Voglio continuare nel nostro studio dell’Evangelo di Marco. Siamo nel capitolo 6. In questo studio, vogliamo considerare i versetti 7 ad 13.
Contesto: Gesù si sta presentando ad Israele, come il Cristo, il Messia. Non inizia dichiarando di essere il Cristo, piuttosto, inizia mostrando, con le sue opere, di essere il Cristo. Prima dà la prova, in modo che sia chiaro che Egli è il Cristo.
Abbiamo visto nei primi versetti di questo capitolo che quando Gesù andò a Nazaret, la sua città, dove aveva vissuto fino a poco prima, fu disprezzato. L’orgoglio del popolo ostacolava loro da credere in Lui.
Adesso, avendo lasciato Nazaret, Gesù andava in giro, insegnando. Ad un certo punto, vede che i suoi discepoli sono pronti per un passo in avanti di ministero. Manda loro in missione, e non solo, ma diede a loro potere miracoloso.
Leggiamo questo brano: Marco 6:7-9.
“7 Poi egli chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due; e diede loro autorità sugli spiriti immondi. 8 E commando loro che non prendessero nulla per il viaggio, eccetto un bastone soltanto; né sacca né pane né denaro nella cintura; 9 e che fossero calzati di sandali e non indossassero due tuniche.” (Marco 6:7-9 LND)
Leggo anche il v.12
“12 Così, partiti, predicavano che la gente si doveva ravvedere;” (Marco 6:12)
Commenti: Dal v.12, sappiamo che Gesù mandava loro a predicare il ravvedimento.
Il messaggio dell’Evangelo è che Dio giudicherà il mondo, e dobbiamo riconoscere il nostro peccato e ravvederci, per poi credere in Gesù Cristo come chi può salvarci.
In Matteo 10:7, che descrive questo stesso avvenimento, leggiamo quello che Gesù comandava ai discepoli a predicare. Ve lo leggo.
“Andate e predicate, dicendo: "il regno dei cieli è vicino,"” (Matteo 10:7 LND)
Il messaggio che anche noi dobbiamo proclamare è il messaggio che il giudizio sta arrivando, e abbiamo bisogno del perdono e la salvezza. Questo era il messaggio che i discepoli dovevano predicare, ed è il messaggio che noi dobbiamo predicare.
È importante capire che il comandamento dato a loro di non prendere nulla per il viaggio NON è un comandamento per ogni credente. Questo era un comandamento specifico per loro, in quell’occasione.
Ai credenti in generale c’è il comandamento di lavorare per guadagnare. Per esempio, in Atti 20:34,35 leggiamo:
“34 E voi stessi sapete che queste mani hanno provveduto ai bisogni miei e di quelli che erano con me. 35 In ogni cosa vi ho mostrato che, affaticandosi così, bisogna sostenere gli infermi e ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il quale disse: "È cosa più felice il dare che il ricevere!".” (Atti 20:34-35 LND)
Qua, impariamo che dovremmo lavorare, in modo da avere in più, per poter aiutare altri.
In 1Tessalonicesi 4:11 leggiamo un comandamento di come dobbiamo vivere. Ve lo leggo.
“e a cercare diligentemente di vivere in pace, di occuparvi delle vostre cose e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato,” (1Tessalonicesi 4:11 LND)
Notate che Dio ci comanda, come pratica, di lavorare. Il piano di Dio è che i credenti lavorino, per provvedere per i proprio bisogni.
In Efesini 4:28, troviamo un comandamento per quei credenti che prima vivevano tramite il furto. Notate che devono lavorare.
“Chi rubava non rubi più, ma piuttosto si affatichi facendo qualche buona opera con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a chi è nel bisogno.” (Efesini 4:28 LND)
Nel piano di Dio, i credenti lavorano, in modo da provvedere per loro stessi, e anche per avere in più, per poter aiutare chi è nel bisogno.
Quindi, alla luce di questo, possiamo capire che il comandamento di Gesù con il quale comanda ai suoi discepoli di non portare mezzi economici con sé, non vuol dire che ogni credente deve vivere così. Erano apostoli di Gesù Cristo, ed erano in una missione particolare.
