Se stai facendo una passeggiata in un grande parco, che ha tanti sentieri diversi, che girano il parco, ma tutti tornano all’entrata, non importa se segui attentamente la cartina o no. Non cambia nulla. Se non segui bene la cartina, non ti crea nessun vero problema.
Invece, se tu sei di passaggio in una nuova città, e tuo figlio beve del veleno, chiami l’ambulanza, e ti dicono che non c'è tempo di aspettare un'ambulanza, e ti danno le indicazioni su come arrivare al più presto in ospedale per poter svuotare lo stomaco del bambino, per salvargli la vita, allora, seguire attentamente e precisamente le indicazioni, senza essere distratto, è estremamente importante.
Noi siamo in un viaggio, il viaggio più importante della vita, anzi, dell'eternità. Siamo in un pellegrinaggio, andando verso il giudizio finale. Nella sua Parola Dio ci ha dato chiare istruzioni su qual è il sentiero giusto, e come camminare per non perderci. Però, ci sono tantissime distrazioni che possono farci perdere la via. È facile essere distratti, è facile avere la testa piena di mille cose, così da non ricordare le istruzioni che abbiamo letto. È in quel caso, pur conoscendo intellettualmente le istruzioni, se non le teniamo in mente, lasciamo la via, e cadiamo in tanti guai.
La Bibbia ci avverte costantemente del pericolo di sviarci dalla via giusta, il pericolo di fare naufragio dalla nostra fede, il pericolo di cadere.
È assolutamente essenziale conoscere le verità di Dio, ma non basta solo conoscerle, dobbiamo anche tenerle ben presenti nella mente, e ricordarle giorno per giorno, in modo che possano dirigere i nostri pensieri, le nostre parole, ed ogni nostro passo.
Nel nostro orgoglio, crediamo di essere capaci di scegliere bene da soli, crediamo di essere bravi e intelligenti, e molto capaci. Ma in realtà, Dio ci fa capire che siamo pecore, e abbiamo bisogno di ascoltare la guida del nostro Buon Pastore, Gesù Cristo, tutti i giorni. Se non ascoltiamo Cristo costantemente, è inevitabile che sbaglieremo. E non basta ascoltarlo oggi per camminare bene nei giorni che seguono, dobbiamo ascoltarlo tutti i giorni, per sapere come camminare.
Come pastore, mi rattrista molto vedere come così tante persone si fanno maestri da sé, ma in realtà, non insegnano fedelmente la Parola. Però, ancora peggio, ci sono tanti che li seguono.
Inoltre, mi rattrista vedere tanti credenti che vorrebbero camminare bene, avere la vittoria sul peccato, ed avere la gioia della salvezza, ma che si lasciano essere presi con mille altre cose, e così, dimenticano le verità che avevano imparato. Avevano sentito quello che Dio insegna, avevano sentito le promesse, però, in mezzo a tutti gli impegni, dimenticano, e così, cadono, perdono la strada, e senza volerlo, si allontanano da Dio.
Quanto è importante che conosciamo le verità di Dio, e in più, che ogni giorno teniamo in mente le verità di Dio. Stiamo studiando la seconda epistola di Pietro. Nella prima parte, abbiamo visto che Pietro ci esorta ad impegnarci con diligenza a rendere sicura la nostra salvezza, vivendo in modo da avere chiari frutti che siamo veramente salvati, chiamati da Dio. Abbiamo letto la forte esortazione in 2Pietro 1:5-11. È estremamente pericoloso credere di essere salvati se non ci sono chiari frutti. In base a quello che ci dichiara Gesù Cristo, tante persone credono di essere salvate ma non sono veramente salvate. Per avere la certezza della salvezza è necessario avere il frutto della salvezza.
Oggi, continuando in 2Pietro 1, iniziando dal versetto 12, Pietro dichiara che si impegnerà fino alla sua morte per ricordare ai lettori delle verità di Dio. Cioè, nonostante che loro già conoscevano queste verità, Pietro sapeva che era necessario che venissero ricordate queste verità. E anche a noi serve che ci vengano ricordate ogni giorno le verità di Dio. Perciò, consideriamo insieme quello che Dio ci insegna tramite Pietro. Seguite mentre leggo 2Pietro 1:12-15.
