Aiuto Biblico

Dalla morte alla vita: Efesini 2:1-7

sermoni di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 28-6-2009 ---- cmd na -----
parole chiave: grazia, salvezza, rigenerazione, nuova nascita, condizione del peccato, morto spiritualmente.

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Capire correttamente una situazione può cambiare il modo di come la viviamo. Se riprendi una persona perché ha fatto un male e poi scopri che, in realtà, la cosa è andata male perché Tu avevi sbagliato qualcosa ed è stata proprio quella persona che aveva messo a posto il tuo sbaglio senza dirti niente, vedrai quella persona e te stesso in una luce completamente diversa.

Molto spesso non comprendiamo la realtà di una situazione. Spesso quello che vediamo non è tutto. Abbiamo bisogno di essere informati per capire veramente la realtà di una situazione.

Più di qualsiasi situazione nella vita, questo è vero per quanto riguarda la salvezza. Solo tramite ciò che Dio ci rivela nella Bibbia possiamo comprendere veramente la nostra salvezza e che essa è tutta per grazia.

Stiamo studiando l'epistola agli Efesini che forse più di qualsiasi altro libro della Bibbia rende chiaro il fatto che la salvezza è tutta per grazia. Finora abbiamo considerato tutto il capitolo 1, che descrive come la nostra salvezza è stata la scelta di Dio nell'eternità passata. Dio ci ha eletti e ci ha predestinati all'essere adottati come figli Suoi con lo scopo di presentarci davanti al Sé santi,immacolati ed irreprensibili per tutta l'eternità, nel Suo amore.

In quel capitolo abbiamo visto quindi che la salvezza è un'iniziativa di Dio. È un'opera di grazia divina, non è in alcun modo in base a qualche decisione o merito degli uomini. Ogni persona che viene salvata è stata scelta per la salvezza da Dio.

Oggi, con l'aiuto di Dio, vogliamo andare avanti e iniziare a considerare Efesini 2, un capitolo che spiega qual era la nostra condizione prima della salvezza. Capire qual era la nostra condizione rende chiaro che ci era totalmente impossibile arrivare alla salvezza per conto nostro perché eravamo morti nei nostri peccati, completamente senza Dio, a causa proprio dei nostri peccati. In quella condizione, Dio ci ha vivificati, ci ha dato vita spirituale, in Cristo Gesù.

Perciò, consideriamo la prima parte di questo capitolo con gli occhi aperti per riconoscere più profondamente la meravigliosa grazia di Dio verso di noi che crediamo.

Ricordate che, alla fine del capitolo 1, Paolo ha pregato affinché Dio operasse per farci conoscere la Sua divina potenza che è all'opera in noi, la stessa potenza che ha risuscitato Gesù dai morti.

Il capitolo 2 inizia dichiarando che, come Dio ha vivificato Gesù, risuscitandolo dai morti, così ha vivificato anche noi.

Leggo Efesini 2:1-7:

“1 Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, 2 nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell’aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza, 3 fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente, ed eravamo per natura figli d’ira, come anche gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù, 7 per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia con benignità verso di noi in Cristo Gesù.” (Efesini 2:1-7 LND)

La nostra condizione prima della salvezza

Ricordate che questo brano serve per far capire ai credenti di Efeso e quindi anche a noi che siamo salvati, di più riguardo alla realtà della salvezza. Più comprendiamo la nostra salvezza come opera potente di Dio, più gioia avremo e più forti saremo per superare ogni prova e tentazione.

Quindi, all'inizio Paolo usa il voi, parlando a questi credenti, e quello che dice vale anche per noi.

Leggo di nuovo i vv. 1-3:

“1 Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, 2 nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell’aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza, 3 fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente, ed eravamo per natura figli d’ira, come anche gli altri.” (Efesini 2:1-3 LND)

Consideriamo qual' era la nostra condizione prima che Dio ci salvasse. Il versetto 1 dichiara: “Egli (ha vivificato) anche voi,”;

le parole “ha vivificato” non si trovano nel testo originale greco, ma sono intense dal contesto e le troviamo nel v.5.

Dio ci ha vivificati con la stessa potenza con la quale aveva vivificato Cristo, quella potenza divina di cui abbiamo letto alla fine di Efesini 1.

Da quale condizione ci ha vivificati? Il versetto dichiara: voi “che eravate morti”.

