Quando Dio salva un peccatore, che fino a quel punto era senza Dio, un figlio d’ira, Dio lo fa diventare un figlio di Dio. Dio stesso diventa suo Padre. Dio è un Padre che ama, un Padre che cura. Dio ama benedire i suoi figli. E per poterci benedire di più, Dio ci insegna come vivere. Camminare in ubbidienza ci fa godere tante meravigliose benedizioni da Dio.
Oggi, continuo nel nostro studio di Efesini. Abbiamo visto che la salvezza è un’opera di grazia, che viene dall’amore di Dio per noi. Poi, negli ultimi capitoli, troviamo insegnamenti su come vivere, ora che Dio ci ha salvati. Camminare in ubbidienza a Dio in ogni cosa porta grandi benefici a noi e dà gloria a Dio.
Questi insegnamenti riguardano ogni campo della vita. Negli ultimi sermoni in Efesini, abbiamo considerato l'insegnamento che Dio dà per quanto riguarda il marito e la moglie. Ora, vogliamo iniziare a considerare l'insegnamento che riguarda genitori e figli.
Siamo arrivati ad Efesini 6. Iniziamo leggendo dal versetto 1 a 3.
Notate che questo brano è indirizzato ai figli, e comprende: due comandamenti, qualche spiegazione, e poi una promessa meravigliosa per quei figli che ubbidiscono ai comandamenti. Se tu sei un figlio, questo brano ti spiega come essere benedetto da Dio.
“1 Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto. 2 "Onora tuo padre e tua madre," questo è il primo comandamento con promessa, 3 "affinché tu stia bene e abbia lunga vita sopra la terra".” (Efesini 6:1-3 LND)
Questo brano è importante per ogni figlio, e anche per ogni genitore. Però, è anche importante per ogni credente, perché ci insegna come vivere come figli di Dio. Quindi, ascoltiamo tutti questa parola da parte di Dio.
Dio parla ai Figli, anche se non sono credenti.
Il fatto che questo brano è indirizzato ai figli, e poi subito dopo troviamo un brano che parla ai padri rende chiaro che si tratta di figli che vivono ancora con i genitori. Leggiamo in Genesi e in Matteo che nel piano di Dio, un uomo lascia suo padre e sua madre e si unisce a sua moglie, formando una nuova famiglia. A quel punto, non è più sotto l’autorità dei genitori, avendo lui una famiglia sua da curare. Quindi alla luce del contesto, riconosciamo che questo brano riguarda figli che sono in casa dei genitori, o forse figli che non sono ancora sposati.
Notiamo anche che il brano non si limita a figli che sono credenti, piuttosto, questo è il piano di Dio per ogni figlio che vive in casa con i genitori, che siano credenti o no. Queste benedizioni sono per qualsiasi figlio, credente o no, che vive così.
Nonostante che questo brano sia scritto ai figli, è la responsabilità dei genitori trasmettere questi principi ai figli. Infatti, il versetto 4 dichiara:
“E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’ammonizione del Signore.” (Efesini 6:4 LND)
I genitori hanno la responsabilità di allevare i figli nell’ammonizione del Signore, quindi, sono essi stessi che devono insegnare i figli ad ubbidire e ad onorare i genitori. Questa è una delle responsabilità più grandi di un genitore, perché dal modo in cui il figlio ubbidisce e onora il suo genitore o no dipende quanto sarà benedetto da Dio per tutta la vita.
Influisce come Vede Dio
È importante capire che il modo in cui un figlio cresce con i suoi genitori determinerà molto il modo che egli vedrà Dio.
Aiutare un figlio a capire che l’ubbidienza ai suoi genitori è la via per essere benedetto lo aiuterà ad ubbidire a Dio quando sarà più grande. Al contrario, un figlio che non impara ad essere ubbidiente ai suoi genitori avrà un'immensa difficoltà ad essere ubbidiente a Dio. Quindi, gli insegnamenti in questo brano non riguardano solo il comportamento del figlio in casa, ma riguardano moltissimo il suo rapporto con Dio.
