Noi sappiamo che è impossibile che dei semi di insalata riescano a produrre una pianta di mais. Questa è la legge che Dio ha stabilito quando ha creato il mondo. Infatti in Genesi leggiamo:
“11 poi DIO disse: faccia la terra germogliare la verdura, le erbe che facciano seme e gli alberi da frutto che portino sulla terra un frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie". E così fu. 12 E la terra produsse verdura, erbe che facevano seme secondo la loro specie e alberi che portavano frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie. E DIO vide che questo era buono.” (Genesi 1:11-12 LND)
Quindi, dall'inizio del mondo, la legge naturale di Dio dichiara che da un certo tipo di seme, si raccoglierà un determinato tipo di frutto. Questa è una realtà che conosciamo bene.
Sappiamo che questo è vero anche nel campo spirituale.
Allora, perché così spesso seminiamo male, seminiamo il peccato, pur sapendo che il peccato non ci porterà il raccolto che vogliamo?
Noi seminiamo male quando stiamo guardando nella direzione sbagliata. Dove uno fissa il suo sguardo, là seminerà. E perciò, il posto in cui si guarda, dove si fissa gli occhi, determina il modo in cui si vive, il luogo in cui si arriverà, e il raccolto eterno che si avrà.
Una persona vive per ciò che sta guardando.
Infatti, noi pecchiamo quando stiamo guardando nella direzione sbagliata. Pensate alla situazione di Adamo ed Eva nel giardino. Avevano tutto, letteralmente tutto. Avevano un paradiso, avevano un mondo perfetto, e sopra ogni altra cosa, avevano un rapporto personale e diretto con Dio.
Finché guardavano a Dio, tutto andava bene.
Quando Eva, e poi Adamo, cominciarono a guardare ai presunti benefici del peccato, fu tutto perso. La caduta di Eva non avvenne nel momento in cui mangiò il frutto, ma avvenne prima, quando scelse di porre il suo sguardo sui presunti benefici del peccato.
Noi siamo uguali. Perciò, la battaglia che dobbiamo combattere non è principalmente contro il peccato come atto, ma è contro un cuore che fissa il suo sguardo sui benefici che il peccato promette.
Se noi focalizziamo sui presunti benefici del peccato, il nostro cuore ci porterà a peccare, e questo ci porterà a soffrire le conseguenze del peccato, e a perdere le benedizioni che abbiamo in Cristo.
Giorno per giorno, nel posto in cui guardiamo, cammineremo in quella via. Non inganniamoci: non scegliamo la via che ci porta il beneficio più grande, scegliamo la via nella quale abbiamo fissato i nostri occhi. Se Eva avesse fatto un vero confronto fra il presunto beneficio del peccato e i reali benefici che aveva in Dio, avrebbe scelto Dio. Ma ha fissato gli occhi solamente sui presunti benefici del peccato.
Quindi, la chiave per seminare bene è guardare ai benefici che abbiamo in Cristo. La chiave per camminare in santità è fissare i nostri occhi in avanti.
Quindi, per seminare bene, abbiamo bisogno di aiuto per guardare a ciò che vale veramente, abbiamo bisogno di aiuto per fissare il nostro sguardo su ciò che è di vero valore.
Ci servono ricordi, tanti ricordi, tutti i giorni della vita, dei benefici che abbiamo in Cristo, e dell'inganno del peccato.
Grazie a Dio, questi ricordi ci sono, se li usiamo. La Bibbia è piena di ricordi del beneficio di un cammino di fede, e dell'inganno del peccato. E poi, dobbiamo aiutarci gli uni gli altri, parlando delle verità nel cuore gli uni degli altri.
Oggi, vogliamo considerare un brano che ci stimola a guardare in avanti, in modo da poter seminare bene, per l'eternità. Il brano è Galati 6:7-10
Abbiamo già studiato i vv.7,8, però, visto che questi versetti fanno un pensiero unico, vogliamo considerare tutto il brano. Quindi, leggiamo tutto.
