Introduzione
La vita cristiana comprende prove, pesi, afflizioni. Forse tu ti trovi in mezzo ad una prova proprio in questo momento, o forse no, ma sicuramente hai avuto e avrai prove.
Oggi, con l’aiuto di Dio, vogliamo considerare un brano molto ricco in 1Pietro 1 che ci parla proprio delle prove.
1 Pietro, è un’epistola molto pratica. Ci parla di come vivere la vita cristiana in senso molto pratico, che tocca la vita di tutti i giorni.
Ma dice tutto il fatto che Pietro non inizia lì. Pietro non inizia l’epistola parlando di come dobbiamo vivere. Piuttosto, Pietro inizia ricordandoci di verità meravigliose e preziose, che stanno alla base della vita cristiana. La vera vita cristiana non è una serie di regole a cui dobbiamo ubbidire. Certamente, comprende vivere in un certo modo, come Dio ci comanda, ma non si inizia lì.
Pietro inizia questa epistola parlandoci prima di tutto di chi siamo per Dio, e di quello che Dio ha fatto per noi che siamo suoi figli.
Un riassunto della salvezza
Allora, trovate con me 1Pietro 1. Voglio iniziare leggendo dal v1, anche se poi studieremo meglio dal versetto 3.
Pietro inizia dandoci un riassunto molto breve di quello che Dio ha fatto per noi, salvandoci. Questo è un riassunto di cos’è la salvezza.
Seguite mentre leggo da 1Pietro 1:1.
“1 Pietro, apostolo di Gesù Cristo, agli eletti che risiedono come stranieri, dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, nell’Asia e nella Bitinia, 2 eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per l’ubbidienza e per essere aspersi col sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.” (1Pietro 1:1-2 LND)
Mi fermo qua per fare solo qualche commento.
Che versetti meravigliosi! Che verità meravigliose!
Dio ci ha ELETTI, secondo la sua prescienza, cioè ci ha scelti, per SUA decisione, per salvarci e per farci diventare parte del suo popolo.
Mediante la santificazione
E lo ha fatto “mediante la santificazione dello Spirito”. Dio quando ci ha salvati ci ha fatti diventare santi, i suoi santi. Nella Bibbia i veri figli di Dio sono chiamati “santi”. Questo non vuol dire che non pecchiamo più, perché tristemente ancora cadiamo. Ma ci sono due tipi di santificazione: una che è istantanea, che è avvenuta quando Dio ci ha salvati, che è quella di cui sta parlando Pietro. E poi c’è una santificazione che è un processo che dura tutta la vita, ed è l’opera di Dio di purificarci dai peccati che ancora sono nel nostro cuore. E in questo secondo tipo di santificazione, anche noi abbiamo un ruolo.
Per l’ubbidienza e per essere aspersi
Quindi, Pietro sta dicendo che Dio ci ha eletti, ci ha scelti, noi che eravamo peccatori, e ci ha fatti diventare i suoi santi. E lo ha fatto “per” qualcosa. Infatti dice PER l’ubbidienza e PER essere aspersi con il sangue di Cristo.
“Per l’ubbidienza” perché ogni vero figlio di Dio cammina in ubbidienza a Dio. E “per essere aspersi con il sangue di Cristo” perché siamo stati eletti, scelti, per essere lavati e purificati dai nostri peccati mediante il sangue di Cristo, il sangue del sacrificio che Lui ha fatto, con il quale ha pagato per tutti i nostri peccati.
Che riassunto meraviglioso della salvezza!
Però, avete notato una cosa che Pietro NON ha messo in questo riassunto di cos’è la salvezza? Quanto ha parlato dei meriti che abbiamo noi nell’opera della salvezza?
Non ne ha parlato, perché non abbiamo alcun merito. Viene tutto da Dio, per grazia, e solo per grazia. Dio ci ha eletti, Dio ci ha santificati, Dio ci ha dato Cristo per essere aspersi con il suo sangue. E anche la vita di ubbidienza che ci ha messo davanti, la viviamo con il Suo aiuto, la Sua forza, la Sua grazia, e guardando a Lui.
È tutto solo per grazia!
Quello che abbiamo ricevuto in Cristo
Ma Pietro non si ferma qua, va avanti e ci parla di più di quello che Dio ha fatto per noi. Consideriamo quello che Dio ha fatto per noi.
