Cosa importa, veramente, nella vita?
Chi è senza Cristo risponderebbe riferendosi a qualcosa legata alla vita terrena, qualcosa che alla fine sarà persa.
Ma, chi è un figlio di Dio, chi ha ricevuto la salvezza in Gesù Cristo, che sa, per mezzo dello Spirito Santo, del giudizio e dell’eternità, dovrebbe rispondere che quello che importa, veramente, è la salvezza in Gesù Cristo, e poi, la crescita.
Per chi è un figlio di Dio, la cosa più importante è crescere nell’immagine di Cristo, per avere una vita che porta molto frutto. Una vita che non porta frutto è una vita sprecata.
Se non cresciamo costantemente, nella nostra vita mancherà la gioia della salvezza. La gioia dipende molto da come cresciamo in Cristo.
Se non cresciamo costantemente, nella nostra vita mancherà la profonda pace della salvezza, la pace che supera l’intelligenza.
Cosa serve per crescere
La crescita è fondamentale. Che cosa serve per crescere?
Serve vedere e confessare i nostri peccati. E poi, servono i doni spirituali degli altri, che Dio usa per aiutarci a crescere.
Dio ha stabilito la chiesa locale come parte fondamentale per la crescita di ogni credente. Senza la chiesa locale, non è possibile crescere come Dio intende, salvo casi eccezionali, come per esempio un credente che è in prigione per la sua fede, e riceve una grazia speciale da Dio. Ma normalmente, la grazia che Dio ci dà per crescere viene principalmente dalla chiesa locale. Quanto è importante che la chiesa locale sia sana e fedele a Dio, e che viviamo i rapporti veri come chiesa.
La chiesa è essenziale
Efesini 4:11-16 ci aiuta a capire che la chiesa è essenziale. Leggo.
11 Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo, 13 finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo, 14 affinché non siamo più bambini, sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l'astuzia che mira ad usare insidie di errore, 15 ma, dicendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa in colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore nella misura di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l’edificazione di se stesso nell’amore. (Efesini 4:11-16).
È importante capire che la nostra crescita, la TUA crescita, dipende moltissimo da quanto sei strettamente legato alla chiesa, e quanto tutti usano i loro doni per il bene del corpo intero.
Notate, per esempio, il versetto 15:
dicendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa in colui che è il capo, cioè Cristo.” (Efesini 4:15)
Dobbiamo parlare, gli uni degli altri, dicendo la verità nell’amore. Ovvero, per poter fare questo, dobbiamo essere molto coinvolti nella vita gli uni degli altri. “Dicendo la verità” riguarda parlare al cuore gli uni agli altri. Riguarda principalmente credenti che parlano gli uni degli altri. Dicono la verità, ma nell’amore. Dicono la verità del peccato gli uni degli altri. Dicono la verità quando vedono che l’altra persona ha dai pensieri o ragionamenti falsi. Dicono la verità quando l’altra persona ha un concetto di sé più alto di quello giusto. Ma, dicono la verità nell’amore.
Avete visto il risultato? Questo modo di vivere, essendo molto coinvolti nelle vite gli uni degli altri, questo modo di vivere porta alla crescita in ogni cosa in Cristo. Quando siamo molto legati, quando siamo trasparenti e condividiamo i nostri cuori e i nostri pensieri, allora, possiamo curare gli uni gli altri, dicendo la verità nell’amore, e così, cresceremo in ogni cosa in Cristo.
Quanto è assolutamente necessario avere rapporti stretti e trasparenti.
La TUA crescita, e la mia, dipendono moltissimo da quanto siamo veramente legati gli uni con gli altri, parlando con verità gli uni con gli altri.
Se non hai questo, non puoi crescere come dovresti. Sarai terribilmente limitato. Non sarai forte. Non riconoscerai tanti pensieri falsi. Non riconoscerai tanti peccati. Quanto abbiamo bisogno di forti, stretti e aperti rapporti gli uni con gli altri.
Il versetto 16, che abbiamo visto più volte come chiesa, rende estremamente chiaro che la nostra crescita dipende da quanto siamo tutti legati insieme, ognuno dando di quello che ha ricevuto da Dio. Leggo ancora Efesini 4:16.
