Per capire bene la Bibbia, è importante riuscire a capire bene gli esempi che Dio usa. Per esempio, Gesù è chiamato il Leone di Giuda. Sarebbe molto utile conoscere le qualità di un leone per riuscire a capire meglio come è Gesù Cristo.
Quando nella Bibbia viene usato un esempio, tante più sono le volte che quell'esempio viene usato, tanto più è importante comprenderlo. Perciò, se consideriamo quanto spesso la Bibbia parla di pecore, è ovvio che abbiamo bisogno di conoscere il più possibile le caratteristiche delle pecore, affinché possiamo conoscere meglio la Bibbia.
Se si dovesse usare una parola per descriverle, forse quella più indicata sarebbe “bisognose”. Le pecore sono bisognose della cura del pastore. A differenza da tanti altri animali, la pecora è un animale che ha un bisogno totale dell’uomo.
La pecora non è in grado di trovare buona pastura da sola. La pecora non è in grado di trovare acqua da sola. La pecora assolutamente non può difendersi contro il lupo, l’orso e il leone e neanche contro tutti gli animali che, al tempo della Bibbia, mangiavano le pecore.
Perciò, essendo state create da Dio così, le pecore hanno disperatamente e totalmente bisogno di un buon pastore. Senza un buon pastore, le pecore si svierebbero, sarebbero sbranate e morirebbero in gran numero.
È con buona ragione che Dio usa la pecora come metafora del credente. Come la pecora, il credente non è in grado di trovare buon cibo spirituale da solo. Un credente non è assolutamente in grado di difendersi da solo contro tutti i lupi rapaci che ci sono. Un credente ha bisogno della cura del Buon Pastore, Gesù Cristo. Grazie a Dio, Gesù ci dà quella cura.
Per capire e per avvalerci della cura che Gesù ci provvede, dobbiamo essere sempre umili, e ricordare che come la pecora ha bisogno del pastore, anche noi abbiamo bisogno della cura che Cristo provvede.
Oggi, vogliamo parlare di uno dei modi principali per mezzo dei quali Cristo Gesù cura le sue pecore. Gesù Cristo cura la chiesa, e quindi, cura i credenti individualmente, tramite gli anziani che Egli stabilisce in ogni chiesa.
Siamo nel mezzo di una serie di sermoni sulla chiesa. Nell’ultimo sermone, abbiamo considerato il ruolo e le responsabilità dei diaconi.
Abbiamo visto che il ruolo dei diaconi è principalmente quello di servire, in senso pratico, per liberare gli anziani in modo che essi possano concentrarsi sulla cura spirituale delle chiesa. Visto che la cura spirituale viene svolta dagli anziani, una chiesa con veri diaconi sarà una chiesa che sarà curata meglio.
Beata la chiesa che ha veri diaconi.
Anziani
Oggi, vogliamo considerare il ruolo e le responsabilità degli anziani.
Per capire tutto quello che il Nuovo Testamento insegna riguardo agli anziani, dobbiamo sapere che nel Nuovo Testamento vengono usati vari termini per indicare gli stessi uomini, che sono gli anziani. I termini principali che vengono usati sono: anziani, vescovi, conduttori, pastori e dottori. Nel Nuovo Testamento, tutti questi termini indicano una stessa categoria di uomini.
Quindi, per esempio, in Atti 20 nel v.17 e poi nel v.28, Paolo sta parlando agli anziani di Efeso. Nel primo versetto, vengono chiamati anziani, nel secondo, vescovi.
“Da Mileto mandò a Efeso a chiamare gli anziani della chiesa.” (At 20:17 NRV)
“Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue.” (At 20:28 NRV)
In Tito 1, Paolo spiega a Tito come costituire degli anziani. Notiamo il termine usato nel v.5, e poi il termine usato nel v.7.
“Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni,” (Tit 1:5 NRV)
“Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto,” (Tit 1:7 NRV)
In Efesini 4:11, leggiamo che Cristo ha dato alla Chiesa “pastori e dottori”, che è un doppio termine usato per descrivere gli stessi uomini: gli anziani.
