Nell'ultimo sermone, abbiamo parlato del fatto che dobbiamo usare le nostre parole per il bene, per edificare. Abbiamo visto che le parole, se sono parole buone, quelle che servono, secondo il bisogno, possono portare la grazia di Dio a coloro che ascoltano, ovvero, che le accolgono di cuore. Voglio leggere di nuovo quel brano, in Efesini 4.
29 Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l’edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano. (Efesini 4:29)
Dobbiamo usare le nostre parole per fare il bene, il vero bene, per edificare, per aiutare gli uni gli altri a vivere conoscendo di più Dio e portando gloria a Dio.
Ma non solo le nostre parole. Quando consideriamo l’immensità della grazia che Dio ha versato su di noi in Gesù Cristo, quando consideriamo la grandezza del perdono, quando consideriamo la ricchezza della gloria della nostra eredità con i santi, eredità che è custodita per noi, quando consideriamo che non solo Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è andato alla croce per noi, ma che ora sta alla destra del Padre come nostro Avvocato ed è il nostro Sommo Sacerdote, quando consideriamo tutto questo, e molto di più, allora, è giusto non solo che usiamo le nostre parole per portare gloria a Dio, ma che facciamo tutto per la gloria di Dio. Ascoltate il comandamento in 1Corinzi 1:31.
“Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.” (1Corinzi 10:31 LND)
Abbiamo il comandamento, ma molto di più, il privilegio, di vivere interamente per la gloria di Dio.
Troviamo un insegnamento simile in Colossesi 3:17
“E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.” (Colossesi 3:17 LND)
“22 Servi, ubbidite in ogni cosa ai vostri padroni secondo la carne, non servendo solo quando vi vedono, come per piacere agli uomini, ma con semplicità di cuore, temendo Dio. 23 E qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, 24 sapendo che dal Signore riceverete la ricompensa l’eredità, poiché voi servite a Cristo, il Signore.” (Colossesi 3:22-24)
In questi versetti, vediamo che nel piano di Dio, tutto quello che facciamo, non solo con le nostre parole, ma tutto, anche il lavoro pratico che facciamo, possiamo farlo per la gloria di Dio. Possiamo vivere in tutto per la gloria di Dio.
Con il cuore giusto
Una verità importante da riconoscere è che ci si può dedicare totalmente all’opera di Dio, ma non vivere per la gloria di Dio.
Nei versetti che abbiamo letto, abbiamo letto di fare tutto “alla gloria di Dio”, ovvero, per la sua gloria. Abbiamo parlato di fare tutto “nel nome del Signore Gesù”; che vuol dire anche per la sua gloria. Abbiamo letto di fare tutto “per il Signore e non per gli uomini”.
Questi comandamenti riguardano, non solo QUELLO che facciamo, ma anche il nostro CUORE, e la nostra motivazione.
Un uomo può predicare per la gloria di Dio, per fortificare altri nella fede. Però, una persona può predicare anche per essere riconosciuta, per avere seguaci, per avere più “mi piace” su Youtube. Nel secondo caso, anche se quello che fa è una cosa buona, presumendo che insegni fedelmente, ma in realtà, NON lo sta facendo per la gloria di Dio, ma per ottenere qualcosa per se stesso.
Quindi, quando valutiamo se stiamo vivendo veramente per la gloria di Dio, è importante valutare se stiamo cercando o no la nostra gloria. Vivere per la gloria di Dio riguarda quello che facciamo, ma ancora di più, riguarda il nostro cuore, il motivo per cui facciamo quello che facciamo.
Vivere per la gloria di Dio in tutto viene da un cuore che è consumato dal desiderare la gloria di Dio. O che possiamo avere questo cuore. In realtà, se il nostro cuore è focalizzato sulle cose terrene, se cerchiamo di soddisfarci nelle cose terrene, se cerchiamo la gloria e l’approvazione degli uomini, il nostro cuore non sarà mai soddisfatto. È solo in Cristo che saremo soddisfatti, quando viviamo per la gloria di Dio, facendo tutto per Lui.
