Abbiamo mille pensieri, e molto spesso, sentiamo la frase: “secondo me”. Ma in realtà, quello che pensiamo noi non è importante. Quello che è importante è quello che è la verità. La cosa importante è la verità, non quello che immaginiamo noi. Che cos'è la verità? Spesso, non è quello che pensiamo noi.
Voglio leggervi Isaia 55:8,9.
“8 "Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie sono le mie vie," dice l’Eterno. 9 "Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.” (Isaia 55:8-9 LND)
Molto spesso, quello che pensiamo noi non è la cosa giusta e vera. Spesso, noi pensiamo che un certo andazzo sarebbe la cosa migliore, ma i pensieri di Dio sono diversi dai nostri. Spesso pensiamo che una certa via sia quella giusta, ma le vie dell'Eterno sono diverse dalle nostre.
Grazie al Dio per questo, perché noi sbagliamo spesso la via. Se dipendesse da noi, sarebbe un disastro. Grazie a Dio che nella sua saggezza ha i pensieri giusti, e nella sua sovranità sa indirizzare sulla via giusta.
Nel nostro ultimo studio dell'Evangelo di Marco, abbiamo concluso con Gesù che aveva iniziato a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare alla croce e morire, per poi risuscitare. A quel punto, Pietro ha cominciato a riprendere Gesù, dicendo che non doveva morire sulla croce. Gesù ha rimproverato Pietro duramente, perché effettivamente, si stava lasciando essere uno strumento di Satana per cercare di convincere Gesù a non andare avanti alla croce che Dio aveva stabilito per lui.
In altre parole, Pietro rappresenta noi tutti. Secondo Pietro, Gesù non doveva andare alla croce. Pietro non avrebbe voluto andare alla croce, e non voleva per Gesù di dover andare alla croce. Questo era il pensiero di Pietro, e solitamente, anche noi abbiamo il pensiero di non voler soffrire. Invece il piano di Dio è spesso diverso dal nostro. Era il piano di Dio per Gesù di andare alla croce. Teniamo in mente questo grande contrasto tra quello che è il piano di Dio è quello che sarebbe la nostra scelta nella carne.
Con quello, vogliamo andare avanti in questo brano. Pietro aveva appena cercato di convincere Gesù a non andare alla croce, e Gesù lo aveva rimproverato per questo. A questo punto, Gesù chiama la folla a sé, insieme ai discepoli, e fa un insegnamento fondamentale a tutti loro. Trovate Marco 8, e seguite mentre leggo dal versetto 34 a 38.
“34 Poi chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: "Chiunque vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, 35 perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà. 36 Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua? 37 O che cosa potrebbe dare l’uomo in cambio dell’anima sua? 38 Perché chi si vergognerà di me e delle mie parole, in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli".” (Marco 8:34-38 LND)
È importante riconoscere che il messaggio di Gesù qui è il contrario di quel che Pietro stava cercando di dire a Gesù. Pietro voleva che Gesù evitasse la croce. Qui, Gesù dichiara che l'unico modo di seguirlo e di rendere la propria croce. Consideriamo quello che Gesù dichiara alla folla e i suoi discepoli. Leggo di nuovo il versetto 34.
“34 Poi chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: "Chiunque vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua,” (Marco 8:34 LND)
Prima di tutto, notate che Gesù sta parlando a tutti, non solo i discepoli, ma anche la folla. Questo messaggio è per tutti. Gesù inizia dicendo: chiunque. Questo è il messaggio dell'evangelo, ed è un messaggio per tutte le persone nel mondo. Chiunque vuole Gesù Cristo, può avere Gesù Cristo. Ma esiste solamente un modo per avere Gesù Cristo, che Gesù spiega in questo brano.
Gesù dichiara: chiunque vuole venire dietro a me. Avere Gesù Cristo vuol dire andare dietro a Gesù. Vuol dire seguire Gesù, vuol dire sottomettersi a Gesù come il tuo Signore. L'offerta di Dio non è un’offerta di avere la bella vita che vorresti tu. È qualcosa di infinitamente più grande. Grazie a Dio che Dio non ci dà quello che vogliamo noi, ma ci dà quello che ha valore eterno.