“12 Perciò non tralascerò di ricordarvi di continuo queste cose, benché le conosciate già e siate saldi nella verità che ora avete. 13 Ma ritengo giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti ricordandovi queste cose, 14 sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come me l’ha dichiarato il Signor nostro Gesù Cristo. 15 Ma farò di tutto affinché, anche dopo la mia dipartita, voi possiate sempre ricordarvi di queste cose.” (2Pietro 1:12-15)
Questi versetti ci insegnano che è estremamente importante non solo conoscere le verità di Dio, ma dobbiamo tenere sempre in mente queste verità, e per questo, abbiamo bisogno di tanti ricordi.
Vi faccio alcune domande. Pensate alle risposte.
È possibile per un vero credente avere dubbi? È possibile per un vero credente non avere gioia? È possibile per un vero credente di essere attirato dal peccato? È possibile per un vero credente avere paura anziché fede in Dio? Certamente, la risposta a tutte queste domande è assolutamente sì. Ognuno di noi, che è un vero credente, sa benissimo dalla propria esperienza, che a volte abbiamo dubbi, a volte siamo attirati dal peccato, a volte abbiamo paura anziché fede. Che cosa hanno in comune tutti questi casi?
In tutti questi casi, conosciamo le verità che basterebbero per evitare queste cadute, ma in quei momenti, non stiamo pensando a quelle verità. Cioè, io posso sapere intellettualmente che Cristo vale più di tutti i peccati, ma se in un certo momento guardo al peccato anziché al valore di Cristo, sarò attirato da quel peccato, e se continuo a guardare al peccato cadrò.
Io posso sapere che Dio è con me e mi curerà perfettamente, ma se non sto pensando a questa verità, e sto guardando i pericoli intorno a me, posso avere paura.
Io posso sapere che Dio è fedele, e le sue verità sono certe, ma se non sto pensando a questo, possono arrivare tanti dubbi.
Quindi, il punto di Pietro in questi versetti è che abbiamo bisogno di sentire costantemente le verità di Dio. E perciò, in questi versetti Pietro spiega il suo impegno nel dedicarsi totalmente a ricordare ai credenti le verità di Dio, nonostante che già le conoscevano bene, perché Pietro, guidato da Dio, sapeva che abbiamo bisogno di questi ricordi ogni giorno.
Quindi solo qualche commento sulle parole di Pietro. Notate nel versetto 12 che lui dice che non tralascerà di ricordare di continuo queste cose ai credenti. E questo è nonostante che già le conoscevano ed erano saldi nelle verità. Non dobbiamo mai credere che, visto che conosciamo bene le verità, non ci servono tanti ricordi.
Pietro dice che voleva ricordare loro queste cose di continuo. Anche noi abbiamo bisogno di questi ricordi di continuo.
Poi, Pietro dice che ritiene giusto, finché è in questa tenda, ovvero finché è in questo corpo terreno, tenere desti i credenti ricordandogli queste cose. Quindi qui, Pietro sta dichiarando che voleva dedicarsi a questo finché era in vita. Voleva dedicarsi a tenerli desti, che vuol dire spiritualmente svegli. Dobbiamo essere svegli, dobbiamo essere sobri, dobbiamo riconoscere i pericoli spirituali che ci circondano tutti i giorni, dentro e fuori. È solo così che possiamo evitare le cadute e camminare per fede. E per essere desti, per essere sobri, abbiamo bisogno costantemente di ricordi, di stimoli, di aiuto gli uni dagli altri.
Noi siamo bombardati tutti i giorni dal mondo in cui viviamo. Siamo bombardati con i problemi, siamo bombardati con i modi falsi di pensare, siamo bombardati con le tentazioni. E poi, siamo bombardati dalla nostra stessa natura peccaminosa. Quindi, le verità che abbiamo sentito ieri non bastano per oggi. Ogni giorno abbiamo bisogno di sentire di nuovo le verità di Dio, per stare saldi alla luce delle inondazioni di influenze negative che ci arrivano da dentro e da fuori. Le forze spirituali per oggi bastano per le tentazioni e le prove di oggi. Dobbiamo fortificarci di nuovo domani per affrontare quello che il domani porterà.
