Forse oggi, forse qualche tempo fa, forse ancora nel futuro, ma ogni persona sa, ha saputo o saprà cosa vuol dire arrivare al punto di dire: “non ce la faccio!” Forse oggi TU ti trovi in quella condizione. Forse stai riconoscendo quanto sei debole e che non hai le forze per superare le prove in cui ti trovi.
La vita comprende situazioni e prove che sono troppo grandi per noi da superare da soli. Le prove più grandi sono le prove che riguardano la fede. Nessuno è forte abbastanza in sé da farcela nel cammino cristiano.
Infatti, non è una forte fede che serve per una vita cristiana vittoriosa, ma è una fede, anche debole, in un Dio potente!
Fratelli e sorelle, la vita cristiana è una vita impossibile da vivere con la nostra forza. Se dipendesse da noi, dalle nostre capacità, dalla nostra forza, sarebbe assolutamente impossibile arrivare nella presenza di Dio.
Infatti, quando consideriamo onestamente quanto siamo deboli, quanto siamo portati a cadere, quanto le difficoltà sono grandi in proporzione alla nostra debolezza, quanto duro è il combattimento contro la nostra propria carne, quanto potente e furbo è Satana e quanto egli ci odia, quando consideriamo quanto siamo circondati da tentazioni a destra e a sinistra e che basta togliere gli occhi da Cristo solo per un momento per poter cadere in peccati che possano segnarci per la vita, alla luce di tutto questo, se non conosciamo nel profondo del nostro cuore la straordinaria grandezza della potenza di Dio all'opera in noi, saremo scoraggiati per tutta la vita, incapaci di andare avanti. Invece, se conosciamo la grandezza della potenza di Dio all'opera a noi, possiamo avere pace e andare sempre avanti nella Sua forza.
L'Apostolo Paolo sapeva questo e perciò, guidato dallo Spirito di Dio, pregava per i credenti e quindi anche per noi, affinché Dio facesse vedere a loro e a noi tre verità meravigliose che possono darci gioia e donarci la pace di sapere che Dio completerà la Sua opera in noi.
Stiamo studiando questa preghiera di Paolo che troviamo in Efesini 1. Le tre cose che egli chiede a Dio di farci conoscere sono fondamentali per camminare con fede e vittoriosamente. Nell'ultimo sermone abbiamo iniziato a considerare queste tre verità. Se ricordate, la prima è la speranza della Sua vocazione, la seconda consiste nelle ricchezze della gloria della Sua eredità tra i santi e, infine, la terza è rappresentata dalla straordinaria grandezza della Sua potenza verso di noi che crediamo.
Oggi vogliamo considerare più a fondo questa straordinaria grandezza della potenza di Dio verso di noi, ovvero che Dio adopera per portare avanti la Sua opera in noi.
Infatti, è solamente conoscendo la straordinaria grandezza della potenza di Dio nell'operare in noi che possiamo avere pace nelle prove e vivere vittoriosamente nella battaglia contro il nostro peccato.
Perciò andiamo avanti a considerare la preghiera dell'apostolo Paolo in Efesini 1. Oggi vogliamo riprendere dal v.19 e, Dio volendo, arrivare al v.23.
La straordinaria potenza di Dio
Inizio leggendo da Efesini 1:15:
“15 Perciò anch’io, avendo udito della vostra fede nel Signore Gesù e del vostro amore verso tutti i santi, 16 non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, 17 affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, 18 e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi, 19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza,” (Efesini 1:15-19 LND)
Notate che Paolo sta chiedendo a Dio di compiere un'opera divina, tramite lo Spirito Santo, affinché i credenti possano sapere la realtà di queste cose. In altre parole, è impossibile con le nostre capacità umane conoscere veramente la speranza della vocazione di Dio, le ricchezze della gloria dell'eredità tra i santi e la grandezza della potenza di Dio verso di noi. Occorre un'opera divina ed è per questo che Paolo prega ed è per questo che anche noi dobbiamo pregare.
Allora, oggi vogliamo continuare a comprendere meglio questa straordinaria grandezza della potenza di Dio verso di noi che crediamo. Voglio leggere dal v.19-23:
“19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza, 20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti. 21 al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa età, ma anche in quella futura, 22 ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa, 23 che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.” (Efesini 1:19-23 LND)
Prego che Dio ci guiderà a comprendere sempre di più della Sua potenza all'opera in noi. Notiamo come il v.19 descrive la potenza di Dio:
“19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza,
La frase “la straordinaria grandezza della sua potenza” ci parla di una potenza che è straordinaria: cioè, la grandezza della potenza di Dio è straordinaria e supera infinitamente ogni altra potenza. Non è solamente più potente della potenza di Satana, della potenza del peccato e della potenza della nostra carne, ma è al di sopra di ogni altra potenza che esiste! Man mano che andiamo avanti in questo brano Dio ci rivelerà qualcosa di più di quanto la Sua potenza è straordinaria ed immensa.
