Aiuto Biblico

Tutto sarà distrutto: come vivere?

2 Pietro 3:10-18

Sermone di Marco de Felice, www.AiutoBiblico.org per domenica, gennaio 2019, – cmd dp –
Descrizione: il mondo e tutto sarà distrutto quando Gesù ritornerà. Dobbiamo vivere in santità, aspettando.
Parole chiave: ritorno di Cristo, giudizio, fine del mondo.

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Se tu hai bisogno di una macchina, e qualcuno te ne presta una, ma ti spiega che quando avrai finito di usarla, la manderà alla demolizione, e poi, te ne daranno una nuova, senza nessuna tua spesa, questo ti fa preoccupare meno di eventuali problemi che potresti avere con quella macchina vecchia?

Certamente, il fatto di sapere che qualcosa è destinata ad essere distrutta e poi sostituita con una nuova, cambia drasticamente come la vedi. Ti dà una grande tranquillità.

Ripetutamente, la Bibbia ci insegna che questa vita è solo di passaggio. Il nostro tempo in questo mondo è solo temporaneo, quando finiamo questo breve pellegrinaggio, avremo davanti a noi tutta l'eternità nella presenza di Dio, in una nuova terra e nuovi cieli. Perciò, è estremamente importante che ricordiamo sempre che tutto qui passerà. Cioè, questo mondo non è la nostra vera casa. Siamo solo di passaggio, siamo in attesa della nostra vera casa. Se non lo ricordiamo, saremo aggravati moltissimo.

Tenere presente nella mente, tutti i giorni, che tutto quello che ci circonda in questo mondo passerà ci permette di avere gioia anche in mezzo ai problemi più profondi, perché sappiamo che sono temporanei, e che non possono incidere su quanto sarà meraviglioso quello che avremo per tutta l'eternità alla presenza di Gesù Cristo. Questo, se abbiamo Gesù Cristo come il nostro Signore e Salvatore.

Cioè, se siamo in Cristo, la nostra vita qui finirà, e avremo una vita nuova, nella nuova terra con nuovi cieli, alla presenza di Dio stesso. Non possiamo nemmeno concepire quanto sarà meraviglioso. Questa nuova vita inizierà quando Gesù Cristo arriverà per giudicare il mondo. Quanto Gesù arriverà, TUTTO si fermerà. Tutti gli uomini mai vissuti si troveranno in piedi davanti al trono di Dio per essere giudicati da Gesù Cristo. Oggi è ancora il giorno della salvezza, in quel giorno, non sarà più possibile essere salvati. Solo oggi ci si può ravvedere e credere in Gesù Cristo. Quando Gesù arriverà, la porta sarà chiusa.

Voglio riprendere il nostro studio in 2Pietro 3. Abbiamo letto del fatto che Gesù Cristo ritornerà per giudicare il mondo, anche se tanti vogliono negarlo. Ora, andiamo avanti in questo ultimo capito di quest’Epistola, iniziando dal versetto 10, per capire come sarà il ritorno di Gesù Cristo. Trovate con me 2Pietro 3. Seguite mentre leggo il versetto 10.

“10 Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel giorno i cieli passeranno stridendo, e gli elementi si dissolveranno consumati dal calore, e la terra e le opere che sono in essa saranno arse.” (2Pietro 3:10)

Come sarà quel giorno?

Come sarà il giorno del Signore?

Il giorno del Signore, ovvero il giorno in cui Gesù Cristo verrà per giudicare, arriverà come un ladro di notte, che vuol dire che verrà senza alcun preavviso. Non sarà annunciato, sarà una sorpresa, come la venuta di un ladro. Nessun ladro ti avverte del suo arrivo. I ladri arrivano senza preavviso, di sorpresa. Similmente, il giorno del Signore arriverà così, ad un tratto, senza preavviso.