Avere Gesù, andare dietro a Gesù, è un altro modo di dire essere salvati. Questo è una descrizione della vera salvezza. La vera salvezza. La vera salvezza è essere perdonati per avere Gesù Cristo come Signore della tua vita. L'unico modo di avere Gesù Cristo è come il sovrano della tua vita.
Poi, avendo dichiarato quello che è la salvezza, Gesù elenca i tre aspetti di chi vuole veramente Gesù. Il primo è di rinnegare se stesso, il secondo è di prendere la propria croce, e il terzo è di seguire Gesù. Consideriamo questi aspetti di avere Gesù Cristo.
Per avere Gesù Cristo, bisogna rinnegare se stesso. In altre parole, bisogna dire no alla carne. Bisogna dire no a quello che la carne vuole. Dio non esiste per darci quello che vogliamo noi, noi esistiamo per glorificare Dio. La salvezza è essere perdonati e riconciliati con Dio. Essere perdonati vuol dire che abbiamo riconosciuto il nostro peccato, e la nostra ribellione contro Dio, e abbiamo scelto di dire no alla carne per dire sì a Gesù Cristo come Signore. Quindi, la vita cristiana è una vita in cui costantemente giorno per giorno diciamo no alla carne.
Inoltre, avere la salvezza in Gesù Cristo vuol dire prendere la propria croce. Ricordate che per i discepoli e anche per le persone là, la croce non era un gioiello o un simbolo. La croce era una realtà che i romani usavano per uccidere le persone. Era uno strumento di morte terribile che il Giudei sotto Roma conoscevano troppo bene. Perciò, quando Gesù diceva che chi voleva venire dietro a lui doveva prendere la sua croce, era una forte dichiarazione che loro capivano troppo bene. Voleva dire che dovevano essere pronti ad andare alla morte per Gesù. E infatti, appena dopo Gesù dichiara che chi vuole salvare la sua vita la perderà.
E per terzo, venire dietro Gesù vuol dire seguirlo. La salvezza è accogliere Gesù come il tuo Signore e Salvatore. Questo vuol dire seguirlo. Gesù dice che le sue pecore lo ascoltano e lo seguono. Una vera pecora, una persona veramente salvata, segue Gesù. Non solo dice di avere Gesù Cristo, ma segue Gesù giorno per giorno nelle sue scelte e decisioni e modi di fare. Certamente, cadiamo nel peccato. Ma un vero credente non rimane nel peccato. Segue Gesù Cristo. La vera vita cristiana è una vita di ubbidienza, perché uno ha fede in Gesù Cristo.
Perciò effettivamente in quel versetto Gesù mette davanti quello che è la vera salvezza. Poi, iniziando nel versetto 35 Gesù spiega che in un certo senso la salvezza costa tutto, ma che vale più di tutto. Cioè, la salvezza è un dono, un dono comprato da Dio con il sacrificio di Gesù Cristo. Però, la salvezza costa tutto, in quanto uno deve rinnegare se stesso, e prendere la sua croce. Per avere Gesù Cristo, uno deve desiderare Gesù Cristo più di quanto desidera la vita stessa. E solo così può avere questo dono. Leggo i versetti 34 a 37.
Notate la parola “vita” due volte nel versetto 35, e poi la parola “anima” che troviamo nel versetto 36 e poi nel versetto 37. In greco, questa è sempre la stessa parola. Seguite mentre leggo.
“34 Poi chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: "Chiunque vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, 35 perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà. 36 Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua? 37 O che cosa potrebbe dare l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Marco 8:34-37 LND)
Come ho menzionato, c'è una parola greca "psuche" che nel versetto 35 viene tradotta due volte come “vita”, e poi, la stessa parola viene tradotta nei versetti 36 e 37 come “anima”. Però, Gesù usava la stessa parola. Questa parola può significare anima, può significare la vita spirituale, può significare la vita fisica. Può significare anche la vita che uno ha. Quindi, il suo senso è molto ricco. Però, visto che Gesù usa la stessa identica parola in questi versetti, possiamo comprendere che sta parlando della stessa cosa in questo contesto.
