Aiuto Biblico

Qualifiche di anziani, diaconi e mogli

1 Timoteo 3:5-13 ed altri brani

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 27 agosto 2017, – cmd dmp –

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Dopo il fatto di essere salvati, qual è la cosa più importante della vita?

Dopo la salvezza, la cosa più importante è la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore. Ovvero, la santificazione, la crescita, è una parte fondamentale della vera vita in Cristo.

Una parte essenziale e fondamentale della nostra crescita è la chiesa locale. In Efesini 4, leggiamo che Cristo ha dato uomini per curare la chiesa, che poi, legata insieme, cresce. Leggo Efesini 4:11,12,15,16.

“11 Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo,” (Efesini 4:11-12 LND)
“15 ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l’edificazione di se stesso nell’amore.” (Efesini 4:15-16 LND)

La nostra crescita arriva quando siamo strettamente legati insieme agli altri credenti nella chiesa, e ognuno dà la sua parte. Così, cresciamo tutti.

Affinché la chiesa locale sia forte per poter crescere, servono anziani qualificati che possono curare, guidare e proteggere la chiesa. Poi, ci sono i diaconi che svolgono vari servizi per la chiesa. Nel nostro studio di 1Timoteo, ci troviamo nel capitolo 3, che elenca le qualifiche che gli anziani e i diaconi devono avere. Riprendiamo il nostro studio, iniziando con il versetto 5. Leggo dal versetto 1 per avere il contesto.

“1 Questa parola è sicura: Se uno desidera l’ufficio di vescovo, desidera un’opera buona. 2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, di buon contegno, ospitale, atto ad insegnare, 3 non dedito al vino, non violento, non avaro, ma sia mite, non litigioso, non amante del denaro; 4 uno che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro; 5 (ma se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?). 6 Inoltre egli non sia un neoconvertito, perché non gli avvenga di essere accecato dall’orgoglio e non cada nella condanna del diavolo. 7 Or bisogna pure che egli abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, affinché non cada nell’ingiuria e nel laccio del diavolo.” (1Timoteo 3:1-7 LND)

Governare bene la famiglia è essenziale

Negli ultimi sermoni, abbiamo visto che una parte di essere irreprensibile è che un uomo deve governare bene la propria famiglia. Governare non vuol dire che è un dittatore, ma piuttosto, che sa guidare in modo da avere una famiglia tranquilla, ordinata, e in pace. Se governa bene avrà una moglie che si sente amata, e i figli saranno ubbidienti e rispettosi e stimeranno il padre.

Ora, consideriamo il versetto 5, che dichiara perché è fondamentale che un uomo sappia governare bene la propria famiglia.

5 (ma se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?).” (1Timeoto 3:5 LND)

Un uomo che non governa bene la sua famiglia non può curare bene la chiesa.

La chiesa non è un’azienda da gestire, non è un campo militare che bisogna comandare. La chiesa è una famiglia, e facciamo parte gli uni degli altri.

È proprio in come un uomo governa la propria famiglia che si vede se è capace a curare la chiesa. Per esempio, se un uomo trascura la moglie o i figli, non ha il cuore giusto per fare l'anziano. Se un uomo si inasprisce contro la moglie, non può avere cura dei figli di Dio, che sono la sposa di Cristo. Se egli provoca i suoi figli ad ira, non sarebbe in grado di guidare nelle situazioni difficili nella chiesa.

Quasi ogni campo della vita familiare si rispecchia nella chiesa. Per esempio, se un marito non sa prendere decisioni con prudenza e saggezza, non sarà capace di prendere decisioni sagge per la Chiesa. Se un uomo non sa gestire bene le finanze della famiglia, non sarà capace a gestire bene i soldi della Chiesa. Se un uomo non sa affrontare differenze senza scendere in litigi in famiglia, non sarà capace ad affrontare differenze in chiesa senza scendere in litigi.

Quindi, quando si valuta chi è qualificato per essere anziano, è fondamentale che sia un uomo che sa governare bene la propria famiglia.

v.6 Non neoconvertito

Passando al versetto 6, troviamo un'altra qualifica importante, che ci aiuta anche in altri aspetti della chiesa. Ve lo leggo.