Seguite mentre leggo il v3.
“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza...” (1Pietro 1:3a LND)
Dio ci ha rigenerati, a una viva speranza, nella sua misericordia. Consideriamo queste tre verità meravigliose.
Rigenerati
Dio ci ha rigenerati. “Rigenerare” vuol dire “far nascere di nuovo”, “dare vita”. Eravamo spiritualmente morti nei nostri peccati, ma Dio ci ha rigenerati, cioè, ci ha dato vita, la vita eterna.
In Giovanni 17:3 Gesù ci spiega cos’è la vita eterna, e dice:
“3 Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato.” (Giovanni 17:3 LND)
Dio ci ha dato la vita eterna in quanto ci ha dato il privilegio di poter conoscere Lui e il Figlio Gesù Cristo. La vita eterna non è scappare dall’inferno. Piuttosto, la vita eterna è entrare in comunione con Dio, adesso in senso limitato, e per tutta l’eternità in modo completo.
Dio ci ha rigenerati, perché eravamo spiritualmente morti, e ci ha dato la vita eterna. Che dono immenso! Che Dio apra le nostre menti e i nostri cuori per afferrare sempre di più la grandezza di questo dono!
Viva speranza
Poi Pietro aggiunge un altra verità, e dice che Dio ci ha rigenerati “ad una viva speranza”.
Ricordate che la “speranza” di cui parla la Bibbia non è come la intendiamo in italiano. Di solito, quando parliamo di “speranza” parliamo di qualcosa che vorremmo, ma che non è certa per niente, oppure, a volte è proprio improbabile o impossibile che quella speranza si realizzi. Questa è una speranza umana.
La speranza umana è un qualcosa che non è per nulla certo, anzi, può esser quasi impossibile, ma c’è un forte desiderio che succeda. Speriamo qualcosa che sarebbe bello ottenere, anche se non è realistico.
Le speranze umane deludono, perché spesso non succedono, e anche quando succedono non portano alla vera benedizione che dura.
Pensate a quante persone sperano nella guarigione fisica, per loro stessi o per qualcuno che amano, e questo anche quando le possibilità di guarire sono bassissime.
Pensate a quante persone sperano nel successo, nel guadagnare tanti soldi, o nell’arrivare ad avere una bella vita. Anche se ottengono tutto quello che sperano, non soddisfa veramente mai il loro cuore.
Ma, pensiamo a noi. Quante volte hai sperato nell’avere meno problemi, o una giornata più tranquilla, o un momento di riposo? Ma non è detto che avrai meno problemi, o una giornata più tranquilla. E se anche dovesse succedere, non soddisferebbe il tuo cuore.
Le speranze umane deludono. Ma chi non ha Cristo non può avere altre speranze se non speranze umane.
La speranza di cui parla la Bibbia non è così. La speranza di cui parla la Bibbia è una certezza, che non delude mai.
Chi non ha Cristo non ha una speranza buona, non ha una viva speranza. Non è possibile. Senza Cristo l’unica speranza, l’unica vera certezza, è la certezza della condanna eterna. Chi non ha Cristo cerca di avere una speranza, ma è sempre una speranza morta, che si fonda su cose che non sono stabili.
Fratelli, prima della nostra salvezza, NOI avevamo una speranza morta. Vivevamo come tutto il resto del mondo, aggrappandoci a speranze umane, che deludono, e che non possono mai soddisfare il cuore.
Ma Dio ci ha dato una viva speranza, che è una certezza: la certezza che saremo con Dio, nella sua presenza, per l’eternità, non per alcun nostro merito, ma solo per i meriti di Gesù. E questa viva speranza ha un valore altissimo, un valore immenso, che mette ombra su tutti i pesi e i problemi della vita. Cosa importa come va questa vita, quanti problemi hai, quanti pesi o dolori, se hai la viva speranza?
Fratelli, abbiamo una viva speranza! Non una speranza morta, non una speranza umana, non una speranza fondata su niente di solido. Abbiamo una speranza viva, sicura, solida, che è certo che si avvererà: saremo alla presenza di Dio, per tutta l’eternità! Grazie a Dio per questo!
Dio ci ha rigenerati ad una VIVA speranza.
Misericordia
A causa dei nostri peccati eravamo morti spiritualmente, avevamo una speranza morta e meritavamo la condanna eterna. Avevamo offeso Dio tanto, in tanti modi, con i nostri tanti peccati.