Dobbiamo stare in guardia, per non prendere ogni esempio biblico come se fosse un comandamento. Il comandamento di Gesù riguardava solo i suoi discepoli, in quel momento. Non andiamo oltre a quello che la Bibbia veramente insegna.
Il punto di questi versetti è che i discepoli dovevano andare via senza prendere quello che serviva per sopravvivere. Dovevano andare solo per un tempo limitato, e dovevano dipendere da coloro a chi predicavano. Ma questo non è un comandamento per tutti.
Consideriamo il fatto che Gesù diede a loro autorità sugli spiriti immondi. In altre parole, avevano autorità spirituale, una potenza, di scacciare e comandare i demoni che affliggevano le persone mentre Gesù era sulla terra.
È molto importante capire che anche questo non è normativa. Quello che Gesù faceva con loro, non fa con tutti. Non dà a tutti i credenti potere sulle malattie. E non chiede a tutti di comandare spiriti immondi.
È importante capire che al tempo di Gesù, Satana era molto più attivo che mai. E così, come Gesù spesso scacciava i demoni, diede ai suoi discepoli questo potere, per mostrare che Egli è il Cristo. Cioè, il fatto che aveva il potere di dare ai discepoli l’autorità sugli spiriti immondi, rende evidente che l’autorità di Gesù era infinitamente più grande dell’autorità di chi viene delegato da Lui.
In Ebrei 2, leggiamo che Dio diede agli apostoli, ovvero, a coloro che avevano ricevuto l’Evangelo direttamente da Cristo, potere di compiere miracoli, prodigi, come testimonianza che la loro predicazione era da Dio. Leggo quel brano. Prima di tutto, dichiara che il Signore proclama la salvezza, e poi loro.
“3 come scamperemo noi, se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l’avevano udita, 4 mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà.” (Ebrei 2:3-4 LND)
lo scopo dei miracoli che i discepoli potevano compiere era per rendere testimonianza della loro predicazione, mostrando che era da Dio. Ricordate che stavano predicando l’Evangelo di Gesù Cristo PRIMA che ci fosse scritto il Nuovo Testamento. Quindi, questo potere miracoloso mostrava che erano veramente da Dio.
In 2 Corinzi 12, l’Apostolo Paolo sta spiegando a loro che egli è un vero apostolo, in contrasto con i falsi apostoli che stavano cercando di screditarlo. Una delle prove che egli era un vero apostolo era il fatto che aveva compiuto miracoli, o prodigi, in mezzo a loro. Leggo quel brano, in cui Paolo dichiara che il potere di fare prodigi era il segno di essere un vero apostolo.
“11 Sono diventato insensato vantandomi, voi mi ci avete costretto, poiché avrei dovuto essere raccomandato da voi, perché non sono stato per nulla inferiore ai sommi apostoli, benché io non sia niente. 12 Ora i segni dell’apostolo sono stati messi in opera fra voi con grande pazienza, con segni e prodigi e con potenti operazioni.” (2Corinzi 12:11-12 LND)
Quindi, lo scopo del potere sugli spiriti immondi era per mostrare che questi uomini erano apostoli, mandati da Gesù.
Inoltre, è importante notare che nel Nuovo Testamento, negli insegnamenti alle chiese, non troviamo MAI né un esempio né un comandamento di avere autorità sugli spiriti immondi, ovvero, i demoni.
Piuttosto, in 1 Pietro 5:8,9, leggiamo come dobbiamo resistere Satana. NON è cercando di comandarlo nel nome di Gesù Cristo. Leggo quel brano importante:
“8 Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli, stando fermi nella fede, sapendo che le stesse sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo.” (1Pietro 5:8-9 LND)
Il modo di resistere Satana è di stare fermi nella fede. In altre parole, anziché guardare a Satana e cercare di comandarlo, o legarlo, dobbiamo guardare a Cristo. “Stando fermi nella fede” vuol dire proprio quello, tenere i nostri occhi su Gesù Cristo.
Il modo di resistere Satana non è di combattere contro di lui, è di tenere gli occhi su Gesù Cristo.
