Oggi, dopo una lunga pausa, vogliamo riprendere il nostro studio della Prima Epistola di Pietro, uno studio che ci ha recato ricche benedizioni finora.
In questa Epistola, Pietro parla della grandezza della nostra salvezza e della nostra eredità eterna. Poi, come tema principale, ci spiega come vivere durante il nostro pellegrinaggio verso il cielo.
Guidato dallo Spirito Santo, Pietro mette molta enfasi su un cammino in santità. Spiega come il Signore vuole che viviamo nei vari ruoli della vita in cui possiamo trovarci, per esempio: come vivere insieme ad altri credenti, come vivere in mezzo ai non credenti, come comportarci come cittadini dello Stato, come vivere se siamo servi, o come diremo oggi dipendenti, come vivere nel ruolo di moglie e di marito, e infine, come comportarci nel mondo.
Un tema importante di questa Epistola sono le sofferenze. Pietro parla più volte delle sofferenze che Cristo ha dovuto soffrire a causa nostra, e ci parla dell'importanza di vivere in modo da non dover soffrire per aver fatto il male. Però, ci spiega anche che se dovessimo soffrire per aver fatto il bene, avendo avuto fede in Dio, ce ne possiamo rallegrare, ricordando che riceveremo un premio eterno alla manifestazione di Cristo.
Insegnamento per gli anziani
Oggi considereremo 1Pietro 5:1-4, in cui Pietro esorta gli anziani della chiesa. In questo contesto, la parola “anziani” è il termine che descrive gli uomini che Dio ha stabilito per guidare la chiesa.
Nella Bibbia Dio ci mostra ripetutamente, sia nell'Antico Testamento che nel Nuovo Testamento, che la salute spirituale del popolo di Dio dipende moltissimo da quanto le guide sono uomini fedeli a Dio.
Perciò, è importante che tutta la chiesa capisca quale sia il ruolo degli anziani, in modo che altri uomini possano crescere e maturare e diventare anziani fedeli, e che tutta la chiesa possa aiutare gli anziani a curarla bene.
Alla luce di questo, consideriamo attentamente questo insegnamento per gli anziani.
Pietro inizia identificandosi con gli anziani, pur essendo un apostolo. Poi, comanda agli anziani di pascere il gregge di Dio, che è la loro responsabilità principale. Spiega poi come svolgere questo ministero, ed infine, spiega quale cuore devono avere nello svolgere il loro ministero, mettendolo in risalto facendo tre confronti fra il tipo di cuore che essi non devono avere e quello che invece devono avere.
Pietro conclude questo insegnamento per gli anziani ricordando loro della meravigliosa ricompensa che li aspetterà al ritorno di Gesù Cristo.
Quindi, leggiamo il brano, e poi, consideriamolo più a fondo.
“1 Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev’essere rivelata: 2 pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà, 3 e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge. 4 E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.” (1Pietro 5:1-4 LND)
Esorta (v.1)
Pietro esorta gli anziani a svolgere il loro ministero. Leggo ancora il v.1
“Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev’essere rivelata:” (1Pi 5:1 LND)
Pietro si rivolge agli anziani che fanno parte dei membri delle chiese. Nel Nuovo Testamento, vediamo che Dio ha stabilito che la chiesa locale abbia come guida una pluralità di uomini qualificati che vengono chiamati anziani, vescovi e anche pastori. Infatti, quando si legge il NT, è importante capire che questi tre titoli si riferiscono agli stessi uomini.
Nella serie che ho predicato sulla chiesa un po' di tempo fa, abbiamo considerato a fondo l'importanza degli anziani, le qualifiche che devono avere, e specificatamente qual è il loro ruolo.
In questo brano, Pietro esorta gli anziani a svolgere il loro ruolo di pascere il gregge di Dio. Come Apostolo, Pietro aveva l'autorità di comandare agli anziani, però, usa la parola “esortare”.