16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore nella misura di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l’edificazione di se stesso nell’amore. (Efesini 4:16).
La nostra crescita individuale è molto legata alla nostra crescita come chiesa. Siamo un unico corpo in Cristo.
Per crescere, dobbiamo essere ben connessi e uniti insieme. Quindi, dobbiamo avere forti legami fra di noi, legami trasparenti, legami di cuore, legami profondi. Dobbiamo essere ben connessi. Ringrazio Dio per i legami che abbiamo, ma allo stesso tempo prego che possiamo crescere di più nell’essere ben connessi.
Poi, il versetto dichiara: mediate il contributo fornito da ogni giuntura, e secondo il vigore nella misura di ogni singola parte. Sta parlando del fatto con ogni singolo credente ha qualcosa da dare, e questo perché ogni credente ha doni spirituali, e tutti questi doni servono per produrre la crescita. Non è che certi doni sono necessari, e altri facoltativi. TUTTI i doni sono necessari, sia quelli più visibili, che quelli meno, sia quelli più grandi, che quelli più piccoli.
Il corpo, quindi la chiesa, quindi, ciascuno di noi, cresce bene quando siamo ben connessi, e ogni singolo credente mette al servizio i suoi doni per il bene degli altri.
Chiaramente, questo richiede grande impegno. Però, senza questo legame, non possiamo crescere bene, né individualmente, né come chiesa. Impegniamoci ad essere sempre più legati e coinvolti nella vita gli uni degli altri.
Il ruolo degli anziani
Parlando di cosa serve per crescere, una parte fondamentale della cura che si riceve dalla chiesa è la cura che arriva tramite gli anziani-pastori.
Dio ha dato un ruolo molto importante agli anziani. Ascolta quello che Dio dichiara tramite Pietro in 1 Pietro 5.
“1 Esorto gli anziani che sono fra voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev’essere rivelata: 2 pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di disonesto guadagno ma di buona volontà, 3 e non come esercitando dominio su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge. 4 E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce. (1Pietro 5:1-4)
Notate il ruolo che Dio ha dato agli anziani: quello di pascere il gregge di Dio, sorvegliandolo. Questo vuol dire che Dio ha affidato la cura dei credenti agli anziani. Che immensa responsabilità. Leggo di nuovo Efesini 4:11,12. Sta parlando dei ruoli che Cristo ha dato.
11 Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo, (Efesini 4:11,12)
Notiamo il ruolo degli anziani, qua chiamati pastori-dottori. Devono perfezionare i santi, che vuol dire, devono preparare i credenti in modo che abbiano quello che serve per poter compiere l’opera del ministero, e affinché i credenti operino per l’edificazione del corpo di Cristo.
Altrove impariamo che gli anziani-pastori curano e proteggono la chiesa. Quanto è importante che gli uomini della chiesa crescano in modo che ci siano sempre uomini qualificati che possano svolgere questo ruolo importantissimo.
Quanto è fondamentale che SOLO uomini che hanno veramente le qualifiche stabilite da Dio siano anziani-pastori. Quanto è importante che si impegnino di cuore a svolgere il loro ministero, e che abbiano una cura vera delle pecore.
Se non si sacrificano per curare i credenti di cuore, quella chiesa, e quei credenti, non cresceranno nel modo giusto .
Quanto è importante che i credenti di una chiesa seguano la guida di coloro che Dio ha preposto sopra di loro .
Ebrei 13:17 spiega il rapporto fra gli anziani e i credenti. Notate che gli anziani devono rendere conto a Dio per le anime dei credenti. Seguite mentre leggo.
“Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio.” (Ebrei 13:17 LND)
Vediamo come Dio vede gli anziani, i conduttori: devono vegliare sulle anime dei credenti, devono rendere conto a Dio per le anime delle persone che Dio ha dato loro da curare. Che immensa responsabilità. Quanto è importante che gli anziani abbiano questo cuore, e vivano veramente per la crescita dei credenti, sapendo che devono rendere conto a Dio per le anime dei credenti. Pregate per chi svolge questo ruolo.
