Uno degli aspetti più grandi dell'amore di Dio è che ci ha dato la Parola di Dio, la Bibbia. Che immenso dono, che ci mostra Dio in Cristo, ci parla dei nostri peccati, affinché possiamo confessarli, ci annuncia il perdono per mezzo di Gesù Cristo. Nella Bibbia riceviamo le preziose promesse di Dio. La Bibbia ci annuncia il nostro eterno destino con Dio. La Bibbia ci rivela tutto quello che ci serve per essere sicuri ed avere pace nel nostro cammino in questo mondo.
E quindi, conviene impegnarci a conoscere sempre di più la Parola di Dio. E perciò, oggi voglio continuare nel nostro studio dell'Epistola agli Efesini, scritta dall'Apostolo Paolo.
Negli ultimi sermoni, abbiamo considerato Efesini 5:3, che ci comanda di togliere totalmente dalla nostra vita la fornicazione, l'impurità, e l'avarizia. Finora, abbiamo considerato la fornicazione e l'impurità. Oggi, vogliamo considerare il comandamento di togliere ogni forma di avarizia dalla nostra vita.
Avarizia
Iniziamo leggendo Efesini 5:1-3 per notare l'ultimo di questi tre peccati che dobbiamo evitare totalmente nelle nostre vite, l'avarizia:
“1 Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, 2 e camminate nell’Amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave. Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi;” (Efesini 5:3 LND)
Oltre alla fornicazione e all'impurità, dobbiamo togliere completamente anche l'avarizia dalla nostra vita.
Che cos'è l'avarizia, come viene vista nel nostro mondo, e perché è così terribile agli occhi di Dio?
L'avarizia è un peccato che la nostra società innalza come un pregio. Infatti tanti credenti hanno difficoltà a capire quanto certe forme di avarizia rappresentino un grave peccato perché essa è talmente accettata nella nostra società che difficilmente la si riconosce come peccato.
Che cos'è l'avarizia? Nella nostra società la definizione di avarizia fa riferimento ad un eccessivo attaccamento al denaro, cioè, secondo il metro della società, un avaro è colui che è estremamente attaccato al denaro al punto da trascurare quasi tutto il resto. Quindi, secondo il metro della società, la maggioranza delle persone NON sono avare.
Però, per noi credenti, in questo come in ogni altro caso, ciò che importa davvero è il metro di Dio, non quello della società. Infatti, il significato biblico di avarizia è molto più profondo. La parola greca che è tradotta qui come avarizia è una forma di un sostantivo che è composto da due parole: “avere” e “più”; quindi, come radice, questa parola significa avere di più ed arriva poi ad indicare pure il desiderare di avere di più di un qualcosa. Detto semplicemente, l'avarizia è il forte desiderio di avere di più. In sé, questo non vuol dire necessariamente voler tanto, ma indica il semplice voler più di quello che uno già possiede. Certamente il denaro è l'oggetto di molta avarizia, ma l'avarizia non è limitata al desiderio di avere sempre più denaro. Uno può essere avaro per qualsiasi cosa materiale.
L'avarizia quindi è un forte desiderio ed implica il fissare i propri pensieri sull'avere di più di quello che si ha attualmente.
È importante capire che comprare qualcosa di nuovo che serve non è avarizia. Se una mia camicia si logora, e voglio andare a comprare una nuova camicia per sostituirla, non è avarizia. Similmente, se la lavatrice si rompe e la coppia va in cerca di una nuova lavatrice non significa che essi vogliono più di quello che hanno, piuttosto capiscono che hanno bisogno di sostituire la lavatrice e si adoperano per supplire al loro reale e concreto bisogno.
L'avarizia riguarda principalmente il cuore che desidera di più, solitamente un forte desiderio. È un forte desiderio di avere di più, a prescindere dal fatto che quello che si desidera serve o meno.
Tenete in mente che l'essere avaro non dipende dalla possibilità di effettivamente ottenere quello che uno desidera. Uno può desiderare costantemente, ma non avere la possibilità di adempiere i suoi desideri. L'avarizia è il forte desiderio di avere di più, a prescindere se quel desiderio si realizza o no. E perciò, l'avarizia non è sempre facilmente visibile in una persona. Essa può restare nascosta agli uomini, ma non sarà mai nascosta agli occhi di Dio.
