Aiuto Biblico

Rifiutando Gesù

Marco 6:1-6

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 29 maggio 2019, – cmd es –
Descrizione: il nostro orgoglio, e peccato, si spinge a rifiutare di credere a Gesù, e la sua opera in noi. Che stoltezza.
Parole chiavi: peccato, orgoglio, Nazaret, fede in Gesù, incredulità

Audio:

Perché Dio opera in certi casi, e in altri casi, non opera? Che cosa serve per avere l’opera di Dio nella tua vita?

Ciò che serve è molto semplice, ed è alla portata di tutti. Non serve grande conoscenza, ne grande forza, ne grande capacità. Quello che serve è semplicemente un cuore umile, che confida in Dio, e la fede. La vera fede è sempre legata all’umiltà.

Vogliamo continuare il nostro studio dell’Evangelo di Marco. Siamo arrivati al capitolo 6. In questo breve studio, consideriamo i versetti 1 a 6, in cui vediamo che Gesù compie pochissime opere, a causa del fatto che le persone scelgono di non credere in Lui.

Seguite mentre leggo Marco 6:1-6.

“1 Poi uscì di là e venne nella sua patria, e i suoi discepoli lo seguirono. 2 E, venuto il sabato, si mise ad insegnare nella sinagoga. E molti, udendolo, stupivano e dicevano: "Da dove vengono a costui queste cose, e che sapienza è mai questa che gli è data? E come mai si compiono tali potenti opere per mano sua? 3 Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Iose, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non sono qui fra noi?". Ed erano scandalizzati a causa di lui. 4 Ma Gesù disse loro: "Nessun profeta è disonorato, se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua". 5 E non poté fare lì alcuna opera potente, salvo che guarire pochi infermi, imponendo loro le mani. 6 E si meravigliava della loro incredulità; e andava in giro per i villaggi, insegnando.” (Marco 6:1-6 LND)

Commenti

Consideriamo alcune delle verità che questo brano ci presenta. Iniziamo leggendo di nuovo il versetto 1.

“1 Poi uscì di là e venne nella sua patria, e i suoi discepoli lo seguirono.” (Marco 6:1 LND)

Qui, Gesù si trova a Nazaret, il villaggio dove era cresciuto. Da quello che leggiamo in questo brano, visto che lo chiamano il falegname, e in Matteo leggiamo che era il figlio del falegname, è chiaro che Giuseppe era morto, e che Gesù aveva lavorato come falegname là a Nazaret finché non ha iniziato il suo ministero. Quindi, per queste persone, Gesù era il semplice falegname che avevano conosciuto da anni. Adesso, Gesù stava andando in giro in tutta la Giudea, insegnando, e compiendo miracoli. Per loro che lo avevano conosciuto da anni, questo era un cambiamento drastico. Questo fatto ci aiuta capire questo brano.

Notate anche che questo versetto dice che Gesù venne nella sua patria, e i suoi discepoli lo seguirono. I veri credenti seguono Gesù Cristo. In Giovanni 10:27 Gesù dichiara:

“Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono;” (Giovanni 10:27 LND)

Le vere pecore, ovvero i veri salvati, ascoltano Gesù Cristo e lo seguono. Ripetutamente nei quattro evangeli vediamo che i discepoli seguivano Gesù Cristo. Tu, segui veramente Gesù Cristo!

Leggo ora la prima parte del versetto 2.

“2 E, venuto il sabato, si mise ad insegnare nella sinagoga….” (Marco 6:2 LND)

Quando i Giudei si incontravano nella sinagoga, qualunque uomo poteva insegnare, se gli venisse chiesto da chi guidava. Gesù usava quest'opportunità per annunciare il regno di Dio, e per presentarsi come il Cristo. Quindi, Gesù, ha preso la parola per insegnare.

In base a quello che leggiamo in tanti altri brani, possiamo presumere che Gesù annunciava il regno di Dio, e si presentava come l'adempimento delle profezie. Da tanti brani, sappiamo che Gesù insegnava con autorità, mostrando che egli stesso aveva l'autorità di Dio, in contrasto con gli insegnanti normali, che chiaramente non avevano l'autorità in loro stessi. Inoltre, i miracoli di Gesù erano già ben conosciuti in Israele e Giudea. E così, quando Gesù si mise ad insegnare nella sinagoga, non era il solito uomo giudeo che commentava le Scritture, era piuttosto uno che insegnava con grande autorità.

Leggo tutto il versetto 2, insieme al versetto 3, per vedere come le persone reagivano a Gesù.

