Oggi, vogliamo continuare nel nostro studio di 1Timoteo. Nel nostro brano di oggi, vedremo che quando siamo salvati, abbiamo un legame con altri veri credenti, ed è importante che preghiamo insieme avendo confessato il nostro peccato, e senza ira e dispute. Inoltre, troviamo un insegnamento che riguarda un campo della vita che è estremamente importante per il mondo, in cui la via di Dio è il contrario di quello che è normale, e di quello che il mondo insegna.
Se ricordate, in questa Epistola, Paolo spiega a Timoteo come mettere in ordine le cose nella chiesa ad Efeso. Nella prima parte del capitolo due, Paolo aveva spiegato che Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati, cioè uomini di ogni lingua, tribù e nazione nel mondo. In questo mondo, sia i Giudei che i gentili, quando sono in Cristo, fanno parte del corpo di Cristo.
Voglio leggere 1 Timoteo 2:5-7.
5 Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo, 6 il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la testimonianza resa nei tempi stabiliti, 7 di cui io sono stato costituito banditore e apostolo (dico la verità in Cristo e non mento), dottore dei gentili nella fede e nella verità. (1Timoteo 2:5-7)
Paolo, un giudeo, era un apostolo, dottore dei gentili nella fede e nella verità. In Cristo il muro di separazione fra i gentili e i Giudei è stato abolito.
Ora, riprendendo il nostro studio con il versetto 8, tramite Paolo, Dio ci insegna una verità radicale per la mente di un giudeo. Seguite mentre leggo il versetto 8, e poi consideriamo queste verità.
“8 Voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando mani pure, senza ira e disputa.” (1Timoteo 2:8)
La prima cosa che è importante notare è che Paolo sta parlando agli uomini, per poi parlare alle donne nei versetti seguenti. In tanti brani, vediamo comandamenti specifichi per uomini e per donne. È molto importante riconoscere che nel piano di Dio, ci sono ruoli e responsabilità diverse per uomini e per donne. Questo brano parla agli uomini. È giusto per gli uomini pregare in ogni luogo. Prima di tutto, vediamo che possiamo pregare in ogni luogo. Non esiste più un tempio, noi che siamo salvati siamo il tempio di Dio.
Poi, il fatto che dice “in ogni luogo” conferma che la salvezza, poiché solo i salvati possono pregare liberamente, è per gli uomini di tutto il mondo, e non solo per i Giudei. In Gesù Cristo, c'è libero accesso a Dio per le persone di tutto il mondo.
Poi, in questo comandamento, leggiamo che la preghiera fatta insieme deve essere fatta alzando mani pure. Nella Bibbia, l'idea di alzare le mani rappresenta adorazione a Dio, il riconoscere che Dio è al di sopra di noi. Dio accetta solo le preghiere fatte con mani pure, ovvero, quando abbiamo confessato i nostri peccati. Se non confessiamo i nostri peccati, le nostre preghiere sono ostacolate, come Dio dichiara ad Israele in Isaia 59:1,2.
“1 Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire. 2 Ma le vostre iniquità hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro DIO e i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia da voi, per non darvi ascolto.” (Isaia 59:1-2 LND)
Quindi, dobbiamo pregare in ogni luogo, ma solo se abbiamo confessato i nostri peccati, per avere mani pure. Per poter adorare Dio e pregare Dio, dobbiamo prima riconoscere e confessare ogni peccato. Dio è santo, non possiamo entrare nella Sua presenza con le nostre preghiere se non abbiamo confessato i nostri peccati. Quindi, a ciascuno di noi dico: esaminati, per non lasciare alcun peccato non confessato.
Notate poi che bisogna pregare senza ira e disputa. Nella nostra carne, facilmente possiamo avere scontri fra di noi. Ma Dio è santo, e se un mio fratello ha qualcosa contro di me, ho bisogno di mettermi a posto con lui prima di andare avanti nel mio cammino con Dio. In Matteo 5:23,24, Gesù ci insegna a risolvere i problemi con i fratelli prima di andare a Dio. Vi leggo le parole di Gesù a proposito.
“23 Se tu dunque stai per presentare la tua offerta all’altare, e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, 24 lascia lì la tua offerta davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta.” (Matteo 5:23-24 LND).