La parola Greca che viene tradotta con “esortare” significa letteralmente “chiamare accanto”. Significa chiamare accanto per confortare ed aiutare. L'esortazione avviene in un rapporto in cui la persona che esorta desidera profondamente il bene dell'altro, ed è per questo motivo che lo esorta a camminare nella via giusta, perché vuole che sia benedetto da Dio. Quindi, con questa esortazione possiamo riconoscere il cuore benevolo che Pietro aveva verso gli anziani.
Pietro esorta “gli anziani che sono fra voi”, perché gli anziani sono membri della chiesa, come tutti, pur avendo un ruolo particolare. Il marito è il capo della famiglia, ma è anche un membro della famiglia. Gli anziani sono i membri a cui Dio ha affidato la cura della chiesa.
Il modo con cui Pietro esorta gli anziani è già una lezione in sé. Pur essendo uno degli Apostoli, come si era identificato all'inizio di questa Epistola, qui Pietro si identifica come “anziano con loro”. Egli dice:
“Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro... ”
Identificandosi come anziano con loro, Pietro dimostra la sua umiltà. Non solo, ma anziché signoreggiare su di loro, essendo la loro autorità, egli si presenta come loro esempio. Questo comportamento di Pietro corrisponde esattamente a quello che egli esorta loro ad avere in questo brano.
Testimone oculare
Oltre a presentarsi come “anziano con loro”, Pietro ricorda loro che egli è un testimone oculare delle sofferenze di Cristo. Leggo ancora il v.1.
“Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo...” (1Pi 5:1 LND)
Gesù Cristo aveva detto agli Apostoli che sarebbero stati i suoi testimoni, come leggiamo in Atti 1:8.
“Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra".” (Atti 1:8 LND)
Quindi, insieme agli altri Apostoli, Pietro è stato chiamato ad essere testimone di Cristo, e vediamo in vari brani che si dichiara testimone sia della morte che della risurrezione di Gesù Cristo.
In questo brano, Pietro menziona specificatamente di essere testimone delle sofferenze di Cristo. Infatti in questa Epistola, parla molto delle sofferenze che possiamo affrontare, e di come superarle, ricordandoci delle sofferenze di Cristo.
Dichiarandosi testimone delle sofferenze di Cristo, Pietro ricorda agli anziani l'importanza di considerare attentamente la sua esortazione.
Partecipe della gloria che verrà
Pietro ricorda agli anziani che non solo lui è stato un testimone delle sofferenze di Cristo, ma che è anche partecipe della gloria che sarà rivelata.
“Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev’essere rivelata:” (1Pi 5:1 LND)
La gloria che dev'essere rivelata è la gloria di Cristo. Gesù Cristo ritornerà in gloria. La sua gloria è infinitamente più grande di qualsiasi gloria che esiste sulla terra, e mentre ogni gloria terrena finirà, la gloria di Cristo durerà in eterno. Nessuna gloria terrena è minimamente paragonabile alla gloria di Cristo che sarà rivelata! È come confrontare una candela con il sole a mezzogiorno. È come confrontare una goccia d'acqua con tutti i mari del mondo. Non c'è confronto!
Allora, alla luce dell'immensità della gloria di Cristo che sarà rivelata, Pietro dichiara qualcosa di incredibile: egli è partecipe della gloria di Cristo che sarà rivelata.
Ogni vero credente parteciperà alla gloria di Cristo al suo ritorno. Ora partecipiamo alle sofferenze di Cristo, ma al suo ritorno parteciperemo alla gloria di Cristo. Troviamo questo concetto ripetutamente nel NT.
Romani 8:17 spiega che partecipando alle sofferenze di Cristo, parteciperemo anche alla gloria di Cristo.
“E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati.” (Ro 8:17 LND)
Giovanni dichiara, in 1Giovanni 3:1, che saremo come Cristo.
“Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è.” (1Giov 3:2 LND)
In 2Corinzi 4:16-18 leggiamo che le attuali sofferenze non sono paragonabili alla gloria che sarà nostra.
“16 Perciò noi non ci perdiamo d’animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria; 18 mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.” (2Co 4:16-18 LND)
Camminando per fede in Cristo ora, avremo il privilegio di partecipare alla gloria di Cristo quando Egli ritornerà.
