Egli è, nella sua gloria, e noi saremo trasformati in modo che avremo corpi gloriosi.
Ci porta a camminare in santità
Se pensiamo a questo, ed è importantissimo pensare a questo, se pensiamo alla nostra speranza, una speranza certa perché è stata comprata con il sacrificio di Gesù Cristo, se pensiamo alla nostra speranza di essere trasformati nell'immagine di Gesù Cristo, con corpi gloriosi, per restare sempre con Cristo, se pensiamo a questo, avremo profonda gioia.
Alla luce di questo, vedremo che tutto quello che dobbiamo soffrire in questa vita passerà, passerà velocemente. Abbiamo davanti a noi l'eternità con Gesù Cristo, e con Dio Padre! Questo è motivo di gioire grandemente. La vera, profonda gioia non viene dalle circostanze. Viene da quello che ci aspetta in Gesù Cristo. Siamo figli di Dio, amati con un amore eterno. Questa realtà può darci grande gioia.
Però, non è solo un motivo di gioire. E anche un motivo per cui dobbiamo vivere in modo per essere pronti per il ritorno di Gesù Cristo. Cioè, sapendo che Gesù Cristo ritornerà per giudicare il mondo, e che noi saremo trasformati nella sua immagine, e che sarà manifestato a tutti che siamo figli di Dio, questa speranza ci spinge a purificarci, come Egli è puro. Leggo il versetto 3.
3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. (1Giovanni 3:3)
In questa epistola, troviamo la parola “chiunque” ripetutamente, ben 13 volte. Vuol dire tutti. In questo versetto, non è solo che alcuni credenti si purificheranno, ma ogni vero credente si purificherà, ovvero, crescerà nella santità.
Quindi, quando dice “chiunque ha questa speranza in lui”, è un altro modo di dire “chiunque è un vero credente, chiunque è veramente salvato”.
Ogni vero credente si purifica. Questa è una prova di veramente essere salvati. Un vero credente, che ha la speranza di essere trasformato da Gesù Cristo, purifica se stesso.
Purificare se stesso è un altro modo di dire camminare in santità e crescere nella santità.
Ricordate che abbiamo già visto in capitolo 1 che è un vero credente a volte cade nel peccato. Cioè, finché siamo in questo mondo, abbiamo cadute.
Però, un vero credente, come abbiamo già visto chiaramente in questo epistola, e in realtà, in tutto il Nuovo Testamento, un vero credente non resta nel peccato. Quando pecca, un frutto della vera salvezza è che un vero credente riconosce il suo peccato, e anziché scusarsi o giustificarsi o negare il peccato, confessa quel peccato.
E come abbiamo letto in capitolo 1, quando confessiamo di cuore i nostri peccati, Dio è fedele e giusto da perdonarci e purificarci.
Pensate a questo. I nostri peccati sono terribili. Sono un grande offesa contro il nostro Dio santissimo. Ogni peccato è gravissimo per Dio. Alla luce della santità assoluta di Dio, ogni peccato merita la condanna eterna, separazione eterna da Dio, la morte eterna.
Eppure, nel suo grande amore, Dio ha pagato quel prezzo, mandando Gesù Cristo, suo Unigenito Figlio, alla croce. In Gesù Cristo, abbiamo perdono. Quando confessiamo i nostri peccati, per mezzo di Gesù Cristo Dio ci perdona.
Il fatto del perdono NON è un invito a continuare a peccare. Ogni vero credente ha un nuovo cuore, e vuol camminare in modo da piacere a Dio. E perciò, ogni vero credente, ovvero, chiunque ha la speranza di essere trasformato nell’immagine di Gesù Cristo, ogni vero credente si impegna a purificare se stesso.
Ogni vero credente combatte attivamente contro il proprio peccato. NOI, che siamo credenti, dobbiamo purificarci, dobbiamo far morire ciò che in noi è terreno.
Un altro brano che è molto simile è Colossesi 3:1-7. Notate che anche in quel brano, si parla di quello che ci aspetta nell’eternità, e poi, che dobbiamo far morire il peccato in noi, che è un altro modo per dire purificarci. Leggo Colossesi 3:1-7.
1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, 3 perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria. 5 Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria; 6 per queste cose l’ira di Dio viene sui figli della disubbidienza, 7 fra cui un tempo camminaste anche voi, quando vivevate in esse. (Colossesi 3:1-7)
Quanto è importante che abbiamo la nostra mente sulle cose di lassù in cielo, non le cose della terra. In altre parole, come nel nostro brano di oggi, dobbiamo vivere focalizzando su quello che ci aspetta quando Gesù Cristo ritorna. E, aspettando Cristo, dobbiamo far morire il peccato in noi, o, come dichiara il nostro brano, dobbiamo purificare noi stessi.
