Vogliamo riprendere la lettura di Tito. Ricordate che Tito è stato mandato a mettere in ordine una chiesa, e quando Dio dice a Tito di mettere in ordine una chiesa, sono cose che servono anche a noi.
Quindi, vogliamo capire quello che Tito doveva fare come guida di Chiesa.
Tito 3:1
“1 Ricorda loro di essere sottomessi ai magistrati e alle autorità, di essere ubbidienti, pronti ad ogni opera buona,
Ci sono altri brani che parlano di essere sottomessi ai magistrati e alle autorità?
Nel Nuovo Testamento, ce ne sono vari, ma uno dei più grandi, qual è? Il più grande passo che parla di essere ubbidienti alle autorità, qual è?
Romani 13 ci aiuta a capire come vivere. Ricordiamo che l'impero romano era pieno di ingiustizie. Era un impero pieno di peccato.
Leggiamo Romani 13:1-7
“1 Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio. 2 Perciò chi resiste all’autorità, resiste all’ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna. 3 I magistrati infatti non sono da temere per le opere buone, ma per le malvagie; ora vuoi non temere l’autorità? Fa’ ciò che è bene, e tu riceverai lode da essa, 4 perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male. 5 Perciò è necessario essergli sottomessi, non solo per timore dell’ira ma anche per ragione di coscienza. 6 Infatti per questo motivo pagate anche i tributi, perché essi sono ministri di Dio, dediti continuamente a questo servizio. 7 Rendete dunque a ciascuno ciò che gli è dovuto: il tributo a chi dovete il tributo, l’imposta a chi dovete l’imposta, il timore a chi dovete il timore, l’onore a chi l’onore.” (Romani 13:1-7 LND)
È molto chiaro in questo brano che dobbiamo ubbidire alle autorità, in quello che non va contro Dio. Per esempio, chi ha stabilito il matrimonio? Dio, non lo Stato. Quindi se lo Stato dice che certe situazioni valgono come matrimonio, non ha quella autorità. Non è stato lo Stato a stabilire il matrimonio. Dio, in Genesi, ha stabilito il matrimonio. Questo fatto viene ripetuto nel Nuovo Testamento. Lo Stato non stabilisce cos'è un matrimonio, è Dio.
Però, in quello che è lasciato allo Stato, bisogna obbedire allo Stato e alle loro leggi, pagando le loro tasse, per esempio. Da quello che posso capire, non c'è mai stato uno Stato che ha messo delle tasse oneste e giuste.
Versetto 2
Adesso Tito 3:2. “Ricorda loro…
2 di non dire male di alcuno, di essere pacifici e miti, mostrando grande gentilezza verso tutti gli uomini,
“Ricorda loro… di non dire male di alcuno”. Questo è stra importante e qui è facile peccare. Diciamo che un vicino, un collega o qualcun’altro mi fa male al lavoro, a scuola o altrove e mi tratta ingiustamente. Oppure fa qualcosa che mi porta problemi ingiusti. Cosa sto facendo quando parlo male di quella persona? Cosa sto facendo quando torno da mia moglie e le dico, “sai cosa mi ha fatto?” e le elenco i mali? Non è scritto in questo versetto, però pensiamoci, cosa sto facendo?
Prima di tutto, mi sto innalzando. Se c'è una cosa che io faccio e un altro fa la stessa cosa, io non dico: “sai cosa ha fatto?”. Perché? Perché anche io faccio la stessa cosa, giusto? Quindi, lo direi solo se sono certo che io non facci quella cosa. Questo è orgoglio, grave orgoglio. Mi sto innalzando.
Ma c'è un'altra cosa. Sto danneggiando quella persona e la sua reputazione. Potrei cercare di giustificarmi dicendo, “ma ha veramente fatto tutto quello”, però alla fine io sto comunque spargendo la voce. Cos'è quello?
È il mio modo di vendicarmi. Lui o lei mi ha fatto male, e allora io lo voglio raccontare agli altri. È un modo di sfogare questo senso di vendetta, che effettivamente danneggia la persona.