Quindi, notiamo che Pietro inizia la sua esortazione agli anziani, ricordando loro che egli, come anche loro, parteciperà alla gloria di Cristo al suo ritorno. Questa verità diventa un grande incoraggiamento a non stancarsi di fare il bene. Visto che il ministero degli anziani è molto difficile, Pietro inizia ricordando loro di questa grande verità.
Pascere il gregge - l'esortazione (v.2a)
Ora, dopo essersi identificato con loro, e dopo aver ricordato loro delle sofferenze di Cristo e della gloria che sarà rivelata, nel versetto 2, inizia ad esortare gli anziani riguardo a ciò che è il loro ministero. Leggo i vv.1,2.
“1 Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev’essere rivelata: 2 pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà,” (1Pi 5:1-2 LND)
Dio, tramite Pietro, comanda agli anziani della chiesa di pascere i credenti della chiesa. Questo è il loro incarico principale.
Gesù aveva usato questa stessa parola “pascere” con Pietro, dopo la risurrezione, quando apparve ai discepoli vicino al lago di Galilea. Vi leggo da Giovanni 21.16, in cui la stessa identica parola Greca viene tradotta con “abbi cura”.
“Gli chiese di nuovo una seconda volta: "Simone di Giona, mi ami tu?". Gli rispose: "Certo Signore, tu lo sai che io ti amo". Gesù gli disse: "Abbi cura delle mie pecore".” (Gv 21:16 LND)
Troviamo la stessa parola ancora in Atti 21, nell'esortazione di Paolo agli anziani della chiesa di Efeso.
“Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue” (At 20:28 LND)
Gli anziani sono chiamati a pascere i credenti della chiesa. “Pascere” ha un significato molto ricco. Comprende sia il provvedere del cibo alle pecore, ma anche il proteggere, governare e dirigere, curare teneramente, e provvedere tutto quello che serve alle pecore.
La responsabilità principale degli anziani è quella di pascere i credenti della chiesa.
Come ho menzionato, un aspetto principale di “pascere” è quello di provvedere il cibo spirituale, quindi, di provvedere i vari insegnamenti che sono fondamentali per la crescita dei credenti. Solitamente, sono gli anziani ad insegnare, ma possono anche chiedere ad altri di aiutarli nell'insegnamento. Però, la responsabilità per tutto l'insegnamento resta su di loro.
Inoltre, per pascere i credenti, gli anziani devono provvedere una guida spirituale, e anche protezione, e tutto quello che serve per permettere ai credenti di crescere e di maturare bene.
Per poter pascere i credenti, un anziano deve avere un grande amore per loro. “Pascere” non può essere visto come un lavoro, nello stesso modo in cui l'essere un genitore non può essere visto come un lavoro. Fanno parte dell'identità di una persona.
In Giovanni 10, Gesù fa una distinzione fra se stesso, come vero pastore, e i mercenari, per i quali curare le pecore è solo un lavoro.
“11 Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore. 12 Ma il mercenario, che non è pastore e a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; e il lupo rapisce e disperde le pecore. 13 Or il mercenario fugge, perché è mercenario e non si cura delle pecore.” (Gv 10:11-13 LND)
Gli anziani sono chiamati ad essere dei veri pastori, e non solo dei mercenari.
Quindi, Dio comanda agli anziani di pascere i credenti della loro chiesa. Non è un lavoro, è una vita!
Il gregge di Dio
Notate che Pietro dichiara che devono pascere “il gregge di Dio che è fra voi,”
Il gregge, che rappresenta l'insieme dei credenti, appartiene a Dio. Quindi, gli anziani devono sempre ricordare che dovranno rispondere a Dio stesso per la cura che hanno delle SUE pecore.
Ebrei 13:17 dichiara che dovranno rispondere per le anime delle pecore di cui hanno la cura.
“Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto...” (Eb 13:17 LND)
Quindi, la responsabilità degli anziani è immensa. Dovranno perfino rispondere a Dio per le anime dei credenti! Quanto è importante che gli anziani ricordino sempre che il gregge appartiene a Dio, e che dovranno rispondere per la cura che danno alle pecore! Nessuno uomo è capace di svolgere questo ministero se Dio non lo chiama!
Come pascere
Avendo comandato agli anziani di pascere i credenti, Pietro spiega loro come devono pascere il gregge di Dio. Leggo ancora i vv.1,2
“1 Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev’essere rivelata: 2 pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà,” (1Pi 5:1-2 LND)
Un aspetto importante di pascere il gregge è di sorvegliarlo.
“Sorvegliare” vuol dire “guardare attentamente”. Dà l'idea di tenere i credenti della chiesa attentamente sotto occhio, per riconoscere ogni loro bisogno e ogni pericolo. “Sorvegliare” richiede un grande impegno e attenzione. Vediamo un esempio di “sorvegliare” nel comportamento che un padre avrebbe con i suoi piccoli bambini, mentre camminano su di un sentiero pericoloso di montagna. Mentre i bambini sono tutti presi a guardare il panorama, il padre è concentrato sulla loro sicurezza, ed è sempre attento ad ogni possibile pericolo. Sorveglia sempre la loro situazione. Similmente, l'opera degli anziani è un'opera in cui essi devono sempre stare attenti ai bisogni del gregge e ai possibili pericoli. Questo è il senso di “sorvegliare il gregge di Dio”.
Con quale cuore (vv.2b-3)
Sappiamo già che in tutto ciò che facciamo per Dio, non solo è importante fare la cosa giusta, ma importa farla con il cuore giusto. Se questo è vero per ogni credente nel proprio cammino cristiano, quanto di più è vero per gli anziani che guidano le chiesa!
Quindi, a questo punto, Pietro dà agli anziani tre esortazioni che spiegano con quale cuore devono pascere il gregge. In ogni esortazione, Pietro dà prima un esempio di comportamento che non devono avere, e poi l'apposto che devono avere.
Queste esortazioni ci aiutano a capire meglio come dovrà essere il cuore di un anziano.
1. Non per forza, ma volentieri
La prima esortazione è di non pascere il gregge per forza, ma volentieri. Leggo il v.2.
“pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri” (1Pi 5:2 LND)
Nonostante che pascere il gregge sia un lavoro che spesso richiede notevoli sacrifici, e quasi inevitabilmente gli anziani saranno criticati ingiustamente, gli anziani non devono considerare il loro incarico come un pesante dovere. Non devono farlo per forza, ovvero contro volontà, perché quello creerebbe in loro un cuore pieno di amarezza, e toglierebbe il loro amore per le pecore.
Anziché svolgere il loro ministero per forza, gli anziani devono farlo volentieri, di buon cuore, avendo il desiderio di curare le pecore. Devono avere al cuore il bene delle pecore, e la gloria di Dio. Quindi, quello che gli anziani fanno, lo devono fare di buon cuore.
Faccio una parentesi a questo punto. Questo brano comanda agli anziani di non svolgere il loro ministero per forza, ovvero, come un pesante dovere. La Bibbia comanda ai credenti della chiesa di non rendere l'opera degli anziani pesante. Vi leggo Ebrei 13:17
“Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio.” (Ebrei 13:17 LND)
Nel piano perfetto di Dio, Egli parla sia agli anziani, sia ai credenti che essi curano. Beata la chiesa in cui ognuno ubbidisce ai comandamenti di Dio!
Quindi, gli anziani non devono pascere il gregge per forza, ma volentieri. Questa è la prima esortazione.