Quindi, quando leggete il Nuovo Testamento, ricordatevi che i termini anziani, vescovi, conduttori e pastori e dottori indicano la stessa categoria di uomini.
Anziani Pastori
Esaminiamo insieme alcuni brani che parlano del ruolo e delle responsabilità degli anziani. Vedremo che gli anziani sono stati stabiliti da Dio per essere l’autorità nella chiesa locale, aventi la responsabilità di guidare, di insegnare e di proteggere la chiesa.
Iniziamo leggendo in Atti 20. In questo brano, l’Apostolo Paolo era in viaggio, andando a Gerusalemme per l’ultima volta. Durante il viaggio, si fermò a dare un’ultima esortazione agli anziani della chiesa di Efeso.
Se ci fate caso, spesso nel NT Paolo si presenta come esempio da imitare. Così anche qua, Paolo ricorda a questi anziani il ministero che egli aveva svolto in mezzo alla chiesa di Efeso, presentandosi così a loro come un esempio da seguire. Se notiamo attentamente come Paolo descrive il suo ruolo e il suo cuore, possiamo capire il ruolo e il cuore giusti che un anziano dovrebbe avere.
Leggiamo Atti 20 dal v.17-21, e poi da 26-33.
17 Da Mileto mandò a Efeso a chiamare gli anziani della chiesa. 18 Quando giunsero da lui, disse loro: «Voi sapete in quale maniera, dal primo giorno che giunsi in Asia, mi sono sempre comportato con voi, 19 servendo il Signore con ogni umiltà, e con lacrime, tra le prove venutemi dalle insidie dei Giudei; 20 e come non vi ho nascosto nessuna delle cose che vi erano utili, e ve le ho annunziate e insegnate in pubblico e nelle vostre case, 21 e ho avvertito solennemente Giudei e Greci di ravvedersi davanti a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù Cristo... 26 Perciò io dichiaro quest’oggi di essere puro del sangue di tutti; 27 perché non mi sono tirato indietro dall’annunziarvi tutto il consiglio di Dio. 28 Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue. 29 Io so che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; 30 e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli. 31 Perciò vegliate, ricordandovi che per tre anni, notte e giorno, non ho cessato di ammonire ciascuno con lacrime. 32 E ora, vi affido a Dio e alla Parola della sua grazia, la quale può edificarvi e darvi l’eredità di tutti i santificati. (Atti 20:17-33 NRV)
Nel v.18, Paolo parla del modo in cui egli si era sempre comportato con loro. Infatti gli anziani sono chiamati ad avere costanza nel loro comportamento e nel loro ministero. Devono essere di esempio agli altri credenti, e quindi, è importante che il loro comportamento sia costante giorno dopo giorno e anno dopo anno.
Nel v.19, Paolo usa il termine “servendo”, che deriva da una parola Greca che descrive il servizio che dovrebbe fare uno schiavo, un servo. Paolo si considerava come un servo di Cristo, e il suo ministero era un servizio reso al suo Padrone e Salvatore, Gesù Cristo. Similmente, ogni anziano dovrebbe considerare il proprio ministero come un servizio a Cristo.
Sempre nel v.19, Paolo parla del modo in cui aveva servito il Signore, con ogni umiltà e con lacrime. Il ministero di un anziano è un servizio, non è un signoreggiare. Anzi gli anziani hanno sì autorità nella chiesa ma, in realtà, devono servire più di tutti.
Il loro servizio è talmente pesante che a volte, potrà causare delle lacrime. Infatti gli anziani hanno molto a cuore il bene dei credenti, e quando i credenti camminano male o vengono sviati, questo provoca in loro, se sono veri anziani, grande tristezza.
Nel v.20, Paolo dichiara: “non vi ho nascosto nessuna delle cose che vi erano utili.” Gli anziani sono responsabili a provvedere un insegnamento completo ed equilibrato per la chiesa. Questa è una responsabilità enorme, che possono fare solamente con grande impegno, e con la grazia di Dio.
