Gesù ci cura! Gesù ci cura spesso senza che ce ne rendiamo conto! Nell'ultimo sermone abbiamo iniziato a considerare Efesini 4:11, dove si parla di certi uomini di Dio come doni per la Chiesa. Questi uomini sono uno dei mezzi principali attraverso il quale Gesù Cristo cura la propria Chiesa. Leggo di nuovo Efesini 4:11:
“Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori,” (Efesini 4:11 LND).
Nell'ultimo sermone abbiamo considerato gli apostoli e i profeti. Abbiamo visto che sono stati usati da Cristo nella prima generazione della Chiesa per fondare la Chiesa e per impostarla bene. Tramite loro, Cristo ci ha dato la Sua dottrina, cioè quella che abbiamo oggi nel Nuovo Testamento. Siamo riccamente benedetti da quello che Cristo ha fatto per noi tramite gli apostoli e i profeti di quella prima generazione. E, come abbiamo visto, al giorno d'oggi non ci sono gli apostoli e i profeti.
Oggi vogliamo continuare a considerare questo versetto, esaminando il ruolo degli evangelisti ed anche quello dei pastori-dottori. Entrambi sono tipologie di uomini che troviamo attualmente operanti e che Cristo usa per curare le Sue pecore!
Ruoli simili
Prima di considerare il ruolo degli evangelisti, è utile sapere che gli evangelisti sono gli uomini che Cristo usa per fondare e curare nuove Chiese, mentre i pastori-dottori sono gli uomini che Cristo usa per curare le Chiese già fondate.
Perciò, entrambi svolgono un ruolo molto simile in quello che fanno. Devono allora avere un cuore simile e le stesse qualifiche.
Quindi, mentre consideriamo il ruolo e le responsabilità dell'evangelista, tenete in mente che questa è la cura che è servita e serve alla Chiesa, sia all'inizio della Sua fondazione, sia negli anni successivi. Ogni Chiesa ha bisogno di questo tipo di cura. Ogni credente ha bisogno di questo tipo di cura. All'inizio Cristo cura i credenti tramite gli evangelisti, successivamente lo fa tramite i pastori-dottori.
Gli evangelisti
Consideriamo ora la vita e il ruolo degli evangelisti. Come dono agli uomini, Cristo ha dato certi Suoi servi come evangelisti.
Possiamo capire molto di quello che è un evangelista e quello che fa da ciò che l'apostolo Paolo dice a Timoteo e Tito. Questi due uomini aiutavano Paolo, entrambi avendo lo stesso ministero, ed erano evangelisti, come leggiamo in 2Timoteo 4:5, in cui Paolo esorta Timoteo a svolgere l'opera dell'evangelista. Ve lo leggo:
“Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, fa’ l’opera di evangelista e adempi interamente il tuo ministero.” (2Timoteo 4:5 LND).
Per capire la vita e il ministero dell'evangelista, leggiamo alcune delle esortazioni che Paolo faceva a Timoteo e Tito. Questi brani ci aiuteranno a capire come Cristo ci cura tramite questi uomini e, dopo di loro, tramite i pastori-dottori. Chiaramente, se Cristo ci provvede questo tipo di cura, vuol dire che ne abbiamo bisogno.
Come ho già detto, osservando il ministero di Timoteo e Tito, comprendiamo che gli evangelisti sono uomini che Cristo usa per evangelizzare in una nuova zona, per stabilire nuove Chiese, per curare i credenti in queste nuove Chiese e per costituire anziani in queste nuove Chiese, anziani che, per conto loro, porteranno avanti la cura dei credenti negli anni.
(1) Stile di vita, integrità
Leggo 1Timoteo 1:18,19 per capire come deve essere un evangelista. In realtà, questa descrizione si applica anche ai pastori-dottori:
“18 Ti affido questo incarico, o figlio Timoteo, in accordo con le profezie fatte in precedenza a tuo riguardo, perché tu conduca in virtù di esse un buon combattimento, 19 avendo fede e buona coscienza, poiché alcuni, avendola rigettata hanno fatto naufragio nella fede.” (1Timoteo 1:18-19 LND).