2. Non per avidità di guadagno ma di buona volontà
La seconda esortazione che riguarda il modo in cui gli anziani devono pascere il gregge è di non farlo per avidità di guadagno, ma di buona volontà. Leggo il v.2
“pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà,”
C'è da notare che il comandamento di non farlo per avidità di guadagno implica chiaramente che ci può essere una remunerazione economica. Se non fosse così, questo comandamento non avrebbe senso. In vari brani del NT, la Bibbia comanda che chi insegna la Bibbia ha diritto di vivere per mezzo dell'insegnamento. Più specificatamente, in 1Timoteo 5 impariamo che principalmente questo si riferisce all'anziano che fa un buon lavoro nella predicazione e si affatica in essa. La chiesa dovrebbe sostenere questo anziano, liberandolo da un altro lavoro per permettergli di concentrarsi di più su quest'opera.
Però, anche se un anziano dovesse ricevere una remunerazione, questo guadagno economico non deve essere mai il motivo per cui egli desidera essere anziano. Gli anziani hanno diritto di avere dei soldi come lo hanno tutti gli altri credenti, ma non devono mai essere attaccati ai soldi, come in realtà anche nessun credente lo deve essere.
È così importante che gli anziani non siano attaccati ai soldi, che troviamo questa caratteristica nell'elenco di qualifiche di 1Timoteo 3 e di Tito 1. Vi leggo da 1Timoteo 3, dove dichiara che:
L'anziano deve essere “...non dedito al vino, non violento, non avaro, ma sia mite, non litigioso, non amante del denaro;” (1Ti 3:3 LND)
L'anziano non deve essere avaro, e non deve amare il denaro.
Leggo anche da Tito 1 “Il vescovo infatti, come amministratore della casa di Dio, deve essere irreprensibile, non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di disonesto guadagno,” (Tt 1:7 LND)
L'anziano può avere dei soldi, come tutti. Però, non deve essere avido di un guadagno disonesto. Non deve amare i soldi, né deve essere avido di qualunque tipo di guadagno delle cose terrene.
L'anziano non deve svolgere il suo ministero sperando di guadagnare da esso, ma piuttosto, deve svolgere il suo ministero di buona volontà, che è un altro modo di dire che lo deve fare volentieri. E' importante quello che facciamo, ma importa anche la motivazione per cui lo facciamo!
3. Non signoreggiando, ma essendo modelli
Il v. 3 contiene la terza esortazione che riguarda il modo in cui gli anziani devono pascere il gregge.
“e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge.” (1Piet 5:3 LND)
Gli anziani non devono signoreggiare sul gregge. Devono piuttosto essere modelli del gregge.
Gli anziani non devono essere prepotenti nella loro guida. Piuttosto, devono essere modelli del gregge. Troviamo la parola “signoreggiare” in Matteo 20:25, in cui Gesù spiega ai discepoli il modo con cui dovevano svolgere il loro ministero di guide.
“25 E Gesù, chiamatili a sé, disse: "Voi sapete che i sovrani delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano il potere su di esse, 26 ma tra di voi non sarà così; anzi chiunque tra di voi vorrà diventare grande sia vostro servo; 27 e chiunque tra di voi vorrà essere primo a sia vostro schiavo.” (Mat 20:25-27 LND)
Anziché signoreggiare, le guide devono essere servi di tutti. Ciò non significa che devono lasciare che tutti i membri della chiesa abbiano il controllo sulle decisioni e comandino agli anziani di eseguirle, ma significa che gli anziani devono dedicarsi al bene dei membri della chiesa. Devono essere servi, nello stesso modo in cui una mamma è serva del suo neonato, visto che si dedica interamente alla sua cura, pur essendo la sua autorità.
“Signoreggiare” descrive un modo di esercitare la propria autorità in cui la guida usa la forza per intimidire le persone, cercando di avere potere e di farsi grande, non cercando il loro bene. Gli anziani NON devono essere così con la chiesa.