“7 non v’ingannate, dio non si può beffare, perché ciò che l’uomo semina quello pure raccoglierà. 8 perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito. dallo Spirito raccoglierà vita eterna. 9 or non perdiamoci di animo nel fare il bene; perché se non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo. 10 mentre dunque abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede.” (Galati 6:7-10 LND)
I punti principali che voglio sviluppare sono:
---1)° (7,8) ciò che si semina, quello si raccoglierà
---2)° (9) ripetere: ci sarà un raccolto per il bene, a suo tempo, perciò, non dobbiamo stancarci.
---3)° (v.10) dunque, facciamo del bene (seminare per lo Spirito)
Ciò che si semina, si raccoglie (vv.7,8)
Paolo inizia con una verità fondamentale. Questo principio è valido sia nel campo naturale che nel campo spirituale. Infatti, troviamo questo principio applicato in tutto il mondo che Dio ha creato.
Il principio è semplice: ciò che che semina, quello si raccoglie.
Questo è vero sia nel lato naturale della vita, sia nel lato spirituale. Leggiamo ancora i vv. 7,8
“7 non v’ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l’uomo semina quello pure raccoglierà. 8 Perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito. dallo Spirito raccoglierà vita eterna.” (Galati 6:7-8 LND)
Significato principale: questa vita e l'eternità
Sappiamo che ciò che si semina, quello si raccoglie. Però, questo brano ci sta insegnando qualcosa di molto importante, ed è che il raccolto vero non lo otteniamo in questa vita, ma nell'eternità.
Questo brano, insieme a tanti altri, mostra che è in questa vita, è in questi anni sulla terra il tempo di seminare, e poi si raccoglierà il frutto, in bene o in male, per tutta l'eternità.
Seminare per la carne vuol dire seminare, cioè impegnarsi, per ciò che si può vedere e toccare, per ciò che questo mondo offre. Non implica, in sé, che sia qualcosa di peccaminoso. Descrive una persona che vive per le cose di questa vita.
Chi semina per le cose di questa vita, raccoglierà corruzione. Nella Bibbia, la parola “corruzione” viene usata per descrivere ciò che sarà perso per tutta l'eternità.
Quando uno vive per qualcosa di questo mondo, pur ottenendo tutto ciò che desidera, quel tale perderà tutto, perché il mondo e tutto ciò che contiene sarà distrutto.
Si può seminare secondo la carne in tanti modi: può essere vivendo per qualcosa di questo mondo, sia esso qualcosa di materiale, o un rapporto, o i piaceri, o l'approvazione degli altri. Ma tutto ciò che appartiene a questo mondo sarà perso, lo si perderà tutto, perché tutto ciò che fa parte di questo mondo è sotto corruzione, ovvero è destinato ad essere distrutto. Quindi seminare per questo mondo, ovvero, seminare per la propria carne, equivale a seminare per ciò che sarà perso.
Seminare per lo Spirito
Al contrario, chi semina per lo Spirito, chi semina per ciò che lo Spirito Santo insegna, chi semina per ciò che non fa parte di questo mondo, ma delle cose di Dio, dallo Spirito raccoglierà vita eterna.
Notiamo che questi versetti ci insegnano che è in questa vita il tempo di seminare, e che per tutta l'eternità sarà il tempo di raccogliere. Ciò che tu semini in questa vita, determina ciò che tu raccoglierai per tutta l'eternità.
Un brano che è parallelo a questo è Romani 2:5-8. Ve lo leggo:
“5 ma tu, per la tua durezza ed il cuore impenitente, ti accumuli un tesoro d’ira, per il giorno dell’ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio, 6 che renderà a ciascuno secondo le sue opere: 7 la vita eterna a coloro che perseverando nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità, 8 a coloro invece che contendono e non ubbidiscono alla verità, ma ubbidiscono all’ingiustizia, spetta indignazione ed ira.” (Romani 2:5-8 LND)
Questo brano descrive ciò che succederà al giorno del giudizio. Dio renderà a ciascuno secondo le sue opere. Ricordate che è proprio la lettera ai Romani che insegna in modo categorico che l'uomo non è salvato per le opere. Quindi, questo brano non sta dicendo che uno sarà salvato in base alle sue opere. Piuttosto, sta descrivendo due categorie di persone. Alla prima appartengono le persone che cercano gloria, onore, e immortalità, che sono cose che riguardano l'eternità, e queste cose le spingono a perseverare nelle opere di bene. In altre parole, questi credenti vivono guardando in avanti, all'eternità, a ciò che avremo in cielo con Dio, proprio come il nostro brano in Galati sta insegnando. Per questo motivo, cercano gloria, onore e immortalità. Vivendo così, queste persone perseverano nelle opere di bene, ovvero, nelle opere buone.