6 Inoltre egli non sia un neoconvertito, perché non gli avvenga di essere accecato dall’orgoglio e non cada nella condanna del diavolo.” (1Timoteo 3:6 LND)

Un neoconvertito non può essere un anziano. Quel termine si riferisce ad uno salvato da poco. Non riguarda l’età anagrafica, ma piuttosto, da quanto tempo uno è salvato. Se Dio salva un giovane a 15 anni, a 25 anni, sarebbe già salvato da 10 anni. Invece, se un altro uomo viene salvato a 49 anni, a 50 anni sarebbe stato un credente solo da un anno. In quell’esempio, il giovane potrebbe essere più maturo.

È importante capire che mentre serve tempo per diventare maturo, non tutti diventano maturi negli anni. Serve tempo, ma serve anche un cuore umile. Se non c’è il cuore, non si diventa maturi. Per esempio, in Ebrei 5:12-14 leggiamo:

“12 Infatti, mentre a quest’ora dovreste essere maestri, avete di nuovo bisogno che vi s’insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio, e siete giunti al punto di aver bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Chiunque infatti usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è un bambino; 14 il cibo solido invece è per gli adulti, che per l’esperienza hanno le facoltà esercitate a discernere il bene dal male.” (Ebrei 5:12-14 LND)

Il tempo non rende maturo, anche se il tempo è necessario. Oltre al tempo, serve l’umiltà e un cuore che desidera più di Cristo. Quel cuore ci spinge a cercare Dio con grande impegno, e a vivere per la gloria di Dio. Ci spingerà a riconoscere e confessare i nostri peccati. Questo porta alla crescita nel tempo.

Quando uno è salvato da poco, spesso, si crede più forte in sé di quello che è. Non capisce quanto dipende da Cristo. Se uno che è salvato da poco viene messo in un ruolo di importanza, questo può facilmente gonfiarlo. Infatti, il brano dice:

6 Inoltre egli non sia un neoconvertito, perché non gli avvenga di essere accecato dall’orgoglio e non cada nella condanna del diavolo.” (1Timoteo 3:6 LND)

Accecato dall’orgoglio, ha, come significato letterale, di essere gonfiato. La nostra tendenza umana è di gonfiarci. Vogliamo vederci bene, vogliamo che gli altri ci vedano bene. Di natura, guardiamo a noi stessi, anziché a Dio, e pensiamo a noi stessi, anziché agli altri.

In questo versetto, Paolo spiega che uno neoconvertito è propenso ad essere accecato dall’orgoglio. In questo caso, se gli fosse dato un ruolo importante nella chiesa, come l’essere anziano, facilmente cadrebbe nell’orgoglio, e così, cadrebbe nella condanna del diavolo.

Cosa vuol dire “cadere nella condanna del diavolo”? Questo NON vuol dire che è Satana a condannarlo. Leggiamo in Romani 8:33,34:

“33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi,” (Romani 8:33-34 LND)

Nessuno può condannare i figli di Dio, perché sono giustificati in Gesù Cristo. La condanna del diavolo non vuol dire che è Satana che condanna qualcuno.

Piuttosto, descrive la condanna che Satana stesso ha subito, a causa del suo orgoglio. All’inizio, Satana era un angelo, che serviva Dio. Per il suo orgoglio, fu scacciato dalla presenza di Dio. Leggiamo di questo, fra l’altro, in Isaia 14:12-15.

“12 Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell’aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni? 13 Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del nord; 14 salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all’Altissimo". 15 Invece sarai precipitato nello Sceol, nelle profondità della fossa,” (Isaia 14:12-15 LND)

Cadere nella condanna di Satana vuol dire cadere nella stessa condanna in cui è caduto Satana. Questo succede se ci gonfiamo con l’orgoglio.

Mettere un giovane credente in una posizione di grande responsabilità, una posizione in cui è molto visibile, rischia di farlo cadere nell’orgoglio. Può credersi importante.

C’è meno rischio di questo se un credente è maturo. Conoscerà la propria debolezza, conoscerà quanto dipende da Cristo. Avere un ruolo di importanza non sarà visto come qualcosa per cui gonfiarsi, piuttosto, lo vedrà come una grande responsabilità, e lo farà di cuore.

Il comandamento di non mettere un giovane credente nel ruolo di anziano fa parte di un principio che vale anche per qualsiasi ruolo visibile nella chiesa. Cioè, ci sono ruoli nella chiesa che hanno una certa visibilità. Chi canta davanti agli altri è molto visibile. Chi guida il culto, chi suona la musica davanti agli altri, chi predica, e vari altri ruoli, sono ruoli visibili. Se uno non è molto maturo, essere in un ruolo davanti gli altri può provocare l’orgoglio.