Come vivere per la gloria di Dio
Oggi, vorrei considerare un aspetto del vivere per la gloria di Dio. Vorrei vedere un brano che conosciamo bene, e considerare due versetti di questo brano. Il brano è Galati 6:7-10. Seguite mentre leggo questo brano, e poi, voglio concentrarmi e considerare insieme gli ultimi due versetti, i versetti 9 e 10.
7 Non v’ingannate, Dio non si può beffare; perché ciò che l’uomo semina, quello pure raccoglierà. 8 Perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; ma chi semina per lo Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. 9 Or non perdiamoci d’animo nel fare il bene, perché, se non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo. 10 Mentre dunque abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede. (Galati 6:7-10)
Prima di tutto, notiamo che quello che seminiamo, quello raccoglieremo. Se seminiamo per la carne, raccoglieremo corruzione. Se seminiamo per lo Spirito, ovvero, seguendo la guida dello Spirito Santo, allora, raccoglieremo vita eterna.
Consideriamo cosa vuol dire seminare per la carne. La carne è quello che eravamo, prima della salvezza, ed è quello che abbiamo ancora in noi, che è l'opposto dell’uomo interiore, l’uomo nuovo che Dio ha creato quando ci ha rigenerato in Cristo.
Seminare per la carne vuol dire seminare secondo quello che vuole l’uomo terreno. È importante capire che in sé, NON vuol dire che è qualcosa di peccaminoso. Può essere qualcosa di peccaminoso. Se una persona inizia a rubare dei soldi per diventare ricca, quello che semina è per la carne. Però, se una persona si mette a lavorare tanto onestamente per diventare ricca, anche in questo caso quello che semina è per la carne.
Se io vivo per cose terrene, anche se sono cose che in sé non sono peccato, sto seminando per la carne. Sto vivendo per cose terrene, anche cose belle, ma cose che finiranno. Questo è seminare per la carne. È seminare per le cose di questa vita, non per l’eternità. Qualunque persona senza Cristo vive per la carne. NOI, senza un chiaro impegno, viviamo per la carne.
Vivere per lo Spirito vuol dire vivere secondo la guida dello Spirito Santo. E abbiamo già visto, in vari brani, nei quali lo Spirito, tramite la Bibbia, ci insegna a fare tutto per la gloria di Dio.
Quando viviamo per lo Spirito, quando facciamo TUTTO per la gloria di Dio, in parole e in opere, allora, raccogliamo la vita eterna. Raccogliamo frutto che dura per l’eternità.
Dio ama benedirci. Perciò, ci insegna a seminare secondo la guida dello Spirito Santo.
Fare del Bene
A questo punto, voglio considerare gli ultimi due versetti nel nostro brano in Galati 6. Ci parlano di come possiamo seminare per lo Spirito. Seguite mentre leggo.
9 Or non perdiamoci d’animo nel fare il bene, perché, se non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo. 10 Mentre dunque abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede. (Galati 6:9-10)
Questo brano parla di fare il bene, ricordandoci che SE facciamo il bene, senza stancarci, raccoglieremo, a SUO tempo.
Voglio considerare cosa vuol dire fare il bene, e poi, cosa vuol dire “senza stancarci”.
Poi, vogliamo considerare, in senso pratico, a chi possiamo fare del bene, e come.
Cosa vuol dire fare del bene
Prima di tutto, che cosa vuol dire: fare del bene? Che cos’è il vero bene?
In realtà, è Dio stesso che ci dà la risposta, in Romani 8:26-30. In questo brano, scopriamo che Dio gestisce tutte le cose per il bene di coloro che Lo amano, che sono i veri credenti. Poi, nel v.29, ci spiega che cos’è questo bene. Leggo Romani 8:26-30.
26 Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene; ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili. 27 E colui che investiga i cuori conosce quale sia la mente dello Spirito, poiché egli intercede per i santi, secondo Dio. 28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati. (Romani 8:26-30)
Il motivo per cui tutte le cose cooperano per il nostro bene è perché lo Spirito Santo prega per noi, chiedendo le cose giuste, perché noi non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere. Visto che Egli prega per noi, secondo la perfetta volontà di Dio, Dio risponde, gestendo tutto per il nostro vero bene.
E troviamo quel vero bene nel versetto 29. Lo leggo ancora.