In contrasto, ci sono coloro che contendono e non ubbidiscono alla verità, ma ubbidiscono all'ingiustizia, ovvero non seguono Dio, perché vivono per ciò che trovano in questo mondo. A loro spetta indignazione e ira. In altre parole, conosceranno la condanna di Dio, la punizione eterna. Raccoglieranno corruzione perché avranno seminato per la loro carne. Avranno vissuto per ciò che desiderava la carne.
Quindi, ricordate che questa vita è il tempo in cui seminiamo. Raccoglieremo per tutta l'eternità! Certamente si raccoglie certe cose già in questa vita. Chi vive nella carne in questa vita spesso avrà delle conseguenze brutte già in questa vita. Chi semina per lo Spirito avrà tante meravigliose benedizioni spirituali già in questa vita. Però, il pieno raccolto sarà dal giorno del giudizio in avanti, per tutta l'eternità.
Perciò, è estremamente importante che viviamo ricordando il fatto che questa vita passa velocemente, e ci sta davanti l'eternità.
(v.9) uno stimolo per non stancarci
Passando al v.9, Paolo ci ricorda del fatto del raccolto eterno, per stimolarci a non stancarci nel fare il bene. Leggo ancora Galati 6:9
“or non perdiamoci di animo nel fare il bene; perché se non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo.” (Galati 6:9 LND)
Pur avendo appena detto che l'uomo raccoglierà ciò che semina, e che chi semina per lo Spirito raccoglierà vita eterna, Paolo conosce la nostra tendenza di perdere di vista le cose eterne. È molto più facile vedere e pensare alle cose che stanno intorno a noi che alle cose eterne. Perciò qui nel versetto 9 egli ripete la verità che se seminiamo per lo Spirito, raccoglieremo vita eterna, usando parole diverse.
Infatti, pur cambiando i termini, Paolo dice la stessa cosa. Prima aveva detto di seminare per lo Spirito, che significa seminare guidati dallo Spirito di Dio, seminare pensando alle cose di Dio, e all'eternità con Dio. Qua, parla di fare il bene. Se ricordate nel brano che abbiamo letto in Romani 2, usava quasi lo stesso termine “fare del bene”.
“Seminare per lo Spirito” vuol dire dedicarsi a fare del bene, cioè, a fare ciò che porterà il vero bene alle persone. Il vero bene è ciò che porta bene per tutta l'eternità.
Questo brano non è principalmente una esortazione a fare il bene, ma è principalmente un ricordo che ci sarà la ricompensa eterna se seminiamo per lo Spirito, ovvero, ci ricorda che raccoglieremo bene se seminiamo bene. Questo versetto ci esorta a non stancarci, perché il tempo di seminare in questa vita finirà, e poi, ci sarà il raccolto. Il raccolto sta arrivando!
Cari, non stancatevi di fare il bene, perché ci sarà un raccolto, ci sarà una ricompensa. In altre parole, fissate gli occhi in avanti. Questo è il messaggio di Dio per noi oggi.
Troviamo questa stessa verità ripetutamente nella Bibbia. Il popolo di Dio vive per fede, aspettando ciò che ancora non è visibile, e non vive per visione.
2Tessalonicesi 3:13 dichiara:
“ma quanto a voi, fratelli, non vi stancate nel fare il bene.” (2Tess 3:13 LND)
2Corinzi 5:7 dichiara:
“camminiamo infatti per fede, e non per visione.” (2Cor 5:7 LND)
Guardiamo a ciò che ci sta davanti. Lo vediamo per fede! Ci sarà il raccolto! Il buon seme piantato porterà frutto al momento giusto! Però, oltre al frutto che vedremo in questo mondo, ci sarà un frutto eterno.
Consideriamo le parole di Galati 6:9.