Quindi, non dobbiamo prendere il fatto che agli apostoli Gesù diede potere sugli spiriti immondi come insegnamento che dà anche a noi lo stesso potere. Piuttosto, questo potere era perché erano apostoli, e mostrava che il loro messaggio, in quel periodo prima che ci fosse il Nuovo Testamento, era da Dio.
Adesso, leggiamo il versetto 10.
“10 Disse loro ancora: "Dovunque entrate in una casa, fermatevi lì, finché non partiate da quel luogo.” (Marco 6:10 LND)
In questo versetto, Gesù sta dichiarando che andando a predicare l’Evangelo, potevano vivere dall’Evangelo. L’operaio è degno della sua paga. Troviamo questo principio ripetutamente nel Nuovo Testamento. Per esempio, vi leggo 1 Timoteo 5:17,18. Tenete in mente che quando Gesù comanda di onorare, per esempio in Marco 7, quando comanda di onorare i genitori, spiega che intende sostenere economicamente. Questo è il senso di doppio onore. Leggo 1 Timoteo 5:17,18.
“17 Gli anziani che esercitano bene la presidenza siano reputati degni di un doppio onore, principalmente quelli che si affaticano nella parola e nell’insegnamento. 18 La Scrittura infatti dice: "Non mettere la museruola al bue che trebbia," ed ancora: "L’operaio è degno del suo salario".” (1Timeteo 5:17-18 LND)
Quindi, in questo brano, impariamo che la chiesa dovrebbe provvedere economicamente per gli anziani che esercitano bene la presidenza, soprattutto quelli che si affaticano nell’insegnamento. È un immenso vantaggio alla chiesa sostenere uno o più anziani, in modo che possono dedicarsi all’insegnamento.
Leggo anche Galati 6:6, che è un comandamento per i credenti.
“Ora colui che è istruito nella parola faccia parte di tutti i suoi beni a colui che lo istruisce.” (Galati 6:6 LND)
Questo brano insegna che colui che riceve insegnamento, dovrebbe sostenere economicamente colui che lo insegna. Attenzione: dice: “è istruito nella parola”: Quindi, è implicato che l’insegnamento è fedele alla Parola di Dio. Non è che chiunque può iniziare ad insegnare, e poi, chiedere sostegno dagli altri. È la chiesa che riconosce chi può insegnare, e l’insegnamento dev’essere fedele alla Bibbia.
Però, in quei casi, è giusto sostenere chi insegna.
Leggendo in 1Corinzi 9:14, troviamo lo stesso insegnamento.
“Così pure il Signore ha ordinato che coloro che annunziano l’evangelo, vivano dell’evangelo.” (1Corinzi 9:14 LND)
Qua, Paolo fa riferimento all’insegnamento di Gesù Cristo: chi proclama l’Evangelo, può vivere dall’Evangelo. Nel Nuovo Testamento è chiaro: è il piano di Dio che ci siano uomini che proclamano l’Evangelo, e uomini che insegnano la Bibbia bene, che vengono sostenuti.
Lo scopo di questo è chiaro: quello che fanno è così importante per promuovere il regno di Dio e la crescita delle chiese che è utile avere uomini che possono dedicarsi tempo pieno a questo.
Dal brano in 1 Timoteo 5, abbiamo visto che in quel caso, erano già anziani, quindi, erano uomini che erano stati esaminati, e erano riconosciuti di avere le qualifiche stabilite da Dio, e poi, che era già stato visto che facevano un buon lavoro, e si affaticavano molto. Quindi, non è che chiunque può solo dire che annuncia l’Evangelo o insegna ed è degno di sostegno economico. Devono essere uomini riconosciuti e approvati dalle chiese. Però, è il piano di Dio che ci siano questi uomini.
Tornando al nostro brano, Gesù stava mandando gli apostoli in missione. Gli ha dato autorità sugli spiriti immondi, mostrando così la Sua autorità, che poteva perfino dare autorità ad altri. Comandava loro di annunciare il regno, ovvero, che le persone dovevano ravvedersi, per poter entrare nel regno di Dio.
Adesso, leggiamo il versetto 11.