L'opera di evangelista è un buon combattimento che egli fa per la gloria di Dio. Deve avere fede e buona coscienza, ovvero, in altre parole, deve vivere in tal modo da essere un esempio che gli altri possono seguire. Inoltre deve essere ben nutrito dalla Parola di Dio, curando per primo se stesso. Leggo le parole di Paolo in 1Timoteo 4:6:
“Proponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon ministro di Gesù Cristo, nutrito nelle parole della fede e della buona dottrina, che hai seguito da vicino.” (1Timoteo 4:6 LND).
Gli uomini che Cristo ammette come guide della Chiesa devono conoscere ed essere attaccati alla sana dottrina. Non basta credere a ciò che hanno sentito dire da altri riguardo alle cose di Dio, piuttosto hanno bisogno di essere nutriti della Parola per conto loro e, sempre per conto loro, devono conoscere le dottrine dalla Bibbia, studiandole e meditandole con attenzione. Chiaramente, se la generazione precedente aveva studiato la Bibbia per conto suo, essi conosceranno le stesse dottrine e le matureranno attraverso il loro personale studio e la loro personale meditazione della Parola di Dio. Infatti, ogni generazione ha bisogno di nutrirsi direttamente della Bibbia stessa.
Anche 1Timoteo 4:11-16 descrive come l'evangelista deve vivere in prima persona quello che insegna in base all'ammaestramento della Bibbia. Leggo 1Timoteo 4:11-16:
“11 Comanda queste cose ed insegnale. 12 Nessuno disprezzi la tua giovinezza, ma divieni esempio ai fedeli nella parola, nella condotta, nell’amore, nello Spirito, nella fede e nella castità. 13 Applicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento, finché io venga. 14 Non trascurare il dono che è in te che ti è stato dato per profezia, con l’imposizione delle mani da parte del collegio degli anziani. 15 Adoperati per queste cose e dedicati ad esse interamente, affinché il tuo progresso sia manifesto a tutti. 16 Abbi cura di te stesso e dell’insegnamento, persevera in queste cose perché facendo così, salverai te stesso e coloro che ti ascoltano.” (1Timoteo 4:11-16 LND).
In questo brano vediamo che l'evangelista ha un ruolo di autorità, una autorità che gli è stata delegata perché la Chiesa appartiene a Gesù Cristo. Cristo dirige il Suo popolo tramite gli uomini che Egli stesso ha stabilito e ha donato.
Questo brano ci insegna che l'evangelista deve essere di esempio per i credenti. L'evangelista deve essere un esempio nella parola, nella condotta, nell'amore, nello spirito, nella fede e nella castità, che noi chiameremmo purezza. Non basta essere apprezzato dagli altri, non basta conoscere la dottrina, ma un evangelista deve essere qualcuno che è di esempio con la sua vita. Più di qualsiasi cosa, la Chiesa ha bisogno di uomini che possono essere un esempio vivente di Gesù Cristo. Chiaramente, nessuno è perfetto, eppure, nel piano di Dio, in ogni Chiesa ci saranno uomini che hanno un cammino integro e corretto, che rispecchiano molto Cristo in ogni campo della vita. Questo deve essere proprio di chi ricopre il ruolo dell'Evangelista, come anche di coloro cui viene delegato il ruolo di anziani, chiamati in Efesini 4:11 pastori-dottori.
Notiamo in questo brano di 1Timoteo che, oltre ad essere un esempio per gli altri, l'evangelista deve applicarsi alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento. In altre parole, il ministero dell'evangelista è strettamente legato alla Parola di Dio. La Parola di Dio è centrale nella cura del popolo di Dio. È per mezzo della Sua Parola che Dio ci guida, ci consola, ci ammonisce e si rivela a noi. Perciò, gli uomini che devono curare il popolo di Dio devono essere ben fondati nella Parola di Dio, la quale diventa lo strumento principale che usano. All'inizio questi uomini sono gli evangelisti, poi, negli anni, sono i pastori-dottori.