Se abbiamo ira o dispute, prima che possiamo andare a Dio, dobbiamo fare il possibile per vivere in pace con tutti, come leggiamo in Romani 12:18.
“Se è possibile e per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.” (Romani 12:18 LND)
Il contrario di pregare con ira e disputa, il che è vietato, è di pregare con un'unica mente e un unico cuore. In Atti 1:14, leggiamo a proposito dei credenti:
“Tutti costoro perseveravano con una sola mente nella preghiera e supplica con le donne, con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui.” (Atti 1:14 LND)
Quindi, per essere ascoltati da Dio, dobbiamo togliere l’ira e le dispute, ed essere in pace gli uni con gli altri.
Come applicazione, ricordate che non possiamo crescere nella vita cristiana se manteniamo un cuore duro nei confronti di un altro fratello o sorella. Dio ci comanda di fare tutto quello che è possibile da parte nostra per poter vivere in pace con tutti. Certamente, non siamo responsabili di come loro reagiscono, ma da parte nostra, dobbiamo fare tutto quello che possiamo per poter vivere in pace con tutti. Quindi, se tu hai uno scontro con un altro credente, impegnati con tutto il tuo cuore a risolvere il problema con quella persona. Poi, unisciti a quella persona e pregate insieme Dio, con un sol cuore e con un'unica mente, e Dio vi ascolterà.
Faccio qualche altro commento prima di lasciare questo versetto. Visto che Paolo parla di uomini che pregano insieme, sta parlando soprattutto della preghiera quando la Chiesa si riunisce insieme. Visto che poi parla specificamente agli uomini, per poi parlare con le donne, vediamo che nel piano di Dio sono gli uomini che guidano le attività del culto e della Chiesa. Vedremo di più a questo proposito quando arriveremo ai versetti 11 e 12.
Comandamenti per le donne
Passando ai versetti 9 a 15, vediamo che sono le istruzioni per le donne. È sempre importante vivere i ruoli che Dio ci ha dato. Solo così possiamo godere le benedizioni di Dio e dimorare in Cristo. Seguite mente leggo i versetti 9 e 10.
“9 Similmente le donne si adornino con abiti decorosi, con verecondia e modestia, e non di trecce o d’oro, o di perle o di abiti costosi, 10 ma di buone opere, come conviene a donne che fanno professione di pietà.” (1Timoteo 2:9,10)
Vogliamo considerare i dettagli di questo brano, e anche i versetti che lo seguono, non solo per capire i dettagli, ma vogliamo anche capire il cuore che viene descritto qua. Cioè, in questo brano, Dio sta insegnando ad ogni donna che è in Cristo che tipo di cuore deve avere. Il suo comportamento esterno deve venire dal suo cuore. Quanto è importante che valutiamo i nostri cuori davanti ad un Dio santo, e non solo il nostro comportamento!
Perciò, consideriamo questi comandamenti, per capire il cuore che Dio vuole in ogni donna. Leggo di nuovo il versetto 9.
“9 Similmente le donne si adornino con abiti decorosi, con verecondia e modestia, e non di trecce o d’oro, o di perle o di abiti costosi,” (1Timoteo 2:9)
Questo brano parla di come la donna dovrebbe adornarsi.
È importante iniziare capendo che di natura, da quando è entrato il peccato nel mondo, la donna ha la tendenza di cercare la sua identità nella sua apparenza. Di natura, per una donna, la sua apparenza è molto importante. Trovando una parte della sua identità nella sua apparenza, la donna è ostacolata nel trovare la sua identità pienamente in Cristo.
I comandamenti di questo brano ci fanno capire che la donna non dovrebbe cercare o trovare la sua identità nella sua apparenza. Piuttosto, come anche ogni uomo, una donna dovrebbe trovare la sua identità pienamente in Gesù Cristo. Infatti, vedremo in questo brano che quello che Dio comanda alla donna è proprio il contrario di quello che è la tendenza naturale della donna, ed è contrario a quello che insegna la nostra cultura. Perciò, invito ogni donna che è una figlia di Dio a considerare attentamente il cuore che Dio le comanda di avere in questo brano, il che determina il modo in cui lei vedrà la sua apparenza.
Avere il cuore giusto ci porta ad essere benedetti da Dio. Una donna con un cuore giusto cambierà drasticamente il modo in cui vede se stessa e il modo in cui si adorna.