“11 E se alcuni non vi ricevono e non vi ascoltano, andando via di là, scuotete la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro. In verità vi dico che nel giorno del giudizio Sodoma e Gomorra saranno trattate con più tolleranza che quella città".” (Marco 6:11 LND)
Tutti sono peccatori, e senza Cristo, c’è la condanna eterna. Però, chi sente l’Evangelo, e rifiuta, è molto più colpevole, e sarà condannato ad una punizione ancora più terribile.
Troviamo questa verità ripetutamente. Per esempio, in Luca 12:47,48, Gesù sta parlando di coloro che sanno la volontà di Dio e non la fanno. Notate che saranno puniti più severamente di coloro che non sanno la volontà di Dio. Ve lo leggo. È Gesù che parla.
“47 Ora quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non si è preparato e non ha fatto la sua volontà, riceverà molte battiture. 48 Ma colui che non l’ha conosciuta, se fa cose che meritano le battiture, ne riceverà poche. A chiunque è stato dato molto, sarà domandato molto; e a chi molto è stato affidato, molto più sarà richiesto".” (Luca 12:47-48 LND)
Quanto sarà terribile per coloro che hanno sentito l’Evangelo, ma hanno rifiutato di ravvedersi. Rifiutano la grazia e il perdono, e per questo, saranno puniti eternamente, in modo molto severo.
I versetti 12 e 13 raccontano qualcosa dell’esito della missione dei dodici. Seguite mentre lo leggo.
“12 Così, partiti, predicavano che la gente si doveva ravvedere; 13 e scacciavano molti demoni e ungevano con olio molti infermi, e li guarivano.” (Marco 6:13 LND
Qua, troviamo che sono stati fedeli alla missione per cui sono stati mandati. Vediamo la fedeltà di Dio. Gesù aveva dato loro il potere di schiacciare demoni e guarire gli ammalati, e questo potere era efficace.
Quando Dio ci manda in missione, Dio provvederà tutto il necessario per noi di compiere quello che Egli ha per noi da compiere.
Questo è importante ricordare. In un certo senso, Dio ci manda in missione ogni giorno. Abbiamo il mandato di proclamare Cristo a tutti. Abbiamo il mandato di essere la luce del mondo e il profumo di Cristo. Abbiamo il mandato di amare tutti, anche i nostri nemici.
La buona notizia è che per ogni mandato che Gesù Cristo ci dà, ci dà anche il potere e quello che serve per adempiere pienamente quel mandato. Questa è una buonissima notizia. Dio non ci lascia mai soli. Non dobbiamo mai cercare di compiere nella nostra forza, da soli, i comandamenti di Dio. Infatti, uno dei motivi per cui i comandamenti di Dio non sono gravosi è perché con ogni comandamento, Dio ci dà anche quello che serve per ubbidire a quel comandamento.
Ripasso
Grazie a Dio per la sua Parola. In questo brano, abbiamo visto il potere di Gesù, che poteva anche dare agli altri. Gesù dava agli apostoli il potere giusto da compiere la missione che aveva affidato a loro, e Gesù dà a noi il potere giusto per compiere tutto quello che ci comanda da fare.
Abbiamo visto che mentre gli apostoli avevano potere sui demoni, Gesù non ha dato quel potere a noi. Piuttosto, noi possiamo resistere Satana, stando fermi nella fede, ovvero, tenendo i nostri occhi su Gesù Cristo.
Abbiamo visto che nel piano di Dio, è importante che ci siano uomini che possono dedicarsi all’opera di Dio a tempo pieno. Quindi, come credenti, è giusto che sosteniamo questi uomini. Però, non è che chiunque può mettersi nel ministero e chiedere sostegno. Devono essere riconosciuti e approvati dalle chiese. Quanto è importante che ci siano questi uomini. Fanno un’immensa differenza nel ministero della chiesa, e il progresso del regno di Dio.
Grazie a Dio che abbiamo l’Evangelo da annunciare. Grazie a Dio che qualcuno ha annunciato questo Evangelo anche a noi. Preghiamo di poter annunciare l’Evangelo a tante altre persone. Grazie a Dio per un Signore e Salvatore così!