Con questa premessa, consideriamo questo brano. Leggo ancora Efesini 6:1
“1 Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto.”(Efesini 6:1 LND)
Nel Signore:
I figli sono chiamati ad ubbidire ai loro genitori “nel Signore”. L'ubbidienza ai genitori, come anche l'onorare i genitori, è il piano di Dio per ogni figlio. Quindi, ubbidire ai genitori equivale a ubbidire a Dio. Nella sua perfetta saggezza, è Dio che ha stabilito i ruoli così. E perciò, un figlio è chiamato ad ubbidire in ogni cosa, tranne nel caso in cui un genitore dicesse al figlio di fare qualcosa che va contro la volontà di Dio. Quindi, per esempio, se un genitore dicesse al figlio di mentire, o di rubare, il figlio non dovrebbe ubbidire. Similmente, se un genitore dovesse dire al figlio di non pregare a Dio, o di non leggere la Bibbia, il figlio dovrebbe ubbidire a Dio anziché al genitore. Ma tranne nei casi in cui l’ubbidienza porti il figlio ad andare contro il chiaro insegnamento di Dio, il figlio è comandato ad ubbidire ai suoi genitori.
Come è la vera Ubbidienza?
Quindi, Dio comanda ad ogni figlio di ubbidire ai suoi genitori. Che cos'è la vera ubbidienza? La parola ubbidire vuol dire semplicemente ascoltare e poi fare ciò che i genitori dicono al figlio. Infatti, in greco, la parola ubbidire ha come radice la parola “ascoltare”. Per poter ubbidire, un figlio deve ascoltare per poi poter fare ciò che il genitore ha detto. Quindi, il primo passo nell'allevare in modo giusto un figlio è di insegnare al figlio l'importanza di ascoltare attentamente quando un genitore gli parla.
Come ogni genitore sa, di natura, è come se un figlio avesse un ottimo udito quando il genitore dice qualcosa che il figlio vorrebbe fare, per esempio quando un genitore chiama il figlio per mangiare un dolce, e invece un figlio sembra quasi sordo quando il genitore lo chiama che deve lasciare qualcosa che gli piace fare per fare qualcosa che non ha voglia di fare.
Quindi, ogni genitore deve impegnarsi ad insegnare al figlio di veramente ascoltare ogni volta che i genitori gli parlano. Poi, il figlio deve imparare a fare quello che gli è stato detto. Genitori, non mancate in questa responsabilità fondamentale.
Qual è l’ubbidienza che Dio comanda, a noi, e ai figli nei confronti dei genitori? L’ubbidienza che Dio comanda dev’essere un’ubbidienza immediata, un'ubbidienza fatta col cuore, ed un'ubbidienza totale. E perciò, questo è l'unico tipo di ubbidienza che Dio accetta in un figlio nei confronti dei genitori. Chi è un genitore deve addestrare il figlio ad essere ubbidiente in questo modo.
Consideriamo questi tre aspetti dell’ubbidienza: ubbidienza immediata, ubbidienza di cuore, e ubbidienza totale.
Ubbidienza Immediata
Per prima, consideriamo l’ubbidienza immediata. L'ubbidienza deve essere immediata. Se un genitore chiede al figlio di fare qualcosa, e il figlio non lo fa quando doveva, non è vera ubbidienza. L'ubbidienza dovrebbe essere immediata. Se il figlio non lo fa subito, sta disubbidendo.
Qua, vorrei fare una parentesi. Un genitore dovrebbe essere sensibile, e cercare di rendere l’ubbidienza meno difficile possibile.
Quindi, per esempio, se il figlio sta finendo qualcosa e ci vuole solo qualche minuto per finire, sarebbe sensibilità e gentilezza da parte del genitore di tener conto di ciò che il figlio sta facendo, cercando di avvisare il figlio per tempo che deve concludere e fare qualcos'altro. Certamente, non è sempre possibile, ma è importante che il genitore di si impegni ad aiutare il figlio a gestirsi.
Avrò più da dire su questo argomento quando arriviamo ai sermoni per i genitori. Per adesso, ai figli dico: il figlio è responsabile davanti a Dio di ubbidire immediatamente, sia che il genitore è gentile nel modo di chiedere o no. Per Dio, l’ubbidienza dovrebbe essere immediata.