Si adornino con abiti
Il versetto inizia con il comandamento di adornarsi con abiti decorosi. Questo comandamento riguarda prima di tutto il cuore della donna, e il suo traguardo nel modo di adornarsi.
Per capire meglio questo comandamento, dobbiamo capire meglio la definizione di queste parole. Per prima, consideriamo la parola greca che viene tradotta come "abiti". Questa parola greca è una parola composta, che vuol dire “scendere giù” e “mettere in ordine”. Cioè, in questa stessa parola abbiamo le idee di un abito che scende giù sul corpo ed è allo stesso tempo ordinato. Questo dà l'idea di un abito lungo e sciolto, al contrario di un abito corto o stretto. Un vestito stretto non scende giù da solo, e un vestito corto non scende giù affatto. Quindi questa parola indica vestiti che sono sciolti e lunghi, quindi, che coprono bene il corpo della donna. E come dicevo, è compreso nel significato di questa parola anche l'idea di essere ordinate. Dio intende per la donna di coprirsi bene, e anche di essere ordinata.
Decorosi
Poi, l’aggettivo che viene tradotta come "decorosi" è una parola greca che troviamo anche in 1Timoteo 3:2 nell'elenco delle qualifiche degli anziani. In quel brano, viene tradotta come “di buon contengo” o “dignitoso” o “prudente”, in base alla versione della Bibbia.
Questo aggettivo descrive qualcosa o qualcuno moderato, ben ordinato, con decoro o con dignità. Descrive qualcosa in cui c’è virtù. Indica una vita, un comportamento, o dei vestiti appropriati e dignitosi.
Quando la Bibbia parla di una persona dignitosa, descrive una persona seria, che non cerca di essere al centro dell’attenzione.
Allora, mettendo insieme quest'aggettivo con il sostantivo di un abito lungo e largo o allentato, vediamo che la donna deve vestirsi con vestiti che non mettano in evidenza il suo corpo, che siano decorosi, e dignitosi. I vestiti della donna non dovrebbero comunicare un concetto negativo della donna, cioè che la facciano essere notata o attraente per gli uomini. Questo modo di vestirsi andrebbe decisamente contro l’insegnamento di Dio secondo cui un uomo non deve mai guardare ad una donna con desiderio, tranne la propria moglie.
Allo stesso tempo, anche con la parola “decorosi” c’è l’idea di essere ben ordinata. Dio è un Dio di ordine. Basta vedere la natura, e vediamo l’ordine ovunque.
Quindi, la donna dovrebbe essere ben ordinata nel modo di adornarsi. Questo implica che sia pulita, capelli puliti e pettinati. I suoi vestiti dovrebbero essere lavati e ordinati.
Dio comanda alla donna di vestirsi in modo ordinato, ma allo stesso tempo, di coprirsi bene, con decoro e dignità. Questo escluderebbe vestiti vistosi in sé, o che mettano in evidenza il corpo di lei, perché entrambi sarebbero modi di attirare l’attenzione su di sé. Vedremo ulteriori dettagli nel resto del versetto.
Per ora, notiamo che la donna deve vestirsi con vestiti che coprono bene il suo corpo, che non sono corti e non sono stretti, e che sono ordinati.
Con verecondia
Andando avanti nel versetto, diventa ancora più chiaro il cuore che Dio vuole che ogni donna abbia per quanto riguarda come si veste e si adorna. Leggo ancora la prima parte del versetto 9, e consideriamo le prossime parole.
“Similmente le donne si adornino con abiti decorosi, con verecondia e modestia...” (1Timoteo 2:9)
La donna deve adornarci con verecondia e modestia. Cosa vogliono dire queste parole? Queste non sono parole che usiamo spesso, perciò, consideriamo il loro significato nel greco originale. Riguardano soprattutto il cuore della donna.
La parola tradotta come “verecondia” è una parola che descrive un senso di vergogna, o anche riverenza. Descrive una che ha riguardo per gli altri, e non si focalizza su se stessa. Descrive una donna con un grande senso del pudore, al punto che al solo pensiero che un uomo potrebbe notare il suo corpo, proverebbe grande vergogna. Perciò, sarà estremamente attenta a vestirsi in modo da non doversi vergognare, ovvero, eviterà con grande impegno di essere guardata dagli uomini.
