Nell’ultimo sermone ho iniziato a fare una panoramica su 2 Timoteo. Abbiamo guardato a fondo i capitoli 1e 2.
Oggi, concludiamo questa, ultima Epistola di Paolo. Questa Epistola era stata scritta per suo figlio nella fede, Timoteo. È una preparazione per Timoteo (e per noi) per i tempi futuri. Questa preparazione dimostra il cuore di Dio e il Suo amore verso di noi.
2 Timoteo 3
Capitolo 3: avvertimenti di quello che troveremo nel nostro cammino. Seguite l’avvertimento di come sarà negli ultimi giorni. Chiaramente, siamo là. Leggo vv.1-5.
“1 Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, 2 perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, 3 senza affezione, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, 4 traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, 5 aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati. (2Timoteo 3:1-5)
Allora, quello che abbiamo appena letto non è un elenco completo di tutti i peccati. Vari di questi peccati saranno in evidenza negli ultimi tempi. Questa è la società in cui viviamo.
Al giorno d'oggi, questi peccati non sono solo tollerati, sono promossi.
“tempi difficili”: Dio non ci dice queste cose per spaventarci, ma per prepararci. Non dobbiamo essere né sorpresi né scoraggiati, Dio ci ha avvertito. Non veniamo meno, affinché possiamo avere fede in Dio.
Tempi difficili sia da dentro che da.fuori.
Difficili da dentro: essere circondati da tanto peccato, ci tenta. La brutta compagnia corrompe i buoni costumi. Il peccato diventa più facile da commettere perché è normale.
Difficili da fuori: quando camminiamo nella luce, c’è sempre più opposizione. La maggioranza di coloro intorno a noi, perfino persone nella chiesa, ci vedono male. Se camminiamo veramente in santità, saremo visti sempre più male, anche dai credenti. Saremo perfino odiati. Giovanni 15 dice:
“18 Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia.” (Giovanni 15:18-19 LND)
Nella storia, ci sono stati tempi in cui la società aveva una base morale, apprezzava i principi di Dio. In un periodo così, chi segue Dio può essere stimato, anche dalla società.
Ora, la società rifiuta in modo sempre più forte i principi di Dio. Perciò, chi segue Dio viene visto sempre peggio. Perfino, chi è pieno della luce di Cristo sarà odiato dalla società. Siamo a questo punto. Sono giorni difficili. Siamo negli ultimi giorni. Il mondo è sempre più nelle tenebre, e perciò, i giorni sono sempre più difficili per chi cammina nella luce.
Paolo descrive qui come saranno gli uomini negli ultimi giorni. Descrive come saranno gli uomini. Potremmo dire: come sono oggi.
“amanti di se stessi”: Nella storia del mondo, ci sono stati tanti periodi in cui le persone vivevano per gli altri, per la propria famiglia, per la patria/nazione. Era normale. Adesso, c’è una grande tendenza a focalizzare su se stessi. Una volta, andavi al parco ed i genitori guardavano i loro bambini. Adesso dove guardano? Ai loro smartphone. Sono amanti di se stessi.
Un esempio sono le mamme che mandano foto sexy sui social media di loro stesse. Anche gli uomini. Giovani che non fanno nulla per la propria famiglia. Ognuno vive per se stesso. Anziché amare gli altri, si vive per sé stessi.
“Avidi di denaro”: In greco questa frase vuol dire “amando il denaro, amando i soldi”. Per tanti anni, tante persone facevano tutto per gli altri, provvedevano per gli altri. Adesso le organizzazioni che fanno carità hanno meno donazioni e sostegno dagli altri perché le persone vogliono i soldi per loro stesse. Gli uomini amano i soldi come se potessero dare la gioia. Nella storia invece, c’è stato grande impegno per la famiglia e per fare del bene. Adesso c’è un grande impegno per avere soldi.
“Vanagloriosi, superbi”: Vanaglorioso è uno che si vanta. Superbo è uno che si gonfia. Una volta, questo era visto male. Adesso, le persone che la società innalza come esempi sono così, e vengono viste bene, vengono imitate. Lo vediamo in modo palese nel vestirsi, nell'innalzare il corpo, nei social media. Guarda i musicisti e gli sportivi, che si riempiono di tatuaggi, per esempio, e vogliono essere visti ma non solo sul campo. Una volta gli sportivi non si innalzavano tanto, adesso, si mettono molto in mostra. È anche così nella vita quotidiana, nella scuola, in tutto.