Mentre consideriamo questa straordinaria grandezza della potenza di Dio, teniamo ben presente che Dio adopera questa potenza verso di noi, ovvero per il nostro beneficio! In sé, sapere che Dio è onnipotente, non ci incoraggia se quella potenza non viene adoperata per il nostro bene. Grazie a Dio, Dio adopera questa straordinaria grandissima potenza verso di noi, ovvero in noi, per portare avanti la Sua opera eterna nella nostra vita.
Ricordate qual è l'opera di Dio in noi, cioè cos'è che Dio sta facendo in noi. Abbiamo visto ciò all'inizio di questo capitolo, nel v.4:
“allorché in lui (in Cristo) ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore,” (Efesini 1:4 LND)
Prima di avere creato il mondo, Dio ci ha eletti affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a Lui, nell'amore. In altre parole, l'opera di Dio consiste nell' operare in noi per farci arrivare a passare tutta l'eternità nella Sua presenza! Quindi, quando leggiamo della potenza di Dio all'opera verso di noi, dobbiamo comprendere che Dio sta adoperando la Sua straordinaria potenza in noi per portare a compimento quell'opera che ha iniziato con l'elezione nell'eternità passata.
Nessun uomo potrebbe mai arrivare alla salvezza con la propria forza, né si potrebbe andare avanti nella salvezza con la propria forza. Ringraziamo Dio che la nostra salvezza è un'opera di Dio!
Con l'aiuto dello Spirito Santo, quello che vogliamo fare ora è di comprendere di più di questa straordinaria potenza che opera in noi. Conoscere di più questa potenza è fondamentale per vivere in Cristo.
Leggiamo ancora il v. 19, notando come questo potere viene descritto:
“e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza,” (Efesini 1:19 LND)
Paolo scrive la frase “la straordinaria grandezza della Sua potenza” per tentare di descrivere quello che le parole umane non possono descrivere in modo adeguato, ovvero la straordinaria grandezza della potenza di Dio. La parola “straordinaria” vuol dire che va oltre tutto quello che si può misurare. Troviamo la stessa parola in Efesini 2:7, dove viene tradotta come “eccellenti” e, anche là vuol dire oltre quello che si può misurare. Leggo Efesini 2:7:
“per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia con benignità verso di noi in Cristo Gesù.” (Efesini 2:7 LND)
Le ricchezze di Dio sono infinite. Troviamo ancora la stessa parola in Efesini 3:16, dove viene tradotta come “sopravanza” e anche qui il suo significato è al di là di quello che si può conoscere. Leggo Efesini 3:16, in cui Paolo sta pregando affinché possiamo conoscere l'amore di Cristo:
“e conoscere l’amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinché siate ripieni di tutta la pienezza di Dio.” (Efesini 3:19 LND)
Quindi, la parola che noi abbiamo tradotta come “straordinaria” vuol dire ciò che è troppo grande da misurare o da comprendere. Così è la potenza di Dio verso di noi ed è una potenza piena di energia, infinita, che non si può misurare. Le parole umane non bastano per descrivere la potenza divina di Dio all'opera in noi.
A questa frase, Paolo aggiunge le parole “secondo l'efficacia della forza della Sua potenza.”
Qui Paolo usa tre parole cercando di descrivere l'indescrivibile. Egli aggiunge parola su parola: la parola “efficacia” è una parola che, in base alla sua radice, vuol dire energia. “Forza” e “potenza” parlano di grande forza e grande potenza.
Potremmo dire che la potenza è la radice, la forza è l'albero e l' efficacia è il frutto. La potenza di Dio produce sempre il frutto che Egli desidera.
Nulla può ostacolare Dio dal completare la Sua opera in noi e farci arrivare nella Sua presenza santi e irreprensibili.
La potenza della risurrezione
Per aiutarci a comprendere di più della potenza di Dio che opera in noi, Dio guidò Paolo a ricordarci che la potenza di Dio che è all'opera in noi è la stessa potenza che Dio ha messo in atto in Cristo risuscitandoLo dai morti. Leggo i vv. 19,20:
“19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza, 20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti.” (Efesini 1:19-20 LND)
Che Dio ci aiuti a comprendere l'immensità di questa dichiarazione. Dio Padre ha risuscitato Gesù Cristo dalla morte. La morte è quella condizione da cui nessuno può scappare. Una volta morto, nessuno ha più alcun potere che gli consenta di ritornare in vita. Ecco perché i discepoli non comprendevano nonostante che Gesù parlasse chiaramente con loro del risuscitare dalla morte. Sapevano che è umanamente impossibile risuscitare dai morti e non comprendevano ancora la potenza di Dio.