Cosa fa l'amore ? In 1 Pietro 4:8 dice che “… "l’amore coprirà una moltitudine di peccati".”. L'amore copre il male. La vendetta parla con gli altri e così mi giustifico. “Avete visto? Avete visto quanto non è giusto quello che mi ha fatto? I pesi che mi ha creato? Avete visto?” Quindi, mi giustifico. Non dico che sto mentendo. Potrei anche mostrare il vero. Non dice, però, di non dire il falso di alcuno. Dice di non dire male di alcuno.
Vi leggo Romani 12:19
“Non fate le vostre vendette, cari miei, ma lasciate posto all’ira di Dio, perché sta scritto: "A me la vendetta, io renderò la retribuzione, dice il Signore".” (Romani 12:19 LND)
Allora, vuol dire che non devo mai parlare del male che è successo? No. Io posso chiedere un consiglio, “senti, è successo questo. Come dovrei reagire?” Ma in questo caso non sto raccontando solo per raccontare. Sto raccontando perché io non voglio peccare. La Bibbia dice: “Non ricevere alcuna accusa contro un anziano, se non è confermata da due o tre testimoni.” (1Timoteo 5:19) Quindi, posso ricevere, perché ci sono cose da dire per motivi validi, ma dire del male solo per dire del male, è un grave peccato.
Poi, “Ricorda loro…
di essere pacifici e miti,
Pacifici. Cosa vuol dire pacifico?
Uno che cerca di vivere in pace. Ricordate Romani 12:18?
“Se è possibile e per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.” (Romani 12:18 LND)
Quindi, insegna loro ad essere pacifici. Vuol dire che anche se l'altro è scontroso, io non rispondo essendo scontroso.
Cos'è mite? È mite dire, “ma tu hai fatto questo e tu hai fatto quello!”? No. Quello non è mite.
Io non posso vivere in modo mite, se cerco con la mia forza. Ma non devo cercare con la mia forza.
Poi dice: “ricorda loro… di essere pacifici e miti, mostrando grande gentilezza verso…”. Verso chi?
“…verso tutti gli uomini”. Non solo verso chi ti fa del bene. Mostrando grande gentilezza verso tutti. Anche verso quelli che ti fanno del male. Quindi, anziché parlare male di loro, mostra grande gentilezza verso di loro. Uno mi fa del male e io potrei raccontare, “sai cosa mi ha fatto? Non è mica giusto, ma io non farei quello.” Posso dire del male peccando, oppure posso essere pacifico, mite, e mostrare grande gentilezza verso anche quella persona. Non è difficile mostrare grande gentilezza verso quelli che mi trattano bene. Anche un pagano può fare quello, ma se io mostro grande gentilezza verso coloro che mi hanno fatto tanto male, si vede che c'è Cristo all'opera in me.
Versetto 3
Questo è un comandamento, ma se io penso che non ce la faccio? Se tu sei in Cristo, ti stai ricordando da che cosa Dio ti ha salvato?
Tito 3:3
3 Anche noi infatti ….......
“… anche noi infatti”? Parliamo di quelli che ci fanno del male e siamo tentati di dire del male, ma chi eravamo noi?
3 Anche noi infatti un tempo eravamo insensati, ribelli, erranti, schiavi di varie concupiscenze e voluttà, vivendo nella cattiveria e nell’invidia, odiosi e odiandoci gli uni gli altri.
Quindi, anche noi facevamo tanto male a tante persone e Dio, per grazia, ci ha lavati, ci ha purificati, ci ha perdonati e ci ha cambiati. E adesso io voglio dire che questo e quel altro non è giusto? Ma allora, voglio che Dio , avesse usato, quel metro contro di me? Quando ti è difficile vivere così, non stai ricordando. Ricordati da che cosa Dio ti ha salvato.
“… eravamo insensati, ribelli, erranti, schiavi di varie concupiscenze e voluttà, vivendo nella cattiveria e nell’invidia, odiosi e odiandoci gli uni gli altri”.Queste cose sono maggiormente peccati di azioni o sono peccati di cuore, o di carattere?