Potremmo anche noi pensare: “ma cosa pensano di me? Non mi vedono bravo? O mi vedono bene? Come mi vedono?” Magari non vorremmo fare qualcosa perché saremmo visti male invece di agire vedendo gli altri con amore.
“Bestemmiatori”: blasfemi. Parlano male delle cose di Dio. Non hanno timore di Dio. Scherzi e battute su Dio sono molto diffusi. Si ride del peccato. Non c’è nessun timore di Dio.
“Disubbidienti ai genitori”: Una volta si salutavano gli anziani con rispetto. Una volta non si osava rispondere indietro. Adesso invece è normale ed è diffusa tanta ribellione.
Questo è contro l’ordine che Dio ha stabilito. Questo danneggia moltissimo la famiglia, la persona stessa e tutta la società. Essere disubbidienti ostacola che i figli possano trarre benefici dagli insegnamenti, e ostacola che ricevano i buoni valori. Ostacola dal credere veramente in Dio perché, se non c’è rispetto per i genitori che si vedono, come si può avere rispetto per Dio che non si vede?
“Ingrati”: la gratitudine è una qualità fondamentale per poter avere rapporti benedetti. Gratitudine è riconoscere che tutto quello che ricevo da altri o da Dio è un dono. Ingratitudine invece è credere di meritare tutto. Quindi, con gratitudine i nostri rapporti sono buoni, ma senza gratitudine ci saranno tanti grandi problemi e dolori.
Come va una società dove tutti pensano di meritare dagli altri e che devono ricevere dagli altri? Anziché abbondare nella gratitudine, si brontola e si critica, e questo fa parte dell’essere ingrati. Negli ultimi giorni sarà normale essere ingrati.
“Scellerati”: non considerano nulla sacro e non hanno nessun timore di Dio. Il timore di Dio ci frena da tanti peccati. Avere un senso che certe cose sono sacre, ci frena dal commettere tanti peccati. Negli ultimi giorni, saranno senza timore di Dio dove nulla è visto come sacro. Se nulla è visto come sacro, si pecca senza freni. Porta grande male nella vita e nella società.
“Senza affezione”: vuol dire senza l’affetto naturale. Si usa questa parola soprattutto per il forte affetto fra genitori e figli, poi si estende anche ad altri. Vediamo che questo sta sparendo sempre di più oggi, dove i genitori sono più presi con quanti seguaci hanno nei social media che con il dono dei loro figli. Non c’è il vero, sincero, affetto naturale.
“Implacabili”: che non ci si può riconciliare con loro. Una persona implacabile è una persona che non vuole fare la pace. Quando ci sono conflitti, non si cerca e non si accetta la riconciliazione. Rimane la barriera. Non c’è voglia di riconciliarsi.
“Calunniatori” sparlano degli altri: quanto è brutto, ma riempie la vita. Quanto spesso succede nell'ambiente lavorativo che quando un collega esce dalla stanza, gli altri colleghi parlano male di lui, ma quando torna, tutti smettono di parlare di lui.
“Intemperanti”: queste sono persone senza auto-controllo. Queste persone non si organizzano e fanno le cose quando se la sentono. Sono persone che vivono secondo la voglia. Tristemente, vediamo la mancanza di auto-controllo e auto-disciplina come una cosa normale, ma distrugge i rapporti e distrugge le famiglie.
“Crudeli”: piacere nel fare del male. Avete mai visto un figlio che ha piacere nello stuzzicare l'altro figlio? Lo fa con il piacere di fargli del male. Questo è un cuore crudele.
“Senza amore per il bene”: non apprezzano il bene. Una volta il bene era innalzato da non-credenti. Una persona che viveva per il bene era stimata da tutti. Adesso non c’è più questo amore per il bene, ma per i famosi, i ricchi e non per quelli che fanno il bene. Il bene non attira più nella società di oggi.