Chi è avaro non è contento né soddisfatto di quello che ha e vuole sempre di più di quelle cose, materiali e non, che il mondo offre.
Per il mondo, volere sempre di più non è un qualcosa di negativo, anzi l'economia moderna dipende dal fatto che quasi tutti vogliono sempre di più di quanto già hanno, indipendentemente da quanto già possiedono. Quindi il mondo non vede l'avarizia come un peccato, se non solo in casi estremi. Anzi, per il mondo, quello che Dio dichiara essere avarizia è il modo di cercare soddisfazione nella vita. Basta pensare alla pubblicità, che è fatta appositamente per farci desiderare nuove cose, in modo da cercare soddisfazione nell'ottenere qualcosa di nuovo.
Anche se il mondo considera l'avarizia come cosa normale e buona, Dio invece mette l'avarizia insieme alla fornicazione e all'impurità. Quindi è un peccato estremamente grave volere di più di quanto si ha già.
Perché è Un Peccato Così Grave
Come mai è così grave volere più di quello che già si possiede, ovvero avere un forte desiderio di possedere più di quello che si ha, se non si fa del male a nessuno nel cercare di ottenerlo?
Cioè, non è difficile capire perché la fornicazione è un grave peccato e nemmeno comprendere perché lo è l'impurità. Però, ci si potrebbe domandare, per quale motivo l'avarizia è un peccato così grave?
L'avarizia è un peccato grave perché nell'avarizia, si fissa il proprio cuore sulle cose del mondo anziché su Gesù Cristo. Quindi nell'avarizia mettiamo qualcosa al posto di Gesù Cristo nel nostro cuore. Per questo l'avarizia è una forma di idolatria, proprio come si legge in Efesini 5:5.
“Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio.” (Efesini 5:5 LND)
Avarizia è idolatria, perché è avere un tesoro diverso da Gesù Cristo.
Avere veramente Gesù Cristo come Signore e Salvatore vuol dire considerarLo come il proprio tesoro. Questo è un frutto della vera salvezza. Quando uno ha veramente Gesù come tesoro, non ha spazio nel cuore per altri tesori. Ricordate la parabola che Gesù raccontò in Matteo 13:44:
“"Di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo.” (Matteo 13:44 LND)
Avere davvero Gesù come Signore vuol dire riconocerLo come un tesoro così grande che vale più di tutte le altre cose messe insieme.
È importante capire che ogni persona ama qualcosa e quello che ama diventa, in un certo senso, il suo padrone. Desideriamo quello che amiamo.
Ascoltate le parole di Cristo in Matteo 6:24. Mammona rappresenta le ricchezze materiali.
“Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona.” (Matteo 6:24 LND)
Notate che qui Gesù dà per scontato che ognuno ha un padrone.
Ognuno ha un tesoro centrale nel suo cuore, e quel tesoro è il suo padrone. Ama quel padrone. Ed è in quel tesoro, in quel padrone, che cerca la soddisfazione del proprio cuore. È evidente che non si possono amare due padroni.
Ognuno deve chiedersi, onestamente, qual'è il padrone della propria vita. È Dio, oppure è qualcosa del mondo, in questo esempio, mammona, cioè le ricchezze e le cose materiali?
Il nostro padrone è quello che amiamo. L'avarizia è amare le cose del mondo, e così, avere un forte desiderio di avere più di quello che si ha.
Troviamo un altro comandamento contro l'avarizia in 1Giovanni 2, brano che ci spiega la gravità del peccato di amare le cose del mondo, che è la base dell'avarizia. Ve lo leggo:
“15 Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui, 16 perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non è dal Padre, ma è dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.” (1Giovanni 2:15-17 LND)
Amare qualunque cosa del mondo è un grave peccato perché vuol dire che non c'è spazio nel cuore per l'amore per Dio. Questo è categorico. L'avarizia, amare le cose del mondo, rende impossibile amare Dio. O dobbiamo scegliere di amare Cristo, o dobbiamo scegliere di amare le cose del mondo.