È importante capire che Gesù non dichiara che gli anziani non debbano esercitare la loro autorità con la chiesa, e a volte anche in modo severo. Anzi, un aspetto importante della cura che gli anziani devono dare è quella di proteggere la chiesa contro i falsi insegnanti e le persone che creano divisioni. In Tito 1, leggiamo che gli anziani devono essere in grado di :
“...esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono. Vi sono infatti, specialmente fra coloro che provengono dalla circoncisione, molti insubordinati, ciarloni e seduttori, ai quali bisogna turare la bocca; questi sovvertono famiglie intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amore di disonesto guadagno.” Poi dice che bisogna “...riprendili severamente, affinché siano sani nella fede,” (Tt 1:9-13 LND)
Quindi, un aspetto di “pascere il gregge” è che gli anziani devono proteggere la chiesa, il che significa che a volte dovranno turare la bocca di uomini che insegnano cose sbagliate o creano divisioni, e dovranno anche riprendere severamente quando sia necessario farlo.
Quindi, gli anziani non devono signoreggiare, anche se devono guidare e usare l'autorità necessaria.
Appartengono al Signore
Per aiutare gli anziani a non signoreggiare, Pietro ricorda loro ancora una volta che i credenti appartengono al Signore, non a loro stessi. Leggo il versetto 3:
“e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge.” (1Pi 5:3 LND)
I credenti restano sempre il possesso di Dio, e sono solamente affidati agli anziani. È estremamente importante che gli anziani ricordino sempre che anche se sono responsabili per la cura dei credenti, i credenti appartengono totalmente a Dio.
In Atti 20, anche l'Apostolo Paolo ricorda agli anziani di Efeso che il gregge appartiene sempre a Dio. Vi leggo:
“28 Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue” (At 20:28 LND)
Quanto è importante che gli anziani ricordino sempre che i credenti appartengono al Signore! Che immensa responsabilità è il curare le preziose pecore che Cristo ha acquistato con il suo sacrificio!
Essendo modelli del gregge
Anziché signoreggiare, gli anziani devono essere modelli del gregge.
Certamente gli anziani hanno autorità, e come abbiamo visto, devono usare quell'autorità.
Però, in generale, il metodo principale che devono usare per aiutare i credenti a crescere, oltre all'insegnamento, è di essere di esempio, è di essere i modelli per il gregge. Devono vivere in modo tale che i credenti possano imitarli e così possano diventare di più come Cristo. Certamente, gli anziani non saranno mai perfetti mentre vivono in questa terra. Però, devono condurre una vita in cui Cristo sia chiaramente visibile in loro.
Infatti, se ricordate le qualifiche che un uomo deve avere prima di poter diventare un anziano, tutte, tranne la capacità di insegnare, riguardano il suo carattere. Pur non essendo perfetti, gli anziani devono essere uomini degni di essere imitati.
Vi leggo Ebrei 13:7, in cui la chiesa è comandata ad imitare le loro guide.
“7 Ricordatevi dei vostri conduttori, che vi hanno annunziato la parola di Dio e, considerando il risultato della loro condotta, imitate la loro fede.” (Eb 13:7 LND)
Quindi, gli anziani non devono essere uomini che cercano il potere, ma piuttosto uomini che hanno un cammino tale da essere degni di essere imitati. Non saranno perfetti, però, saranno un esempio di Cristo.
Un aiuto a restare fedele in quest'opera
A questo punto, avendo spiegato agli anziani come devono svolgere il loro ministero, e con quale cuore, Pietro ricorda loro della stupenda ricompensa che avranno quando Gesù Cristo ritornerà, se saranno stati fedeli. Leggo il v. 4:
“E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.” (1Pietro 5:4 LND)
Inizia dicendo: “E quando apparirà il sommo pastore,”
Con questa affermazione, Pietro ricorda agli anziani che anche se loro sono pastori, Gesù Cristo è il sommo pastore. Le pecore appartengono a Lui. È Cristo che cura tutte le pecore, e quindi, anche loro. Solitamente, Cristo cura le pecore tramite gli anziani, ma in fin dei conti, è sempre Cristo che ci cura.
Pietro ricorda agli anziani che Cristo apparirà. Quanto è importante per gli anziani, e per noi tutti, ricordare che Gesù Cristo apparirà! La vita è difficile, e svolgere l'opera di anziano è molto difficile. Per non stancarsi, per non scoraggiarsi, gli anziani devono ricordarsi che Cristo Gesù ritornerà in gloria, e come Pietro ha detto appena prima, parteciperanno a quella gloria, e non solo, ma riceveranno la corona della gloria che non appassisce.