Guardando questa parola in greco, un’altra definizione è la qualità di essere non appariscente, il che descrive una persona che è molto riservata e discreta, e che non vuole essere notata.
Si potrebbe usare questa parola per descrivere camerieri che sono efficienti ma discreti, in altre parole, anche se sono presenti, non vengono notati. Questo è il senso di vestirsi con verecondia.
Quindi, Dio comanda alla donna di essere molto riservata, e di impegnarsi a non essere notata. Lei tiene questo sempre a mente quando sceglie come vestirsi e anche come comportarsi.
La parola greca che qua viene tradotta come “verecondia” viene tradotta come “riverenza” in Ebrei 12:28. Ve lo leggo.
“Perciò, ricevendo il regno che non può essere scosso, mostriamo gratitudine, mediante la quale serviamo Dio in modo accettevole, con riverenza e timore,” (Ebrei 12:28 LND)
“Riverenza” descrive un atteggiamento di grande timore di Dio, e un grande o costante impegno a non offendere Dio.
Quindi, per una donna adornarsi con verecondia significa avere un grande impegno per non essere notata dagli altri, soprattutto dagli uomini. Sarà estremamente attenta a non mettere in mostra il suo corpo in alcun modo, in quanto, la porterebbe a provare un grande senso di vergogna. Ancora di più, si comporterà in modo da non attirare l’attenzione su di sé, perché vorrà che gli altri vedano Cristo, non lei. Vivrà per Dio, non per come gli altri vedono lei. Si impegnerà molto per non offendere Dio.
Se pensate a quello che è normale nel mondo per quanto riguarda il modo in cui la donna si veste, e il cuore che ha, è l'esatto contrario di questo. Nel mondo, non c’è alcun senso di vergogna. Se i pantaloni sono stretti sul sedere, è considerato normale, e la donna non si vergogna di questo. Se la camicetta è un po’ stretta e mette in mostra il busto, per il mondo, va benissimo. Se una cosa è un po’ scollata, non c’è alcuna vergogna, anzi, rende la donna più attraente.
Quello che Dio comanda è il contrario di tutto ciò. Dio chiama la donna alla santità totale. Se una donna ha il cuore giusto, si adornerà e si vestirà in modo molto diverso di quello che è normale oggi. Non sarà una questione di regole, ma una questione di cuore.
E modestia
Oltre ad adornarsi con verecondia, una donna di Dio si adornerà con modestia. Consideriamo la parola greca che qua viene tradotta come “modestia”. Questa parola descrive un tipo di vita caratterizzato dalla capacità di frenare passioni e desideri, e di avere auto-controllo e moderazione in tutto. Inoltre, descrive una persona con buon senno. Descrive anche uno che ragiona, e pensa attentamente prima di agire. Viene usato altrove per descrivere una persona sobria e seria, anziché superficiale.
Troviamo questa parola qua, e poi ancora nel versetto 15, parlando sempre della donna. La troviamo anche in Atti 26:25, dove viene tradotta come “buon senno”. Felice aveva accusato Paolo di uscire di senno. Paolo risponde, rivolgendosi a Festo:
“Ma egli disse: "Io non farnetico, eccellentissimo Festo, ma proferisco parole di verità e di buon senno.” (Atti 26:25 LND)
Le parole di Paolo erano parole di buon senno, erano parole serie, parole sobrie, parole profonde.
Quindi, usando questa stessa parola per descrive come la donna deve adornarsi o vestirsi, comprendiamo che lei deve avere un atteggiamento di serietà nel modo di vestirsi. Deve capire che il modo di vestirsi dice molto di chi è. Deve pensare a come meglio glorificare Dio. Deve capire che il suo corpo può facilmente attirare gli occhi degli uomini, il che diventa peccato, e perciò, lei deve adornarsi, ovvero, vestirsi, con grande serietà o sobrietà, per evitare questo.
Quindi, la donna deve vestirsi con verecondia e modestia. Una donna di Dio starà sempre molto attenta a come si veste, per evitare di essere una tentazione per gli uomini intorno a sé. Sarà molto attenta a non attirare attenzione su di sé, non solo mettendo in mostra suo corpo, ma anche evitando vestiti vistosi. Una donna di Dio si vestirà cercando di evitare di essere notata.