Chi non crede nel ritorno di Cristo sarà terribilmente sorpreso. Per noi che siamo in Cristo, sappiamo che Cristo verrà. Non sappiamo il giorno, ma sappiamo che verrà. Perciò, in quel senso, non saremo sorpresi se viviamo aspettando quel giorno, perché sarà l’adempimento del desiderio del nostro cuore. Però, per quanto riguarda sapere in quale momento arriverà, sarà una sorpresa.

Non solo sarà una sorpresa, ma nel giorno del Signore, tutto sarà distrutto. Notate di nuovo quello che dichiara il versetto:

“in quel giorno i cieli passeranno stridendo, e gli elementi si dissolveranno consumati dal calore, e la terra e le opere che sono in essa saranno arse.” (2Pietro 3:10)

In quel giorno, TUTTO sarà distrutto. Tutto. Il mondo, e tutto quello che il mondo contiene, sarà distrutto, totalmente bruciato e consumato.

Se ricordate, il versetto 7 parlava del fatto che il mondo sarà distrutto con il fuoco. Leggo di nuovo 2Pietro 3:7.

7 mentre i cieli e la terra attuali sono riservati dalla stessa parola per il fuoco, conservati per il giorno del giudizio e della perdizione degli uomini empi. (2Pietro 3:7)

Qua nel versetto 10 abbiamo una descrizione più ampia di che cos'è questo fuoco. Sarà un calore così intenso che gli elementi stessi saranno consumati dal calore. Se hai studiato la chimica, sai che tutto quello che esiste di materiale è fatto di uno o più elementi. Esistono circa circa 100 elementi naturali, come per esempio ossigeno, idrogeno, ferro, carbonio, oro, rame, potassio, sodio, azoto, e tanti altri. Tutto quello che esiste di materiale nell'universo è fatto di elementi chimici. Con un fuoco abbastanza caldo, si può sciogliere ogni elemento. E qui, descrive un calore così terribile che tutti gli elementi nell'universo si dissolveranno, consumati dal calore. La terra stessa, e tutte le opere che sono in essa saranno arse, completamente sciolte e distrutte.

Tutte le opere di tutti gli uomini sulla terra saranno distrutte.

In quel giorno, che si chiama “il giorno del Signore”, Gesù Cristo giudicherà il mondo. Ogni persona mai vissuta si troverà davanti al trono, dove saranno elencati i suoi peccati. Tutto quello che abbiamo fatto, pensato, guardato, e detto è scritto nei libri. insieme a tutto il bene che sapevamo fare e che non abbiamo fatto. Saremo giudicati in base alle nostre opere. In base alle nostre opere, o più specificamente, in base ai nostri peccati, saremo dichiarati colpevoli.

Però, Apocalisse 20 parla di un altro libro, il libro della vita. Chi è stato perdonato per mezzo di Gesù Cristo in questa vita è scritto nel libro della vita.

Chi è scritto nel libro della vita sarà salvato: non perché non è colpevole perché, per merito nostro, siamo tutti colpevoli. Sarà dichiarato giusto perché Cristo ha pagato la sua condanna sulla croce.

In Apocalisse 20, troviamo che chi non viene trovato scritto nel libro della vita sarà gettato nel lago di fuoco e di zolfo.

Tutto quello che esiste in questo mondo sarà distrutto, consumato completamente. Senza la salvezza in Gesù Cristo, ci sarà solo il tormento eterno.

Come dobbiamo vivere?

Alla luce del fatto che tutto qua sarà distrutto, quando Gesù verrà per giudicare il mondo, la domanda è: come dovremmo vivere? In tutta la Bibbia, Dio non solo ci annuncia quello che succederà, ma ci insegna come vivere. Allora, iniziando dal versetto 11, troviamo i comandamenti su come vivere in vista del fatto che tutto qua sarà distrutto. Leggo i versetti 11 e 12.