Eravamo morti. Un morto è senza vita, senza forza, assolutamente senza la capacità di agire. Eravamo spiritualmente morti, completamente separati dalla vita, la vita che si trova solo in Dio. Forse il peggio è che non sapevamo che eravamo morti. Perciò non chiedevamo aiuto, nemmeno volevamo aiuto.

Eravamo morti nei nostri falli e nei peccati. La parola “falli” vuol dire mancare il bersaglio, non arrivare al punto giusto. Eravamo nella strada sbagliata, lontani dalla vita comandata da Dio e, perciò, eravamo pieni dei nostri peccati. I nostri peccati ci rendevano morti, separati da Dio che è la fonte di vera vita.

Non avevamo solamente peccato qualche volta ma, piuttosto, camminavamo nei nostri peccati e falli; era il nostro modo da vivere, era la nostra natura, così come leggiamo nel v.2:

“eravate morti nei falli e nei peccati, nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell’aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza,” (Efesini 2:2 LND)

Camminare in qualcosa vuol dire vivere pienamente in quella cosa. Camminavamo nei peccati, in quei peccati che facevano parte della nostra vita tutti i giorni. Eravamo peccatori per natura e per pratica. Non solo peccavamo qualche volta, ma camminavamo nel peccato.

Seguivamo il corso di questo mondo. In tutto il mondo, tutti gli uomini vivono nel peccato per natura. Questo è il corso di tutta l'umanità. Ognuno di noi camminava in quella via, così come fanno tutti gli altri.

Schiavi di Satana

Camminando nel peccato, eravamo sotto il controllo di Satana. Notate che il versetto dichiara secondo chi camminavamo:

“secondo il principe della potestà dell’aria,”

Il principe della potestà, ovvero potenza dell'aria è Satana. Chi non è salvato è sotto il potere di Satana, è uno schiavo di Satana. Egli è:

“dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza,”

Satana opera, oggi come sempre, nei figli della disubbidienza, negli uomini naturali, che si trovano cioè in quella che era la condizione di ognuno di noi che oggi è salvato.

È davvero importante comprendere qual è la condizione di ogni persona che è senza Gesù Cristo. Nessuno è libero e senza Cristo esiste solamente la schiavitù nei confronti del peccato e di Satana.

Se parliamo di libero arbitrio, è necessario comprendere che nessuno è veramente libero senza Cristo perché ogni persona è schiava del peccato e di Satana e, quindi, in realtà è libera solo di continuare a vivere nel peccato. Di natura, nessun uomo è libero di non peccare. Certamente si può scegliere fra un peccato e un altro, ma l'uomo naturale non può scegliere di non peccare come stile di vita, perché egli è un peccatore ed è schiavo del suo peccato e di Satana. Questo è il suo cammino e questo era il cammino di ognuno di noi che oggi è salvato.

Uno potrebbe pensare che, essendo gli uomini schiavi di Satana, essi non sono responsabili per i loro peccati. Però, il motivo per il quale sono schiavi di Satana è perché, per natura, ogni uomo è un ribelle a Dio. Ed è la nostra ribellione nei confronti di Dio che ci rende schiavi di Satana.

Tutti vivono così di natura

Affinché questi Efesini, che erano credenti gentili, non pensassero che Paolo facesse distinzioni fra loro e i credenti Giudei, dopo aver parlato di essi nel v.2, nel v.3 egli include se stesso e anche tutti i credenti Giudei. Leggo ancora il v.3:

3 fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo

Paolo include se stesso, come Giudeo salvato, con questi gentili anche loro salvati. Non c'è differenza, di natura tutti sono ugualmente perduti, sotto la condanna. Tutti, Giudei e Gentili, vivono in questa condizione naturalmente.

Pensate a quello che Paolo dichiara in Romani 3.23, quando afferma che tutti hanno peccato e che non c'è nessuno giusto. Nessuno può vantarsi di essere giusto davanti a Dio in base a meriti propri. Vivevamo tutti nel peccato, seguendo il corso di questo mondo, seguendo Satana.

Paolo continua e descrive quella vita senza Cristo.

Tutti vivevamo “nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente”.