“2 E, venuto il sabato, si mise ad insegnare nella sinagoga. E molti, udendolo, stupivano e dicevano: "Da dove vengono a costui queste cose, e che sapienza è mai questa che gli è data? E come mai si compiono tali potenti opere per mano sua? 3 Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Iose, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non sono qui fra noi?". Ed erano scandalizzati a causa di lui.” (Marco 6:2,3 LND)

Nella reazione di queste persone, vediamo gelosia e orgoglio. Queste persone, come ogni uomo di natura, non volevano accettare l'autorità di Dio su di loro. Visto che Gesù dimostrava l'autorità di Dio, per non dover accettare la sua autorità, cercavano di negare quello che diceva. Volevano screditarlo. E per quello, erano scandalizzati, implicando che secondo loro non fosse valido che lui parlasse con quell'autorità. Non accettavano il fatto che lui compiva anche miracoli.

Per disprezzare Gesù, dicevano che era solo il falegname, un lavoro semplice e umile. Come poteva un semplice falegname avere questa autorità? E poi, parlavano di fatti che lui era il figlio di Maria, evidentemente Giuseppe era morto, e il fratello di Giacomo, di Iose, di Giuda e di Simone. In altre parole, tutti sapevano bene che Gesù faceva parte di quella famiglia di uomini semplici. Rifiutavano di accettare che Gesù era da Dio, nonostante la chiara evidenza. Per questo lo disprezzavano.

Qualche commento. Prima di tutto, il fatto che menzionano che Gesù era il figlio di Maria, e poi elencano i suoi fratelli per nome, e menzionano che aveva sorelle, ci aiuta a capire che mentre Maria era vergine quando è nato Gesù, dopo, Maria e Giuseppe hanno avuto una vita matrimoniale normale, avendo figli insieme, che in realtà erano fratellastri di Gesù. Questo si accorda perfettamente con quello che leggiamo in Matteo 1, dopo che l'angelo aveva annunciato a Giuseppe che Maria avrebbe avuto un figlio, Gesù Cristo, tramite lo Spirito Santo. Leggo quel brano in Matteo 1:24,25.

“24 E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; 25 ma egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesù.” (Matteo 1:24-25 LND)

Quando dice che non conobbe Maria fino alla nascita di Gesù, nella Bibbia, quando dice che un uomo conosce una donna vuol dire avere rapporti sessuali con lei. Quindi, là in Matteo leggiamo che Giuseppe non aveva rapporti con Maria finché lei non ebbe partorito Gesù. Però, dopo la nascita di Gesù, avevano un matrimonio normale. E perciò, Gesù aveva quattro fratelli maschi e anche delle sorelle. I nomi dei maschi sono elencati qui. Sappiamo da altri brani che Giacomo e Giuda scrissero le epistole che portano i loro nomi.

Questi versetti concludano con la dichiarazione che erano scandalizzati a causa di lui. Erano scandalizzati in quanto non volevano un Cristo così, un Cristo che aveva autorità su di loro, e offriva perdono dei peccati, perché per avere quel perdono, dovevano riconoscere il loro peccato e ravvedersi. Ma non volevano ravvedersi, ed è per questo che disprezzavano Gesù.

Oggi, vediamo lo stesso cuore in tante persone. Tante persone non vogliono accettare l'autorità di Dio nelle loro vite. Perciò, negano le verità di Dio. Vediamo questo per esempio in quelli che propongono l'evoluzione. Non vogliono accettare che ci sia un Creatore al di sopra di loro, a cui devono rispondere. Quindi, rifiutano quella che è evidente nella vera scienza, il fatto che c'è un Creatore. Negano l'ovvio, per non dover ravvedersi.

Anche noi, quando siamo nella nostra carne, possiamo negare cose che sono ovvie, per non dover arrenderci a Dio.

Possiamo dire che un certo comandamento non è più valido oggi. Possiamo dire che un comandamento non vuol dire quello che chiaramente vuol dire. Possiamo ignorare degli insegnamenti, o dire che erano solo per quel tempo o per quella cultura.

Questo è molto pericoloso. Prego che possiamo umiliarci e accettare l'autorità di Dio su di noi, per godere la benedizione di avere comunione con Dio, e avere la sua opera nelle nostre vite.

Gesù riconosce la loro durezza di cuore

Vado avanti, e leggo i versetti 4-6, che dimostrano come Gesù vedeva la loro durezza di cuore.