Effettivamente, abbiamo avarizia quando cerchiamo di soddisfare il nostro cuore con qualcosa creata da Cristo, anziché con Cristo stesso. Perciò, quando amiamo le cose del mondo, chiaramente questo ci porta a desiderarle ed a desiderare di volerne sempre di più. Questa è l'avarizia e, come leggevamo prima, in Efesini 5:5, l'avarizia è una forma di idolatria. Leggo di nuovo quel versetto:
“Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio.” (Efesini 5:5 LND)
Un avaro, ovvero uno che ha avarizia nella sua vita, è un idolatra perché quello per cui uno è avaro è un idolo per lui. Esso prende il posto di Cristo nella sua vita e pertanto nessun avaro andrà in cielo.
Cristo o Le Cose del Mondo
Quando vediamo l'immenso valore di Gesù Cristo, Egli sarà il nostro tesoro, e allora, saremo contenti con quello che abbiamo delle cose materiali, o che abbiamo tanto o che abbiamo poco. Questo perché quando Cristo è il nostro tesoro, non ameremo le cose del mondo e non desidereremo averne di più. Chi vive godendo Gesù Cristo non sarà tentato a cercare la sua contentezza in quello che possiede, che non può mai veramente soddisfare, perché il suo cuore sarà pienamente soddisfatto in Cristo.
Infatti, l'avarizia è un grande inganno perché le cose del mondo non possono mai soddisfare il nostro cuore. Infatti in 1Timoteo 6:6-8 Dio ci comanda di essere contenti con quello che abbiamo perché iniziamo la vita con niente e, ugualmente, la finiremo con niente. Invece la pietà, che è una vita di riverenza verso Dio, riverenza che si può avere solamente se uno è focalizzato su Cristo, la pietà è un grande guadagno. In altre parole, vivere per Cristo, avere Cristo come tesoro, soddisfa il cuore, cosa che è impossibile cercando la soddisfazione nelle cose del mondo. E quindi, quando viviamo con gli occhi su Cristo, saremo contenti con il minimo delle cose materiali che servono. Leggo 1Timoteo 6:6-8:
“6 Ora la pietà, assieme all'essere contento, è un grande guadagno. 7 Non abbiamo infatti portato nulla nel mondo, ed è chiaro che neppure possiamo portarne via nulla, 8 ma quando abbiamo di che mangiare e di che coprirci, saremo di questo contenti.” (1Timoteo 6:6-8 LND)
Se Cristo è il nostro tesoro, vivremo con pietà. Allora, possiamo essere pienamente contenti, avendo abbastanza per sopravvivere. Questa è la vita sovrabbondante, la vita di vera gioia.
Troviamo un altro comandamento simile in Ebrei 13:5:
“Nel vostro comportamento non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: "Io non ti lascerò e non ti abbandonerò".” (Ebrei 13:5 LND)
Quando consideriamo l'infinito valore di Cristo, e che per mezzo suo abbiamo la promessa di avere sempre Dio con noi, è assurdo amare il denaro. L'unica risposta giusta è di essere contenti con quello che abbiamo, gioendo in Cristo, e fidandoci di Dio.
In Luca 12, Cristo ci avverte del pericolo dell'avarizia, spiegando che la vita, la vera vita, non consiste in quanto uno possiede. Leggo Luca 12:15.
“Poi disse loro: "Fate attenzione e guardatevi dall’avarizia, perché la vita di uno non consiste nell’abbondanza delle cose che possiede".” (Luca 12:15 LND)
Avere più cose, che è il desiderio della persona avara, non può mai soddisfare il cuore. Dio non ci ha creato per le cose, e la vita non consiste nell'abbondanza delle cose che uno possiede. L'avarizia è un terribile inganno. Promette quello che non può mai dare.