Di cuore, e di carattere. Non sono azioni dove capita che faccio qualcosa che non è da me e non è nel mio carattere. Qui descrive il carattere.
Poi, non dice “alcuni di voi”. In 1 Corinzi 6 quando parla di certi peccati come concupiscenza e immoralità, dice che alcuni di voi eravate quello.Ma qui non dice “alcuni di voi”. Dice noi eravamo.Noi tutti. Le azioni cambiano, ma il cuore no.
Allora, quando ti è difficile sopportare o perdonare è perché tu non stai ricordando chi sei e chi eri. Paolo, subito dopo averci detto di non dire male di nessuno, di essere pacifico, di usare grande gentilezza anche verso quelli che ci fanno del male, ci ricorda di come eravamo.
Paolo ci ricorda di quello che eravamo perché è commovente se pensiamo a quanto siamo stati empi, quanta luce abbiamo ricevuto e quanto abbiamo peccato contro Dio che ci ha illuminati. Quanto grande è la grazia.
Versetto 4
Poi versetto 4:
4 Ma quando apparvero la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini
Le prime parole mi colpiscono tanto: “Ma quando apparvero”. Perché la parola “apparvero” dovrebbe colpirci?
Vuol dire che io non sono andato in cerca, non ho scoperto, e non ho trovato. No, io stavo qui nelle tenebre e apparvero queste due meravigliose cose.
Primo, “apparvero la bontà di Dio”. Cos'è la bontà di Dio? La bontà di Dio è un'azione o è il cuore? Qual è la bontà di Dio?
È il cuore di Dio che lo spinge a tante azioni. È il cuore di Dio di amare e fare del bene, non solo nei confronti dei buoni e giusti, anche perché non ci sono, ma nei confronti di peccatori come me.
Poi, “quando apparvero la bontà di Dio, nostro Salvatore”. Ero sotto condanna, senza speranza, ero colpevole, e mi serviva proprio il Salvatore.
E anche apparve “… il suo amore verso gli uomini.” Gli uomini comprende anche me. Non è una cosa generica, comprende me. Ti chiedo: tu stai pensando alla gravità del tuo peccato e alla grandezza dell'amore di Dio? È commovente più di qualsiasi cosa sulla terra.
“… verso gli uomini.” Quali uomini? Gli uomini che vivevano in base a quell'elenco del versetto 3. È apparso il suo amore con la sua bontà agli uomini, che vuol dire che c'entro anch’io.
Versetti 5-6: Come ci ha salvato
Poi spiega come ci ha salvati nei versetti 5-6
5 egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, 6 che egli ha copiosamente sparso su di noi, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore,
Dio non ci ha salvati “per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto”. Questo è importante. Eravamo coperti con il nostro peccato, e le nostre buone opere, non erano buone per Dio, perché erano macchiate.
Trovate Isaia 64:6. Questo è come Dio vede le nostre buone opere se non siamo giustificati e se non siamo perdonati in Cristo.
“Siamo tutti come una cosa impura, e tutte le nostre opere di giustizia sono come un panno sporco; avvizziamo tutti come una foglia, e le nostre iniquità ci portano via come il vento.” (Isaia 64:6 LND)
Tutte le nostre opere di giustizia sono come un panno sporco, uno straccio mestruale. Per i Giudei un marito non poteva neanche toccare la mano di sua moglie durante il suo ciclo. E questa è la parola, in ebraico, per lo straccio che usavano. Quindi, per un Giudeo questa era assolutamente la cosa più impura che c'era e lui dice: “tutte le nostre opere di giustizia erano così”. Quindi, assolutamente non potevamo offrirle a Dio, perché erano schifezze. Questo perché insieme alle buone opere c'è il nostro peccato. Non si può dare a Dio con la mano sporca di peccato un regalo. Lui non può accettare un regalo così. Eravamo sporchi del nostro peccato.