Il versetto 35 dichiara:
“35 perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà.” (Marco 8:35 LND)
Se uno vive per salvare la vita che ha stabilito, o che cerca di stabilire, perderà la sua vita. Cioè, se uno vive per qualcosa di questo mondo, se vive per quello che può ottenere per la sua vita terrena, per qualunque cosa che è legata a questo mondo, se vuole salvare quella vita, perderà quella vita. Cioè, quando noi moriamo e poi ci troviamo davanti a Dio, qualunque cosa che avevamo ottenuto delle cose terrene sarà persa per sempre. Certamente, questo comprende tutto i beni materiali che possiamo accumulare. Però, comprende anche la stima degli uomini, e ogni beneficio terreno che potremo avere. Se uno vive per salvare la sua vita terrena, prima o poi perderà tutto quello che aveva. Questa è la prima parte della dichiarazione di Gesù.
In contrasto, nella seconda parte del versetto 35, Gesù dichiara che chi perderà la sua vita, e poi c'è una condizione importante, chi perde la sua vita per amore di Cristo e dell'evangelo, salverà la sua vita. È molto importante riconoscere che Gesù non sta parlando di qualunque perdita di vita, ma specificamente e unicamente di chi perde la sua vita per amore di Gesù Cristo e per amore dell'evangelo.
Allora, questo salvare la vita, oppure perdere la vita, può certamente comprendere salvare o perdere la vita fisica. Però, il suo senso può essere molto più grande di quello. Questo versetto può descrivere non solo perdere la vita fisicamente, ma perdere la vita che uno cercava di costruire. Cioè, chi non ha Cristo cerca di costruirsi una vita terrena. Cerca il suo significato nelle cose della terra. A volte cerca cose materiali, o cerca una bella vita, o cerca una vita in cui viene apprezzato e stimato dagli altri. Se uno considera come tesoro la vita terrena che sta edificando, e pur dicendo di voler Cristo, in realtà vuole salvare la sua vita, e non vuole rischiare di perdere la vita che sta costruendo, quella persona non troverà Cristo, e infatti perderà la sua vita.
Invece, quando uno vede il valore di Gesù Cristo, e più di qualsiasi cosa vuole Gesù Cristo, ed è disposto a perdere tutto per avere Gesù Cristo, infatti, nelle sue scelte sceglie Cristo anziché del resto, quella persona perde la vita che stava cercando, e la perde per amore di Gesù Cristo e dell'evangelo. Quella persona valuta, e capisce che Cristo vale infinitamente più di quello che cercava prima. E perciò, sceglie di cercare Cristo con tutto il suo cuore, e così, perde la vita che prima viveva.
Chi perde la sua vita, in quel senso, per amore di Cristo e dell'evangelo, quella persona salva la sua vera vita. Oppure, considerando il significato della parola che qui viene tradotta “vita”, si potrebbe dire che quella persona salva la sua anima, e così ha la vita eterna.
Infatti, passando al versetto 36, Gesù ci aiuta a capire il contrasto tra il valore di tutto quello che il mondo offre, e quello che Gesù Cristo offre. Leggo di nuovo il versetto 36.
“36 Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua? 37 O che cosa potrebbe dare l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Marco 8:35 LND)
Qua, Gesù ci presenta un contrasto fra tutto quello che il mondo può offrirci, oppure, la vita eterna, la vera vita, salvare l'anima. Certamente, nessuno può guadagnare il mondo intero. Gesù dichiara questo per dire che per quanto uno potrebbe guadagnare, se potesse avere tutto quello che sogna, senza alcun ostacolo, se potesse guadagnare il mondo intero, se poi perde l'anima sua, che cosa gli giova? In altre parole, non vi gioverebbe nulla.