Ubbidienza col Cuore
Secondo, l'ubbidienza dev'essere di cuore. Per esempio, se un genitore chiede al figlio di sparecchiare, e il figlio lo fa, però mentre lo fa si lamenta, non è l'ubbidienza che Dio richiede, e il genitore non dovrebbe accettare quell'azione come ubbidienza. A voi genitori dico: ricordate che il vostro traguardo con il figlio non è di farlo lavorare in casa, piuttosto è di guidare la formazione del suo carattere. Perciò, non accettate un'ubbidienza in cui il figlio non ubbidisce di cuore. Bisogna insegnare al figlio che l’unica vera ubbidienza è quella fatta col cuore.
Ubbidire con il cuore vuol dire accettare il ruolo che Dio ti ha dato, in modo da ubbidire con gioia. Dio guarda al cuore, ed è importante che i genitori richiedono un buon atteggiamento dai figli. I figlio possono avere un buon atteggiamento, perché il nostro atteggiamento è una scelta.
Chiaramente, è importante che anche i genitori ubbidiscono così, a Dio, e ad ogni autorità umana stabilita da Dio. Dobbiamo essere un esempio per i nostri figli. Quindi, bisogna insegnare ai figli ad ubbidire immediatamente, e ad ubbidire di cuore.
Ubbidienza Completa
Terzo, l'unica ubbidienza che Dio accetta è un'ubbidienza completa. Se Dio ci comanda di fare una certa opera, e noi ne facciamo metà e poi smettiamo, Dio non accetta quello come ubbidienza. Sarebbe come se si prendesse un imbianchino per imbiancare la casa, e lui ne fa tre quarti e poi la lascia così senza finire il lavoro, per poi chiedere di essere pagato tre quarti del prezzo stabilito. Chiaramente, in un caso così ci si rifiuterebbe di pagarlo, perché non ha completato il suo dovere, e sarebbe giusto così. Un'ubbidienza parziale è una disubbidienza per la parte non fatta, e quindi non vale come ubbidienza.
Ogni genitore è responsabile di addestrare i suoi figli nel sapere che solo l'ubbidienza completa viene accettata. Questo aiuta il figlio a comprendere la realtà della nostra ubbidienza a Dio.
Se un genitore permette al figlio di non ubbidire immediatamente, di cuore e totalmente, sta trasmettendo un insegnamento falso e molto pericoloso al figlio. Cioè, sta permettendo al figlio di credere la bugia di Satana che non importa ubbidire a ciò che Dio ha comandato.
Permettere al figlio di credere questo non è vero amore per il figlio. Il vero amore si impegna sempre per il bene del figlio, e perciò, vuole assolutamente aiutare il figlio a capire ciò che Dio richiede, e che solo Dio può benedire.
Perciò, a voi genitori dico: non accettate meno dell’ubbidienza immediata, di un'ubbidienza fatta con buon cuore, e di un'ubbidienza completa. Se il figlio ubbidisce meno di così, egli dovrebbe ricevere delle conseguenze negative, non come punizione, ma come strumento per addestrarlo a camminare nella buona via.
Infatti, il motivo per cui spesso i figli non ubbidiscono come dovrebbero è perché i genitori accettano meno di quello che dovrebbero accettare. Spesso un genitore non vuole impegnarsi al punto necessario per insegnare al figlio ad ubbidire così. Certamente, quando un figlio non vuole ubbidire, la cosa più facile è di lasciar stare e di non insistere sulla vera ubbidienza del figlio. E tanti genitori peccano così, facendo quello che è più facile, anziché quello che è giusto e che porterebbe il vero bene al figlio. Esorto ogni genitore, me stesso compreso, a non continuare a peccare così. Amate veramente i vostri figli, e perciò, non accettate meno dell'ubbidienza immediata, di cuore, e completa! Fate questo affinché i vostri figli abbiano una vita benedetta!
Ciò è giusto
Certamente, so che non è naturale essere ubbidiente. Non è naturale per un figlio, e non è naturale per un adulto. Abbiamo tutti ereditato il peccato di Adamo. Di natura siamo tutti ribelli. E quindi, è da ricordare che l'ubbidienza non verrà naturalmente. Richiede un grande impegno da parte dei genitori nell'insegnare al figlio ad ubbidire nel modo giusto. Però, porterà un frutto meraviglioso.