Ma, “ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia.” Che cos'è la misericordia?
È il cuore di fare del bene a chi merita il male da te. Noi meritavamo il male da Dio e Dio aveva il cuore di voler farci del bene. La salvezza è un atto di pura misericordia. Quanto è importante ricordare questo. Se tu hai problemi a perdonare una persona , non stai ricordando la misericordia di Dio nei tuoi confronti.
5 egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, 6 che egli ha copiosamente sparso su di noi, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore,
“… il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo”. Eravamo sporchi con i nostri peccati e Dio ci ha lavati togliendo l'uomo vecchio e dandoci un nuovo cuore. Ha lavato quel cuore di pietra e ha messo dentro un cuore di carne. La rigenerazione è l'opera di Dio.
La rigenerazione viene chiamata in tre modi nella Bibbia. Quali sono?
-
rigenerazione
-
vivificati: “anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo…” (Efesini 2:5 LND)
-
nuova nascita, nati da Dio (Giovanni 1 e 3)
Quindi, rigenerazione, essere vivificati e nuova nascita. Dare vita che non c'era.
E ilrinnovamento dello Spirito ci fa avere un cuore nuovo, un carattere nuovo, nuovi desideri. Ancora siamo nella carne, ma abbiamo nuovi desideri.
Vi leggo due versetti in Ezechiele 36. Questa è una profezia di questo rinnovamento:
“25 Spanderò quindi su di voi acqua pura e sarete puri; vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli…. 27 Metterò dentro di voi il mio Spirito e vi farò camminare nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei decreti.” (Ezechiele 36:25,27 LND)
Dio metterà dentro di noi il suo Spirito e ci farà nuove creature che camminano in novità di vita.
E dice “dello Spirito Santo, che egli ha copiosamente sparso su di noi, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore”. Copiosamente. Non ha dato a gocce, ma in grande quantità e in modo abbondante ci ha dato lo Spirito Santo per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore.
Versetto 7: risultato della salvezza (frutto)
Poi cosa succede quando Dio salva una persona? Versetto 7
7 affinché, giustificati per la sua grazia, fossimo fatti eredi della vita eterna, secondo la speranza che abbiamo.
Questo è meraviglioso. La salvezza, la giustificazione, ci porta ad essere che cosa?
Ci porta ad essre eredi della vita eterna. Allora, se uno è erede della vita eterna, non esiste una salvezza temporanea. Non esiste una salvezza che dura solo uno o due anni e poi non c'è più.
Cosa dice in 1 Giovanni 2:18-19 a riguardo di questo?
“18 Fanciulli, è l’ultima ora. E, come avete udito, l’anticristo deve venire, e fin da ora sono sorti molti anticristi; da questo conosciamo che è l’ultima ora. 19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri perché, se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi, ma ciò è accaduto perché fosse palesato che non tutti sono dei nostri.” (1Giovanni 2:18-19 LND)
Il re Davide era salvato, ma ha sempre camminato bene?
Assolutamente no, però Dio non gli ha lasciato avere pace. C'era un periodo, quando ha commesso adulterio e ha fatto morire il marito di quella donna, in cui fingeva di camminare con Dio. Però, era vuoto dentro. Visto che Dio non abbandona chi ha veramente salvato, Dio mandò Nathan a parlare con Davide del suo peccato e lo Spirito l’ha colpito e si era ravveduto. La vera salvezza rende uno un erede della vita eterna.
Versetto 8: istruzioni a Tito
Poi lui dà istruzioni a Tito di dare alla chiesa, versetto 8
8 Sicura è questa parola, e voglio che tu affermi con forza queste cose, affinché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di applicarsi a opere buone. Queste sono le cose buone e utili agli uomini.
Allora, un servo di Dio deve affermare con forza. La predica non è dare qualche vago suggerimento. È di affermare con forza.
In Tito 2 dice:
“Insegna queste cose, esorta e riprendi con ogni autorità…” (Tito 2:15 LND)
Quindi, chi predica non deve solo dire: “ecco quello che dice Dio”, ma deve anche spronarsi a vivere così.