Quando Gesù parla di perdere l'anima, sta parlando di perdere la vita eterna. Sta parlando di perdere la salvezza e la vera vita per tutta l'eternità. Sta parlando di una condizione in cui è impossibile essere salvato. Infatti, la Bibbia dichiara che è stabilito che gli uomini muoiono una sola volta, dopo di ciò viene il giudizio! Dopo il giudizio non si può essere salvato. La salvezza arriva in questa vita. Se uno arriva alla morte, la sua anima è persa per sempre, per l'eternità!
E allora, Gesù sta dichiarando che guadagnare il mondo intero al costo di perdere l'anima sarebbe di nessun vantaggio ad un uomo. L'anima vale più di tutto. Infatti, nel versetto 37 Gesù fa la domanda, che cosa potrebbe dare l'uomo in cambio dell'anima sua? La risposta implicata è assolutamente nulla. Assolutamente nulla vale quanto vale l'anima e la vita eterna. E perciò, qualunque sacrificio è una piccola spesa per il grande valore di guadagnare l'anima. Invece, qualunque guadagno se porta a perdere l'anima non è un vero guadagno, ma è un inganno, un inganno che porta al tormento eterno.
Leggendo questo, dobbiamo fermarci a considerare: che cosa stiamo cercando? In che cosa ci stiamo impegnando? Qual è il Tesoro che stiamo cercando di ottenere?
Stiamo cercando di ottenere l'approvazione degli uomini? Ci impegniamo per essere visti bene dagli altri? Stiamo cercando di ottenere una bella vita? Stiamo cercando di ottenere piaceri? Che cosa stai tu cercando nella tua vita?
In questi versetti, Gesù ci sta spingendo a riconoscere che l'unica vita che vale, l'unica vita che ha senso, l'unica vita che non è totalmente sprecata, è la vita in cui con tutto il cuore si cerca Gesù Cristo. È la vita in cui si è disposti a perdere tutto quello che il mondo cerca, e tutto quello che cercavamo noi prima di Cristo, per guadagnare Cristo. La vera vita è riconoscere che tutto quello che sembrava importante non ha più importanza, ma piuttosto, l'unica cosa che veramente ha importanza è l'essere in Gesù Cristo!
Cercare gloria dagli uomini
Nel versetto 38, Gesù dà un esempio di cercare di salvare la vita terrena. Questo è un esempio, ci sono anche altri modi che possiamo cercare di salvare la vita. In questo esempio, Gesù parla di cercare di salvare la vita di essere visti bene dagli altri. In altre parole, è un desiderio di avere gloria dagli uomini. Gesù spiega che voler gloria dagli uomini, che ci spinge a non voler essere visti come esagerati o fanatici, vuol dire non essere salvati. Seguite mentre leggo Marco 8:38.
“38 Perché chi si vergognerà di me e delle mie parole, in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli".” (Marco 8:38 LND)
Un esempio di cercare di salvare la propria vita è di voler essere visto bene dagli altri. Se noi seguiamo Dio con tutto il nostro cuore, se Gesù Cristo è veramente il nostro Tesoro, allora, saremmo visti come esagerati, non solo dal mondo, ma in realtà anche da persone nelle chiese. Veramente vivere per Cristo ci porterà ad essere criticati e disprezzati.
Allora, se vogliamo essere visti bene dagli uomini, che è una forma di voler gloria dagli uomini, ci troveremo a vergognarci di Cristo e delle sue parole. Ci saranno situazioni in cui non vorremmo parlare di Cristo, non vorremmo essere visti come fanatici. Non vorremmo proclamare verità che saranno criticate. Se noi diamo spazio a questi pensieri carnali, quindi, se noi ci vergogniamo di Gesù Cristo, in questa vita, in mezzo a questo mondo di tenebre, vuol dire che Gesù Cristo non è veramente il nostro Tesoro. Allora, Gesù dichiara che quando Egli ritornerà e verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli, per giudicare il mondo, perché Gesù è il Figlio dell'uomo, allora si vergognerà di quella persona, che pur avendo dichiarato di essere credente, in realtà si vergognava di Cristo.