29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. (Romani 8:29)
Il VERO bene per ogni credente è essere conformato all’immagine di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Questo è il vero bene. Così, saremo pronti per passare l’eternità nella presenza di Dio, nel suo amore per tutta l’eternità.
Il vero bene non è avere meno sofferenza in questa vita. Non è una vita terrena più bella. Non è la ricchezza terrena. Non è l’approvazione degli uomini. Il vero bene è di essere conformati all’immagine di Gesù Cristo.
Allora, visto che questo è il vero bene, in che modo possiamo fare del bene a tutti?
Fare del bene a tutti vuol dire impegnarci, con le nostre parole e con le nostre azioni, ad aiutare altri a vedere più di Gesù Cristo, ed a crescere nell’essere conformati alla sua immagine. Questo può comprendere aiutare le persone ad avere più fede in Dio. Può essere aiutare le persone a vedere di più della cura di Dio, e del cuore di Dio, e della potenza di Dio.
Si può fare del bene provvedendo ad un bisogno, in un modo che la persona riconosca la provvidenza di Dio.
Fare del bene può essere, e spesso è, aiutare una persona a vedere più del suo peccato. Chiaramente, nulla ci ostacola dall'essere conformati all’immagine di Cristo quanto il nostro peccato. Perciò, fare del bene significa aiutare una persona a vedere il suo peccato, in modo che possa confessare quel peccato, per essere perdonata.
Il punto da tenere in mente è che il vero bene è partecipare all’opera di Dio di conformare una persona all’immagine di Cristo. Si può fare questo in tanti modi, come vedremo. Ma questo è il vero significato di fare il bene. Questo è seminare per lo Spirito. Abbiamo tutti doni spirituali, che sono sia parole che azioni. Dobbiamo utilizzarli per il bene degli altri. Seguite mentre leggo 1Pietro 4:10,11.
10 Ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta al servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. 11 Se uno parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; se uno fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen. (1Pietro 4:10,11)
Quando mettiamo i nostri doni spirituali al servizio gli uni degli altri, allora, le persone vengono conformate di più all’immagine di Cristo, e come dicono questi versetti, in ogni cosa Dio viene glorificato per mezzo di Gesù Cristo.
Cosa vuol dire senza stancarci
Tornando al nostro brano in Galati 6, consideriamo cosa vuol dire “senza stancarci”. Leggo ancora il brano.
9 Or non perdiamoci d’animo nel fare il bene, perché, se non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo. 10 Mentre dunque abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede. (Galati 6:9-10)
Cosa vuol dire “non stancarsi”? Avere la ricompensa dipende dal fatto di non stancarsi. Questo è importante notarlo.
“Non stancarsi” è un altro modo per dire “perseverare”. Non stancarsi vuol dire continuare e perseverare giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Volta dopo volta, Dio ci comanda di perseverare, ovvero, di non stancarci a fare del bene.
In quasi ogni campo della vita pratica, perseverare, anziché stancarsi, è fondamentale per avere buon frutto.
Se i genitori si impegnano tanto per crescere bene i loro figli, ma poi, dopo un po’, si stancano, e non sono più costanti, cosa succede? I figli continueranno a progredire o torneranno indietro? Chi è un genitore sa che se non c’è costanza, se non c’è perseveranza, se i genitori si stancano, perderanno i progressi che avevano ottenuto prima. Serve la costanza e la perseveranza anziché stancarsi della fatica.
In ogni campo della vita, se prima ci si impegna tanto, ma poi, ci si stanca della fatica, ci si stanca dell'impegno, il buon inizio viene perso. Si perde il progresso che prima c’era stato.
Come in ogni altro campo della vita, questo è vero anche per quanto riguarda seminare bene per lo Spirito. Non è solo qualcosa che si fa finché farlo non diventa troppo difficile, e poi si abbandona, ci si stanca. Per portare buon frutto, piuttosto è qualcosa che si fa con perseveranza, anno dopo anno, per tutta la vita.
È un grave peccato sprecare il prezioso dono del tempo che Dio ci dà. In Efesini 5:15,16 leggiamo:
15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. (Efesini 5:15,16)
Non camminare con diligenza è stoltezza. È sprecare il dono prezioso del tempo che Dio ci dà da investire per l’eternità.