Dobbiamo anche noi vivere così. In Ebrei 10, cosa dice che dobbiamo fare?
“24 E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere,” (Ebrei 10:24 LND)
E in Tito 3:8 dice:
affermi con forza queste cose (le cose che sono state insegnate finora), affinché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di applicarsi a opere buone. Queste sono le cose buone e utili agli uomini.
Le buone opere sono molto importanti. In questa piccola Epistola vengono menzionate sette volte.
Versetto 9
Poi, lui dà un comandamento per Tito, ma che vale per noi.
9 Ma evita le discussioni stolte, le genealogie, le contese e le dispute intorno alla legge, perché sono inutili e vane.
Oggi, con Internet, ci sono un numero infinito di discorsi. Le cose di Dio che non c'entrano niente. Ci sono discorsi su questo e su quel’altro. Mille discorsi esono discussioni stolte, contese e dispute.
In 2 Timoteo 2 dice:
“Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti al Signore a non fare vane dispute di parole che non giovano a nulla, ma sono deleterie per coloro che ascoltano” (2Timoteo 2:14 LND)
Ci sono quelli che vogliono discutere ma è questo o quello? Si usa il calice o il bicchierino? Si fa questo o si fa quello? Tante dispute e non stanno parlando della santità o di Cristo. Evita queste cose.
Versetti 10-11
Poi arriva uno dei brani più forti della Bibbia, versetto 10
10 Evita l’uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, 11 sapendo che un tale è pervertito e pecca, condannandosi da se stesso.
Questo è triste ma è importante. La parola “evita” vuol dire smettere di avere qualsiasi cosa ha a che fare. Parla della scomunica. La parola “evitare” è una parola molto forte.
Chi deve essere scomunicato, schiacciato, dalla Chiesa? L'uomo settario che crea divisioni o che insegna una cosa che crea divisioni nella Chiesa. Dice di evitarlo, scomunicarlo.
“… dopo una prima e una seconda ammonizione”. Serve la guida, come Tito che stava guidando questa chiesa, che va da quest’uomo settario e lo ammonisce: “ascoltami, tu devi smettere di parlare di queste cose”. Ma se lui continua ad andare a parlare con questo e con quell'altro in segreto? Le guide della Chiesa vanno da lui una seconda volta dicendo: “tu devi smettere di parlare di queste cose. Sono false.” Ma diciamo che lui continua. Allora, lo annunciano davanti alla chiesa e lui viene scomunicato. A quel punto, bisogna evitarlo, perché è un uomo settario. Questo non è bello. Questo è difficile, ma è comandato da Dio.
Qualcuno conosce un altro brano dove la stessa cosa viene comandata? Romani 16:17-18 sta dicendo la stessa identica cosa:
17 Or io vi esorto, fratelli, a guardarvi da quelli che fomentano le divisioni e gli scandali contro la dottrina che avete appreso, e ritiratevi da loro; 18 costoro infatti non servono il nostro Signore Gesú Cristo ma il proprio ventre, e con dolce e lusinghevole parlare seducono i cuori dei semplici.
Quindi, lui dice la stessa identica cosa qui in Romani. Se ci sono questi uomini che fomentano la divisione, uomini settari, dice di ritirarvi da loro. È scritto a tutta la Chiesa ed è il comandamento di Dio.
Versetto 12
Poi, in versetto 12 Paolo dice che ha bisogno di un aiuto.
12 Quando ti avrò mandato Artema o Tichico, fa’ di tutto per venire da me a Nicopoli, perché ho deciso di passare l’inverno lì.
Sta dicendo: “Guarda, io ti mando questi due uomini, perché la Chiesa lì in Creta ha ancora bisogno di aiuto. Quindi, non andare via finché non arrivano. Ma quando arrivano, fai di tutto per arrivare da me perché ho bisogno di te.”
Versetto 13
Poi versetto 13
13 Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giurista della legge, e di Apollo, affinché non manchi loro nulla.