Considerate anche che la morte di Gesù era la morte di croce, una morte che dimostra la debolezza di chi viene crocifisso. Gesù fu appeso nudo, disprezzato da tutti e la morte veniva lentamente. La croce dimostra l'assoluta debolezza di colui che viene crocifisso. Alla luce di questo, considerate l'immensità della potenza di Dio nel risuscitare Cristo dalla condizione più debole alla condizione più potente.
Gesù è passato dalla morte alla posizione più alta, seduto in gloria alla destra del Padre nei luoghi celesti. Non esiste posizione più alta in tutto l'universo. Infatti, i prossimi versetti spiegano di più della gloria di cui Gesù gode adesso a causa della grande potenza di Dio.
Ricordate che lo scopo per cui Paolo parla della potenza di Dio nella risurrezione di Gesù Cristo è di ricordarci che la stessa potenza di Dio è all'opera in noi. Perciò è cosa assolutamente certa che Dio completerà l'opera che ha iniziato in noi.
Sopra ogni potenza, ora e per sempre
Voglio leggere il v.21, iniziando ancora con il v.19:
“19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza, 20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti. 21 al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa età, ma anche in quella futura,” (Efesini 1:19-21 LND)
Dopo che Dio Padre ha risuscitato Gesù dalla morte, Lo ha fatto sedere alla Sua destra nei luoghi celesti, al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina, non solo in questa età ma anche in quella futura.
La Bibbia non spiega specificamente a che cosa si riferiscono tutti questi termini. Probabilmente si riferiscono ai vari ordini degli angeli, sia degli angeli buoni che ubbidiscono a Dio, sia agli angeli che ubbidiscono a Satana, quelli che vengono chiamati demoni. Inoltre, questo elenco comprende ogni tipo di regno e impero umano. Notate anche che Paolo parla non solo di questa età, ma anche dell'età futura: Gesù è sovrano oggi e sarà sovrano per tutta l'eternità.
Gesù Cristo è al di sopra di tutto e di tutti! Non esiste e non esisterà mai alcuna potenza in tutto l'universo che può in alcun modo ostacolare l'opera di Gesù Cristo, il Signore dei signori. Egli è assolutamente sovrano e onnipotente. Lo potenza di Dio che ha elevato Gesù Cristo a questa posizione, porterà a termine la Sua opera anche in noi.
Sovrano su tutto
Il v. 22 continua e dichiara che Dio ha posto ogni cosa sotto i piedi di Gesù Cristo. Leggo i vv.20-22:
“20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti. 21 al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa età, ma anche in quella futura, 22 ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa,” (Efesini 1:20-22 LND)
Dio ha posto ogni cosa sotto i piedi di Gesù Cristo.
Ogni cosa comprende:
---- 1) ogni cosa naturale, cioè tutta la natura, gli animali, le piante, il vento, il sole, la pioggia, i terremoti; ogni cosa del mondo naturale è sotto il controllo di Gesù Cristo.
---- 2) ogni uomo. Tutti gli uomini sono sotto i piedi, sotto il controllo di Gesù Cristo. Potenti o deboli, giusti o malvagi che siano. Ogni nazione, ogni impero, tutti sono sotto il controllo di Cristo ed è per questo che gli uomini malvagi non sono mai riusciti a distruggere la vera chiesa di Gesù Cristo.
---- 3) gli angeli in cielo. Tutti gli angeli sono sotto i piedi di Gesù Cristo, ovvero sottoposti a Lui. In Ebrei 1:14 leggiamo che sono tutti servitori del Signore Gesù Cristo.
---- 4) tutti i demoni perché anche essi sono sotto il Suo controllo e non possono fare nulla se non è permesso da Lui. Ecco perché i credenti veri sono sicuri.
Visto che OGNI cosa è sotto i Suoi piedi e soggetta al Suo controllo, è impossibile che un nemico possa mai ostacolare Cristo nell' avere vittoria in tutto quello che fa. Ecco quanto è potente il nostro Signore e Salvatore.
E ricordate che l'opera più grande di Gesù Cristo, la Sua opera principale, è quella di portare a compimento l'opera della salvezza in noi.