Forse tu riconosci che fino ad oggi, NON hai seminato bene, seguendo la guida dello Spirito Santo. Certamente questo è grave. Ma non scoraggiarti. Piuttosto, riconosci e confessa il tuo peccato a Dio, e poi, inizia OGGI a seminare bene, secondo lo Spirito. Inizia oggi a seminare bene senza stancarti. Investi il resto della tua vita per crescere bene.
Quanto è importante usare bene il nostro tempo. Però, nella carne, abbiamo la tendenza ad iniziare bene, e poi, a stancarci, a non continuare, a non metterci più impegno. Facendo così, perdiamo molto di quello che avevamo raggiunto.
Perciò, per portare buon frutto, è importante riconoscere questo peccato. Quando non perseveriamo, riconosciamo questo peccato, e confessiamolo.
E poi, per non stancarci, aiutiamoci a vicenda a guardare in avanti, a ricordare che tutto qui passerà, così da poter vedere il valore eterno di tutto quello che facciamo.
Per non stancarci, dobbiamo scegliere, giorno dopo giorno, di guardare in avanti, di avere la visione di cosa ci sta davanti. Sta per arrivare quel giorno in cui, noi che siamo salvati, ci troveremo davanti a Gesù Cristo. Tutte le opere della nostra vita saranno giudicate. In base a come abbiamo vissuto, avremo dei premi, che possiamo presentare al nostro Signore per tutta l’eternità. Che immensa gioia ci sarà, nell'avere da offrire al nostro glorioso Signore e Salvatore!
Anche pensando a questa vita, è necessario guardare avanti per non stancarci. Per esempio, a voi genitori: l’unico modo per avere la giusta perseveranza nel crescere i vostri figli, è di tenere sempre in mente come saranno da adulti. È di desiderare che crescano bene, e riconoscere i dolori che avranno se NON perseverate. Così, ci si può impegnare senza stancarsi.
Pensando ad usare i nostri doni spirituali, umanamente è facile stancarsi. Però, è l'avere vero amore gli uni per gli altri, e poi, pensare al frutto che vogliamo presentare al nostro Signore, che ci dà lo stimolo per non stancarci e per perseverare giorno per giorno, anno per anno.
A chi possiamo fare del bene
Abbiamo parlato di cosa vuol dire fare del bene, ed è aiutare le persone a vedere più di Dio. Abbiamo parlato di cosa vuol dire non stancarci. Ora, consideriamo in senso pratico com’è la vita di chi non si stanca di fare del bene.
Notiamo prima di tutto che il versetto 10 dichiara:
10 Mentre dunque abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede. (Galati 6:10)
Dio intende che abbiamo una vita in cui ci impegniamo a fare del bene ogni volta che è possibile. Possiamo fare del bene a tutti, ma dobbiamo principalmente fare del bene a coloro che appartengono alla famiglia della fede, ovvero, a veri credenti.
Dobbiamo capire che chiunque vorrebbe ricevere aiuto. Quindi, potremmo dedicare tutta la vita a fare del bene a non credenti, ma così facendo, non avremo frutto spirituale. Frutto spirituale arriva a chi è aperto alle cose di Dio.
Quindi, Dio ci comanda, in questo versetto, di fare del bene principalmente a credenti.
Consideriamo questo dal punto di vista pratico.
Noi stessi: quando consideriamo come possiamo fare del bene ad altri, è importante capire che nella nostra forza, non possiamo fare il vero bene che porta frutto eterno. Possiamo impegnarci, possiamo affaticarci molto, ma se non dimoriamo in Cristo, nella nostra forza, non possiamo produrre il vero bene. Quindi, come base, è fondamentale che noi camminiamo in stretta comunione con Cristo. Solo così possiamo fare del bene.
Per essere nelle condizioni di poter fare il vero bene, dobbiamo riconoscere e confessare i nostri peccati. Dobbiamo guardare a Cristo, dobbiamo cercare la gloria di Dio, e non gloria per noi stessi. Dobbiamo camminare umilmente, e cercare l’approvazione di Dio, non l’approvazione degli uomini. Dobbiamo confidare nella forza di Dio, non nella nostra forza. Dobbiamo camminare in umiltà.