Pietro era molto cosciente della sua mortalità, che la sua vita sulla terra stava per finire. Una parte della vera saggezza è quella di imparare a contare i nostri giorni, ricordando che il nostro tempo qui è limitato. Tenere in mente sempre di più la nostra mortalità, ci è di grande aiuto per avere una prospettiva vera sulla vita. Incoraggio ciascuno di noi a ricordare costantemente che la nostra vita qui è temporanea, e passerà ben presto.
Pietro si impegna in modo che anche dopo la sua partenza, ovvero dopo la sua morte fisica, loro potranno ricordare sempre le verità di Dio. Quindi, è uno degli impegni più grandi della vita di Pietro quello di aiutare loro a tenere sempre in mente le verità di Dio.
Applichiamo questo a noi
Al livello pratico, come possiamo avere questi ricordi di continuo? Come possiamo applicare questo a noi?
Prima di tutto, dobbiamo essere umili e riconoscere che anche noi abbiamo grande bisogno che ci vengano ricordate tutti i giorni le verità di Dio. Non basta conoscerle bene, ci serve anche che ci vengano ricordate, in modo che siano sempre ben presenti nella nostra vita. Solo così possiamo evitare le tentazioni, superare i dubbi, ed avere pace nelle prove. Quindi a noi serve che ci vengano ricordate costantemente, come serve anche a loro.
Come possiamo avere questi ricordi costanti? Per prima cosa, è fondamentale imparare che nei nostri rapporti con altri credenti, dobbiamo avere al centro di ogni rapporto l'impegno di parlare gli uni con gli altri delle cose di Dio. Abbiamo grandemente bisogno di utilizzare le opportunità che abbiamo di vederci o sentirci per parlare gli uni con gli altri delle cose di Dio.
Troppo spesso, abbiamo la brutta abitudine di passare il tempo con gli altri credenti parlando di tutto tranne delle verità di Dio. Fratelli e sorelle, non è così che bisogna vivere la vita cristiana. Leggo il comandamento in Colossesi 3: 16,17
“16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. 17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.” (Colossesi 3:16-17 LND)
Questo è un comandamento che rispecchia l'insegnamento di tutta la Bibbia. Dio ci comanda ad essere ripieni delle verità di Dio, e poi, di parlare costantemente di queste verità gli uni con gli altri. Dobbiamo vivere in modo tale che tutto quello che facciamo, in parole ed in opere, venga fatto secondo le verità di Dio, che è il senso di “farlo nel nome del Signore Gesù”.
Quindi, per ubbidire a quello che Pietro ci sta dicendo, dobbiamo impegnarci ad essere ripieni della Parola di Dio, e poi, impegnarci a parlare delle cose di Dio gli uni con gli altri. Certamente, possiamo parlare di altri aspetti della vita, di cose pratiche. Ma se nelle nostre conversazioni con altri credenti non stiamo parlando in modo notevole delle cose di Dio, è un serio problema. Se non è tua abitudine parlare con altri credenti di Dio, ti invito a riconoscere che questo è un peccato: non stai parlando del nostro meraviglioso Signore, e non stai aiutando i suoi figli a crescere. Confessa questo tuo peccato, e impegnati a parlare delle cose di Dio con gli altri credenti. Sarà un aiuto per loro ed anche per te.
Un altro aspetto fondamentale per ricordare costantemente le cose di Dio è di leggere fedelmente la Parola di Dio, e poi, meditare su quello che abbiamo letto. Cioè, se io faccio la lettura, chiudo la Bibbia e non ci penso più per tutto il giorno, non mi aiuterà tanto. Ho bisogno di meditare su quello che leggo. Ecco perché è estremamente utile leggere la Bibbia la mattina, all'inizio della giornata, in modo che possa rimanere con me durante il giorno.
Certamente, oltre alla lettura è anche importante memorizzare la scrittura. Così, in qualunque momento posso ricordare nella mente le verità di Dio in modo preciso. Questo è un grande aiuto.