Capo della Chiesa
Ci sono ancora altre verità in questi versi che ci fanno capire quanto è grande e totale il potere di Gesù Cristo, la Sua sovranità e quanto tutto questo riguarda noi. Leggo ancora i vv. 20-22:
“20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti. 21 al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa età, ma anche in quella futura, 22 ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa,” (Efesini 1:20-22 LND)
Notate che Dio Padre ha dato Gesù Cristo per capo sopra ogni cosa alla Chiesa.
e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa,
La chiesa è l'insieme di tutti i veri credenti in tutto il mondo e in tutti i secoli. Quindi, se tu sei un figlio di Dio, fai parte del corpo di Cristo ed Egli è il tuo capo. Consideriamo questa verità ineffabile.
Pensate a CHI è il nostro capo. Gesù Cristo, l'autorità suprema su ogni potere in tutto l'universo, ora e per l'eternità, è il nostro capo. Il nostro capo è onnipotente e senza limiti, supremo su ogni Suo nemico, in controllo di tutto l'universo e, quindi, capace di portare sempre a compimento la Sua volontà per noi.
La Chiesa è il Suo corpo
Essendo Gesù Cristo il nostro capo, noi, come parte della Chiesa universale, siamo il Suo corpo, come vediamo nel v. 23. Leggiamo assieme i vv.22,23:
“22 ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa, 23 che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.” (Efesini1:22-23 LND)
Che immenso, infinito, eterno privilegio, l' essere il corpo di Gesù Cristo! Pensate al rapporto fra il capo e il corpo.
Il capo cura il suo corpo. Il corpo segue il capo e così riesce a compiere tutto quello che il capo lo guida a fare.
Non esiste alcun rapporto che sia più stretto di quello del capo e del corpo. Il capo e il corpo è tutto un insieme e nulla può separare il capo dal suo corpo. Il capo e il corpo esistono l'uno per l'altro. Quello che il capo fa, lo fa tramite il suo corpo. Quello che appartiene al capo, appartiene al corpo perché fa parte del capo. Ecco perché Paolo dichiara in 1Corinzi 3 quanto segue:
“21 Perciò nessuno si glori negli uomini, perché ogni cosa è vostra: 22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, le cose presenti e le cose future; tutte le cose sono vostre. 23 E voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.” (1Corinzi 3:21-23 LND)
Essendo noi credenti il corpo di Gesù Cristo, che è il nostro capo, godiamo di tutti i benefici che sono di Cristo. Egli ci cura perfettamente, siamo inseparabili da Lui e saremo con Lui per sempre.
Egli compie ogni cosa
Il v.23 conclude con una frase ricchissima che perde parte del suo significato nella traduzione italiana. Leggo ancora i vv.22,23:
“22 ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa, 23 che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.” (Efesini 1:22-23 LND)
Consideriamo la frase finale:
il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.”
Nel greco, la parola qui tradotta come “compimento” è un sostantivo con una forma verbale che, sempre qui,troviamo tradotta come “compie”.
Il sostantivo viene usato 17 volte nel Nuovo Testamento. Il suo significato è pienezza o completezza. Più di metà delle volte viene tradotto come pienezza e anche come totalità. Nella forma verbale vuol dire riempire in modo che sia totalmente pieno o completo.
Quindi una traduzione migliore potrebbe essere: La pienezza di Colui che riempie ogni cosa in tutti. In altre parole, la Chiesa, che è il Suo corpo, rappresenta la pienezza di Colui che riempie ogni cosa in tutti, cioè di Cristo Gesù.
La Chiesa è la pienezza di Cristo Gesù. Che immenso onore è quello di essere la pienezza di Gesù Cristo! Questo non è in virtù di alcun merito da parte nostra ma per la libera scelta di Dio.
La completezza di Gesù Cristo è la Chiesa, l'insieme di tutti i veri credenti. In realtà, non riusciamo a comprendere questo a fondo, almeno non in questa vita. Però è l'onore più grande che possa esistere.
Applicazione
Ricordate che il motivo per cui Paolo spiega la potenza di Dio, che si è manifestata nella risurrezione di Gesù Cristo e Lo ha poi innalzato nella posizione di gloria, è per farci comprendere di più la grandezza di questa potenza che opera in noi. La stessa potenza di Dio, che ha messo Cristo al di sopra di ogni cosa è all'opera in noi per completare la nostra salvezza.
Alla luce di tutto questo, cioè alla luce di chi è Gesù Cristo e della potenza divina di Dio Padre che Lo ha risuscitato dai morti, Lo ha innalzato al posto più glorioso che esiste e ha posto ogni cosa sotto i Suoi piedi, quanto è sicuro che Dio porterà a termine la nostra salvezza che Egli ha iniziato in noi?
È una cosa assolutamente certa!