“Traditori”: anziché essere leale nei rapporti, un traditore è pronto a tradire per il proprio vantaggio. Questo non è quello che uno fa contro un nemico, ma contro un amico. La persona alla quale un’altra persona dovrebbe essere leale, tradisce e gli va contro per i propri interessi. Quindi, un traditore evita completamente i rapporti veri, con vera lealtà.
“Temerari”: non hanno timore. Corrono avanti senza cautela o cura. Non si frenano e vanno contro quello che è pericoloso, male, senza alcuna cautela o cura.
“Orgogliosi”: come i vanagloriosi ed i superbi, gli orgogliosi sono pieni di sé.
“Amanti dei piaceri invece che amanti di Dio”: amanti di quello che soddisfa la carne ma che non ha alcun valore, anziché amare Dio e quello che è veramente buono ed eccellente. Piaceri possano essere acquisti, anche piccoli acquisti. Possano essere esperienze.
“Aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza”: pietà vuol dire riverenza per Dio. Quindi, tutto quello che viene fatto si fa tenendo Dio in mente e nel cuore. Ogni decisione è valutata volendo dare piacere a Dio. Avendo l’apparenza della pietà, quindi, vuol dire che si presentano come religiosi, ma sono senza Dio. Parlano e si comportano religiosamente, vivendo per la gloria degli uomini e non per la gloria di Dio.
Queste cose sono sempre esistite, ma non sono sempre state diffuse. Ma negli ultimi tempi, e siamo negli ultimi tempi, queste cose diventano comuni. Sarà un tempo difficile per essere un credente in Gesù Cristo. È un tempo difficile. Ma, il valore di Cristo è così alto, avere la salvezza eterna in Gesù Cristo è così meraviglioso, che ne vale la pena, assolutamente.
Come reagire
Dio non guida Paolo a prepararci per le difficoltà per scoraggiarci, ma per prepararci. Anche qua, vedo il cuore di Dio per noi. Dio ci ama, e una parte di questo amore è che Dio ci prepara per le prove.
Perciò, dopo aver elencato a Timoteo come saranno gli uomini negli ultimi giorni, Dio dichiara a Timoteo cosa bisogna fare. Leggo l’ultima parte del v.5.
...da costoro allontanati. (2Timoteo 3:5)
da costoro allontanati. --- non essere la loro compagnia. Evita persone così. Tienile lontano. Non devono essere la tua compagnia.
In Efesini 5 leggiamo una cosa simile:
6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza. 7 Non siate dunque loro compagni. 8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce, 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore. 11 E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, 12 perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. 13 Ma tutte le cose che sono riprovate dalla luce divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce. (Efesini 5:6-13)
Dobbiamo evitare di avere come compagnia le persone che camminano nelle tenebre. Dobbiamo evitare di guardare film e programmi che innalzano opere delle tenebre. Dobbiamo evitare la compagnia che parla in modo schiocco o scellerato, o che è ingrata o che è piena di vanagloria o superbia. Dobbiamo evitare di avere una compagnia così, perché la brutta compagnia corrompe i buoni costumi.
Quindi, quello che Dio guida Paolo di scrivere a Timoteo, vale pienamente per noi. Dobbiamo evitare persone così. Possiamo evangelizzare tutti, ma dobbiamo evitare di avere come compagnia persone così.
Andando avanti nel brano, in 2Timoteo 3, Paolo spiega a Timoteo più di come saranno alcuni degli uomini negli ultimi giorni. Anche qua, vediamo molto di questo oggi. Leggo i vv.6-9.
6 Nel numero di questi infatti vi sono quelli che s’introducono nelle case e seducono donnicciole cariche di peccati, dominate da varie passioni, 7 le quali imparano sempre, ma senza mai pervenire alla conoscenza della verità. 8 Ora come Ianne e Iambre si opposero a Mosé, così anche costoro si oppongono alla verità; uomini corrotti di mente e riprovati quanto alla fede. 9 Costoro però non andranno molto avanti, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne anche per quella di quei tali.
Ci sono falsi insegnanti che seducono le persone, soprattutto donne. Questo “sedurre” descrive sedurre con falsi insegnamenti, con false promesse, con false dottrine. Oggi, su Internet si possono trovare tantissimi di questi uomini, e anche donne, che insegnano, parlando delle cose di Dio, ma in modo falso. Chi li segue impara sempre, ma senza mai arrivare alla conoscenza della verità.