Come dicevo, questo brano vieta di mettere un neoconvertito nel ruolo di anziano. E questo stesso principio vale per altri ruoli che potrebbero mettere uno davanti agli altri. Dobbiamo stare attenti, per non tirare qualcuno verso l’orgoglio.

v.7 Buona testimonianza con quelli di fuori

Passiamo ora al versetto 7, che parla di un’altra qualifica per poter svolgere il ruolo di Anziano della chiesa. Questo versetto spiega che l’anziano deve avere una tale vita che i non credenti lo vedono bene. Ve lo leggo.

7 Or bisogna pure che egli abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, affinché non cada nell’ingiuria e nel laccio del diavolo.” (1Timoteo 3:7 LND)

“Quelli di fuori” vuol dire i non credenti. Per potere essere un anziano, un uomo deve avere una vita tale che i non credenti lo vedono bene. Cioè, egli deve vivere in modo che i non credenti lo vedono come un uomo buono, corretto, integro e onesto, uno che mantiene la sua parola. Devono vederlo come un uomo moralmente puro. Possono non essere d'accordo con il messaggio dell'evangelo, ma i non credenti non dovrebbero avere alcuna valida accusa contro un uomo che è sotto considerazione come anziano.

Se un uomo vive in modo che i non credenti nella sua vita possono vederlo male, non è qualificato per essere un anziano. In qualche modo, il suo comportamento non va bene.

Inoltre, se i non credenti non vedessero bene un uomo che diventa anziano, il messaggio di Cristo che egli proclama sarebbe screditato. Cioè, se un uomo ha una brutta reputazione, quella brutta reputazione rende apparentemente non valido quello che lui predica. Per esempio, se un uomo fosse conosciuto come uno che truffa gli altri negli affari, e poi predica che dobbiamo essere onesti, la sua predicazione viene disprezzata dagli altri. Se un uomo è conosciuto come un orgoglioso, e poi predica l'evangelo che ci comanda di umiliarci sotto la potente mano di Dio, la sua predicazione è vana.

Quindi, quando esaminiamo un uomo per valutarlo come anziano, è importante considerare la sua testimonianza con quelli di fuori. Certamente, possono non essere d'accordo con il messaggio di Cristo. Però, dovrebbero riconoscere in lui un uomo coerente, un uomo giusto, onesto e integro. Questo è fondamentale per la testimonianza della Chiesa, e dimostra anche molto del cuore dell'uomo.

A livello pratico, questo non vuol dire che la Chiesa deve andare e fare sondaggi ad ogni persona che conosce quell'uomo. Però, dovremmo capire qual è la testimonianza di quell'uomo con quelli di fuori.

I Diaconi

A questo punto, Paolo passa da parlare delle qualifiche per chi fa l'anziano a quelle dei diaconi. È da notare che sono effettivamente uguali, tranne che gli anziani devono essere capaci ad insegnare. Quindi, andiamo avanti in questo brano, leggendo i versetti 8 a 10.

“8 Similmente i diaconi siano dignitosi, non doppi nel parlare, non dediti a molto vino, non avidi di disonesti guadagni, 9 e ritengano il mistero della fede in una coscienza pura. 10 Or anch’essi siano prima provati, poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili.” (1Timoteo 3:8-10 LND)

Come gli anziani, anche i diaconi devono essere irreprensibili. In altre parole, devono essere uomini con un santo cammino davanti a Dio. Devono avere un cammino che gli altri possono imitare, per potere essere più come Cristo.

Prima di guardare alle qualifiche, ricordiamo chi sono i diaconi. La parola diacono vuol dire un servo, uno che serve. Viene usato nella Bibbia per i servi di un re. Descrive uno che serve un altro. I diaconi sono uomini, e possono essere donne, che hanno un ruolo di servizio ufficiale nella Chiesa. A differenza degli anziani, i diaconi non hanno autorità. Il loro ruolo come diaconi non comprende l'insegnamento, anche se non sarebbe escluso che uno potrebbe avere quel dono. Hanno una responsabilità importante, e perciò, devono essere esaminati prima di essere riconosciuti come diaconi.