Nel v.21, Paolo ricorda agli anziani che egli aveva avvertito solennemente tutti di ravvedersi e di credere in Cristo Gesù. Gli anziani devono essere sicuri che tutti coloro che partecipano alla vita di chiesa siano a conoscenza del giudizio finale e della salvezza che esiste solamente in Cristo. Non si dovrebbe prendere per scontato che chiunque sia salvato. Gli anziani devono essere un esempio a tutti dell’importanza di evangelizzare, proclamando il giudizio e il perdono in Cristo a tutti.
Nei vv. 26 e 27, Paolo parla di un principio che si applica a tutti gli anziani. Infatti Paolo, nel suo ruolo di evangelista, e così pure tutti gli anziani di chiesa, dovranno rendere conto a Dio per le anime delle persone che hanno sotto la loro cura. Esamineremo più a fondo questo argomento più tardi. Qui, notiamo che Paolo dichiarò di essere puro del sangue di tutti, perché aveva avvertito tutti di tutto il consiglio di Dio. Non aveva mancato di dare l’insegnamento che serviva a quella chiesa.
Facendo questa dichiarazione a quegli anziani, Paolo stava ricordando loro che anche loro avrebbero dovuto rispondere a Dio per le anime che Egli aveva loro affidato. Quindi, vediamo che gli anziani sono responsabili di annunciare i consigli di Dio a tutti coloro che si dichiarano credenti, sia che vogliano ascoltare oppure no, perché gli anziani dovranno rispondere a Dio per coloro che curano.
Dal v.28, Paolo inizia ad esortare questi anziani direttamente. Esorta loro di svolgere le due responsabilità principali degli anziani: badare al gregge e pascere il gregge.
Nel v.28, dichiara “Badate a voi stessi e a tutto il gregge”. Una delle responsabilità principali degli anziani è di badare al gregge. “Badare” è un termine che significa “curare, dare la piena attenzione a qualcosa”. Gli anziani sono chiamati ad applicarsi diligentemente alla cura spirituale dei credenti nella loro chiesa.
Inoltre, in questo versetto Paolo dichiara che gli anziani devono pascere la chiesa di Dio. La parola “pascere” deriva dall’immagine di un pastore con le sue pecore. Infatti, Dio ha scelto di usare l’immagine del gregge, perché gli anziani devono avere lo stesso ruolo che un pastore ha con le sue pecore. Pascere vuol dire “provvedere nutrimento”, e vuol dire anche “guidare e sorvegliare”. Gli anziani hanno la responsabilità di guidare la chiesa in modo da provvederle il cibo spirituale, cioè, l’insegnamento. Devono sorvegliare la chiesa, ovvero, proteggerla dai tanti pericoli spirituali che ci sono.
Paolo menziona questo concetto di proteggere la chiesa anche nel v.31. In questo versetto, dopo aver spiegato che ci saranno lupi rapaci, che potrebbero essere mischiati perfino fra gli anziani, Paolo dichiara: “vegliate, ricordandovi che per tre anni, notte e giorno, non ho cessato di ammonire ciascuno con lacrime.” Vegliare descrive la condizione di stare costantemente in guardia, sempre attento, in modo da proteggere le pecore dai lupi. Notiamo poi che la maniera per vegliare è di ammonire ciascuno, con lacrime. In altre parole, gli anziani devono tenere d’occhio tutto e tutti, e se dovessero vedere qualche credente iniziare a sviarsi, devono essere pronti ad ammonire quella persona. Come Paolo aveva ammonito con lacrime, così pure gli anziani dovrebbero avere un amore così grande per i credenti al punto tale che, qualora sia necessario ammonire, quella situazione dovrebbe pesare molto al loro cuore. Notate una verità importante. Visto che gli anziani devono vegliare, ovvero, proteggere i credenti dai lupi rapaci e ammonire i credenti secondo il bisogno, è ovvio che nel piano di Dio, questo tipo di cura è necessaria. In altre parole, visto che Dio comanda agli anziani di svolgere questo ministero, questo significa che è un ministero che necessita. Visto che Dio comanda agli anziani di proteggere i credenti dai lupi rapaci, ne possiamo dedurre che i lupi rapaci ci sono, e che i credenti non riescono a difendersi da soli.