(2) Essere dedicato all'opera
Un altro aspetto dell'evangelista è che egli deve essere dedicato all'opera. Notate le parole di Paolo a Timoteo nei vv.15,16 di 1Timoteo 4:
Adoperati per queste cose e dedicati ad esse interamente, affinché il tuo progresso sia manifesto a tutti. 16 Abbi cura di te stesso e dell’insegnamento, persevera in queste cose perché facendo così, salverai te stesso e coloro che ti ascoltano.(1Timoteo 4:15,16 LND).
Come evangelista, Timoteo doveva adoperarsi e dedicarsi interamente all'opera di Dio. Anche altri brani ci dimostrano che gli uomini che Cristo usa per curare la Sua Chiesa devono essere totalmente dedicati a quest'opera, devono considerarsi soldati arruolati nell'esercito di Dio, sotto la guida del loro comandante e non devono lasciarsi distrarre da altre cose. Anche qui vediamo il cuore di Gesù Cristo nel curarci. Gesù Cristo è il nostro buon pastore e ci provvede una cura giusta.
(3) Insegnare correttamente la Parola
L'evangelista e, dopo di lui, i pastori-dottori, devono insegnare la Parola di Dio in modo corretto, il che richiede grande diligenza. Vi leggo le parole di Paolo a Timoteo in 2Timoteo 2:15:
“Studiati di presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che esponga rettamente la parola della verità.” (2Timoteo 2:15).
La parola qui tradotto come “studiati” vuol dire applicarsi con diligenza. Perciò, un evangelista, come anche un anziano, deve applicarsi con diligenza per capire ed insegnare rettamente la Parola della Verità, la Parola di Dio. Non basta insegnare come uno pensa sia corretto, non basta insegnare alla buona, Cristo vuole che la Sua Parola sia insegnata con cura, affinché le pecore sappiano bene di Lui e comprendano come camminare nella via giusta. Così il Suo gregge sarà ben curato e adeguatamente protetto.
Alla luce di questo, ogni evangelista, come anche ogni anziano della Chiesa, deve impegnarsi molto seriamente per capire correttamente la Parola di Dio prima di insegnarla.
Andando avanti in 2Timoteo, troviamo un'altra esortazione da parte di Paolo a Timoteo in cui riconosciamo quanto la Parola di Dio è centrale nella cura delle pecore. Leggo 2Timoteo 4:1-2:
“1 Ti scongiuro dunque davanti a Dio e al Signore Gesù Cristo, che ha da giudicare i vivi e i morti, nella sua apparizione e nel suo regno: 2 predica la parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, rimprovera, esorta con ogni pazienza e dottrina.” (2Timoteo 4:1-2).
Uno che cura le pecore di Dio deve predicare la Parola e insistere su quelle verità al tempo giusto e al tempo meno opportuno, ovvero, sia che venga accolto bene, sia che non venga accolto bene. Deve predicare la Parola per riprendere, rimproverare, esortare. Deve fare tutto questo con ogni pazienza perché non sempre le persone vorranno sentire. E deve anche esortare con ogni dottrina, in altre parole, le esortazioni devono essere sempre basate sulle dottrine della Parola di Dio.
Un altro versetto che dice la stessa cosa è quello scritto da Paolo a Tito:
“Ma tu parla di cose che siano conformi alla sana dottrina:” (Tito 2:1 LND).
La Parola di Dio deve essere centrale ed è fondamentale nella cura delle pecore di Cristo.
(4) Essere un buon soldato
Curare le pecore di Dio è costoso e porta anche sofferenza. Leggo 2Timote 4:5:
“Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, fa’ l’opera di evangelista e adempi interamente il tuo ministero.” (2Timoteo 4:5 LND).
Un evangelista, come anche i pastori-dottori, deve essere pronto a sopportare le sofferenze. È costoso curare le pecore, ma è quello che Cristo richiede, perché le pecore sono preziose per Lui.
(5) Esercitare l'Autorità
Parlando del ruolo degli evangelisti e, dopo di questi, dei pastori-dottori, a loro Cristo delega l'autorità nella Chiesa. Vediamo questo per esempio in 1Timoteo 1:3:
“Come ti esortai quando andai in Macedonia, rimani in Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse,” (1Timoteo 1:3 LND).