Paolo menziona Ianne e Iambre, che si presume fossero due dei maghi del Faraone, che cercavano di opporsi a Mosè. Troviamo questo avvenimento in Esodo. Mosè faceva miracoli davanti al faraone, e per i primi miracoli che faceva Mosè, questi uomini facevano miracoli simili. Questo era per rendere la verità di Mosè meno chiara.
Similmente, i falsi insegnanti, che si presentano come credenti, insegnano falsi insegnamenti che assomigliano alla verità, cercando così di diluire la verità e di ostacolare le persone dall’abbracciare la verità.
In sé, questo potrebbe scoraggiarci tanto. Però, Dio rimane sul trono. Dio sa tutto, e giudicherà chi fa questo. Il giudizio non tarderà. Ci sarà un giudizio molto severo per chi svia le persone.
Ci sarà il giudizio, ma per ora, ci sono tanti così, e fanno molto danno. Parlano di Dio, ma in modo falso, così sviano tutti. Ma Dio porterà avanti la sua opera.
Il contrasto con Paolo
Paolo presenta un drastico contrasto a Timoteo, presentandosi come esempio per Timoteo. Cioè, Paolo aveva appena descritto come saranno gli uomini negli ultimi giorni. Adesso, per mostrare a Timoteo, e a noi, come dovremmo vivere, Paolo ricorda a Timoteo come egli, Paolo, aveva vissuto. Quanto è importante che riconosciamo e seguiamo i buoni esempi che Dio ci dona, e che anche noi diventiamo buoni esempi. Leggo vv.10,11.
10 Ma tu hai seguito da vicino il mio ammaestramento, la mia condotta, il mio consiglio, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia perseveranza, 11 le mie persecuzioni, le mie sofferenze, che mi sono accadute ad Antiochia, a Iconio e a Listra; tu sai quali persecuzioni ho sostenuto, ma il Signore mi ha liberato da tutte.
Consideriamo quello che Timoteo aveva visto in Paolo, che è un esempio di come dovremmo vivere noi:
ammaestramento: Timoteo aveva seguito l’ammaestramento di Paolo, ovvero, il suo insegnamento giusto, fedele, che veniva da Dio. Quanto è importante che tutto quello che diciamo sia assolutamente fedele alla Bibbia. Seguiamo solamente insegnamenti fedeli, ed impegnamoci con cura ad insegnare solo quello che è giusto.
La mia condotta: tutto il suo comportamento, in ogni campo della vita. Un comportamento santo, giusto, e tutto per la gloria di Dio. Com'è il tuo comportamento? Quali esempi di altri stai seguendo?
Il mio consiglio: tutti i consigli che Paolo dava, in ogni situazione, erano sempre allineati con la Parola di Dio. Quanto è importante che noi siamo sempre attenti ad ascoltare solamente consigli che sono allineati con la Parola di Dio. Ed è anche importante dare solo consigli giusti, che non siano mai solo il nostro modo di vedere le cose.
La mia fede: Paolo viveva per fede, non in base alle circostanze, ma in base a quello che Dio aveva comandato. Confidava nella cura e nelle promesse di Dio. Anche nelle difficoltà, teneva gli occhi su Dio, sapendo che Dio è fedele. Questo è un cammino di fede. Paolo era un esempio per Timoteo, ed è un esempio per noi.
La mia pazienza: sopportare difficoltà, tenendo gli occhi su Dio.
il mio amore: Timoteo poteva ricordare il profondo amore di Paolo per i credenti. Beato chi ama gli altri.
perseveranza: che non viene smosso, non viene sviato. Tiene gli occhi su Cristo, va sempre avanti. Continua, anno dopo anno, perché tiene in mente il ritorno di Cristo. Come un agricoltore, che tiene in mente il raccolto, per perseverare, dobbiamo tenere in mente il ritorno di Cristo e l’eternità.
Le mie persecuzioni: Paolo aveva subito molte persecuzioni, ma non lo avevano sviato dal seguire Cristo. Questo perché Dio sostiene coloro che tengono gli occhi su Cristo. E anche noi avremo persecuzioni. Quanto è importante tenere gli occhi su Cristo.