“4 Ma Gesù disse loro: "Nessun profeta è disonorato, se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua". 5 E non poté fare lì alcuna opera potente, salvo che guarire pochi infermi, imponendo loro le mani. 6 E si meravigliava della loro incredulità; e andava in giro per i villaggi, insegnando.” (Marco 6:4-6 LND)

Quando Gesù dichiara che nessun profeta è disonorato, se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua, sta mostrando il peccato del loro orgoglio. In altre parole, Gesù sta mostrando che mentre altre persone, in altre città e altri villaggi riconoscevano che Egli era da Dio, che è un vero profeta, e più di un profeta, queste persone, a causa del loro orgoglio, rifiutavano di riconoscerLo. Il loro orgoglio li accecava. Gesù stava mettendo in evidenza il loro orgoglio.

Gesù non poté fare alcun opera potente

Poi, il versetto 5 dichiara che Gesù non poteva fare alcuna opera potente là, se non guarire pochi infermi. Consideriamo questo, per capire il suo significato.

Gesù aveva il potere di guarire tutti. Gesù è Dio, e può fare tutto. Quando dice che non poteva, non è che a Lui mancava il potere. Piuttosto, Gesù sceglie di operare in base alla fede delle persone. Ripetutamente, Gesù incoraggiava le persone ad avere fede. Che Gesù operava quando c'era fede. Visto che queste persone, a causa del loro peccato, rifiutavano di avere fede in Gesù, Gesù non poteva fare tanti miracoli. O meglio dire, la loro mancanza di fede spingeva Gesù a scegliere di non fare tanti miracoli. Infatti, leggiamo che Egli guariva solo alcune persone, probabilmente quei pochi che avevano fede in Lui.

Gesù si meravigliava della loro incredulità

Gesù si meravigliava della loro incredulità. Gesù riconosceva che essi avevano ogni motivo di credere in Lui, però, per la loro durezza di cuore rifiutavano di credere. Questa durezza di cuore e rifiuto di credere colpiva Gesù. Avevano ogni motivo di credere, sarebbe stato un grande vantaggio per loro, eppure, rifiutavano di credere. Quanto il nostro orgoglio è stoltezza, e quanto il nostro orgoglio ostacola la nostra fede.

Questo brano è un insegnamento molto importante per noi. Dio non manca la capacità di trasformare le nostre vite. Dio non manca la capacità di darci un nuovo cuore, e farci avere una vita di vittoria sul peccato, e di gioia in questo mondo di tenebre. Siamo noi che per la nostra incredulità, per il nostro orgoglio, spesso ostacoliamo l'opera di Dio in noi.

Quando per la nostra durezza di cuore scegliamo di non confidare in Dio, come le persone di Nazaret, allora, come era successo con loro, Dio non opera potentemente in noi. Quando scegliamo di non umiliarci per poter confidare in Dio, non conosceremo la gioia di Dio, la pace di Dio, e la potenza di Dio all'opera in noi.

Le promesse di Dio sono potente e sicure, ma quando scegliamo di non confidare nelle promesse, manchiamo tantissimi benefici da Dio.

La potenza di Dio è senza limiti. Però, molte volte, Dio opera in base alla nostra fede. Dio ama rispondere alla fede. E quindi, la domanda che dobbiamo farci è se abbiamo fede in Dio.

Tu, vivi per fede? Oppure, vivi solo per quello che puoi vedere e toccare? Tu credi veramente a quello che Dio dichiara, alle promesse di Dio? Oppure, ti lasci controllare da quello che vedi e dalle circostanze?

Se tu cammini per fede, se tu credi in quello che Dio dichiara, Dio opererà potentemente in te.

Ricordatevi che la potente opera di Dio non è quello che il mondo vuole. Il mondo vuole una vita più facile, il mondo vuole buona salute, vuole cose materiali, vuole il successo terreno. Dio non ci offre quello.

Piuttosto, Dio ci offre doni che valgono molto più di quello. Dio ci offre una vita trasformata, ci offre vittoria sul peccato, ci offre una vita che produce frutto che dura per tutta l'eternità!

Se tu cammini per fede, tu conoscerai la potenza di Dio nella tua vita, avrai una vita di santità, e avrai una vita ricca di frutto spirituale. E così, tu avrai la gioia della salvezza.

Prego che non saremo come le persone di Nazaret. Piuttosto, accettiamo Dio per chi è, e per quello che dichiara. Umiliamoci davanti a Dio, accettando la sua piena autorità nelle nostre vite. E allora, conosceremo la potente opere di Dio.

Grazie a Dio che Gesù Cristo è venuto per salvare e trasformare peccatori. Camminiamo con fede, e con umiltà.