Anche se è difficile crescere un figlio così, è la cosa giusta, come dichiara questo versetto. Leggo ancora il versetto 1.
“1 Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto.”(Efesini 6:1 LND)
È giusto che un figlio ubbidisca ai suoi genitori nel Signore. Qualunque forma di disubbidienza è ribellione ed è peccato. Non c'è via di mezzo.
La disubbidienza ai genitori è sempre un peccato grave. Un genitore dovrebbe amare suo figlio abbastanza da non ignorare la disubbidienza. Deve aiutare il figlio ad arrivare ad un punto in cui ubbidire sia normale. Solo così il figlio avrà le benedizioni dichiarate in questo brano.
La natura stessa ci insegna l'importanza dell'ubbidienza. Basta osservare gli animali. I piccoli devono seguire la guida dei loro genitori. Solo così evitano pericoli, solo così crescono sani e salvi anziché cadere in qualche grave pericolo. L'ubbidienza è necessaria perché un figlio non ha né l'esperienza né la saggezza di scegliere bene. Dio ha stabilito la guida dei genitori per proteggere e curare ed addestrare i figli in modo che possano crescere bene. Questo è vero nel mondo degli animali, quanto di più è vero negli uomini. E perciò, l'ubbidienza è l'unica scelta giusta per un figlio. È importante per ogni genitore di ricordare questa verità, per poter allevare bene il figlio.
Onorare i genitori
Passiamo ora alla seconda parte di questo insegnamento per i figli. Un figlio non solo dovrebbe ubbidire ai suoi genitori, ma dovrebbe anche onorarli. Leggo Efesini 6:2,3 di nuovo:
“2 "onora tuo padre e tua madre," questo è il primo comandamento con promessa, 3 "affinché tu stia bene e abbia lunga vita sopra la terra".” (Efesini 6:2-3)
Consideriamo il comandamento.
Dio comanda ai figli di onorare i genitori. Cosa vuol dire “onorare”?
Il senso basilare del verbo “onorare” è di considerare la persona onorata di grande valore. Quando tu onori qualcuno, tu stimi quella persona di avere un altissimo valore. Quindi, onorare il padre e la madre vuol dire considerarli di grande valore, vederli come preziosi, e trattarli come tali.
Certamente, l'onorare i genitori comprende l’ubbidienza, ma va molto oltre all’ubbidienza. Comprende anche il comportarsi con grande rispetto nei loro confronti, parlando loro con rispetto e gentilezza, e parlando con rispetto DI loro.
Quando c'è vero onore nei confronti di qualcuno, ci sarà molta premura nel modo di parlare con quella persona, e di comportarsi nei suoi confronti. Ci sarà un grande impegno di fare del bene a quella persona, e di comportarsi con grande rispetto e bontà e pazienza nei suoi confronti. Questo è il senso di onorare.
Quando un figlio è piccolo ed è in casa, onorare i genitori vorrà dire ubbidire costantemente a loro, con un buon atteggiamento. Vorrà dire anche parlare con rispetto con loro, e anche parlare con rispetto DI loro, e anche pensare con rispetto nei loro confronti.
Onorare i genitori vuol dire considerarli preziosi, e trattarli così, con ubbidienza, con rispetto, e con grande premura. Genitori: siete voi che dovete insegnare ai figli di avere questo onore per voi. Solo così potranno ricevere le benedizioni che Dio promette qui.
Affinché un genitore possa insegnare al figlio ad onorare, quel genitore deve vivere con onore verso gli altri. Così, il figlio può capire il vero onore.
Consideriamo la sua importanza:
Il comandamento di onorare i genitori è così importante che Dio lo accluse nei 10 comandamenti. Ci sono tante cose che non sono state comprese nei 10 comandamenti, ma troviamo il comandamento di onorare i genitori in quell'elenco.
Riconosciamo quanto sia importante anche dal fatto che il comandamento di onorare i genitori è il primo comandamento con promessa.