L'avarizia non è legata alle ricchezze
Solo per rendere chiaro, ricordate che uno che è avaro non desidera necessariamente cose di grande valore. Certamente un avaro potrebbe desiderare cose di grande lusso, per esempio, oggetti costosissimi come una Ferrari o una grande villa. Però un altro avaro potrebbe desiderare sempre cose più piccole. Una donna avara potrebbe desiderare vestiti costosi, mentre un'altra donna avara potrebbe desiderare vestiti che costano poco. Eppure, entrambe sono avare.
Ricordate perciò che l'essere avaro non è legato al valore delle cose desiderate, piuttosto, l'avarizia è il desiderio di avere di più. Essere avaro non vuol dire che uno riesca mai ad ottenere quello che desidera. L'avarizia è il desiderio di avere di più, che l'oggetto sia qualcosa di piccolo o qualcosa di grande, che si realizzi quel desiderio oppure no.
Vediamo questo desiderio in modo palese nelle varie lotterie e giochi d'azzardo, in cui persone giocano, sperando di vincere, anche se non vincono mai. Lo vediamo quando la gente corre dietro i concorsi nei supermercati con la possibilità di vincere qualcosa, anche piccola. Il cuore peccaminoso dell'uomo desidera sempre di più. L'avarizia è un peccato molto diffuso. Ed è molto terribile, perché è idolatria.
Vediamo l'avarizia nella nostra società nel fatto che quasi tutti stanno continuamente pensando a nuovi prodotti che vorrebbero avere. Una persona tipica ha sempre qualcosa di nuovo che vorrebbe avere. Vediamo questo palesemente nei bambini. Non importa quanto hanno, desiderano sempre qualcosa di nuovo, eppure, quando ricevono qualcosa di nuovo, ben presto cominciano a desiderare qualcos'altro. Questa è l'avarizia!
Vediamo l'avarizia nella passione di andare a vedere quello che c'è di nuovo nei negozi, non perché c'è un bisogno, ma solo per sognare. Oppure, uno può guardare le novità nei siti di vendita in Internet. Si possono sfogliare riviste che parlano di prodotti che uno desidera.
L'avarizia spinge la mente a pensare a cose nuove, non perché realmente servono, ma perché il cuore brama senza essere mai soddisfatto. Certamente, siamo tutti bravi a fare ragionamenti convincendoci che ci serve quello che desideriamo. Ma in realtà, spesso è solo un desiderio nato dall'avarizia.
In un certo senso, l'avarizia è simile ad un uomo che ha piacere a guardare le donne. Ha già una moglie meravigliosa a casa, ma è tentato sempre a sognare di più. Chiaramente, questo è un terribile peccato contro la moglie, come l'avarizia è un terribile peccato contro Gesù Cristo, disprezzando il valore di Cristo.
Oh che possiamo ricordare che un cuore pieno di avarizia non può avere Cristo come tesoro, perché non si possono amare due padroni. L'avarizia è idolatria. È un peccato da odiare.
Come Fare Quando Riconosciamo L'Avarizia
Che cosa dobbiamo fare quando riconosciamo di avere l'avarizia nel nostro cuore? Come dobbiamo agire, riconoscendo questo terribile peccato in noi? Ricordiamo, come dichiara il nostro versetto, Efesini 5:3, che non deve nemmeno essere nominata fra di noi.
“Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi;” (Efesini 5:3 LND)
Insieme alla fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia devono essere nemmeno nominate fra di noi. In altre parole, non dobbiamo avere alcuna traccia di questi peccati nella nostra vita. Questo è perché siamo figli di Dio e Dio è santo. Evitare questi peccati fa parte dell'imitare il nostro Dio, davanti al quale staremo per tutta l'eternità, in santità.
Quindi, quando ci troviamo con l'avarizia nel nostro cuore, come dobbiamo rispondere?
A volte, quando riconosciamo che un comportamento o un atteggiamento è un peccato, abbiamo la tendenza ad ammettere che è sbagliato ed a sforzarci a non farlo più. Sembra una buona strada, ma in realtà, Dio non ci comanda di fare così. Questo perché i nostri sforzi non possono mai bastare per veramente superare il peccato.