Anche qua, vediamo quanto questo sia il contrario di quello che è normale nel mondo intorno a noi. Nel mondo, la società spinge la donna ad essere attraente, cioè, a cercare di essere notata. Quasi tutto quello che è legato all'adornarsi, compresi i vestiti, il modo di tingere, colorare e acconciare i capelli, i gioielli, il trucco, le scarpe con tacchi alti, quasi tutto è fatto appositamente per rendere la donna attraente, ovvero, per attirare gli occhi degli altri su di lei. Questo è l’esatto contrario di quello che Dio comanda alla donna in questo brano. La donna dovrebbe cercare di NON essere notata. Una vera donna di Dio, non vivrà come insegna il mondo, ma vivrà in modo drasticamente diverso, perché vuole dare gloria a Dio solo, e vuole aiutare gli altri a notare Cristo, non lei.
Alcuni divieti
Leggiamo il resto del versetto 9, che rende ancora più chiaro quello che Dio sta insegnando qua.
“9 Similmente le donne si adornino con abiti decorosi, con verecondia e modestia, e non di trecce o d’oro, o di perle o di abiti costosi,” (1Timoteo 2:9)
La donna deve adornarsi, o vestirsi, con verecondia e con modestia. Poi, il versetto comanda che NON deve adornarsi di trecce o d’oro o di perle o di abiti costosi. Cioè, prima abbiamo il lato positivo del comandamento di come adornarsi, che è di adornarsi con il cuore giusto che controlla il modo di adornarsi e vestirsi. Poi, abbiamo questo divieto di cose esterne che sono modi per essere attraenti ed essere notate.
Visto che la donna deve avere verecondia, che vuol dire che cercherà di non essere notata, deve evitare le cose esterne che sono fatte per renderla più bella, secondo la bellezza del mondo.
Questo brano sta parlando del cuore che la donna deve avere. Quel cuore porterà a delle scelte pratiche. Il cuore giusto spingerà la donna a non usare tanti dei modi di adornarsi che il mondo propone, come questi. Questo elenco non è esauriente, è solo un esempio che ci aiuta a capire il cuore da evitare.
Nel mondo, la donna usa i capelli per cercare la bellezza del mondo. Allora era tramite le trecce, oggi, può essere la tinta o modi elaborati per farsi i capelli. Allora, la gioielleria era principalmente di oro e di perle, oggi comprende anche argento, acciaio, e tanti altri metalli e pietre preziose. Allora gli unici abiti vistosi erano costosi, oggi, esistono abiti vistosi che attirano l’attenzione che non costano tanto.
Il punto con questo divieto non è di evitare solo le cose elencate. Piuttosto, Dio comanda alla donna di non cercare la bellezza del mondo, e quindi di non cercare di adornarsi esternamente per essere considerata bella con quel metro. La bellezza del mondo è contraria alla bellezza di Dio. La donna che si adorna con verecondia non userà gioielli, orecchini, tanti anelli, trucco, capelli tinti e vestiti fatti per essere notata. Piuttosto, lei avrà verecondia, non volendo essere notata.
Considerare tutto insieme
Il nostro Padre celeste non sta dando un elenco di regole, piuttosto sta comandando alla donna quale cuore deve avere nel suo modo di adornarsi. Come ho detto prima, di natura, una donna mette molto enfasi sulla sua apparenza, perché trova trova molto della sua identità nella sua apparenza. Pensate a come la società inculca questo in una bambina.
Solitamente, una bambina riceve tanti commenti e complimenti per la sua apparenza. Spesso si dice ad una bambina: “quanto sei bella” o “quanto è bello quel vestito”, o cose simili. Tante mamme mettono orecchini sulle loro figlie mentre sono piccole bambine, mettendo l’enfasi sull’apparenza e la bellezza del mondo. Da piccola, una bambina è spinta a vedere la sua apparenza come estremamente importante, e quella che le dà valore per gli altri.
Quando una bambina guarda intorno a sé, vede che nella società, l’apparenza della donna è considerata estremamente importante. Tante donne sono importanti solamente per la loro apparenza, come le fotomodelle. Ma in quasi ogni campo della vita, la bellezza della donna è considerata la qualità più importante.