Le mie sofferenze: Timoteo aveva viaggiato con Paolo, si ricordava bene quanto Paolo aveva sofferto in vari posti. Paolo esortava Timoteo, ed esorta noi, ad essere pronti a soffrire, perché così grande è il valore di Dio. Incoraggiamoci a vicenda, ricordandoci dell’infinito valore di Cristo.
Ci sono tanti falsi oggi. Ma grazie a Dio, ci sono anche buoni esempi. Paolo si presenta come buon esempio per Timoteo. Viviamo, seguendo buoni esempi di uomini e donne di Dio. Cresciamo, affinché anche noi possiamo essere buoni esempi per la prossima generazione.
Anche per noi
Paolo presenta la sua vita, le sue sofferenze, come esempio per Timoteo. Non solo per Timoteo, ma anche per noi. Leggo 12,13.
12 Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati, 13 ma i malvagi e gli imbroglioni andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti.
Chi vuole vivere piamente, chi vuole vivere veramente per Cristo, sarà perseguitato. Viviamo in un mondo malvagio, un mondo che odia Cristo. Chi vive veramente per Cristo sarà perseguitato. Chi più, chi meno. Ma tutti coloro che vivono piamente, con vero timore di Dio e riverenza, saranno perseguitati. Prepariamoci. Ma, ne vale la pena.
Sei pronto? Tu vedi il valore di Cristo? Aiutiamoci a vicenda a vedere sempre di più il valore di Dio.
Come vivere
Paolo, dopo aver parlato di come saranno gli uomini negli ultimi tempi, e aver ricordato a Timoteo delle sue sofferenze per l’Evangelo, e dopo aver dichiarato a Timoteo che tutti coloro che vogliono vivere piamente saranno perseguitati, Paolo esorta Timoteo, e tramite le scritture, esorta noi, a perseverare nelle verità di Dio. A Timoteo inoltre, ricorda da dove vengono queste verità. Leggo 14,15.
14 Tu però persevera nelle cose che hai imparato e nelle quali sei stato confermato, sapendo da chi le hai imparate, 15 e che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù.
Paolo esorta Timoteo, e Dio esorta noi, a PERSEVERARE nelle cose che abbiamo imparato, le cose di Dio, sapendo che le abbiamo imparate da uomini fedeli, e che vengono dalle sacre Scritture. Altrove, come per esempio in Giovanni 15, questa parola viene tradotta come “dimorare”. Dobbiamo dimorare in Cristo. Dobbiamo dimorare, ovvero rimanere, nelle cose che abbiamo imparato.
Dio ci ha fatto conoscere la verità. Quanto è importante che rimaniamo in quella verità. Non c’è alcun altro posto fedele.
Aiutiamoci a vicenda a rimanere, a perseverare, nelle verità di Dio.
Notate quello che possono fare le sacre Scritture, per chi le crede e cammina in quella verità. Leggo ancora il v.15.
15 e che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù.
Le Scritture possono rendere savio a salvezza: possono dare la verità che porta alla salvezza per chi crede e cammina in quella verità.
Quella salvezza è per mezzo della fede che è in Gesù Cristo.
Cioè, le Scritture ci presentano la salvezza, ci presentano Gesù Cristo, ci mostrano il nostro peccato e che c’è il perdono per mezzo della fede in Gesù Cristo, per essere riconciliati con Dio, per entrare in un rapporto diretto e personale con Dio stesso, per mezzo di Gesù Cristo.
La salvezza dalla condanna eterna è solamente per mezzo della fede in Gesù Cristo, messaggio che ci viene solamente tramite le sacre Scritture che Dio ci ha dato. Che benedizione quando uno conosce le sacre Scritture fin da bambino. Che benedizione quando conosciamo le verità che Dio ci dà nelle Scritture, per avere vera fede in Gesù Cristo.
Lo scopo delle Scritture non è di riempire la testa con la dottrina, ma di farci conoscere Gesù Cristo ed avere fede in Lui.
Cosa sono le Scritture
Il versetto 16 è un importante versetto per farci capire che la Bibbia è da Dio ed è pienamente attendibile. Seguite.