Vivevamo adempiendo i desideri della nostra carne e della nostra mente. Quando pensiamo ai desideri della carne e della mente, certamente penseremo a quei peccati molto evidenti, come la fornicazione, l'omicidio e il rubare. Però è necessario pensare anche a tante cose che gli uomini non vedono normalmente come peccati. Per esempio, gli uomini con i loro ragionamenti costruiscono tante teorie che negano l'assoluta sovranità di Dio sull'universo. Gli uomini vogliono immaginare un universo in cui essi stessi sono in cima, non vogliono riconoscere un sovrano su di loro. Questo ragionamento di ribellione ha portato gli uomini ad inventare la falsa teoria dell'evoluzione che, pur andando contro le chiare evidenze scientifiche, viene insegnata come se fosse vera scienza.

Leggiamo in 2Corinzi 10:4-6 della necessità di combattere contro i ragionamenti sbagliati. Chi segue i suoi ragionamenti sbagliati segue i desideri della mente. Tutti vivevamo così prima della salvezza.

Vediamo come gli uomini adempiono ai desideri della mente nel gran numero di religioni che essi hanno inventato, religioni che innalzano in qualche modo l'uomo, non danno a Dio la gloria che è Sua e non glorificano Gesù Cristo!

Quindi, tutti gli uomini vivono per natura seguendo e adempiendo a ciò che loro vogliono, nella loro carne e nella loro mente. Vivendo così, non stanno adempiendo la volontà di Dio, il loro Creatore. Anziché vivere secondo i desideri di Dio, ossia secondo la Sua volontà, di natura l'uomo vive adempiendo i propri desideri che sono controllati dal suo peccato.

Perciò eravamo figli d'ira

Vivendo così eravamo per natura figli d'ira, come dichiara il versetto:

ed eravamo per natura figli d’ira,

A questo punto Paolo mette in chiaro quella che era la nostra condizione. Eravamo morti nei nostri peccati, eravamo schiavi di Satana, vivevamo secondo i nostri desideri, la nostra volontà, anziché essere sottomessi a Dio. Perciò, per natura, eravamo figli d'ira. Figli d'ira vuol dire sotto l'ira di Dio, in attesa di subire l'ira di Dio per tutta l'eternità.

Che condizione orribile se ci fermiamo a pensare ad essa. Non c'è nulla in questa vita di così terribile quanto l'ira di Dio. Nessun tormento sulla terra è minimamente paragonabile al subire l'ira di Dio. L'ira di Dio produce un tormento assoluto, un tormento eterno, un tormento dal quale non c'è alcun scampo. Tutte le sofferenze del mondo messe insieme non sono paragonabili al subire l'ira di Dio.

Il nostro peccato è così grave che produce in Dio la Sua santa e giusta ira eterna.

Gli uomini pensano che solo i più malvagi commettono peccati gravi abbastanza da meritare la punizione da Dio. Chi pensa così non comprende minimamente la santità di Dio. Ogni peccato è una grave offesa contro il Dio tre volte santo. Perciò, visto che noi nasciamo e cresciamo adempiendo i desideri della nostra carne e della nostra mente, anziché essendo sottomessi a Dio, siamo tutti per natura figli d'ira!

Non c'è distinzione

Paolo conclude questo versetto rendendo chiaro che siamo tutti uguali. Egli dice:

come anche gli altri.

Eravamo per natura figli d'ira come gli altri. Questa condizione è la condizione di tutti gli uomini nel mondo e perciò Paolo, parlando di se stesso insieme ai Giudei, dice che noi eravamo così come sono anche gli altri. Non c'è distinzione, di natura ogni uomo in tutto il mondo è un figlio d'ira, sotto condanna da parte del Dio santissimo. Uomini religiosi, uomini non religiosi, uomini che il mondo considera buoni, uomini che il mondo considera malvagi. Tutti siamo morti nei nostri peccati, schiavi dei nostri peccati, separati da Dio.

Dio

Alla luce di quella che è la nostra condizione naturale, dal v.4 iniziamo a leggere di una realtà incredibile. Infatti non possiamo comprendere la grandezza della verità contenuta nei vv. 4 -7 se non comprendiamo anzitutto la gravità della nostra condizione per natura. Non si può comprendere la grandezza della salvezza se non si comprende prima quanto grande era la perdizione da cui uno viene salvato. Il v.4 parla di misericordia. La misericordia è sempre in base a quanto grande è la sofferenza di qualcuno e in rapporto a quanto è terribile la sua condizione. Uno che si trova in una situazione che non è tanto grave ha bisogno di poca misericordia. Uno che si trova in una situazione oltremodo terribile, da cui non c'è alcuna speranza di uscirne, ha bisogno di grande, immensa misericordia.