Crescendo così, è triste ma naturale che una bambina, che poi diventa ragazza e poi donna, trova moltissimo della sua identità nella sua apparenza. E perciò, di natura, una donna vive in modo completamente contrario a quello che Dio comanda in questo brano. Anziché avere verecondia, e cercare di NON essere notata, si veste e si adorna proprio per essere vista come bella. Si tinge i capelli, usa orecchini, anelli, trucco e vestiti fatti per essere vista bella, secondo la bellezza del mondo, che è contraria alla bellezza di Dio.
A causa dell’influenza negativa del mondo, tante donne credenti non hanno un senso di vergogna, tranne in casi estremi. Senza pensarci, si vestono in modo che attira gli occhi del mondo, e soprattutto degli uomini, seguendo la moda che il mondo propone, senza valutare se è secondo i principi di Dio. Seguire la moda vuol dire non avere la verecondia che Dio comanda.
Seguendo la mentalità del mondo, anziché i santi principi di Dio, quando c’è un’occasione speciale, come un matrimonio, o un cena fuori, o per alcune donne, anche il culto la domenica, c’è la tendenza a volersi adornare ancora di più. La donna si mette orecchini, gioielli, vestiti costosi, e tanto ancora per sentirsi bella. Tristemente, spesso i vestiti scelti non sono solo vistosi in sé, ma mettono in evidenza il corpo della donna. È tutt’altro che un modo di adornarsi con verecondia e modestia. Dio comanda alla donna di adornarsi con verecondia e modestia, e non con le cose esterne che il mondo propone. È una questione di cuore, che poi si rivela nelle cose esterne.
Versetto 10
Arrivando al versetto 10, vediamo ancora di più quello che dovrebbe essere il cuore di una donna di Dio. Seguite mentre leggo, iniziando con il versetto 9.
“9 Similmente le donne si adornino con abiti decorosi, con verecondia e modestia, e non di trecce o d’oro, o di perle o di abiti costosi, 10 ma di buone opere, come conviene a donne che fanno professione di pietà.” (1Timoteo 2:9,10)
Come sempre, Dio non solo ci insegna che cosa togliere, ma anche cosa mettere al suo posto.
Il mondo spinge la donna a cercare l’attenzione su sé stessa. Cerca di convincere la donna che il suo valore è legato alla sua apparenza fisica e al suo modo di vestirsi e adornarsi.
Dio ci insegna che il valore della donna, come quello dell'uomo, è legato al fatto di essere in Cristo. Quando riconosciamo chi siamo in Cristo, e che siamo stati crocifissi con Cristo, e non siamo più noi che viviamo, a è Cristo in noi, allora, siamo liberi dalla catena della menzogna che il nostro valore è legato alla nostra apparenza e a come gli altri ci vedono.
Alla luce di questo, Dio comanda alla donna di evitare di vestirsi o di adornarsi in modo da cercare d’essere attraente, e da attirare l’attenzione su di sé. Piuttosto, una donna di Dio dovrebbe adornarsi di buone opere, come conviene a donne che fanno professione di pietà. Dio comanda alla donna di adornarsi di buone opere.
Cioè, una donna, giovane o vecchia che sia, dovrebbe impegnarsi ad abbondare in buone opere. Questo rende una donna veramente bella, agli occhi di Dio, con la bellezza di Dio che riempia la sua vita.
Quando una donna cerca la sua identità in Cristo, anziché nell'apparenza, quando desidera portare gloria a Dio, anziché essere vista come bella dagli altri, quando ad una donna non importa quello che pensano di lei, ma piuttosto, pensa solo a quanto può aiutare gli altri a vedere di più Cristo, allora, quella donna sarà ripiena dello Spirito di Dio, e avrà la bellezza di Dio, che nessun abbellimento terreno può dare.
La bellezza del mondo, quello che il mondo propone, diminuisce man mano che una donna invecchia. È per questo che il mondo spinge la donna a cercare di nascondere l’invecchiamento.
Invece, la bellezza di Dio non è minimamente legata all’età. Infatti, la bellezza che arriva quando una donna si adorna di buone opere aumenta man mano che passano gli anni, perché sarà sempre più piena di Cristo.
Quindi, Dio comanda alla donna di non cercare la bellezza del mondo, che è quella esteriore. Piuttosto dovrebbe impegnarsi a stare attenta a non essere notata, e a non mettersi minimamente in mostra. Dovrebbe essere ordinata, ma in un modo che non attiri attenzione su di lei. Dovremmo cercare di far notare Cristo in noi, non noi stessi.