“11 Poiché dunque tutte queste cose devono essere distrutte, come non dovreste voi essere persone di santa condotta santa e di pietà, 12 mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, a motivo del quale i cieli infuocati si dissolveranno e gli elementi consumati dal calore si fonderanno?” (2Pietro 3:11,12)

Tutto sarà distrutto, e Gesù Cristo giudicherà il mondo, e perciò, dovremmo vivere tenendo questa realtà sempre nei nostri pensieri, anche se non sappiamo in quale momento arriverà. Cioè, noi ci troveremo davanti a Gesù Cristo per il giudizio. Dovremo rendere conto di tutto quello che abbiamo fatto. E perciò, come dovremmo vivere? Dovremmo essere persone di condotta santa e di pietà.

Dovremmo vivere con una condotta pienamente santa. Cioè, in tutto quello che facciamo, nel nostro modo di comportarci, quando siamo soli, quando siamo con gli altri, il modo in cui parliamo, tutto deve essere santo. Dobbiamo vivere con santità totale in ogni campo della vita. Vi leggo il comandamento in 1Pietro 1:15,16.

“15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta, 16 poiché sta scritto: "Siate santi, perché io sono santo".” (1Pietro 1:15-16 LND).

Per rendere questo ancor più chiaro, Pietro dichiara che la nostra condotta dev’essere non solo santa, ma anche di pietà. Ricordate che questa parola “pietà” descrive una vita vissuta con gli occhi su Dio, pienamente coscienti che saremo giudicati, e che dipendiamo da Dio per tutto, e così, descrive il vivere con timore di Dio, riconoscendo che Egli è con noi in ogni momento.

Non solo dovremmo avere una condotta santa e di pietà, ma dovremmo aspettare per affrettare la venuta del giorno di Dio. Cosa vuol dire aspettare qualcosa? Cioè quando diciamo di aspettare qualcosa, vuol dire che viviamo con gli occhi rivolti in avanti, desiderando che quella cosa, quell'avvenimento, arrivi. Per esempio, quando un ragazzo arriva a 18 anni, e anche prima, aspetta con grande desiderio di ottenere la patente. Quando una coppia è fidanzata, aspetta con grande desiderio il giorno del matrimonio. Quando una coppia aspetta un bambino, aspetta con grande anticipazione la nascita del loro figlio. Quindi, quando la Bibbia parla di aspettare il ritorno di Cristo, vuol dire guardare avanti con gioia, e con grande desiderio, perché quel giorno è il nostro desiderio. E così, noi dobbiamo tenere gli occhi in avanti, ricordando che il nostro Signore Gesù Cristo sta per ritornare, e desiderare profondamente quel meraviglioso giorno.

Infatti, il brano dice anche affrettando la venuta del giorno di Dio. In che senso possiamo noi affrettare quel giorno? Se ricordate, abbiamo letto nei versetti precedenti, nel precedente sermone, che Dio è paziente, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento. Dio vuole che il pieno numero degli eletti sia salvato. E perciò, una parte di affrettare la venuta del giorno di Dio è di evangelizzare, in modo che tutte le persone scelte da Dio saranno salvate.

Quindi, dobbiamo vivere guardando sempre avanti, camminando in santità in attesa del ritorno di Cristo, e dobbiamo desiderare profondamente il suo ritorno, aspettandolo ed affrettandolo. Dovrebbe essere il desiderio più grande della nostra vita, che vale più di tutto il resto. Ogni gioia terrena passerà, la gioia di vedere Gesù Cristo arrivare non passerà mai.

Nella seconda parte del versetto 12, Pietro parla ancora di quello che succederà quel giorno. Egli scrive:

“...a motivo del quale i cieli infuocati si dissolveranno e gli elementi consumati dal calore si fonderanno?” (2Pietro 3:12)

Come abbiamo già detto nel versetto 10, il calore sarà così terribile che gli elementi stessi saranno consumati dal calore. Si fonderanno. Cioè, sarà così caldo che tutti gli elementi nell'universo si fonderanno. Tutto quello che fa parte di questo mondo, ed il mondo stesso, sarà totalmente ed assolutamente distrutto. Non dobbiamo aggrapparci a nulla di questo mondo, perché finirà per sempre.

I versetti 13 e 14 ci parlano ancora di come dobbiamo vivere alla luce di questo. Seguite mentre leggo.