È solo quando camminiamo in umiltà e santità che possiamo essere utili al servizio di Dio. E perciò, solo così possiamo fare il vero bene. Possiamo fare molto con le nostre forze, ma non sarà il vero bene. Quello lo possiamo fare solamente nel Signore.
Dobbiamo fare del bene a quelli di casa nostra. Un marito che non cura bene la moglie è nel peccato, e non può portare del vero bene negli altri. Similmente, una moglie che non vive il suo rapporto con suo marito secondo i principi di Dio, non potrà portare vero frutto negli altri. Similmente, genitori che non perseverano nel crescere bene i loro figli, secondo i principi di Dio, sono nel peccato, e perciò, sono grandemente ostacolati dall’essere usati come strumenti nelle mani di Dio, per portare frutto, per fare del bene.
Per fare del bene, dobbiamo vivere i rapporti di casa secondo i principi di Dio. Dobbiamo amare veramente gli uni gli altri.
Mariti: fate del bene alle vostri mogli. Curatele, aiutatele a vedere più di Cristo. Siate premurosi. Siate gentili. Siate pronti a confessare i vostri peccati alle vostre mogli. Prendete il tempo di valutare insieme le decisioni della vita. Incoraggiate le vostre mogli ogni giorno, in modo che non si sentiranno di dover cercare l’approvazione degli altri. Aiutatele ad avere più fede in Dio.
Mogli: fate del bene ai vostri mariti. Non cercate di raggiungere i vostri traguardi nella vita, ma piuttosto siate aiuti convenevoli per i vostri mariti. Collaborate e parlate con i vostri mariti per essere uniti su come crescere i vostri figli secondo i principi di Dio. Vivete andando insieme nella stessa direzione, non in una direzione diversa da quella del marito.
Genitori: fare del bene ai vostri figli vuol dire crescerli secondo i principi di Dio, con costanza, per formare i loro caratteri per essere uomini e donne maturi. Fare del bene non significa fare in modo che abbiano una bella vita, piuttosto è prepararli per la vita e per l’eternità. È insegnare loro che nella vita, ci sono sempre conseguenze. È insegnare la perseveranza, l'impegno e la pazienza. È insegnare che la vita non è per cercare le cose piacevoli per se stessi, ma è per fare del bene agli altri.
Quindi, fare del bene inizia con il vivere i rapporti in casa secondo i principi di Dio. Questo vuol dire agire con amore con quelli di casa. Vuol dire essere veloci a confessare umilmente di cuore i nostri peccati gli uni agli altri. Vuol dire riconoscere e confessare i nostri peccati di carattere, come il lamentarsi, criticare, chiudersi, non essere pieni di ringraziamento, e confessare questi peccati, a Dio, e a quelli intorno a noi.
Per fare del bene a quelli di casa, dobbiamo mirare, specificamente, a fare loro del bene. Dobbiamo impegnarci ad aiutare gli uni gli altri a vedere di più le verità di Dio, e a prendere le decisioni con saggezza.
Fratelli della chiesa
Una grandissima parte della vita in cui ci si impegna a fare del bene è con i fratelli e le sorelle della chiesa.
Efesini 4 parla del fatto che la chiesa cresce quando è ben legata insieme, dal vigore di ogni singola parte.
“15 … dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l’edificazione di se stesso nell’amore.” (Efesini 4:15-16 LND)
Quindi, è fondamentale dedicarci a fare del bene gli uni agli altri come fratelli in Cristo.
Dobbiamo vedere questo come un'immensa priorità, non solo qualcosa da fare quando si ha del tempo.
Fare del bene gli uni agli altri quasi sempre richiede tempo che non abbiamo. Allora, bisogna fare sacrifici per fare questo bene ai fratelli e alle sorelle della chiesa.
Per fare del bene ai fratelli è necessario un cuore che desidera fare del bene, un cuore che troppo spesso non abbiamo.
Per fare del bene ai fratelli serve conoscenza dei principi di Dio. Se cerchi di aiutare un fratello con una parola, ma non conosci quello che Dio dice, sarà molto probabile che darai una parola che svia. Leggiamo Romani 15:14 a riguardo:
“Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ripieni d’ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi gli uni gli altri.” (Romani 15:14 LND)
Avete il cuore giusto e la conoscenza di poter fare del bene. In quel caso, di ammonirvi gli uni gli altri.