Chiaramente, considerando le esortazioni che la Bibbia rivolge agli anziani, ogni credente deve capire che ha bisogno di questa cura che Dio provvede tramite gli anziani, e deve capire anche che deve avvalersene.
l’Esortazione di Pietro
Per capire ancora meglio le responsabilità degli anziani, consideriamo 1Pietro 5, in cui l’Apostolo Pietro esorta gli anziani. Ve lo leggo.
1 Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata: 2 pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; 3 non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. 4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce. (1Pietro 5:1-4)
Anche in questo brano, leggiamo che gli anziani devono pascere il gregge, sorvegliandolo. Pascere il gregge è la responsabilità principale degli anziani. Non devono svolgere questo incarico come un obbligo, cioè malvolentieri, ma volonterosamente, che significa “ di cuore”. Il motivo per cui gli anziani riescono a svolgere questo lavoro pesante e difficile volonterosamente è perché amano i credenti e perché fanno tutto per la gloria di Cristo. Solamente così uno può svolgere l’opera di anziano portando frutto.
Gli anziani non devono mai svolgere il loro ministero avendo il desiderio di diventare ricchi, ma piuttosto lo devono svolgere come un servizio per il SIGNORE. Questo principio non parla di quanti soldi un anziano può possedere, ma del fatto che non deve avere un desiderio di diventare ricco con mezzi illeciti. Non deve amare i soldi o le cose materiali. Tutto quello che gli anziani compiono, lo devono fare di buon animo.
In altre parole, gli anziani devono avere un cuore che desidera il bene dei credenti, al punto che si impegnano di cuore a promuovere quel bene. Devono svolgere il loro incarico di cuore, per amore di Cristo e per amore delle pecore che Cristo ha affidato loro.
Gli anziani sono chiamati a guidare, a sorvegliare, e a pascere il gregge, e a vivere in tal modo da essere d’esempio al gregge. Pur dovendo esercitare autorità sulla chiesa, non devono essere dominatori, ma piuttosto servitori. Vediamo questo concetto applicato perfettamente in come Gesù Cristo curò i suoi discepoli, e questo modo di fare dovrebbe essere anche quello con cui ogni marito guida la propria famiglia.
Per non stancarsi nel ministero, gli anziani dovrebbero tenere in mente il premio che, se avranno svolto bene il loro ministero, riceveranno da Cristo, il Supremo Pastore, quando Egli ritornerà. Avere sempre in mente il premio eterno sarà un grande incoraggiamento.
Vediamo un esempio di questo nell’Apostolo Paolo. Egli sapeva che i credenti che egli aveva evangelizzato e curato sarebbero stati la sua corona all’apparizione di Cristo. Vi leggo un brano in cui Paolo parla di questo, in 1Tessalonicesi 2:19,20
“19 Qual è infatti la nostra speranza, o la nostra gioia, o la corona di cui siamo fieri? Non siete forse voi, davanti al nostro Signore Gesù quand’egli verrà? 20 Sì, certo, voi siete il nostro vanto e la nostra gioia.” (1Tess 2:19-20 NRV)
È importante che gli anziani tengano sempre viva nella mente la ricompensa che aspetterà loro se avranno svolto bene il loro ministero.
Capaci ad insegnare
Ricordiamo che la responsabilità principale degli anziani è di pascere il gregge, ovvero, di provvedere il nutrimento spirituale. In altre parole, gli anziani sono responsabili di provvedere l’insegnamento alla chiesa. L’insegnamento è il modo principale con cui gli anziani curano le pecore. L’insegnamento arriva alla chiesa in tante forme: in forma di insegnamento pubblico dal pulpito, in forma di insegnamento o di ammonimento a tu per tu, in forma di cura pastorale, che è un insegnamento personale o per una coppia, e anche gli insegnamenti nella forma di libri e di articoli. Gli anziani sono responsabili per l’insegnamento della chiesa.
Per capire meglio la responsabilità che gli anziani hanno di provvedere l’insegnamento della chiesa, voglio leggere le qualifiche degli anziani, e le troviamo elencate in 1Timoteo 3, e poi in Tito 1. Dio volendo, considereremo queste qualifiche nel prossimo sermone. Ora, voglio solo notare quanto è centrale l’insegnamento della Parola di Dio nella vita di un anziano. Ricordiamoci che vescovi e anziani sono termini intercambiabili.