“13 Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abita la giustizia. 14 Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate di tutto per essere trovati da lui immacolati e irreprensibili, in pace.” (2Pietro 3:13,14)

Prima di tutto, notate che dice “secondo la sua promessa”. Dobbiamo vivere secondo la promessa di Dio, che vuol dire dobbiamo vivere in base a quello che Dio ha promesso, sapendo che è vero ed è sicuro. Ognuno vive in base a quello che crede che succederà. Uno si impegna in un lavoro perché crede nella promessa che ci sarà la busta paga a fine mese. Quasi tutto quello che facciamo, lo facciamo perché guardiamo avanti al risultato che crediamo che ci sarà.

Noi possiamo vivere in base alle promesse sicure di Dio. Spesso, nel mondo, le cose non vanno come pensavamo. Invece, le promesse di Dio sono assolutamente sicure. Gesù Cristo verrà per giudicare, tutto sarà distrutto. Ci sarà la salvezza per coloro che camminano per fede in Cristo. Quindi, dobbiamo vivere secondo la sua promessa. Dobbiamo vivere alla luce del ritorno di Gesù Cristo.

Nel versetto 12 parlava di aspettare la venuta del giorno di Dio, qui, dichiara che aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abita la giustizia. Cioè, non solo questo mondo sarà completamente distrutto, ma ci saranno nuovi cieli e nuova terra, un mondo tutto diverso, non come questo mondo, perché in quel nuovo mondo, abiterà la giustizia.

Fermatevi a pensare a cosa vuol dire che ci abita la giustizia. Vuol dire che non ci sarà più alcun peccato. Non ci sarà più alcun peccato dentro di noi, non saremo più tentati, non avremo più la battaglia contro la nostra carne. Non avremo più alcuna debolezza spirituale. Non ci sarà alcun peccato in noi. Grazie Dio!

Inoltre, non ci sarà più alcun peccato nel mondo. Non dovremo più subire i peccati degli altri. Non ci sarà nulla di ingiusto in tutto il nuovo mondo e i nuovi cieli che stanno per arrivare con il ritorno di Gesù Cristo! Perciò, aspettiamo, non solo il giudizio, ma quello che seguirà il giudizio, i nuovi cieli e la nuova terra, nei quali abita la giustizia. Grazie a Dio! Sarà oltremodo meraviglioso.

A ciascuno dico: che cosa ti causa dolore o tristezza in questo mondo? Che cosa ti fa avere paura? Che cosa ti frustra o ti agita? È tutto legato al peccato e all'ingiustizia che riempie questo mondo. E abbiamo davanti a noi in Gesù Cristo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abita la giustizia, e non ci sarà nessuna ingiustizia. Perciò, tutto quello che ti porta dolore o tristezza, che ti fa avere paura o ti frustra o ti agita, non ci sarà più. Non ci sarà nulla che ci farà alcun male, nulla che ci farà essere tristi, nulla che ostacolerà la nostra piena gioia! Questo è quello che aspettiamo in Gesù Cristo!

E per questo, nel versetto 14 troviamo di nuovo un'esortazione a vivere con una condotta santa e di pietà. Leggo di nuovo, e notate il modo in cui lo dichiara.

14 Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate di tutto per essere trovati da lui immacolati e irreprensibili, in pace.” (2Pietro 3:14)

Qua, Dio ci comanda a fare di tutto per essere trovati da Cristo immacolati ed irreprensibili, in pace. Fare di tutto vuol dire che non è solo un impegno ogni tanto, ma controlla come viviamo in ogni momento. Vuol dire avere una vita totalmente focalizzata su Gesù Cristo. Vuol dire avere in mente Gesù Cristo in ogni decisione, tutto il giorno. Per un genitore, fare di tutto per crescere bene un figlio, non può essere un impegno saltuario, non può essere solo quando è comodo, piuttosto, deve essere un immenso impegno che riguarda ogni aspetto della vita. E qui, Dio ci comanda di fare di tutto per vivere in modo che quando Gesù Cristo arriverà, saremo trovati da lui immacolati ed irreprensibili, in pace. In altre parole, questo è un comandamento di vivere in santità in ogni campo della vita. Notate anche che è un comandamento di vivere in pace, in pace con le persone nella tua vita. Ricordate il comandamento in Romani 12:18.