Vediamo qui che Timoteo doveva avere un ruolo di autorità per proteggere questa giovane Chiesa contro alcuni che insegnavano dottrine sbagliate. Anche a Tito, Paolo dichiara che egli deve avere autorità. Leggo Tito 2:15:
“Insegna queste cose, esorta e riprendi con ogni autorità. Nessuno ti disprezzi,” (Tito 2:15 LND).
Una parte importante della cura di Cristo per la Sua Chiesa è che ci siano degli uomini stabiliti da Lui che esercitino l'autorità che viene da Cristo, autorità che serve per proteggere la Chiesa da coloro che insegnano dottrine sbagliate, da coloro che creano divisioni e dai disordinati.
(6) Provvedere per la prossima generazione
Passo ora a 2Timoteo 2:1-2 in cui Paolo esorta Timoteo, come evangelista, a far tramandare le verità alle generazioni successive. Leggo:
“1 Tu dunque, figlio mio, fortificati nella grazia che è in Cristo Gesù; 2 e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri.” (2Timoteo 2:1-2 LND).
In questi versi vediamo un principio importante. Timoteo, l'evangelista, doveva affidare le verità della fede, che aveva imparato da Paolo, a uomini fedeli, che potevano, per conto loro, insegnarle alla generazione successiva. Chiaramente questo implica che Timoteo doveva trovare e preparare questi uomini fedeli, riconoscendo quali erano fedeli. Qui vediamo che, nel piano di Gesù Cristo per la Sua Chiesa, le verità vengono trasmesse di generazione in generazione ed ogni generazione prepara quella successiva. Vediamo quindi che un uomo fedele non inventa le sue dottrine per conto suo, ma è attento nel riconoscere le verità che sono state riconosciute e tramandate dagli apostoli. Chiaramente, tali verità devo venire esclusivamente dalla Bibbia.
Ruolo specifico dell'evangelista
Passando ora alla lettera dell'apostolo Paolo a Tito, troviamo un'esortazione che ci aiuta a comprendere meglio qualcosa del ruolo specifico dell'evangelista. Paolo aveva fondato delle Chiese sull'isola di Creta. Però doveva lasciare l'isola prima di aver completato l'opera di stabilire tali Chiese. Perciò ha lasciato Tito per completare quest'opera. In questo brano vediamo una delle responsabilità principali che Tito aveva come evangelista. Leggo Tito 1:5:
“Per questa ragione ti ho lasciato a Creta, affinché tu metta ordine alle cose che restano da fare e costituisca degli anziani in ogni città, come ti ho ordinato;” (Tito 1:5 LND).
Una parte fondamentale dello stabilire una nuova Chiesa è quella di costituire anziani in quella Chiesa. Una volta costituiti degli anziani, essi possono portare avanti questa procedura. Il ruolo dell'evangelista è quello di fondare e stabilire la Chiesa per poi riconoscere gli uomini preparati da Dio e costituirli anziani di quella Chiesa, avendo affidato loro le verità di Dio.
In questo vediamo parte della cura perfetta che Gesù Cristo ha per le Sue pecore.
Pastori e dottori
Passiamo ora a considerare i pastori-dottori. Torniamo quindi al nostro versetto di Efesini 4:11. Lo leggo ancora:
“Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori,” (Efesini 4:11 LND).
Conformemente a quanto stiamo vedendo, come doni agli uomini, Gesù ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori. Arriviamo ora a considerare i pastori e dottori.
Come ho già detto in precedenza, moltissimo di quello che sono e di quello che fanno gli evangelisti, lo sono e lo fanno pure i pastori-dottori. La differenza sta nel fatto che gli evangelisti hanno il ruolo del fondare e non sono legati ad una Chiesa sola. Invece i pastori-dottori appartengono alla Chiesa locale e adempiono il loro ministero in quella Chiesa.
Troviamo evangelisti che operano da soli, come Timoteo e Tito, mentre nella Bibbia vediamo i pastori-dottori sempre come una pluralità di persone.