Questo comandamento comprende una meravigliosa promessa. Leggo ancora i versetti 2 e 3, poi consideriamo la promessa, e dopo consideriamo qual è il risultato quando un figlio non onora suoi genitori.
“2 "Onora tuo padre e tua madre," questo è il primo comandamento con promessa, 3 "affinché tu stia bene e abbia lunga vita sopra la terra".” (Efesini 6:2-3)
Dio promette una benedizione meravigliosa a quel figlio che veramente onora i suoi genitori. Quando un figlio onora i suoi genitori, Dio opererà affinché quel figlio stia veramente bene nella sua vita. La mano di Dio sarà sopra quel figlio in modo particolare, per tutta la vita. Voglio incoraggiare ciascuno di voi, sia voi che siete genitori che voi figli, a considerare l'immensità di questa promessa. Dio avrà una cura speciale e particolare per quel figlio che veramente onora i suoi genitori. Avrà una vita lunga sopra la terra. Questa non è una garanzia che ogni individuo vivrà a lungo, perché nel piano di Dio può essere che Dio avrà stabilito meno anni per una certa persona. Però, in linea generale, chi onora i suoi genitore mentre è in casa, avrà una vita lunga, e in ogni caso starà bene, curato in modo speciale da Dio.
Questa è una verità meravigliosa, ma è vero anche il contrario. Come è vero che un figlio che onora i suoi genitori sarà benedetto in modo speciale da Dio, e la sua vita andrà bene, è altrettanto vero che un figlio che non onora suoi genitori avrà una vita che non andrà bene. La vita non andrà bene per quel figlio che non onora i suoi genitori.
Non vi ingannate, non ci si può beffare di Dio. Quello che l'uomo semina, quello pure mieterà. Quello che il figlio semina, in questo caso per quanto riguarda l'onorare o meno i suoi genitori, quello il figlio raccoglierà. Se il figlio semina male, e non onora i suoi genitori, allora raccoglierà un bruttissimo frutto per la sua vita.
Capire questo dovrebbe spingere ogni genitore ad avere un immenso impegno nell'addestrare il figlio al vero onore per i genitori. Infatti, alla luce delle conseguenze belle o brutte che ci saranno per l'ubbidienza o meno di questo comandamento, è una immensa mancanza di amore da parte di un genitore se non insegna al suo figlio a veramente onorare i genitori.
Figli che non ubbidiscono e non onorano
Vorrei prendere qualche minuto per leggere qualche brano che ci aiuta a capire quanto sia terribile quando un figlio non ubbidisce e non onora i suoi genitori. Un figlio saggio onora i genitori, un figlio stolto non onora i genitori. L’ubbidienza porterà grande gioia, la disubbidienza porterà grande tristezza al genitore. Leggo alcuni brani che ci mostrano queste verità, iniziando con Proverbi 10:1.
“Un figlio saggio rallegrerà il padre, ma un figlio stolto è causa di dolore per sua madre.”(Proverbi 10:1 LND)
Leggo anche Proverbi 17:25, e poi Proverbi 19:13.
“il figlio stolto è causa di dolore per suo padre e amarezza per colei che l’ha partorito.” (Proverbi 17:25)
“un figlio stolto è una calamità per suo padre....” (Proverbi 19:13 LND)
Quanto è grave il peccato per un figlio di non onorare ed ubbidire ai suoi genitori! È un figlio stolto, e avrà terribili conseguenze. Porterà un immenso dolore ai suoi genitori.
Proverbi 30:17 ci aiuta a capire quanto sia un peccato gravissimo per un figlio il non onorare ed ubbidire ai suoi genitori. Ve lo leggo. Effettivamente, questa è una maledizione per quel figlio che non onora i genitori. Ci fa capire quanto è un peccato grave agli occhi di Dio.
“L’occhio che schernisce il padre e rifiuta sprezzante di ubbidire alla madre lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti.” (Proverbi 30:17 LND)
Questo dovrebbe spaventarci. Non onorare è un grave peccato.