Allora, quando consideriamo che la nostra condizione era eternamente terribile, che eravamo sotto l'ira di Dio, schiavi di Satana, morti nei nostri falli e peccati, in attesa di un'eternità di tormento, allora possiamo iniziare a comprendere l'immensità di quello che andiamo a leggere ora nei vv. 4-7:

“4 Ma Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù, 7 per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia con benignità verso di noi in Cristo Gesù.” (Efesini 2:4-7 LND)

O che Dio ci aiuti a vedere l'immenso contrasto fra la nostra condizione, come ribelli a Dio e figli d'ira da una parte, e la misericordia e l'amore di Dio dall'altra parte.

Leggo di nuovo il v.4:

4 Ma Dio, che è ricco in misericordia

Dio è ricco in misericordia. La misericordia è quella qualità per mezzo della quale si ha compassione per uno che sta in una condizione di miseria. Questa compassione non è in alcun modo meritata, ma piuttosto proviene per intero dal cuore di colui che ha questa compassione. La misericordia è quella predisposizione del cuore che si propone un impegno a intervenire per sollevare dalla sofferenza chi sta nella miseria anche se costui non merita aiuto alcuno.

Noi eravamo in una condizione di grande miseria, pur non sapendolo! Eravamo sotto l'ira di Dio ma non lo sapevamo finché lo Spirito Santo non ci ha aperto gli occhi per vedere ciò. Non esiste condizione di miseria peggiore di quella che era la nostra: eravamo sotto l'ira di Dio anche se non sapevamo quanto terribile fosse la condanna che ci aspettava.

Ricordiamo che la nostra miseria era causata dalla nostra ribellione a Dio. Questo rende ancora più incredibile la misericordia di Dio verso di noi. Egli ha avuto misericordia per coloro che meritavano invece la Sua ira.

Dio è ricco in misericordia. Come ognuno dei suoi attributi, la misericordia di Dio fa parte della persona di Dio. Dio è ricco in misericordia, abbonda in misericordia, la Sua misericordia è senza misura.

Infatti la Sua misericordia è così grande che ci ha portato dalla condizione più miserabile alla posizione più benedetta.

Gli uomini parlano di chi è ricco di oro, di argento o di altri beni materiali. Dio è ricco in misericordia e questa sua ricchezza è per il nostro bene.

Questo Dio, così ricco in misericordia, ha agito a causa del Suo grande amore per noi. Non c'era niente in noi che ci rendesse degni di essere amati, ma Dio ci ha amato con il Suo grandissimo amore.

Leggiamo di questo grande amore in tanti brani della Bibbia. Leggo ora da Romani 5.8:

“Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” (Romani 5:8 LND)

Dio ci ha amato quando eravamo peccatori, ovvero nemici Suoi. Quanto insondabile è l'amore di Dio. Leggo anche 1Giovanni 4:9-10:

“9 In questo si è manifestato l’amore di Dio verso di noi, che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché noi vivessimo per mezzo di lui. 10 In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l’espiazione per i nostri peccati.” (1Giovanni 4:9-10 LND)

Dio ci ha amato con un grande amore! Il suo amore non era un sentimento, era un amore che gli è costato il prezzo più alto, la morte del Suo Figliolo come espiazione per i nostri peccati.

Così, tornando al nostro brano in Efesini, leggo ancora dal v.4 e 5:

per il suo grande amore con il quale ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei falli,

Ricordiamo che Dio ci ha amato così quando non c'era alcuna cosa buona in noi ma, piuttosto, quando eravamo morti nei nostri falli cioè, in altre parole, quando eravamo spiritualmente morti perché eravamo pieni dei nostri peccati contro Dio.

Essendo morti nei nostri falli, non c'era nulla in noi che poteva attirare Dio. Dio non ci ha salvato per alcun merito nostro, ma solamente a causa della Sua misericordia e del Suo grande amore per noi.

Dio ci ha vivificati con Cristo

Allora Dio, che è ricco in misericordia, con il Suo grande amore per noi, ci ha vivificati con Cristo, così come leggiamo nel v.5:

ci ha vivificati con Cristo

Dio ci ha vivificati. Eravamo morti, separati dalla vita, separati da Dio. Eravamo totalmente ed eternamente separati da Dio. Dio ci ha vivificati con Cristo. La nostra vita è in Gesù Cristo e non abbiamo vita al di fuori di Lui.