16 Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a educare nella giustizia, 17 affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.” (2Timoteo 3:1-17 LND)
Tutta la Scrittura è divinamente ispirata. Ogni parte della Bibbia è stata guidata da Dio. Dio ha usato autori umani, e si può vedere lo stile di ognuno in quello che hanno scritto. Però, è tutta ispirata da Dio. Ogni parola è guidata da Dio. Quindi, è tutta vera, è tutta pienamente attendibile, è tutta sicura. Possiamo fondare la nostra vita sulla Bibbia, è l’unica base sicura.
Poi, il versetto 16 spiega perché la Bibbia è utile:
a insegnare: farci conoscere le verità di Dio. Farci conoscere chi è Dio, qual è la via del Signore, quali sono i suoi comandamenti, qual è la salvezza in Gesù Cristo.
a convincere: quando pecchiamo, è la Parola di Dio che Dio usa per convincerci del peccato. Non possiamo confessare un peccato che non vediamo.
a correggere: ci mostra come riprendere la via, come ritornare a seguire Dio, a lasciare il peccato.
e ad educare nella giustizia: come crescere come uomini e donne di Dio.
Dove porta questo? Al risultato del v.17.
affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.” (2Timoteo 3:17 LND)
Porta ad essere uomini e donne maturi, pronti a vivere la vita cristiana con ogni cosa necessaria per portare molto frutto, in ogni buona opera.
Da soli, non possiamo compiere opere buone, che portano vero frutto. Da soli, non possiamo avere una vita che vale. Senza Cristo, le nostre vite sono sprecate.
Invece, in Cristo, essendo stati purificati e preparati dalle verità della Bibbia, possiamo avere una vita che abbonda in buone opere, che è l’unica vita che vale veramente. Possiamo avere una vita che produce frutto che dura per tutta l’eternità.
2 Timoteo 4
Arriviamo al capitolo 4, dove Paolo sta concludendo questa ultima lettera a Timoteo. Leggo 2Timteo 4:1,2.
“1 Io, dunque, ti scongiuro, davanti a Dio e al Signore Gesù Cristo, che ha da giudicare i vivi e i morti, nella sua apparizione e nel suo regno: 2 predica la parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, rimprovera, esorta con ogni pazienza e dottrina. (2Timoteo 4:1,2)
Questa è una fortissima esortazione: scongiurare davanti a Dio e al Signore Gesù Cristo. Questa è la più forte esortazione possibile.
Che cos’è che Paolo scongiura Timoteo a fare?
Esorta Timoteo a predicare e svolgere il suo ministero, in ogni stagione, quando è facile, e quando è difficile. Quando è un buon momento, e quando è un momento brutto.
Doveva predicare la verità di Dio, insistere, riprendere, rimproverare ed esortare. Doveva fare questo con pazienza, senza stancarsi, e con ogni dottrina, che vuol dire, usando tutta la Scrittura.
Doveva fare questo quando era facile e veniva accettato, e quando era difficile, e portava Timoteo a soffrire.
E noi?
Anche noi: dobbiamo usare i nostri doni, quando è facile, quando non è facile. Quando abbiamo tempo, e quando non abbiamo tempo. Quando non ci crea problemi, e quando è un grande sacrificio.
Paolo prepara Timoteo, e Dio tramite questo libro, prepara noi, per tempi difficili. Paolo aveva già avvertito Timoteo prima, nei vv.3-4 gli dà ancora un altro avvertimento. Leggo vv.3,4
3 Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie 4 e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole.
Negli ultimi tempi, e chiaramente, siamo negli ultimi tempi, ci sarà tanto falso insegnamento. Tanti rifiuteranno la verità.
Siamo a questo punto oggi. Ma Dio ci avverte. E non dobbiamo avere timore. Tutto è sotto controllo.
Anche se ci saranno tempi difficili, non dobbiamo mollare. Nel v.5 troviamo un’esortazione a Timoteo, che vale per ciascuno di noi.
5 Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta afflizioni, fa’ l’opera di evangelista e adempi interamente il tuo ministero. (2Timteo 4:5)
Timoteo era evangelista. Ognuno di noi ha una chiamata, e dei doni spirituali. Ognuno deve essere vigilante, attento, sobrio, attento in ogni cosa. I pericoli vengono da ogni angolo. Ricordiamoci che siamo in una guerra spirituale. Satana cerca di sviarci in tanti modi. Dobbiamo essere vigilanti in ogni cosa.