Quindi, chiedo a ciascuno: tu stai combattendo contro i tuoi peccati? Soprattutto, tu stai riconoscendo e confessando, di cuore, i tuoi peccati? Più di ogni altra cosa, il modo di combattere i nostri peccati è di riconoscerli di cuore, e poi, di confessarli, senza scuse, senza giustificazioni, senza aspettare.
Il metro è Gesù Cristo
Una cosa importante da notare è che il metro della santità a cui mirare è Gesù Cristo stesso. Leggo ancora 1Giovanni 3:3.
3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. (1Giovanni 3:3)
Dobbiamo purificare noi stessi come Cristo è puro.
Non dobbiamo confrontarci con altri credenti, o cosiddetti credenti.
Troppo spesso, c’è una tendenza di considerare quello che fanno gli altri. Allora, se loro sono come Cristo più di me, è buono considerare il loro cammino spirituale, per riconoscere se ci sono campi nella mia vita che non vanno bene. Però, non dobbiamo mai giustificare un comportamento, perché gli altri lo fanno. Tanti credenti, che siano veri credenti o no Dio lo sa, tanti credenti di nome camminano contro i principi di Dio. Il metro di santità che dobbiamo avere è Gesù Cristo stesso. Dobbiamo purificarci come Egli è puro.
Questo riguarda ogni campo della vita. Riguarda come parliamo, come trattiamo quelli di casa, come lavoriamo, come pensiamo e come ci comportiamo in ogni campo della vita.
Un vero credente si purifica, perché Dio è puro. Infatti, senza la santificazione nessuno vedrà Dio, ovvero, nessuno sarà salvato. La salvezza non arriva dal nostro impegno di purificarci. Ma la vera salvezza produce una vita di santificazione. Vi leggo Ebrei 12:14.
14 Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore, (Ebrei 12:14)
Senza la santificazione, nessuno vedrà il Signore, ovvero, nessuno sarà salvato, se non c’è la santificazione. Non è la santificazione che ci salva. No, siamo salvati solamente per mezzo del sacrificio di Cristo. Però, la vera salvezza sempre produce una vita di santificazione.
Quindi, se tu riconosci nella tua vita che c’è del peccato che non hai riconosciuto e confessato, non disperarti. Piuttosto, confessa, di cuore, i tuoi peccati. Non dubitare la tua salvezza, piuttosto, umiliati e torna a Cristo, in modo di avere chiaro frutto della salvezza nella tua vita.
Poi, fai cambiamenti, per evitare di continuare nel peccato. Gesù disse che se la tua mano destra ti fa peccare, di tagliarla via. Dice di cavare il tuo occhio se ti fa cadere nel peccato. Chiaramente, non sta parlando di letteralmente tagliare via la tua mano o cavare il tuo occhio. Sta dicendo di fare qualsiasi cosa che serve, anche cose difficili, per abbandonare il peccato.
Conclusione
Ci sarebbe molto più da dire, e vogliamo anche andare avanti in questo brano. Per ora, voglio ricordare le verità meravigliose che abbiamo letto qua. Leggo ancora 1Giovanni 3:1-3.
1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. Per questo il mondo non ci conosce, perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. (1Giovanni 3:1-3)
Quanto è importante per noi di considerare, giorno dopo giorno, anno dopo anno, l’immensità dell’amore di Dio per noi. Il santo e sovrano Dio di tutto, ha scelto di farci diventare i suoi figli. Eravamo lontani da Dio, separati da Dio a causa dei nostri peccati. Dio ci ha fatto diventare i suoi figli.
Siamo figli, figli di Dio, figli amati, figli curati, curati da Dio stesso. Siamo figli di Dio, ed Egli è il nostro Padre, Padre che ha cura di noi, che non ci lascerà, che non ci abbandonerà.
Per adesso, il mondo non riconosce che siamo figli di Dio. Non capiscono che siamo dal Padre.
Però, quando Gesù Cristo ritornerà, allora, saremo trasformati. Saremo trasformati in modo da essere simili a Cristo. Avremo un corpo glorificato, e avremo la vittoria totale sul nostro peccato. Questa meravigliosa trasformazione aspetta ogni vero credente. Se tu sei in Gesù Cristo, quella trasformazione aspetta a TE.
Però, in attesa di Cristo, in attesa di vedere Dio direttamente, viviamo come figli. Camminiamo in santità. Camminiamo con gioia, aspettando l’arrivo del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo. Camminiamo con gioia, sapendo che siamo figli d Dio, grandemente amati dal nostro Padre celeste. Grazie a Dio.