È anche un aiuto cantare canti che hanno parole piene di verità bibliche. Colossesi 3:16 dice di cantare inni e cantici spirituali. Il cantare è un modo potente per influenzare la direzione dei nostri pensieri e i nostri cuori se le parole sono fedeli alla Bibbia.
Quindi, da questi versetti in 2Pietro impariamo che dobbiamo avere un grande impegno per ricordare costantemente le verità di Dio. Questo cambierà drasticamente la nostra vita, in meglio.
La divinità di Cristo
Iniziamo con 2Pietro 1:16, arriviamo ad un insegnamento estremamente importante, che troviamo nei versetti da 16 a 21. Questi versetti confermano che la Bibbia è la Parola di Dio, assolutamente verace e attendibile. Inoltre, questo passo, come tanti altri passi, ci insegna che Gesù Cristo è pienamente Dio. In più, in questo passo vediamo che mentre c'è un solo Dio, c'è una distinzione di persona fra il Padre e il Figlio.
È estremamente fondamentale poterci affidare alla Parola di Dio. Cioè, gli uomini dicono tante cose diverse su chi è Dio, di come conoscerlo, e su come avere la salvezza. Ci serve una parola sicura e certa, sulla quale possiamo fondare tutta la vita e tutta l'eternità. Grazie a Dio, Dio ci ha dato quella parola, ed è la Bibbia. Essa non è parola di uomini, è Parola di Dio, e ci mostra la verità, e ci insegna come camminare in quella verità.
Seguite mentre leggo i versetti da 16 a 18. Qui, Pietro dichiara chiaramente che quello che insegnava era la pura verità da Dio. Inoltre, in questi versetti Pietro rende molto chiara la divinità di Gesù Cristo, ma allo stesso tempo, che c'è una distinzione fra il Figlio e il Padre. Leggo.
“16 Infatti non vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signor nostro Gesù Cristo, andando dietro a favole abilmente escogitate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. 17 Egli ricevette infatti da Dio Padre onore e gloria, quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: "Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto". 18 E noi udimmo questa voce recata dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo.” (2Pietro 1:16-18)
Prima di tutto, in questi versetti Pietro dichiara che quello che lui e gli altri apostoli insegnavano non erano favole, non erano cose che avevano sentito o inventato, piuttosto, erano verità da Dio di cui Pietro e gli altri erano testimoni oculari. Pietro, insieme a Giacomo e Giovanni, erano stati con Gesù sul monte santo, che chiamiamo il monte della trasfigurazione, quando Gesù fu trasfigurato davanti a loro, e videro la sua gloria, e udirono la voce di Dio che parlava di suo Figlio, Gesù Cristo. Quindi, Pietro e gli altri avevano visto con i loro occhi la gloria di Gesù Cristo. Quello che Pietro insegna non è una favola. E quindi, possiamo confidare pienamente nella sua testimonianza.
Notate attentamente i vari termini che dimostrano che Gesù è divino, ovvero, che è Dio. Per esempio, Pietro parla della potenza di Cristo. Gesù aveva la potenza divina per compiere miracoli che un uomo non può compiere. Gesù poteva controllare la natura, aveva potere sulla morte, Gesù conosceva quello che era nel cuore degli uomini. Quindi, vediamo la divinità di Cristo in quello che faceva. In più, Pietro menziona la venuta del Signore Gesù Cristo. Gesù è venuto dal cielo. Gli uomini normali nascono sulla terra, non vengono sulla terra. Gesù è venuto dal cielo. Gesù è Dio.
Inoltre, Pietro dichiara che lui e gli altri erano testimoni oculari della maestà di Gesù Cristo. Nella Bibbia, solo Dio ha maestà. Quindi, anche in questo, vediamo la divinità di Gesù Cristo. Vediamo questo anche nel versetto 17, dove dice che Cristo ricevette da Dio Padre onore e gloria, che sono attributi di Dio.