“Se è possibile e per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.” (Romani 12:18 LND)

Dio ci comanda ad impegnarci a vivere in pace con tutte le persone nella nostra vita. Allora, voglio chiedere a ciascuno di voi: tu stai facendo di tutto per vivere in pace con tutti, anche con le persone che ti sono difficili da sopportare?

È importante fare una piccola parentesi. Questo non vuol dire che devo avere rapporti stretti con una persona che mi fa tanto male. Se un uomo abusa una donna, sia fisicamente che psicologicamente, lei ha ogni diritto davanti a Dio di evitare quell'uomo, perfino attraverso i mezzi legali. Quindi, ci sono situazioni in cui è giustificato evitare una persona, per evitare danni fisici o psicologici.

Ma per la grande maggioranza dei rapporti, dobbiamo impegnarci a vivere in pace. Vivere in pace non vuol dire solo evitare di litigare. La pace è qualcosa di molto più profondo di questo. Vivere in pace vuol dire vivere in un rapporto dove non c'è negativismo, dove l'atmosfera è tranquilla fra le persone. E noi dobbiamo fare di tutto per vivere così con tutti.

Come possiamo, per quanto dipende da noi, vivere in pace con tutti? Prima di tutto, quando pecchiamo contro qualcuno, anche se quella persona ha peccato contro di noi per prima, dobbiamo chiedere perdono. Poi, dobbiamo impegnarci ad amare, a fare del bene, a mostrare gentilezza, nonostante la persona ci è difficile e ci ha ferito. Così, per quanto dipende da noi, viviamo in pace con tutti. E così, quando Gesù Cristo ritornerà, può trovarci in pace. E camminando in santità può trovarci anche immacolati ed irreprensibili, che vuol dire che riconosciamo e confessiamo i nostri peccati giorno per giorno.

La pazienza di Dio

Questo brano rende chiaro come dobbiamo vivere. Però, è difficile vivere così. È difficile tenere gli occhi in avanti quando i tempi sembrano così lunghi. A volte è difficile non scoraggiarsi, alla luce di tutti i peccati che ci circondano, ed anche a causa dei nostri stessi peccati. A volte, ci viene in mente di gridare: fino a quando Signore? Perché non torni adesso? Fino a quando dobbiamo aspettare?

Quando ci vengono questi pensieri, dobbiamo ricordare il motivo per cui il Signore ancora non ritorna. Leggo la prima parte del versetto 15.

“15 E ricordate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza,” (2Pietro 3:15)

Il motivo per cui Dio non è ancora tornato è perché sta ancora salvando le persone. La pazienza del Signore, ovvero il fatto che Gesù non ritorna subito per giudicare, è per la nostra salvezza. Ricordate il versetto 9, in cui abbiamo letto:

“il Signore... è paziente verso di noi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento.” (2Pietro 3:9)

La pazienza di Dio serve per lasciare il tempo agli altri di ravvedersi per essere salvati. E quindi, non dobbiamo scoraggiarci, perché Dio non si è dimenticato di noi. I suoi tempi non sono in ritardo. Dio salverà il pieno numero degli eletti, e poi Gesù Cristo arriverà. Quindi, è importante ricordare che la pazienza di Dio è per salvare più persone.

Le Epistole di Paolo sono Scrittura

Adesso, vorrei leggere tutto il versetto 15, insieme al versetto 16, in cui Pietro dichiara che le epistole dell'apostolo Paolo sono Scrittura. Seguite mentre leggo questo versetto.