Dio ci ha vivificati con Cristo. Cioè, quando Dio salva una persona, identifica quella persona con Cristo nella Sua morte per poi vivificarla con Cristo. Leggiamo di questo in Romani 6:

Quanto è importante pregare di comprendere sempre di più l'incredibile verità che Gesù Cristo, il Santo di Dio, ha dato la Sua vita per poter dare la vita a noi che eravamo nemici di Dio, morti nei nostri falli e peccati. O che possiamo comprendere sempre di più la grandezza di questo dono ineffabile che dura per tutta l'eternità mentre tutte le cose di questa vita saranno dimenticate per l'eternità.

Notate che Dio non ci ha vivificati dopo che eravamo giustificati e avevamo chiesto perdono, ma quando eravamo ancora morti nei nostri falli e nei nostri peccati. Dio ci vivifica o, come spiega nel Vangelo di Giovanni, ci fa nascere di nuovo, in modo che poi possiamo ravvederci e credere in Gesù Cristo per poter essere perdonati e giustificati.

Tutto questo per grazia

Mentre spiega tutto questo, Paolo si interrompe per aggiungere la dichiarazione “voi siete salvati per grazia”. Siamo stati salvati per grazia. La nostra salvezza è pura grazia, quel dono ineffabile e assolutamente non meritato. O che Dio ci faccia conoscere di più la profondità della Sua grazia per noi in Gesù Cristo. La grazia di Dio è quella bontà di Dio che non potremmo mai meritare, anzi è il contrario di quello che meritiamo da Dio. La grazia è la bontà di Dio al posto dell'ira di Dio. Ogni dono che noi riceviamo da Dio è per mezzo della Sua grazia.

Non solo vivificati

Dio non ci ha solamente vivificati con Cristo, come leggiamo nel v.5,6:

“5 anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù,” (Efesini 2:5-6 LND)

Dio non solo ci ha vivificati con Cristo, ma ci ha risuscitati con Cristo Gesù e con Lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù.

Dio ci ha risuscitati con Cristo Gesù: questa frase parla della nostra unione con Cristo. Quando Dio ci salva, ci unisce a Gesù Cristo nella Sua morte e nella Sua risurrezione. Lo stesso potere divino, che ha risuscitato Gesù Cristo dalla morte, ha risuscitato anche noi con Lui quando ci ha salvato.

Pensate a questo: Dio ha vivificato noi, Suoi nemici, morti nei nostri falli e peccati e ci ha uniti a Gesù Cristo! Lode a Dio per questo dono ineffabile.

Però, non solo ci ha risuscitati con Gesù Cristo, ma con Lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù.

Questa è una verità troppo profonda da comprendere pienamente in questa vita. Nella salvezza, noi siamo uniti a Gesù Cristo. Inoltre, siamo seduti con Lui nei luoghi celesti. Anche se ancora abbiamo grandi combattimenti contro la carne, anche se siamo ancora pellegrini su questa terra, in realtà siamo seduti con Cristo nei luoghi celesti. Tale è la nostra unione con Gesù Cristo. Ora siamo glorificati con Gesù in base alla unione con Lui e saremo glorificati con Gesù in modo visibile, quando Egli ritornerà, per tutta l'eternità. Leggo Romani 8:

“16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. 17 E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati. 18 Io ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi.” (Romani 8:16-18 LND)

O che possiamo comprendere di più la gloria che è nostra in Cristo Gesù. Allora vedremo le tentazioni e le sofferenze di questo mondo più per quello che sono realmente.

Lo scopo di tutto questo (v.7)

Che immensa grazia che Dio ha avuto per noi e continua ad avere per noi. Qual è il traguardo di tutta questa grazia infinita? Qualè lo scopo finale della ricca misericordia di Dio e del Suo grande amore per noi?.

Il v.7 ci spiega perché Dio ha fatto quello che ha fatto nel riversare la Sua grazia infinita su di noi per mezzo di Gesù Cristo.