Per quanto noi siamo deboli, per quanto ci può sembrare che non ce la facciamo, è la potenza di Dio che è all'opera ed Egli completerà la Sua buona opera in noi. Per la potenza di Dio, arriveremo nella presenza di Dio, santi ed irreprensibili davanti a Lui nell'amore.
Alleluia!
Per chi non è salvato
Una parola per chi non è salvato. Capire qualcosa della potenza di Dio è un grandissimo incoraggiamento. Nessuno sarebbe mai capace da solo di arrivare a Cristo. Ma non serve arrivare da soli. Gesù ci invita ad andare da Lui e, quando uno va, scopre che sarà la potenza di Dio a farlo arrivare. Quindi, vai a Cristo e conoscerai la Sua potenza!
A voi che siete in Cristo, ricordate che la potenza di Dio all'opera in noi è infinita, ma è anche maggiormente invisibile con gli occhi naturali. Perciò è necessario pregare che Dio ci apra gli occhi per poter conoscere questa potenza.
Ricordate quando il profeta Eliseo fu ricercato dal re di Siria che voleva prenderlo perché stava avvertendo il re di Israele riguardo al luogo dove lo stesso re di Siria stava per attaccare? Il re di Siria mandò un grande esercito a catturare Eliseo. Notate attentamente la preghiera di Eliseo per il suo servo quando furono circondati da questo grande esercito:
“13 Allora il re disse: "Andate a vedere dove si trova, perché lo possa mandare a prendere". Gli fu riferito: "Ecco, si trova a Dotan". 14 Così il re vi mandò cavalli, carri e un grande esercito; essi giunsero di notte e circondarono la città. 15 L’indomani il servo dell’uomo di DIO si alzò al mattino presto e uscì ed ecco, la città era circondata da un esercito con cavalli e cavalieri. Allora il suo servo gli disse: "Ah, cosa faremo, mio signore?". 16 Egli rispose: "Non temere, perché quelli che sono con noi, sono più numerosi di quelli che sono con loro". 17 Poi Eliseo pregò e disse: "O Eterno, ti prego, apri i suoi occhi, perché possa vedere". L’Eterno allora aperse gli occhi del giovane e questi vide; ed ecco il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco, tutt’intorno ad Eliseo.” (2Re 6:13-17 LND)
Il servo vedeva grandi pericoli e non pensava di potercela farce.
Avete notato che Eliseo pregò affinché Dio aprisse gli occhi del servo? Dio rispose a questa preghiera e al servo fu permesso di vedere l'esercito di Dio che circondava Eliseo per proteggerlo. Nonostante i grandi pericoli, Eliseo e il suo servo erano sicuri.
In quell'avvenimento, vediamo lo stesso principio che vediamo nel nostro brano di oggi. La potenza di Dio era già all'opera per proteggere Eliseo, ma era impossibile vederla con gli occhi naturali.
Serviva un'opera divina affinché quel servo comprendesse di più la potenza di Dio che era all'opera per proteggerli. Similmente, oggi occorre un'opera divina affinché noi comprendiamo di più della straordinaria grandezza dalla potenza di Dio che opera per portare avanti l'opera Sua in noi.
La potenza di Dio che è all'opera in noi è la stessa potenza che ha risuscitato Gesù Cristo dalla morte.
Quindi, cari, come dobbiamo vivere? Quando a noi sembra che non ce la facciamo, stiamo guardando alle nostre capacità che in realtà non basterebbero mai. Guardiamo a Cristo e alla potenza di Dio che sta all'opera in noi. Ricordiamo della potenza di Dio che ha vinto la morte e ha elevato Gesù Cristo sopra ogni potere, mettendo tutto sotto i Suoi piedi. Ricordiamo che questa stessa potenza è all'opera in noi. Riposiamoci in questa meravigliosa verità e poi impegniamoci a camminare nella luce, in attesa di vedere Cristo.
Certamente noi siamo deboli, certamente abbiamo potenti nemici. Però siamo custoditi dalla potenza di Dio. Perciò possiamo essere tranquilli anche nei momenti peggiori, trovando rifugio nella potenza di Dio che opera in noi.
Voglio concludere leggendo 1Pietro 1:3-5:
“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi.” (1Pietro 1:3-5 LND)
Lode a Dio, noi siamo custoditi dalla potenza di Dio per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi.
Lodiamo Dio per la Sua potenza e ringraziamoLo che adopera questa straordinaria potenza verso di noi, ovvero per portare a compimento la Sua opera in noi, facendoci arrivare nella Sua presenza.
Rallegriamoci nel nostro Signore e camminiamo per fede, aspettando di vedere Gesù Cristo.