“15 E ricordate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data, 16 come egli fa in tutte le sue epistole, in cui parla di queste cose. In esse vi sono alcune cose difficili da comprendere, che gli uomini ignoranti ed instabili torcono, come fanno anche con le altre Scritture, a loro propria perdizione.” (2Pietro 3:15,16)

È importante capire questo importante brano. Pietro dichiara che anche Paolo aveva scritto queste cose ai credenti. Poi, dichiara che la sapienza era stata data a Paolo. È Dio che dà la sapienza. Quindi in questo Pietro sta dichiarando che Paolo aveva ricevuto il suo insegnamento da Dio, cosa che Paolo stesso afferma. Poi Pietro dichiara che Paolo faceva così, cioè scriveva secondo la sapienza da Dio, in tutte le sue epistole. Quindi tutte le epistole di Paolo erano date da Dio. Pietro riconosce che ci sono alcune cose che Paolo scriveva che erano difficili da comprendere. La Bibbia stessa ci insegna che bisogna studiarsi per dividere correttamente la parola di Dio. Però poi Pietro fa una dichiarazione importante. Dichiara che uomini ignoranti ed instabili torcono quello che Paolo scrive, come fanno anche con le altre Scritture. Il punto importante da notare qua è che Pietro dichiara in modo molto chiaro che anche le epistole di Paolo erano Scrittura. Dire “Scrittura” in questo contesto vuol dire che erano ispirate da Dio. Infatti, in 2Timoteo 3:16 leggiamo:

“Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia,” (2Ti 3:16 LND).

Dall'inizio, i credenti riconoscevano quello che era veramente Scrittura e quello che non era Scrittura. Alcune persone erroneamente credono che i libri della Bibbia siano stati riconosciuti solo dopo secoli. Ma questo brano rende chiaro che già dall'inizio si riconoscevano quali libri erano scritture. Grazie a Dio, abbiamo una Bibbia affidabile, che ci viene da Dio tramite gli uomini che egli ha guidato, come Paolo e Pietro.

Notate che gli uomini che torcono le scritture lo fanno a loro propria perdizione. Pietro ha parlato nel capitolo 2 dei falsi dottori, uomini che torcono le scritture, rigirano le verità della Bibbia, e così sviano le persone. Chi fa questo si rende gravemente colpevole davanti al Dio, e lo fa a propria perdizione.

Come Vivere

Alla luce di tutto quello che Pietro ci ha detto finora in questo capitolo, Pietro chiude questo brano esortandoci, per l’ultima volta, su come dobbiamo vivere. Abbiamo già detto che dobbiamo aspettare e affrettare il ritorno di Cristo, tenendolo sempre in mente. Abbiamo letto che visto che pensiamo ogni giorno a questo ritorno, dobbiamo camminare in santità e pietà, ed in pace con tutti per quanto dipende da noi. Adesso, arrivando alla fine di questa epistola, Pietro chiude con un'ultima esortazione. Leggo il versetto 17.

“17 Voi dunque, carissimi, conoscendo già queste cose, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, portati via dall’errore degli empi.” (2Pietro 3:17)

Pietro inizia quest'ultima esortazione dicendo “dunque, carissimi, conoscendo già queste cose”. Se tu non sai qualcosa, quella cosa non può influenzare come vivi. Ma quando tu conosci una grande realtà, che cambia tutto, dovresti assolutamente vivere in base a quella verità. E non esiste verità più grande della verità del ritorno di Gesù Cristo per giudicare il mondo, e che il mondo sarà distrutto, e ci sarà un nuovo mondo.

Perciò, visto che noi conosciamo questa verità, Pietro ci esorta a stare in guardia, per non venir meno nella nostra fermezza, portati via dall'errore degli empi.

Questo vuol dire che ci sono pericoli, e possiamo venire meno nella nostra fermezza. Possiamo essere portati via dall'errore degli empi. Possiamo cadere, subendo gravi danni spirituali. Ricordate l'ammonimento di Pietro in 1Pietro 5:8,9.

“8 Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli, stando fermi nella fede, sapendo che le stesse sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo.” (1Pietro 5:8-9 LND)

Ci sono pericoli, ci sono falsi insegnanti, ci sono tantissimi modi in cui possiamo cadere. Possiamo venire meno nella nostra fermezza, possiamo vacillare, possiamo subire tanti tipi di danni spirituali.