Il mondo offre la sua gloria, ma è una gloria di poco valore, che dura pochissimo. Chi cammina per fede, servendo Cristo fedelmente, riceverà una corona di gloria, di infinito valore, che durerà eternamente. Infatti, Pietro dichiara che la corona di gloria non appassisce. Le corone di lauro che si usavano nelle gare atletiche, fatte di foglie, erano belle, ma dopo pochi giorni appassivano ed erano da buttare. Tutta la gloria che il mondo dà è così. Invece, la corona di gloria che riceveremo quando Cristo apparirà durerà per tutta l'eternità.
Questo principio vale per tutti i credenti, ma Pietro sta parlando specificatamente agli anziani. Essi hanno tanti pesi che gli altri credenti non hanno, perché non solo devono portare i propri pesi, ma devono anche portare i pesi dei credenti che sono stati loro affidati.
Se svolgono questo ministero fedelmente, avranno una grande ricompensa.
Perciò, come tutti, è estremamente importante che gli anziani ricordino sempre che le prove passeranno, e che ci sarà la ricompensa eterna, la corona di gloria che non appassisce.
Oh che possiamo tutti vivere tenendo sempre in mente il ritorno di Cristo, e che saremo da Lui giudicati per come abbiamo vissuto durante questo nostro pellegrinaggio.
Il ricordo che gli anziani dovranno rendere conto al sommo sacerdote, a cui appartiene il gregge, sarà per loro un grande aiuto a non signoreggiare, a non desiderare né ricchezze né potere, e a non stancarsi di pascere il gregge di Dio di buon cuore.
Oh che Dio ci dia anziani con questo cuore!
Applicazione per la chiesa:
E così abbiamo considerato quello che Pietro dichiara agli anziani. Ricordiamoci che anche se queste esortazioni sono indirizzate agli anziani, esse sono importanti anche per tutta la chiesa, perché ci aiuta a capire qual è il piano di Dio per la conduzione della chiesa. La chiesa non è un gruppo in cui ognuno fa come vuole. Dio ha stabilito che ci siano degli anziani, ed ha affidato loro la cura, la guida e la protezione dei credenti. Seguiamo quello che Dio ha stabilito!
Queste esortazioni sono importanti, perché aiutano coloro che saranno anziani a conoscere qual è il vero ministero degli anziani, e come bisogna svolgerlo.
Ricordiamoci che questo brano NON parla delle qualifiche che servono per diventare un anziano. Troviamo queste qualifiche in 1Timoteo 3 e in Tito 1. Piuttosto questo brano è un'esortazione agli anziani a pascere il gregge, sorvegliandolo, ed insegna loro il tipo di cuore con cui devono svolgere il loro ruolo di autorità.
Ricordiamoci che la salute della chiesa, e la salute di ogni membro della chiesa, dipende moltissimo da quanto fedelmente gli anziani adempiono il loro ministero con il cuore giusto.
Perciò, ogni credente dovrebbe pregare molto per gli anziani della sua chiesa, e per coloro che lo diventeranno nel futuro.
Visto che bisogna imitare gli anziani, e questo brano ci spiega come gli anziani devono vivere, impegniamoci ad essere una chiesa in cui tutti facciamo quello che Dio ci chiama a fare di buon cuore, e non per forza. Nessuno dovrebbe avere avidità di guadagno. Nessuno dovrebbe cercare di signoreggiare in alcuna situazione in cui gli è stata data autorità.
Viviamo tutti tenendo sempre in mente il ritorno di Cristo, ricordando che dovremmo rispondere a Lui per come abbiamo vissuto, e che ci sarà una corona di gloria per chi vive per fede.
Beata la chiesa che ha degli anziani che vivono come Pietro spiega in questo brano. Preghiamo che possiamo essere una chiesa così! Oh che Dio ci dia anziani così, per il nostro bene e per la sua gloria!