Le parole: “non perdiamoci di animo” nell'originale sono: “non stanchiamoci”, o, “non diventiamo stanchi”.
Fare del bene è stancante, non solo o principalmente per l'impegno in sé, ma perché il raccolto non è immediato, come invece lo è spesso con il peccato. Inoltre, spesso, gli altri non sempre ci apprezzano quando facciamo il bene.
Per capire questo, dobbiamo capire che fare del bene per Dio implica fare ciò che Dio ritiene essere il vero bene, Infatti dobbiamo capire che per Dio noi facciamo del bene agli altri solo se facciamo ciò che Lui ritiene essere il vero bene per quella persona, soprattutto per quanto riguarda il bene spirituale di quella persona. Quindi, un aspetto centrale di fare il bene è di adoperare i nostri doni spirituali per l'edificazione degli altri, includendo anche l'annunciare il Vangelo, per mezzo del quale l'uomo può essere salvato.
Fare del bene è stancante perché spesso, fare il bene non viene apprezzato, non viene accolto bene. Infatti, spesso, in un mondo di peccato, fare del bene arreca dei problemi e perfino delle persecuzioni.
Vediamo questo ricordando la vita di Gesù Cristo quando era sulla terra. Nessuno ha mai fatto il bene che ha fatto Gesù, proclamando il Vangelo, la salvezza eterna e insegnando le verità di Dio. Eppure, è stato odiato per questo, e anche crocifisso. Anche l'Apostolo Paolo è stato usato per fare molto bene, essendosi dedicato totalmente a proclamare la salvezza in Gesù Cristo. Nonostante questo, è stato odiato, e maltrattato per tutta la vita. Questa è la realtà di chi si dedica a fare il bene.
Per esempio, quando facciamo del bene ad un non credente, parlando con lui del suo peccato, e del giudizio di Dio, e di Cristo come unico Salvatore, spesso, egli non apprezzerà ciò che diciamo. Possiamo essere disprezzati, scherniti, e perfino odiati. È facile stancarsi davanti ad una reazione così.
Però, tristemente, anche quando parliamo con altri credenti possiamo suscitare una reazione negativa nei nostri confronti. Per esempio, quando si parla con un altro credente di un suo peccato, non sempre quel credente reagisce bene. Infatti, può rispondere molto male, agitandosi, diventando arrabbiato. Oppure, può sentirsi ferito del fatto che tu gli hai parlato di un suo peccato. Perciò, è stancante fare il bene.
Fare il bene costa: costa tempo, costa impegno, costa soldi. Per questo motivo, fare del bene vuol dire combattere costantemente contro la carne. La carne vuole vivere per sé, fare del bene vuol dire vivere per gli altri. Per questo è stancante fare il bene.
Perciò, sia perché fare del bene va contro la carne, sia perché spesso non viene apprezzato, è facile stancarsi di fare del bene.
Quindi, per poter non stancarsi di fare del bene, dobbiamo per forza guardare oltre, oltre all'oggi, oltre alla sofferenza, oltre al rinnegare la nostra carne. Dobbiamo guardare oltre all'oggi, dobbiamo guardare all'eternità, al raccolto che avremo per sempre. Questa è la chiave per non stancarci nel fare il bene.
Applicazione: Allora, tenendo questo in mente, leggo ancora il versetto, prima nel modo in cui è scritto, e poi, sostituendo le parole “non stancarci”.
“or non perdiamoci di animo nel fare il bene; perché se non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo.” (Galati 6:9 LND)
“or non ci stanchiamo nel fare il bene; perché se non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo.” (Galati 6:9 LND)
Notiamo il MOTIVO per cui non dobbiamo stancarci. Non dobbiamo stancarci perché se non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo.
In altre parole, raccoglieremo al tempo stabilito da Dio.
Pensiamo prima di tutto a quando è “a suo tempo”, e poi, consideriamo il significato di “raccogliere”.
“A suo tempo” vuol dire nel giorno di Cristo, nel giorno del giudizio. La Bibbia insegna ripetutamente che è stabilito un giorno in cui Cristo giudicherà il mondo. Coloro che hanno vera fede in Cristo saranno salvati per la fede in Cristo. Però, saranno giudicati in base alle loro opere per ricevere una ricompensa eterna.