MA cos’ha fatto Dio? Ha avuto grande misericordia verso di noi. Ed è nella sua grande misericordia che ha operato in noi e ci ha rigenerati ad una viva speranza.
Pensateci: meritavamo il contrario di quello che Dio ci ha dato. Meritavamo di ricevere la condanna eterna a causa dei nostri peccati. Meritavamo di essere cacciati via lontano da Dio, per tutta l’eternità. Non meritavamo di essere rigenerati ad una viva speranza.
Quanto è grande la misericordia di Dio verso di noi!
Per mezzo della risurrezione
Però, sappiamo che Dio è santissimo e giusto. Dio non può chiudere gli occhi al peccato. Allora, come poteva Dio, che è santissimo e assolutamente giusto, avere misericordia verso di noi che eravamo peccatori, pieni di peccato?
Notate cosa dice la fine del v3.
“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti,” (1Pietro 1:3LND)
È tutto solo per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti. La risurrezione simboleggia il sacrificio di Cristo, la sua morte sulla croce e la sua risurrezione. In altre parole, Dio ha avuto questa grande, meravigliosa, misericordia verso di noi, e ci ha rigenerati ad una viva speranza, SOLO per mezzo del sacrificio di Cristo per noi. Non c’era nulla che noi potessimo fare per meritare questo da Dio. Non c’era nulla che potessimo fare per togliere quella montagna di peccato che ci separava da Dio. Dio ha fatto tutto per noi, per mezzo del sacrificio di Cristo. Che grazia! Che misericordia!
Prego che possiamo afferrare sempre di più la grandezza del sacrificio di Cristo per noi.
La nostra eredità
Nel v3 Pietro ha dichiarato che Dio, nella sua grande misericordia, ci ha rigenerati ad una viva speranza. Adesso aggiunge quello per cui Dio ci ha rigenerati, ovvero, quello che ci sta davanti.
Seguite mentre leggo i vv3-4.
“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e che non appassisce, conservata nei cieli per voi,” (1Pietro 1:3-4 LND)
Dio ci ha rigenerati ad una viva speranza PER un’eredità. Dio ci ha rigenerati ad una viva speranza affinché riceviamo un’eredità divina, di valore inestimabile.
Fratelli, pensiamo a questo. Avevamo davanti l’eternità di tormento. Ma adesso, non solo Dio ci ha salvati, ma ci ha anche donato un’eredità meravigliosa che ci aspetta: stare nella presenza di Dio, in comunione perfetta con Dio, per tutta l’eternità.
Quanto è grande il cuore di Dio per noi, che ha scelto di benedirci così!
E Dio ci spiega anche come sarà la nostra eredità: incorruttibile, incontaminata, che non appassisce e conservata per noi.
Consideriamo com’è l’eredità che Dio ha per noi, per capire quanto è grande e meravigliosa.
Incorruttibile
La nostra eredità è incorruttibile. Non si può corrompere, non si può rovinare, non si degrada. Questo mondo in cui viviamo è corrotto, è rovinato dal peccato e dalle conseguenze del peccato. Ma la nostra eredità non è così. La nostra eredità è incorruttibile.
Incontaminata
La nostra eredità è anche incontaminata. È senza contaminazioni, senza macchia, pura dal peccato. Il mondo in cui viviamo è contaminato con il peccato. E il nostro cuore, a volte, è contaminato di peccato. Ma l’eredità che Dio ha per noi è incontaminata, è pura, non c’è traccia di peccato e mai ci sarà. Staremo nella presenza santissima di Dio, senza alcuna ombra di peccato. Sarà più glorioso e meraviglioso di quanto possiamo immaginare ora.
Non appassisce
Poi la nostra eredità non appassisce. Questo è simile a “incorruttibile”. Il senso qui è che, al contrario dei fiori che sbocciano e sono meravigliosi, ma poi appassiscono, la nostra eredità non appassisce mai. Non avrà mai una fine, rimane in eterno, non si rovina mai.
Il mondo in cui viviamo si sta disfacendo, è rovinato dal peccato e dalla maledizione sul mondo, e finirà. Ma l’eredità che Dio ha per noi non appassisce mai, non si disfà mai.