Per fare del bene ai fratelli serve l’aiuto di Dio. Possiamo fare del bene solo se dipendiamo da Dio.
A volte, fare del bene vuol dire dare un aiuto pratico, perché così vedono la provvidenza di Dio. In 2Corinzi 10, Paolo parla di come il loro aiuto economico porterà i credenti che ricevono l'aiuto, a ringraziare Dio e vedere più di Dio. Leggo.
“10 Or colui che fornisce la semente al seminatore e il pane da mangiare, ve ne provveda e moltiplichi pure la vostra semente, ed accresca i frutti della vostra giustizia; 11 allora sarete arricchiti per ogni liberalità, che per nostro mezzo produrrà rendimento di grazie a Dio. 12 Poiché l’adempimento di questo servizio sacro non solo supplisce alle necessità dei santi, ma produce anche abbondanza di ringraziamenti verso Dio, 13 perché, a causa della prova di questa sovvenzione, essi glorificano Dio per l’ubbidienza all’evangelo di Cristo, che voi confessate, e per la liberalità con cui ne fate parte a loro e a tutti.” (2Corinzi 9:10-13 LND)
Questo è meraviglioso! Possiamo usare i nostri soldi per produrre ringraziamento a Dio e incoraggiare persone a glorificare Dio. Si potrebbero usare quei soldi per fare una vacanza o una bella attività, oppure si potrebbero usare per produrre ringraziamento a Dio che ha provveduto per il loro bisogno. Questo è grande! Con i soldi in più possiamo vedere frutto per Dio. Questo è fare del bene con ogni opportunità che Dio ci dà. Questo dà una vita di gioia. Quando aiutiamo gli uni gli altri, ci aiutiamo a vicenda a vedere più di Dio e della sua cura per noi.
Quando usiamo le nostre parole per parlare di Dio, aiutiamo gli uni gli altri ad avere più fede, e vedere di più la cura di Dio, a conoscere la consolazione di Dio, e superare le prove, ad avere la guida di Dio. Parlare gli uni gli altri delle verità di Dio è un modo fondamentale per fare del bene. Questo richiede tempo, richiede impegno, spesso richiede sacrificio. Però, questa è la vera vita cristiana.
Vivere così non succede per caso. Dev’essere un traguardo, un grande traguardo. Non basta solo aspettare che i bisogni si presentino. Vivere così vuol dire avere occhi aperti per riconoscere i bisogni.
Una vita così è costosa. Una vita così è stancante. Una vita così richiede tanti sacrifici.
Ma, una vita così produce profonda gioia, perché chi vive per fare del bene, il vero bene, bene che porta gloria a Dio, e porta gli altri più vicini a Dio, chi vive così, avrà una profonda gioia. Chi vive così conoscerà la potenza di Dio che opera nella sua debolezza. Conoscerà la guida di Dio in situazioni difficili. Conoscerà la pace di Dio nelle tempeste.
E poi, quando questa vita finirà, e ci troveremo davanti al Signore, chi avrà vissuto dedicandosi a fare del bene, dimorando in Cristo, avrà seminato per una grande a meravigliosa raccolta per l’eternità.
Che vita stai vivendo? Se non è la vita che Dio ci chiama a vivere, se stai vivendo per traguardi terreni, fermati. Valuta la tua eternità. Cambia direzione. Confessa il tuo peccato, e trova in Cristo il perdono, e la forza di Dio per camminare nella via che porta benefici eterni.
Viviamo con gli occhi rivolti in avanti, per non stancarci di fare del bene finché c’è l’opportunità, a tutti, ma principalmente a coloro della casa di fede. Fare il vero bene non vuol dire indirizzare le persone verso una vita bella ma verso una vita ricca, aiutandoli a vedere più di Cristo, ad essere conformati alla Sua immagine, e a vedere di più la cura, la provvisione e la guida di Dio.
Adoperiamoci affinché gli altri vedano più di Dio. E preghiamo affinché altri si adoperino anche per noi, perché abbiamo bisogno anche noi di vedere più di Dio.
Aiutiamoci a vicenda a non stancarci di fare del bene, e ci sarà la ricompensa eterna.