Anziché cercare la bellezza del mondo, e adornarsi esteriormente, una donna in Cristo dovrebbe adornarsi con buone opere. Come dichiara il nostro brano, questo conviene a donne che fanno professione di pietà.
Fare professione di pietà è un altro modo di dire “vero credente”. Ogni vero credente deve avere pietà, cioè riverenza e timore di Dio che controlla come viviamo. Senza la pietà, non c’è la vera salvezza.
Quando dice che conviene adornarsi di buone opere, la parola “conviene” vuol dire è giusto. Quindi, è giusto per una donna di Dio adornarsi con buone opere. Questo dovrebbe essere il suo impegno, anziché cercare di adornarsi in modo da essere vista come bella secondo il metro del mondo.
Conclusione
Quanto è perfetto e buono il piano di Dio! Quanto è diverso da quello che la natura peccaminosa e il mondo ci offrono.
Nel nostro brano di oggi, abbiamo visto che tutti i credenti, in ogni luogo, dovrebbero pregare insieme con altri credenti. Dovremmo essere uniti, con uno stesso cuore e una stessa mente, cercando la gloria di Dio. Questo ci permetterà di pregare senza ira e senza dispute. Quando abbiamo peccato nella nostra vita, prima di pregare, dobbiamo confessare i nostri peccati, per avere mani pure. Solo così possiamo andare a Dio nella preghiera. Ricordate che negli incontri di chiesa, devono essere gli uomini a guidare. Avremo più da dire su questo nel prossimo sermone su questo brano.
Per quanto riguarda le donne, la via del Signore è il contrario della via carnale e di quello che il mondo propone. Di natura, e il mondo asseconda questo, una donna cerca una parte della sua identità nella sua apparenza. Perciò, per una donna, la sua apparenza è molto importante. Per questo, la donna cerca di essere bella e adornata in modo da essere attraente, secondo il metro del mondo.
Invece, nel piano perfetto e buono di Dio, la donna dovrebbe adornarsi con abiti decorosi, ovvero, vestiti che la coprano bene, per non mettere in mostra il suo corpo. Inoltre, deve adornarsi con verecondia e modestia. Con questo, Dio parla del cuore della donna. Deve avere un cuore per il quale non vuole essere notata, perché vuole che Cristo sia notato. Non vuole assolutamente essere notata da uomini in alcun modo impuro, e per questo, ha un grande senso di vergogna. Visto che vuole glorificare Dio, si veste in modo ordinato e pulito. Poi, anziché adornarsi con le cose esteriori, si adorna con opere buone.
La sua è una vita piena di opere buone, è una vita che trabocca di opere che portano gloria a Dio, e che aiutano altri a vedere di più Cristo.
Quindi, ad ogni uomo dico: tu hai una vita in cui confessi ogni peccato, per poter pregare con altri, con mani pure, e senza ira e dispute? Questa è la vita a cui Dio ti chiama. Oh, che possiamo essere uomini così!
E a ciascun donna, dico: tu stai cercando la bellezza del mondo, o la bellezza di Dio? Cerchi di adornarti con bei capelli, vestiti belli, e gioielli, cercando di essere bella e carina per gli altri, secondo il metro del mondo? Questo è un modo di cercare di innalzare te stessa. Non vivere così. Tu sei molto attenta a non vestirti mai in modo che metterebbe in vista la tua forma, per far notare il tuo corpo? Dio vuole che ogni donna di Dio abbia un senso di vergogna che le fa evitare di vestirsi così. Non cercare la bellezza del mondo, che è contraria alla verecondia.
Piuttosto, cerca la tua bellezza adornandoti con buone opere. Così tu risplenderai della bellezza di Dio, perché Cristo sarà visibile in te.
Oh, che possiamo essere un popolo che cammina nella via del Signore! Allora, la nostra luce risplenderà in questo mondo di tenebre. Vivere nella verità di Dio vuol dire vivere diversamente da quello che è normale intorno a noi. Ma noi vogliamo benedizioni che non sono normali intorno a noi. Vogliamo che la presenza di Cristo dimori in noi. Camminiamo nella luce. Grazie a Dio che ci offre la bellezza che non finisce mai, in Cristo.