Quindi, è in questa vita il tempo di seminare. Al giorno del giudizio, ci sarà il raccolto. Sarà l'inizio dell'eternità. In quel giorno, ognuno riceverà la ricompensa che durerà per tutta l'eternità.
Che cosa raccoglieremo? Chi semina per lo Spirito, o come dice qua, chi fa il bene, senza stancarsi, senza smettere, perché ha gli occhi fissati in avanti, riceverà una ricompensa eterna, che porterà gioia per tutta l'eternità.
Dobbiamo ricordare sempre che i tutti i tesori che uno potrebbe ottenere in questa vita saranno persi. Perderemo tutto ciò che abbiamo sulla terra. Tutto ciò che è materiale sarà distrutto. I rapporti finiranno. L'approvazione degli uomini sarà dimenticata e non avrà alcun valore.
Invece, la ricompensa che possiamo ricevere da Dio avrà un valore immenso, così grande che durerà per tutta l'eternità. Sarà qualcosa di così grande che potremo offrirla a Dio come offerta.
Infatti vari brani ci parlano della corona che uno riceverà se vive guardando all'eternità con Cristo.
“per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione.” (2Timoteo 4:8 LND)
La corona sarà data a quelli che avranno l'apparizione di Cristo, ovvero, a coloro che avranno vissuto con gli occhi fissi in avanti. Chi vive così semina per lo Spirito, come dice il nostro brano. Leggo anche Giacomo 1:12.
“beato l’uomo che persevera nella prova, perché, uscendone approvato, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a coloro che l’amano.” (Giacomo 1:12 LND)
Qui, leggiamo di chi persevera nella prova. Anche qua, si tratta di uno che persevera, perché tiene gli occhi in avanti, fissati su ciò che lo aspetta quando vedrà Cristo. Poi, in 1Pietro 5, Pietro parla con gli anziani della chiesa, e parla della corona che sarà loro data quando Cristo arriverà.
“E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.” (1Pietro 5:4)
In Apocalisse 2, Gesù Cristo parla con i credenti della chiesa di Smirne, e dichiara loro:
“non temere ciò che dovrai soffrire ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in prigione per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita.” (Apocalisse 2:10 LND)
Anche qua, Gesù chiama questi credenti a perseverare nelle difficoltà, che per loro era la tribolazione, pensando alla corona che avrebbero ricevuto dopo. La chiave per non stancarsi è di tenere gli occhi in avanti.
Ricordiamo che le corone terrene, ovvero, i premi che uno può ottenere sulla terra, sono corruttibili, saranno persi e distrutti. Invece la corona che Cristo assegnerà è una corona incorruttibile, come leggiamo in 1Corinzi 9:25
“ora, chiunque compete nelle gare si auto-controlla in ogni cosa; e quei tali fanno ciò per ricevere una corona corruttibile, ma noi dobbiamo farlo per riceverne una incorruttibile.” (1Cor 9:25 LND)
Quando guardiamo in avanti, allora sì che possiamo vivere per l'eternità! Allora potremo fare il bene senza stancarci, seminando per lo Spirito. Quando viviamo così, raccoglieremo una corona incorruttibile. Sarà una corona di immenso valore, che durerà per tutta l'eternità.
Quindi, guardiamo in avanti! Teniamo gli occhi sul raccolto eterno!
(v.10) dunque, facciamo del bene (seminare per lo Spirito)
Il versetto 10 continua questo tema, con un ulteriore incoraggiamento. Leggo i versetti 9 e 10 insieme.
“or non perdiamoci di animo nel fare il bene; perché se non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo. 10 Mentre dunque abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede.” (Galati 6:10 LND)
Questo versetto ci insegna che mentre ne abbiamo l'opportunità, dobbiamo fare del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede.
Mentre ne abbiamo l'opportunità! Solo oggi, in questa vita, possiamo investire per l'eternità. E non sempre in questa vita abbiamo la stessa opportunità di altre volte. Quindi, mentre ne abbiamo l'opportunità, è da usare.