E notiamo quello che Dio comanda ai credenti: ubbidite ai vostri conduttori. Seguite la loro guida. Ascoltate i loro consigli. Imitate le loro vite.
O che Dio ci dia uomini qualificati che svolgono questo ministero di cuore, con timore di Dio, e con grande amore per i credenti. La crescita delle chiesa dipende molto da questo.
I doni spirituali degli altri
Prima, ho parlato di come la crescita di ogni individuo è molto legata alla crescita di tutta la chiesa. Approfondiamo un aspetto specifico di questo argomento. Consideriamo i nostri doni spirituali.
Per poter crescere, ci servono i doni spirituali gli uni degli altri. Lo Spirito Santo dà doni spirituali ad ogni credente, NON per quel credente, ma per gli altri. Leggo 1 Corinzi 12:7.
“Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utilità comune.” (1Corinzi 12:7 LND)
Il contesto rende chiaro che la “manifestazione dello Spirito” riferisce ai doni spirituali.
Lo Spirito Santo dà doni spirituali a ciascun credente. OGNI credente ha doni spirituali. Lo scopo di questi doni è per l’utilità comune. I doni devono essere utilizzati per il bene degli altri. Gli altri hanno bisogno dei TUOI doni per la loro crescita, come TU hai bisogno dei loro doni.
Un altro brano che parla di questo è 1 Pietro 4:10,11.
10 Ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta al servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. 11 Se uno parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; se uno fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen. (1Pietro 4:10,11)
Di nuovo, troviamo la parola “ciascuno”. Ogni vero credente ha doni spirituali. Questi doni servono per il bene degli altri. Dio ci cura e ci dà quello che ci serve per crescere tramite i doni spirituali degli altri.
La nostra crescita, la mia crescita e la tua crescita, dipende moltissimo dalla chiesa. Ci servono i doni spirituali gli uni degli altri.
Per avere questa crescita, dobbiamo essere ben legati, in rapporti di cuore, rapporti trasparenti e stretti. Dobbiamo aprirci gli uni con gli altri, affinché possiamo parlare di cuore gli uni con gli altri, e usare i nostri doni per portare la vera crescita.
Per esempio: incitarci
Un esempio dell'uso dei nostri doni è quello di incitarci a vicenda, come leggiamo in Ebrei 10:23-25. Ve lo leggo.
23 Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché è fedele colui che ha fatto le promesse. 24 E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortandocia vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il giorno. (Ebrei 10:23-25)
Vivere così richiede: rapporti stretti. Devo conoscere un cuore, prima di poterlo incitare all’amore e alle buone opere. Se non ho un rapporto stretto con qualcuno, se non conosciamo il cuore l’uno dell’altro, è molto difficile incitare così. Quanto è importante avere rapporti stretti e aperti.
Per crescere, serve confessare i peccati
Un altro aspetto fondamentale della crescita è quello di confessare i nostri peccati. Una cosa assolutamente fondamentale è riconoscere e confessare i nostri peccati. Se non confessiamo i nostri peccati, non cresceremo, anzi, ci allontaneremo da Dio. Leggo i primi versetti del Salmo 32
1 Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto! 2 Beato l’uomo a cui l’Eterno non imputa l’iniquità, e nel cui spirito non c’è inganno. 3 Mentre tacevo, le mie ossa si consumavano tra i gemiti che facevo tutto il giorno. 4 Poiché giorno e notte la tua mano pesava su di me, il mio vigore era diventato simile all’arsura d’estate. (Sela) 5 Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: "Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno", e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato. (Salmo 32:1-5)
Abbiamo studiato questo Salmo nel passato. È molto chiaro che confessare i nostri peccati è assolutamente fondamentale, per poter restare in uno stretto rapporto con Dio, e per poter crescere. È impossibile crescere se non confessiamo i nostri peccati.
Però, da soli, non sempre vediamo i nostri peccati. Anzi, spesso non riconosciamo certi peccati. Possono essere parte del nostro carattere. Possiamo giustificarci così spesso con i nostri ragionamenti che non vediamo più questo o quel peccato.