Vi leggo, prima da 1Timoteo 3, e poi da Tito 1.
Vi leggo anche 1Timoteo 3:2: Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare,
Tito 1:7,9-10 7 Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto... 9 attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono. 10 Infatti vi sono molti ribelli, ciarloni e seduttori delle menti, specialmente tra quelli della circoncisione, ai quali bisogna chiudere la bocca;
In queste qualifiche, vediamo che tutti gli anziani devono essere attaccati alla Parola di Dio, ovvero, devono avere una buona conoscenza della Bibbia e devono essere dedicati allo studio di Essa. Tutti gli anziani devono essere capaci di insegnare, e tutti devono essere in grado di esortare secondo la sana dottrina, al punto di essere capaci di convincere quelli che contraddicono. Tutto questo fa parte di pascere il gregge, cioè, di provvedere cibo spirituale ai credenti.
Dio dà la responsabilità di pascere il gregge, ovvero, i credenti, solamente agli anziani. Perciò, gli anziani sono responsabili per tutto l’insegnamento che le pecore ricevono, sia quello svolto dal pulpito, sia quello svolto per mezzo di libri o di articoli, sia quello fatto di casa in casa.
Questo non vuol dire che gli anziani devono fare tutto l’insegnamento. Possono incaricare ad insegnare anche altri che hanno il dono d'insegnamento, sia mediante credenti maturi, sia mediante buoni libri che gli stessi anziani hanno provveduto per la chiesa.
Però, visto che sono gli anziani che dovranno rispondere a Dio per la cura dei credenti, e specificatamente per aver dato loro tutto il consiglio di Dio, devono essere sempre attenti che ogni insegnamento sia sano e adatto alla condizione della chiesa.
Tuttavia, anche se ci saranno le volte che gli anziani chiederanno ad altri di insegnare, è normale che gli anziani facciano la maggioranza dell’insegnamento della chiesa.
È importante capire che mentre ogni anziano deve essere capace ad insegnare, e tutti gli anziani dovranno insegnare in qualche modo, ci possono essere anziani che non insegnano pubblicamente. Certi anziani saranno più portati ad insegnare pubblicamente, mentre altri insegneranno solamente o maggiormente a tu per tu, o in piccoli gruppi. Quindi, gli anziani sono gli insegnanti principali della chiesa, ma possono avere ruoli diversi.
Riassumendo questo punto, gli anziani hanno da Dio la responsabilità di pascere il gregge, che principalmente significa di provvedere e controllare l’insegnamento della chiesa. Questo comprende tutto l’insegnamento, sia quella che viene svolto dal pulpito, sia l’insegnamento che viene svolto a tu per tu, sia quello in forma di libri o di articoli che i credenti leggono. Perciò, gli anziani dovrebbero essere al corrente di tutto l’insegnamento che viene svolto nella chiesa, per dare la cura di cui le pecore hanno bisogno.
la presidenza della chiesa
La responsabilità degli anziani di badare e pascere la chiesa riguarda non solo l’insegnamento della chiesa, ma anche la presidenza, ovvero, la guida di ogni aspetto della vita di chiesa. Vi leggo 1Timoteo 5:17, che ci parla anche di questa responsabilità.
Gli anziani che tengono bene la presidenza, siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell’insegnamento; (1 Timoteo 5:17)
Nello stesso modo in cui il pastore decide dove portare il gregge per trovare buona pastura, e dove passarvi la notte, e quanto tempo devono restare in un dato campo, similmente per gli anziani, una parte della loro responsabilità di pascere il gregge è quella di prendere le decisioni della chiesa. Quindi, gli anziani hanno la presidenza della chiesa. Hanno la responsabilità di prendere le decisioni che riguardano la vita di chiesa, sia per quanto riguarda gli incontri della chiesa, sia per quanto riguarda il programma della chiesa, sia in ogni altro aspetto della vita di chiesa. Certamente, questo non significa che gli anziani devono svolgere ogni ministero da soli. Infatti, gli anziani si impegnano per il perfezionamento dei santi, in vista dell’opera del ministero. Quindi, possono delegare vari impegni qualora lo ritengano opportuno. Una parte della loro presidenza perciò è di dare una guida ai vari ministri della chiesa. Però, è importante capire che la chiesa non è una democrazia, piuttosto, Dio affida la guida della chiesa agli anziani. Perciò, gli anziani devono impegnarsi di cuore, per curare bene le pecore che Cristo ha acquistato con il proprio sangue, dando loro una guida sana.