Conservata
E per ultimo, la nostra eredità è conservata per noi. Dio non solo ci ha dato una eredità, ma Lui stesso conserva quella eredità per noi, la protegge, la preserva, la tiene per noi. Questo vuol dire che non possiamo mai perdere quell’eredità, perché Dio stesso ne è il guardiano. È un’eredità che non possiamo rovinare, né macchiare, né perdere.
Siamo custoditi
Però, fratelli, noi vacilliamo, non siamo costanti, cadiamo. Che grande conforto è sapere che, non solo Dio conserva per noi la nostra eredità, ma lui conserva, custodisce, anche noi. Seguite mentre leggo il v5.
“[voi] 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi.” (1Pietro 1:5 LND)
C’è tanto in questo versetto.
Siamo “custoditi”. La parola che Pietro usa qua è la parola che si usa per descrivere le guardie che custodiscono il prigioniero stando fuori dalla cella della prigione. È un livello massimo di custodia, o anche di protezione. Siamo custoditi, protetti da Dio.
Ma da che cosa Dio ci custodisce? Siamo custoditi da tutto quello che vuole farci cadere, e da tutto quello che, se fosse possibile, vorrebbe toglierci la salvezza.
Ma noi siamo custoditi da Dio. Siamo custoditi dalla POTENZA di Dio, perciò niente e nessuno può mai farci del male che Dio non intendeva per noi. Cioè, Dio permette che a volte ci arrivi del male, ma solo il male giusto, quello che Lui ha scelto per noi, e che serve per portare avanti il suo piano perfetto in noi.
Siamo custoditi dalla potenza di Dio, e Pietro ci spiega anche qual è il mezzo che Dio usa per custodirci, e dice: “mediante la fede”.
La fede viene da Dio ed è quello che Lui usa per custodirci.
Vi leggo alcuni brani che ci parlano di questo. Il primo è alla fine di 1Pietro, 1Pietro 5:8-9, che dice:
“8 Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli, stando fermi nella fede, sapendo che le stesse sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo.” (1Pietro 5:8-9 LND)
Il modo in cui resistiamo al diavolo che vuole divorarci è stando fermi nella fede.
Poi, un altro brano, è Efesini 6:14-16, quando Paolo parla dell’armatura che dobbiamo indossare per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo. Ve lo leggo.
“14 State dunque ritti, avendo ai lombi la cintura della verità, rivestiti con la corazza della giustizia, 15 e avendo i piedi calzati con la prontezza dell’evangelo della pace; 16 oltre tutto ciò prendendo lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. ” (Efesini 6:14-16 LND)
La fede è quello che Dio usa per custodirci. Noi dobbiamo tenere gli occhi su Cristo, dobbiamo combattere il combattimento, con la forza di Dio, ma che grande pace possiamo avere sapendo che Dio è colui che ci custodisce. La fede viene da Dio.
Per la salvezza
E siamo custoditi da Dio PER qualcosa, per qualcosa che ha preparato per noi. Vi rileggo il v5. Notate per cosa Dio ci custodisce.
“[voi] 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi.” (1Pietro 1:5 LND)
Siamo custoditi da Dio PER la salvezza che sarà rivelata negli ultimi tempi.
Abbiamo già la salvezza. Ma questa salvezza non si vede chiaramente, al momento è nascosta al mondo. Ma al ritorno di Gesù Cristo la nostra salvezza sarà prontamente rivelata. E Dio ci sta custodendo per quel giorno, in modo che arriviamo sani e salvi a quel giorno.
Quello che abbiamo
Quindi, voglio riassumere quello che abbiamo visto finora.
Eravamo morti nei nostri peccati. Eravamo senza speranza. Ma Dio, nella sua GRANDE misericordia, ci ha rigenerati ad una viva speranza, che è una certezza. Non solo, ma abbiamo ricevuto anche un’eredità che ci aspetta, un’eredità incorruttibile, incontaminata, che non appassisce e che è conservata da Dio, per noi.
Abbiamo ricevuto la salvezza, solo per grazia, solo per mezzo di Cristo, e adesso siamo custoditi, da Dio, per il giorno in cui la nostra salvezza sarà rivelata.
Abbiamo una viva speranza, che è la certezza che staremo nella presenza di Dio, per tutta l’eternità, non perché l’abbiamo meritato, ma solo perché Dio ha scelto di darci questo dono immenso.