Quindi, descrivendo Gesù Cristo così, Pietro rende chiaro che il Signore Gesù Cristo è Dio. Però, questi versetti dimostrano anche una chiara distinzione fra Gesù Cristo, il Figlio, e Dio Padre. Questa distinzione di persone è molto chiara. Per esempio, leggo il versetto 17:
17 Egli ricevette infatti da Dio Padre onore e gloria, quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: "Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto". (2Pietro 1:17 LND)
Egli, parlando di Gesù, dice che ricevette dal Padre onore e gloria. Il fatto che Gesù ha ricevuto dal Padre rende chiaro che c'è una distinzione fra Cristo e il Padre. Inoltre, quello che Dio Padre dichiarava sul monte, quando dichiarava che Gesù è il suo amato Figlio, in cui si è compiaciuto, di nuovo dimostra una chiarissima distinzione fra il Figlio, Gesù Cristo, ed il Padre. Grammaticalmente, è estremamente chiaro che si parla di due persone distinte. Eppure, è anche chiaro che Gesù è divino. La Bibbia è molto chiara che c'è un solo Dio. Quindi, questo brano dimostra sia la divinità di Cristo, sia la distinzione fra il Figlio e il Padre. È importante accettare tutto quello che la Bibbia insegna. Gesù non è solamente un altro modo in cui Dio si presenta, piuttosto c'è una vera distinzione di persone, in modo che il Padre può avere piacere nel Figlio. Riconosciamo la chiara distinzione di persone nell'unico Dio.
Prego che possiamo riconoscere che il nostro Signore Gesù Cristo è pienamente Dio, pieno d'onore e gloria, e anche di potenza. Essendo Dio, Gesù Cristo è potente da salvarci, ed è potente da curarci. Possiamo confidare pienamente in Gesù Cristo, proprio perché è veramente Dio. Possiamo fidarci di Gesù Cristo come Mediatore, perché è distinto da Dio Padre. Siamo sicuri in Gesù Cristo!
La veracità della Bibbia
Oltre alla divinità di Cristo, e la distinzione fra il Padre e il Figlio, questo brano insegna che quello che Pietro e gli altri apostoli insegnavano, non veniva da loro, che non era una favola. Piuttosto, erano testimoni oculari di quello che insegnavano. L’apostolo Giovanni dichiara una cosa molto simile. Dalla prima epistola di Giovanni 1:1-4.
“1 Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della Parola della vita 2 (e la vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunzi amo la vita eterna che era presso il Padre e che è stata manifestata a noi), 3 quello che abbiamo visto e udito, noi ve lo annunziamo, affinché anche voi abbiate comunione con noi; e la nostra comunione è col Padre e col suo Figlio, Gesù Cristo. 4 E vi scriviamo queste cose affinché la vostra gioia sia completa.” (1Giovanni 1:1-4)
Quello che insegnava Giovanni, lo insegnava come testimone oculare, che aveva visto e udito Cristo. Possiamo confidare pienamente in quello che leggiamo nella Parola di Dio.
Pietro, iniziando dal versetto 19, spiega che anche le profezie della Bibbia sono pienamente sicure. Seguite mentre leggo i versetti 19-21.
“19 Noi abbiamo anche la parola profetica più ferma a cui fate bene a porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori, 20 sapendo prima questo: che nessuna profezia della Scrittura è soggetta a particolare interpretazione. 21 Nessuna profezia infatti è mai proceduta da volontà d’uomo, ma santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo.” (2Pietro 1:19-21 LND)
Cosa vuol dire che “abbiamo la prova profetica più ferma”? La parola profetica che abbiamo nell'Antico Testamento annunciava sia la prima venuta di Gesù Cristo, che la seconda. Tutto quello che riguarda la prima venuta di Gesù Cristo è stato adempiuto pienamente, come, per esempio, dove sarebbe nato, che sarebbe andato in Egitto, che sarebbe cresciuto a Nazaret, che sarebbe morto sulla croce, che sarebbe risorto, e tanti altri dettagli. L’adempimento di queste profezie rende ancora più certe le profezie che riguardano il ritorno di Cristo ed il giudizio del mondo. Possiamo confidare pienamente nella Parola di Dio.
La Parola di Dio è una lampada che splende nelle tenebre del mondo, e ci fa vedere la strada, finché non spunta il giorno, ovvero, finché non arriva Gesù Cristo, prima nel cuore, e poi nel mondo. Gesù Cristo è la stella mattutina, e tutta la Bibbia ci fa vedere più di Gesù Cristo.