Per ultimo, leggo un brano da Deuteronomio 21. Essendo parte della legge data a Mosé, non la si applica più, però, il principio rimane, e ci mostra il cuore di Dio e quanto la disubbidienza e la mancanza di onore siano un gravissimo peccato agli occhi di Dio. Ascoltate mentre leggo ciò che Dio comandava di fare ad un figlio che cresceva non ubbidiente e che non onorava i suoi genitori.
“18 Se un uomo ha un figlio caparbio e ribelle che non ubbidisce né alla voce di suo padre né alla voce di sua madre e, benché l’abbiano castigato, non dà loro retta, 19 suo padre e sua madre lo prenderanno e lo porteranno dagli anziani della sua città, alla porta del luogo dove abita, 20 e diranno agli anziani della sua città: "questo nostro figlio è caparbio e ribelle; non vuole ubbidire alla nostra voce; è un ghiottone e un ubriacone". 21 Allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno con pietre ed egli morirà; così sradicherai il male di mezzo a te, e tutto Israele verrà a saperlo e avrà timore.” (Deuteronomio 21:18-21 LND)
Da questo ed altri brani, è chiarissimo che per Dio un figlio che non ubbidisce e non onora i suoi genitori è un gravissimo peccatore.
Che Cosa Farai con questo insegnamento?
Basta osservare, e studiare la storia, ed è evidente quanto è vero l'insegnamento di questo brano. Un figlio che non impara ad essere ubbidiente ai suoi genitori e ad onorarli avrà tanti problemi e difficoltà nella vita. Non andrà d'accordo con gli altri, anzi, avrà scontri per tutta la vita. Se è un figlio maschio, non sarà capace ad essere un buon marito e padre, perché chi non sa essere ubbidiente e sottomesso, non sa guidare in modo giusto. Tenderà a dominare e maltrattare coloro che sono sotto la sua autorità.
Se una figlia non impara ad essere ubbidiente ai genitori avrà terribile difficoltà ad essere una donna di Dio come Dio comanda. Se dovesse sposarsi, avrà grande difficoltà ad imparare ad essere sottomessa a suo marito e, che si sposi o no, sarà una donna dura, e la sua vita non andrà bene, perché mancherà quella benedizione da Dio.
Un figlio che non impara l'ubbidienza avrà problemi per tutta la vita. Avrà problemi in famiglia, avrà problemi con i datori di lavoro, avrà problemi con le autorità nella società.
La vita è fatta di situazione in cui dobbiamo essere sottomessi. Nel piano di Dio, sono i genitori che devono allevare il figlio in modo da addestrarlo ad avere vera ubbidienza ed onore.
Se un figlio impara ad ubbidire e ad onorare i suoi genitori, gli sarà molto, ma molto più facile imparare ad essere ubbidiente a Dio. Avrà già visto i benefici dell'ubbidienza. Avrà conosciuto la pace nel cuore che uno ha quando è ubbidiente alle autorità che Dio ha stabilito. Avrà pace nei suoi rapporti, e sarà sulla buona via per conoscere Dio e camminare bene con il Signore.
La responsabilità dei Genitori
Questo brano è scritto ai figli, ma è responsibilità dei genitori di trasmettere queste cose al figlio, giorno per giorno, iniziando dalla più tenera età del figlio. Sono i genitori che devono allevare il figlio in modo che il figlio arrivi a questo punto.
Il genitore deve avere come chiaro traguardo quello di insegnare al figlio di veramente ubbidire e di veramente onorare. I genitori devono mirare ad aiutare il figlio a capire questo nel cuore.
Certamente, visto che si tratta di una persona, schiava del suo peccato, non sarà né automatico né facile. Richiede impegno, costanza e tanta preghiera.
Dio ci dà dei chiari principi che possono guidarci. E poi, abbiamo il chiaro esempio di come Dio, come Padre, tratta noi che siamo i suoi figli. Consideriamo come Dio ci tratta come i suoi figli.
Dio ama profondamente i suoi figli, e comunica il suo amore per loro ripetutamente, come anche i suoi comandamenti. Nell'Antico Testamento, Dio comunicava soprattutto tramite i profeti. Oggi, abbiamo la Bibbia scritta, che ci parla da parte di Dio.