Questa è la base che dobbiamo tenere in mente, e su cui si fonda quello che Pietro ci sta per dire di come vivere la vita cristiana. Vi invito a rileggere questi versetti nei prossimi giorni, e a meditare sulla profondità di quello che abbiamo ricevuto da Dio, e sulla profondità di questa opera di grazia che Dio ha fatto per noi. Masticate queste verità, e saranno una fonte di grande gioia e vi spingeranno a lodare e ringraziare Dio.
Ci sono prove
Adesso, avendo stabilito questa base meravigliosa di quello che Dio ha fatto per noi e di quello che abbiamo ricevuto da Dio, Pietro adesso arriva a parlare di un aspetto centrale della vita cristiana. Adesso Pietro parla delle prove.
La vita cristiana comprende le prove. Le prove, in sé, non sono piacevoli, ma sono uno strumento potente che Dio usa per raffinare la fede di ogni suo figlio. Allora, consideriamo come dobbiamo affrontare le prove alla luce di quello che abbiamo visto finora.
Seguite mentre leggo il v6.
“6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po’ di tempo, se questo è necessario, dovete essere afflitti da varie prove,” (1Pietro 1:6 LND)
La vita cristiana comprende le prove. A volte Dio ci dà prove più leggere e a volte prove più pesanti e dure. A volte le prove arrivano ad essere durissime e pesantissime. Le prove affliggono.
Ma in questo versetto Pietro dichiara che nonostante che ci sono le prove, possiamo gioire in mezzo alle prove.
Nella carne non vogliamo avere le prove. Nella carne tendiamo a lamentarci delle prove, o ad essere scoraggiati e abbattuti a causa delle prove. Ma qui Pietro dichiara che possiamo piuttosto gioire nelle prove. Come è possibile gioire mentre ci troviamo in mezzo a quello che nella carne non vogliamo?
A motivo di questo...
Pietro inizia il versetto dicendo: “A motivo di questo”. Questa è la chiave. L’unico modo di gioire nelle prove è “a motivo di questo”, cioè, sulla base di quello che abbiamo visto finora. Questo è l’unico modo per avere gioia nelle prove. Possiamo avere le prove più pesanti che possiamo immaginare, e ancora di più, ma comunque possiamo abbondare nella gioia in mezzo a qualsiasi prova, perché avere o non avere gioia non dipende dalle prove.
Quel “a motivo di questo” è la chiave per avere la vera gioia. Avere gioia profonda non dipende dalle circostanze della vita, non dipende da se abbiamo o non abbiamo prove, avere gioia dipende solo da dove guardiamo. La chiave per avere gioia nelle prove è tenere in mente chi siamo per Dio, e quello che Lui ha fatto per noi. La chiave per avere gioia nelle prove è avere una prospettiva eterna, che vuol dire non fermarci a guardare alle prove di oggi e a quanto sono difficili, ma piuttosto guardare in grande, ricordando chi siamo per Dio, quello che Lui ha fatto per noi salvandoci, e qual è l’eredità che Lui ci ha preparato e che ci sta davanti.
Necessarie e temporanee
Le prove fanno parte della vita cristiana e sono necessarie. Dio ci manda prove nella nostra vita, perché ci servono per crescere. Nella carne non vorremmo avere le prove, ma sono necessarie perché servono per purificare la nostra fede. E, allo stesso tempo, Dio ci dà solo le prove che sono necessarie, e non di più.
Le prove sono necessarie, e le prove sono solo per un po’ di tempo. Tutte le prove che Dio ci dà sono temporanee. Dio ce le dà solo per il tempo necessario, e poi ce le toglie. A volte, arrivano fino alla morte, ma poi, con la morte finiscono.
Fratelli e sorelle, qua vediamo cosa vuol dire vedere la vita con una prospettiva eterna. Alla luce dell’eternità, le prove di questo tempo, di questa vita, sono solo per un po’ di tempo. Oh che possiamo crescere nel considerare la vita con una prospettiva eterna!
Il frutto delle prove
Una prova che porta solo del male è difficile da sopportare. Ma se sappiamo che una prova porta un buon frutto, allora cambia tutto.
Ho visto Lisa, mia moglie, affrontare i parti delle nostre figlie avendo pace, perché guardava oltre alla prova del dolore del travaglio. Guardava al frutto che quel dolore avrebbe prodotto. Ed è simile con le prove che Dio ci dà, solo che lì il frutto è eterno, e non solo per questa vita. Ricordare quale frutto portano le prove ci aiuta tantissimo a perseverare in mezzo alle prove.