In Atti 6, leggiamo degli uomini scelti per distribuire gli aiuti per le vedove nella Chiesa, un lavoro molto importante. Dovevano essere uomini ripieni di Spirito Santo e di buona testimonianza.

Quindi, ai diaconi vengono affidate certe responsabilità importanti per la vita della chiesa. Sono uomini riconosciuti e approvati.

1Timoteo 3 ci elenca le qualifiche che devono avere. Notate nel versetto 10 che devono essere irreprensibili, come gli anziani. Paolo elenca alcuni aspetti di questo. Per esempio, devono essere dignitosi. Questa parola descrive una persona così seria e corretta che gli altri naturalmente le danno rispetto e onore.

Poi dice che non devono essere doppi nel parlare. Questo descrive un modo di parlare in cui non si dice la stessa cosa in due modi diversi per far credere due cose diverse. Piuttosto, si parla con verità, e così, gli altri possono fidarsi. Ognuno di noi dovrebbe valutare se il nostro parlare è così.

Poi dice che non deve essere dedito a molto vino. Abbiamo già considerato questo nelle qualifiche per gli anziani. Un uomo di Dio non deve mai essere sotto l'influenza dell'alcol. Non c'è mai un momento in cui un credente dovrebbe bere al punto di essere minimamente influenzato. Dobbiamo essere sempre sobri per riconoscere le tentazioni e gli attacchi di Satana.

Poi, il brano dichiara che i diaconi non devono essere avidi di disonesti guadagni. Anche questa qualità abbiamo considerato nelle qualifiche per gli anziani. Ricordando che ogni credente dovrebbe avere queste qualità, queste qualità ci ricordano che un credente non dovrebbe essere minimamente attaccato alle cose materiali. Non deve amare le cose del mondo. Non deve desiderare le cose materiali. Io posso avere le cose che mi servono, per esempio, la macchina, ma non dovrei essere attaccato alle cose materiali. Non dovremmo desiderare le cose materiali, che è un peccato. Solo chi ha superato questo peccato può essere un anziano o un diacono.

Poi, nel versetto 9 leggiamo che devono ritenere il mistero della fede in una coscienza pura. Nel Nuovo Testamento, la parola “mistero” descrive quello che prima era nascosto, ma ora Dio ha rivelato. In questo contesto, la parola “fede” vuol dire le verità dell'evangelo. Quindi, per poter essere un diacono, un uomo deve conoscere bene le verità dell'evangelo, e deve aggrapparsi a queste verità, non solo intellettualmente, ma in una coscienza pura. In altre parole, la sua vita deve essere conformata alle verità dell'evangelo. Questo è fondamentale, perché i diaconi, pur non avendo autorità, e solitamente non insegnando, hanno una grande influenza, e perciò devono essere ben fondati nelle verità della Parola di Dio.

Essere provati

Nel versetto 10, leggiamo che sia i diaconi che gli anziani devono essere provati. Questo versetto dichiara:

“10 Or anch’essi siano prima provati, poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili.” (1Timoteo 3:10 LND)

Le parole “anch’essi” rendono chiaro che quello che si dice qui si applica anche agli anziani. Sia gli anziani che i diaconi devono essere provati prima di fargli svolgere questi ruoli. Quindi, bisogna esaminarli, per vedere se realmente hanno le qualifiche elencate in questo brano. La Bibbia non spiega in dettaglio come si fa questa prova, ma data l'importanza dei ruoli degli anziani e dei diaconi, è chiaro che dev’essere qualcosa fatta con serietà. È fondamentale che gli uomini che svolgono questi uffici abbiano veramente le qualifiche stabilite da Dio. Quindi, è da esaminarli con serietà. Non vogliamo né escludere chi è qualificato, né accettare chi non è qualificato.

Tutti dovrebbero avere queste qualità

Quanto è importante ricordare che le qualifiche per gli anziani e diaconi, tranne la capacità di insegnare, sono qualità che ogni vero credente dovrebbe avere. Quindi, prima di tutto, ogni credente dovrebbe esaminare la propria vita per vedere se ha queste qualità. Poi, la chiesa dovrebbe valutare gli uomini che potrebbero essere considerati come anziani o diaconi. Chi è che prova un potenziale anziano o diacono? Non tutti i credenti, perché un credente carnale non è in grado di valutare un altro. Saranno i credenti maturi che possono valutare i potenziali anziani e diaconi.