Quindi, dovremmo utilizzare ogni opportunità possibile per investire per l'eternità. Dobbiamo seminare il più possibile. Dobbiamo cercare di gestire i nostri impegni e il nostro tempo per poter fare il più vero bene possibile.
Questa è la stessa verità che troviamo in Efesini 5
“15 badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Efesini 5:15-17 LND)
Dobbiamo riscattare il tempo, per investire bene, finché sia possibile.
A livello pratico, questo vuol dire prendere decisioni ogni giorno per poter investire il più possibile per l'eternità.
Facciamo bene a tutti
Il versetto ci comanda di fare del bene a tutti. Questo “tutti “comprende i non credenti. Dobbiamo essere luce per le persone intorno a noi. Vogliamo mostrare bontà verso tutti.
Chiaramente, il più grande bene che possiamo fare ai non credenti è di parlare con loro di Cristo. Non sarà sempre apprezzato, anzi, solitamente solo coloro che crederanno veramente apprezzano le nostre parole. Però, questo è il più grande bene che possiamo fare.
Ma principalmente a coloro della famiglia della fede
Le opportunità di evangelizzare possono essere tante. Però, molto di più, Dio ci dà opportunità di fare del bene a quelli che fanno parte della famiglia della fede, ovvero, di fare del bene ad altri credenti. Il nostro impegno principale, quello che facciamo giorno dopo giorno, dovrebbe essere verso altri credenti.
Con i credenti, fare il bene vuol dire principalmente utilizzare i nostri doni spirituali per edificare gli uni gli altri. Questo può essere insegnare, può essere una parola di incoraggiamento, o quando serve l'esortazione. Può essere utilizzare il dono di dare, o il dono di aiutare, o il dono di misericordia, o uno degli altri doni.
I doni spirituali servono per il bene degli altri, servono per aiutare gli altri a crescere in Cristo. Servono per stimolare gli altri a vedere più di Cristo, e a vedere più del proprio peccato. I doni servono per dare motivi per gli altri di ringraziare Dio di più.
Allora, concludendo questo brano, alla luce del fatto che c'è l'eternità davanti a noi, questo versetto ci sprona ad utilizzare ogni opportunità possibile per fare del bene, ovvero, ci incoraggia a seminare per lo Spirito, a seminare per l'eternità. Dobbiamo capire che ogni giorno, anzi, ogni ora è preziosa. Dobbiamo tenere gli occhi sull'eternità, e così, saremo stimolati a non stancarci di fare il bene.
Il vero bene sarà soprattutto ciò che aiuterà gli altri a vedere più di Cristo. Per i non credenti, il vero bene è evangelizzarli, e anche mostrare loro l'amore di Cristo, facendo loro riconoscere chiaramente che ciò che vedono in noi viene da Cristo.
Per quanto riguarda i credenti, facciamo il vero bene quando aiutiamo altri credenti a vedere più di Cristo. Facciamo il bene quando la Parola di Cristo dimora in noi copiosamente, e quando parliamo gli uni con gli altri delle cose di Dio, istruendo e esortando gli uni gli altri. Facciamo il bene quando mostriamo l'amore di Cristo in modi pratici. Facciamo il bene quando ci impegniamo a capire la condizione di un altro credente, e cerchiamo di venirgli accanto, secondo il bisogno. Facciamo il bene in modo potente, anche se è nascosto, quando preghiamo per gli altri. La cosa importante è che la nostra preghiera sia secondo lo Spirito.
Applicazione
Allora, vorrei concludere leggendo di nuovo questo brano.
“7 non v’ingannate, dio non si può beffare, perché ciò che l’uomo semina quello pure raccoglierà. 8 perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito. dallo Spirito raccoglierà vita eterna. 9 or non perdiamoci di animo nel fare il bene; perché se non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo. 10 mentre dunque abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede.” (Galati 6:7-10 LND)
Fratelli e sorelle, il nostro tempo qua sta passando. Abbiamo l'eternità davanti a noi. Non viviamo per ciò che sarà perso, per ciò che è sotto corruzione. Seminiamo per l'eternità! Ricordiamoci queste verità, per non stancarci di fare il bene.
Chi vive così, non sarà deluso mai!
Grazie a Dio per l'eternità che abbiamo davanti a noi.