Come ho già menzionato nell'ultimo sermone, in greco si usa l'articolo prima di apostoli, prima di profeti, prima di evangelisti e poi, solo una volta, prima di pastori e dottori insieme. Questo significa che pastori e dottori sono due titoli per la stessa classe di uomini. Questi uomini hanno due incarichi. Nel Nuovo Testamento troviamo che questi stessi uomini vengono chiamati anche vescovi e pure anziani. Quindi, se un brano parla di anziani o parla di vescovi o parla di dottori, esso fa riferimento agli stessi uomini, uomini che Gesù Cristo ha dato per curare la Chiesa locale. Vediamo ancora la cura che Gesù Cristo ha per noi, donandoci dei pastori-dottori, per esempio in Atti 20:17-28 o in Tito 1:5-7 che potete leggere tranquillamente per conto vostro, constatando quanto sto dicendo.
Ancora, pure Efesini 4:11 dichiara che Gesù Cristo ha dato pastori e dottori. La parola che rendiamo con il termine di pastori è una parola greca che vuol dire uno che cura il gregge e provvede protezione, guida e cibo; vuol dire anche chi governa, nel senso di guidare e dirigere il popolo curato da lui; nel suo significato c'è l'idea che le pecore seguono la sua guida e lo riconoscono come tale. Egli si dedica al bene delle pecore, le protegge dai pericoli, dai nemici e le guida per avere il cibo e l'acqua che serve per la loro crescita.
Usato nel senso spirituale, nella Chiesa, i pastori sono gli uomini che fanno questo con le pecore di Cristo. Provvedono la cura, il cibo e la protezione di cui i credenti hanno bisogno.
Invece, la parola greca che viene tradotta dottori è la parola “didaskalos”, da cui deriva la nostra parola didattica. Essa descrive uno che insegna. Questa parola viene usata come titolo per Gesù circa 40 volte nel Nuovo Testamento, in quanto Egli è il vero Maestro. Insegnare vuol dire trasmettere conoscenza, fare capire, istruire. Vuol dire aiutare altri a capire e conoscere qualcosa.
Come abbiamo già visto quando abbiamo considerato l'incarico dell'evangelista, la vita cristiana è fondata sulla verità di Dio: chi è Dio, chi è Cristo Gesù, chi siamo noi, che cos'è il nostro peccato, qual è la condanna per il peccato, come ottenere il perdono, qual è la via di Dio. Quindi, per vivere la vita cristiana, per avere fede in Dio, per crescere in Cristo, serve assolutamente conoscere la verità di Dio che troviamo nella Bibbia. Avremo sempre più da imparare delle verità di Dio e perciò non smettiamo mai di avere bisogno di chi ci insegna queste cose. Inoltre, anche se già conosciamo certe cose, abbiamo bisogno che esse ci vengano ricordate, come Pietro dichiara in 2Pietro 1:12-15, dove egli parla dal fatto che continuerà ad insegnare loro le verità di Dio nonostante che questi già conoscevano tali verità, perché avevano bisogno che esse venissero loro ricordate. Vi leggo 2Pietro 1:12-15:
“12 Perciò non tralascerò di ricordarvi del continuo queste cose, benché le conosciate già e siate saldi nella verità che ora avete. 13 Ma ritengo giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti ricordandovi queste cose, 14 sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come me l’ha dichiarato il Signor nostro Gesù Cristo. 15 Ma farò in modo che, anche dopo la mia dipartita, voi possiate sempre ricordarvi di queste cose.” (2Pietro 1:12-15 LND).
Ci serve insegnamento finché siamo su questa terra. Gesù Cristo ci ha provveduto questo insegnamento tramite i pastori e dottori.
Quindi, riassumendo, i pastori-dottori curano i credenti di una Chiesa locale, provvedendo loro più o meno la stessa cura che gli evangelisti provvedono in una Chiesa nascente finché non ci sono in Essa pastori-dottori. Essi proteggono i credenti da falsi insegnamenti di cui il mondo è purtroppo pieno. Guidano i credenti a pascoli verdeggianti, ovvero si impegnano a provvedere l'insegnamento di cui le pecore hanno bisogno. Provvedono loro la cura di cui hanno bisogno con un insegnamento personalizzato, quando uno di essi si trova in una situazione in cui ha necessità di comprendere cosa insegna Dio per quanto riguarda quella situazione. Esortano, riprendono chi va fuori strada e combattono contro le false dottrine.