Allora quale frutto portano le prove? Leggiamo il v7.
“7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo,” (1Pietro 1:7 LND)
La prova della nostra fede risulta a lode, onore e gloria nella rivelazione di Cristo.
Pietro fa l’esempio dell’oro che viene provato con il fuoco. L’oro viene riscaldato ad altissima temperatura, e così viene purificato dalle scorie. Ma comunque, anche se viene purificato e diventa oro purissimo, comunque è un elemento terreno che perisce. Ma con la fede non è così. La fede che viene provata e purificata dalle prove risulta, o “porta il frutto”, della lode, onore e gloria che riceveremo da Dio quando Gesù Cristo ritornerà.
Non guardiamo all’afflizione che la prova produce adesso, in questa vita. Piuttosto, guardiamo al frutto eterno di lode, onore e gloria che sarà visibile al ritorno di Cristo. Viviamo per fede, guardando in avanti.
La vita cristiana è guardare a Cristo
La vita è un vapore. Cristo sta per ritornare. Non è una bella storiella, è la realtà. Troppo spesso siamo distratti dalle cose di questo mondo, a volte dai piaceri, ma soprattutto dalle faccende, e neanche pensiamo al ritorno di Cristo.
Come dobbiamo vivere alla luce del suo ritorno, mentre lo aspettiamo? Pietro, nei prossimi versetti, ci insegna ad avere una prospettiva eterna, per non stancarci nel cammino. Leggo i vv7-9.
“7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo, 8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il fine della vostra fede, la salvezza delle anime.” (1Pietro 1:7-9 LND)
Noi non abbiamo visto Cristo fisicamente. Nessuno di noi. Ma seppure non l’abbiamo visto, ciascuno di noi che è un vero credente AMA Cristo.
E ogni vero credente CREDE in Cristo. Il credere di cui sta parlando non è in senso intellettuale, credere nell’esistenza di Cristo o credere i fatti storici che lo riguardano. Piuttosto, veramente credere in Cristo vuol dire avere fede in Lui.
Notare come Pietro, nel v8, mette insieme AMARE Cristo e CREDERE in Cristo. Lo rileggo
“8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa,” (1Pietro 1:8 LND)
Amare Cristo non vuol dire avere sentimenti per Cristo, piuttosto, vuol dire avere fede in Lui, una fede viva che produce una vita di seguire Cristo camminando nelle Sue vie. Possono esserci sentimenti. Non sono sbagliati in sé. Ma avere solo tanti sentimenti per Cristo non basta. Veramente amare Cristo, e veramente credere in Cristo, vuol dire aver fede in Cristo, che si manifesta quando camminiamo seguendo Cristo.
Ogni vero credente ama Cristo, e crede in Lui, ha fede in Lui, e chi vive così esulta di una gioia grandissima e solida, che non dipende dalle circostanze. Tu, e io, possiamo avere una gioia ineffabile e gloriosa, così grande e profonda e solida che non si può veramente descrivere a parole.
E poi, notate nel v9 qual è il fine della nostra fede:
“8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il fine della vostra fede, la salvezza delle anime.” (1Pietro 1:8-9 LND)
Il fine della nostra fede è ottenere, ricevere, la salvezza delle anime. “Ottenere” in questo contesto non significa “guadagnare” la salvezza. Piuttosto, vuol dire che una vita di fede in Cristo dimostra che uno è veramente salvato, e quella salvezza sarà rivelata al ritorno di Cristo, come abbiamo visto nel v5. E siamo custoditi da Dio per il giorno di Cristo, per la salvezza che sarà rivelata in quel giorno.
Conclusione
Le prove fanno parte della vita cristiana, e ci affliggono. Ma le prove sono solo una piccola parte, necessaria ma temporanea, di tutto il quadro.
La parte grande del quadro è quello che abbiamo visto oggi.
Viviamo meditando costantemente su queste verità. Teniamole sempre vive nella mente e nel cuore. Ringraziamo Dio, che ci ha rigenerati ad una viva speranza, e che ci ha donato un’eredità che ci aspetta. E viviamo le prove di questa vita alla luce di queste verità.
Viviamo tenendo una prospettiva eterna, e gioiamo nella misericordia che abbiamo ricevuto.