Riassumendo questo punto, Dio ha stabilito che siano gli anziani ad essere l’autorità nella chiesa. La loro autorità non origina in loro, ma è Dio che l'ha assegnata a loro, e quindi, è limitata esclusivamente a quei campi nei quali Dio ha loro assegnato la responsabilità di guidare (oppure la presidenza). E Dio ha altresì comandato ai credenti di ubbidire alla guida che gli anziani danno nei campi loro assegnati.
Devono rendere contro delle anime
La cura che gli anziani provvedono è indispensabile per la crescita di ogni credente. Infatti, è così importante che gli anziani dovranno rendere conto davanti a Dio delle anime dei credenti che erano state affidate alla loro cura. Leggiamo Ebrei 13:17.
Ebrei 13:17 Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per la vostra vita come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità.
Qui, gli anziani vengono chiamati “conduttori”, perché, come il pastore conduce le pecore in buoni pascoli, così gli anziani devono condurre, ovvero, guidare, i credenti a cibarsi di buon cibo spirituale, cioè, di insegnamenti buoni, che provvedono nutrimento alle anime. Gli anziani devono condurre i credenti nel sentiero sicuro, lontano dai pericoli.
Questo brano afferma chiaramente che i credenti devono ubbidire agli anziani nella loro guida della chiesa. Anche qui, è chiaro che gli anziani hanno da Dio la responsabilità di essere l’autorità nella chiesa.
Quello che voglio notare specificatamente è che gli anziani devono vegliare per la vita dei credenti, perché devono rendere conto a Dio per la vita dei credenti che sono stati loro affidati. Sono responsabili per la cura che forniscono, sono responsabili di insegnare o di ammonire secondo il bisogno. NON sono responsabili di come i credenti risponderanno all'insegnamento, ovvero, se un credente rifiuta di mettere in pratica un insegnamento, l'anziano non è colpevole del peccato di quel credente.
Gli anziani devono avere occhi aperti per riconoscere i bisogni, per poi provvedere l’insegnamento necessario. A volte, questo significherà dare una parola di conforto. Altre volte, sarà una parola di ammonizione, altre volte un insegnamento. Delle volte i credente saranno contenti di ascoltare gli anziani, altre volte, ci saranno credenti che non vorranno sentire quello che gli anziani hanno da dire loro, soprattutto se si tratta di un ammonimento. Però, gli anziani sono responsabili di provvedere gli insegnamenti che servono alla chiesa. Dovranno rendere conto a Dio delle vite delle persone che Egli aveva loro affidate.
Il ministero degli anziani è estremamente importante per la sana crescita di ogni credente.
Un credente che rifiuta la cura che Dio provvede tramite gli anziani, crescerà male, e non camminerà bene.
Invece, quando utilizziamo i mezzi che Dio ci ha dato, conosceremo la perfetta e buona cura di Dio.
il cuore degli anziani
Finora, ho parlato delle varie responsabilità degli anziani. Gli anziani sono i pastori delle pecore. Il loro ruolo in campo spirituale assomiglia molto al ruolo pratico di un pastore di vere pecore.
Per poter svolgere il ministero da anziano, un uomo non solo deve camminare bene con il Signore, e avere le qualifiche che vedremo nel prossimo sermone, e una buona conoscenza della Bibbia, ma deve anche avere un cuore che assomiglia al cuore del Buon Pastore, Gesù Cristo.
Vi leggo quello che Gesù Cristo dichiara di Se stesso come Pastore.
“Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore.” (Giov 10:11 NRV)
Gli anziani devono amare i credenti al punto da essere pronti a dare le loro vite per loro. Questo era il cuore di Paolo, come leggiamo in vari brani:
“Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate diventati cari.” (1Tess 2:8 NRV)
“Infatti Dio mi è testimone come io vi ami tutti con affetto profondo in Cristo Gesù.” (Fil 1:8 NRV)
“Ma se anche vengo offerto in libazione sul sacrificio e sul servizio della vostra fede, ne gioisco e me ne rallegro con tutti voi;” (Fil 2:17 NRV)
L’unico modo con cui un anziano può dare alle pecore quella cura che Dio gli richiede è amare i credenti profondamente. Questo amore non è naturale, perché non sempre le pecore saranno facili da amare. Infatti, se volete pregare per gli anziani che Dio vi darà, pregate che possano sempre avere la grazia di amarvi veramente. Questa è una preghiera da pregare per tutta la vita.
Conclusione
Allora concludiamo qua. Avete capite meglio quanto importante sono gli anziani per la vostra crescita? Come la condizione di un gregge di pecore dipende moltissimo dal loro pastore, similmente, la salute spirituale dei membri di chiesa dipende moltissimo dalla guida di quella chiesa. Vediamo questo principio in tutta la Bibbia.
Quando Israele aveva una buona guida, sia che fosse stato un re oppure un giudice, che seguiva Dio, la nazione camminava bene. Quando invece un re non seguiva Dio di cuore, la nazione si allontanava da Dio.
Perciò, forse la cosa più importante che una chiesa può desiderare è avere buoni anziani, uomini davvero qualificati, che abbiano un vero amore per Cristo, e un vero amore per i credenti, e che svolgano il loro ministero con tutto il loro cuore, con un santo timore di Dio.
Beata la chiesa che ha uomini qualificati che adempiono fedelmente il ministero di anziano. E beata la chiesa che ha diaconi che si mettono a servire nelle cose pratiche, per liberare gli anziani affinché possano dare la cura spirituale che serve alla chiesa. Quella chiesa sarà protetta da tanti pericoli, e crescerà in modo sano.
Pregate per anziani che possano veramente guidare la chiesa, e pascerla, e proteggerla, e tutto questo, con un grande amore per le pecore, proprio come Cristo ci ama.
Ringraziamo Dio per la sua cura
Gesù Cristo è il Buon Pastore, e una parte centrale della sua cura per la chiesa sono gli anziani. Egli non lascia la chiesa vagare qua e là. Non lascia la chiesa indifesa contro i lupi rapaci che Satana manda. Non lascia la chiesa senza una guida e un insegnamento sano. Dio provvede gli uomini che proteggono le pecore dalle tanti voci erranti che ci sono nel mondo, e che portano le pecore in buoni pascoli, affinché possano crescere.
Voglio leggervi Efesini 4:7-12, in cui impariamo che gli anziani, qui chiamati pastori e dottori, sono un dono di Cristo alla sua Chiesa. Vi leggo:
7 Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. 8 Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini». 9 Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? 10 Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. 11 É lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, (Efesini 4:7-12)
Cristo ha dato dei doni agli uomini, o più specificatamente, alla chiesa. Questi doni sono uomini, che Cristo usa per curare la Chiesa che Egli ama. Cristo ha fondato la Chiesa per mezzo degli Apostoli, ci ha dato il Nuovo Testamento tramite i Profeti, fonda nuove chiese per mezzo di Evangelisti, e poi, cura le chiese già stabilite per mezzo dei pastori-dottori, ovvero, gli anziani. Gli anziani, come gli altri, sono un dono di Cristo alla chiesa. Oh che possiamo apprezzare e stimare gli anziani che Dio ci darà.
È impossibile che un uomo arrivi ad essere un vero anziano, come Dio intente, da solo. Solamente quando viene chiamato da Dio e quando gli viene data la grazia necessaria potrà svolgere questo ministero e potrà curare la chiesa come serve. Preghiamo per uomini qualificati con il cuore pronto a svolgere il ministero di anziani. Grazie a Dio per la sua cura perfetta per la sua chiesa.