Impegnarci a superare un peccato non ci purifica dall'impurità nella nostra vita. Dio non ci comanda solo di ammettere i nostri peccati per poi cercare di migliorare da noi stessi. Piuttosto, Dio ci comanda di confessare i nostri peccati.
Perciò, quando riconosciamo qualunque peccato nella nostra vita, come per esempio l'avarizia, dobbiamo confessarlo. Dobbiamo riconoscere che è un grave peccato e confessarlo.
Non basta riconoscere che è sbagliato e dire a noi stessi che dobbiamo smettere di comportarci così. Dobbiamo confessarlo a Dio come peccato. Solo così Dio ci perdona e ci purifica.
Poi, con la forza che viene da Dio, dobbiamo combattere la nostra carne, per non lasciare spazio nel cuore all'avarizia.
Alla luce di quanto l'avarizia fa parte della nostra società, camminare in santità in questo campo, come in tanti altri campi, vuol dire necessariamente vivere in modo molto diverso dal mondo in cui ci troviamo. Per tanti credenti, vuol dire vivere molto diversamente da quello che è stato normale finora.
La Chiave Per Togliere L'Avarizia
Visto che l'Avarizia è così parte del mondo in cui viviamo, e spesso, è così parte della nostra vita, come possiamo togliere l'avarizia dalla nostra vita, oltre a veramente confessarla di cuore? Come possiamo essere liberi da questo peccato che distrugge l'anima?
Dobbiamo capire che se solo togliamo l'avarizia oggi, e non facciamo altro, ritornerà domani. Non possiamo lasciare un vuoto nella nostra vita. Non possiamo togliere il desiderio di avere più cose, senza sostituirlo con un desiderio per qualcosa di un valore molto più grande di tutto quello che desideravamo prima.
Questo è perché il nostro cuore non può restare vuoto. O lo riempiamo con Gesù Cristo oppure il nostro desiderio sarà per le cose del mondo e allora saremo colpevoli del terribile peccato dell'avarizia o di qualche altro peccato.
Perciò, l'unica vera cura per l'avarizia è riempire il nostro cuore con Gesù Cristo. Questa è l'unica vera chiave per superare l'avarizia, come ogni altro peccato. Dobbiamo vedere sempre di più di Cristo. Dobbiamo vederLo come il nostro prezioso e meraviglio Salvatore che Egli è.
Dobbiamo vedere di più di quella che era la nostra condizione prima che Dio ci ha salvati. Solo così, possiamo capire di più l'immenso valore del sacrificio di Cristo per noi.
Dobbiamo ricordare e meditare sulle benedizioni che abbiamo in Cristo. In Efesini 1:3 leggiamo che abbiamo ogni benedizione spirituale in Cristo. È importante pensare a queste benedizioni. Solo come esempio, abbiamo le meravigliose promesse di Dio, le quali hanno il loro sì ed amen in Gesù Cristo. Abbiamo accesso al trono della grazia, perché Gesù è il nostro Sommo Sacerdote. Questo accesso ci provvede l'aiuto che serve in ogni prova. Abbiamo perdono quando confessiamo i nostri peccati, perché Gesù è il nostro Avvocato alla destra del Padre. Senza di Lui, non ci sarebbe perdono, ma grazie a Dio, abbiamo Cristo come Avvocato.
Abbiamo sicurezza nelle prove, perché ogni autorità in cielo ed in terra è stata data a Gesù Cristo. Abbiamo la promessa che Dio risponderà ad ogni nostra preghiera fatta nel nome di Gesù. Abbiamo la certezza che Gesù ci porterà con Sé quando finisce la nostra vita su questa terra. Questo è solo un piccolo elenco. Per vedere più di Cristo, dovremmo pensare spesso e profondamente alle meravigliose benedizioni che abbiamo in Cristo.
Inoltre, per avere i nostri cuori pieni di Cristo, e quindi, soddisfatti, dobbiamo abbondare nel ringraziamento a Dio. Abbiamo tanti motivi per ringraziare Dio, quindi, impegniamoci ad avere una vita che trabocca di ringraziamento.