Dio sa che spesso non vediamo il peccato, perciò, ha stabilito che ci aiutiamo a vicenda per vedere i nostri peccati. Questo fa parte dell'usare i nostri doni spirituali gli uni con gli altri. Come esempio di questo, leggo Romani 15:14
14 Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ripieni d’ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi gli uni gli altri. (Romani 15:14)
Notiamo. Questi credenti erano pieni di bontà, che vuol dire che stavano camminando in santità, confessando i loro peccati, camminando secondo lo Spirito Santo. Inoltre, erano ripieni di ogni conoscenza: conoscevano bene quello che Dio dichiara nella Bibbia.
Trovandosi in queste condizioni, Paolo dichiara che erano capaci anche di ammonirsi gli uni gli altri.
Abbiamo bisogno di ammonizione. Serve per vedere i nostri peccati.
Visto che tanti dei nostri peccati sono pensieri sbagliati, o altre cose che non si vedono facilmente, per POTERCI ammonire gli uni gli altri, dobbiamo avere rapporti stretti, trasparenti, in cui condividiamo i nostri pensieri gli uni con gli altri, in cui siamo onesti e trasparenti. Solo così possiamo aiutarci a vicenda a riconoscere e confessare tanti peccati.
Quindi: Come stiamo andando in questo campo? Abbiamo questo tipo di rapporti? TU hai nella tua vita, oltre al coniuge, per chi è sposato, altri credenti che hanno un rapporto così stretto con te da poterti ammonire, per aiutarti a crescere? Tu riesci ad aiutare altri? Questo è il piano di Dio. O che possiamo essere veramente coinvolti nella vita gli uni degli altri.
Consolare ed edificare
Per crescere ci serve l’essere consolati e anche edificati dagli altri. Leggo 1 Tessalonicesi 5:11
11 Perciò consolatevi gli uni gli altri ed edificatevi l’un l’altro, come già fate. (1Tessalonicesi 5:11)
Qua, Dio ci comanda a consolarci a vicenda, ed anche ad edificarci a vicenda.
Questo è fondamentale per la nostra crescita. Non possiamo crescere in modo sano senza questo aspetto fondamentale della vita cristiana.
Andiamo avanti e leggiamo anche 1 Tessalonicesi 5:12,13. Questi versetti sono un comandamento di come la chiesa, i credenti, devono vedere gli anziani, che sono preposti sopra di loro, sono cioè gli uomini che Dio ha dato per guidare e curare la chiesa locale. Leggo i versetti 12,13.
12 Ora, fratelli, vi preghiamo di riconoscere coloro che si affaticano fra di voi, che vi sono preposti nel Signore e che vi ammoniscono, 13 e di averli in somma stima nell’amore per la loro opera. Vivete in pace fra voi. (1Tessalonicesi 5:12,13)
I credenti devono riconoscere e stimare grandemente gli uomini che Dio ha dato per curarli.
Notate il ruolo degli anziani-pastori: si affaticano, quindi, curano i credenti con grande impegno. Ammoniscono i credenti: aiutano i credenti a vedere i peccati ed i pericoli spirituali. O che Dio ci dia sempre uomini così.
Il versetto 14 parla di come curare le diverse condizioni in cui credenti potrebbero trovarsi. Lo leggo.
14 Ora, fratelli, vi esortiamo ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli e ad essere pazienti verso tutti. (1Tessalonicesi 5:14)
Notiamo qua che la cura giusta dipende dalla condizione spirituale della persona. Prima, ci sono i disordinati. I disordinati sono coloro che non camminano secondo gli insegnamenti di Dio. In qualche campo della vita, camminano male. Potrebbe essere un peccato visibile, come mentire o rubare, o, potrebbe essere un peccato di carattere, come l’orgoglio, o l’egoismo, o la pigrizia. Comunque, se uno non cammina secondo i comandamenti di Dio, egli è disordinato, e serve ammonirlo, serve parlare con lui del suo peccato, in modo che possa vedere il peccato per confessarlo.
Poi c’è chi è scoraggiato. Quella persona ha provato, più volte, ma cade o fallisce, e perde la speranza. Una persona così ha bisogno di conforto, per essere stimolata ad avere fede in Dio e a non arrendersi.