E perciò, dobbiamo stare in guardia. Questo vuol dire che dobbiamo combattere attivamente per non togliere i nostri occhi da Gesù Cristo. Dobbiamo essere attenti a riconoscere i nostri peccati per confessarli. Dobbiamo cercare attivamente vera comunione con altri credenti per aiutarci a vicenda a vedere più di Gesù Cristo. Dobbiamo attivamente far morire quello che in noi è terreno, e dobbiamo fare ogni cosa per la gloria di Dio.

Stare in guardia per non venire meno, riguarda ogni campo della vita.

Anziché far venire meno la nostra fermezza, dobbiamo crescere in questo cammino. Nel versetto 18, Pietro chiude questa epistola con un’ultima esortazione e conclusione. Leggo il versetto 18. È la continuazione del fatto che conosciamo queste cose.

“18 Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen.” (2Pietro 3:18 LND)

Anziché venire meno nella nostra fermezza, dobbiamo crescere nella grazia e nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo. La vita cristiana non può essere una vita di stare fermi. O cresciamo, o veniamo meno. Non possiamo restare allo stesso punto. E perciò, Pietro conclude questa sua ultima epistola con questa esortazione di crescere nella grazia, e nella conoscenza di Gesù Cristo. Noi cresciamo nella grazia utilizzando i vari mezzi della grazia che Dio ci ha dato. Dobbiamo usare tutti i mezzi della grazia, non solo alcuni. Dobbiamo usare la preghiera, dobbiamo ricevere l'insegnamento che Dio ci dà tramite la chiesa, dobbiamo ricevere l'esortazione e gli ammonimenti che Dio ci dà tramite altri, dobbiamo essere parte attiva della Chiesa locale, dobbiamo sottometterci alla guida delle chiese che Dio ha stabilito, dobbiamo usare i nostri doni spirituali, dobbiamo parlare gli uni con gli altri delle cose di Dio. Dobbiamo adorare Dio in spirito e verità. È solo quando utilizziamo i mezzi di grazia che Dio ci ha provveduto che possiamo crescere nella grazia. E saranno questi stessi mezzi che ci permetteranno di crescere nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo. Qua, non si tratta soprattutto di crescere intellettualmente, ma di crescere anche nel conoscere Gesù Cristo personalmente, in un rapporto vivente con lui. Quando si parla di conoscere qualcuno di famiglia, non si tratta di studiare un libro che parla di quella persona, per conoscere tanti fatti di quella persona. Certamente, se conosci bene qualcuno conosci anche i fatti di quella persona. Ma conoscere veramente una persona riguarda conoscere la persona, il suo carattere, il suo cuore, quello che ama. E noi dobbiamo crescere nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo. Conoscere Cristo è amare Cristo. Conoscere Cristo è adorare Cristo. Conoscere veramente Gesù Cristo è confidare in Cristo.

Paolo conclude questa epistola con una semplice ma profonda preghiera. Dichiara:

“a lui, a Cristo, sia la gloria, ora è in eterno. Amen.”

O cari fratelli e sorelle, la vera vita cristiana è una vita in cui viviamo per la gloria di Dio in Gesù Cristo. Il cuore che Dio vuole in ogni vero credente è un cuore che desidera la gloria di Gesù Cristo. Questo era il desiderio di Pietro, e dovrebbe essere il desiderio di ognuno di noi. O che possiamo avere questo desiderio, e desiderare con tutto il nostro cuore che Cristo sia glorificato, ora e per l'eternità.

Quindi, è fondamentale che ricordiamo che tutto quello che ci circonda sarà distrutto. Gesù Cristo verrà, giudicherà, e il mondo e tutto quello che è in esso sarà totalmente distrutto. Ci sarà una nuova terra e nuovi cieli, dove non ci sarà più il peccato. Alla luce di questo, impegniamoci a vivere in santità e pietà, ed in pace con tutti, aspettando e affrettando il ritorno di Cristo.

Maranatha: vieni, o Gesù!