I versetti 20 e 21 sono una forte dichiarazione che le profezie delle scritture sono da Dio. Prima di tutto, notate che dice “nessuna profezia della scrittura è soggetta a particolare interpretazione”. Solo le profezie della Bibbia sono affidabili. Le profezie al di fuori di quelle della Bibbia NON sono affidabili. Ci sono sempre stati falsi profeti. Dobbiamo ascoltare le profezie che fanno parte delle Scritture.
Il brano dichiara che nessuna profezia della Scrittura è soggetta a particolare interpretazione. In altre parole, non erano i profeti che inventavano quello che volevano loro. Invece, i profeti erano spinti dallo Spirito Santo. Hanno scritto quello che Dio li guidava a scrivere. E perciò, grazie a Dio, possiamo confidare completamente in quello che troviamo nella Bibbia.
I profeti erano spinti da Dio. In 2Timoteo 3:16 leggiamo che ogni scrittura è ispirata da Dio. Leggo:
“Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia,” (2Timoteo 3:16 LND)
Grazie a Dio, tutta la Scrittura è ispirata da Dio, e quindi, è pienamente attendibile.
Anche in 1Pietro 1:10-12, leggiamo di come i profeti erano guidati dallo Spirito di Cristo in loro. Vi leggo quei versetti.
“10 Intorno a questa salvezza ricercarono e investigarono i profeti che profetizzarono della grazia destinata a voi, 11 cercando di conoscere il tempo e le circostanze che erano indicate dallo Spirito di Cristo che era in loro, e che attestava anticipatamente delle sofferenze che sarebbero toccate a Cristo e delle glorie che le avrebbero seguite. 12 A loro fu rivelato che, non per se stessi ma per noi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato l’evangelo, mediante lo Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano riguardare addentro.” (1Pietro 1:10-12 LND)
Grazie a Dio, nella Parola di Dio abbiamo la parola di Dio, e non una parola di uomini. Perciò, possiamo fondare la nostra vita, e anche la nostra eternità, senza paura, sulla Parola di Dio. È tutta ispirata da Dio, è tutta affidabile, e ci rivela il nostro Signore, Gesù Cristo.
Conclusione
Quindi, in questo brano abbiamo visto che abbiamo bisogno che ci vengano ricordate giorno per giorno le verità di Dio. Non basta semplicemente conoscerle, abbiamo bisogno che ci vengano ricordate, per poter tenere sempre in mente queste verità. E perciò, dobbiamo riempirci della Parola di Dio. Abbiamo bisogno di meditare sulla Parola di Dio. E abbiamo bisogno di parlare gli uni con gli altri dalla Parola di Dio. Solo così possiamo camminare vittoriosamente in questa vita.
Se lo Spirito Santo ti ha parlato oggi, e riconosci che non stai vivendo così, grazie a Dio! In quel caso, confessa il tuo peccato, e cambia direzione.
Poi, oggi, come in tanti brani, abbiamo visto la divinità di Gesù Cristo. A Cristo viene attribuita maestà, onore e gloria, qualità che appartengono solo a Dio. Gesù Cristo è Dio, però, abbiamo anche visto una chiara distinzione fra la persona del Figlio e la persona del Padre. Dio Padre ha dato al Figlio onore e gloria. Dio Padre si compiace nel Figlio. Il Padre parla del Figlio. Questo dimostra una chiara distinzione fra il Padre ed il Figlio. Eppure, c'è un solo Dio. Ricordiamo questo, e lodiamo Dio, Padre, Figlio, e Spirito Santo.
Infine, abbiamo visto la meravigliosa verità che la Parola di Dio è assolutamente attendibile. Infatti, è l’unica fonte di verità che è sicura. Quindi, abbiamo una chiara guida per la nostra vita, che ci fa vedere Gesù Cristo, e ci fa vedere la strada su cui camminare. Impegniamoci a conoscere sempre di più la Parola di Dio e camminiamo per fede, in attesa del ritorno del nostro Signore, Gesù Cristo. Però, non basta conoscere e ricordare la Parola di Dio. Umiliamoci, e ubbidiamo a tutto quello che Dio ci insegna. Grazie a Dio per la sua Parola, grazie a Dio per il nostro Signore, Gesù Cristo.