Poi, c’è chi è debole. Questa è una persona che vuole camminare bene, ed è umile, ma è debole, e ha bisogno di sostegno.
Aggiungo che : per poter riconoscere che una persona è scoraggiata, o è debole, serve avere rapporti stretti e trasparenti. Se non ho rapporti trasparenti, allora, non vedrò la vera condizione di una persona, e non potrò essere molto usato nella sua vita. Quanto ci servono rapporti stretti. Questo richiede tempo ed impegno, ma è fondamentale per la nostra crescita. Leggo anche il v. 15
15 Guardate che nessuno renda male per male ad alcuno; anzi procacciate sempre il bene gli uni verso gli altri e verso tutti. (1Tessalonicesi 5:15)
Dobbiamo avere una vita spesa ad impegnarci per il bene gli uni degli altri. La parola “procacciate” è una parola molto forte, che viene tradotta il più delle volte come “perseguire”. Vuol dire correre dietro per afferrare. Quindi, questo comandamento di procacciare sempre il bene gli uni verso gli altri vuol dire impegnarci grandemente per il bene degli altri. Non è solo qualcosa che facciamo quando ci è comodo, è qualcosa che dobbiamo fare fino al punto di sacrificarci. Il vero bene che dobbiamo procacciare è il bene spirituale, la crescita spirituale.
Per fare questo, dobbiamo essere molto coinvolti nella vita gli uni degli altri. Certamente, a volte il bene sarà un aiuto pratico. Ci sono doni spirituali di parole ed anche di opere. Ma in molti casi, il bene più profondo sarà quello di edificare una persona spiritualmente. Questo significa avere tempo ed investire nella sua vita.
Applicazione
C’è molto di più che potremmo dire, ma per ora, ripassiamo le verità che abbiamo visto, pregando che possano restare nei nostri cuori, e che possiamo viverle nei nostri rapporti.
Ricordiamo che la crescita è fondamentale. La vera salvezza produce crescita. Quindi, impegniamoci a crescere sempre di più verso Gesù Cristo, il nostro Signore.
Ricordiamo che il piano di Dio è chiaro. Il nostro Signore, Gesù Cristo, il Capo della Chiesa, ha stabilito i mezzi attraverso i quali ci fa crescere. Non possiamo crescere bene senza questi mezzi.
Un mezzo fondamentale che Dio usa per farci crescere è la chiesa locale. Quindi ci serve una chiesa sana. Ci servono uomini qualificati e timorati di Dio come anziani-pastori che possano dedicarsi a curare ed a pascere i credenti.
Serve che ci impegniamo ad usare i nostri doni spirituali nella vita gli uni degli altri. Per poter fare questo, dobbiamo essere molto legati gli uni agli altri.
Dobbiamo PRENDERE del tempo per avere più contatto gli uni con gli altri. Ma non solo per passare il tempo insieme, ma molto di più, tempo mirato ad investire gli uni negli altri. Dobbiamo usare i nostri doni spirituali gli uni per gli altri. Questo dev’essere un impegno specifico.
Dobbiamo essere trasparenti gli uni con gli altri, in modo che possiamo conoscere i pensieri gli uni degli altri, per poi aiutarci a vicenda a riconoscere e scacciare i pensieri sbagliati.
Abbiamo visto che serve ammonire i disordinati, confortare gli scoraggiati e sostenere i deboli. Servono rapporti trasparenti per poter riconoscere la vera condizione di un altro, per poter vivere così.
Per crescere, dobbiamo confessare i nostri peccati. Spesso, non vediamo i nostri peccati da soli. Perciò, dobbiamo avere rapporti stretti, in cui possiamo aiutarci a vicenda a riconoscere i nostri peccati.
O che Dio ci aiuti a vedere quanto la chiesa, l’insieme dei credenti, è fondamentale per la nostra crescita. O che possiamo noi vivere questi rapporti, ed essere molto legati, con legami di amore, per aiutare gli uni gli altri a vedere sempre più di Cristo, a vedere il peccato, a vedere le verità di Dio.