Sopporta afflizione: già avvertito più volte in questa epistola. Anche noi, per vivere per Cristo, avremo delle afflizioni. Sono da sopportare, confidando in Dio.
Adoperiamo interamente i ruoli che Dio ci ha dato, i ministeri che Dio ci ha dato. Interamente.
Paolo annuncia la sua morte
Paolo annuncia la sua morte. vv.6-8.
6 Perché, quanto a me, sto per essere offerto in libazione, e il tempo della mia dipartita è vicino. 7 Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede. 8 Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione.
O che possiamo noi dire di aver combattuto il buon combattimento, di aver finito la corsa, e serbato la fede. Così possiamo avere grande pace.
Per Paolo, era riservata la corona della giustizia. Ma non solo per Paolo, ma anche per tutti coloro che hanno amato la Sua apparizione.
Amare l’apparizione di Cristo: desiderare profondamente di vedere Cristo nella sua gloria. Amare, giorno per giorno. Tu, come stai vivendo? Aiutiamoci a vicenda a pensare a Cristo. Al suo ritorno. Non amare la dottrina, ma amare Cristo. Desiderare Cristo stesso.
Istruzioni per Timoteo
Nei seguenti versetti, Paolo dà ultime istruzioni pratiche a Timoteo.
9 Cerca di venire presto da me, 10 perché Dema mi ha lasciato, avendo amato il mondo presente, e se n’è andato a Tessalonica; Crescente è andato in Galazia e Tito in Dalmazia. 11 Soltanto Luca è con me; prendi Marco e conducilo con te, perché mi è molto utile nel ministero. 12 Tichico invece l’ho mandato a Efeso. 13 Quando verrai, porta il mantello che ho lasciato a Troas presso Carpo e i libri, soprattutto le pergamene. 14 Alessandro, il ramaio, mi ha fatto molto male; gli renda il Signore secondo le sue opere. 15 Guardatene anche tu, perché si è opposto grandemente alle nostre parole.
Varie istruzioni. Ci fanno capire che la situazione di Paolo era difficile, eppure, Paolo prendeva tempo per scrivere a Timoteo questa epistola, che serve anche a noi. Notiamo che avverte Timoteo del pericolo di quell'Alessandro. Ci sono pericoli. Stiamo in guardia, tenendo gli occhi su Cristo.
Paolo racconta di più della sua situazione: vv. 16-22
16 Nella mia prima difesa nessuno è stato al mio fianco, ma mi hanno tutti abbandonato; questo non venga loro imputato. 17 Il Signore però è stato con me e mi ha fortificato, affinché per mio mezzo la predicazione fosse portata a compimento e tutti i gentili l’udissero; ed io sono stato liberato dalle fauci del leone. 18 Il Signore mi libererà ancora da ogni opera malvagia e mi salverà fino a portarmi nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen. 19 Saluta Priscilla e Aquila e la famiglia di Onesiforo. 20 Erasto è rimasto a Corinto, ma ho lasciato Trofimo infermo a Mileto. 21 Cerca di venire prima dell’inverno. Eubulo, Pudente, Lino, Claudia e tutti i fratelli ti salutano. 22 Il Signore Gesù Cristo sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi. Amen.” (2Timoteo 4:16-22 LND)
Grandi prove, abbandonato da tutti, ma Paolo continuava a guardare a Dio con fede. Voleva una cosa: la gloria di Dio. E Dio ha benedetto Paolo. Dio benedirà anche noi, quando viviamo per la gloria di Dio.
E così Paolo conclude questa ultima lettera.
Lezioni per noi
La vita cristiana è una preparazione per l’eternità. Ci saranno sofferenze, grandi sofferenze ed afflizioni. Ma Dio è fedele. Teniamo gli occhi in avanti, su Cristo, sul premio, su quel giorno in cui Cristo arriverà. E ci sarà il giudizio.
Guardando avanti, siamo pronti a sopportare le afflizioni con gioia.
Grazie a Dio per la Bibbia, parola affidabile di Dio.