Per avere un cuore pieno di Cristo dobbiamo anche adorare Dio, ogni giorno. Per quanto possiamo essere attirati dalle cose del mondo, in realtà, nulla sulla terra può mai soddisfare il nostro cuore, perché siamo stati creati per l'eternità. Perciò, è fondamentale vivere già oggi con i nostri occhi in avanti, aspettando il ritorno di Cristo. Oltre a darci grande gioia, questo ci permetterà di vedere l'inganno dell'avarizia, e la futilità di quello che il mondo considera di valore.
Solo così possiamo superare il peccato dell'avarizia. Vivendo così, focalizzando i nostri pensieri su Cristo, ci porta ad avere una vita ricca, una vita benedetta, una vita con vittoria sul peccato, una vita in cui portiamo frutto che dura per l'eternità.
Quindi
Prima di chiudere, vorrei fare qualche altro commento importante.
Come in ogni altro campo della vita, la brutta compagnia corrompe i buoni costumi. Se noi passiamo il tempo con altri mentre stanno focalizzando e parlando di quello che desiderano avere, man mano la loro influenza può suscitare avarizia in noi.
Quindi, vogliamo evitare quel contatto che ci porta a passare il tempo con gli altri in cui la loro avarizia è parte del rapporto con noi. Per quanto possiamo superare ogni peccato in Cristo, è anche vero che se ritorniamo a passare il tempo con quel peccato, nella forma di brutta compagnia, possiamo ricadere in qualsiasi peccato che abbiamo superato. Quindi, dobbiamo stare attenti alla nostra compagnia.
Questo vale anche per quelle situazioni che ci possono tentare. Per esempio, se io sono stato appassionato di tecnologia, dovrei stare in guardia a non passare il tempo ritornando ai siti o alle pubblicità che mi portavano a desiderare sempre più tecnologia.
Un ricordo importante
Prima di chiudere, voglio menzionare qualcosa che abbiamo già visto ripetutamente in Efesini e che è importante tenere in mente. Certamente dobbiamo togliere i peccati dalla nostra vita. Però non è, e non deve essere un peso agire in questo modo, piuttosto, dobbiamo vederlo per quello che è: un immenso privilegio. È un privilegio perché Dio ci ha salvati dalle tenebre e ci ha portati nel Suo regno di luce. È un privilegio perché Dio ci sta preparando per passare l'eternità nella Sua presenza, in santità nell'amore.
Dio ci ha dato un nuovo cuore e ci ha dato il privilegio immenso di godere della comunione con Dio stesso. Prima eravamo schiavi dei nostri peccati, ora siamo stati liberati per camminare in novità di vita.
Perciò, quando togliamo l'avarizia, ed anche l'impurità e la fornicazione, e dobbiamo toglierli se siamo veramente salvati, dobbiamo riempire lo spazio da esse lasciato nel nostro cuore con le meravigliose cose di Dio. Dobbiamo focalizzarci su Gesù Cristo e trovare la nostra gioia in Lui. Dobbiamo ricordarci sempre che siamo figli amati di Dio, dobbiamo ricordare l'amore di Gesù Cristo per noi. Solo così possiamo camminare in santità, escludendo questi peccati abominevoli dalla nostra vita.
Certamente, nel nostro cammino, a volte sarà difficile comportarsi in questo modo. È difficile togliere qualcosa dalla nostra vita che fa parte di essa da anni. È difficile cambiare il nostro modo di parlare, cambiare il modo di vestirsi, cambiare il modo di pensare, il modo di passare il tempo. È difficile abbandonare quello che è stato il desiderio del cuore per anni. Però è un immenso privilegio appartenere a Dio e lo è pure il camminare in novità di vita.
Oh che Dio apra i nostri occhi per vedere sempre di più l'immensità del privilegio di essere figli amati di Dio, affinché possiamo desiderare con tutto il cuore di camminare in assoluta santità, come atto di amore per il nostro Padre celeste. Come parte di questo, togliamo dalla nostra vita ogni forma di avarizia mettendo al suo posto il desiderio di avere una maggiore comunione con Dio. Viviamo guardando al nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, l'Unico che può soddisfare i nostri cuori. Grazie a Dio per Gesù Cristo!