Nella Bibbia vediamo che Dio annunciava in anticipo eventuali conseguenze, in modo che quando arrivavano le conseguenze le persone sapevano chiaramente qual era il motivo. Quando Dio mandava la disciplina, non era per punire, ma era per riportare il suo popolo nella via giusta.
Vediamo anche che Dio aveva grande costanza, insieme a perseveranza, amore, e saggezza. Ogni genitore è chiamato a seguire l’esempio di Dio mentre alleva i propri figli.
Genitori come Figli di Dio
Il brano che stiamo considerando comanda ai figli di ubbidire ai loro genitori. Applichiamolo anche a chi è un figlio di Dio, nei confronti di Dio.
Allora, a ciascuno di voi che è un figlio di Dio chiedo: come vivi il tuo rapporto con Dio? Tu sei ubbidiente a Dio? Tu ubbidisci a Dio immediatamente, di cuore, e totalmente?
Tu onori Dio, in ogni campo della vita?
Ognuno di noi che è un credente, che sia un genitore o no, siamo un esempio per i figli di come vivere come figli. Come stai vivendo? Che esempio sei tu? Tu stai ubbidendo a Dio, e anche ad ogni autorità che Dio ha stabilito?
Se un genitore insiste che il figlio gli ubbidisca, e che lo onori, ma poi quel genitore non ubbidisce a Dio e alle autorità umane, e non li onora, è un ipocrita e scoraggia il figlio.
Consiglio Pratico
Per voi genitori, come si può crescere un figlio che ubbidisce e onora? Come abbiamo appena visto, è importante essere un buon esempio per loro.
Poi, è importante essere costanti nell'insistere su un’ubbidienza immediata, fatta con buon cuore, e che sia un’ubbidienza totale. I genitori devono rendere chiare le conseguenze che ci saranno per la disubbidienza, e poi, devono essere costanti nel mantenere la parola. Molto spesso un genitore tende a trascurare l'educazione perché è stanco e non vuole impegnarsi. A voi genitori dico: non trascurate l'educazione del figlio. La costanza è una delle cose più importanti di tutto.
Dio volendo, avrò molto più da dire per quanto riguarda il ruolo dei genitori nei prossimi sermoni. Per ora, la mia preghiera è che possiamo tutti comprendere più che mai quanto è importante che un figlio impari ad essere veramente ubbidiente ai suoi genitori. Prego che possiamo anche comprendere quanto è importante che un figlio onori veramente suo padre e sua madre. Il fatto di veramente onorare o non onorare i genitori determinerà moltissimo l'andazzo della sua vita, e probabilmente della sua eternità.
E perciò, voi genitori: amate veramente i vostri figli, impegnatevi per il loro vero bene! Insegnate loro a veramente ubbidire, e a veramente onorare. Questo li porterà ad avere una vita benedetta da Dio. Vi esorto con tutto il mio cuore a non trascurare il vostro impegno in questo. Amate i vostri figli!
Vorrei parlare per un attimo a voi figli che siete grandi abbastanza da poter capire. È molto possibile che i vostri genitori abbiano sbagliato in tanti modi nel crescervi. Anzi, sicuramente è così, perché siamo tutti imperfetti. Ma a voi che siete grandi abbastanza da capire, dico che ormai potete decidere voi se essere ubbidiente e se onorare. Sarete voi a ricevere le conseguenze per la vita, o nel bene o nel male, perciò, vi conviene impegnarvi di cuore ad ubbidire e ad onorare i vostri genitori, per poter avere una vita benedetta da Dio.
Prego che Dio ci aiuterà a comprendere l'importanza di questi due comandamenti, e la grandezza delle benedizioni per coloro che camminano in ubbidienza a Dio in questo.
Allo stesso tempo, vorrei dire a ciascuno di noi che è un figlio di Dio di valutare che tipo di figlio siamo nei confronti del nostro Padre celeste. Siamo veramente figli ubbidienti? Onoriamo davvero Dio? Prego che la risposta sia veramente si! Prego che negli aspetti in cui manchiamo, confesseremo i nostri peccati e cresceremo. Viviamo come figli che portano gioia a Dio, perché così anche la nostra gioia sarà grande, e Dio sarà glorificato.