“per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia con benignità verso di noi in Cristo Gesù.” (Efe 2:7 LND)

Dio ci ha ricolmato con la Sua immensa grazia, vivificandoci con Cristo Gesù, per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della Sua grazia con benignità verso di noi in Cristo Gesù. Le età che verranno sono tutte le generazioni future e poi tutta l'eternità. Coloro che sono già stati salvati sono una dimostrazione che Dio salva ancora i peccatori, che Dio vivifica ancora i morti, che Dio mantiene la Sua santità e giustizia, pur perdonando degli uomini peccatori, perché paga la loro colpa in Gesù Cristo. Ogni persona che viene salvata mostra la ricchezza della grazia di Dio perché ogni salvezza è un miracolo divino.

Perciò, vedere la salvezza di uomini che erano tutti morti nei loro peccati prima, che di natura vivevano seguendo Satana, renderà chiare le eccellenti ricchezze della grazia di Dio con benignità verso di coloro che ha salvato e salverà ancora.

Infatti, è proprio vedere le persone malvagie che Dio ha salvato che ci dà grande coraggio nell'evangelizzare chiunque, perché Dio salva solamente i peccatori. Visto che ne ha già salvato tanti, può salvare chiunque oggi Lo cerca di cuore.

Considerate le parole “le eccellenti ricchezze della sua grazia con benignità”. La grazia che Dio ha verso di noi è una grazia abbondante, che si descrive con le parole “le eccellenti ricchezze di questa grazia”.

Troviamo la parola tradotta qua come “eccellenti” in Efesini 1:19, dove viene tradotta come “straordinaria”:

“e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza,” (Efesini 1:19 LND)

La ricchezza della grazia di Dio nei nostri confronti è straordinaria, è eccellente, è tanto grande che non ci sono parole per descriverla, così come è grande la Sua potenza verso di noi che crediamo! Questa è la grazia di Dio, con la quale ci ha salvati, e che sta adoperando in noi tuttora.

Notiamo che le eccellenti ricchezze della Sua grazia con benignità del Signore sono in Cristo Gesù. Ogni grazia di Dio ci arriva per mezzo di Gesù Cristo. Non esiste alcuna grazia di Dio che non è in Cristo Gesù, cioè che non è per merito di Gesù Cristo. La nostra salvezza è in Cristo Gesù dall'inizio alla fine. Da quando Dio ci salva, la nostra vita è nascosta in Cristo, come leggiamo in Colossesi 3:3:

“perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.” (Colossesi 3:3 LND)

Questo è il significato di Paolo in ciò che dichiara in Galati 2:20:

“Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.” (Galati 2:20 LND)

La salvezza serve per dare gloria a Dio per la Sua grazia, per tutta l'eternità. Quindi, lo scopo più grande della salvezza è di glorificare Dio per sempre. Egli ci ha unito con Gesù Cristo, ci ha vivificati con Lui. Gesù Cristo è la nostra salvezza e la nostra salvezza serve per glorificare Dio. La nostra salvezza è un'opera eterna di Dio! Vediamo solo una parte della salvezza durante questa vita!

Cosa cambia il capire questo?

Fermiamoci qua anche se il brano continua. Per adesso vogliamo riflettere su quello che abbiamo visto finora.

Che cosa cambia nella vita quando comprendiamo queste verità? Che cosa cambia quando comprendiamo la nostra condizione prima della salvezza, cioè il fatto che eravamo morti per e nei nostri peccati e che eravamo schiavi di Satana? Che cosa cambia quando cominciamo a comprendere di più della immensa misericordia di Dio, del suo grande amore per noi in Cristo Gesù e che Dio ci ha vivificati con Cristo quando eravamo ribelli a Lui?

Che cosa cambia? Per prima cosa, quando pensiamo a queste verità, non possiamo innalzarci con orgoglio. Comprendere di più della grazia di Dio ci rende umili e così dà gloria a Dio.

Quando comprendiamo di più di queste verità, esse ci fanno abbondare nel ringraziamento a Dio e, chi abbonda nel ringraziamento, ha tanta gioia perché sta pensando alle sue benedizioni, benedizioni che non sono legate alle circostanze del momento.

Comprendere maggiormente queste verità ci dà molta più forza per combattere il peccato che è ancora in noi. Esse ci danno gioia, sapendo quello che ci aspetta. Questo ci aiuta a vivere ora per la gloria di Dio, sapendo che la nostra salvezza è per la Sua gloria.

Quindi abbiamo bisogno di conoscere queste verità e di tenerle sempre in mente.

Ringrazio Dio per quello che già fatto per noi e in noi. Ringraziamo Dio che Egli porterà la Sua opera a compimento. Viviamo per il ritorno di Cristo!