Se si scopre che qualcuno che è già anziano o diacono manca una o più di queste qualifiche, bisogna valutare cosa fare. In quella condizione, non può essere anziano. Quindi, se è qualcosa che si può cambiare subito, forse potrebbe rimanere anziano. Ma se è qualcosa che ci vuole tempo per averla in modo chiaro, per esempio, governare bene la famiglia, o essere uomo dignitoso, o non litigioso, quello richiede tempo per poter essere verificato .

Se un anziano o diacono manca le qualifiche, la vera soluzione è per quella persona di ritirarsi dall'essere anziano o diacono, e mettere a posto la sua vita. Quando poi diventa chiaro che ha veramente le qualifiche, allora si potrebbe rivalutarlo come anziano o diacono.

A volte, non abbiamo fede in Dio. Ci sembra impossibile fare come Dio dice, perché forse gli unici uomini che sono disposti a svolgere questi ministeri non hanno le qualifiche. A quel punto, uno potrebbe pensare che visto che non c’è nessun altro, bisogna fare un compromesso e accettare loro. Ma non dobbiamo mai fare i nostri calcoli. Piuttosto, dobbiamo camminare per fede e ubbidire a quello che Dio dichiara. La Chiesa non appartiene a noi, appartiene a Gesù Cristo.

Gesù ci ha dato le qualifiche per chi può fare l'anziano e il diacono, e tocca a noi ubbidire a quello che ci dà. Questo è camminare per fede.

Mogli

Nel versetto 11, Paolo parla delle mogli. Leggo questo versetto, e poi, consideriamo il suo significato.

“Allo stesso modo le loro mogli siano dignitose, non calunniatrici, ma sobrie e fedeli in ogni cosa.” (1Timoteo 3:11 LND)

In greco, la parola “loro” non c'è. Inoltre, la parola mogli potrebbe essere ugualmente mogli oppure donne. Quindi, c'è qualche discussione su qual è il significato di questo versetto. Forse Paolo sta parlando delle mogli dei diaconi, che in quel caso si applicherebbe anche alle mogli degli anziani. Oppure, Paolo sta parlando delle donne che svolgono un ruolo di servizio nella Chiesa, per esempio, fanno la diaconessa. Non è certo, ma non cambia tanto. In ogni caso, certamente è necessario che questo si applichi alle mogli di chi fa l'anziano o il diacono. Se una chiesa ha diaconesse, che avrebbero certi servizi adatti solo per donne, per esempio curare le giovani donne, o le anziane, serve che abbiano le qualifiche scritte in questo versetto.

Notate che effettivamente queste qualifiche assomigliano a quelle degli anziani e dei diaconi. Abbiamo appena visto che i diaconi devono essere dignitosi, e anche le donne devono essere dignitose. Poi, Paolo menziona delle qualità che non devono avere. Non devono essere calunniatrici. Spesso, nella carne le donne hanno la tendenza di parlare male di altri. La moglie di un anziano o di un diacono, o una donna che svolge qualche servizio per la chiesa non deve essere assolutamente così. Piuttosto, deve essere sobria, come anche gli anziani. Cioè, deve essere una persona seria in ogni campo della vita.

Poi, dice che deve essere “fedele in ogni cosa”. Cioè, la moglie di un anziano o un diacono, oppure una donna che svolge un ruolo di responsabilità nella Chiesa, deve essere fedele in ogni cosa, come gli anziani. In ogni campo della vita deve vivere secondo gli insegnamenti di Dio. Nel suo modo di comportarsi, di agire, di parlare e di reagire deve essere fedele a quello che Dio insegna. Così, sarà un esempio per le altre donne di Chiesa.

Quanto è importante che una chiesa abbia donne mature e timorate di Dio come mogli degli anziani e dei diaconi, e come donne che hanno ruoli di responsabilità. Quanto cambia una chiesa quando le donne sono donne veramente sante!

Diaconi e la famiglia

Paolo torna nel versetto 12 a parlare di nuovo dei diaconi. Notate che sono le stesse qualifiche che troviamo anche per gli anziani. Leggo il versetto 12.