È importante fare una parentesi qua. Quando Gesù fu arrestato, e l'apostolo Pietro si trovava nel cortile della casa del sommo sacerdote, si è vergognato di Gesù Cristo. Però dopo, si è ravveduto ed è stato perdonato. Purtroppo, cadiamo. Purtroppo, a volte pecchiamo, ed è grave. Però, in Gesù Cristo c'è perdono quando c'è un vero ravvedimento. E il vero ravvedimento produce una vita cambiata. Quello stesso Pietro che negava di conoscere Gesù, poco dopo, dal giorno di Pentecoste in avanti, predicava senza timore anche quando fu arrestato. Quindi, Pietro è caduto, ma Pietro si è ravveduto e non si vergognava più di Gesù Cristo.
Quindi, se tu cadi, non devi credere che non c'è più speranza. Grazie a Dio, in Gesù Cristo c'è perdono, per chi si umilia, si ravvedi, è veramente confessa il suo peccato.
Invece, quando il Tesoro di qualcuno è qualcosa del mondo, in questo esempio l'approvazione degli uomini, ma può essere anche tante altre cose, allora, quando Gesù Cristo ritornerà, quella persona si troverà respinto dalla presenza di Dio per tutta l'eternità. Quella persona perderà la sua anima. Avendo cercato di salvare la sua vita terrena, perderà la sua vita eterna. Perderà la sua anima.
Conclusione
A questo punto, la domanda che ognuno di noi dovrebbe fare è: in quale vita ti stai impegnando? Dove stai cercando di trovare il senso della tua vita? Che cosa è importante per te? Qual è il tuo tesoro?
Ci sono tanti modi che possiamo cercare di salvare la nostra vita in questo mondo. Ma quando c'è qualunque cosa che vale più per noi di quanto vale la nostra vita in Gesù Cristo, quella cosa è un idolo. Se noi non abbandoniamo i nostri idoli, vuol dire che Gesù Cristo non è il nostro tesoro. E se Gesù Cristo non è il nostro tesoro, non siamo veramente salvati.
Quindi, voglio incoraggiare ciascuno di noi a valutare qual è il suo tesoro. Se tu riconosci che il tuo cuore sta correndo dietro qualcosa oltre a Gesù Cristo, confessa il tuo peccato. Togli i tuoi occhi da quel falso tesoro, e guarda a Gesù Cristo, l'unico vero tesoro!
Se tu sei attirato a qualche tesoro del mondo, che sia una vita più facile, che sia l'approvazione degli uomini, che siano certi piaceri, che sia una bella vita, che sia qualunque altra cosa, vuol dire che tu non stai vedendo il vero valore di Gesù Cristo!
Prego che possiamo aiutarci gli uni gli altri a vedere di più l'infinito valore di Gesù Cristo!
Il nostro problema è che non vediamo il valore infinito di Gesù Cristo! E perciò, a volte siamo tentati a quello che il mondo ci offre, a quello che volevamo prima di avere Cristo, non capendo che è tutto un inganno.
Avere Cristo non è solo aggiungere Gesù Cristo a quello che era il nostro Tesoro. Avere Gesù Cristo è abbandonare ogni altro tesoro per aggrapparci a Gesù Cristo con tutto il nostro cuore.
Chi perde la sua vita per amore di Gesù Cristo ed all'evangelo, salverà la sua vita, salverà la sua anima, per tutta l'eternità. Gesù Cristo e la salvezza in Lui vale più di tutto il mondo.
Perciò, io prego che possiamo vedere Gesù Cristo. Prego che possiamo vedere il suo valore, e che possiamo aiutarci gli uni negli altri a vedere Gesù Cristo.
Se non fosse per la grazia di Dio, noi cercheremo un tesoro che ci porterebbe al tormento eterno. Per la grazia di Dio, Dio ci ha aperto gli occhi a vedere Gesù Cristo. Guardiamo a Cristo.