Noi sappiamo benissimo chi è Apollo. Apollo era un uomo molto ben fondato, che andava ad aiutare le chiese. Aveva un profondo ministero. E Zena era uno ben fondato nella legge di Dio che lo aiutava. Questi erano chiaramente in missione e dice:
13 Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giurista della legge, e di Apollo, affinché non manchi loro nulla
Quindi, la Chiesa dovrebbe provvedere per quelli che vanno in missione e che servono il Signore.
Versetto 14
Poi notate 14 che parla di buone opere per l'ennesima volta
14 Or imparino anche i nostri a dedicarsi a buone opere per i bisogni urgenti, affinché non siano senza frutto.
Cosa abbiamo letto in versetto 8? “… affinché abbiano cura di applicarsi alle opere buone”, e qui dice “imparino anche i nostri a dedicarsi a buone opere per i bisogni urgenti, affinché non siano senza frutto.” Mi fa pensare anche a Tito 2:13-14
13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo, 14 il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.
In 2:14 dice “zelante nelle opere buone” e in 3:8 che “si applicano alle buone opere”. E qui dice che siano “dedicati a buone opere”. Avete capito che c'è un filo in quest’Epistola?
Quindi, cosa fanno quando sono dedicati a buone opere? Cosa è scritto alla fine di 14? Come si porta frutto? Cos'è il frutto spirituale?
Frutto spirituale è quando uso i miei doni per fare delle buone opere, parlare o fare, in modo che gli altri vedano più di Dio, glorificano Dio, la fede viene fortificata, e vedono Cristo. Opere buone è quello che spinge e aiuta qualcuno a vedere di più di Dio.
Per esempio, puoi fare un lavoro pratico per qualcuno e sentirlo dire: “Signore, grazie, mi serviva quello. Grazie che quella persona ha fatto quello che serviva per me. Dio, tramite lui, o tramite lei, tu mi hai provveduto”. Quindi, sta vedendo di più di Dio. Tu hai fatto una buona opera nei suoi confronti. Vede di più di Dio e quello è il frutto.
Oppure, dai una parola e la persona dice: “è vero” e si ravvede di un peccato. Quella è una buona opera. Quindi, “dedicarsi a buone opere... affinché non siano senza frutto.”
Versetto 15: Saluti
Poi chiude l’Epistola con versetto 15
15 Tutti quelli che sono con me ti salutano. Saluta quelli che ci amano in fede. La grazia sia con tutti voi. Amen.” (Tito 3:15 LND)
Mi colpisce un pochettino che il saluto è un saluto limitato. Non è per tutti. Cosa dice? A chi è limitato? A “quelli che ci amano in fede”. C'è un legame particolare tra quelli che sono in Cristo e si amano gli uni gli altri. In 1 Giovanni leggiamo: “se amiamo Dio amiamo quelli che lui ha generato”.
E Paolo conclude tutte le Epistole: “la grazia sia con tutti voi”. Se voi guardate Epistola dopo Epistola, vedrete sempre: “la grazia sia con tutti voi”, “la grazia del Signore Gesù Cristo sia con tutti voi”, “la grazia sia con tutti quelli che amano il Signore Gesù Cristo.” La grazia, la grazia, la grazia sia con voi. E in Galati, “fratelli, la grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.” Dobbiamo vivere per grazia. Non c'è altro modo e non ce la facciamo con le nostre forze. Abbiamo bisogno della grazia di Dio e c'è la grazia di Dio. È da pregare per la grazia di Dio, che sia con voi, e Paolo, che amava tanto, chiude così.
Quindi, voglio chiudere anch'io pregando che possiamo vedere la grazia di Dio e la misericordia di Dio. Prego che possiamo ricordare quello che eravamo. Quando ti è difficile essere mansueto, mite e/o perdonare, è perché non stai ricordando la tua condizione. Non siamo salvati per opere buone da noi compiute. Siamo salvati per grazia, per la bontà di Dio e per la misericordia di Dio. È tutto per grazia.