“12 I diaconi siano mariti di una sola moglie e governino bene i figli e le proprie famiglie. (1Timeoto 3:12 LND)

Non servono tanti commenti qua, in quanto abbiamo studiato a fondo sia la qualità di essere il marito di una sola moglie, sia la qualità di governare bene i figli e la propria famiglia. Basta riconoscere che come gli anziani devono essere uomini di Dio in ogni campo della vita, così è necessario anche per i diaconi. Ricordiamo che ogni credente dovrebbe mirare ad essere così, perché se no sta nel peccato. Però, solo chi vive così può essere un anziano o un diacono.

La Ricompensa

Paolo conclude quello che ha da dire per quanto riguarda le qualifiche degli anziani e dei diaconi con una parola di grande incoraggiamento, che troviamo nel versetto 13. Seguite mentre ve lo leggo.

“13 Coloro infatti che hanno svolto bene il servizio si acquistano un grado onorabile e grande franchezza nella fede in Cristo Gesù.” (1Timeoto 3:13 LND)

Tristemente, non ogni anziano o diacono svolge bene il suo servizio. Dovrebbero, ma ci sono coloro che fanno un lavoro migliore di altri. Ci sono alcuni che vengono presi dalle faccende della vita, o dai vari problemi. Quando invece uno svolge bene il suo servizio, ed è un servizio, non è come andare a cercare gloria per sé, è impegnarsi per il bene del popolo di Dio e la gloria di Dio, quando uno svolge bene questo servizio, si acquista un grado onorabile. Nell'economia di Dio, svolgere bene un servizio viene riconosciuto da Dio, ed è una benedizione. Infatti, è un grande onore poter svolgere bene un servizio per la gloria di Dio. Noi siamo semplici servi, e se Dio ci dà un incarico, è un onore portare a termine quell'incarico.

In Colossesi 3:17 leggiamo:

“E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.” (Colossesi 3:17 LND)

Noi dovremo fare tutto quello che facciamo nel nome del Signore Gesù, ovvero, per la sua gloria, in modo che onora lui. Non tutti fanno questo, ma quando sposiamo bene un servizio che abbiamo da Dio, acquistiamo, ovvero riceviamo un grado onorabile. Più grande è la responsabilità, più è impegnativa, più grande è il grado onorabile.

Quando un diacono svolge bene il suo servizio, oltre a ricevere un grado onorabile, acquista grande franchezza nella fede in Cristo Gesù. Cioè, riceve un coraggio ancora più forte. Ha il coraggio di vivere la vita cristiana per fede. Ha il coraggio di parlare di Cristo, e di camminare nella luce nonostante quello che gli altri dicono. In altre parole, più noi viviamo per la gloria di Dio, svolgendo bene il servizio che Dio ci ha dato, più forti saremo nella fede.

Nel mondo, si cerca l’onore dagli uomini. Il vero onore sta nello svolgere bene i nostri servizi per il Signore. Questo è un grado onorabile che dura per la vita e per l’eternità.

Conclusione

Abbiamo concluso quello che troviamo qui in 1Timoteo sulle qualifiche per gli anziani, e abbiamo anche visto le qualifiche dei diaconi, e anche per le mogli. Certamente, è estremamente importante che conosciamo questo insegnamento per poter riconoscere gli uomini che Dio ha preparato per curare la nostra Chiesa. Però, voglio anche pensare al fatto che quando consideriamo queste qualifiche, quello che vediamo soprattutto è il cuore di Gesù Cristo per noi, la sua Chiesa.

Gesù Cristo non ha solamente fondato la Chiesa, ma Gesù continua a curare la Chiesa. Una delle cure più grandi che Gesù dà alla Chiesa locale sono uomini qualificati che possono curare la Chiesa.

Quanto è grave quando la Chiesa ha uomini che svolgono il ruolo di anziani o di diaconi, ma che non sono veramente qualificati. Questo è un terribile danno per la Chiesa. Invece, quando ci sono uomini veramente qualificati, quella Chiesa viene veramente curata da Cristo, tramite quegli uomini. Quella Chiesa ha un'immensa protezione contro gli uomini falsi che cercano di danneggiare i credenti. Quando la Chiesa ha anziani e diaconi qualificati, i credenti vengono curati e protetti.

Voglio ringraziare Dio per la cura che Gesù Cristo ha della nostra Chiesa, e di ogni Chiesa che è timorata di Dio. Ringrazio Dio che Gesù Cristo edificherà la sua Chiesa, e le porte dell'Ades non la vinceranno. L'opera di Dio andrà avanti, e possiamo riposarci nella verità che Gesù Cristo ha ogni potestà in cielo e in terra.