La necessità di seguire questa guida
Ci sarebbe molto ancora da poter dire, infatti, nella serie di sermoni denominata “la Chiesa”, che abbiamo preparato alcuni anni fa e che sono ancora disponibili sul sito, (www.aiutobiblico.org/sermoni/chiesa.html) abbiamo considerato molto a fondo le qualifiche e il ruolo degli anziani, nonché il loro ministero di curare i credenti. Quando una Chiesa ha come anziani gli uomini che Cristo ha scelto, uomini che hanno le qualifiche che Dio stabilisce e quando questi uomini svolgono il ministero che Cristo ha stabilito per loro, la Chiesa viene curata in modo stupendo.
Ora, in questo e nell'ultimo sermone, in cui si è considerato quanto scritto in Efesini 4:11, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sui quattro tipi di uomini che Cristo ha dato alla Chiesa, cioè quelli che Egli ha dato all'inizio per fondarla, gli apostoli e i profeti, poi, in quei casi in cui non c'è ancora la Chiesa, gli evangelisti, e, infine, nelle Chiese stabilite, i pastori e dottori. È molto evidente che Gesù Cristo ha provveduto e continua a provvedere la cura giusta per la Sua Chiesa, di cui noi facciamo parte.
Tutto questo è legato a quello che Dio ci promette in Ebrei 13:5:
“Io non ti lascerò e non ti abbandonerò.” (Ebrei 13:5).
È importante capire che una parte della cura di Gesù, una cura perfetta, è tramite gli uomini che Egli ci ha donato. Anche se gli apostoli e i profeti vivevano tanti anni fa, stiamo ancora traendo immenso beneficio dal loro ministero. Stiamo anche traendo beneficio dagli evangelisti che Cristo ha dato alla Chiesa nei secoli. E poi, dove ci sono anziani o, come vengono chiamati qui, pastori-dottori, che svolgono il loro ministero come Dio comanda, si gode di un'immensa benedizione da parte di Cristo.
Quindi, capire meglio questo versetto ci dà motivo di ringraziare Dio per la cura che Gesù Cristo ha per noi tramite questi uomini. Gesù ci cura perfettamente!
Capire questo versetto ci permette anche di capire che seguire Gesù Cristo vuol dire seguire gli uomini che Egli ha dato per curarci. Egli è il capo della Chiesa, Egli ha dato questi uomini per curare le Sue pecore. Se una pecora dovesse scegliere di non seguire la guida di questi uomini, di non avvalersi della loro cura, sarebbe un rifiutare non degli uomini, ma un dono di Gesù Cristo stesso, perché è stato Gesù a stabilire questi uomini.
Un brano che parla di questo è Ebrei 13:17, che è un comandamento e ci spiega l'importanza della cura di questi uomini. Ve lo leggo:
“Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio.” (Ebrei 13:17 LND).
I credenti sono comandati di ubbidire ai loro conduttori e a sottomettersi a loro. A questi ultimi invece viene chiesto di rendere conto delle anime delle pecore che hanno da curare. Gesù Cristo ha stabilito che questi uomini hanno una responsabilità così grande che dovranno rispondere direttamente a Lui per le anime delle persone che sono state affidate alla loro cura.
Avvaliamoci della cura che Cristo ci dà tramite gli apostoli e i profeti, seguendo fedelmente l'insegnamento degli apostoli, la dottrina che Cristo ha dato ai Suoi apostoli e che noi abbiamo nel Nuovo Testamento. Riconosciamo e consideriamo preziosa la Chiesa, perché è il corpo di Cristo, che Egli ha fondato sugli apostoli e i profeti.
Riconosciamo l'importanza degli evangelisti, per quelle zone dove ancora manca la Chiesa. Impegniamoci a riconoscere uomini chiamati a questo ministero e a sostenerli nel loro ministero affinché ci possono essere più Chiese in più zone.
E poi, quando ci sono pastori-dottori, impariamo a stimare questi uomini, a seguire la loro guida e ad apprezzare la cura che essi hanno per noi. Preghiamo per gli uomini che Dio ha posto sopra di noi ed incoraggiamoli, sosteniamoli e apprezziamoli.
Preghiamo che Dio possa provvedere altri uomini qualificati per svolgere questo ministero così importante! Incoraggiamo gli uomini ad avere un cuore desideroso di essere usati da Cristo per curare la Chiesa così. Allo stesso tempo, stiamo attenti come Chiesa a non riconoscere un uomo come pastore-dottore se non ha le qualifiche che Dio ci dà nella Bibbia. Così avremo la cura che Cristo intende per noi.
Gli uomini possono rovinare le cose
Prima di chiudere, è importante sottolineare che gli uomini possono disubbidire a Cristo in questo campo.
Certamente, nello stesso modo in cui un credente può scegliere di camminare in disubbidienza a Cristo e subirà le brutte conseguenze della sua scelta, una Chiesa locale o anche una denominazione, che è qualcosa che non si trova mai nella Bibbia, può scegliere di non seguire gli insegnamenti di Gesù. Facendo così, quella Chiesa porterà brutte conseguenze nella vita dei credenti che ne fanno parte.
Per esempio, una Chiesa può avere una dottrina diversa da quella degli apostoli, cioè, non realmente conforme all'insegnamento della Bibbia. Si può fare questo pur leggendo molto la Bibbia, usando versetti fuori contesto o interpretando male un brano con il solo scopo di mantenere una certa posizione.
Una Chiesa locale può scegliere di non seguire la guida di Gesù riconoscendo uomini come pastori-dottori che Cristo non ha scelto. È triste ma vero che ci sono tanti pastori-dottori oggi che non hanno le qualifiche che sono elencate nella Bibbia. Ci sono anziani che non svolgono il loro ministero come veri pastori, che non si sacrificano per il bene delle pecore, che non sono di buon esempio, che non insegnano rettamente la Parola di Dio. Questo è molto, molto grave, perché dovranno rispondere a Cristo per le anime delle persone di cui hanno cura. La Bibbia parla spesso di quanto severa sarà la punizione che Dio avrà per i pastori che non curano le pecore. Infatti, anche in questo caso, vediamo il cuore di Gesù Cristo per noi, perché vediamo quanto seriamente Egli considera la cura delle Sue pecore preziose.
Però, nemmeno gli uomini che peccano così possono ostacolare Gesù Cristo dal completare la buona opera che Egli ha iniziato. Gesù Cristo edificherà la Sua Chiesa e nulla, né gli uomini che non curano la Chiesa, né le porte dell'Ades, hanno potuto, possono e potranno opporvisi. Cristo farà tutto quello che intende fare. Egli è il sovrano Signore! Egli è il Buon Pastore!
Conclusione
Alla luce di quanto detto fino a questo momento, vi esorto a riconoscere il cuore di Gesù nel provvedere questa cura per noi. Quando Gesù ha stabilito la Chiesa, servendosi degli apostoli e dei profeti, lo ha fatto per curarci. Quando Cristo provvede evangelisti e pastori-dottori, è per curarci.
Gesù cura TE, o credente! Gesù cura TE, o tu che cerchi Cristo, provvedendo una Chiesa e persone che possono insegnarti la verità che Cristo ha fatto arrivare anche a te.
Non rifiutare la cura di Gesù Cristo! Non cercare di crescere nel modo che vuoi tu. Piuttosto, confida in Gesù Cristo, impegnati a crescere nel modo che Egli ha stabilito. Ringrazia Cristo per la Sua cura perfetta che Egli ha per te anche tramite questi uomini.
Pregate che Cristo susciti altri evangelisti dove servono e pastori e dottori fedeli e qualificati in ogni Chiesa. Pregate per quelle Chiese in cui ci sono uomini non qualificati che svolgono questi ruoli importanti affinché possano ravvedersi, avere timore di Dio e camminare in ubbidienza a Gesù Cristo, il Capo della Chiesa.
Impegniamoci a diventare sempre di più una Chiesa che rispecchia quello che Cristo insegna tramite il Nuovo Testamento.
Facciamo assieme questa breve ma sincera preghiera: Grazie, o Signore, per la cura che hai per noi! Aiutaci ad avvalerci di questa cura sempre di più. Amen!